[Movietoons] Zio Paperone alla Ricerca della Lampada Perduta
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E' il 1990 e mentre La Sirenetta proietta la Disney verso l'epoca d'oro della rinascita, parallelamente si iniziano a scoprire nuove strade, per aumentare la produzione. I Woozles, i Gummies e i Fluppys erano state le le primissime produzioni televisive, ma tutte avevano come protagonisti dei personaggi creati per l'occasione, così per la successiva si decise di andare a cercare nel vasto patrimonio fumettistico disneyano. La serie in questione era la celeberrima Duck Tales, ispirata alle avventure fumettistiche di Zio Paperone. La serie televisiva prendeva luogo in un periodo di assenza di Paperino, che come si apprendeva dagli episodi pilota, aveva deciso di arruolarsi momentaneamente in marina affidando per un breve periodo i nipotini allo Zio Paperone. L'anziano magnate si vedeva quindi costretto ad riallestire la villa De Paperoni per meglio accogliere i nipoti, che di contro lo avrebbero accompagnato ai quattro angoli del globo per due stagioni. Alcuni dei cento episodi totali che compongono la serie trasponevano in versione animata alcune celebri storie di Carl Barks come La Stella del Polo, I Terremotari o Il Bilione in Fumo, e non di rado, affianco ai personaggi creati apposta per la serie, apparivano personaggi classici barksiani come Archimede, Amelia, Gastone o Le Giovani Marmotte. Quando si decise però di coronare il successo della serie con un lungometraggio dedicato, l'opzione film tv venne scartata in favore di un progetto ben più imponente che avrebbe per la prima volta portato su grande schermo un lungometraggio disney "secondario". Per l'occasione si decise di allestire gli studios Movietoons in Francia che d'ora in poi si sarebbero occupati di produrre animazione "minore" ma pur sempre per il grande schermo. Ovviamente il destino di quegli studios sarebbe stato ben diverso, visto che dopo gli ottimi risultati ottenuti col loro successivo film In Viaggio con Pippo, la Disney li avrebbe "promossi" a succursale francese della Disney Feature Animation, coinvolgendoli in progetti di ampio respiro come Tarzan, e finendo per affidare i progetti minori ai neonati Toon Studios.
Duck Tales a parte, non era la prima volta che lo Zione compiva il grande balzo per approdare al grande schermo. Già nel 1955 Carl Barks lavorava a una sceneggiatura per un cortometraggio su Zio Paperone alle prese con un topo rosicchia denaro, progetto poi scartato, perchè, secondo Jack Hannah qualcuno disse che un personaggio che andava così pazzo per il denaro non poteva essere divertente. E' chiaro che il vero motivo dell'accantonamento è in realtà l'origine fumettistica del personaggio, e quindi il suo prestarsi a un tipo di trame maggiormente articolate piuttosto che a una serie di gag fisiche con labile filo conduttore. E' ovvio che anche questa giustificazione lascia il tempo che trova, dal momento che nella filmografia Disneyana di cortometraggi con trame più articolate del solito ce ne sono, come ad esempio Donald's Crime, fattostà che per un motivo o per l'altro per attendere un Paperone animato si sarebbe dovuto aspettare il 1967, anno di Zio Paperone e il Denaro. A questo mediometraggio ne seguirono altri due: Canto di Natale di Topolino (1983) e Pippo nel Pallone (1987), prima di approdare nel 1990 al lungometraggio in questione.
Zio Paperone alla Ricerca della Lampada Perduta è un ottimo film d'azione, dai ritmi perfetti e dalla sceneggiatura brillante che ricicla il caro vecchio mito della lampada magica con tanto di genio in un contesto abbastanza nuovo e originale, includendolo all'interno di una caccia al tesoro, quello di Collie Baba che per Paperone ha un significato affettivo. Dopo un inizio in puro stile Indiana Jones, il setting dell'avventura si sposta a Paperopoli dove la storia ha modo di sviupparsi "dal basso", seguendo la progressiva scoperta dei poteri della lampada da parte dei nipotini e Gaia, e incupirsi sempre più fino a trasfigurare la stessa realtà conosciuta in un mondo da incubo. Oltre a uno Zio Paperone dalla caratterizzazione, oserei dire, perfetta e ai nipotini, il cast comprende anche altri personaggi ben conosciuti come la barksiana Miss Emily Quackfaster (o Featherby, o Paperett), o i personaggi creati per la serie televisiva come Jet McQuack, Tata, Gaia e Archie. Ci sono poi alcuni personaggi nuovi come il Genio, un bambino simpatico e ben caratterizzato, il viscido Dijon e soprattutto Merlock, un "corposo" villain, diretto responsabili delle più grandi catastrofi della storia.
