[WDAS #55] Zootropolis

E' lo studio d'animazione più antico ma anche il più vitale. Tutto comincia da qui, e continua ancora oggi portando l'arte dell'animazione verso nuove frontiere. La mancanza di un nome riconoscibile ha portato per anni il grande pubblico a confonderne le opere con quelle delle altre filiali Disney, ma adesso tutto è cambiato. Benvenuti nel Canone Disney.
  • Davvero, davvero bello. Non mi aspettavo affatto che pigiasse tanto il pulsante su alcuni temi, certamente un'opera che andrebbe fatta vedere ai bambini in un periodo come quello che stiamo vivendo dove circolano idee aberranti e pregiudizi. Non serve neanche dirlo, a livello tecnico e artistico siamo su livelli assurdi, oramai padroneggiano la CGI con maestria assurda, l'ambientazione ci viene presentata benissimo, è davvero costruita in modo credibile, ti sembra davvero di essere a Zootropolis, anche la preseza del personaggio di Shakira, che poteva sembrare una furbata pubblicitaria, a prima vista, con tanto di canzone è perfettamente contestualizzata. Probabilmente lo considero il classico Disney più bello degl'ultimi anni, assieme a Ralph.
  • L'ho visto ieri, era davvero molto bello.
    Ho adorato Nick Wilde, dal primo momento in cui si vede fino alla fine: è pieno di spunti e comprimari divertenti, ma è molto introspettivo ed è facile, ad un certo punti del film, identificarsi con lui.
    Poi, animazione bellissima, e molto realistica che sembra quasi vera (strano: la Disney non cercava di andare nel verso opposto?), trama per niente banale: ogni personaggio è riuscito a stupirmi, nonostante fossero stati ampiamente presentati dappertutto, dai protagonisti al villain [spoiler]che non rivelo[/spoiler] al bradipo Flash, fino anche a Gazelle (che comunque è smaccatamente pubblicitaria, dai).



    Unica cosa, il personaggio di Mr. Big mi è sembrato troppo macchiettistico, e non mi è piaciuto molto [spoiler]che alla fine non c'entrava niente con il caso, era lì per far ridere: proprio questo non mi è garbato, con un personaggio mafioso[/spoiler]. È straniante, visto tutto il contesto realistico in cui si trova inserito.
  • A me il personaggio non è dispiaciuto affatto, sarà che anche Leo Gullotta ha contribuito alla simpatia del personaggio e comunque è sì importante nella storia e comunque arricchisce lo scenario della città. Tra l'latro i talent li ho trovati abbastanza indolore, persino Matano e Ruffini non mi han dato fastidio e funzionavano per i ruoli ridotti che dovevano interpretare. La scena stavolta è tutta dei doppiatori professionisti, fortunatamente.
  • Giordanduck ha scritto: Poi, animazione bellissima, e molto realistica che sembra quasi vera (strano: la Disney non cercava di andare nel verso opposto?)
    Dipende da cosa intendi per vera. A me è sembrata completamente in linea con i WDAS. Magari le texture del pelo, rifinitissime, possono aver fatto sorgere qualche dubbio sul fotorealismo, ma in sostanza era tutto molto Disney.

    Quanto al Padrino: è divertente di suo, arricchisce il panorama cittadino e soprattutto è utile per ben due volte nella risoluzione del caso.
  • Valerio ha scritto:Quanto al Padrino: è divertente di suo, arricchisce il panorama cittadino e soprattutto è utile per ben due volte nella risoluzione del caso.
    Sì, ma ha lo stesso spessore di Gambadilegno babysitter di Tip e Tap.
    Ultima modifica di John Crimes il domenica 21 febbraio 2016, 16:47, modificato 1 volta in totale.
  • Bellissimo, sia dal punto di vista della grafica (è anni luce avanti alle produzioni di altre case) sia dal punto di vista dell'ambientazione e della storia.
    Non sapevo nulla di questo film se non che avesse animali antropomorfi e non mi ispirava perché i film in cg con animali antropomorfi mi hanno stancato e dalla Disney vorrei più storie epiche con personaggi umani, invece ho trovato un film stupendo, arguto, intelligente e con dei messaggi di uguaglianza e rispetto delle diversità tutt'altro che scontati e banali. E' anche un film che non consiglierei ai bambini sotto i 10 anni, per via di alcune sue tematiche un po' forti o complesse, ma sicuramente gli va mostrato, specie nell'età in cui cominciano a fare i bulletti e invece dovrebbero imparare un po' di rispetto per gli altri.
    Mi ha ricordato molto altri film con animali antropomorfi come Robin Hood e Basil, ma ha anche la "specifica" temporale alla Oliver & Company, con le sue millemila citazioni (e autocitazioni) pop, fra app sullo smartphone, Shakira, Breaking Bad, Il padrino, le canzoni sull'Ipod di Judy e i dvd tarocchi smerciati dal tizio delle bancarelle in strada :D
    Giusto un piccolo difetto sul finale [spoiler]praticamente identico a quello di Monsters & Co., pure quasi con le stesse frasi[/spoiler], che però non mina affatto la bellezza del film, che verrà ricordato più per i suoi messaggi che per la storia in sé e per sé.

