[WDAS #47] I Robinson - Una Famiglia Spaziale

E' lo studio d'animazione più antico ma anche il più vitale. Tutto comincia da qui, e continua ancora oggi portando l'arte dell'animazione verso nuove frontiere. La mancanza di un nome riconoscibile ha portato per anni il grande pubblico a confonderne le opere con quelle delle altre filiali Disney, ma adesso tutto è cambiato. Benvenuti nel Canone Disney.
  • Un primo tempo da classico disney, colpi di scena da dylan dog, finale da ritorno al futuro. e gli ultimi due paragoni non sono un complimento...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Fammi indovinare, tu sei quello che dà soddisfazioni.
  • No, quello è john lasseter prima di essere inglobato dalla disney...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Due precisazioni.
    Elik, il Venditti che dà la voce al film non è Antonello, ma il figlio Francesco, attore ma anche doppiatore professionista (e Grrodon aveva già dato la notizia sui doppiatori qualche post più sopra, dopo però che il sottoscritto l'aveva data al Papersera... :P ).
    La seconda mi porterà un po' OT, ma è nata da qualcosa che è stato scritto qui, dunque rispondo qui; casomai ci si sposta sul topic più adatto in seguito. Grrodon, mi pare che Nunziante ti abbia detto le stesse identiche cose prese dalla stessa identica fonte dalla quale attingo io e sulle quali avevo già postato nella filmografia completa. E' un discorso che abbiamo già affrontato in passato: Dave Smith, per cose come queste, è da considerarsi voce ufficiale Disney, senza forse e senza ma. Se non accettiamo da lui classificazioni del genere, da chi dobbiamo farcele sentir dire per accettarle? Da Iger? Da Lasseter?
    Ad ogni modo, per vedere se ci viene tolto qualche dubbio, ho appena inviato una e-mail a Dave Smith; se lui o qualcuno per lui risponderà, forse avremo delle spiegazioni in merito.
    "Something not in the Guidebook? IMPOSSIBLE!"
    "I never thought it would be happen in OUR lifetime!"
    "... I feel faint ..."
    HDL in D 2003-081

    "Sei un mito, altro che misero kylioniano!" (Elikrotupos)
  • Alle ha scritto:Da Iger? Da Lasseter?
    Bè Lasseter un po' di voce in capitolo ce l'ha, dato che appunto è lui il responsabile che li sta plasmando come parte di questa o di quella tradizione. Ad ogni modo credo proprio che la risposta alla mail di Dave Smith sarà appunto...l'opinione di Dave Smith, cioè quella che già sappiamo. Sarebbe invece utile sentire come "altra campana" magari il parere di Leonard Maltin, Roy Disney o appunto lo stesso Lasseter...

    @Elik: io con te manco ci parlo, hai dimostrato per l'ennesima volta una superficialità disgustosa in ambito Disneyano, specie valutando la rece entusiastica che avevi fatto a suo tempo di Chicken Little.
  • Sono arrivata al cinema giusto in tempo per vedere il cortometraggio. Dopo un paio di risate grazie a quest'ultimo, è iniziato il film. Devo ammetterlo, mi ha davvero sorpreso. Un gran bel film, bisogna dirlo. E pensare che ero abbastanza scettica. Belle musiche, la trama e lo svolgimento della storia, che ha un climax notevole. La grafica mi ha ricordato un pò Gli incredibili e i colori sono in stile Toy Story. Molte gag erano carine (Wilbur è il mio mito), però alcune scene erano troppo veloci e non sono facilmente comprensibili (e il doppiaggio del padre di Wilbur non mi ha convinta). Comunque I Robinson hanno la mia approvazione.
    Una rarità etnica in technicolor

    Immagine
  • UGC Parco Leonardo di Fiumicino, sala 9, ore 19,50; in programma I Robinson. Spettatori presenti in sala: 4 (quattro); padre con figlio e marito con moglie. Chi vi scrive era presente, è sposato ma senza prole, dunque vi sarà facile capire chi fosse...

