[PIXAR # 2] A Bug's Life - Megaminimondo

Lo studio fondato da John Lasseter che ha inventato la CGI, traendo arte dai poligoni e rivoluzionando lo scenario moderno. E da quando è entrata a far parte della famiglia Disney i benefici influssi si sono diffusi ovunque, portando la Disney verso una rinascita!
  • Quattro anni dopo la Pixar fa il bis. La sindrome della seconda opera però non risparmia nessuno e A Bug's Life non riscuote particolari successi. Non si pò certo dire sia un flop ma non eguaglia certo Toy Story.
    La caratteristica fondamentale del film è quella di avere un cast piuttosto inetto. Già il fatto che siano insetti la dice lunga sull'atmosfera minimalista che si respira durante il film. Se a questo si aggiunge che il protagonista è un formichino imbranato ed escluso dalla sua colonia, che a sua volta è costretta a subire il tiranneggiamento annuale di uno stormo di cavallette, e che l'unica speranza di riscatto per questo formichino sta nel reclutamente di un branco di insetti da circo falliti, che lui crede soldati, si può capire il livello di opprimente frustrazione emanato da questo film. Probabilmente alla sua uscita questa caratteristica dev'essere stata percepita come un difetto, e il pubblico deve averlo considerato un film uncool senza personalità "forti" come Buzz in cui identificarsi, se si fa eccezione per l'antagonista Hopper, doppiato dal bravissimo Roberto Pedicini, leader delle temibili, ma pur sempre assoggettate, cavallette. La stessa Pixar, nei trailer dei suoi film, raramente menziona A Bug's Life.
    I quattro anni che intercorrono tra Toy Story e A Bug's Life si fanno sentire, non solo la tecnica più avanzata crea scenari irregolari e naturalistici ma anche i personaggi hanno un appeal maggiore. Non mi riferisco certo alle formiche, un po' troppo alte e dai movimenti goffi, ma agli insetti da circo, una banda di impeccabili caratteristi assai diversificati nell'aspetto. La maggior spettacolarità di A Bug's Life viene valorizzata dal formato panoramico Cinemascope che non veniva più utilizzato dai tempi di Taron e la Pentola Magica.
    L'umorismo di Toy Story, basato sul paradosso, viene qui portato ai massimi livelli, arrivando al limite del barzellettiero, soprattutto nella scena in cui Flick si reca in città e sente recitare fuori campo battute come "Cameriere, sono nella mia minestra!" e "Ho solo 24 ore di vita e non le sprecherò qui".
    Il citazionismo pixariano continua qui, attingendo a piene mani dal film precedente, di cui vengono ripresi alcuni elementi come il furgoncino del Pizza Planet.
    In A Bug's Life, Lasseter decide di non inserire canzoni, fatta eccezione per The Time of Your Life, di Randy Newman, ma la inserisce nei titoli di coda, credits che da questo film saranno sempre valorizzati da gags o finti fuori-scena celebrativi che dovrebbero tenere incollato lo spettatore alla poltrona fino alla fine dei titoli.
    I finti-fuoriscena avranno un tale successo che ne verranno prodotti di nuovi per l'uscita del film in vhs, e diverranno una tradizione che si protrarrà fino a Monsters & co, tradizione che sarà seguita dalla stessa Dsney, anche parecchio inappropriatamente, in Koda Fratello Orso.
    Ultima modifica di Valerio il sabato 04 febbraio 2006, 03:53, modificato 1 volta in totale.
  • Ok, qui mi incazzo.
    Perchè A bug's life è BELLO. Non perfetto, d'accordo. Dico solo BELLO.
    Mi meraviglia come un film a tratti stereotipato e dalle trovate narrative non propriamente "rivoluzionarie" come "The incredibles" abbia incassato più del triplo di questo gioiellino d'animazione.
    Ha ragione Grrodon a dire che il maggior difetto di "A bug's life" è l'assenza di personaggi FORTI in stile Buzz Lightyear. Per me, povero malato psichico, questo difetto è anche il maggior pregio di una pellicola che fa del "minimalismo" il suo vero punto di forza.

