[PIXAR # 9] WALL•E

Lo studio fondato da John Lasseter che ha inventato la CGI, traendo arte dai poligoni e rivoluzionando lo scenario moderno. E da quando è entrata a far parte della famiglia Disney i benefici influssi si sono diffusi ovunque, portando la Disney verso una rinascita!
  • Bè, concordo con te sulla parte d'avventura, ma credo non sia l'unico caso PIXAR.
    Certo, tu citi Gli Incredibili e Nemo, che assieme al primo Toy Story hanno delle sequenze d'azione finali più che buone.

    Se però pensiamo alla scena dell'uccellone di A Bug's Life, non è poi così esaltante...
    E anche lo scambio di valigie di Toy Story 2 è caruccio, ma non compete minimamente con scene potenti come quelle in cui Jesse ripensa alla sua padroncina...
    Qual è allora il punto? Finora solo Gli Incredibili aveva avuto una parte di avventura che occupava l'intera seconda metà del film, in tutti gli altri casi erano solo sequenze che non superano i 5-10 minuti; ma, se anche non erano perfette, non sfiguravano più di tanto.
    Qui invece si vuole fare una parte avventurosa massiccia: Bird era riuscito a non sfigurare dopo una prima metà di riflessione sulla figura del supereroe, con un'ottima sequenza da supereroi. Qui purtroppo Stanton non si avvicina minimamente a questi livelli; è in questo che sbaglia.
    Anche Nemo aveva una parte fracassona che durava al massimo 10 minuti, mentre qui è un continuo correre su e giù per l'astronave, e per far funzionare la cosa ci voleva un Bird, non uno Stanton qualunque, che evidentemente dovrebbe limitarsi a giocare coi binocoli e fargli fare le faccine.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • [facciamo finta che non ho letto l'ultima frase...]
    Io non farei tanto i confronti, che c'entrano poco. [Ma devo difendere A Bug's Life, che ha una soggetto magari banale, ma è salvato dalla sceneggiatura e dai personaggi, che sono tanti e tutti ottimi (al contrario di altri film Dreamworks e Disney (è il caso di citare I Robinson...))].
    Tornando a WALL-E, ora usiamo il termine avventura però c'è differenza fra Gli Incredibili e gli altri Pixar. Per i supereroi l'avventura è un "genere", quindi caratterizza tutto il film, per gli altri (WALL-E compreso) è giusto che sia solo un assaggio. La seconda parte di WALL-E non deve necessariamente essere avventurosa.
    Il problema è: cos'è la seconda parte di WALL-E? Che succede? La parte buona è il balletto di WALL-E e EVE e le loro beghe amorose, la parte cattiva è la rincorsa della piantina, che è un simbolo molto poetico ma è sprecato per la contesa fra umani che non si possono muovere (e quindi non la possono difendere) e un cattivetto come AUTO. Non coinvolge direttamente WALL-E e EVE, che sono invece quelli che le stanno dietro. Insomma, i nostri eroi sembrano soldati che hanno un ordine (una direttiva... nel senso svilente di questo tormentone, stavolta) e lo fanno perché è il loro lavoro, non perché li coinvolge.
    A me questa struttura sembra sbagliata. E' buona l'idea che l'amore incondizionato di WALL-E e EVE aiuti "accidentalmente" l'umanità... però mi sa che questa idea si è persa nella struttura sbagliata della seconda parte, poiché l'aiuto di WALL-E e EVE non è affatto accidentale, ma sono obbligati a farlo (cioè, si sentono in dovere di farlo, ma senza motivo).
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Ma guarda che stiamo dicendo praticamente la stessa cosa, anch'io reputo che una parte d'azione così imponente mal si adatti a un film che ha una prima parte come quella di Wall-E.
    Cioè, forse, magari, chi lo sa, se fosse stata fatta Incredibilmente bene, poteva starci.
    Ma un'epopea avventurosa come dici tu è appunta adatta a un team di supereroi, forse avrebbe addirittura avuto un senso con uno squadrone d'assalto come quello dei giocattoli di Toy Story (ormai così numeroso e ben caratterizzato che potrebbe benissimo agire come una task force), ma mezz'ora e passa di "avventura" non puoi affidarla a un paio di robottini sentimentaloni.

    Proprio a riguardo sto riflettendo su Up, che proprio per la natura dei suoi personaggi mi farebbe sospettare per una prima parte più toccante, e una seconda che dovrebbe sfociare in una vera e propria avventura... Stiamo a vedere.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • WALL-E entra nella cultura popolare:

    (minuto 4:20 e alla fine a 11:59)

    in effetti EVE è un po' sifoncella, io l'ho sempre detto :P
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Speciale Lucca

