Anche a Roma al Warner, se non erro.Elikrotupos ha scritto:E da qualche parte (tipo Padova) già TONIGHT!
E su Topolino -______-
Anche a Roma al Warner, se non erro.Elikrotupos ha scritto:E da qualche parte (tipo Padova) già TONIGHT!
Per il mio gusto personale, Up non cala minimamente. Certo, cambia notevolmente registro, ma non si poteva fare un film di due ore sui dieci minuti iniziali, sarebbe stato in un certo senso noioso e non avrebbe avuto la medesima efficacia; quell'inizio però sono le fondamenta di tutto il film, senza il quale la storia sarebbe stata "solo" una storiellina action divertente, ma con molto sentimento e molto cuore in meno.Elikrotupos ha scritto:No, che il resto del film sia solo buono non va per niente bene. A me 'st'andazzo del calo nelle seconde parti non mi sta bene per niente.
No, la poesia non è un'immagine, quella può essere una buona trovata di fotografia e di design.Elikrotupos ha scritto:La poesia in questo film starebbe nei palloncini, ma purtroppo il film non ci si basa più di tanto.
Boh, io ho adorato il rapporto tra Carl e Russel, qualcosa mi ha fatto ridere ma non ritengo che le loro scaramucce abbiano quello come scopo principale.Elikrotupos ha scritto:Inoltre qui i personaggi sono davvero miseri. C'era chi paragonava Carl&Russell a Mike&Sulley, ma in realtà non c'è il minimo paragone. Le scaramucce fra Carl e Russell sono -ucce, appunto, e non fanno nemmeno ridere. Carl pensa solo alla moglie (mi sembra Sun nella quinta stagone di Lost ), mentre Russell da solo è il personaggio più interessante, per la sua energia e per la sua ingenuità [spoiler](e per le sue fragilità)[/spoiler]. Dug è l'unico che fa ridere, ma questo non basta a empatizzare troppo con lui, [spoiler]e non basta nemmeno il torturarlo (come non bastò l'anno scorso nel finale di WALL-E, quando viene quasi distrutto dall'holodetector).[/spoiler]
Bè insomma, lo stavano per portare in uno zoo (se gli andava bene) allontanandolo dai suoi figli che sarebbero morti.Grrodon ha scritto:Quello che invece mi ha convinto meno è stato il perché all'improvviso il tema del film sia diventato salvare un uccello che cmq non rischiava granché
Bè, sono arrivati sul dirigibile con l'intento di rubargli l'uccello ( ), mi pare naturale.Grrodon ha scritto:perché il cattivo - che prima di rivelarsi tale era un personaggio fantastico - ingaggi lo scontro coi protagonisti quasi senza motivo.
Boh, a me sembra chiaro: viene detto che suo padre è sempre troppo impegnato per stare col figlio, il classico padre in carriera. Quindi, così come Carl finalmente trova un figlio in Russell, Russell trova un padre in Carl.Grrodon ha scritto:Inoltre non ho neanche ben capito la questione del padre di Russel (immaginario? morto?).
Anche se era già presente nel trailer, quella scena mi ha ricordato la sequenza analoga nella storia di Rat-Man "Legami di sagnue"Flash ha scritto:Solita menzione d'onore per le scene surreali che si vengono a creare: una su tutte, Russel che struscia sul vetro del dirigibile seguito dagli occhi di Muntz. Meraviglioso.
Sono combattuto anch'io sugli stessi due film, ora come ora.Capitolo film dell'anno: ci sarebbe anche inglorious basterds, ma una candidatura è tutt'altro che fuori luogo. *
Vero, la cosa interessante di Carl è proprio il fatto di essere un "personaggio non cresciuto". Carl non è mai maturato, è rimasto il bambino muto affascinato prima da Muntz e poi estasiato da Ellie. E lo scontro con Muntz quindi non è tanto uno scontro tra "buono" e "cattivo" quanto uno scontro con i propri sogni, con l'immagine idealizzata di Muntz. Carl a 80anni sogna ancora l'avventura così come la sognava da bambino guardando i cinegiornali.DeborohWalker ha scritto: il vecchietto Carl mette da parte la sua ostinazione e i suoi sogni per salvare qualcosa che è ancora vivo, invece che continuare a inseguire l'immagine della moglie defunta.
