[Shorts] Pixar Theatrical Shorts

Lo studio fondato da John Lasseter che ha inventato la CGI, traendo arte dai poligoni e rivoluzionando lo scenario moderno. E da quando è entrata a far parte della famiglia Disney i benefici influssi si sono diffusi ovunque, portando la Disney verso una rinascita!
  • Sono scettico e preoccupato. Non vedo l'utilità nel replicare così fedelmente un qualcosa che esiste già nella realtà.
    Mah, attenderò ulteriori sviluppi..
  • Ecco il logo di "The Blue Umbrella":
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    Il corto sarà presentato il prossimo mese al Berlin International Film Festival (7-17 Febbraio).
    Co-founder di Impero Disney

    Etre en vie, c’est être en mouvement dans sa pensée, être percuté par des concepts nouveaux, dans ses sensations aussi, dans « faire l’amour » : il y a quelque chose qui s’ouvre. C’est aussi être lié au monde. [Alain Damasio]
  • Posto qui anche se non riguarda solo i corti cinematografici, ma ad ogni modo volevo dirvi che bisogna assolutamente recuperare sto BD. Perché è Dio in terra, tipo.

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    Quando raccolsero i primi corti nel volume 1 mescolando tutta la produzione di corti da cinema e corti spin-off da home video, si pensava che un volume due l'avremmo visto solo fra moltissimi anni. E dal momento che la Disney non riesce a mantenere omogenea neanche l'uscita di due classici conseguenziali, figuriamoci se a distanza di anni e con un balzo di formato avremmo mai proseguito la raccolta con lo stesso stile. Niente di più sbagliato, ecco un volume due, perfettamente omogeneo al precedente, e uscito dopo neanche troppo tempo.
    Poi c'era il problema della produzione di corti Pixar, estremamente diversificatasi negli anni. Ai due filoni che già conoscevamo si sono aggiunti i Cars Toon, i Toy Story Toon e pure stramberie come il corto pseudoanimato di Up, George & A.J., per non parlare della collocazione di questi corti che ormai non era più chiara come una volta e rimbalzava dall'home video al cinema, passando per la tv e il web. E i Cars Toon? Avevano avuto un BD dedicato, quindi a rigor di logica avrebbero dovuto essere esclusi...se non fosse che successivamente ne erano usciti altri due che avevano invalidato l'integrità di quell'antologia. Insomma, un bel casino erano diventati i corti Pixar.
    Un casino dal quale sono brillantemente usciti. Perché in questo volume 2 hanno messo tutto. Oltre agli ovvi corti cinematografici come Presto, Parzialmente Nuvoloso, Quando il Giorno Incontra la Notte e La Luna, e i parimenti prevedibili e tradizionali corti spin-off come Il Tuo Amico Topo, Burn-E e La Missione Speciale di Doug, si sono occupati di dare una sistemazione anche a tutti quei casi particolari, dando loro dignità pari a tutti gli altri corti e dotandoli tutti di un bellissimo commento audio. C'è infatti George & A.J. anche se sottotitolato e non doppiato (ma dotato di un commento audio demenzialissimo). Ci sono i primi due corti di Toy Story, Vacanze Hawaiiane e Buzz a Sorpresa, e questo sancisce che anche questa miniserie sarà raccolta in questi volumi, e infine - cosa più intelligente non si poteva fare - ci sono persino Cricchetto Pilota con Brevetto e Cricchetto e la Macchina del Tempo, i due Cars Toon prodotti successivamente all'uscita della loro antologia dedicata, che si trasforma così in una sorta di volume 1.5 dei Corti Pixar, parte integrante e complementare di questa collezione. Sistemato ogni problema collezionistico e completistico, insomma. E va inoltre notato che ben due di questi corti, Cricchetto e la Macchina del Tempo e Buzz a Sorpresa, non si erano mai visti su supporto, visto che il primo era abbinato ai Muppet ma non venne pubblicato nel rispettivo BD e il secondo venne realizzato per l'inaugurazione della sezione di Disneyland dedicata a Cars.
    E poteva finire qui? No, perché per dar maggior corposità al volume, hanno inserito negli extra i corti universitari prodotti al CalArts da Lasseter, Stanton e Docter, come esami di fine corso. Sono sette, un paio per i primi due, e tre per il terzo e sono mooooolto interessanti:

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    NITEMARE: Primo dei due di Lasseter, è un gioiellino. Un bambino va a letto ma a paura degli incubi, e ovviamente è il primo germe di ciò che sarebbe divenuto in seguito Monsters & Co. Non ci sono tutti i frame, e il corto è in b/n ed è pure piuttosto schizzato ma gradevole a vedersi. Lasseter non è granché nel disegno, ma come idee e suggestioni è veramente da inchini.