    Immagine Immagine
    Il film dei grandi esperimenti, Wall-E. Hanno oramai tutti detto un gran bene di come siano riusciti a rendere espressivo un binocolo, di quanto bene siano riusciti a gestire i tempi drammatici e comici nell'apprezzatissimo atto muto con cui inizia il film, al punto di non cadere nello slapstick, né nella noia. E hanno tutti detto bene della poesia con cui nel grande disegno dell'universo viene narrato l'amore tra due "oggetti". La femminilità che può scaturire da un uovo bianco, l'affetto quasi fanciullesco che può fare la differenza. E poi i messaggi ambientalistici di denuncia verso la società dell'apatia, le sorprendenti incursioni nel live action, il define dancing. Si è discusso molto persino del presunto calo di tono che avrebbe il film nella sua seconda parte, ambientata a bordo della Axiom in mezzo ad umani, stavolta volutamente, gommosi e plasticosi. A mio modestissimo parere è lì che la storia di questi due robottini doveva andare a parare, con una bella incursione in un mondo che ormai si sospettava voler esser rappresentato fuoricampo, come gli adulti dei Peanuts. Perchè sarà anche vero che i robot ribelli, i robot diseredati, John, Mary, M-O sono figure abbozzate che non sarebbe stato male approfondire, sarà anche vero che il viavai nell'astronave non è all'altezza di quei significativi momenti di silenzio passati sulla Terra, fattostà che ciò che l'opera complessiva ci comunica è un discorso ben preciso con una sua compiutezza, priva di sbavature, buchi, e falle logiche (gravità artificiale esclusa). E se la vogliamo dire tutta pure il personaggio del comandante ne esce gran bene, candido ma determinato quanto basta a rendere preziosa la sequenza in cui compie il suo riscatto e porta ai massimi livelli di funzionalità il parallelismo con 2001 Odissea nello Spazio.
    Il riciclo intelligente potrebbe essere una delle morali ecologiste del film ma sembra sia stata anche la parola d'ordine di Thomas Newman, che ne ha composto la colonna sonora. Molte sonorità sembrano infatti venire dritte dritte da Alla Ricerca di Nemo l'altro film Pixar a cui Newman ha lavorato, e bene o male la scelta si rivela azzeccata regalando a certe riprese spaziali quel feeling da grande oceano cosmico che tanto sembra adattarsi al respiro della storia. Sono presenti anche alcune canzoni riciclate, pratica che finora era sempre stata utilizzata con profitto dai film sulla scia Dreamworks appartenenti a quest'epoca post-musical, ma che qui invece assume una valenza completamente nuova: La Vie en Rose cantata da Louis Armstrong incornicia perfettamente la sequenza in cui Wall-E corteggia Eve in stand by, e anziché sembrare una scorciatoia commerciale si ha veramente l'impressione che la scena e la canzone si donino l'un l'altra un qualcosa, fino alla completa sintesi. Sintesi che "esplode" ancor di più grazie al continuo gioco di richiami con il musical del 1969 Hello Dolly, rappresentato anche direttamente all'interno del film in svariate sequenze grazie al riproduttore che Wall-E conserva come cimelio. Due sono i brani ereditati da questo film: It Only Takes a Moment, il tema d'amore, e soprattutto il brano principale che irrompe all'inizio, Put On Your Sunday Clothes, che echeggiando a mo' di overtoure nei cieli ci accompagna tramite un delizioso gioco di contrasti tra passato e presente, verso il futuro distopico che sarà teatro della vicenda. Poesia pura. Ci sono poi le deliziose citazioni a 2001, che culminano nella ripresa del Danubio Blu e di Also Sprach Zarathustra e il brano Down to Earth di Peter Gabriel, che accompagna i particolarissimi credits, che ancora una volta impreziosiscono la pellicola narrando il futuro dell'umanità ripercorrendone di pari passo le correnti artistiche.
    Pur non scalzando Ratatouille nella mia personale classifica dei film Pixar, Wall-E si conferma come uno dei parti migliori dello studio. Con Remy ha però in comune l'essere il manifesto programmatico di un nuovo modo di fare cinema d'animazione. Ciò che abbiamo visto da Toy Story a Cars altro non era che la prova generale, un gettare le giuste basi per poter fare scuola nell'ambito della CGI e farsi quindi accordare dal pubblico la fiducia necessaria per poter fare quel salto verso un metodo più stravagante e autoriale. Dopo il metacinema visto in Ratatouille e le sperimentazioni di Wall-E arriverà la malinconia esistenziale di Up, e il pubblico già l'attende. Un pubblico fatto di bambini, adulti, critici entusiasti, coppiette, famiglie, uomini maturi, senza pregiudizi di sorta. La Pixar ha capito quindi come ripristinare la tradizione del film evento dell'anno, come fondere tradizione e modernità, classicismo e innovazione, mantenendo ben alto il suo marchio, ed è quindi pronta a raccogliere il testimone lasciato negli anni 90 dalla WDAS, che purtroppo sempre più difficilmente riesce a primeggiare ancora nei cuori della gente, pur mettendoci tutta la buona volontà. Si spera che i due studi non si facciano troppa concorrenza interna nel futuro prossimo, visto che la Disney sembra voler alzare nuovamente la testa. Le auguro di tutto cuore di farcela, solo che a questo punto mi chiedo: ci sarà spazio per entrambe o la Disney sarà per sempre destinata ad essere nell'immaginario collettivo la sorellina minore del colosso Pixariano?
  • L'ho visto ormai da tempo, ma lo commento solo ora. Visto che prima non ero ancora iscritto.
    Ordunque, mi è piaciuto. Più o meno ai livelli dell'eccezionale Ratatouille. Sarà già stato detto migliaia di volte, ma lo ripeto anch'io: Wall-e ed Eve riescono a trasmettere sentimenti senza ricorrere all'uso della parola, ed essenso solo robot. Cioè, un cubo con un cannocchiale attaccato sopra ed un uovo con gli occhi. Avendolo visto prima in originale, e solo successivamente in italiano, avevo paradossalmente (in un film con pochi dialoghi - anche se da come si diceva, avevo l'impressione che ce ne fossero ancora meno) qualche preoccupazione per il doppiaggio. Invece è stato buono, senza sfigurare rispetto alla versione originale. E, dopo queste considerazioni generali, passiamo a commentare il film vero e proprio. Bello. Inizia bene, benissimo, con la parte quasi esclusivamente muta sulla Terra, priva con Wall-e da solo, con sequenze che hanno lo scopo di presentarci il personaggio, e lo fanno più che bene, e dopo con l'arrivo di Eve, e infine il graduale avvicinamento dei due robot. Poi la pianta, Wall-e che assiste Eve mentre è spenta (e a questo momento si ricollegerà una delle scene migliori del film), eccetera. E fin qui funziona decisamente bene. Ma poi andiamo nello spazio, e dopo la prima parte, più coraggiosa, ci ritroviamo di fronte alla tanto criticata parte avventurosa, decisamente più commerciale, e che cerca di farsi piacere anche dagli spettatori che adorano i film della Dreamworks. Per carità, questa seconda parte non fa schifo, ma è peggiore rispetto alla prima. Anche il finale è banale (e molti lo conoscevano già, grazie all'intelligenza dei media italiani...) e scontato. Nonostante tutto, il film è decisamente più che buono e, tutto sommato, non delude.
  • Mi accorgo solo ora (ore 03:20 di notte e domani mattina devo andare all'università :cazz: ), di non aver espresso alcuna opinione su codesto filmone della Pixar.
    Mi accingo allora a rimediare in fretta a questa grave mancanza.
    Film spettacolare, mi stupisce come la Pixar anno dopo anno non sbagli mai un colpo.
    Come bellezza lo metto allo stesso livello di Ratatouille che dal punto di vista tecnico-narrativo è superiore ma che dal punto di vista delle emozioni viene battuto decisamente.
    E' incredibile, sarò il 12456789esimo a ripeterlo, come un robottino possa trasmettere una tale gamma di emozioni.
    La storia tra Wall-E e Burn-E è poi molto bella e commovente e raccontata con una grazia che trasuda un grande amore per il cinema e una grande talento da parte dei creatori del film.
    La seconda parte è leggermente inferiore alla prima ma il tutto rimane a livelli sopportabili.
    E adesso (si fa per dire...) tocca ad UP, e non vedo l'ora di farmi stupire di nuovo da questi geniacci.
    "L'umanità deve porre fine allo spoiler, o lo spoiler porrà fine all'umanità."

