[PIXAR #14] Monsters University

Lo studio fondato da John Lasseter che ha inventato la CGI, traendo arte dai poligoni e rivoluzionando lo scenario moderno. E da quando è entrata a far parte della famiglia Disney i benefici influssi si sono diffusi ovunque, portando la Disney verso una rinascita!
  • Ieri sera vado all'anteprima di "Monster University".
    Uscito dalla sala mi telefona un amico, e raccontandogli che sono appena andato a vedere, mi chiede:
    "Ah, è com'è?"
    "Bello, divertente! Certo, non è come il primo film, eh..."
    "Ah, mh... Non mi sembri entusiasta, quindi..."
    "No, no! Anzi. Ma è una commedia scolastica, è un altro tipo di film, di base non ha la potenza del primo film..."

    Credo che la chiave di tutto stia qui.
    Non poteva esserci un altro film come il primo, non poteva esserci Boo o sarebbe sembrato forzato: la Pixar ha cambiato drasticamente rotta e ha fatto un altro genere di film. La potenza del primo film è un'altra, la poesia che deriva dalla presenza di Boo qui manca... ma siamo di fronte a una Signora Commedia Scolastica, per la storia, per le risate, per la morale, e per come tutto viene portato avanti.

    La Pixar ha capito come fare i sequel, ricordiamocelo.
    Lo urlavamo al mondo intero davanti a quel miracolo che era Toy Story 2, ma oggi la cosa è più evidente che mai.
    Con Toy Story poteva permettersi di fare "lo stesso film" con alcune variazioni, e l'ha fatto. E a mio parere potrebbe fare un altro road movie simile al primo capitolo anche per Finding Dory.
    Ma con Cars no, col sequel ha intrapreso un'altra via, sfornando una spy story.
    Stesso discorso con Monsters & Co., era improntato su un soggetto difficilmente replicabile, e così eccoci immersi in un classico film ambientato al college. Gli elementi che fanno funzionare così bene il film a mio parere sono due, checchè se ne dica entrambi ugualmente importanti: il primo è la ricollocazione di un contesto e situazioni abbondantemente sfruttate al cinema nell'universo mostresco, il secondo sono i personaggi e le relazioni portate avanti in modo più credibile e toccante di molte altre pellicole con protagonisti umani.
    Ho apprezzato un sacco gli omaggi e i rimandi al "futuro", soprattutto quelli che in Monsters & co., visti col senno di poi, diventeranno riprese di abitudini o situazioni che i protagonisti avevano vissuto all'università.
    Tanto di cappello anche per la colonna sonora, che non so perché avevo sottovalutato pensando sarebbe stata una semi-riproposta dei brani del primo film, ma ad eccezione di alcune intelligenti riprese musicali, offre una colonna sonora davvero frizzante e orecchiabile con un costante mood da banda del college. Fantastica, al punto che non so quando riuscirò a togliermela dalla testa, la marcetta principale (anche se, non so perché, la mia mente malata sentendola ritira fuori la monthyphtoniana "Every Sperm is Sacred" oppure "Springtime for Hitler" da The Producers).
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • concordo in toto Deb!
  • Visto anch'io all'anteprima.
    Mi sento di concordare con quanto è stato detto finora, MU è un bel film che ci mostra in modo intelligente la nascita dell'amicizia fra Mike e Sulley. Certo è ben lontano dalle vette qualitative raggiunte dal primo film, che ritengo uno dei migliori Pixar di sempre, ma sono contenta che abbiano deciso di farne un prequel, cosa rara in animazione, invece che un sequel, che in questo caso non avrebbe avuto molto da dire e avrebbe soltanto rovinato il finale perfetto di MI.
    Va detto che non è esente da pecche, la trama è un po' troppo lineare e prevedibile e i personaggi nuovi anche se simpatici non sono memorabili, ma penso che chi ha amato MI gradirà molto anche questo film anche solo per il modo ottimo in cui si evolve il rapporto fra Mike e Sulley e per le citazioni al primo film.
    Non perdete la scena dopo i titoli di coda :)
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • L'opinione di tutti è pressapoco la stessa: il primo è sicuramente migliore.
    Quando ho saputo che era un prequel ho pensato che avessero fatto la scelta sbagliata, quando l'ho visto però mi sono ricreduta.
    Fare un sequel non sarebbe stata la stessa cosa a meno che non l'avrebbero collegata al primo film (cosa difficile da fare, ancora più difficile fare bene).
    Comunque un bel film, a mio parere! Merita di essere visto!
    Bello soprattutto il finale :)

