[PIXAR #11] Toy Story 3 - La Grande Fuga

Lo studio fondato da John Lasseter che ha inventato la CGI, traendo arte dai poligoni e rivoluzionando lo scenario moderno. E da quando è entrata a far parte della famiglia Disney i benefici influssi si sono diffusi ovunque, portando la Disney verso una rinascita!
  • Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Buuuuh.
  • Se agli oskar nn vince Rapy mi skancello!!!111 :fire:
  • Mettiamocela via, i golden globes sono uno spoiler per gli oscar.
    E non sono neanche tanto sicuro che Rapunzel sia superiore a Toy Story 3, anche se ovviamente sarebbe l'occasione perfetta per dare il giusto riconoscimento allo studio MAI premiato, che sarebbe anche il creatore della categoria.
    Insomma tifo Rapunzel, ma col cuore in dubbio.
  • 5 nomination agli Oscar: Miglior film, Miglior film d'animazione, Miglior sceneggiatura NON originale, Miglior montaggio del suono, Miglior canzone.
    E 1 nomination pure per il corto Quando il giorno incontra la notte!
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
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    Vabbè, io continuo a rimanere al palo con le edizioni in dvd dei film che voglio tenere nella mia videoteca personale.
    Comunque a 'sto giro non mi lamento affatto. Anzi, sono personalmente soddisfatto di quello che mi offre quest'edizione. Certamente siamo molto lontani dai fasti delle doppiodisco di Ratatouille o Wall-E, ma ormai i tempi sono cambiati e sarebbe miope chiedere troppo ai dvd nell'era dell'avvento del blu-ray. E se penso alla scarnissima edizione dvd di Up l'anno scorso non posso che notare che qui si viaggia a livelli migliori, sicuramente.
    Intanto il commento audio, ad opera di Lee Ulrych e della produttrice Darla Anderson c'è, e risulta molto interessante e divertito: un buon commento, ricco di curiositàè sulla lavorazione del film, sulla fedeltà ai primi due capitoli della saga, sulle animazioni, sugli aneddoti dallo Studio, su vari particolari sullo sfondo... completo per quanto lo permettano i 100 minuti di film e pregno di informazioni utili per l'appassionato.
    Oltre a questo piatto forte, però, i contenuti speciali degni non mancano. Abbiamo il corto che accompagnava TS3 al cinema, Quando il Giorno incontra la Notte, che è stato bellissimo rivedere e riscoprire nella sua bellezza e poesia.
    Il mini-documentario Giocattoli! è un filmato in cui si analizzano uno ad uno i nuovi giocattoli introdotti in questo film e si dà una nuova occhiata ai protagonisti di sempre: interessante anche per gli accenni relativi al design dei vari personaggi. Altro contenuto molto valido è La Gang è tutta qui!, in cui si mostra all'appassionato praticamente tutti i doppiatori originali, tanto i vecchi (come Tom Hanks e Tim Allen) quanto i nuovi (su tutti un sorprendente Michael Keaton), durante alcuni momenti in cui doppiavano il film. Molto bello come contenuto, splendido vedere come per doppiare Andy siano andati a riprendere il bambino che doppiò il personaggio nel primo Toy Story.
    Anche Percorsi Pixar: Editoriale si rivela un bel documentarietto, in cui ci si concentra sul montaggio finale di un film attraverso le parole dei montatori che hanno lavorato al film. Contenuti invece simpatici e divertenti, che creano molto l'idea di famigliarità con questi artisti ma che svelano poco sulle curiosità del film, sono i 3 spezzoni Dov'è Gordon?, La barretta dei cereali e Partire da zero, aneddoti romanzati dalla Pixar che già prendevano piede nei dvd delle edizioni speciali di TS e TS2.
    Infine Il punto di vista di un giocattolo altro non è se non lo spottone alle attrazioni dedicate ai personaggi di Toy Story nei parchi divertimento Disney, mentre La Scienza dell'Avventura è un piccolo approfondimento delle esplorazioni spaziali della Nasa raccontate da Buzz: interessante per le informazioni elargite da una parte, e per l'animazione inedita dall'altra.

    Per quanto riguarda il film... me ne sono re-innamorato totalmente. Amo questo film, amo l'idea che possa costituire il terzo tassello, e indubbiamente il tassello migliore, di una saga che un suo senso in ogni capitolo che la compone. Amo tutti i personaggi, sia i nuovi per le loro varie caratteristiche sia quelli storici perchè hanno addosso una malinconia che li rende perfetti e li assurge a veri attori. Amo questo film perchè parla della vita, della morte, dell'importanza dello stare uniti e del dramma dell'esistenza con le sue domande e le sue inquietudini... parla a tutti noi pur parlando di giocattoli.
    Riscoprirlo e poterlo rivedere in dvd dopo la visione al cinema della scorsa estate mi ha restituito il film bello come lo ricordavo e anche di più, e continuo a piangere.