    Il formichino protagonista, a ben guardare, è l'ideale "predecessore" degli "arrampicatori" di cui si narrano le store in film come "Shark Tale" e "Robots". L'unica differenza è che il garbo con cui viene sapientemente descritta la sua ascesa sociale è un segno distintivo UNICO.
    Potrete ingannare tutti per un pò.
    Potrete ingannare qualcuno per sempre.
    Ma non potrete ingannare tutti per sempre.
  • nella partita Morgan vs Grrodon, io tifo per Morgan, seppur con qualche riserva. Sarà che non vedo bugs da tempo immemore, ma le parole "minimalismo" e "assenza di personaggi FORTI" non le avrei mai dette per questo film. Per me Flick è molto caratterizzato (più di Woody anche), e la banda di insetti da circo è ottima nel ruolo di spalla comica, e usata mooooolto meglio della banda di giocattoli di Toy story (potato head, rex, il maiale, il cane allungabile e l'insopportabile pastorella con la pecora tricefala).

    Discordo con Grrodon anche riguardo all'ultima cosa che ha detto, sulle "papere" in Koda. Io le amo .P soprattutto quando dice che...

    [spoiler]nessun pesce è stato maltrattato per girare questo film :DDDDD ROTFL[/spoiler]
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Elik: non hai capito nulla. mica ho detto che il cast inetto è un difetto. E' figo perchè è inetto, io mi ci identifico, mi piace, è riuscito. Ma sono tutti sfigati in questo film tranne Hopper, è un dato di fatto. Ah e inoltre, mica dico che in sè i fuoriscena di koda sono brutti. é che emotivamente parlando non ci stanno, dai, è appena successo di tutto nel film tra morti, resurrezioni e trasformazioni. Il tono è troppo alto per abbassarsi in questo modo. Cioè te lo immagini Dante alla fine del Paradiso che vede Dio, e poi partono i fuori scena? Sarebbe bufo, ma non ci sta.

    Morgan: Bè c'è da dire che The Incredibiles è un film con una genialità abnorme, che fa molto Alan Moore, almeno per la prima metà. Nella seconda si sputtana bellamente trasformandosi in normalissimo film d'azione per tutta la famiglia, ponendo bellamente fine al paradosso pixariano, qui riferito agli eroi imborghesiti, che aveva predominato all'inizio. Ed è un peccato, perchè sennò sarebbe stato forse IL capolavoro pixar. Ma avremo modo di parlarne in seguito...
  • Per quanto riguarda A bug's life: non intendo aggiungere nulla di più a quanto detto se non che il film funziona non perchè i personaggi siano "inetti" ma perchè sono "massa". E'un clichè che con Robots e Shark Tale ha funzionato. Le formiche (come i pesci ed gli androidi degli altri due film) sono tutti personaggi funzionali all'esaltazione dell'ascesa sociale di Flick: sono tutte fataliste, rassegnate, immobili anche caratterialmente (perlomeno fino al gran finale). I personaggi da circo, invece, sono PURO COLORE, uno spettacolo nel grigiore conformista del mondo del formicaio (non dimentichiamoci che si deve respirare l'atmosfera pesante di una società fortemente castrante e gerarchizzata).

    Questione THE INCREDIBLES (chiudo la parentesi e prometto di non andare più OT): il film mi ha deluso proprio per il fatto che il tema dell'eroe imborghesito e delle sue idiosincrasie nei confronti della vita comune occupi QUANTITAVIMENTE troppo poco spazio nell'economia del film. E' un autentico peccato, anche perchè il finale sarà pure un florilegio di effetti speciali ma, a conti fatti, non si fa ricordare come memorabile. Sarà che nell'economia della storia era necessaria un momento di crisi in cui far mostrare i muscoli a tutta la superomica famiglia, ma insistere un pò di più sulla quotidianità (e magari farla meno pomposa con gli scienziati pazzi e le isole tropicali segrete) sarebbe stata una mossa (ancora più) vincente.
    Potrete ingannare tutti per un pò.
    Potrete ingannare qualcuno per sempre.
    Ma non potrete ingannare tutti per sempre.
  • Dopo ben tre anni dall''uscita di Toy Story nei cinema di tutto il mondo, la PIXAR si presentò con A Bug's Life, la sua seconda opera, con la quale cercò di confermarsi all'opinione pubblica come casa di animazione degna di tutto rispetto.

