[PIXAR #11] Toy Story 3 - La Grande Fuga

Lo studio fondato da John Lasseter che ha inventato la CGI, traendo arte dai poligoni e rivoluzionando lo scenario moderno. E da quando è entrata a far parte della famiglia Disney i benefici influssi si sono diffusi ovunque, portando la Disney verso una rinascita!
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    Confermo che la saga dei giocattoli avrà sempre un posto speciale nel mio cuore (e mi sono fermamente convinto che comprerò le splendide riproduzioni fedeli di Woody e Buzz che desidero da quando ero un poppante), e adesso si merita a pieni voti il titolo di miglior saga della storia del cinema animato.

    Toy Story 3 è praticamente un film meraviglioso, che chiude degnamente in maniera geniale il ciclo iniziato nel 1995 da quelle nuvolette su muro. E se nel primo film ci si concentrava su Buzz e le sue fisse spaziali, per giungere al secondo con il mondo western di Woody, questa terzo film racchiude l'essenza dei film precedenti presentandoci un'avventura corale perfetta.

    D'altronde è una conclusione ottima che si riallaccia alle parole consolatorie di Woody che terminavano la seconda storia, quando raccontava a Buzz che qualora Andy fosse cresciuto avrebbe avuto la compagnia dei suoi amici... fino all'infinito e oltre. E così accade, con l'emozionante passaggio di testimone avvenuto al termine di questo terzo capitolo.

    Aggiungo che col passare di tutti questi anni, il mio timore più grande era quello di trovarmi davanti una storia che si collegasse molto poco alle avventure precedenti tradendone lo spirito, invece questa terza storia è perfettamente in linea (musicalmente e graficamente soprattutto, con i suoi ottimi miglioramenti da parte di quest'ultimo campo, ovviamente) con quanto visto in passato. E ne sono rimasto felicissimo, perché pur non essendo superiore al MERAVIGLIOSO secondo capitolo riesce ad essere un film fantastico in egual misura (e non è cosa da poco per una trilogia), facendo di Toy Story una saga senza pecche né cali, che si arricchisce strada facendo di nuova linfa.

    Credo sia un po' presto per affermarlo (anche alla luce del fatto che il secondo capitolo di Cars di prossima uscita non mi fa proprio saltare dalla sedia per la contentezza), ma credo che complessivamente mi risulti di apprezzare di più la Pixar che la Disney stessa (sebbene sia un confronto che come ho detto sarà bene fare fra qualche tempo), se non altro perché inconsciamente la Pixar riesce a stuzzicarmi la fantasia e a farmi sognare in maniera differente (e più incline al mio spirito) di quanto lo facciano i sempre&comunque ottimi Classici che però alla luce del 2010 forse risentono un po' troppo di eroi e principesse.

    Con la Pixar invece abbiamo mostri, giocattoli, insetti, topi, robot, auto, pesci, anziani e supereroi, e sono comunque film osannati dal mondo. Speriamo in un futuro sempre più ricco di nuovi capolavori.

    Ah, comunque ne approfitto qui per esternarvi uno dei miei tanti sogni proibiti: avere una serie televisiva Disney (corrispettiva a quella animata di genere fantascientifico su Buzz) dedicata a Woody e gli Amici del West, con Jessie, Stinky Pete, Bullseye e nuovi comprimari come se fossero personaggi umani e non giocattoli. Tutto in puro stile western. :sbav:

    W Toy Story!
    Ultima modifica di Vito il giovedì 29 luglio 2010, 18:00, modificato 3 volte in totale.
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  • Ma la Pixar nasce da presupposti diversi, non fa adattamenti e non fa musical.
  • Però poiché facente parte della Grande Famiglia ed essendo così ottima da essere l'unico studio di animazione comparabile alla Casa del Topo, il paragone ci può stare (anche perché gli adattamenti e i musical non li vedo affatto come pecche disneyane).
  • Vito ha scritto:e adesso si merita a pieni voti il titolo di miglior trilogia della storia del cinema animato.
    Bè, non era così difficile considerando che le uniche trilogie cinematografiche animate finora erano i Rugrats e gli Orsetti del Cuore :P
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  • C'era pure Shrek fino a qualche tempo fa... :P

    EDIT: comunque hai ragione, sostituisco trilogia con saga perché in fin dei conti è questo quello che intendevo.
  • Più che altro bella forza, è *ovvio* che incuriosiscano di più le trame di uno studio che si basa su esse, piuttosto che quelle di uno studio che si basa sulla messinscena di elementi già noti. Forse la Disney sbaglia a voler continuare ad essere questo, ma è un dato di fatto che abbia iniziato così e che salvo brevi parentesi stia continuando a muoversi in questa direzione.

