[Shorts] Toy Story Toons

Lo studio fondato da John Lasseter che ha inventato la CGI, traendo arte dai poligoni e rivoluzionando lo scenario moderno. E da quando è entrata a far parte della famiglia Disney i benefici influssi si sono diffusi ovunque, portando la Disney verso una rinascita!
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    FIRST LOOK: Pixar dives deep in new bath time 'Toy Story' short -- EXCLUSIVE

    Given how short Rex’s arms are, it’s ironic that he’s the Toy Story world’s resident hand-wringer.
    But in Pixar’s new animated short Partysaurus Rex (playing before Finding Nemo 3-D on Sept. 14), we discover that bath time is when the nervous-nellie plastic dinosaur finally lets himself get down and dirty.
    “He’s sick of being the angel of goodness and sensibleness and caution and fear,” says voice actor Wallace Shawn, who has played the persnickety plaything since 1995. “He wants to stand on the side of pleasure and happiness and joy. … I live this drama every day of my life!”

    It’s the third in Pixar’s series of Toy Story Toons shorts, which follow life for Woody, Buzz and the gang in the care of new owner Bonnie (seen at the end of Toy Story 3, and as the face in the center of the bubbles in the pic below.) In this mini-movie, Rex gets drafted for bath time and encounters a sad lot of rub-a-dub-dub cohorts.

    “If you’re a bath toy you get really intense playtime. It’s like a party,” says director Mark Walsh, who previously worked as an animator on Finding Nemo, The Incredibles, and Ratatouille. “Then when the water goes down you can’t move. You’re helpless. And that’s pathetic, these guys in bottom of the tub all the time.”
    As the only available toy with limbs, Rex puts his tiny arms to good use by turning on the water and getting the party going for those dried-out toys on his own – which leads to a sort of bubble-filled rave, complete with glow-in-the-dark toys making disco lights under an overturned colander and dance music by Grammy-nominated electronica musician BT.

    “What I was going for was, you move to a new town and make new friends, and suddenly you think you have this chance where you can reinvent yourself,” says Walsh. “I love that Rex, in his sweetness, thinks he can reinvent who he is in the image of a party animal.”
    Is this the beginning of a wilder, crazier Rex if we ever see a Toy Story 4? “I suppose it will be debated in history books whether toys evolve and mature, and perhaps reach a mid-life crisis,” Shawn jokes. “This is a debatable point.”
    The short also has a number of hidden shout-outs to other Pixar films. One of the water toys looks suspiciously like Peach the starfish from Finding Nemo.
    And that toilet seat cover in the photo above …?
    Can somebody check on Sully from Monsters, Inc. and make sure he’s okay?


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  • Oddio, l'ultima frase, anche se era solo una gag, mi ha fatto fare un collegamento assurdo.

    Ma quanto sarebbe stato figo se la bambina alla fine di Toy Story 3 a cui Andy regala i suoi giocattoli fosse stata Boo cresciuta?
    Non serviva si chiamasse Boo, tanto non è di sicuro il suo vero nome, però bastava un'inquadratura che lo faceva capire, una rapida visione della sua cameretta... così, per fare felici i nerd e fare una tripla citazione carpiata. Per aggiungere commozione al finale.
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  • Uhm. No dai, serviva un personaggio differente che ti presentassero da capo. Strutturato di per sé, con un modello animato di per sé, che già a metà film il pubblico potesse amare e considerare inconsciamente papabile per il passaggio di testimone. Boo ha un modello antiquato e l'effetto citazione magari avrebbe tolto spazio a quello "oh, com'è buona coi giocattoli!!".
  • Ma non doveva essere così distraente... Visivamente può essere benissimo cresciuta e diversa, quindi un altro modello grafico (lo hanno fatto con Andy, figuriamoci con Boo che era ancora più piccola e a quell'età si può cambiare anche di più).
    Per quanto riguarda la trama, poteva essere qualcosa che si vedeva sul finale, un di più una volta che si è risolto il passaggio di consegne.
    Oppure, se non si vuole rovinare Toy Story 3, dai, svelatelo in uno di questi Toy Story Toons.