    Peccato solo per il 3D(io odio i film 3D. :stronk: ), infatti nel cinema in cui sono andata non c'era le versione in 2D... sempre che ci fosse.
  • Immagine Immagine
    Concettualmente la Pixar sta attraversando una fase della sua storia che non si può certo definire rosea, bisogna essere onesti. Il calo c'è stato, e l'abbiamo visto di recente, prima con Cars 2, il film del disincanto, e poi con Brave, le cui potenzialità vennero sprecate in una valanga di disagi produttivi. Inoltre il recente annuncio che la produzione di sequel non si arresterà e anzi diventerà sistematica, ha di certo fatto sudare freddo non pochi appassionati che hanno visto così spostarsi la frontiera creativa del cinema d'animazione nuovamente da Emeryville all'Hat Building di Burbank. Nessuna meraviglia quindi che ci si aspettasse poco da un prequel di Monsters & Co, lungometraggio che sembrava compiuto in sé stesso. L'idea di ambientarlo in un campus universitario, poi, con tutte le conseguenze del caso, aveva suscitato non poche perplessità: era come se la Pixar per la seconda volta dopo Cars 2 avesse scelto di confezionare uno spin-off di genere, anziché un'autentica espansione della storia narrata nel 2001. E per giunta di un genere, il college movie, non così universale, e dalle dinamiche abusate e un po' troppo minimaliste, rispetto a quello che avrebbe davvero aiutato a rialzarsi.

    E ci si stava sbagliando, invece. Monsters & Co. infatti era un film "aziendale". E di certo il prequel ideale di un film sul mondo del lavoro...non poteva essere che un film incentrato sul mondo dello studio. Nella vita infatti prima ancora dei colleghi ci sono i compagni di scuola. Monsters University, in barba alle aspettative di tutti, riesce quindi ad essere un perfetto prequel, spontaneo e naturale, di Monsters & Co. e nel contempo a mantenere una sua distinta personalità. Personalità che non a tutti magari potrà piacere più di tanto, visto che ci si rifà ad un modo di intendere l'università tipicamente americano, fatta di logge, confraternite e gare sportive, tutte cose che non trovano corrispondenze da noi, ma alla quale si accompagnano molti ingredienti narrativi piuttosto raffinati e originali.
    Mi riferisco alla morale stessa del film, che è incentrata sul concetto di [spoiler]fallimento[/spoiler]. Non è uno spoiler troppo grosso, considerando il fatto che chiunque abbia visto il film originale sa bene quali siano i posti lavorativi che Sulley e Mike occuperanno, eppure non è affatto banale che il film decida di incentrarsi molto su questo concetto, per parlare di come nella vita a volte ci si autoconvinca di voler fare delle cose per le quali non si è portati, quando in realtà il proprio posto è altrove.
    E' una morale bellissima, e in un certo senso consolatoria, alla quale si giunge dopo un film dalla sceneggiatura sicuramente più equilibrata di molti recenti Pixar. Niente quindi "maledizione della seconda parte" con squilibri action come potevano averli Wall-E o Up, e neanche l'andamento indeciso di Brave, ma una storia più asciutta. Certo, è forse nel mezzo che il film scricchiola un po', quando, dopo un inizio sfavillante, decide di rifugiarsi in stilemi quali la classica competizione sportiva che spesso e volentieri costituisce la spina dorsale delle sceneggiature dei college movies. L'effetto deja-vu per chi ha visto Estremamente Pippo è veramente tanto, considerando anche che i nuovi personaggi che accompagnano Sulley e Mike non impressionano affatto (esclusa ovviamente la carismaticissima preside). Ma il film non si fa certo affossare da questo, visto che il famoso umorismo pixariano dei sottomondi è presente in gran quantità e funziona sempre benissimo, e che proprio quando sembra di essere arrivati ad un punto...il film sorprende, andando a parare da tutt'altra parte, e scoprendo alcune carte veramente geniali. Mi riferisco proprio [spoiler]alla scoperta dell'imbroglio di Sulley[/spoiler], con conseguente fase [spoiler]nel mondo degli umani[/spoiler], in cui avviene quella che forse è la scena migliore del film, [spoiler]la sessione di spavento per adulti[/spoiler], una delle cose più intelligenti che potessero venire in mente nell'ottica di espandere l'universo di Monsters.
    Infine una nota di merito va alla storyline di Randall e del suo progressivo incattivimento. E' stato detto che la si poteva sviluppare di più, che è appena accennata, e via dicendo. Ma in realtà, è uno sviluppo perfettamente credibile e umano, considerando che sono tante le persone insicure che spariscono gradualmente tra la folla, facendosi trascinare dall'opportunismo e dalla voglia di avere amici più in vista. E quando meno te l'aspetti saltano fuori totalmente cambiati. E considerando le abilità mimetiche del personaggio in questione la parabola era già scritta.

