[WDAS #49] La Principessa e il Ranocchio

E' lo studio d'animazione più antico ma anche il più vitale. Tutto comincia da qui, e continua ancora oggi portando l'arte dell'animazione verso nuove frontiere. La mancanza di un nome riconoscibile ha portato per anni il grande pubblico a confonderne le opere con quelle delle altre filiali Disney, ma adesso tutto è cambiato. Benvenuti nel Canone Disney.
  • Il teaser italiano dovrebbe essere nel DVD de La Sirenetta 3... speriamo che qualcuno si degni di metterlo online al più presto...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • il temibile competitor (americano) della ranocchia sarà...
    *rullo di tamburi*
    Alvin and the Chipmunks 2: The Squeakuel

    ogni volta che sento di queste notizie mi viene da... boh... non so... prendere una stampante e lanciarla contro il muro... cavarmi gli occhi con l'antenna portatile del televisore... cose del genere, ecco...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Immagine


  • A vedere questo video dal Tubo, pare che ci siano state alcune controversie circa questa nuova Principessa di colore Disney; inglese permettendo, mi pare che non sia piaciuto il nome (successivamente sostituito) e il lavoro che le avevano affibiato nel film :mah:

    Da uno spezzone del video: "On May 4, 2007, USA Today published an article regarding the film now called Princess and the Frog (before, The Frog Princess) and called the mai character not Maddy, but now "Tiana". Also, she would no longer be a chambermaid (cameriera d'albergo)"
  • Continuo a non condividere i pensieri di chi difende le "minoranze" (forse più bigotti dei loro contraltari): perchè mai il fatto che Tiara è una cameriera d'albergo dovrebbe essere discriminante?
    Cenerentola era una sguattera, Aladdin uno straccione, Esmeralda una zingara, ma non mi sembra che i loro personaggi ne siano usciti come negativi o stereotipati, tutto dipende dal modo in cui la cosa viene sviluppata.

    E mi dispiace pensare che per colpa di queste opinioni gli autori hanno dovuto cambiare l'idea originaria che era nata nella loro testa, trovandosi a dover cambiare in corsa trovando una soluzione che forse non ha migliorato la vicenda.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • Ecco un'altra immagine.... Che dire... Splendida!

    Immagine

    Immagine ad alta risoluzione
    http://1.bp.blogspot.com/__kA16vnWHH0/S ... og2009.jpg
  • Stupenda soprattutto per i colori utilizzati, la metterò da qualche parte come avatar.
    Una rarità etnica in technicolor

    Immagine
  • L'ultima img. è diventata il mio nuovo sfondo del desktop. Bellissima e... sicuramente qualcuno ha notato gli alberi alla Tolkien...
  • Hybiscus ha scritto:Stupenda soprattutto per i colori utilizzati, la metterò da qualche parte come avatar.
    Visto che si ritorna al 2d, spero che continuino quei bellissimi giochi di colori e sfumature che ci hanno regalato con il Pianeta del Tesoro :adore:
  • Molto bene. "Qualcosa" si sta risvegliando sul serio, stavolta.
  • Sì però sono perplesso.
    Come mai per poter parlare finalmente di risveglio della Disney si è dovuti per forza ricorrere a fiabe e principesse?
    E' quel che succede sempre quando la Disney si inabissa e risorge, certo, e mi rendo perfettamente conto che non c'è niente di lezioso in tutto ciò, anzi, sono sempre riusciti a dare un feeling tutto Disney (e moderno) ad ogni fiaba o principessa. E sono sicuramente gaudente di ciò, è il tipo di film che aspetto da anni (anche se con Menken sarei stato doppiamente felice).
    Però rimane questa perplessità: da un lato abbiamo una Pixar che sperimenta, guarda al futuro, sperimentando temi, e personaggi diversissimi tra loro, beccandosi il titolo di leader nel campo dell'animazione, dall'altro una Disney che per riscattarsi dalla decadenza e tornare a piacere deve per forza quantomeno fingere (perchè la principessità di Tiana è solo il suo nome d'arte di cantante) di tornare a far prodotti antichi, per nostalgici. Mi rendo conto che ogni volta che hanno sperimentato qualcosa di diverso, come nei primi anni 2000, sono stati regolarmente bastonati da pubblico e critica, ma ripiegare sul passato non è un po' una sconfitta per loro?