    Se c'è una cosa che può far capire più di ogni altra qual'è un film Disney e quale no, indipendentemente dallo stile, dalla tecnica, e da mille altre considerazioni, è il tema del senza famiglia, ed implicitamente (ma anche no) del diverso. Biancaneve non aveva la madre, Pinocchio non ne parliamo (ed è diverso rispetto al genere umano), Dumbo ne viene separato (ed è diverso rispetto agli altri elefanti), e così via, comprendendo anche i film post-Walt. Questa caratteristica è una delle ragioni alle quali si attaccano gli anti-disneyani, a cominciare da Marc Eliot che ci ha costruito sopra un libro che gli ha portato in saccoccia un sacco di soldi (compresi i miei in edizione italiana); ma se anche dopo la morte del Grande Capo la Company ha proseguito su questa strada, evidentemente è anche perchè questa paga, sia in termini artistici che, perchè no, in termini economico-finanziari.
    I Robinson non esce affatto dal solco di questa tradizione: Lewis viene abbandonato dalla madre in una notte buia e tempestosa sulla porta di un orfanotrofio, dove cresce sviluppando le sue capacità di genietto inventore. E questo suo hobby lo porta a creare lo Scanner Mnemonico, strumento che nei suoi desideri dovrebbe aiutarlo a ricordare il viso della madre, e dunque a ritrovarla. Ma la cosa si complica: uno strano personaggio, l'Uomo con la Bombetta, gli ruba la macchina, ed un altrettanto strano ragazzino, Wilbur Robinson, lo porta con sè nel futuro, a Todayland, da dove entrambi vengono grazie a due macchine del tempo costruite dal padre del ragazzo. Giunto a casa sua, Lewis fa la conoscenza della sua famiglia, nella quale, a parte la madre, i più normali sono Buster, cane con gli occhiali "perchè la mutua non gli passa le lenti a contatto" e Frankie, rana cantante crooner; immaginate quindi cosa possano essere gli altri...
    Per giungere all'ovvio happy end dobbiamo passare attraverso un paio di rivelazioni, che però si intuiscono abbastanza rapidamente nello svolgimento della pellicola, e bisogna sconfiggere un cattivo... che non è quello che sembra (ma anche qui si arriva presto a definire i veri ruoli).
    Film, come scrivevo, nel solco della tradizione, e per questo piaciuto al sottoscritto, rimasto decisamente soddisfatto sia dalla storia, sia dall'animazione; se da questo punto di vista la Pixar ha aperto la strada, la Disney l'ha imparata bene. Bella anche la colonna sonora, con le canzoni giuste al momento giusto, ed apprezzabile anche la scelta di doppiare solo le canzoni che servivano a capire lo stato d'animo del protagonista. Ed a proposito del doppiaggio, tutto sommato è buono, tranne che per quel che riguarda Mucciaccia, ossia proprio il Disney-man della situazione. Infine, ennesimo plauso alla capacità tutta Disney di dare un carattere ed un'espressione agli oggetti inanimati.

    Un dubbio: perchè sul sito internet italiano del film il maggiordomo Ottomano cambia nome, diventando Mancino?
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  • Breve commento di un profano in fatto d'animazione. Preparatevi alla pioggia di castronerie... :P

    Boat Builders mi ha davvero messo di buon animo e spero che l'ottima idea di un gustoso antipasto d'annata prima del film non venga abbandonata. Inaspettato (ma non per questo meno gradito) il logo con il Topolino preso pari pari da Steamboat Willie. Un delizioso richiamo alla tradizione dinseyana, come del resto il motto di Walt Disney stesso, ribadito nel film vero e proprio.
    E passiamo al film vero e proprio: I Robinson - Una famiglia spaziale è una piacevole visione ben confezionata e di ottima fattura.
    Buona a mio avviso dal punto di vista grafico, pur non presentando nulla di eclatante, si fa particolarmente apprezzare per le architetture pastellose del presente, contrapposte a quelle più plastiche del futuro.
    La trama si adagia senza forzature per tutta la durata del film, rimanendo limpida in ogni momento, persino quando si parla di viaggi e paradossi temporali; l'unica caduta di tono, IMHO, si ha quando Lewis ripara la Macchina del Tempo: oltre alla repentina raggiunta della maturità del personaggio (impeccabile fino a quel momento la sua evoluzione psicologica), da quel punto la storia imbocca la strada della prevedibilità più prevedibile, ma per fortuna non spazientisce molto e riesce a rimanere ugualmente gradevole. Ben dosate le gag, strepitosa l'atmosfera di humor che si viene a creare attorno al personaggio di Grufolo. Stupendamente inquietante, ma troppo debole il villain vero e proprio. Irresistibili le rane, anche se nello spezzone iniziale avrei evitato l'uso del napoletano che le porta un po' troppo fuori dal personaggio.
    Ottime anche le musiche, un po' straniante l'assenza di una canzone a metà film (non sono un esperto di animazione, ma è abbastanza consueta, no?), mentre avrei dilatato un po' i tempi per inserire quella iniziale e quella finale. Doppiaggio buonino, le guest star non sono il massimo ma non se la cavano malaccio: altalenante Cosmi e pessimo Mucciaccia.
    La perla finale del motto di Walt Disney è stata veramente toccante, un valore aggiunto che arricchisce la storia intera di un significato intrinseco, rafforzando l'inno alla perseveranza trasmesso dalla storia.