    LADY AND THE LAMP: Altro corto di Lasseter, stavolta molto meno bello. Buonissima l'idea della lampada che si avvita la bottiglietta di alcool al posto della lampadina, ma per il resto è interessante giusto perché si vede la tendenza tutta Disneyana di Lasseter a umanizzare gli oggetti. Peccato per i personaggi umani, disegnati in modo poco appealing. Anche questo è molto rudimentale, in b/n e senza tutti i frame.

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    SOMEWHERE IN THE ARCTIC: Si passa a Stanton...che in gioventù era un trollone! Infatti questo corto che ricorda non poco lo stile di Bozzetto, è una surreale buffonata in cui si gioca con le prospettive, con le gag metanarrative e via dicendo. Ha trovate davvero interessanti, ed è molto più rifinito rispetto a quelli di Lasseter.

    A STORY: Secondo corto di Stanton...brutto, stavolta, davvero brutto. L'anima trollosa c'è ancora, ed è interessante perché un personaggio richiama nella colorazione Sulley. Ma per il resto il corto tenta di parodizzare gli show per bambini del sabato pomeriggio, ma è una parodia come la farebbe appunto un ragazzino, per cui risulta molto acerba.

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    WINTER: E infine passiamo a Docter. Se Lasseter era un creativo e Stanton un trollone, Docter era un...animatore! I suoi tre corti sono davvero brevissimi, ma sono quelli visivamente più curati, pieni di effetti e di bei disegni, per quanto stilizzati. Questo mostra un bambino che vuole andare a giocare con la neve, ed è veramente carezzevole a vedersi.

    PALM SPRINGS: Idem come sopra. Ambientazione preistorica, corto brevissimo, tutto incentrato sulle gag visive, e sul buon disegno. Sbav!

    NEXT DOOR: Toh, il germoglio da cui poi crescerà Up! Poco più lungo degli altri, e omogeneo nello stile, ci mostra un mondo geometrico fatto di cubi e sfere (e nell'intro Docter ci scherza su, dicendo che tutti i suoi film sono così) nel quale un vecchietto viene di continuo disturbato da una bambina, salvo poi trovare in lei un punto di contatto. Veramente molto bello!

    Insomma, si è capito che bisogna assolutamente possederlo? Un prodotto del genere farà la gioia del completista, dello spettatore occasionale ma soprattutto di chi vuole veramente capire chi si celi dietro al braintrust della Pixar.
  • Valerio ha scritto:Posto qui anche se non riguarda solo i corti cinematografici, ma ad ogni modo volevo dirvi che bisogna assolutamente recuperare sto BD. Perché è Dio in terra, tipo.

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    Eh, condivido davvero. Ho comprato il dvd poco dopo l'uscita ma sono riuscito a visionarlo solo negli ultimi giorni. Non ci sono dubbi che il dvd vada posseduto, è un compendio indispensabile alla propria collezione Pixar, i dubbi che si potevano avere ai tempi del primo volume (i corti bene o ale si possiedono tutti sui dvd e blu-ray dei lungometraggi) non ha più senso di esistere, perché averli raggruppati tutti insieme, con il loro bravo commento audio che li contestualizza uno ad uno e con dei bei contenuti speciali rende queste edizioni degne di figurare nella videoteca personale.
    Sui vari corti non mi esprimo avendo già avuto modo di volta in volta di commentarli. Confermo solo che la raccolta prosegue senza soluzione di continuità rispetto a dove si era fermato il primo volume, ed esulto per la presenza di George & A.J., la cui presenza non era assolutamente scontata vista la particolare distribuzione solo online che ricevette ai tempi. Gli viene invece data dignità di corto canonico, il che è giusto perché era uno spasso e rivederlo ha confermato l'impressione.
    Per il resto, i commenti audio si attestano più o meno tutti sull'interessante. Segnalo in particolare quello del Tuo Amico Topo che ben descrive la scelta dell'animazione in 2D e l'ispirazione ai classici corti educational degli anni d'oro degli Studio Disney, quello di Parzialmente Nuvoloso che rivela il dietro le quinte molto dolce alla base dell'idea, quello di George & A.J. perché è uno spasso delirante e quello di La Luna, perché Casarosa di premura di spiegare per bene l'italianità del corto.

    Per quanto riguarda i corti di Lasseter, Stanton e Docter realizzati da studenti al CalArts, costituiscono un bell'extra, non c'è che dire.