    Poi si chiama Bonnie, magari da piccola non sapeva pronunciare bene il suo nome e diceva solo la prima sillaba, Boo!
    Basta, ho deciso. Bonnie è Boo cresciuta. Nessuno potrà farmi cambiare idea.
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  • Ed ecco il primo annuncio ufficiale del mediometraggio di cui si rumoreggiava.

    As we head into October and Halloween approaches, Pixar Animation Studios is terrified to announce a very scary TV special in the works for next year's Halloween season. In 2013, prepare yourselves for Toy Story of Terror, in which Pixar will take you on a trip to infinity, from the beyond!

    What starts out as a fun road trip for the Toy Story gang takes an unexpected turn for the worse when the trip detours to a roadside motel. After one of the toys goes missing, the others find themselves caught up in a mysterious sequence of events that must be solved before they all suffer the same fate in this Toy Story of Terror.

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    Da qui.

    Bé, che dire? Sbav.
  • La Disney ha pubblicato online l'intero corto Partysaurus Rex (in versione originale): http://www.badtaste.it/articoli/ecco-pa ... -toy-story

    Per me è il migliore Toy Story Toon finora, molto divertente, mitica la scena in cui Rex [spoiler]attacca uscendo dalle acque al buio[/spoiler].
  • Valerio ha scritto:Ed ecco il primo annuncio ufficiale del mediometraggio di cui si rumoreggiava.

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    Da qui.

    Bé, che dire? Sbav.