    Lancio la provocazione (che altro non è, visto che sono elettrizzato quanto voi).
  • No, secondo me non è una sconfitta. E' come dire che è una sconfitta il fatto di tornare al 2D invece di insistere con il 3D. Uno deve fare quello che sa fare meglio e la disney sa(peva) far sognare.
    Ovvio che per sognare, volare con la fantasia, ci vogliono le atmosfere da fiaba.
    Le fiabe moderne non si prestano alla magia Disney.

    Tu dici che la Pixar sperimenta e fa sempre qualcosa di nuovo, ma è così che è sempre stata! La Pixar non si è mai ripetuta e per questo la gente si aspetta sempre qualcosa di nuovo e sorprendente. A lungo andare questa virtù potrebbe diventare un limite, nel momento in cui il desiderio di stupire supererà il desiderio di raccontare bene una storia. Cosa che spero non accada.

    Nessuno ha mai saputo raccontare le storie classiche bene come la Disney. Ci sono stati bei tentativi (penso a Ferngully, Anastasia, Sinbad...), ma la Disney era irraggiungibile. Questo finchè ha sempre pensato a belle storie, fruibili ANCHE dai bambini. Poi si è "arresa" al cinismo del mondo e ha iniziato a fare storie SOLO per bambini, con magari qualcosina in più, ma troppo ingenue, troppo banali, troppo...scontate.
    Nei prodotti più validi non ci ha creduto neanche lei (quando invece secondo me un film come Koda fratello orso poteva aver molto da dire, alci a parte).

    Si è trovata con altre case che si erano lanciate sul mercato dei cartoni per adulti (Shrek, l'era glaciale, ecc), valdidi, ma che la Disney non avrebbe mai e poi mai dovuto prendere in considerazione per sè.
    Per esperienza personale posso dire che c'è molta gente adulta che non ha alcun problema a dire che vuol vedere un cartoon Dreamworks, ma se gli proponi un classico Disney subito prende le distanze. Ho avuto amici -che pure si sono spanciati per Kung fu Panda [che tra parentesi a me non ha fatto certo impazzire]- che mi hanno guardato con compatimento perchè insistevo a voler vedere Bolt [che invece mi ha assolutamente e inaspettatamente conquistata, tanto da farmi persino commuovere! E non mi era MAI successo...]. Perchè questo?
    Perchè il 3D della Disney è meno accattivante di quello altrui? No, almeno non solo.
    Perchè la Disney -quella vera- parla al cuore. E in un periodo in cui i genitori non vogliono far sognare i figli [proprio come il nostro Robert di Come d'Incanto], e la gente si vergogna di far vedere che ha un cuore e si rifugia nel cinismo, la Disney -vera- fa fatica.
    Per "risorgere" pertanto deve per forza attaccarsi a quella che è stata sempre una delle sue icone (la principessa bella-dolce-buona in difficoltà), dai tempi di Biancaneve e Cenerentola. Deve dimostrare di saperci ancora fare. E' l'unico possibile soggetto del riscatto. L'altro sarebbe potuto essere un film di animali, ma, diamine, c'è stato: Bolt!

    Personalmente amo profondamente il disegno 2D Disney e ne sentivo tremendamente la mancanza.
  • Ora la Disney deve recuperare il suo nome.
    Deve di nuovo convincere il grande pubblico che un cartone animato Disney (non Pixar) vale ancora la pena di essere visto.
    Per farlo ritorna al passato, a ciò con cui il pubblico la identifica meglio!!!
    Ora come ora non si può sperimentare. Lo si farà in futuro, ne sono certo, e senza dubbio in maniera migliore di come non lo si sia fatto negli anni 2000-2006.
    Quanto alla finta principessità, quello è stato un salvataggio in corner a causa delle critiche mosse, perchè inizialmente doveva essere una cameriera; forse lo è ancora, e di notte va a cantare, boh... non lo so.Cmq, non ne ho la certezza, ma sono convinto che alla fine Tiana diventerà una vera principessa, come nelle più classiche delle storie.
    Di Naveen si diceva che era un principe multietnico... boh!