    Ma oltre a Randall ci sono svariati agganci e citazioni al film originale, come il cameo dello Yeti, di Roz e di Waternoose. C'è inoltre il ritorno di Randy Newman alle musiche, che compone una colonna sonora un po' diversa ma non povera di richiami al film originale. Quanto al comparto grafico ovviamente segue il codice pixariano: tante sono le migliorie che la CGI Pixar ha avuto in questi dodici anni, tuttavia si è dovuto per forza mantenere fedelmente il look plasticoso/gommoso/gelatinoso dei mostri dell'epoca, più simili a giocattoloni che a creature terrorizzanti, mentre per quanto riguarda le location si sono scelti colori molto accesi che aumentano l'appeal degli scenari, benché le texture e l'illuminazione degli ambienti seguano pur sempre le regole del cinema live action, piuttosto che le astrazioni pittoriche dei WDAS, confermando così la tradizione stilistica di Emeryville.

    Insomma, a quanto pare è proprio grazie ad un vituperato prequel che la Pixar torna a mostrare il suo vero spirito. Commedie argute, incentrate su mondi sempre diversi, nei quali declinare in modo sempre diverso la propria poetica, giocando su quell'umorismo fatto di paradossi e parallelismi col nostro mondo, che da quasi un secolo non vuole saperne di invecchiare. Forse è più su questo tipo di progetti che attualmente è il caso di puntare, per ritrovare la retta via, piuttosto che su sventurate reinterpretazioni fiabesche. Ci si augura quindi che tra società preistoriche e micromondi mentali nei prossimi tempi si possa tornare ad avere un bel po' di arguzia pixariana, prima di tornare a tuffarci in un oceano già conosciuto, consapevoli che ora ad Emeryville gli universi possono espandersi a regola d'arte.
  • In barba alle analisi pignole e ragionate ed alle recensioni complete, dato che concorderei con molto di quello che è già stato scritto, vorrei semplicemente scrivere un commento "di pancia", che poi è il mio metro di giudizio principale sui film d'animazione che tanto amo.

    Durante la visione mi sono divertita un mondo (ho anche riso, mentre di solito i film mi strappano al massimo sorrisetti), mi sono dispiaciuta, intimorita (quella preside è spaventosissima!) e sorpresa! Insomma non credevo sarebbe stato molto originale, ma mi sbagliavo! Nonostante i luoghi comuni dei college movies, alcuni espedienti sono geniali e la storia scorre che è una bellezza e visivamente è molto godibile, oltre che per l'aspetto e le texture, anche per l'animazione in sé, basti pensare ad Art!