    In poche parole, fatta eccezione per qualche difettuccio qua e là, una gradevole visione, eccellente primo passo per la nuova gestione.
    Peccato mi sembra non stia andando tanto bene: in sala oltre a me, un manciata di bimbi di tre o quattro anni (preoccupante: e quelli di cinque, sei, sette, otto, nove, ecc. anni?) con i rispettivi genitori.
  • PORTAMANTELLO ha scritto:(preoccupante: e quelli di cinque, sei, sette, otto, nove, ecc. anni?)
    Guardavano Jessica Alba; eh, noi eravamo dei bambacioni alla loro età... Ed ancora non siamo guariti...
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  • Sarà la prima vera domenica estiva, sarà l'afosa giornata palermitana opprimente, ma anche nel mio caso, in sala di proiezione, non era difficile sentire l'eco dopo un bisbiglio, dato che i seggiolini occupati si contavano a vista d'occhio (situazione che cmq prediligo,visto che non sopporto le solite ODIOSE risatine che spesso e volentieri coprono l'audio del film)...
    Ottima la scelta del corto Boat Builders, cartoon del '38 ancora capace di garantire risate come alla prima messa in onda (ovviamente mi riferisco alla reazione media della sala... sono stato piacevolmente sorpreso dalle risate del pubblico più adulto, smaliziato e abituato a sorridere dopo un peto di un tenero animaletto). L'ultimo corto cinematografico visto prima di questo, risale forse ai tempi de Il Re Leone (un How To), ed è inutile dire che mi auguro proseguino su questa strada (ri)intrapresa dai vertici di casa Disney. Spettacolosi loghi a parte (ogni volta che sento il fischiettio di Steamboat Willie mi viene la pella d'oca, e non è un esagerazione) il film inizia benone, narrandoci passo per passo l'evolversi dello spiccato interesse del piccolo Lewis verso la scienza, che a sua volta lo porta a cercare di scoprire la verità sul suo passato. Com'e' tipico di casa Disney, la qualità grafica è lasciata al minimo indispensabile, preferendo la caratterizzazione dei bizzarri personaggi che fanno da contorno alla trama (ma non solo: l'uomo con la bombetta, ad esempio, oltre a dei "bellissimi" primi piani a 74 denti, ci offre delle movenze particolarissime). Per come sono stati gestiti, i 15 minuti di ordinaria follia a cui assistiamo più o meno a metà film sembrano quasi voler dare un risvolto da commedia all'intera trama, ma è solo una parentesi apparentemente fuorviante... L'entrata in scena del T-Rex è letteralmente staripante: effetti sonori assordanti e un pizzico di humour la fanno da padrone (il tormentone di "Padrone?" è lol). Lory15, l'atipico villain del film, si rivela essere l'ultimo di una serie di personaggi Disney capaci di esprimersi esclusivamente tramite la mimica e la gestualità dei movimenti (il suo antenato più famoso è forse il tappeto di Aladdin), cartelli alla Wile Coyote a parte (una sua scena lol è quella del fallito suggerimento a "bombet man", quando nel tentativo di cercare la scritta giusta, visualizza in sequenza, uno dopo l'altro, una serie di messaggi mostrati precedentemente (espediente utilizzato anche da Casty nella città taciturna).

