[WDAS #54] Big Hero 6

E' lo studio d'animazione più antico ma anche il più vitale. Tutto comincia da qui, e continua ancora oggi portando l'arte dell'animazione verso nuove frontiere. La mancanza di un nome riconoscibile ha portato per anni il grande pubblico a confonderne le opere con quelle delle altre filiali Disney, ma adesso tutto è cambiato. Benvenuti nel Canone Disney.
  • Il film sarà distribuito in Italia in 500 copie:

    http://www.lospaziobianco.it/136103-big ... -500-copie
  • L'ho visto venerdì.
    Mi sento di concordare con la scheda di Valerio. La prima parte l'ho trovata molto buona, anche perché è quella che presenta la splendida San Fransokyo ed esplora il rapporto fra Tadashi e Hiro, il lutto e l'inizio della terapia dell'adorabile Baymax. E sono proprio questi tre gli unici personaggi che rimangono impressi e attorno a cui ruota tutto il film: Hiro, Baymax e Tadashi. I quattro nerd purtroppo rimangono troppo sullo sfondo e hanno delle caratterizzazioni appena abbozzate, ed è una cosa che mi ha fatto storcere parecchio il naso visto che tendo a preferire le storie con molti personaggi forti (e a maggior ragione lo pretendo da un film che si chiama Big Hero 6). La seconda parte action è decisamente meno interessante anche perché si assesta sugli stilemi dei cinecomics, che più che innovati vengono semplificati. Il rapporto Hiro-Baymax ne esce comunque molto bene e mi ha colpito molto la parte ambientata [spoiler]all'interno del portale[/spoiler]. In breve, anche se non è ai livelli delle ultime produzioni dei WDAS è comunque un film godibile che mi sento di consigliare. Dopo tanti filmoni, ci può anche stare un prodotto leggermente meno riuscito.

    PS: L'ultima scena con l'apparizione del titolo del film alla fine grida sequel da tutti i pori, ci mancava solo la scritta "I Big Hero 6 torneranno" a fine titoli di coda come fanno nei film Marvel. Devo dire che anche se è un film che si presta molto bene a essere sequelizzato, vedere questa sfacciata dichiarazione d'intenti in un film WDAS mi ha lasciato con l'amaro in bocca.
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Boh però non staremo precipitando troppo le cose? in fondo anche il finale degl'Incredibili faceva pensare a un sequel di cui si è iniziato a parlare (forse) negl'ultimi tempi?

    Comunque il film mi è piaicuto molto, non sto nemmeno a parlarne, troppo concordo, diciamo che in generale con la rece di Valerio, ma sinceramente mi aspettavo di uscire dalla sala delusissimo, invece, non mi si ammazzi, mi è piaciuto mooolto più di Frozen dell'anno scorso! Gli avrebbe fatto bene, il concedere un po' più di screen time e un ruolo più centrale al resto della squadra!

    Comunque l'unica cosa che mi vien da dire... il cattivo non è poi così intuitivo, se uno non sta troppo a ragionarci e si fa assorbire dal film, potrebbe essere una sorpresa, a sto punto in Ralph [spoiler]era più sgamabile Turbo[/spoiler]! Per dire gli amici e mio padre, che erano in sala assieme a me, non ci hanno pensato minimamente!
  • Ma infatti lì basta avere un po' di infarinatura.

    [spoiler]Ti presentano due personaggi. Uno biasima l'altro alla vigilia dell'incidente e poi...muore. Ora, chiaro che nessun personaggio che possa anche solo ambire ad avere un ruolo nel film morirebbe realmente così presto. E non appena i personaggi iniziano a dar per scontato che si tratti di Krei, è ovvio che non sarà così.[/spoiler]

    Cmq ovviamente per queste cose "di passione", la prima visione non è mai indicativa. Ricordo delusionissime con film oggi insospettabili e che adoro, ma che all'epoca dovetti rivalutare, persino con Lilo e Stitch fu così.

    Cmq la questione sequel è semplice. Gli Incredibili parlava del dover smettere forzatamente di essere super e di voler tornare in pista malgrado tutto. Il finale si prestava a seguiti ma cmq riprendere la carriera in mano era la giusta chiusura del cerchio, il senso della storia. Qui il senso della storia è che erano diventati temporaneamente super per un motivo preciso. E quel motivo è stato risolto. Concludere con loro che rimangono super ha tutt'altro sapore, meno giustificato e più da "aggancio", ecco.
  • Valerio ha scritto:Ma infatti lì basta avere un po' di infarinatura.