    :sbav:
  • Ieri ho assistito al 'making of di Partysaurus Rex' raccontato dal regista Mark Walsh, sperando di fare cosa gradita ne faccio un riassunto. Con spoiler.
    Innanzitutto Walsh si dimostra un ragazzo simpaticissimo (comincio a pensare che alla Pixar siano davvero tutti così!) e con grande sforzo pronuncia il titolo italiano "Non c'è festa senza Rex".
    L'ispirazione del corto deriva sia dalla sua infanzia sia dal fatto che Rex è il personaggio di Toy Story che preferisce. Rex è un giocattolo timido e insicuro, proprio come Walsh da bambino; da qui inizia il percorso per acquisire maggiore sicurezza. Quando Walsh propose per la prima volta l'idea, Lasseter l'apprezzò molto e diede l'ok. La prima stesura era un concentrato di gag ma mancava della componente più emotiva, allora Lasseter spinse Walsh a riflettere sul vero motivo che lo spingeva a realizzare il corto. Ciò ebbe come risultato l'inserimento del Mr. Potato dentro la bolla di sapone che apostrofa Rex come 'guastafeste'. Se nella prima versione Rex versava il sapone nella vasca solamente per errore, ora lo fa volontariamente per dimostrare di non essere un guastafeste, di essere un 'festasauro' e per portare felicità a tutti i giocattoli della vasca da bagno.
    Il design dei nuovi giocattoli è stato studiato basandosi sui veri giocattoli da bagno propri o dei figli degli artisti al lavoro sul corto; molti possedevano solamente la classica paperella, mentre chi aveva figli piccoli gli ha fatto scoprire i giocattoli con la luce interna. Walsh ci ha mostrato le foto dei giocattoli veri poi inseriti nel corto e poi alcuni concept sullo sviluppo dei due personaggi principali. In particolare per la paperella avevano pensato a forme diverse, ma hanno dovuto eliminarle perché in contrasto con le leggi fisiche sul galleggiamento. Inoltre ci è stato mostrato un video del voice recording (sempre del papero) da parte di un attore spassosissimo (il nano nero visto in Babbo Bastardo) che li ha convinti fin dal primo istante e ha contribuito con alcune battute.
    Molte gag sono state frutto della collaborazione di tutto il team. Ad esempio ci è stata mostrata l'evoluzione dello storyboard della battuta che strappa più risate, il "What up, fishes?". L'intenzione del regista era che la festa raggiungesse anche il gruppetto dei giocattoli più isolati, ovvero quelli non galleggianti (che lui si immagina come dei nerd). La prima idea era la semplice caduta nella vasca del rubinetto svitato da Rex, ma non faceva molto ridere. Un'idea successiva era far arrivare sul fondo della vasca una sirena, ma la felicità dei giocattoli sarebbe stata un po' equivoca (della serie "cosa faranno adesso là sotto?"). La gag infine utilizzata nel corto venne ad un artista non facente parte del team che si occupava della storia, a sottolineare che le idee provengono da tutti.
    Un'altra curiosità riguarda la musica: inizialmente si era pensato al rock anni '70-'80, scelta ovvia in quanto era la musica che Walsh ascoltava da ragazzo. Fu Lasseter, basandosi sui party a cui vanno i suoi figli al college, a suggerire invece la electronic dance music, rendendo il corto molto più contemporaneo.
    Walsh ha dedicato alcune parole anche allo studio di Vancouver, descritto come molto piccolo (l'intero staff conta meno della metà dei soli animatori di Emeryville) e ha mostrato vari test e rendering su come Pixar Canada abbia animato le bolle di sapone.
    Infine abbiamo visto un video della festa organizzata alla Pixar alla conclusione del corto: tutti con le corna da vichingo, musica elettronica, luci e... vi lascio immaginare il resto, una perfetta ricreazione del party di Rex. Il commento di Walsh "Quella sera abbiamo bevuto molta acqua", risata generale a applausi scroscianti hanno chiuso l'incontro.
    All'uscita, una graditissima sorpresa: la locandina del corto in omaggio.
  • Ma è bellissimo questo tuo resoconto (nonché il corto)! Sarebbe bello se ne facessero uno per ogni corto realizzato, invece di consegnare all'oblio roba come Small Fry o Time Travel Mater...
  • Ho visto i tre corti in ENG. Mi mancano già Frizzi, Dapporto e compagnia. Male che non ci sia De Luigi, male: perchè, poi? Aveva doppiato anche alcune chincaglierie come l'intervista e i consigli di Ken. Peccato. Vabbè, i tre corti sono stupendi cmq. Il primo è molto dolce, il secondo è lollone, ma il terzo è un'assurdità roftlona con i momenti dance realizzati benissimo. Molto dolci anch'essi, in un certo senso. Oddio, un cerchio anche qui. Clap clap.
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    Ottimo lavoro.
  • Aggiunto ciò:
    Buzz a Sorpresa (Small Fry)

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    Con questa sua seconda miniserie dedicata ad un loro universo filmico, gli artisti Pixar stanno dimostrando di aver imparato molto dall'esperienza un po' controversa dei Cars Toons. Questa volta niente formuletta fissa, un ritmo di uscita molto più contenuto, e niente strane collocazioni televisive. Questo secondo corto della serie è stato infatti proiettato nelle sale abbinato a I Muppet, ma non trovando posto nel BD di tale film, è stato inserito direttamente nel secondo volume dell'antologia di Corti Pixar, in uscita a fine 2012. Si tratta di una storiella breve ma simpatica che vede Buzz venir sostituito suo malgrado da un miscroscopico gadget da fast-food con le sue fattezze, deciso a impossessarsi della sua vita. Lo status quo è quello nuovo, con Bonnie a far da padroncina, e sembra che sia uno scenario ideale per provare a esplorare il mondo dei giocattoli nelle sue zone ancora oscure, quelle in cui si può trovare ancora qualcosa da dire. Questa volta tocca ai giocattoli omaggio da fast-food, che troppo spesso vengono buttati via non appena consumato il pasto, e che si riuniscono in sedute di autocoscienza per superare il trauma, un po' come gli squali di Nemo. Il vero Buzz, prima di riappropriarsi della sua vita, si ritrova a partecipare per sbaglio ad una di queste sedute ed è qui che le gag ovviamente si sprecano. Da notare inoltre che nel frattempo i giocattoli hanno imparato a barcamenarsi negli spostamenti, e adesso si spostano da un edificio all'altro senza problemi, sicché quelle che nei primi film sembravano odissee, adesso non lo sono più.
  • Aggiunto anche il terzo corto!
    Non C'è Festa Senza Rex (Partysaurus Rex)