    Sta di fatto che la differenza che passa tra i due approcci è la stessa che passa tra l'ascoltarsi una bella canzone e guardare un episodio di Lost.
  • Mh, ma io mi riferivo principalmente sul come viene raccontata una storia, quali personaggi vengano creati e come viene messa in atto la creatività.

    Mucche alla Riscossa non si basa su niente e l'idea potrebbe essere nata anche dalla Pixar, ma il film e la storia non mi fanno impazzire così come al contrario sono innamorato di Biancaneve, Pinocchio, Tarzan e Alice che sono adattamenti e cose già note.

    Ci sono tantissime cose che la Disney può continuare ad adattare senza stereotiparsi (d'altronde la povera Tiana ha subito la mazzata dell'idea non più tanto felice delle "Principesse"), ma riconosco nella giovane Pixar un corpus omogeneo molto più stimolante.

    Insomma, se penso alla Disney nel complesso mi vengono in mente anche robetta come Taron e Chicken Little, la Pixar *fino ad ora* l'unico film un po' più sottotono del solito che ha sfornato è stato Cars ma è comunque un film che mi piace molto per la sua fantasia immensa. Semmai la pecca di quest'ultima è che col passare degli anni e la continua evoluzione del 3D i suoi primi lavori forse sembreranno fatti col pc di casa. :P
    Ultima modifica di Vito il sabato 08 settembre 2012, 04:41, modificato 1 volta in totale.
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  • Assolutamente d'accordo con la recensione di Grrodon... ENNESIMO CAPOLAVORO Pixar... e dire che Toy Story non mi ha mai veramente entusiasmato. Il secondo film è senza dubbio migliore del precedente, ma, in generale, l'impianto della storia e i personaggi non sono mai riusciti a emozionarmi veramente (se non in qualche rimarchevole scena). Qui è tutto un altro discorso... La Pixar riprende in modo mirabile le fila della storia esattamente da dove le aveva lasciate, ma introducendo tutta la maturità e la sperimentazione che l'ha caratterizzata nel corso delle ultime produzioni. Ogni emozione è al punto giusto, le new entry sono chi più chi meno perfette, sia per spazio dedicato che funzione all'interno della storia. E il climax finale, l'inceneritore (anche io sono tra quelli che ha seriamente temuto un finale tragico, nonostante la mia parte razionale continuasse a dire: "sei pazzo? E' toy story, non Schindler's list" (esattamente come per il finale di Wall:E)...straordinario... Insomma bando alle ciance... lunga vita alla Pixar!!!

    PS: ma sono davvero l'unico che aveva dei piccoli flash di Galline in fuda durante la visione? Ovvio che seguono lo stesso spunto, ma alcune cose avevano un sapore familiare... ma siamo parlando di peccati più che veniali...
  • Scissorhands ha scritto:PS: ma sono davvero l'unico che aveva dei piccoli flash di Galline in fuda durante la visione? Ovvio che seguono lo stesso spunto, ma alcune cose avevano un sapore familiare...
    E' il titolo. :P
  • Passo rapidamente da queste parti giusto per dire che Toy Story 3 è adesso il film d'animazione che ha più incassato nella storia del cinema. 920 milioni di dollari.