    [spoiler]Ti presentano due personaggi. Uno biasima l'altro alla vigilia dell'incidente e poi...muore. Ora, chiaro che nessun personaggio che possa anche solo ambire ad avere un ruolo nel film morirebbe realmente così presto. E non appena i personaggi iniziano a dar per scontato che si tratti di Krei, è ovvio che non sarà così.[/spoiler]
    Io personalmente non so dire se sarei riuscito a capirlo subito... perché purtroppo mentre cercavo informazioni sul film, prima che uscisse [spoiler]c'era scritto a caratteri cubitali. Professor Callaghan Alias Yokai... quindi vabehXD Come quando c'era quella saga estiva sulla nuova 313 X di Paperinik e dopo il primo episodio dicevano: "E' ovvio che il cattivo sia tizio!" Forse sì, diamineXD Ma dammi il tempo di capirlo da solo... Però chi intorno a me non si era sprovvedutamente spoilerato nulla è stata una sorpresa... e parlo di persone che ne masticano di queste cose![/spoiler]
  • Indovinare un colpo di scena significa generalmente conoscere il funzionamento di certi meccanismi narrativi... Per esempio, una regola non scritta è che se di un personaggio non c'è il cadavere, probabilmente non è morto: ora, [spoiler]all'inizio di Big Hero 6 muoiono due personaggi, il fratello di Hiro e il professore. L'elaborazione del lutto è la tematica portante del film, dunque è improbabile che il fratello si riveli vivo in un secondo tempo... ma per il professore le cose stanno diversamente. Da una parte hai un morto senza salma, dall'altra un personaggio mascherato: questo è un indizio. Ulteriore indizio è il fatto che immediatamente i personaggi puntino a Krei come potenziale villan, ragionando proprio sulla stessa base che sto usando io: solitamente, nella narrativa il ricco industriale si rivela il malvagio, dunque è possibile che lo sia... ma un'altra regola non scritta è che il primo sospettato raramente è il vero colpevole: se unisci questi indizi, capire che il cattivo è il professore è piuttosto semplice.[/spoiler]

    Anche la rivelazione del villain di Ralph è stata accolta come una sorpresa da molti, ma per me è stata una cosa palese fin dal principio, perchè un'altra delle regole non scritte prevede che [spoiler]se un personaggio, specie se malvagio, è morto o scomparso in passato ma lo si continua a tirare in ballo probabilmente avrà un ruolo da giocare anche nel presente[/spoiler]... Non so se mi sono spiegato, non si tratta di fare Sherlock scan e individuare indizi improbabili giocando a fare i detective, non è di prove di colpevolezza che si parla ma di semplice conoscenza di come sono (spesso, ma non sempre) costruite le storie. Una storia che davvero ti sorprende è una storia che prenda atto del fatto che il pubblico più smaliziato potrebbe sgamare certi colpi di scena e gioca a disorientarti. Big Hero 6 ci prova anche eh, ma essendo il "giallo" estremamente semplice basta pensarci un po' per farsi un'idea abbastanza precisa di come stanno le cose ;)
  • A tal proposito, "fantastico" il servizio del film fatto nel numero 3082 di 'Topolino', dove non parlano minimamente di Alistair Krei, ma dedicano un trafiletto al prof. Callaghan che sparisce all'inizio del film. Vabbè, dai...
    Senza nulla togliere al mitico Scarcella, ma aridatece le schede tecniche di Valerio!
  • Dapiz ha scritto:Indovinare un colpo di scena significa generalmente conoscere il funzionamento di certi meccanismi narrativi... Per esempio, una regola non scritta è che se di un personaggio non c'è il cadavere, probabilmente non è morto: ora, [spoiler]all'inizio di Big Hero 6 muoiono due personaggi, il fratello di Hiro e il professore. L'elaborazione del lutto è la tematica portante del film, dunque è improbabile che il fratello si riveli vivo in un secondo tempo... ma per il professore le cose stanno diversamente. Da una parte hai un morto senza salma, dall'altra un personaggio mascherato: questo è un indizio. Ulteriore indizio è il fatto che immediatamente i personaggi puntino a Krei come potenziale villan, ragionando proprio sulla stessa base che sto usando io: solitamente, nella narrativa il ricco industriale si rivela il malvagio, dunque è possibile che lo sia... ma un'altra regola non scritta è che il primo sospettato raramente è il vero colpevole: se unisci questi indizi, capire che il cattivo è il professore è piuttosto semplice.[/spoiler]

