[PIXAR # 8] Ratatouille

Lo studio fondato da John Lasseter che ha inventato la CGI, traendo arte dai poligoni e rivoluzionando lo scenario moderno. E da quando è entrata a far parte della famiglia Disney i benefici influssi si sono diffusi ovunque, portando la Disney verso una rinascita!
  • Un film bellissimo, ma preferisco "Alla ricerca di Nemo".
    A presto,
    Michele
  • Quel filmettino impregnato di umorismo scontato & facile?
  • Esatto... sono proprio di gusti beceri :elio:
    A presto,
    Michele
  • :$!@:
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Grrodon ha scritto:Quel filmettino impregnato di umorismo scontato & facile?
    ALLA RICERCA DI NEMO un filmettino? :oO:

    Mi rivedrete sul popic ad esso dedicato
  • POPI-POPIC!
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • In confronto a Ratatouille è un filmettino, su questo non c'è dubbio.
    Una rarità etnica in technicolor

    Immagine
  • Certo, poi il gradimento è un altro paio di maniche. Emotivamente, mi ha colpito più "Nemo", tutto qui.
    A presto,
    Michele
  • Rivisto oggi. E riconfermo tutte le mie opinioni.

    Un film perfetto in tutto: musiche, animazione, trama, ritmo.

    E poi i titoli di coda. Finalmente me li sono visti tutti. Raddoppiano il già alto valore dl film.
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • "Qualunque cosa noi possiamo scrivere sarà comunque inferiore anche a quelle creazioni cui attribuiamo mediocrità con le nostre parole".

    O giù di lì.

    E quindi stavolta non gioco a fare il critico.

    Questo è un film perfetto, una macchina meravigliosa.
  • Vai sul Papersera a dirlo a Zironi.
    Cmq visione collettiva sollazzifera avvenuta in quel di Lucca. In cui grazie alla mia empatia con chi l'ha guardato insieme a me, posso dire di aver passato una delle serate più belle della mia breve vita.
    Ed era la seconda volta che lo vedevo. Miracolo, proprio.
  • Intanto, per la serie "Jim Hill... TIE'! :gnegne: ", Ratatouille ha ingrossato il suo boxoffice mondiale, superando quello di I Simpson - Il film, e scalando anche la classifica Pixar...

    dati boxofficemojo

    Incassi Pixar mondiali (inclusi USA)
    Alla ricerca di Nemo $864,625,978
    Gli Incredibili $631,442,092
    Ratatouille $553,537,364
    Monsters & co. $525,366,597
    Toy Story 2 $485,015,179
    Cars $461,981,604

    Incassi Pixar mondiali (senza USA)
    Alla ricerca di Nemo $524,911,000
    Gli Incredibili $370,001,000
    Ratatouille $348,162,311
    Monsters & co. $269,493,347
    Toy Story 2 $239,163,000
    Cars $217,898,622


    Per quanto riguara l'Italia, nello specifico, Ratatouille continua a tenere testa su tutti i film usciti in Italia nell'ultimo mese, raggiungendo quota 14 milioni di euro, e avvicinandosi alla vetta dei 20 milioni di euro (conquistati per ora solo da Shrek Terzo) che gli darebbero la palma di film più visto della stagione, in Italia.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Nel frattempo, domani in America esce il DVD di Ratatouille, prontamente recensito da Ultimate Disney

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    Rotfl... è da notare che Ratatouille, come film, non è piaciuto nemmeno a quelli di Ultimate Disney...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • e per la gioia di camera9, ecco un video LEGALE :P