    Ah no, mi dicono dalla regia che c'è un altro film d'animazione che detiene il record: Avatar...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
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    Ed ecco che ho preso il mio primo Blu-Ray Pixar, sfidando l'orrore dell'effetto scalettatura che danno le differenti dimensioni dalla custodia una volta riposta in collezione. Per prima cosa sono contento di essere tornato un acquirente di serie A, con disco serigrafato e confezione doppiodisco, dall'altra sono disgustato dal fatto che abbiano abolito solo in Italia le Combo, sostituendole con le orride E-copy. Inoltre va segnalato che per la prima volta dopo millenni il nuovo dvd Pixar non presenta un nuovo corto fatto apposta: abbiamo Day & Night, ma nessun corto spin-off. Al suo posto abbiamo uno spotterello per le attrazioni di Disneyland che contiene dell'animazione nuova, ma poca roba. Interessante che tra le pubblicità ci sia Cars 2 nonché il dvd coi Cars Toon. E alquanto strano che ci siano ben DUE commenti audio, e per giunta nel disco 2! Come dire che il film è presente in entrambi i dischi. Se avevano tutto questo spazio da sprecare a cosa è servito fare una doppio disco? Bene che ci siano tutti i tipi di trailer ma male, molto male che non sia presente un making of organico e articolato: al suo posto (ma è malcostume Pixariano diffuso) una miriade di clippine e clippucce sui temi più disparati, spesso anche poco interessanti e sicuramente dispersive e poco omogenee. Sarà che sono all'antica, ma penso sempre che un bel making of esauriente sia sicuramente meglio che disperdere le informazioni in questo modo tanto svilente. Soddisfatto per metà quindi.
  • ringraziando mia sorella, ho anch'io il mio primo BD Pixar :D

    peccato per la mancanza della combo BD+DVD, il che mi obbligherà ad aspettare il pc nuovo per potermi finalmente vedere questo terzo capitolo :(


    edit: che gran stronzata il cofanettone coi 3 film... manca il disco di extra nel 3^ -_-
  • E' un po' tardi per riprendere il discorso di Vito dove afferma di sentirsi più stimolato dalla Pixar che non dalla Disney, vorrei però fare una osservazione:

    La Disney ha inventato il lungometraggio animato, la Pixar non è stata che una delle tante case di produzione che ha imboccato questo percorso a pappa già pronta, oltretutto in tempi molto recenti. E' ovvio che appaia più interessante chi arriva già in tempi evoluti e non chi deve evolvere (in questo caso direi creare) un linguaggio, passando per forza attraverso cose meno interessanti.

    Inoltre, la Pixar ha 15 anni, la Disney 70 e passa (sempre parlando di lungometraggi), è ovvio che la Disney è invecchiata portandosi con sé il carico di valori e idee semplici di Biancaneve (semplici ovviamente per i nostri tempi, non per gli anni '30), mentre la Pixar, ancora giovane, usa idee e ha una mentalità moderna, che la rendono appunto più stuzzichevole.

    Insomma, la Disney ha un po' uno scotto da pagare per aver avuto l'onore e l'onere ad aver prodotto cartoon a lungo respiro, e forse è anche questo uno dei motivi per cui stenta a ri-decollare.
    Timido postatore e finto nerd.

    Pure su YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCBsX4Y ... LjrjN8JvEQ.
  • Quindi un autore contemporaneo non potrà mai competere in qualità con i classici perché ha la colpa di avere già la pappa pronta. Quindi il progresso non ha senso, basta il classico, tanto non ci può essere niente di meglio. Quindi mi sfugge qualcosa, perché queste asserzioni, almeno a me, sembrano assurde...

    In soldoni: c'è moderno e moderno. Il moderno che hai descritto tu va bene se al posto di "Pixar" ci scrivi "Iginio Straffi". Il moderno che rappresenta la Pixar è invece tutt'altra cosa, è il moderno che è giusto che ci sia, la naturale evoluzione della classicità che tanto ammiri, una evoluzione a cui la Disney non riesce (riusciva... timidi segnali di ripresa arrivano da un paio d'anni) ad adeguarsi. La Disney non ha nessuno scotto da pagare. Quello che hai descritto tu non è lo scotto, è l'enorme VANTAGGIO che la Disney aveva. Un vantaggio che si è bruciata del tutto proprio perché non ha capito il moderno, non ha capito in che tempi sta vivendo. Forse perché ragionava come te, credendo che la gloria sia solo nel passato, e che non sia più replicabile. Può darsi pure che avesse ragione, eh...
    Noi poveri stolti intanto ci facciamo stuzzicare dal moderno sempliciotto, poi fra qualche anno ne riparliamo (visto che non te ne sono bastati 15 di anni da aspettare, ne vuoi 70? Ne riparliamo fra 55 anni allora, teniamoci in contatto, mi raccomando).