    Anche la rivelazione del villain di Ralph è stata accolta come una sorpresa da molti, ma per me è stata una cosa palese fin dal principio, perchè un'altra delle regole non scritte prevede che [spoiler]se un personaggio, specie se malvagio, è morto o scomparso in passato ma lo si continua a tirare in ballo probabilmente avrà un ruolo da giocare anche nel presente[/spoiler]... Non so se mi sono spiegato, non si tratta di fare Sherlock scan e individuare indizi improbabili giocando a fare i detective, non è di prove di colpevolezza che si parla ma di semplice conoscenza di come sono (spesso, ma non sempre) costruite le storie. Una storia che davvero ti sorprende è una storia che prenda atto del fatto che il pubblico più smaliziato potrebbe sgamare certi colpi di scena e gioca a disorientarti. Big Hero 6 ci prova anche eh, ma essendo il "giallo" estremamente semplice basta pensarci un po' per farsi un'idea abbastanza precisa di come stanno le cose ;)
    Il problema principale penso sia [spoiler]che vengono presentati davvero pochi personaggi da poter sospettare, il fratello non si può, Alistair Krei è troppo ovvio, chi rimane? La Zia? Il maggiordomo di Fred? Diciamo che anche questo conta![/spoiler] Però penso che avrei potuto anche dire [spoiler]è davvero TROPPO ovvio che il cattivo sia o il professore o Alistair Krei, metti che han deciso di spiazzarci davvero, anche a livello emotivo e che il villain a sorpresa sia proprio Tadashi o magari uno che non era mai stato nominato fino a quel momento... qualcuno legato al professore e magari si scopriva che Krei aveva causato l'incendio, ma questa persona ha messo le mani sui microbot e ha deciso di vendicarsi...[/spoiler] ma boh chi lo può dire? Sapevo già tutto...
  • Quelle che citi sarebbero state sì ipotesi a sorpresa ma perchè del tutto prive di senso :P è di un film Disney che si parla, e la complessità degli intrecci non è mai stata una priorità per i WDAS. Piuttosto una cosa positiva di Big Hero 6 da questo punto di vista è che [spoiler]dei due personaggi sospettati il primo è sospettato fin dal principio anche dai personaggi e il secondo è rivelato come il cattivo subito dopo, come dire che per quanto si siano impegnati a non rendere la cosa proprio immediatamente sgamabile perlomeno sapevano che gran parte del pubblico ci sarebbe arrivata subito e hanno preferito evitare un imbarazzante smascheramento finale in cui il mostro della palude è in realtà il custode del museo[/spoiler] :D

    Aggiungo che personalmente trovo il villain di Frozen meno sgamabile, nonostante il canovaccio sia ugualmente prevedibile, perchè (non so se a 'sto punto ha senso lo spoiler, ma vabbè) [spoiler]se un personaggio ha due love interest quasi sempre uno dei due si rivelerà una falsa pista, traditore, o magari finirà con un'altra, ma Hans ha dalla sua la CANZONE, e risulta difficile credere che sprecherebbero una canzone d'amore per un personaggio che poi non finisce con la protagonista, sarebbe stato davvero assurdo per come i WDAS costruiscono i loro film. Il tocco di classe è che dal punto di vista di Hans Love is an open door è la canzone del cattivo, mentre da quello di Anna si rivela essere un po' l'Hakuna Matata del film, cioè la canzone che ti spiega come NON si fanno le cose[/spoiler] :P
  • Visto ieri. E mi è piaciuto. Nel senso che non è assolutamente, purtroppo, all'altezza dei WDAS, ma è un buon film.

    Sí, il colpo di scena è ovvione, ma non è quello il problema del film. Il problema del film è una parte centrale che poteva contenere piú azione e personaggiosità, considerando che i comprimari sono poco piú che macchiette.

    Trovo si possa perdonare la cosa, dato che è la prima incursione di questi WDAS nell'azione, e che forse questo sarà il film introduttivo di un qualche genere di brand.