Il comparto grafico di Duck Tales - The Movie è alquanto altalenante e alterna momenti in cui l'animazione è assai ben fatta con altri un po' raffazzonati. Ma la cosa più curiosa è lo stile di disegno dei paperi che non è affatto uniforme e che da una scena all'altra varia incredibilmente. E' sicuramente un difetto, ma sinceramente anche un particolare stimolante per un appassionato disneyano abituato a distinguere i disegnatori di fumetti dal loro personalissimo stile.
Il commento musicale al film è sicuramente d'impatto, con un buon numero di strumentali degne di nota che rendono bene il tono avventuroso della narrazione, ma il film non è un musical e quindi l'unica canzone presente è il tema delle Duck Tales nei titoli di coda. Tema che nella versione italiana è stato inspiegabilmente "anticipato" in modo da fargli accompagnare la scena finale, che è stata in compenso decurtata di alcuni secondi di traccia audio. Nella versione dvd si è cercato di rimediare a questo pasticcio, riportando la canzone al punto giusto, peccato che per colmare i pochi secondi di buco che rimanevano nel parlato si sia scelto di ripetere due volte lo stesso gruppo di frasi finali, con un risultato che più pasticciato non si può.
Ad ogni modo Zio Paperone alla Ricerca della Lampada Perduta, a differenza dei mille sequel che sarebbero venuti poi, è un film che ha la sua ragion d'essere e questo lo si percepisce guardandolo e notando la mancanza di forzature e giustificazioni che sarebbero diventate invece appannaggio dei Toon Studios, graficamente elevati ma ancora molto carenti a livello di soggetti. Il film ebbe un buon successo, e come se si trattasse di un normale classico ebbe la sua trasposizione fumettata su Topolino, ma del resto a quel tempo l'uscita di un film Disney era sempre un evento. Sia Dijon che Merlock avrebbero avuto modo di tornare più tardi, l'uno come personaggio fisso nella seconda stagione delle Duck Tales, e il secondo come Boss finale del videogioco Paperino - Operazione Quack, in cui Paperino cercava di salvare Paperina dalle sue grinfie. Zio paperone invece avrebbe fatto alcune comparsate nelle serie televisive Mickey Mouse Works e House of Mouse e nei due lungometraggi natalizi Topolino e la Magia del Natale e Topolino Strepitoso Natale, in cui però avrebbe perso quasi del tutto la grinta che aveva mostrato in quei gloriosi anni 80.Ultima modifica di Valerio il venerdì 19 maggio 2006, 23:01, modificato 2 volte in totale.
Quanti bei ricordi....
Ma non avevo idea che fosse uscito nei cinema... me lo ricordavo come film tv.
Ah, come sarebbe bello un film sulla vita di Paperone...
Ma non avevo idea che fosse uscito nei cinema... me lo ricordavo come film tv.
Ah, come sarebbe bello un film sulla vita di Paperone...
A presto,
Michele
Michele
Bello sarebbe bello un film sulla saga, ma dovrebbero tagliare mille parti...e tenere solo alcuni pezzi. E cmq mantenere un certo stile lento e biografico che di questi tempi non verrebbe mai accettato.
Questo è stato il primo film che ho visto al cinema, lo adoro, sarà perchè mi piace il personaggio di Paperon De Paperoni, sarà che amo la serie Ducktales, per me questo film è indimenticabile, anche se non è tra i miei preferiti. Tra i nuovi personaggi, creati apposta per la serie ci sono: Jack Mac Quack, un pilota tutt'altro che affidabile, la tata, Archie il magiordomo e Gaia la nipotina della tata, secondo me tutti molto riusciti.