    Alcuni dicono che la storia delle urla non sia stata ben spiegata, ma io trovo che non vi siano incongruenze e che il film possa essere apprezzato abbastanza anche se non si è visto Monsters & Co.

    [spoiler]Bello lo stacco di immagine tra il mondo dei mostri e quello degli umani, che corrisponde al momento del film in cui i protagonisti si rendono conto dei rispettivi fallimenti ed è accompagnato da toni molto più spenti di quelli di Mostropoli.
    La scena di spavento degli adulti mi ha del tutto conquistata e ho apprezzato che i due siano stati comunque espulsi.[/spoiler]


    Ah sì, ho protestato largamente perché hanno staccato il proiettore dopo i primi titoli di coda, detesto andare al cinema in paese per queste cose! :grrr:
  • Ah, quindi ti sei pure persa la scena dopo i credits. Hai protestato?
  • Scena dopo i credits? Noooooo... :cazz:
    Perché ogni volta mi perdo queste scene? L'ultima volta è successo con The Amazing Spiderman...

    In cosa consisteva il filmato?
  • Mela ha scritto:Scena dopo i credits? Noooooo... :cazz:
    Perché ogni volta mi perdo queste scene? L'ultima volta è successo con The Amazing Spiderman...

    In cosa consisteva il filmato?
    Su Youtube lo trovi mi sa, in inglese, registrata al cinema...
    Valerio ha scritto:Ah, quindi ti sei pure persa la scena dopo i credits. Hai protestato?
    Certo che ho protestato! Gli ho detto che il film va fatto vedere tutto e che i titoli di coda sono parte integrante di esso, anche se non ci fosse stata la scena, mi hanno risposto che per quella sera ormai avevano staccato e non potevano riattaccarlo (mah), ma che dal giorno dopo l'avrebbero lasciato tutto e mi avrebbero fatta entrare per l'ultima scena... -_-
  • Valerio ha scritto:Immagine Immagine
    Insomma, a quanto pare è proprio grazie ad un vituperato prequel che la Pixar torna a mostrare il suo vero spirito. Commedie argute, incentrate su mondi sempre diversi, nei quali declinare in modo sempre diverso la propria poetica, giocando su quell'umorismo fatto di paradossi e parallelismi col nostro mondo, che da quasi un secolo non vuole saperne di invecchiare. Forse è più su questo tipo di progetti che attualmente è il caso di puntare, per ritrovare la retta via, piuttosto che su sventurate reinterpretazioni fiabesche.
    In generale concordo con quanto hai scritto, anche se mi sei sembrato troppo condiscendente. Io, terza parte esclusa e l'ottima e nuova morale, di arguto ci ho visto ben poco.
    Questo è uno di quei film di cui assolutamente non si può scrivere nulla di male. Tempi, trovate, personaggi funzionano tutti a dovere però boh... manca qualcosa, non risulta veramente incisivo. E non penso sia dovuto al fatto che il mondo del college universitario sia fuori della nostra sensibilità. Ormai il cinema si ha abituato ad esso.
    Quindi la Pixar torna a mostrare il suo vero spirito con Monsters University? ... ni... se escludi Brave (vero esperimento e si parecchio lontano dallo spirito pixariano, con tutti i difetti che vuoi ma a mio parere molto più interessante) la Pixar è sempre rimasta fedelissima alla sua poetica, persino con Cars 2. E non voglio fa' manco paragoni stupidi con altri film Pixar... eh ha perso lo smalto ... prima era meglio di ora ... etc etc... una parabola del genere è classica e più che normale, l'abbiamo avuta in Disney tante volte!
    Chissà se dal Dinosauro questa parentesi, cominciata dal dopo Toy Story 3, finirà...
  • È il discorso eterno della Pixar, che ormai tutti si aspettano solo capolavori, e i film "solo" buoni fanno storcere il naso.