    La Disney ora fa un reboot!! Si riinizia.
  • Ilaria ha scritto:No, secondo me non è una sconfitta. E' come dire che è una sconfitta il fatto di tornare al 2D invece di insistere con il 3D.
    Bé un momento. Ho sempre sostenuto che le due tecniche fossero parallele e non una l'evoluzione dell'altra, in quanto corrispettivi di pittura e scultura nel mondo del cinema. Ma per quanto riguarda i temi dei vari film, forse è vero che la fiaba è superata e che il cinema d'animazione (pure quello Disney che piace a noi) dovrebbe provare a prendere ciò che la gente adora dei suoi concorrenti (e mi riferisco a Pixar, Ghibli etc, non certo a Dreamworks) e farlo suo, ma suo davvero, incrociandone la ricetta col proprio codice genetico, in maniera che non escano fuori palesi ibridi (quale era Chicken Little). In modo che si possa finalmente dire che la Disney non invecchia mai, che ha in mano il timone del mondo dell'animazione etc etc.
    Uno deve fare quello che sa fare meglio e la disney sa(peva) far sognare.
    Ovvio che per sognare, volare con la fantasia, ci vogliono le atmosfere da fiaba.
    Le fiabe moderne non si prestano alla magia Disney.
    E anche qui avrei da opinare. La gente adora la Carica dei 101, che altro non era che una presa di posizione nei confronti della fiaba, quella di Aurora, che l'anno prima aveva floppato di brutto. Sarei però più propenso a prendere il tuo discorso e sostituire il termine fiaba con quello di storia epica, quale poteva essere Tarzan, o Il Re Leone, o persino il Principe d'Egitto di Dreamworks. Perchè in fin dei conti a mancare nel cinema 3d è un registro di un certo tipo, una liricità tipica dei kolossal che possa prestarsi ad essere musicata. Ecco, per sognare, volare con la fantasia servono fulmini, non lampadine (cit.).
    Poi si è "arresa" al cinismo del mondo e ha iniziato a fare storie SOLO per bambini, con magari qualcosina in più, ma troppo ingenue, troppo banali, troppo...scontate. Nei prodotti più validi non ci ha creduto neanche lei (quando invece secondo me un film come Koda fratello orso poteva aver molto da dire, alci a parte).
    Mah, qui discordo. Credo che anche nei suoi film più discutibili non si sia mai anche solo pensato di abbassare il target. Magari facendo cappelle, errori e non centrando alcun obiettivo ma penso che Mucche, Chicken Little, I Robinson etc siano stati quantomeno intenzionalmente concepiti con lo stesso target di tutti gli altri. E' che non c'era una direzione precisa e arrancavano nel disordine, senza coordinamento. Ma io la sperimentazione partita nel 2000 (almeno fino alla scelta suicida di abolire il 2d), che Scissorhand non mi è sembrato troppo apprezzare, la vedo di buon occhio eccome.


    Insomma in conclusione devo però dire di concordare con Scissorhand sull'immaturità dei tempi. Serve fare il reboot, riaprire un discorso interrotto nel '99 con Tarzan, e solo in un secondo momento riprendere le sperimentazioni. Quindi ben venga l'utilizzo del concetto (in sé per sé stereotipato) di principessa, e ben venga pure la sua destereotipizzazione, ma per adesso. Poi voglio che la gente riprenda a dire della Disney quello che ha detto della Pixar all'uscita di Wall-E.
  • Io aspetterei di vedere com'è, prima di parlare di una marcia indietro o simili. In fondo, anche Pixar, che innova continuamente, non lo fa in maniera prevedibile.