    Ma è nella parte finale che il film da il meglio di se, l'ultima mezz'ora per l'appunto, in cui la trama si fa da lineare qual'era a interessante e ben congeniata. Graficamente non eccelso (rispetto ai suoi illustri predecessori, perchè in realtà c'è da essere soddisfatti per il risultato finale di un film rivoltato come un calzino in corso d'opera), colori un po troppo insipidi, si allontana dal target delle ultime produzioni d'animazione, nelle quali abbondano le gag e le situazioni piu "adulte" per attrare anche il pubblico dei genitori. I Robinson invece è sicuramente pensato e realizzato quasi unicamente per i piu' piccoli (il buonismo finale ne è la prova), anche se alla fine ricorda i vecchi cartoni disney (quanto a contenuti e storia) che erano prima di tutto favole, e non altro, e che tanto piacevano ai grandi. Come già detto da Alle, ho apprezzato anche i brani musicali, abbastanza godibili, e come sono stati "dosati" nel corso della vicenda, cioè all'inizio e alla fine, senza inutili divagazioni a centro film, e dandogli quindi la giusta importanza, ottimo.

    Capitolo doppiaggio: nel complesso è andata bene (tenerissimo e sorprendente il baby-doppiatore scelto tramite casting), tranne Cosmi e Muciaccia gli altri si sono fatti notare poco (e quando succede così è un bene),mi aspettavo di peggio, sinceramente. Belle le citazioni che nel corso della storia ci vengono prominate (gli zombie che attaccano la macchina, la bombetta molto kubrickiana ma anche la stessa teiera Mrs Brick, direttamente da La Bella e la Bestia, che è presente in versione "scultura arborea" nel giardino dei Robinson). Da appassionato di Ritorno al futuro quale sono, non ho potuto non notare un sottile riferimento al film, soprattutto nella parte finale del ricongiungimento di Lewis con la famiglia, nonchè nei vari paradossi, stupendi (uno su tutti Lewis che bussa alla porta a inzio film per consegnare se stesso all'orfanotrofio). A tal proposito, un consiglio: riguardatelo almeno un'altra volta, ci sono tante le finezze che meritano di essere godute appieno. Toccante la citazione di Walt, e il suo messaggio di fondo; il bene e il male hanno confini ben tracciati e tutto può essere affrontato e risolto a condizione di non perdere lo smalto dell'entusiasmo che è in noi. In conclusione, un film da far vedere ai piccoli ma che interesserà anche i piu grandi; non un capolavoro, ma il preludio ad una prossima rinascita di mamma Disney. Basti pensare che mia sorella 16enne, pur non essendo espertissima in materia, all'uscita dal cinema ha esclamato: "la Disney è tornata!" (parole sue).
  • Io non avevo nessuno da cui poter carpire commenti perchè la sala contava uno spettatore (non è difficile capire chi..); non dico che la disney sia tornata, perchè in fondo, tra tanti sbandamenti più o meno grandi, non credo sia mai andat via! Tuttavia certamente è tornato un certo modo di fare cinema della Disney. E ora capisco perchè Grrodon era tanto ossessionato dall'idea che fosse un Classico. Innanzitutto dall'inizio, con l'abbinamento al cortometraggio, con il logo Walt Disney Animation Studios alla fine con la citazione di Walt Disney stesso, sembra evidente l'intento di iscrivere questo film in un percorso che si è snodato e si snoderà (perchè ci piace guardare avanti ;) ) nel segno della tradizione e della innovazione. La cosa però più importante è che il film è bello!
    Ho trovato la sceneggiatura molto ben costruita. Se da un lato essa si complica nella seconda parte, dall'altra già dall'inizio ci sono particolari che fanno drizzare le antenne allo spettatore. Ogni tanto noti quel qualcosa che dici: "ma quello l'ho già visto" oppure "deve esserci un motivo per...". ma tra un interrogativo e l'altro il ritmo del film ti spinge ad andare avanti e a lasciare da parte questi dubbi. La cosa però più appagante è che alla fine tutto va al posto giusto e i tasselli trovano la giusta collocazione.
    Le trovate comiche sono ben congeniate e difficilmente potranno in futuro perdere la loro efficacia.
    C'è una parte caotica anche essa infarcita di un umorismo quasi alla Ward Kimball. Mi riferisco alla parte di Muciaccia. Certamente una scelta che può destare qualche perplessità; ma quella faccia fa ridere a prescindere dal sapere chi sia, quindi potrebbe funzionare anche tra qualche anno (vista la somiglianza impressionante).
    Se i particolari non sono curati come nei film Pixar, non si può dire lo stesso dell'animazione. la pantomima, così cara a Walt,; essa viene portata a livelli eccezionali e l'"uomo con la bombetta" è talmente comunicativo che all'inizio ti chiedi se mai lo si sentirà parlare visto che già così dice tutto. Il modo frenetico in cui il dinosauro "braccine corte" si avventa sulle sue prede l'ho trovato spassosissimo; il modo assolutamente folle in cui la sua naturale ferocia lo costringe ad avventarsi sul bersaglio quasi senza controllare o coordinare i suoi movimenti è perfettamente in linea con la follia che aleggia a casa robinson.
    Il futuro poi è disneyland, tomorrowland, EPCOT e la musica composta da Elfman per accompagnare il primo viaggio in questo mondo del domani è spiazzante e allo stesso tempo coinvolgente. Forse è stat solo una mia impressione ma nel "mondo del futuro", una realtà parallela e quasi fantastica, sembra quasi di riassaporare il surrealismo e l'insensatezza di mondi quali Oz, Wonderland e Labyrinth.
    Come dicevo però alla fine tutto viene ricucito e seppure con qualche paradosso termporale che in questi casi è difficile da evitaree che anzi qui viene secondo me gestito sapientemente, tutto alla fine è coerente. Tutte le scelte del protagonista dall'inizio alla fine (o dalla fine all'inizio...) hanno il loro perchè nel motto del film.
    Se l'aver visto il modo in cui gli splendidi disegni dei personaggi, specie dell'uomo con la bombetta'si erano evoluti nella corrispondente versione 3D, mi avevano fatto storcere il naso fino a staccarmelo, adesso posso rimettere il mio viso a posto confortato da un ottimo risultato finale che ha contribuito a dare un senso a questo afoso pomeriggio estivo.

