[WDAS #39] Dinosauri
Inviato: lunedì 29 maggio 2006, 14:59
Affascinante, atipico, rivoluzionario, noioso e immaginifico, Dinosauri è uno dei film più controversi mai prodotti dalla Disney. Un film con una lunga storia di posticipi e riscritture dietro di sé, che hanno permesso a Don Bluth che a fine anni 80 in Disney ci lavorava, di rubare il progetto e di realizzare quell'Alla Ricerca della Valle Incantata la cui fama avrebbe fatto produrre una decina di sequel direct-to-video. Ecco innanzitutto il motivo per cui le trame dei due film si somigliano tanto, benchè sia vero che in dodici anni la Disney avrebbe avuto tutto il tempo di modificare ancora il progetto. E invece in più di due lustri tutti gli sforzi vennero concentrati per rivoluzionare ben altro, e cioè la tecnica di animazione: pur essendo stato sceneggiato come di consueto negli studios WDAS (al tempo WDFA), il 3d di Dinosauri è stato infatti realizzato da una sottosezione della Disney Feature Animation adibita alla realizzazione di effetti speciali e poco tempo dopo chiusa, il cosiddetto Secret Lab. E il 3d del Secret Lab è assolutamente ottimo nel suo raffigurare le superfici ruvide delle pelli dei bestioni preistorici, rendendo il tutto visionario e intenso e alzando i toni narrativi all'inverosimile come nella bellissima scena iniziale del viaggio dell'uovo, che passando di mano in mano, fornisce il pretesto per una scena documentaristica da pelle d'oca. Il viaggio dell'uovo costituisce la spettacolare overtoure del film ed è valorizzata dalla stupenda colonna sonora di James Newton Howard, che avrebbe poi firmato altri meravigliosi brani strumentali in Atlantis e Treasure Planet. Uno dei registi è invece Ralph Zondag, che ha al suo attivo la regia di un altro film d'animazione sui dinosauri, il donbluttiano Quattro Dinosauri a New York, nonchè la direzione delle animazioni di Alla Ricerca della valle Incantata. Dinosauri ricevette scarsissimi risultati al botteghino, che lo marchiarono come uno dei più grandi flop di sempre, in proporzione al budget impiegato, uno dei più alti della storia del cinema. Purtroppo infatti nel film parecchie cose non funzionarono, a cominciare dalla storia alquanto labile che vedeva l'iguanodonte Aladar e la sua famigliola adottiva di lemuri unirsi ad un branco diretto, dopo una spaventosa catastrofe naturale, verso i nuovi territori di cova, una novella Valle Incantata che avrebbe dovuto posticipare non di poco l'inevitabile fine della specie. All'interno di questa semplice struttura in stile road-movie trovano posto alcune sottotrame necessarie ad introdurre tematiche forti, come la sopravvivenza che solo i più forti meritano e gli scontri con Kron, il capobranco sostenitore di questa nazistissima teoria. Tematiche però non sufficenti a riempire gli ottanta minuti di durata del film, che finì così per risultare secondo molti noioso, anche per colpa dell'aspetto monocolore tendente al marroncino di tutte le scene appartenenti alla parte centrale, ambientata in un canyon desertico. Un altro elemento a sfavore del film sono i lemuri, piccoli compagni di viaggio e famiglia adottiva di Aladar, inseriti con lo scopo di accompagnarlo nel suo viaggio e fornire un discreto numero di scene umoristiche, fallendo però miseramente e risultando invece molto irritanti, anche a causa dello stile fotorealistico del film che nuoceva alla loro espressività. Forse con qualche canzone - il film ne è privo - si avrebbe avuta una maggior distinzione tra le scene e le fasi della storia, risultando assai più gradevole, e invece l'unica canzone realizzata per la colonna sonora del film, Who I Am degli Orange Blue, non trova spazio neanche nei titoli di coda, bensì in un videoclip inserito tra gli extra del dvd.
Uscito nel 2000, nello stesso anno in cui la Disney con T Come Tigro, Toy Story 2 e Fantasia 2000, aveva iniziato il suo percorso sperimentale verso la differenziazione dei generi, si ritrovò a contendersi col sequel di Fantasia il titolo di trentottesimo classico Disney. Pur essendo la lista dei classici una cosa simbolica e molto arbitraria, questo fatto rende l'idea della confusione che provocò questo titolo alla sua uscita. Non era un film in animazione tradizionale, pur raccontando una storia drammatica assolutamente nello stile dei classici Disney, ma la Disney scelse di farlo uscire comunque come film di natale, anticipando Fantasia 2000 alla fine dell'estate. Si scelse infine di non considerare Fantasia 2000 come un semplice edit del primo film e di dargli il meritato titolo, lasciando quindi Dinosauri nel dimenticatoio, facendogli pagare in questo modo lo scotto del suo essere in anticipo coi tempi. La motivazione ufficiale per questa esclusione non venne mai data: si provò a ipotizzare che fosse per via degli sfondi in live action su cui si muovevano i modelli tridimensionali dei personaggi, un elemento atipico che avrebbe avvicinato Dinosauri più ad un film a scrittura mista, piuttosto che a un tradizionale lungometraggio animato, un'altra spiegazione è che non fosse da considerarsi opera degli studios canonici ma di questo Secret Lab, che ne avrebbe firmato totalmente la paternità. La verità che invece emerge è che a quel tempo non si volesse far entrare nella lista dei Classici un prodotto in CGI, cosa che a quel tempo era da considerarsi un unicum, e qualora avesse avuto un proseguio avrebbe dovuto occupare una lista a parte. Sicché quando a causa della decisione di Eisner di passare al 3d venne prodotto Chicken Little, si beccò il titolo di primo lungometraggio in computer grafica uscito dalla Disney, con tanti saluti ad Aladar e soci.
E' solo di recente e grazie alla gestione Lasseter che con un po' di revisionismo si è messa una pezza a questo "incidente di percorso". Pur essendo il termine Classici con relativa numerazione non più in uso, Dinosauri è timidamente spuntato fuori nella lista ufficiale apparsa sul sito ufficiale WDAS, che ne enumera le creazioni. Il povero e bistrattato film in CGI non è stato quindi più ripudiato ma con l'implicita ammissione che il Secret Lab era parte degli studios, ne è stata rivendicata finalmente la paternità. Il fatto che a suo tempo fosse stato saltato ha però comportato una rinumerazione dei film che partono da Le Follie dell'Imperatore che si son visti scalare di un posto, invalidando così il numeretto che era riportato sul retro dei dvd. E pazienza, perché pur avendo le sue magagne, Dinosauri, ora TRENTANOVESIMO Classico Disney, questa considerazione la merita anche solo per il coraggio che dimostrò a suo tempo. Pochi anni dopo infatti le varie Dreamworks e Blue Sky si sarebbero contese il mercato dei lungometraggi d'animazione in CGI ma nessuna di queste case avrebbe usato tale tecnica per raccontare una storia drammatica e di respiro ampio come quella dell'iguanodonte Aladar.