    Pubblicità della Nissan Note + Ratatouille
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Chi avrebbe mai detto che nella mia vita sarei stato deliziato da un topo in cucina. Per quanto il cinema d’animazione ci abbia insegnato che i topi possono risultare simpatici e trasformarsi in personaggi emblematici – ogni riferimento a Topolino è più che voluto – non c’è nulla da fare, incontrare questi piccoli roditori nella vita reale mi ha sempre trasmesso una sensazione che è un misto di timore e disagio.
    Il rischio di un film realizzato in animazione generata al computer è che rappresentando le cose con una qualità più foto-realistica di quanto non farebbe un disegno su carta, l’accostamento sorcio-cibo sarebbe potuto risultare sgradevole. Tuttavia il personaggio di Remy è troppo irresistibile per poterlo guardare con distacco e così dopo qualche inquadratura si viene già catapultati nel suo mondo, se ne diventa parte e non c’è più spazio per fobie e paure. Anzi con il solito meccanismo del cambio di prospettiva, l’uomo dal punto di vista dei topi non risulta, per certi aspetti, meno ripugnante di quanto un topo potrebbe normalmente apparire per un uomo.
    Non mi soffermerò troppo a descrivere nel dettaglio i vari aspetti tecnici, perché quando si assiste alla proiezione di un film come questo - tanto per restare in tema culinario - il perfetto dosaggio di ingredienti quali una storia scorrevole, un ritmo incalzante, uno stile grafico impeccabile e dei personaggi squisitamente caratterizzati, crea una pietanza a cui lo spettatore non può fare altro che abbandonarsi irrazionalmente, assaporandola con gusto.
    Bella la musica di Michael Giacchino (già responsabile delle colonne sonore de “Gli Incredibili”, della serie televisiva “Lost” e dell’attrazione di Disneyland Paris “Space Mountain – Mission 2”) che fin dall’inizio stabilisce con una facile ma efficace citazione musicale, l’ambientazione della vicenda, e che successivamente rafforza l’atmosfera parigina senza eccedere in una caratterizzazione esageratamente stereotipata e sostiene lo svolgimento dell’azione sullo schermo senza prevaricarla.
    La qualità dei fondali e dell’animazione è superba e - riecheggiando il commento di una spettatrice in sala - il mondo che grazie ad essa i realizzatori sono riusciti a ricreare “è più vero della realtà”.
    Due sono le riflessioni a cui il film conduce e sono entrambe innescate dal critico gastronomico Ego, personaggio oscuro ed ambiguo tutto da scoprire. La prima riguarda il mestiere del critico d’arte che è sapientemente analizzato e in qualche modo ridimensionato in un monologo cruciale per la storia. I critici hanno come scopo quello di scovare ed esaltare le opere più valide e meritevoli di essere ricordate e tramandate, ma paradossalmente traggono sostentamento dalle opere brutte e meno riuscite, poiché sono queste quelle che danno loro la possibilità di scrivere le recensioni più creative e divertenti. A volte rischiano di dedicare più tempo alla ricerca del brutto piuttosto che rischiare la propria reputazione sbilanciandosi positivamente verso qualcosa di nuovo. Il risultato è che spesso certi talenti restano nascosti e vengono scoperti tardi da generazioni future che forse sono maggiormente pronte all’innovazione o, nei casi peggiori, non vengono scoperti affatto perché eccessivamente controcorrente.
    La seconda riguarda l’arte: cosa rende un’opera d’arte memorabile? Quand’è che può definirsi riuscita, se intento dell’arte è comunicare e suscitare emozioni? Il film offre una possibile risposta nascosta in un flashback: ogni uomo possiede un bagaglio di esperienze emotive che affondano le radici nella propria infanzia. Crescendo gli entusiasmi si placano, sentimenti quali quello del stupore e della meraviglia diventano sempre più rari e certe corde emotive smettono di vibrare. Le opere d’arte che riescono a catturare la nostra attenzione sono probabilmente quelle che riescono a sollecitare nuovamente tali corde rievocando, anche se inconsciamente, memorie del passato. Il punto di vista espresso nel film è in accordo con quello di Walt; come Federico Fellini sottolineò una volta: “Disney aveva capito che non esiste un uomo, anche in età avanzata, che non conservi dentro di sé una parte bambina capace di risvegliarsi con gli stessi entusiasmi, lo stesso stupore di fiduciosa meraviglia…Disney si colloca là dove si colloca il senso della stagioni, Chaplin, il Natale, la neve. E’ accettato come qualcosa di non giudicabile…”
    I titoli di coda sono stati nobilitati da una affascinante sequenza di animazione tradizionale e dall’applauso – nella sala di proiezione - di un pubblico entusiasta. Erano anni che non sentivo applaudire per un personaggio animato, specialmente per un topo!
  • Insomma, ti è piaciuto :P
  • Da ciò che si dice qui, il Bluray Disc di Ratatouille conterrà un sacco di cose che nel dvd non ci sono, come ad esempio il commento audio di Brad Bird e Brad Lewis, regista e produttore rispettivamente, e, udite udite, addirittura i bloopers, ossia le false papere (non so però se saranno semplicemente errori di animazione come quelli de Gli Incredibili, o se sono scene appositamente realizzate, come ai vecchi tempi... speriamo)

    Comunque io a Natale mi regalo il lettore Bluray, è deciso...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Visto per la seconda volta.