Nel film plateale un errore mentre Paperone sguazza nel tesoro di Collie Baba appena trovato: Paperone è vestito in tenuta coloniale ma in una scena lo si vede per un attimo con pelandrana e tuba.
Sulla storia a fumetti, su Topolino non venne pubblicata per intero: la parte iniziale venne accorciata, però venne pubblicata intereamente (o almeno credo ) in Duck Tales Avventure di Paperi - TV Comic Magazine 4.
Ma forse il tuo è stato un errore di battitura...
Sulla storia a fumetti, su Topolino non venne pubblicata per intero: la parte iniziale venne accorciata, però venne pubblicata intereamente (o almeno credo ) in Duck Tales Avventure di Paperi - TV Comic Magazine 4.
Si chiama Jet McQuack.Icnarf ha scritto:Tra i nuovi personaggi, creati apposta per la serie ci sono: Jack Mac Quack...
Ma forse il tuo è stato un errore di battitura...
Una domanda sulla colorazione del film: secondo le notizie ufficiali, il primo film Disney ad usare un sistema di gestione digitale del colore (Caps) fu The Rescuers Down Under, del 1991.
Eppure, ho sempre sospettato in Treasure of the Lost Lamp (che purtroppo possiedo solo come vecchissima registrazione VHS dalla TV) la presenza di strumenti di colore digitale. Ricordo certi "sfumati" e certe tonalità di colore che avevano una profondità diversa da quanto visto sino a quel momento in Disney. Caps (o un'altra tecnica di colore informatizzato) anche in questo film? Chi sa qualcosa?
Eppure, ho sempre sospettato in Treasure of the Lost Lamp (che purtroppo possiedo solo come vecchissima registrazione VHS dalla TV) la presenza di strumenti di colore digitale. Ricordo certi "sfumati" e certe tonalità di colore che avevano una profondità diversa da quanto visto sino a quel momento in Disney. Caps (o un'altra tecnica di colore informatizzato) anche in questo film? Chi sa qualcosa?
Ho scoperto oggi che sarebbero stati previsti svariati film di DuckTales e di Zio Paperone dopo questo.
A quanto pare così non è stato perché parrebbe che il film non abbia riscosso un grandissimo successo dal punto di vista finanziario (si dice poiché ha dovuto scontrarsi col film Problem Child), ed è stata anche la causa per cui i produttori avrebbero chiuso le porte a un possibile film di Cip e Ciop Agenti Speciali.
Cosa clamorosa, sarebbe anche questa la causa del perché In Viaggio con Pippo sarebbe così slegato dalla serie Ecco Pippo!, o che non porti il nome di "Goof Troop The Movie"...
La critica generica parrebbe aver sentenziato di un affronto a Carl Barks (e perché mai dico?? Anzi, ne approfitto per sottolineare ciò che lo stesso Grrodon ha espresso nel topic, ovverosia che lo Zio Paperone qui presentato ha una caratterizzazione magnifica... e non vedo cosa c'entri Barks, sarebbe forse il fatto che Paperone viva in una villa con la Tata a sputtanare Barks?), e in generale che sia stata una scopiazzatura di Indiana Jones...
Viene però ribadito anche che la critica nonostante tutto ci è andata leggera e che sono molti i fan del film ad acclamarlo tutt'ora, però sapere della produzione di altri film con Paperone sfumati mi mette una tristezza...
Ho letto ciò su Wikipedia, e si sa che il più delle volte ci sono state enormi panzane, ma questa volta non penso siano state scritte cavolate (poi chissà, le fonti non ci sono)...
Ciò nonostante, continuo a sperare in una rinascita del cosmo disneyano con i personaggi classici proprio con dei bei lungometraggi, e a ben vedere oltre a Pippo e Paperone nessun altro ha avuto l'onore di avere un lungometraggio proprio per il grande schermo (escludendo I 3 Caballeros che è una sorta di documentario più che una vera storia di Paperino)...
A quanto pare così non è stato perché parrebbe che il film non abbia riscosso un grandissimo successo dal punto di vista finanziario (si dice poiché ha dovuto scontrarsi col film Problem Child), ed è stata anche la causa per cui i produttori avrebbero chiuso le porte a un possibile film di Cip e Ciop Agenti Speciali.