    Insomma, un'edizione non eccellente ma onesta e degna, di tutto rispetto e non solo per i tempi che corrono. Inoltre come copertina preferisco di molto questa che quella scelta per il blu-ray.:)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Bramo ha scritto: mentre La Scienza dell'Avventura è un piccolo approfondimento delle esplorazioni spaziali della Nasa raccontate da Buzz: interessante per le informazioni elargite da una parte, e per l'animazione inedita dall'altra.
    in TS 1 e 2 ci sono le altre due parti del documentario ;)

    comunque, mi pare di non averli visti TUTTI gli extra del secondo BD, ma mi è parsa comunque una sezione alquanto "povera". Per esempio "venerdì nero", ovvero ts1 come era stato previsto all'inizio, contenuto nel nel primo film è decisamente più interessante di tutti gli inutilextra di questo 3 film, come giocattoli sulle giostre (spottone neanche velato a Farlocklandia, AKA Disneyland) o il documentario sulla NASA che mi ha annoiato tantissimo (non che non apprezzi i documentari, ma devono essere interessanti, vedi quello su Disney e Dalì in F2000 che dura oltre 80' ma scorre velocissimo!)
  • Farlocklandia, AKA Disneyland
    uh?
    il documentario sulla NASA che mi ha annoiato tantissimo (non che non apprezzi i documentari, ma devono essere interessanti, vedi quello su Disney e Dalì in F2000 che dura oltre 80' ma scorre velocissimo!)
    Ma che paragone è?

    (Non è che per caso sei un po' stupido?)
  • Grrodon ha scritto:
    il documentario sulla NASA che mi ha annoiato tantissimo (non che non apprezzi i documentari, ma devono essere interessanti, vedi quello su Disney e Dalì in F2000 che dura oltre 80' ma scorre velocissimo!)
    Ma che paragone è?