    E trovo anche che non sia deprecabile il possibile brand di per sé, dato che se la cosa restasse abbastanza in mano ai WDAS potrebbe essere fatta bene. Insomma, MOLTO meglio una brandizzazione dotata di senso di un film che potrebbe benissimo avere un seguito senza forzature, che l'andare avanti un anno (e piú) con Let it Go finché non la si vomita dalle orecchie.
    Lorenzo Breda
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  • Non è tanto l'idea del brand che spaventa, ma il fatto che se fanno un Big Hero 6 2 o un nuovo Frozen, faranno meno cose nuove, seppur belle, magari... a me andava bene il sequel di Ralph come eccezzione, ma Frozen 2 forse confermato, adesso questo... cioè se si devono mettere a far sequel di tutto ciò che ha successo sarà la fine... quasi peggio di Dreamworks...

    Poi forse ora sto esagerando, ma già all'epoca di Ralph mi inquietai!

    Comunque @Dapiz,n Vabhe ma non puoi tirarmi fuori FrozenXD [spoiler]lì non puoi immaginare che Hans è il villain, perché non sai nemmeno che c'è il villainXD[/spoiler] Ora stai barando :P
  • Il Villain DEVE esserci. E[spoiler]Hans[/spoiler] era tra i papabili piú quotati senz'altro.
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  • 11 minuti di dietro le quinte di Big Hero 6
    aka roba realmente interessante che non verrà messa nel blu-ray, sono pronto a scommetterci.

    Ho visto il film sabato scorso, a breve scrivo due righe anch'io :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Big Hero 6 è un film che sta facendo discutere, sul web.
    Generalmente si può rilevare che il pubblico generalista/famiglie e quello abituato ai film di supereroi - che da qualche anno sono un elemento ricorrente - hanno solo belle parole da spendere per la nuova pellicola dei WDAS.
    Gli appassionati Disney, di contro, non sono completamente soddisfatti della componente narrativa del film, che trovano carente e poco incisiva per colpa di una sceneggiatura non sempre al top.
    Io, che pure mi fregio di essere un appassionato disneyano, mi ritrovo maggiormente con i commenti più che positivi rivolti dalla prima categoria di spettatori.
    Come prima visione, non fatico ad ammettere che mi ha convinto di più Big Hero 6 di Frozen: se il Classico dell'anno scorso l'ho comunque apprezzato maggiormente in seguito alle successive revisioni del blu-ray, il primo impatto non era stato così positivo, soprattutto a causa di alcuni passaggi narrativi e della gestione delle canzoni.
    Quest'anno invece esco dal cinema complessivamente soddisfatto da quanto visto. La storia è semplice e lineare, è vero, ma lo trovo un punto a favore della sceneggiatura: trovandosi a lavorare con materiale narrativo differente dal solito, gli autori hanno evidentemente voluto aderire ad un modello il più classico possibile onde rischiare di fare il passo più lungo della gamba. Il risultato è una storia di supereroi che più genuina non si può, con un protagonista riuscito che mette insieme un super-gruppo per sconfiggere una pericolosa minaccia.
    Certo, alcune evidenti stonature ci sono e le ho rilevate: la gestione dei membri della squadra lascia effettivamente a desiderare, e che questo sia volontario (per dare maggior spazio ai due protagonisti, all'azione e ai sentimenti in gioco o in vista di un sequel/brand) o meno risulta comunque una mancanza non da poco, in un film su un super-gruppo. Wasabi, Fred e le due ragazze sono personaggi piuttosto sacrificati come caratterizzazione, e la loro stessa presentazione a inizio pellicola avviene in modo troppo veloce e soprattutto schiaffata in faccia allo spettatore a mò di schemino.
    Ma trovo che sia questo l'unico vero difetto del film. Dal punto di vista dell'azione, infatti, non ho trovato di che lamentarmi: la scena in cui il cattivo insegue i nostri che fuggono in macchina è una figata, così come ogni scena di volo di Hiro su Baymax. Lo scontro finale, giocato inizialmente più sulle parole che sullo scontro fisico, è altresì ben gestito e sfocia poi nello splendido climax [spoiler]all'interno del portale[/spoiler], ottimo sia per la componente grafica che per la poesia che la pervade.
    Il cosiddetto "cuore disneyano", infatti, non manca e trovo che sia ben dosato all'interno di una storia di questo tipo: il dolore [spoiler]per la perdita[/spoiler] è la molla della vicenda, dell'azione, ed è un elemento che torna spesso ma, proprio perché presente alla base, in modo del tutto giustificato e naturale.