    L'ultimo film d'animazione della Pixar-Disney è dipinto come un quadro fantastico e parecchio animato, con topini, condimenti e riprese che si muovono di continuo in una Parigi golosa e tipicamente romantica (Ahh, Paris!).

    Remy è l'eroe ostinato, che rincorre i suoi talenti, un topino dal palato delicato che cerca di riconoscere il suo vero "ego"( :P ), e per ritrovarsi immagina il suo mentore (l'idea di fondo ricorda vagamente quella di Grisù il draghetto, ricordate? :P) Non vi è mai capitato di far finta di parlare con una voce che in realtà è nella vostra testa, sapendo che è già tutto dentro di voi? ... creatività, talenti o presunti tali... coraggio nell'adeperali con i rischi che questo comporta. Ho apprezzato anche il fatto che Remy non venga umanizzato al punto di parlare con Linguini, stratagemma utile anche a creare quel linguaggio parallelo che permette al topolino di comandare come un burattinaio (IMHO unica vera nota di irrealismo che spicca notevolmente in un film così tanto "reale" come questo) lo "sguattero".

    Meritevole di attenzione è la storia, che parla dell'unione (che fa la forza), dell'accettazione della diversità, del genio che si cela nel più insospettabile dei personaggi. Cercare di ammirare le raffinatezze grafiche, seguire la storia, e rilassarsi al tempo stesso alla prima visione è un pò impegnativo, ma talvolta la trama diventa così intrigante che ci si ritrova a non badare alla tecnica realizzativa bensì ci si ritrova immersi completamente...

    Un film che riporta in scena la magia dei vecchi film disney "aggiornata" in una veste digitale magnifica e curatissma (la fluidità degli specchi d'acqua è una cosa impressionante... :oO: ), al punto dal restare a bocca aperta per la straordinaria veridicità dei particolari e per l'attenzione al dettaglio. Personaggi espressivi caratterizzati con maestria (risalta in modo splendido la gesticolazione delle minuscole manine del topino protagonista) e gags mai eccessive, dosate a dovere. Le musiche tengono ma potevano essere migliori (non che volessi un TOPO cantare a mò di musical, intendiamoci). Lodi anche all'ottimo doppiaggio (direi perfetto, le voci sono state scelte con criterio, mi è piaciuto in special modo Ego). Ratatouille è un cartoon che presto ti fa dimenticare che lo sia, la sua ottima struttura, il suo ritmo e l'impeccabile sincronismo delle battute e dei gesti rimandano alle migliori commedie dei tempi d'oro di Hollywood. Non mi sembra che ci siano tempi morti e tutto scorre liscio, senza forzature nella narrazione. Ecco perchè merita di essere visto come se non fosse un semplice cartone...

    Insomma, Ratatouille è un gioiello dell'animazione come non se ne vedevano da tempo, punto. :clap:


    P.S. comunque non è giusto... ho provato a rifare la zuppa di Linguini con un criceto infilato sotto un berretto di lana ed è venuta una ****** :asd:
  • Alla sua quinta settimana in Italia Ratatouille racimola 16.570.640 € e raggiunge il secondo posto nella classifica dei film più visti quest'anno in Italia. Ovviamente l'incasso settimanale è sceso, in questo weekend ha guadagnato 600.000 € finendo al quinto posto (dopo, nell'ordine, Matrimonio alle Bahamas, Come tu mi vuoi, Beowulf e Lo spaccacuori), questo riduce drasticamente le possibilità di guadagnare in tutto 20.200.000 €, cifra raggiunta da Shrek Terzo e prima posizione nella classifica dei più visti in italia quest'anno.
    Dovremo rassegnarci a dare la corona a Shrek ;_;
    E dovremo rassegnarci anche al fatto che in tutto il mondo finora Ratatouille ha guadagnato 594 milioni di dollari, e ormai sembra improbabile che superi i 630 milioni di dollari de Gli Incredibili e diventare così il terzo film Disney più visto della storia dopo Alla ricerca di Nemo (864 milioni $) e Il Re Leone (783 milioni $).
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
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