    Quanto ai doppiatori italiani, fortunatamente a spiccare sono i professionisti (Ilaria Latini, Alessandro Quarta, Gabriele Patriarca, Leo Gullotta) e i talent sono così insignificanti e con ruoli così risicati che potevo doppiarli pure io e non ci sarebbe stata alcuna differenza. Giusto Ruffini spicca in negativo perché il suo toscano non c'entra assolutamente nulla sul personaggio e risulta solo irritante.
    Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
  • Ri- Salve a tutti mi sono iscritto da poco , e come mio primo post vorrei discutere di questo nuovo film della Disney . Che dire lo trovato davvero un bel film sotto tutti i punti di vista . I personaggi principali interessanti , l'ambientazione interessante , i personaggi secondari divertenti ,forse tranne il capo mafioso che devo dire la verità l'ho trovato un po troppo macchiettistico e anche una gag davvero troppo abusata per chi ha visto molti film comici come me , ma va bene si può soprassedere . Ci sarebbe un discorso da fare su i Talent , dio ringrazio il direttore di doppiaggio che ha deciso di dargli parti cosi risicate , perché le poche volte che li ho sentiti mi hanno dato fastidio non poco , Ruffini e Matano sopratutto , si vede che non sono molto bravi a recitare ,secondo il mio semplice punto di vista , ma si ci può passare sopra visto che , come ho detto , non hanno ruoli di spicco e te li dimentichi abbastanza facilmente . Il tema trattato ( il razzismo ) devo dire che non mi risulta molto nuovo nel ambito del cinema in generale , ma devo dire che per quanto riguarda l'animazione Disney penso sia una novità , in effetti e la prima volta che vedo questo studio trattare questo argomento( almeno a quanto so io ) , sopratutto in maniera molto originale , usare gli animali come varie forme di razza e un idea che mi è piaciuta non poco, e vedere la Disney che concretizza questo uso degli animali in maniera cosi intelligente e stata un ottima mossa. Poi c'è da dire che il mistero da risolvere e davvero interessante , e devo ammettere che mi ha lasciato sorpreso , alla soluzione non ci sarei arrivato subito , anche perché devo ammettere che ero rapito dai personaggi e dall'ambientazione che, qui ripeto, essere fantastica e costruita davvero bene , vedere ogni singolo quartiere della città come habitat naturale dei vari animali e una cosa a dir poco geniale. Io se devo dire una cosa mi piacerebbe vedere questo mondo approfondito magari in una serie di cartoni animati con i due protagonisti che risolvono vari casi della città di Zootropolis , o se dovessi vedere un sequel sarebbe interessante vedere una storia di amore tra i due , sarebbe bello vedere come reagisce la citta a una coppia di due specie diverse , anche se si porrebbe il problema di capire cosa cavolo mai potrebbe uscire dall'unione di una volpe e un coniglio ( forse un animale onnivoro con le zampe da coniglio il muso da volpe e un pelo rossiccio ,e d'altronde l'immaginazione può tutto, basti pensare che esiste nel immaginario collettivo il jackalope , un coniglio con le corna da cervo ). Che dire penso che la Disney stia facendo degli ottimi centri con il CGI , certo mi dispiace vedere che ormai hanno abbandonato l'animazione classica , ma come si dice lo show va avanti, e sono curioso di vedere cosa altro sforneranno dal capello delle idee in futuro :)
  • In tutta sincerità io spero che non ne ne nasca un franchise... non è che non ci siano altri spunti per sfruttare l'ambientazione, ma questo film vive di tutta una serie di elementi che in un sequel non possono venire eguagliati o replicati, cioè io la trovo proprio un'opera chiusa. Un sequel banalizzerebbe tutti i punti forti del primo.
  • Mister Mxyzptlk ha scritto:In tutta sincerità io spero che non ne ne nasca un franchise... non è che non ci siano altri spunti per sfruttare l'ambientazione, ma questo film vive di tutta una serie di elementi che in un sequel non possono venire eguagliati o replicati, cioè io la trovo proprio un'opera chiusa. Un sequel banalizzerebbe tutti i punti forti del primo.
    Hai ragione pure tu su questo , potrebbe essere un film a se stante , come i vecchi tempi in cui c'era Walt Disney in persona , niente sequel . Ma io comunque vedo delle potenzialità in questa ambientazione ,mi ha davvero affascinato . Il fatto e che poi se ha un grande successo , non si esclude che ci potrebbe essere un sequel , lo fanno con Frozen lo potrebbero fare sicuramente su questo . Il che dico non può essere sempre un male , anzi potrebbe essere il caso che ne esca qualcosa di meglio del precedente . Anche perché mi dispiacerebbe che questo film finisse nel dimenticatoi Disney , come e successo , per esempio , con Basil L'investigatopo ( che secondo me questo film riprende un po quel filone li ).
  • Il sequel è fattibilissimo in questo caso, altro che Frozen 2 (che cmq non è che sia impossibile).