    Ecco, Big Hero 6 è un film molto "naturale": a dispetto di supertute, cattivi che muovono microbot, inseguimenti e robot, il perno attorno al quale gira tutto l'impianto è dato dai sentimenti, soprattutto di Hiro. Non a caso il rapporto di amicizia e affetto che il ragazzino sviluppa con Baymax è il cuore pulsante del film, ed esplode nella già citata scena [spoiler]all'interno del portale[/spoiler].
    Baymax è probabilmente la punta di diamante del film, e quelli del marketing devono essersene accorti ben presto, avendo incentrato tutte le campagne pubblicitarie su di lui: lo ritengo uno dei migliori comprimari degli ultimi anni, e a tratti mi ricorda il Genio, per quanto con una personalità piuttosto diversa. Il doppiaggio di Flavio Insinna è molto buono, pur non fornendo una prova attoriale memorabile: ma la parte di robot dalla voce monocorde non lo permetteva, ad onore del vero.

    Ho apprezzato la citazione a Stargate, con il portale che tanta importanza ha poi nello svolgimento dell'avventura. Meno la "citazione" (che è più una scopiazzatura -_- ) al volo di Hiccup e Sdentato da Dragon Trainer, qui ripresa quasi paro paro nel primo volo di Hiro con Baymax.

    Due parole sull'animazione e l'estetica in generale: spettacolare. Sempre meglio anno dopo anno la sinergia della CGI con il disegno a mano. I volti di Hiro e soprattutto si zia Cass sono espressivissimi, e ricordano moltissimo il disegni 2D, tanto che zia Cass ha dei lineamenti davvero simili a quelli della mamma di Jim del Pianeta del Tesoro (IMHO). Un risultato ottimo davvero
    L'aspetto della città di San Fransokio è splendido, tanto immaginifico quanto realistico: la città in notturna è high-tech, di giorno ha delle stradine tranquille da periferia americana, ed entrambe le versioni si sposano perfettamente con lo stile della pellicola. Bellissimo l'aspetto [spoiler]dell'universo all'interno del portale[/spoiler].

    Infine, due parole sulla colonna sonora: l'ho trovata adeguata, nulla di eccelso ma giusta per il film. Nota di demerito per la traduzione in italiano di Immortals: andava certamente tradotto per la versione all'interno del film, ma ancora una volta la Brancucci fa del suo peggio, e il "per seeee-eeee-ee-per sempre" non si può sentire. Il peggio è che stavolta non si doveva neanche far caso al labiale, essendo una canzone fuori scena.
    Nota di merito però a Patrick Stump, cantante e frontman dei Fall Out Boy, che ha cantato anche questa versione italiana con una dizione e una pronuncia dieci volte migliori di Phil Collins e Sting :)
    Immortals di per sè è un buon pezzo electro-rock in linea con le sonorità dell'ultimo album della band americana: buono, potente e trascinante, ma ripensando ai precedenti album dei Fall Out Boy non posso non pensare a quanto sarebbe stata migliore una canzone più puramente rock.
    Non mi esprimo invece sul pezzo di Moreno, di cui si è già detto anche troppo: mi chiedo solo il senso di questa operazione, considerando che alla canzone viene data scarsa rilevanza nel film, dove viene relegata a titoli di coda avanzati. Sperano di vendere più copie del cd con la soundtrack alle squinzie che vanno dietro allo pseudo-rapper? Boh. Di certo è una cosa che, solo perché esiste, danneggia fortemente l'immagine di Big Hero 6 e della Disney in generale, ma "nascosta" in questo modo limita perlomeno i danni.

    In conclusione, trovo Big Hero 6 un film decisamente piacevole, e non lo ritengo un passo falso o un film minore nel percorso dei WDAS: è invece un film importante, indipendentemente che inauguri un brand oppure no, perché applica la formula narrativa degli Studios (prendere spunto da una storia preesistente e farne la propria versione) ad un genere nuovo, dopo le fiabe, i romanzi e i racconti. Gli autori hanno preso il materiale di partenza, l'hanno stravolto come da abitudine e se ne sono appropriati, costruendo una storia semplice e lineare (come la maggior parte dei Classici) su un ragazzino che trova conforto [spoiler]per la perdita del fratello[/spoiler] nell'abbraccio di un robot gonfiabile e coccoloso, e che grazie ad esso e all'aiuto di alcuni amici pronti ad unirsi a lui potrà dimostrare quello che vale, sconfiggendo i suoi demoni interiori.
    A ben pensarci, conta poco che gli altri personaggi restino sullo sfondo: a dispetto del titolo, il film voleva parlare di altro e lo fa molto bene, dal mio punto di vista.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Da appassionato di animazione Disney, qualche parola voglio spenderla anche io.