    Valerio ha scritto:NITEMARE: Primo dei due di Lasseter, è un gioiellino. Un bambino va a letto ma a paura degli incubi, e ovviamente è il primo germe di ciò che sarebbe divenuto in seguito Monsters & Co. Non ci sono tutti i frame, e il corto è in b/n ed è pure piuttosto schizzato ma gradevole a vedersi. Lasseter non è granché nel disegno, ma come idee e suggestioni è veramente da inchini.
    E' davvero bello. Il bambino, pur nel disegno rozzo, è adorabile, e il finale a sorpresa è un tocco di classe. Belli anche i giochi di alternanza tra buio e luce.
    Valerio ha scritto:LADY AND THE LAMP: Altro corto di Lasseter, stavolta molto meno bello. Buonissima l'idea della lampada che si avvita la bottiglietta di alcool al posto della lampadina, ma per il resto è interessante giusto perché si vede la tendenza tutta Disneyana di Lasseter a umanizzare gli oggetti. Peccato per i personaggi umani, disegnati in modo poco appealing. Anche questo è molto rudimentale, in b/n e senza tutti i frame.
    Meno incisivo di Nitemare, ma non mi è spiaciuto affatto. Gli unici due umani non mi sembrano affatto disegnati male e in generale, anche se lo svolgimento poteva essere gestito meglio, la conclusione ha sempre quel non so che :)
    Valerio ha scritto:SOMEWHERE IN THE ARCTIC: Si passa a Stanton...che in gioventù era un trollone! Infatti questo corto che ricorda non poco lo stile di Bozzetto, è una surreale buffonata in cui si gioca con le prospettive, con le gag metanarrative e via dicendo. Ha trovate davvero interessanti, ed è molto più rifinito rispetto a quelli di Lasseter.
    Non mi ha detto molto. Bello il meccanismo metanarrativo, ma l'ho trovato un po' lento.
    Valerio ha scritto:A STORY: Secondo corto di Stanton...brutto, stavolta, davvero brutto. L'anima trollosa c'è ancora, ed è interessante perché un personaggio richiama nella colorazione Sulley. Ma per il resto il corto tenta di parodizzare gli show per bambini del sabato pomeriggio, ma è una parodia come la farebbe appunto un ragazzino, per cui risulta molto acerba.
    No, dai, brutto no. Come disegni sì, non mi ha convinto, ma come idea a me è piaciuta. Il finale è troppo veloce, ma mi sembra che fosse l'effetto voluto da Stenton per colpire ancora più diretto con la sua satira. Forse però ha esagerato ed è stato troppo brusco. Ad ogni modo finito il corto sono scoppiato in una fragorosa risata. E' un trollata con un senso.
    Valerio ha scritto:WINTER: E infine passiamo a Docter. Se Lasseter era un creativo e Stanton un trollone, Docter era un...animatore! I suoi tre corti sono davvero brevissimi, ma sono quelli visivamente più curati, pieni di effetti e di bei disegni, per quanto stilizzati. Questo mostra un bambino che vuole andare a giocare con la neve, ed è veramente carezzevole a vedersi.
    Poeticissimo nel suo raccontare una cosa normalissima. Bello :)
    Valerio ha scritto:PALM SPRINGS: Idem come sopra. Ambientazione preistorica, corto brevissimo, tutto incentrato sulle gag visive, e sul buon disegno. Sbav!
    Buon disegno, e simpatica la gag, ma è una gag ripetuta due volte. Il meccanismo comico scaturirebbe anche da questa reiterazione, ma con me non ha funzionato del tutto. Buono ma non eccelso.
    Valerio ha scritto:NEXT DOOR: Toh, il germoglio da cui poi crescerà Up! Poco più lungo degli altri, e omogeneo nello stile, ci mostra un mondo geometrico fatto di cubi e sfere (e nell'intro Docter ci scherza su, dicendo che tutti i suoi film sono così) nel quale un vecchietto viene di continuo disturbato da una bambina, salvo poi trovare in lei un punto di contatto. Veramente molto bello!
    Questo è ottimo. Molto semplice, quasi minimalista, ma trova la sua forza proprio in questo elemento. Capire che le forme geometriche come base dei personaggi e soprattutto del loro carattere ha la sua nascita addirittura qua è molto interessante, e la storia così universale e significativa ha modo di colpire lo spettatore anche nella sua brevità. Bello l'aneddoto sulla bambina doppiatrice.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Hanno annunciato che The Blue Umbrella avrà la colonna sonora di Jon Brion.
    Musiche di Eternal Sunshine of a Spotless Mind, per intenderci.
    Uao.