    Facebook
  • Lightning ha scritto: La storia tra Wall-E e Burn-E
    Adulterio!
  • rotfl
    vabbè che EVE sembra un robo-trans, ma tradirla con BURN-E...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Un film molto poetico e romantico a mio parere. Perfetto da vedere con il vostro "Bramo"...ehm, volevo dire...con la vostra persona speciale!! :asd:
  • Stanno per diagnosticarmi il diabete.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • WALL-E ne I Simpson... non è molto lol...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Più che altro è veramente brutto come è disegnato... ::S:
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • concordo
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Ma poi perché farlo verde... :umh:
  • Pare che Wall-e sia stato premiato dalla Los Angeles Film Critics Association come miglior film. Qualche speranza in più per la nomination all'Oscar?
  • DeborohWalker ha scritto:Più che altro è veramente brutto come è disegnato... ::S:
    Forse potrebbe essere stato disegnato così brutto per questioni legate al copyright del personaggio (e alla fine l'importante era rendere l'idea)...
    Comunque si, non è per niente lol.
  • E' stata comunicata l'uscita italiana dell'edizione home video di WALL•E: 11 febbraio 2009

    Le edizioni disponibili saranno:
    - 1 DVD
    - 2 DVD (con custodia ecologica)
    - 2 Blu-ray Disc

    I contenuti speciali dovrebbero essere come quelli dell'edizione americana. Nella monodisco ce ne sono alcuni, ma il succo è nella doppiodisco (più alcuni contenuti esclusivi dell'edizione BD).

    I due cortometraggi BURN•E e Presto sono anche nella semplice monodisco. Nel secondo disco c'è il documentario (di 1 ora e 20 minuti) The Pixar Story.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • ricordando a tutti che l'11 febbraio è vicino, ecco il buon Mollicone che intervista nientemeno che WALL-E (e dopo pubblicizza pure Topolino con la storia ispirata al film Ex di Fausto Brizzi... ma qui è off-topic :P)
    http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,News-T ... 91,00.html
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Torna a “Pixar Animation Studios”