    Occhio però alla questione razzismo che tra Gobbo e Pocahontas venne già bazzicata in modo anche abbastanza approfondito.
  • Valerio ha scritto:Il sequel è fattibilissimo in questo caso, altro che Frozen 2 (che cmq non è che sia impossibile).

    Occhio però alla questione razzismo che tra Gobbo e Pocahontas venne già bazzicata in modo anche abbastanza approfondito.
    Allora vedo che mi ricordavo male :gh: , infatti questi due film trattavano già questo argomento , e tra i due era più potente il gobbo.
  • Il sequel è certamente fattibile. Così come è fattibile ad esempio la stagione 3 di Gravity Falls... è proprio il concetto di fare un sequel di questi due franchise che non mi piace... Zootopia è un film che mi ha davvero soddisfatto in toto, non mi lascia con quella sensazione un po' da coito interrotto che ho con i film degl'ultimi tempi, belli sì ma è chiaro che stanno lasciando da parte qualcosa che racconteranno nel sequel, probabilmente già previsto se il film avrà successo. Idem Gravity Falls... serie chiusa all'apice del successo, cosa che quasi nessuno ha il coraggio di fare, oramai.
  • Su questo ti do ancora ragione , sopratutto per quanto riguarda Gravity Falls, seguissero tutti gli esempi di Quino con Mafalda e di Waterson con calvin e hobbes sono sicuro che renderebbero tutto molto più memorabile e unico ,ma si sa i sordi so sordi :(
  • È un bellissimo film, ma c'è una piccolissima minuscola parte di me che non è soddisfatta... Forse è un problema generale dell'animazione mainstream, ma mi pare che si stiano andando a girare film sempre più di genere, che "portano a casa il compito" e niente più, mi manca qualcosa che non riesco a decifrare, forse avevo troppe aspettative?

    Detta la piccola rimostranza, CIOÈ MA AVETE VISTO CHE RECITAZIONE PAZZESCA? E POI QUANTO È BELLA LA CITTÀ?!!! E L'UMORISMO MISURATO?! Bello il messaggio, bello il ritmo del film, belli i personaggi, bello visivamente e poi buono il doppiaggio, con i talent usati molto bene O_O