    Aiuto, arrivano le cavallette! E Flick se ne va in città per cercare eroi. La trama ricorda molto western o film come I Sette Samurai ; ma tutta la vicenda si basa sul gioco di equivoci che si crea nella prima metà del film, per il quale il gruppo di circensi viene scambiato per un manipolo di condottieri.
    Tra i personaggi il più affascinante è sicuramente Hopper, doppiato da un ottimo Kevin Spacey (in Italia doppiato dal suo doppiatore ufficiale) protagonista anche delle scene più divertenti del film assieme alla sua spalla comica, il fratello Molt. Per il resto i personaggi sono piuttosto privi di carisma, se escludiamo P.T. Flea e Slim... Ed è anche per questo che il film non è riuscito ad imprimersi nella memoria del pubblico.
    Anche la trama manca di mordente, senza scene ricche di pathos ed emozione come in Toy Story; certo, ci sarebbe la scena d'azione finale, con l'uccello finto, ma a me non ha mai esaltato più di tanto.
    Forse se A Bug's Life fosse stato il primo film PIXAR ad uscire sarebbe stato preso molto più in considerazione (o forse in quell'ipotesi la PIXAR avrebbe avuto meno successo), ma in questo modo il confronto con l'opera prima della PIXAR è inevitabile, e non uò che uscirne a capo chino. Un bel film, per l'amor del cielo, ma un universo decisamente meno affascinante del mondo dei giocattoli che già amavamo alla follia.
    Comincia con "A Bug's Life" la rassegna di outtakes durante i titoli di coda, che purtroppo io scoprii esistere solo una volta uscito dal cinema. Da dopo "A Bug's Life", me ne sono sempre rimasto in sala fino al termine dei titoli di coda.
    Il film fu anticipato dal Dreamworksiano "Z la formica", strutturalmente molto diverso, ma che per l'opinione pubblica fu considerato un'ispirazione della PIXAR (anche se il progetto A Bug's Life partì molto prima)
    Da citare anche le diverse copertine della confezione della versione video, un tentativo di creare una serie collezionabile.

    E concluda con la lista degli Inside Jokes che alla PIXAR piace tanto disseminare qua e là:
    - Nella versione originale, Hopper esoci non sono cavallette, ma "grasshopper", ossia locuste.
    - sulla corteccia dell'albero sopra la colonia di formiche si può intravedere la sagoma di Geri, dal cortometraggio PIXAR Geri's Game
    - Durante la prima visita delle cavallette, Hopper menziona il cerchio della vita, chiaro riferimento al Re Leone.
    - Un furgoncino del Pizza Planet è parcheggiato vicino al camper vicino al quale si accampa Flik
    - Mentre Flik cammina per la città, si può vedere il poster del musical di Brodway del Re Leone
    - mentre Flik cammina per la città, si vede un insetto dall'aspetto molto simile a quello di Sulley, di Monsters Inc.
    - In una scatola dei cereali che si vede quando Flik entra in città, c'è il codice A113, riferimento alla scuola di animazione nella quale operò brad Bird
    - Quando Flik entra nel bar, sopra di esso si può vedere un bicchiere del Pizza Planet
    - La carovana del circo è realizzata con scatole di biscotti "Casey Jr.", lo stesso nome del trenino di Dumbo.
    - Su una scatola che compone la carovana di P.T. Flea, c'è il nome J.Grant, ossia lo scrittore di Dumbo.
    - Negli outtakes durante i titoli di coda Flik ripete la frase di Buzz "Verso l'infinito e oltre!"
    - Negli outtakes durante i titoli di coda, in una scena Woody regge il ciak
    Ultima modifica di DeborohWalker il venerdì 04 agosto 2006, 23:30, modificato 1 volta in totale.
  • Quest'ultimo outtakes fa parte di quelli extra aggiunti successivamente. E nel dvd presenti solo come extra e non inseriti nel film. Cmq non sapevo di questa connessione tra Bugs e Dumbo...
  • A me "A Bug's Life" piacque sin dalla prima volta che lo vidi: sarà perché Hopper è un caposaldo di questo film, sarà perché Flick mi è sempre stato simpatico, sarà perché ho adorato la metafora del sasso, sarà perché i film che si rivelano particolarmente minimalisti mi attirano come una calamita, ma mi è sempre piaciuto molto.
    Dopo aver visto il primo capolavoro Pixar, questo film non mi deluse per niente, anzi: lo preferì nettamente a Toy Story!
    Ecco, lo sapevo: ora mi è venuta voglia di rivederlo! :P
    Scrittrice amatoriale di fanfiction per passione, purtroppo per i fandom che seguo...
    Fiera di essere una dilettante e fiera di voler imparare e conoscere!