    N.B. Tutto ciò che qui non ho menzionato probabilmente l'ho già letto e non mi è sembrato opportuno ripeterlo. Potete attribuirmi tutti i commenti tratti dalle altre recensioni, purchè siano essi positivi.
    E se smith non lo mette tra i classici... facciamogli qualche telefonata, qualche lettera minatoria...no so :asd:
  • Questa recensione contiene spoiler

    Dopo la visione di un trailer infarcito di gommosità e gag malriuscite e le notizie sui "doppiatori celebri" italiani le mie aspettative su I Robinson erano praticamente nulle. Invece, dal cinema sono uscito soddisfatto. I vostri commenti lo confermano: è un film che sicuramente lascia qualcosa.
    Mi gusto il nuovo classico-nonclassico Disney all'Arcadia di Melzo, l'unico cinema nei dintorni di Milano a offrirne la proiezione tridimensionale. Si inizia con Working For Peanuts, un cortometraggio del '53 con una esilarante gag surreale nel finale, per il quale 3D si limita, chiaramente, a una suddivisione in diversi piani. Ma se questo corto con Cip e Ciop non è un capolavoro di per sè, è fondamentale per ciò che rappresenta: il ripescaggio dei personaggi classici al cinema, preludio al venturo How to Install Your Own Home Theater, primo cortometraggio "ufficiale" della nuova era.
    Poi, la "feature presentation". E, bisogna dirlo, in 3D la scena iniziale è una gioia per gli occhi. Se nel resto del film (graficamente decente, seppur inferiore ai Pixar e non esente da gommosità) non si raggiunge il livello estetico della sequenza dell'abbandono di Lewis all'orfanotrofio, gli occhialini aggiungono sicuramente qualcosa. Per il resto, la parte iniziale è piuttosto debole. C'è sentimento, è vero, ma il modo in cui vengono trattate l'aspirazione di Lewis a una famiglia e la convinzione - con un ribaltamento di prospettive - che la madre l'abbia abbandonato solo per necessità è davvero poco convincente; l'origine delle fissazioni del protagonista non viene spiegata, i suoi "cambiamenti d'idea" sono troppo repentini. Ma il tutto è perfettamente funzionale alla trama, così che una volta presa per consolidata la personalità del personaggio non ci si fanno più domande.
    Il film si anima con l'entrata in scena di Wilbur e dell'eccezionale Uomo con la Bombetta, il personaggio in 3D con la migliore mimica facciale che si sia vista finora, oltre che un villain atipico. L'alternarsi dell'incontro di Lewis e Wilbur con il maldestro piano del malvagio del film è reso con ritmo ottimo e buone trovate comiche. E da qui, l'arrivo nel futuro, accompagnato dalle uniche musiche che abbia davvero apprezzato, e la sequenza delirante dalla quale hanno quasi esclusivamente attinto per il trailer. A molti di voialtri recensori, rimastine come minimo dubbiosi, è sembrato opportuno citarla solo di sfuggita; ebbene, sorprendentemente io l'ho trovata ottima. È vero, molte delle gag sono di dubbio gusto; e proprio per questo è stata un'ottima intuizione l'averle accavallate così freneticamente. In una stesura pre-lasseteriana, probabilmente, le battute sarebbero andate a disperdersi inopportunamente in una porzione molto più ampia del film: in questo modo, invece, persino le peggiori freddure hanno un senso di esistere, confuse in un crogiolo nonsense.