    Lo voglio comunque rivedere.
  • Pensa che appena esce il dvd lo compro immediatamente , e lo rivedrei pure io molto volentieri , e poi volevo dire che la canzone Try Everithing cantata da Shakira e davvero bella da ascoltare , la ascolto su youtube quando mi metto a disegnare
  • Il mio piacevole weekend al cinema non poteva iniziare meglio: venerdì sera scorso mi sono goduto Zootropolis e ne sono rimasto molto piacevolmente colpito.
    La trama e i personaggi sono scritti molto bene: il giallo, per quanto non sia chiaramente ostico o ingarbugliato come in un film di genere (avevo intuito presto l'identità della mente dietro al caso), viene servito in maniera arguta, e per quanto rappresenti la parte portante della pellicola viene intelligentemente reso il viatico con cui portare allo spettatore anche altre cose, senza comunque svilire l'indagine dei protagonisti: la tematica dell'accettazione del diverso e la costruzione di un universo narrativo curato in ogni dettaglio.
    È infatti attraverso le varie tappe toccate dalla coniglietta neo-poliziotta Judy Hopps e dalla volpe traffichina Nick Wilde che possiamo osservare la minuzia certosina con cui è stata pensata e realizzata la città di Zootropolis, muovendosi da un quartiere all'altro e ammirando quindi il lavoro di perfetta caratterizzazione di ciascuno di essi, dato che ognuno è "tematizzato" a seconda dell'habitat originario delle specie che ci vivono. Grande merito, oltre che per il concetto, è all'animazione dei WDAS, che ancora una volta si superano e realizzano delle ambientazioni da urlo, una vera gioia per gli occhi in cui ci si voleva perdere, tanto erano belle e ben caratterizzate.
    L'alta qualità dell'animazione si riscontra anche nei personaggi, in special modo nei due protagonisti ma anche in tutti i comprimari presenti. Risulta chiaro l'impegno degli animatori nel rendere i movimenti fluidi, con un feeling classico ma sfruttando appieno le potenzialità dell CGI, e trovo che dettagli come il nasino di Judy che si arriccia nei momenti di tensione o la gamma di sguardi di Nick (che fortunatamente non è monoespressione come i trailer potevano far pensare :P ) siano un quid non da poco, elegante e efficace.
    Per quanto riguarda il tema della diversità, devo dire che è affrontato con sagacia e con maggior cura di quanto potessi immaginare: si parte da quello che sembra un punto di arrivo (Zootropolis è la città che sancisce la possibilità degli animali di vivere nello stesso territorio, essendosi ormai evoluti rispetto ai propri istinti primordiali), lo si mette in crisi attraverso uno scandalo e tramite l'impegno dei protagonisti si riafferma invece con fermezza l'importanza dell'unire le diversità. Trovo che il messaggio passi forte e chiaro e in maniera non forzosa o didascalica, e proprio in questo aiuta la patina poliziesca che non rischia di rendere freddo il film perché condotta in modo brillante.

    Come appunti sparsi finali, osservo che la presenza di tecnologia ed elementi del 2015-2016 penalizza chiaramente l'universalità da Classico che potrebbe risultare datato in futuro quando le tecnologie presenti saranno sorpassate... ma capisco anche l'importanza di calare nel momento presente l'azione e questa città, per aumentare l'immedesimazione.
    I talent al doppiaggio di ruoli minori non mi hanno dato gran fastidio: a parte Matano con l'accento napoletano per il resto non mi sono praticamente accorto di loro, e rispetto ad altre cose ben più invasive direi che non c'è da lamentarsi, specie quando per i due protagonisti si sono scelti due professionisti del doppiaggio come Ilaria Latini e Alessandro Quarta (JD all'ennesima potenza, per inciso) :)
    Try Everything, che sentita nei vari video promozionali mi aveva fatto storcere parecchio il naso, all'interno del film si è rivelata calzante e non stonata come temevo: resta un pezzo secondo me poco riuscito di per sé, ma la sua forza la si trova all'interno del film, nella scena in cui Judy attraversa la città nel treno. Avrei evitato il risentirla in coda al film con tanto di balletti, ed è una scelta che ho accettato solo in virtù del fatto che in realtà si tratta... dell'inizio dei titoli di coda. Ma sulle prime è stata una scelta che mi ha maldisposto.

    Ritengo che Zootropolis occupi quindi un posto importante in questa recente striscia di pellicole dei WDAS: un film con animali antropomorfi poteva inizialmente sembrare un piccolo stop rispetto al piano produttivo degli Studios, che invece sfornano una pellicola migliore del pur buonissimo Big Hero 6 e che ricopre un ruolo forte e importante.
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    Finalmente la Disney torna a uno dei suoi filoni più amati (quello degli animali antropomorfizzati), e ci regala non uno ma decine di film messi insieme.
    A livello di concezione e design Zootopia rappresenta il meglio degli ultimi sforzi disneyani. Una città che ne contiene tante, ognuna con un proprio ecosistema e una propria cromia. Vi lascio immaginare che meraviglia per gli occhi tutto questo possa essere, ma sarebbe fine a se stessa se non supportata da una solida e coerente struttura narrativa.