    Cioè, dire che la Pixar è stata "una delle tante case di produzione" è negare l'evidenza. Lasseter ha portato i principi dell'animazione tradizionale nella computer grafica. Cosa che adesso è banale, ma quando presentò André & Wally B. non ci aveva ancora pensato nessuno. Questa a casa mia è la definizione di "scoperta rivoluzionaria", altro che "una delle tante". Se c'è UN essere umano vivente oggi che per l'animazione (e per il cinema) ha fatto qualcosa di paragonabile a quello che ha fatto Walt Disney, quello è John Lasseter. Non è retorica, questa, sono fatti, è storia.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

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  • Donald Duck ha scritto:Inoltre, la Pixar ha 15 anni, la Disney 70 e passa (sempre parlando di lungometraggi), è ovvio che la Disney è invecchiata portandosi con sé il carico di valori e idee semplici di Biancaneve (semplici ovviamente per i nostri tempi, non per gli anni '30), mentre la Pixar, ancora giovane, usa idee e ha una mentalità moderna, che la rendono appunto più stuzzichevole.
    Oh, ma la smettiamo di vedere la Disney come se fosse il vecchio Barbalbero?
    La Disney è un caseggiato con dentro animatori con decenni di esperienza e animatori giovani e freschi, esattamente come la Pixar.
    Non è che quando entri alla Disney ti marchiano a fuoco e ti imprimono il chip della Classicità.
    Entrambi fanno opere sfruttando le potenzialità artistiche a disposizione, c'è chi riesce da 15 anni ad incontrare il gusto del pubblico senza sbagliarne una, c'è chi invece ha attraversato un periodo di fiacca per quanto riguarda il consenso.
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  • Devo dire che è sempre bello poter esprimere le proprie opinioni in un ambiente accogliente e cordiale. Comunque:
    Franz ha scritto: Il moderno che hai descritto tu va bene se al posto di "Pixar" ci scrivi "Iginio Straffi".
    Franz ha scritto: Cioè, dire che la Pixar è stata "una delle tante case di produzione" è negare l'evidenza.
    Immagino sia la frase qua sopra che ti ha fatto andare il boccone di traverso. Beh, mentre scrivevo il messaggio volevo aggiungere di seguito "da non intendersi in modo negativo", ma poi ho ritenuto superfluo farlo. Perché sarebbe da stupidi dire che la Pixar è uguale a Iginio Straffi o agli studi di "The reef", né intendevo banalizzare il suo operato.
    Ma, per quanto "pappa pronta" è un espressione un po' forte, non concordi che la Disney ha inventato e sviluppato quello che è stato usato in Toy Story (e in tanti altri cartoni di altri studi, ecco perché "una delle tante case di produzione"), e quindi la differenza é dal creare materialmente una nuova forma di narrazione al modo in cui questa la si mette in scena?
    Poi nessuno mette in dubbio che sia geniale, la Pixar.
    Franz ha scritto: la naturale evoluzione della classicità che tanto ammiri
    Franz ha scritto: Forse perché ragionava come te, credendo che la gloria sia solo nel passato, e che non sia più replicabile. Può darsi pure che avesse ragione, eh...
    Franz ha scritto: Noi poveri stolti intanto ci facciamo stuzzicare dal moderno sempliciotto, poi fra qualche anno ne riparliamo (visto che non te ne sono bastati 15 di anni da aspettare, ne vuoi 70? Ne riparliamo fra 55 anni allora, teniamoci in contatto, mi raccomando).
    Dimmi nel mio messaggio dove c'è scritto che io ammiro il classicismo, che la gloria è solo nel passato e che soprattutto il moderno è banale. Ho semplicemente fatto delle osservazioni (che mi sembravano pure banali, ad essere sincero), ma non credo di aver dato un giudizio.
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  • Se dici che la Pixar è una delle tante, e che il moderno è pappa pronta, per esclusione quello che rimane è la roba vecchia/classica.
    Donald Duck ha scritto:Immagino sia la frase qua sopra che ti ha fatto andare il boccone di traverso. Beh, mentre scrivevo il messaggio volevo aggiungere di seguito "da non intendersi in modo negativo", ma poi ho ritenuto superfluo farlo. Perché sarebbe da stupidi dire che la Pixar è uguale a Iginio Straffi o agli studi di "The reef", né intendevo banalizzare il suo operato.
    Come dicevo prima, c'è moderno e moderno, e tu invece non li hai distinti. Quindi anche se dire che la Pixar e The Reef sono uguali sarebbe da stupidi, è proprio quello che hai fatto, né più né meno. Se non intendevi tutto questo allora che intendevi? Non è che rimane molto altro da intendere da quelle frasi. Anzi, non rimane niente. E' inutile aggiungere "da non intendersi in modo negativo" dopo che hai detto che la Pixar sfrutta la pappa pronta come fanno tutti. Quale può essere il modo non negativo di intendere questa affermazione? E quale può essere lo scopo non negativo di chi interviene in una discussione sugli stimoli forniti dalla Pixar dicendo che tali stimoli sono pappa pronta? Non puoi dire che la Pixar è facilitata dalla pappa pronta ma che però è comunque geniale. Non ha senso. Sarà pure il tuo parere e sei libero di esprimerlo, ma se non ha senso io sarò altrettanto libero di farlo notare. E quando ho il dubbio che le cose senza senso siano anche delle cose già sentite per bocca di una certa fazione ben nota (old school vs. modernità), purtroppo perdo pure la cordialità nel farlo notare. In ogni caso non mi pare di aver detto nulla di così scortese e personale da richiedere delle scuse da parte mia (né di Deboroh, che ha risposto pure lui), quindi possiamo continuare a discutere nel merito dell'argomento, se ti pare.
    Ma, per quanto "pappa pronta" è un espressione un po' forte, non concordi che la Disney ha inventato e sviluppato quello che è stato usato in Toy Story (e in tanti altri cartoni di altri studi, ecco perché "una delle tante case di produzione"), e quindi la differenza é dal creare materialmente una nuova forma di narrazione al modo in cui questa la si mette in scena?
    La domanda è molto vaga, ma ho capito che intendi e concordo. Ora che ho concordato possiamo discutere su quanto sia irrilevante questa nozione. Possiamo dire che pure Disney ha lavorato su un'arte e una tecnica già esistenti, oltre ad avere tutti i meriti innovativi che conosciamo. Quindi pure Disney si è trovato la pappa pronta. Concordi? Bene. Quindi?
    Possiamo poi aggiungere che, come dicevo prima, se delegittimiamo tutti quelli che lavorano basandosi sulla pappa pronta allora non ha senso il progresso, e quindi la vita. Disney ha fatto Biancaneve, ora posso morire in pace, seppellitemi qui.
    Insomma: dove volevi arrivare quando hai introdotto nella discussione l'argomento della pappa pronta? Dove, in modo non negativo?

