[WDTA] Winnie The Pooh alla Ricerca di Christopher Robin

Prequel, sequel, midquel e spin-off: simbolo di un'epoca a basso costo fortunatamente conclusa. Eppure anche in questo mare un tesoro risplende, fatto di avventure paperose e di radure incantate. A cui aggiungere l'ottima, recente animazione stilizzata pronta a traghettarci verso un futuro luminoso...
  • Ah un avviso: per chi se lo volesse procurare è appena uscito con sorrisi e canzoni a 12 euro.
  • Dopo i due sequel di Aladdin, continuare la trafila di DTV con una nuova visita alla foresta dei Cento Acri e ai suoi personaggi è stata sicuramente una scelta azzeccata, considerando il successo della serie animata dedicata all'orsetto tontolone. E effettivamente è la prima vera e propria storia di ampio respiro con Winnie & soci, dato che il lungometraggio originale era in realtà un mix di sei cortometraggi.
    A mio parere però il film non si può dire riuscito pienamente, minato da una serie di difetti:

    - la realizzazione tecnica: oltre a non essere di qualità elevata (comunque accettabile per un DTV), i personaggi e le animazioni sono diverse nelle diverse fasi del film, forse perchè affidate a differenti studi di animazioni, il cui lavoro evidentemente non è stato reso omogeneo nel migliore dei modi
    - le canzoni, non paragonabili a quelle del film originali
    - l'atmosfera cupa, durante la trama da road movie, che forse non si confà ai personaggi. O almeno, durante la visione del film mi ha dato questa impressione: tutto mi pareva immotivato, un tentativo forzato di cambiare l'ambientazione della Foresta dei Cento Acri... In effetti non avevo colto che in lingua originale poteva esserci il gioco di parole Skull/School, su cui tutta la ricerca si impernia, e trovata sicuramente ispirata.
    - la trama, che è forse troppo simile a quanto affrontato nel primo film; lo spunto è lo stesso, ma oltre ad analizzare il distacco di Christopher Robin in più tempo, non se ne sviscerano nuovi aspetti. Mi viene in mente Toy Story, dove l'abbandono di un giocattolo nel sequel aacquisisce una profondità maggiore, sforzo che qui non mi pare sia stato fatto

    Nonostante il deja-cu, però la parte iniziale e finale del film, quelle con Christopher Robin, sono di sicuro le migliori scene della pellicola, dotate di una poesia difficilmente rintracciabile altrove.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • Di questo film mi hanno colpito molto i fondali, e non tanto per l'atmosfera cupa del viaggio quanto per il modo in cui sono stati relaizzati: grande uso delle linee di contorno e colori non troppo accesi, in contrasto con gli standard normali dell'animazione disneyana. Queste caratteristiche si ritorvavano già ne Le avventure di Winnie the Pooh ma mi pare che qui siano state esaltate. In pratica mi sembravano piú da libro illustrato che da cartone animato.
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