    E poi i personaggi... ne abbiamo visti di volpi o conigli umanoidi, ma Nick e Judy, sin dal primo sguardo, non possono che essere disneyani al 100% e meravigliosamente tradotti in una CG qui al suo top, in questo tripudio di pelli e pellicce. Basta confrontare il tutto con l' ininteressante design dell'imminente Sing e noterete come un musetto più allungato, un orecchio più asimmetrico contribuiscono a rendere unico un personaggio.
    Tutto ciò se vogliamo limitarci a dei semplici frame. Ma, come al solito, la vera magia avviene con l'animazione. Raffinate scelte di acting e virtuosismi tecnici si sprecano.

    Ma ovviamente dobbiamo dare tutto questo per scontato trattandosi di casa Disney.
    Per il resto le novità non mancano. Bella l'idea di rendere protagonista una coppia archetipica di animali naturalmente nemici, di sesso opposto e farne una buddy comedy (come va di moda oggi) ma il tutto in chiave poliziesca. Il caso in sé non è che brilli di originalità ma credo sia stato scelto perché offre molti spunti di riflessione para-originali. Il tema del razzismo è sempre stato presente in casa Disney, ma in genere è sempre stato riferito a degli outcast, a dei borderline. Nel gobbo si c'erano i gitani ma qui è diverso. Mai così esplicitamente si parla di un razzismo politicamente indotto come veicolo di terrore, un'arma di controllo volta a ribaltare le fondamenta di una civiltà già pacifica ed evoluta. Il tutto poi rispecchia il nostro momento storico in modo quasi imbarazzante.

    Insomma, a conferma del trend che è possibile individuare da Ralph in poi, la Disney pare abbia trovato una nuova non-formula. Alla formula fairy tale- musical degli anni 90 ora si sostituisce una tendenza a ripescare temi e situazioni del passato variandoli, modernizzandoli, diversificandoli e soprattutto incrociando generi. Il risultato è un qualcosa di nuovo ma dal DNA ben noto e riconoscibile.

    Anche io inizialmente ho trovato un po' fuori luogo il finale sanremese para-dreamworksiano, ma se ci pensate ci sta tutto in virtù di quel bel personaggio che è Gazelle. Non è che i personaggi attaccano a ballare e cantare brani pop come in Shrek... Stanno a un concerto... un mega concerto di una metropoli. Così come Judy ascolta la hit del momento sul suo iPod (rigorosamente con una carota come logo) o l'attivista/artista Gazelle interviene alla tv per smuovere gli animi.

    Unica nota negativa secondo me è il cattivo [spoiler]a sorpresa[/spoiler]. Per carità molto bello e riuscito però mo' sta a diventa n'appuntamento fisso da Ralph in poi. Ha funzionato una volta, due, tre, quattro... mo basta.

    Per il resto... ineccepibile.
  • Daria ha scritto:È un bellissimo film, ma c'è una piccolissima minuscola parte di me che non è soddisfatta... Forse è un problema generale dell'animazione mainstream, ma mi pare che si stiano andando a girare film sempre più di genere, che "portano a casa il compito" e niente più, mi manca qualcosa che non riesco a decifrare, forse avevo troppe aspettative?
    Guarda che capisco. E lo so cosa ti manca: il 2D e le canzoni. Gira e rigira torniamo sempre lì. Si possono fare film meravigliosi anche senza 2D e senza canzoni, o dandoci un assaggio di queste grazie a Shakira o al NPR, ma rimangono contentini perché ciò che la nostra generazione cercava nel film evento DIsney era quella formuletta lì. Io ad esempio mi ritengo soddisfatto e sono felice di poter annoverare questo classico nella lista del mio cuore, però mi sento nutrito fino a un certo punto, per quello che è il mio personale gusto.

    Secondo me Zootopia è molto rivedibile, come lo è anche BH6, non scherziamo. Però nulla potrà mai togliermi dalla testa che il giorno in cui i capoccia si toglieranno dalla testa che la divisione tra film frocetti con le principesse canterine e film maschetti con il caso e gli eroi è un limite, e si tenterà veramente di esplorare strade ibride... sarà un bel giorno per l'animazione Disney. Il giorno in cui il mondo capirà che avere un'identità e un linguaggio riconoscibili è molto diverso dall'essere ripetitivi.
  • Cavolo devo proprio andare a vederlo, se riesco a trovare qualcuno....
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