    Innanzi tutto, va detto che questo è un film di supereroi come Mulan può essere un film di guerra. Si gira sempre attorno all'argomento, ma poi di azioni concrete ce ne sono ben poche. Questo, se si conoscono i WDAS, poteva anche essere scontato, ma la paura di un film troppo lontano dai miei gusti l'ho sempre avuta, tanto che quest'anno stavo quasi per non andare al cinema. Ma poi subito mi sono pentito per la sciocchezza che ho detto.

    Che dire, in parole povere? Che anno dopo anno ci siamo abituati ad avere film sempre migliori, piu' arguti, piu' incisivi, una escalation. E purtroppo quest'anno non andiamo al gradino successivo della scala, ma rimaniamo fermi lì. Per i miei gusti, è un film carino, lineare, che si guarda volentieri, ti intrattiene quando sei in sala, ma sinceramente parlando, una volta uscito non ti lascia tantissimo, non ti spinge a ripensare quel che hai guardato, a fare molte riflessioni (che pugnalate).
    Non c'è in verità niente di male in questo, puo' essere un po' il Cars dei WDAS dopo tanti bei lavori. Una piccola pausa rilassante dopo tante emozioni, per noi spettatori.
    Scorre via bene e senza tante cose messe un po' così (Frozen ne è pieno) ma allo stesso tempo non ha nemmeno un momento strappalacrime o di fortissimo impatto emotivo.
    Che sia il primo capitolo è quasi ovvio, tutto il film ha il sapore da primo episodio di una serie tv.

    C'è da dire però che mi è sembrato quasi un film "necessario" per i WDAS. Sarà vero che non è perfetto, ma mi sembra quasi un punto di ripartenza. Per la prima volta nella nuova fase della Disney vediamo, in un contesto moderno e praticamente realistico ed attuale, ricchi industriali, metropoli, relazioni moderne tra personaggi, vestiti di tutti i giorni, grandi tecnologie.
    E' come se qui fosse stato introdotto un nuova filosofia, una nuova prospettiva che potrà poi essere meglio sviscerata in altri film dal sapore piu' moderno.

    Il lavoro sulle animazioni è, come sempre, straordinario. Ogni anno riescono a rendermi piu' sconvolto dell'anno precedente. Non staro' a ripetere le solite cose, ma per tutto il film ho visto richiami di movimenti a Mowgli (a vedere i titoli di coda poi, in effetti Hiro è identico a lui), Milo, Aladdin... ed è stupefacente poterlo dire di un film che utilizza una tecnica diversa.
    In generale, si nota davvero in ogni secondo il grande lavoro che è stato fatto, la grandissima cura per ogni dettaglio, che sia di una scenografia, di una tecnologia realistica, di una invenzione avvenirista sullo sfondo, di un passante realizzato graficamente benissimo.
    Honey Lemon (<3) risponde alla domanda "Come sarebbe Rapunzel se venisse trasportata ai giorni nostri, e fosse una hipster?"

    Chiudo chiedendo: nessun altro ha urlato in sala "nooo, bellissimo!" quando ha sentito la cit. di Walt Disney (spero cannata solo dal doppiaggio italiano)?
    Timido postatore e finto nerd.

    Pure su YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCBsX4Y ... LjrjN8JvEQ.
  • Donald Duck ha scritto:ma allo stesso tempo non ha nemmeno un momento strappalacrime o di fortissimo impatto emotivo.
    Fermo restando che ognuno ha le proprie sensazioni dalla visione di un film, direi però che il momento [spoiler]dell'esplosione alla scuola[/spoiler] e quello in cui [spoiler]Baymax si sacrifica (anche se è chiaro che ci sarà la scappatoia per aggirare la cosa)[/spoiler] possano tranquillamente definirsi momenti di grande impatto emotivo.
    Donald Duck ha scritto:Chiudo chiedendo: nessun altro ha urlato in sala "nooo, bellissimo!" quando ha sentito la cit. di Walt Disney (spero cannata solo dal doppiaggio italiano)?
    Fa sempre piacere, ma c'è da dire che ormai ci ho fatto l'abitudine e se ne sta forse un po' abusando...
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Anche perché Disney ha detto ben altro. E quella frase manco era sua.

    E sostanzialmente è una roba da Baci Perugina.
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