    Ma alla fine è uno studio d'animazione, e così come un regista, ci sta che alterni progetti più "ambiziosi" ad altri più leggeri.
    Se guardiamo la filmografia Pixar questi progetti si alternano, così come avviene in Dreamworks, o anche in Disney (Mucche alla riscossa non puntava allo stessa "grandeur" di Un Pianeta del Tesoro, per fare un esempio), però a differenza della PIxar, anche le cose minori non sono qualcosa da buttare via, anzi.

    Il problema a mio parere è stata l'infornata Ratatouille - Wall E - Up -Toy Story 3, che non ha lasciato neanche un anno di respiro e ci ha abituati troppo bene, ingrandendo ulteriormente il pregiudizio "La Pixar fa solo capolavori".
    A questo poi aggiungiamo che, tra due film "spensierati" come Cars 2 e Monster University, l'intenzione della Pixar era di alzare il livello con un Brave che ha deluso chiunque...

    Vabbè, direi che per un po' siamo a posto, io metto in conto che Finding Dory sarà il film "da cintura slacciata" Pixar, ma per il resto sono tutte idee originali e che puntano in alto.
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  • Daria ha scritto:
    Mela ha scritto:Scena dopo i credits? Noooooo... :cazz:
    Perché ogni volta mi perdo queste scene? L'ultima volta è successo con The Amazing Spiderman...

    In cosa consisteva il filmato?
    Su Youtube lo trovi mi sa, in inglese, registrata al cinema...
    Visto, non era niente di che, alla fine...

    (meno male)
  • L'ho visto anch'io, e lo ritengo superiore ai suoi due predecessori pixariani. La parte più action e vivace è sicuramente la prima, mentre la seconda è più sentimentale e riflessiva. E questo è stato un bene, così all'inizio ci siamo divertiti con una commedia sui colleges americani e alla fine ci siamo riempiti il cuore con un finale... oserei dire... ONESTO!
    Dico 'onesto' perchè spesso nella vita le cose vanno proprio in questo modo, ma il cinema ci ha rincoglioniti a tal punto da farci pensare che "tutti i sogni diventano realtà".