Sicuramente successivamente il problema era diventato l'infertilità, ma credo che all'inizio lei fosse incinta e perda poi il bambino...come diceva Deboroh, avevano preparato la cameretta! Non si prepara la culla solo perché si pensa che sarebbe bello avere un piccino in casa.Icnarf ha scritto: Piuttosto credo nell'infertilità poichè altrimenti ci avrebbero riprovato
non intendevo "l'immagine dei palloncini" infatti, ma l'idea di alzarcisi in volo e farci un viaggio, usando come timone la banderuola sul tetto, ecc... il fatto è che Carl non fa un viaggio: Carl va in sudamerica a scazzottarsi con un cattivone. Il viaggio non c'è, il viaggio consiste solo nell'alzarsi sui tetti della città e nell'affrontare un temporale. Bello anche il trascinarsi la casa nella giungla, ma poi arriva il cattivone e il film si occupa solo di quello.DeborohWalker ha scritto:No, la poesia non è un'immagine, quella può essere una buona trovata di fotografia e di design.Elikrotupos ha scritto:La poesia in questo film starebbe nei palloncini, ma purtroppo il film non ci si basa più di tanto.
La poesia sta nella forza di un ottuagenario che continua a inseguire i suoi sogni girando il mondo al costo di caricarsi (letteralmente) la casa sulle spalle, sta in quello che gli spettatori provano quando Muntz da fuoco alla casa (perchè sappiamo cosa rappresenta al di là della casa), sta nell'immagine delle due poltrone che Carl porta fuori di casa dando a quel gesto una potenza emotiva ancor maggiore.
I palloncini sono una cosa appetibile per i trailer e per le sfilate sul tappeto rosso, ma una volta visto il film non possono rimanere in mente quelli.
ma cosa può importare a Carl di un uccello? Mi sembra una decisione di un'idealismo buonista che in un vecchietto scorbutico stona terribilmente. L'idea del vecchietto scorbutico che ha un fondo di bontà è buona (Clint Eastwood docet), ma che poi si appiattisca fino a diventare un eroe disneyiano è un peccato.DeborohWalker ha scritto:E lo spostamento di obiettivi su di lui mi è sembrato naturale quanto sorprendente, il vecchietto Carl mette da parte la sua ostinazione e i suoi sogni per salvare qualcosa che è ancora vivo, invece che continuare a inseguire l'immagine della moglie defunta. E' un "secondo obiettivo" oltre a quello di salvare Russel e un sotto-obiettivo di quest'ultimo (dato che Russell è attaccato a Kevin), salvare qualcosa di vivo invece che l'attaccamento ai ricordi del passato.
Quale virata? Quale bivio? Quale obiettivo?DeborohWalker ha scritto:la tenacia e la perseveranza di Carl nel perseguire il suo obiettivo sarà messa di fronte a un bivio, sicuramente una scelta difficile per una persona di una certa età e una brusca quanto inaspettata virata nella morale del film.
Perché tu non t'eri immaginato che andava a finire che alla fine si sarebbero voluti bene? Che diventavano idealmente il figlio e il padre che non avevano potuto avere? Lo scorbutico che nasconde un fondo di bontà? A me sembrano lezioncine morali già viste e per niente profonde, trucchetti da cui la Pixar di solito si tiene alla larga (tranne nei momenti in cui è costretta dalla Disney, momenti che purtroppo appestano tutta la filmografia Pixar, ma questo film in particolare lo appestano tutto).DeborohWalker ha scritto:Il rapporto tra i due protagonisti è simpatico e si arricchisce man mano che il viaggio prosegue, conquistando un'affascinante profondità;
Sembri uno di quelli degli uffici stampa... prendi i difetti e li propini come pregi... quale scontro su più livelli? E' un brodo allungato, un battaglia forzatamente casinista, senza ragioni precise. Non basta salire/scendere e entrare/uscire da un dirigibile in volo per fare uno "scontro su più livelli assolutamente fuori dall'ordinario"...DeborohWalker ha scritto:Ad ostacolare Carl & co. durante la loro passeggiata nella giungla ci sarà un gruppo di avversari pittoreschi e divertenti, che danno il loro meglio in una sequenza d'azione finale che impegna i protagonisti in uno scontro su più livelli assolutamente fuori dall'ordinario.
A me sinceramente Coraline è sembrata più espressiva di qualunque altro protagonista in stop-motion che abbia mai visto. Forse la cosa forzata è che fa SEMPRE smorfie, troppe.Ivy Walker ha scritto:E, visto che si parlava di Coraline e ci si chiedeva se fosse meglio di Up: Coraline è un gran bel film, concettualmente complesso, ricco, affascinantissimo. Tuttavia per me ha una pecca sull'animazione dei personaggi: l'espressività dei volti è già vista, le smorfiette di Coraline non sono solo sue, sono quelle che possiamo trovare sulle facce di molti altri personaggi animati. La rabbia di Coraline non è la rabbia di Coraline, è la rabbia così come si è soliti rappresentarla sulla faccia di una bamboletta animata.