    (Non è che per caso sei un po' stupido?)
    tra due documentari, uno che dura 20' ma sembra infinito per quanto è noioso e l'altro che dura 80' invece è interessantissimo e lo si vede sempre con piacere...
  • Uno è uno spot, l'altro è un lungometraggio praticamente, che vai dicendo. Cmq sì, capisco.
  • Madonna, quanto ho pianto. Di tristezza (io non mi sono mai fatto un'ultima giocata) e di gioia. Quando ho visto planare i soldatini mi è venuto tipo un groppo nello stomaco, come se mi trovassi in paradiso, seduto su una poltrona di nuvole, con un cielo azzurro sullo sfondo e con davanti a me il terzo cerchio concentrico che si chiudeva. E ho quasi pensato: vabè, posso anche morire adesso.
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    Ottimo lavoro.
  • Io ricordo che durante la visione al cinema provai una strana sensazione durante la scena all'inceneritore: prima paura per la sorte dei nostri; poi, quando sembravano spacciati, una sorta di pace interiore, come se in quel momento mi trovassi pure insieme a loro prossimo alla morte, come se si fosse instaurata una sorta di empatia con i personaggi. Poi per fortuna è arrivato l'Artiglio e tutto è andato per il meglio.
  • Attentati alla mia virilità a parte, argomentiamo un poco, così da giustificare la mia presenza qui. A parte l'affetto che provo per i personaggi, il tema e la morale di fondo, la cosa che più mi affascina di questa trilogia è l'intrecciarsi di simmetrie blakiane. Nel primo film, tutto focalizzato sul presente, Woody ha paura del futuro, anzi, di un futuro a questo punto ancora remoto e pertanto immaginario (rappresentato metanarrativamente da Buzz); nel secondo film, incentrato sulla paura del futuro reale (avvicinarsi dell'abbandono da parte di Andy), Woody rimane affascinato dal passato immaginario (la sua fama negli anni '50) ed è paradossalmente il futuro reale (l'amico Buzz) a preoccuparsi per lui e a combattere il futuro di plastica (il collezionismo, rappresentato sia dal nerd che metanarrativamente dal secondo Buzz) a cui Woody si autorassegna, facendo capire all'amico che è meglio godersi il presente; nel terzo film, flashfowardato subito nel futuro (cioè in un nuovo presente che corrisponde al futuro temuto nel secondo film), si passa dalla nostalgia del passato (il presente dei primi due film) alla necessità di sopravvivere nel presente fino al finale in cui si ritorna a temere il futuro e a rivincere di nuovo quel timore, ricominciando tutto da capo. Tutto questo si riversa nella sceneggiatura dei tre film, costruiti su uno stesso scheletro a cui vengono aggiunte, di film in film, nuove ossa. Il titolo del terzo film non è messo a caso, essendo il leit motiv che lega le suddette ossa: in tutti e tre i film Woody è in fuga da Andy e dalla sua famiglia adottiva di giocattoli (nel primo per via di Buzz, nel secondo per via dei suoi compagni di west, nel terzo per via dell'asilo), ma possiamo considerarlo sempre in fuga da sè stesso, come è ogni ragazzino e ragazzo che comincia a scoprire la vita. E' lui il protagonista, colui con cui lo spettatore deve identificarsi, infatti; gli altri personaggi sono spalle, personaggi di contorno che solo gradualmente acquisiscono importanza, proprio come ciascuno di noi, dall'età puberale in poi, facciamo con chi ci è intorno, imparandolo a conoscere per gradi e attribuendo, dopo, più importanza a qualcuno e meno a qualcun altro. A questo proposito, la sparizione della pastorella Boe, che da un lato può deludere, si situa in questo percorso evolutivo: è il "primo amore", che assai raramente rimane anche l'unico, e che, anzi, più spesso dura poco (ma questo lo si scopre col senno di poi). Gli altri personaggi, con la loro caratterizzazione un po' macchiettistica, servono anche ad offrire allo spettatore l'altra campana, che va sempre a cozzare con quella di Woody e che, rispetto ad essa, ha sempre più torto che ragione: nel primo film si lasciano abbacinare dalle sbruffaggini di Buzz, nel secondo non ascoltano e non capiscono le ragioni di Woody, Jessie e Bullseye, nel terzo si lasciano ingannare dall'asilo. Anche Woody sbaglia parecchio, ma per ragioni differenti: gli altri giocattoli peccano nel badare troppo all'apparenza; Woody, invece, cade nell'eccesso opposto, nel letale mix fra autointimismo e dogmatico moralismo tipico del sognatore incallito. La via giusta, in tutti e tre i film, è quella di mezzo fra le due posizioni (Woody e Buzz si ammorbidiscono nel primo, Jessie e Bullseye vengono integrati nel secondo, vanno tutti da Bonnie nel terzo). Ulteriori parallelismi e riflessioni nello specchio (a proposito, quello dell'animo è dato dagli occhi, ha detto qualcuno, e gli occhi di tutti i personaggi sono dolcissimi nella loro umana espressività) li troviamo anche confrontando inizi e finali dei tre lungometraggi. Tutti e tre i film iniziano con una giocata di Andy. Nel primo la vediamo nella sua forma-tipo, con i giocattoli che si comportano da giocattoli e le scenografie stilizzate; dall'abbozzato allo sgorbio il passo è breve, ed ecco che nel corso del film vediamo i giocattoli mutilati da Sid. Nel secondo film l'incipit fa un passo avanti, anzi, due passi avanti: vediamo la giocata di Andy come la "vivono" i giocattoli, ed è una giocata incentrata su Buzz e sul suo futuro fantascientifico; per contrasto, nel corso del film abbiamo a che fare con il western anni '50 di Woody. Contrasto per contrasto, l'incipit del terzo film è un western, ma figo e non antiquato. Da lì, com'è noto, si ritorna ad un finale giocato alla vecchia maniera, e questa tripla fiaba carpiata con avvitamento può chiudersi con una roba tipo cerchio della vita, come direbbe Hopper.


    Questo Capolavoro uno e trino che i nostri nipoti racconteranno ai loro figli è arricchito da una grande varietà di cose collaterali. Non solo i Toons, ma un sacco di materiale inedito che scopro non essere conteggiato da Valerio e dai suoi colleghi listaioli. Robe come I provini (ne ho trovati almeno cinque: di Ken, Ken e Barbie, Mr.Pricklepants, Buttercup e Lotso), i tre documentari della NASA Buzz Lightyear mission logs, l'intervista a Ken e i consigli di Ken (Farsi desiderare, La comunicazione è tutto, Conosci te stesso, sii te stesso), con l'aggiunta di almeno una decina di spot, fra DVD, 3D, Visa e Superbowl (quest'ultimo assieme a Wall.E) e la danza di Woody e Jessie, messa in onda tra Toy Story e Toy Story 2 in un passaggio tv (o almeno così dice l'uppatore di YouTuBe). Tutta animazione inedita e gradevole, che comincia ad abbondare e che imho meriterebbe di essere categorizzata.
    Ah, c'è pure il trailer di Toy Story 3 sovrapposto a quello di Inception: nulla di inedito, ma molto figo. Non mi ricordo se sia stato già postato, cmq è qui: http://www.youtube.com/watch?v=jHJwgA54 ... re=related
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    Ottimo lavoro.
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