    Terminato il delirio, I Robinson è un continuo crescendo: scene d'azione divertenti e ben ritmate e poi una sequela di colpi di scena - ok, almeno per me, in gran parte prevedibili, ma non sono io il target del film -, fino ai commoventi finali. Qualunque cosa detta sulla trama di questa parte sarebbe di troppo; in ogni caso, l'intreccio è ben costruito, così che anche elementi che non sembravano aver ragione d'essere a inizio film acquistano significato. I paradossi, per la maggior parte, sono comprensibili, una volta entrati nelle logiche contorte dei viaggi nel tempo; solo alcune cose mi hanno lasciato interdetto (perchè nell'ucronia delle bombette Wilbur scompare, ma tutto il resto della famiglia è ancora lì, benchè controllato dai malvagi cappelli? E secondo che dinamiche un evento modificato del passato comincia ad avere effetto sul futuro?), ma ancora una volta, sono assolutamente funzionali alla trama.
    Infine, a una conclusione già di per sè toccante, si aggiunge la meravigliosa, emozionante citazione di Walt. E davvero viene da dire: è tornata la Disney, una Disney che non ha più vergogna di essere quello che è. I Robinson, nonostante i suoi difetti, l'assenza dell'"armonia meccanica" di altri capolavori Disney, la stonatura di una terza dimensione gommosa, i pessimi doppiatori-vip (inascoltabile Muciaccia), che speriamo siano retaggio di un breve periodo, è un film che umilia la concorrenza "dalla risata facile". E considerato che questo doveva essere poco più di un rimasuglio della vecchia gestione, un filmetto da superare in vista dei prossimi traguardi, con Bolt, Rapunzel, The Princess and the Frog in prospettiva dovremmo avere grandi soddisfazioni...
    Oannes, the Fish-Man!
    The one who taught mankind wisdom.
  • rensel ha scritto: E davvero viene da dire: è tornata la Disney, una Disney che non ha più vergogna di essere quello che è..
    Sì, ma se è così, perchè si vergogna a mostrare nei trailer quello che è, e si limita a svendersi come Dreamworks-style?
  • Finché la sezione marketing prende un film e lo pubblicizza nella maniera che crede migliore in base alle sue indagini di mercato, è ok: quello è il suo lavoro. Un lavoro autonomo rispetto a quello degli artisti, e, se permetti, meno importante nel definire quello che la Disney è. I problemi iniziano solo quando sono i semplici analisti e sondaggisti a influenzare gli artisti, e in questo caso non è avvenuto, o almeno in maniera molto limitata.
    Oannes, the Fish-Man!
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  • Bè, ma sicuramente influenzano così anche lo spettatore,e negativamente.

    Perchè magari c'è uno su mille che avrebbe voluto vedersi un bel film vecchio stile, ma vedendo il trailer pensa sia solamente un altro film nuova generazione con battutine a go-go,e se ne sta a casa.
    E così si perde un bel film vecchio stile.
    Così attirano i ragazzetti che amano Madagascar e Robots, metà della quale uscirà soddisfatta e metà delusa.

    Ma rimane il fatto che facendo il trailer "mentono" su quelo che sarà il tenore della pellicola.
  • Si parlava dei magri incassi di Ratatouille:

    <Grrodon> <Elikrotupos> un altro "errore" (nella mia totale ignoranza delle strategie di marketing) è l'uscita d'estate, con altri 4 film in CGI più vari sequel blockbuster in uscita contemporaneamente, e uno fra i film in CGI è pure della disney, e non è granchè... << i robinson è granchè. e cmq è uscito a marzo
    <Elikrotupos> beh, c'è ancora la scia
    <Grrodon> e cmq i film al cinema sono troppi da vedere, e c'è cartoon network che col suo divertimento minimalista a 24 ore su 24 fornisce il fabbisogno
    <Elikrotupos> "è uscito adesso un film in 3d della disney, che faceva pena!, e mo' un altro... ma due palle, vado a vedere le tartarughe ninja!"
    <Grrodon> cosa te la prendi coi robinson che non faceva affatto pena, ma ha commosso tutti quanti
    <Grrodon> infatti è un film che è stato apprezzato quasi all'unanimità
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> ha commosso tutti quanti???
    <Grrodon> solo che l'hanno visto in pochi
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> a parte il grandissimo errore di continuum spazio-temporale
    <Elikrotupos> 14 42 27 | <Gorthan[in_Serie_A][out]> ha commosso tutti quanti??? => in effetti io piangevo
    <Grrodon> chicken è stato odiato dal mondo che però l'ha visto a frotte
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> poi come trama era banalotta
    <Grrodon> i robinson era straordinario
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> > <Elikrotupos> 14 42 27 | <Gorthan[in_Serie_A][out]> ha commosso tutti quanti??? => in effetti io piangevo <--- Dalla banalità di certe scene, immagino.
    <Grrodon> ma per favore
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> sempre i soliti film per famiglie dove si dice "guarda avanti, non guardare indietro, la famiglia è tutto, il senso è proseguire nella vita"
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> ma *censura*
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> niente di più lesivo per le future generazioni
    <Elikrotupos> 14 43 07 | <Gorthan[in_Serie_A][out]> > <Elikrotupos> 14 42 27 | <Gorthan[in_Serie_A][out]> ha commosso tutti quanti??? => in effetti io piangevo <--- Dalla banalità di certe scene, immagino. => sì, però nel finale... all'inizio era sì banale, ma di quella banalità che a un classico disney si perdona
    <Grrodon> probabilmente ti sfugge il background o ti sei disincantato a tal punto che non sai più apprezzare un cazzo.
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> > <Elikrotupos> 14 43 07 | <Gorthan[in_Serie_A][out]> > <Elikrotupos> 14 42 27 | <Gorthan[in_Serie_A][out]> ha commosso tutti quanti??? => in effetti io piangevo <--- Dalla banalità di certe scene, immagino. => sì, però nel finale... <--- Nel finale??? Si capiva dall'inizio che il ragazzino era il figlio...
    <Grrodon> l'intera filmografia disney dal 37 a oggi dell'aria fritta di cui ti lamenti tu è piena
    <Elikrotupos> 14 44 08 | <Gorthan[in_Serie_A][out]> niente di più lesivo per le future generazioni => lo so dove vuoi arrivare! la disney non farà mai un film sulle coppie di fatto!
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> > <Elikrotupos> 14 44 08 | <Gorthan[in_Serie_A][out]> niente di più lesivo per le future generazioni => lo so dove vuoi arrivare! la disney non farà mai un film sulle coppie di fatto! <--- Non mi interessa un film sulle coppie di fatto, che sarebbe ancora più NOCivo, mi interessa un film che dica qualcosa di intelligente
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> un messaggio sulla famiglia non è mai banale, se sai come lanciarlo
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> v. Bambi
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> che pure la madre gli muore
    <Grrodon> ma rotfl se esce ora bambi lo fucili
    <Elikrotupos> ma il pubblico oggi vuole ridere, non malinconia
    <Grrodon> io non voglio ridere
    <Grrodon> e il film l'ho trovato ottimo
    Elikrotupos 14 46 12 | <Grrodon> ma rotfl se esce ora bambi lo fucili => ma oggi hai spento il server dei congiuntivi?
    Gorthan[in_Serie_A][out] > <Grrodon> ma rotfl se esce ora bambi lo fucili <--- *censura*, no... Un capolavoro rimane un capolavoro sempre
    <Grrodon> non diciamo assurdità per favore
    <Grrodon> che se usciva mucche alla riscossa negli anni 60 erano ttuti qui ad iidolatrarlo
    <Elikrotupos> beh, credo che nessuno di noi abbia visto bambi per la prima volta negli anni '40
    <Elikrotupos> eppure è un capolavoro per tutti