    Oppure hai fatto un'osservazione spassionata, che non conteneva in sé un giudizio. Può darsi. Io credo a Babbo Natale, ma non alle osservazioni spassionate. Sono malizioso, colpa mia.
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  • Donald Duck ha scritto:La Disney ha inventato il lungometraggio animato,
    Ehm, no. Quello lo ha inventato Quirino Cristiani. E prima di Biancaneve c'era stato almeno Le Avventure del Principe Achmed di Lotte Reininger, nel 1926, solo per citare un titolo celebre.
    Disney ha lavorato sulla base di molte forme e tecniche già esistenti, portandole ad una perfezione prima impensabile.
  • Ma non è quello il punto (io sono di quelli che considera comunque Biancaneve l'inizio dei lungometraggi animati, nonostante le esperienze precedenti). A parte che "inventare" il lungometraggio animato che cosa vuol dire? La difficoltà nel fare un cartone lungo invece che corto sta solo nei costi di produzione e nella ricettività del pubblico (che magari un cartone di un'ora non lo sopportava). Non so come gli altri abbiano affrontato questi due problemi, ma solo Disney credo che li abbia risolti riuscendo a farne anche più di uno, di lungometraggio, anzi facendone una prosperosa serie, creando uno standard. Io personalmente non gli sto nego questo merito, non nego nessuno dei tanti meriti di Walt Disney. Quello che nega i meriti (della Pixar) è Donald Duck (l'utente, non Paperino :P)... oppure no, non li nega... boh, non ho ancora capito, dipende da quale dei suoi post dobbiamo considerare vero e quale scartare perché contraddittorio. Spero ce lo dirà al più presto.
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