    Insomma, un ritorno alla fiaba non è necessariamente un ritorno indietro.
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Ovvio, e sono certo che lo scenario fiabesco è tutto un pretesto per dire altre cose, sennò la cosa di New Orleans non avrebbe motivo di essere. Quello che mi preoccupava è che tra Tiana, Raperonzolo e Giselle, il rilancio della Disney passasse per forza di cose attraverso lo stereotipo di "principessa delle fiabe", almeno promozionalmente.
  • Scusate non vorrei fare un'affermazione cretina, ma la Disney, avendo acquistato la Pixar, non ha il "monopolio" (chiamiamolo così) su entrambe le case?
    Voglio dire, gli scrittori di soggetti, sceneggiature, trame, spunti, controspunti, corti... sono quelli (chiaramente c'è chi si occupa di un settore, e chi di un altro); ma come può la Disney essere addirittura in crisi, per questa mancanza di intuito che la porta a sperimentare e creare, in 2D, qualcosa di nuovo (cosa che per altro non mi pare sia riuscita male nel Treasure Planet). Io trovo, più che altro, che forse il problema sia nella grafica, perchè al contrario della Pixar (dove, film dopo film, inizi a dubitare che sia 3D, e pensi che siano delle foto vere, per quanto sono :sbav: ), in casa "Disney 2D" non si siano fatti passi da gigante (tranne il film che ho citato sopra, o magari anche Atlantis o Tarzan, dove la cura del dettaglio era ancora parecchio elevata, e gli scenari e gli sfondi erano notevole)... roba che più avanza la tecnologia, più i nuovi film scuciono un baffo a Biancaneve, Pinocchio & Co. (Tanto per citare un esempio, la parte in 2D di Enchanted non è questo gran tripudio (non che fosse quello l'obiettivo di quel film)). Ovviamente queste belle locandine della Principessa e la Rana fanno ben sperare, e mi auguro che, oltre naturalmente a ritrovare l'intuizione e gli spunti giusti, non si perda la cura grafica che a mio parere potrebbe fare un passo avanti per fare felici tutti...
    Non linciatemi per le eresie che ho detto :ops:
  • Più che altro non si è capito un accidente.
    Cosa intendevi dire? Nessuno ha mai messo in dubbio la qualità del 2d WDAS, stavamo parlando dei due filoni di film paralleli (Classici e Pixar), che saranno entrambi della Disney ma che proseguono su binari distinti, sia come staff che come intenzioni. Insomma La Disney possiede la WDAS E la Pixar, ma non si è avuta alcuna fusione dei due studi.
  • Purtroppo ora non ho tanto tempo, magari scriverò di più in un secondo momento, l'argomento è molto interessante.

    La Disney ha fondato la sua poetica, sin dai suoi inizi, su una certa forma di sentimento nostalgico. Fiabe, storie popolari, in genere narrazioni per l'infanzia: raccontate però con nuovo sforzo tecnico, e con tocchi narrativi che, con il passare del tempo, hanno individuato un certo "stile" riconoscibile.

    Su questo si è innestata nei decenni, da parte del pubblico, una sorta di "nostalgia di nostalgie". Ovvero: chi oggi ha 20, 30, 40, 50 anni (e oltre) non può non ricordare almeno un'occasione in cui, nella sua infanzia, non si sia aspettata con trepidazione l'uscita (o la riedizione) di un "film Disney". I ricordi migliori, in genere, sono legati ai "generi" Disney per eccellenza, ovvero quelli favolistici.

    È ovvio che ora, in un momento di transizione delicato, tentando di uscire da un'annosa crisi artistica, alla Disney si cerchi di ripartire là dove ci sono certezze. E quindi, nostalgia: ma, almeno, calata in un contesto narrativo in parte insolito per questi film.

    Pixar, Ghibli e quant'altri non hanno alle spalle una storia lunga come quella della Disney (e non stanno uscendo da crisi artistiche). Per questo, non devono fare i conti con nostalgie diffuse e stereotipi radicati in tutte le classi d'età, e sono virtualmente più liberi di sperimentare.

    La Disney, se lo vorrà, potrà aprirsi alla sperimentazione intelligente sul modello dei suoi concorrenti: prima, però, dovrà recuperare fiducia e coinvolgere nuove generazioni con i mezzi che ha sinora maturato. Ci vorrà tempo. Intanto, ben vengano "nostalgie" artistiche come The Princess and the Frog.
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