    Dai "36 Consigli di Scrittura" di Umberto Eco:

    22. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe – o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento – affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
    35. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
    36. Una frase compiuta deve avere"
  • E dopo i corti arriva il primo film "vecchio" Pixar a giovare del trattamento in alta definizione. Esce infatti il 19 maggio (in America :( ma region free :) ma senza audio italiano :( ) il Blu-ray Disc di A Bug's Life.
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    E' sostanzialmente una riedizione del doppio DVD Collector's Edition (mai pubblicato in Italia, dove c'è sempre stata solo la monodisco), ovviamente in HD, e con alcuni ulteriori contenuti esclusivi per l'edizione BD.
    Già all'epoca dell'uscita in DVD A Bug's Life si distingueva dalla marmaglia generale per la sua immagine praticamente perfetta, essendo il primo film ad essere riversato integralmente in DVD dalla fonte digitale originale (senza passare per la pellicola, quindi), di conseguenza non ci potrà davvero essere niente da recriminare all'immagine in alta definizione che è sul BD. Qui ci sono alcuni screenshot. Stesso ragionamento per il cortometraggio abbinato, Il gioco di Geri, che però abbiamo già visto in alta definizione nel BD della compilation corti Pixar.

    I contenuti extra già presenti nel DVD Collector's Edition sono tantissimi e dedicati a tutti gli aspetti della produzione del film (che nel suo piccolo in certi aspetti era rivoluzionaria), per un totale di circa un'ora e mezza:
    - Pre-produzione (storia, storyboard, sequenze abbandonate, documentario di ricerca, galleria di immagini delle bozze, colorscript, ecc...)
    - Produzione (dietro le quinte, registrazione delle voci, primi test, ecc...)
    - Sound Design di Gary Rydstrom
    - Locandine e trailer
    - Finti errori sul set (versione originale, versione titoli di coda, versione alternativa)
    - Commento audio di John Lasseter, Andrew Stanton e Lee Unkrich

    I contenuti aggiuntivi esclusivi dell'edizione BD sono:
    - la solita Digital Copy
    - il solito BD Live (che in Italia arriverà solo quest'autunno con Biancaneve, se non lo rimandano)
    - l'introduzione esclusiva di John Lasseter
    - La tavola rotonda degli autori: 21 minuti con John Lasseter, Andrew Stanton, Darla Anderson e Kevin Rehar che parlano del film
    - La prima bozza di Bugs: 11 minuti di storyboard animati e completamente colorati che raccontano la prima versione del film, che doveva chiamarsi Bugs e aveva il protagonista di nome Red.
    - Il gioco di Geri in HD
    - La Silly Symphony La cavalletta e le formiche, del 1934, forse il più vecchio film oggi disponibile in HD, con un introduzione di John Lasseter e Andrew Stanton
    Ancora non so se anche gli outtakes (i finti errori sul set) sono in HD. Ho chiesto in giro per sapere.

    Speriamo che arrivi anche in Italia, magari in occasione di Up e Toy Story, a ottobre.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • L'unico Pixar, oltre a Toy Story 1 e 2, che vidi all'epoca. Ricordo che non mi lasciò incantato come il mondo dei giocattoli. Sarà che gli insetti mi hanno sempre fatto schifo e non riesco a proprio ad identificarmici. Però ricordo che Z la formica, uscito nello stesso anno, mi era piaciuto di più. Ma oggi Z la formica non me lo ricordo più, mentre di A bug's life conservavo ancora qualche memoria, ridestatasi tutta nel momento in cui ho rivisto il film a distanza di tipo - uhm - quattordici anni. Dal vecchio millennio, glom.
    Così ho ritrovato tutto come l'avevo lasciato, e mi sono ricordato subito di Hopper, così simile all'Ade di Hercules nei suoi isterismi da "adulto" frustrato. Troppo simile, forse? Può essere che anche questo dreamworksianismo reiterato possa non aver giovato alla fama globale del film. Del resto non ci vedo altre grandi pecche, se non un'animazione oggi un po' polverosa (roftlone il blooper con le sagome) e un doppiaggio privo di celebrità da scoprire (come erano stati, pochi anni prima, Frizzi e Dapporto, la Pivetti e Magalli, o Galeazzi per la concorrenza).

    Anche questo film presenta un extra non conteggiato: It's tough to be a bug!, realizzato in 3D, quando il 3D era di moda... nei parchi tematici.
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    Ottimo lavoro.
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