    Quindi un bel calcio in culo a Cenerentola, ora che ci penso! :gnegne:
  • Visto anch'io, il giorno dell'uscita al cinema (da quant'è che non mi capitava?). Devo dire che ero parecchio dubbioso, e anche qualcosa in più, sulla bontà dell'"operazione Monsters University. Quel che m'infastidiva parecchio era il fatto che non ci fosse nessuna necessità di dare un prequel a Monsters & Co.. Al cinema sono quindi rimasto piacevolmente sorpreso e appagato dalla visione di questo ultimo lavoro Pixar. non un capolavoro, certo, ma un'ottimo film d'intrattenimento, intelligente, onesto, a tratti toccanti. Non di soli capolavori si vive, e di lavori come Monsters University c'è davvero bisogno. Caduto quindi qualsiasi pregiudizio che avevo; anche perché diciamolo: Monsters University NON è il prequel di Monsters & Co., ma un film con gli stessi protagonisti. Ed è qui che secondo me sta la chiave di tutto. Un prequel del primo titolo non aveva senso, e questo alla Pixar devono averlo capito subito. Però... però c'era lo spazio per raccontare qualcos'altro, anche qualcosa di diverso magari? Si c'era, ed era il passato dei protagonisti. Non quindi un nuovo titolo che ampliasse gli eventi narrati nel titolo precedente, ma uno che approfondisse la storia e lo spessore dei protagonisti di quel titolo. La differenza è sostanziale. Davvero complimenti alla Pixar per la scelta intelligente e per averci regalato una "nuova storia" con protagonista Mike e Sully, tutt'altro che banale e scontata (e che da quel che si legge, sta facendo il botto al botteghino italiano).
  • Visto il giorno dell'anteprima, mi è piaciuto. Chiaramente meno del primo film, per cui ho avuto (e ho ancora) una vera e propria venerazione, ma tutto sommato è un bel film, il cui unico difetto sta nel suo essere poco "d'animazione" e molto commedia da college americano come ce ne sono già tante.
    Avevo detto che l'avrei punito se avessero fatto un film ambientato al college e non avessero citato Animal House (uno dei miei film preferiti) manco per sbaglio, e, fortunatamente, di citazioni ce ne sono state tantissime, da Sulley che rompe la chitarra di un mostro che suona all'iniziazione incappucciata con tanto di legnate con bastoni di legno, passando per la colonna sonora, che chiaramente riprende quanto fece Elmer Bernstein per Animal House, ossia creare una soundtrack epicissima e solenne per accompagnare un film cazzone di studenti, cosa che riecheggia anche qui.
    Sulley e Mike sono personaggi splendidi anche qui, vedere le origini della loro amicizia è stato estremamente toccante (vedi la [spoiler]scena al lago nel mondo degli umani, che è commoventissima[/spoiler]) e mi sono divertito un sacco a vedere i tantissimi piccoli tocchi di classe e rimandi al film originale che han sparso qua a là, fra comparsate di personaggi noti e reprise di scene paro paro (vedi [spoiler]gli addestramenti mattutini in stile Rocky[/spoiler]). Menzione d'onore, fra i nuovi personaggi, per l'inquietantissima preside e per il comicissimo Don, una sorta di mio alter-ego mostruoso in cui mi sono identificato parecchio.
    Credo che non si potesse fare nulla di diverso, migliore o peggiore di così. Non mi aspettavo più di questo e tutto sommato sono soddisfatto, anche se le emozioni del primo film erano ben altre, ma è un altro discorso...
    Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
  • ciao a tutti

    anche a Voi nella scenetta finale, dopo i credit, non si sente l'audio

    nel film in inglese sottotitolato in italiano l'audio esiste
  • lele61 ha scritto:ciao a tutti

    anche a Voi nella scenetta finale, dopo i credit, non si sente l'audio

    nel film in inglese sottotitolato in italiano l'audio esiste
    Io quando sono andata al cinema non ho visto la scena e allora, spinta dalla curiosità, sono andata a vederla in streaming ma l'audio non c'era e ho pensato che fosse un problema del video... Comunque non ti perdi nulla :l
  • Io al cinema l'ho vista normalmente doppiata.
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  • Visto al Barberini di Roma nell'unico spettacolo che danno ogni giorno in lingua originale, v.o., alle 17.30 di sabato. Una famiglia con una bambina che ha apprezzato, a parte un po' di strilla per imitare
    i mostri, studenti erasmus con amici italiani, e altri sparsi. Bello il padre che spiegava al giovane figlio le sfumature dell'accento british di helen Mirren.
    Comunque, eravamo in pochi, quattro gatti, una quindicina scarsa.

    Detto questo, bel film, che fa ridere bene con efficaci battute e paradossi vari. Mike era un grande personaggio nel primo, ben servito da un magistrale Crystal, e qui ottiene la sua grandezza,
    sfoderando le sue qualità. L'eroe che non sa far paura, ma non ha paura di nulla, e che non teme di fare, anche a costo di sbagliare. Il coraggio vero che ci vuole nella vita.

    Buono tutto il resto dei character, da Art al mondo variopinto dell'univeristà, sempre piacevole. Un film che funziona, che nella parte centrale un pochetto si sgonfia, ma poi riprende bene per volare alto.

    Mi spiace dirlo, ma considerando Brave, Cars 2 e Monsters University, la pixar è riuscita meglio nel sequelizzare che non nel creare ex novo. Peccato, ma come in tanti hanno giustamente detto, è uno studio di animazione, con diversi obiettivi per ogni film.

    Il corto non mi ha coinvolto molto, ma bella canzone.
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