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    E siamo a tre. Con questo terzo corto, pare che i Toy Story Toons abbiano trovato una collocazione tutta loro, abbinati a film non pixariani o a riedizioni stereoscopiche di Pixar del passato. In questo caso si tratta dell'uscita di Alla Ricerca di Nemo in 3D, che ha dato modo a questo corto di passare nelle sale, confermando una distribuzione differente e dosata meglio rispetto alla miniserie di Cricchetto. Questo terzo cortometraggio porta un po' avanti lo stile del precedente, preferendo focalizzarsi interamente su un personaggio che in questo caso è Rex, che viene finalmente reso protagonista dopo tanti anni in cui stava solo sullo sfondo. A Rex viene dato un momento di gloria, che per la prima volta lo affranca dalla fama di ansioso perdente che lo stesso Mr. Potato gli conferma all'inizio, canzonandolo. E come in Small Fry tutto questo passa necessariamente attraverso la conoscenza di un nuovo gruppo di giocattoli che nella trilogia cinematografica non era stato considerato: i giochi da bagno. Si esplora quindi un territorio del tutto nuovo, con le sue limitazioni e i suoi specifici problemi (in assenza di acqua per loro è difficile riuscire a muoversi), che però Rex riesce a far superare, organizzando per i suoi amici una sorta di rave acquatico. Il corto, molto simpatico, ha anche avuto una certa rilevanza dato che la Pixar gli ha fatto molta pubblicità, realizzandogli una locandina apposita, dedicandogli alcune interviste e rilasciando il brano elettronico Partysaurus Overflow, che fa da colonna sonora al corto, persino su iTunes. Mica male per un corto derivativo!
  • Da BadTaste
    Questo Halloween su ABC arriva Toy Story of Terror, lo annuncia John Lasseter al #D23Expo

    Toy Story of Terror: 16 ottobre su ABC #D23Expo

    Sono appena stati proiettati 10 minuti di Toy Story of Terror in anteprima #D23Expo
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  • si i primi 10 minuti sono forti, certo non eccezionali, abusano un pò troppo della citazione. Bisogna vedere però come va a finire.
    Per chi volesse leggere, dato che non è stata riportata la descrizione:

    [spoiler]Era una notte buia e tempestosa ovviamente... La bimba di TS3 di cui non ricordo il nome viaggia in macchina con i suoi genitori mentre nel portabagagli Woody & co. guardano un film dell'orrore in b/n. Un fosso fa sobbalzare la macchina e Jessie viene accidentalmente rinchiusa in una scatola di metallo, e lei ne ha il terrore perché è stata dimenticata proprio in una scatola. Viene subito liberata ma è visibilmente scossa e impaurita.
    La famiglia si ferma in un motel, classica situazione da film horror... durante la loro assenza i giocattoli, curiosi, si avventurano nel motel e cominciano a sparire uno dopo l'altro stile 10 piccoli indiani... Ovviamente ci sono tantissimi riferimenti ai classici horror movie, ma la cosa davvero figa è che tutto questo citazionismo esasperato è palesemente disvelato da uno dei personaggi, ovviamente il porcospino/attore, che funge quasi da narratore senza però mai rivolgersi al pubblico... XD[/spoiler]
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  • Direi che abbiamo un trailer.
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