    Pullulo di trepidazione.
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  • Poster di The Blue Umbrella:

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    Nel frattempo il corto è anche stato mostrato al famoso Berlin Film Festival di cui parlavo sopra, ma non ho avvistato recensioni in giro, per ora :D
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  • Qui la prima rece di The Blue Umbrella: http://www.pixarpost.com/2013/02/the-bl ... tival.html !
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    Etre en vie, c’est être en mouvement dans sa pensée, être percuté par des concepts nouveaux, dans ses sensations aussi, dans « faire l’amour » : il y a quelque chose qui s’ouvre. C’est aussi être lié au monde. [Alain Damasio]
  • Concept art di The Blue Umbrella:

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  • Il regista Saschka Unseld parla del fotorealismo di The Blue Umbrella: qui
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    Etre en vie, c’est être en mouvement dans sa pensée, être percuté par des concepts nouveaux, dans ses sensations aussi, dans « faire l’amour » : il y a quelque chose qui s’ouvre. C’est aussi être lié au monde. [Alain Damasio]
  • Interessante l'intervista!
    Poi il fatto che le storie per i corti possono essere proposte da chiunque è proprio bella!


    Pensavo...in questo corso si fa l'opposto che in Luxo Jr: Lì un oggetto viene animato per dare l'impressione di agire come un essere umano, pur restando rigido nella sua geometria e senza l'uso di espressioni facciali, qui invece a degli oggetti estremamente realistici viene dato un volto per simulare le emozioni... Mi sembra una cosa molto diversa dal solito, non so cosa aspettarmi!

    Comunque il fotorealismo di questo corto è pazzesco O_O

    È tutto molto strano!
  • E dall'intervista pare che dica che non è questa la direzione verso cui spingersi necessariamente. Da un lato mi conforta perché lo troverei sbagliato, più da artisti della fotografia che dell'animazione. Dall'altro iniziava a piacermi l'idea che WDAS e Pixar avessero trovato finalmente due identità separate e parallele.

    Ma molto probabilmente a venir abbandonato sarà lo stile estremo di questo corto, mentre torneremo al realismo medio di un MU.
  • Penso dipenda dal tipo di storia. Brave è fotorealistico, MU no, affatto, e anche a livello cromatico è completamente diverso. Però Brave richiedeva il fotorealismo, essendo ambientato in un set vero e non immaginario. Insomma, è come sempre la tecnica al servizio di ciò che si vuole raccontare, e questo Unseld lo sottolinea bene.
    Co-founder di Impero Disney

    Etre en vie, c’est être en mouvement dans sa pensée, être percuté par des concepts nouveaux, dans ses sensations aussi, dans « faire l’amour » : il y a quelque chose qui s’ouvre. C’est aussi être lié au monde. [Alain Damasio]
  • Questo è anche vero! E poi c'è da dire che i corti sono sempre molto sperimentali e coraggiosi (penso a Day&Night e ancora mi stupisco)!
  • Iry Pixar ha scritto:Penso dipenda dal tipo di storia. Brave è fotorealistico, MU no, affatto, e anche a livello cromatico è completamente diverso.
    Non è fotorealistico ma qualsiasi Pixar tende più al realismo negli sfondi rispetto a un WDAS, è una costante che si portano dietro sempre e la noti da tanti piccoli particolari. E' così in Toy story, in A Bug's Life, in Up. Le texture, gli ambienti, tendono ad essere rappresentazioni di superfici reali, anche quando appartengono a elementi non strettamente realistici.
  • Dal D23 arrivano voci di un nuovo corto Pixar intitolato Party Central. Pare precederà The Good Dinosaur nelle sale, anche se in realtà andrebbe meglio come corto spinoff del dvd di MU, visto che pare essere un corto con quei personaggi. Forse come Cars e Toy Story anche Mike e Sulley avranno la loro serie personale?

    Da FB
    World premiere of ‪#‎MonstersU‬ Short! ‪#‎d23expo‬ Party Central
    #‎MonstersU‬ Party Central short is AMAZING. Absolute brilliant use of recurring gag ‪#‎doors‬ ‪#‎d23expo‬ Kudos @DisneyPixar
    Da BadTaste
    E' stato appena proiettato un cortometraggio spin-off di Monsters University, intitolato Party Central #D23Expo
  • #‎MonstersU‬ Party Central short is AMAZING. Absolute brilliant use of recurring gag ‪#‎doors‬ ‪#‎d23expo‬ Kudos @DisneyPixar
    Se ho capito bene la seconda frase, posso capire la prima.
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    Ottimo lavoro.
  • Concordo in toto con Valerio:


    Il corto è geniale e delizioso e non voglio aggiungere niente alla sinossi postata... si ... rubano letteralmente gli invitati XD

    Strano che addirittura lo mettano l'anno prossimo col dinosauro!! Io lo vedrei benissimo nel dvd di Monsters University e darei spazio a un originale col nuovo Pixar (originale)
  • Sì ma i credits?

    Annunciano il corto come parte di una nuova serie o no? I Monsters Toons?
  • Mmm.. non credo. o almeno se lo hanno detto devo essermelo perso. Cmq spero di no dai. Significa che tutti i successi Pixar hanno lo stesso destino? :(
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