    <Grrodon> mentre è uscito ora e tutti idolatrano quella cagatella della carica dei 101
    * Sei stato espulso (kick) da #sollazzo da Elikrotupos (che mucche è meglio dei 101 non puoi proprio dirlo...)
    * Stai parlando in #sollazzo
    * L'argomento di #sollazzo è: La Chiesa di Sollazzology | Letture | Visioni | Ludicità Letture: - T 2692: "Dinamite Bla Sindaco!" (Vitaliano/Cavazzano), in edicola | Visioni: Pirati dei Caraibi 3 - I Robinson, al cinema | FORUM: http://www.elikrotupos.com/sollazzo/index.php
    * Argomento per #sollazzo scelto da Dapiz il Wed Jun 27 22:04:58 2007
    * ChanServ ha dato lo stato di operatore del canale a Grrodon
    <Grrodon> negli anni 40 bambi all'uscita è stato una merdaccia per le folle
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> ma nn dire *censura*ate
    <Grrodon> lo dico, se tu sei miope non ci posso far niente
    Elikrotupos 14 46 33 | <Elikrotupos> 14 46 12 | <Grrodon> ma rotfl se esce ora bambi lo fucili => ma oggi hai spento il server dei congiuntivi? ==> questa è il tipo di frase che il fraseacaso dovrebbe catturare
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> al limite è stato criticato per la scena della madre, appunto
    <Grrodon> che che stronzata
    <Grrodon> bambi fu un floppone
    <Grrodon> come fantasia, come pinocchio
    <Grrodon> gli unici due che hanno avuto successo di quel periodo sono biancaneve e dumbo
    Gorthan[in_Serie_A][out] Complimenti, Grrodon, la tua frase <Grrodon> gli unici due che hanno avuto successo di quel periodo sono biancaneve e dumbo è stata aggiunta all'elenco delle frasi a caso! Per richiamare le frasi a caso scrivi !fraseacaso
    <Grrodon> punto
    <Elikrotupos> beh, vi lascio a litigare
    <Elikrotupos> ci vediamo domani mattina per il boxoffice ufficiale sul primo weekend
    <Elikrotupos> e lì sapremo se ridere o piangere
    <Elikrotupos> addio
    * Elikrotupos si è disconnesso (Quit: Un'altra inutile chattata è conclusa.)
    <Grrodon> http://www.elikrotupos.com/sollazzo/viewtopic.php?t=839<< ah e cmq qui ci sono due pagine di commenti di perosne che i robinson l'hanno apprezzato un bel po'
    <Grrodon> senza andare a brontolare troppo sulle moralette scontate
    * Setzer_G si è disconnesso (Ping timeout)
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> http://www.boxofficemojo.com/alltime/adjusted.htm
    * Sisma (pp@Azzurra=21707A24.255-37.fastweb.fw) è entrato in #sollazzo
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> Fantasia: 20 posto
    <Sisma> 'ngiorno
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> PiNOCchio: 36 posto
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> Bambi: 45
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> niente male per dei flop
    <Gorthan[in_Serie_A][out]> byezz
    <Grrodon> certo che se conti anche le successive uscite al cinema
    <Grrodon> Adjusted for Ticket Price Inflation* << ecco uno degli inghippi. innanzittuto se aggiornaimo il costo del biglietto dobbiamo anche farlo con altri fattori. è chiaro che in proporzione un incasso degli anni 40 in cui non c'era televisione, nè concorrenza è sicuramente più alto di uno dei giorni nostri. Conta quanto hai speso per fare il film, e se il film ha ripagato i costi di produzione
    <Grrodon> altrimenti Dinosauri non sarebbe considerato un flop
    rensel Grrodon: no, comunque, di Pinocchio e Fantasia è risaputo che furono flopponi, ma Bambi mi pareva che lo fosse solo rispetto alle aspettative
    <Grrodon> bambi lo fu perchè uscì in periodo di guerra
    <Grrodon> e ripagò a fatica le spese
  • Domani, in data 26 settembre sarà disponibile il DVD dei Robinson. Inizialmente doveva trattarsi di una doppia uscita, ma la versione in Blu-Ray è stata rimandata a novembre.

    Immagine

    E per ritornare all'antica querelle sui Classici, osservate la cover, il marchio è assente come lo era in Chicken Little. Di contro però pare che alla presentazione ufficiale di Enchanted la Disney si sia riferita a Bolt come 47° lungometraggio d'animazione Disney. E sul retro della versione americana del dvd dei Robinson c'è scritto che è il 47° Classico Disney, sbagliando tralaltro il conteggio. Santa pazienza, poche idee chiare da quelle parti...
  • VENDESI
    dvd originale de "I Robinson". visto una sola volta. (al cinema, e m'è bastata...)
    &ldquo;DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!&rdquo;

    :solly:
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