Cosa che invece, a mio parere, non accade in Up dove invece ho trovato veramente sorprendente il modo di trattare l'espressività dei protagonisti. Abbiamo fisionomie assolutamente non realistiche (Carl è un cubo, Russell una pallottola) ma degli sguardi e delle espressioni assolutamente reali. Carl e Ellie bambini mi hanno molto colpita in questo senso
Mah, io non la vedo così. Io penso che Carl faccia un viaggio, arrivi in America meridionale ma atterrando nel posto sbagliato, per cui deve trascinarsi la casa vino alla meta prestabilita. Durante il viaggio com'è ovvio che sia ci sono degli ostacoli: Carl poteva incontrare dei cani cattivi, superare un incendio, incontrare un cattivone e poi fare un gran finale con la casa volante, tutte cose slegate una dall'altra, in una sorta di road movie episodico. Per una maggiore compattezza narrativa si sono accorpati tutti questi elementi riconducendoli ad un unico villain.Elikrotupos ha scritto:Il fatto è che Carl non fa un viaggio: Carl va in sudamerica a scazzottarsi con un cattivone. Il viaggio non c'è, il viaggio consiste solo nell'alzarsi sui tetti della città e nell'affrontare un temporale. Bello anche il trascinarsi la casa nella giungla, ma poi arriva il cattivone e il film si occupa solo di quello.
E' questo il punto, l'obiettivo di esaudire il sogno della moglie non "si riduce" a recuperare un bambino. Cambia in: recuperare un bambino.Elikrotupos ha scritto:Quale virata? Quale bivio? Quale obiettivo?
E' irreale che Carl si appassioni a Kevin solo perché "ha figli", mi sembra una bambinata moralista bell'e buona, altro che Pixar.
Ma poi è un gran peccato che la missione di esaudire il sogno di sua moglie si riduca a recuperare un bambino dalle grinfie del cattivone (anche lì, lo salva solo perché è bambino, altrimenti se fosse stato un suo coetaneo l'avrebbe ben lasciato lì a scazzottarsi con Muntz).
Boh, tu la vedi come una castratura, io quello lo vedo come un mezzo per trasmettere la prima cosa.Elikrotupos ha scritto:Carl può essere un buon personaggio se si analizza il suo essere rimasto bambino, il suo scontro con i suoi "vecchi sogni", il "diventare padre", ecc... ma tutto questo nel film non c'è, è castrato dalla missioncina di salvare l'uccello dal perfido scienziato/archeologo/zoologo pazzo
Eh, vabbè, io invece volevo che Up fosse un dramma shakesperiano e che ci fosse almeno uno yo-yo, però non è così quindi il film fa schifo.Elikrotupos ha scritto:Non mi interessa sapere se Carl salverà Kevin, mi interessa vederlo vagare per la giungla, magari incontrando non animali ma della gente indigena, insomma un road movie coi fiocchi.
Eh, facciamo una colpa alla Pixar di saper fare scene emozionanti.Poi volevo chiarire sulla "banalità" dell'inizio di Up. Non è banale ciò che racconta, è banale che la Pixar abbia voluto inserire a tutti i costi la scena triste, infilandoci la morte e addirittura l'aborto (nemmeno io avevo pensato all'aborto, a prima vista), cosa che ha già fatto in altri film (Toy Story 2, Nemo) e forse comincia a diventare un trucchetto da quattro soldi. Carl viene fuori come un povero disgraziato a cui la vita ha tolto tutto e che viene pure portato in tribunale, è ovvio che commuova.
Sì, me lo aspettavo. Ma ripeto è il modo in cui tutto ciò è stato messo in scena. A mio parere non è retorico, per te sì.Perché tu non t'eri immaginato che andava a finire che alla fine si sarebbero voluti bene? Che diventavano idealmente il figlio e il padre che non avevano potuto avere? Lo scorbutico che nasconde un fondo di bontà? A me sembrano lezioncine morali già viste e per niente profonde, trucchetti da cui la Pixar di solito si tiene alla larga (tranne nei momenti in cui è costretta dalla Disney, momenti che purtroppo appestano tutta la filmografia Pixar, ma questo film in particolare lo appestano tutto).
Mi riferisco al combattimento tra uno spadone a due mani e il "bastone da passeggio" (decisamente ordinario, ho visto le stesse armi in tutti gli Star Wars e nel Signore degli Anelli), a Russel contro gli altri cani, ai tre cani in versione "Barone Rosso"...quale scontro su più livelli? E' un brodo allungato, un battaglia forzatamente casinista, senza ragioni precise.