Cosa clamorosa, sarebbe anche questa la causa del perché In Viaggio con Pippo sarebbe così slegato dalla serie Ecco Pippo!, o che non porti il nome di "Goof Troop The Movie"...
La critica generica parrebbe aver sentenziato di un affronto a Carl Barks (e perché mai dico?? Anzi, ne approfitto per sottolineare ciò che lo stesso Grrodon ha espresso nel topic, ovverosia che lo Zio Paperone qui presentato ha una caratterizzazione magnifica... e non vedo cosa c'entri Barks, sarebbe forse il fatto che Paperone viva in una villa con la Tata a sputtanare Barks?), e in generale che sia stata una scopiazzatura di Indiana Jones...
Viene però ribadito anche che la critica nonostante tutto ci è andata leggera e che sono molti i fan del film ad acclamarlo tutt'ora, però sapere della produzione di altri film con Paperone sfumati mi mette una tristezza...
Ho letto ciò su Wikipedia, e si sa che il più delle volte ci sono state enormi panzane, ma questa volta non penso siano state scritte cavolate (poi chissà, le fonti non ci sono)...
Ciò nonostante, continuo a sperare in una rinascita del cosmo disneyano con i personaggi classici proprio con dei bei lungometraggi, e a ben vedere oltre a Pippo e Paperone nessun altro ha avuto l'onore di avere un lungometraggio proprio per il grande schermo (escludendo I 3 Caballeros che è una sorta di documentario più che una vera storia di Paperino)...
Anche a meVito ha scritto:Ho scoperto oggi che sarebbero stati previsti svariati film di DuckTales e di Zio Paperone dopo questo.
[...] sapere della produzione di altri film con Paperone sfumati mi mette una tristezza...
Questa è un'enorme cavolata perché:Vito ha scritto:e in generale che sia stata una scopiazzatura di Indiana Jones
1 - Spielberg a sua volta si è ispirato anche a Barks. Dire che Zio Paperone copia Indiana Jones è un po' come quando i produttori di Tomb Raider accusarono di plagio un videogioco di Indiana Jones perchè ricalcava fin troppo le atmosfere e i meccanismi di Tomb Raider, quando chiaramente Lara Croft è un Indiana Jones con le tette. (era l'unica cosa che poteva ulteriormente migliorare il personaggio )
2 - Il font utilizzato per il titolo rimanda esplicitamente a Indiana Jones, quindi l'omaggio ai film di Lucas e Spielberg è dichiarato, per cui non vedo quali critiche muovere a riguardo.
Poi, nel film di vere e proprie sequenze d'avventura che possono ricordare Indiana Jones c'è solo la parte iniziale della piramide, dopo non vedo cos'altro ci sia di simile.
Non riesco a capire il nesso tra le due cose.Vito ha scritto:
Cosa clamorosa, sarebbe anche questa la causa del perché In Viaggio con Pippo sarebbe così slegato dalla serie Ecco Pippo!, o che non porti il nome di "Goof Troop The Movie"...
Perché probabilmente legare un film a una serie tv non sarebbe stato il massimo...
Capisco per il boom di DuckTales, ma per Ecco Pippo sarebbe stata una mossa azzardata...
Capisco per il boom di DuckTales, ma per Ecco Pippo sarebbe stata una mossa azzardata...
Su consiglio di Grrodon, ecco la mia recensione su quello che rappresenta il primo film che abbia mai visto in vita mia.
Zio Paperone: dalla carta al tubo catodico
DuckTales – Avventure di Paperi è una serie animata Disney che verrà ricordata come un progetto nato dal nulla. Prima del 1987 (anno di debutto dello show), infatti, nessuno era abituato a vedere i paperi disneyani impiegati in un ruolo di ampio respiro nel campo dell'animazione. L'idea di DuckTales fu quella di prendere spunto dai fumetti, dove i personaggi Disney avevano più volte dimostrato di poter essere coinvolti in vicende assai complesse, soprattutto per merito del geniale e rivoluzionario Carl Barks, e di creare un corrispettivo animato sottoforma di serie televisiva. Presentare l'avaro Zio Paperone quasi daccapo, insomma, tenendo conto della lieve considerazione statunitense del fumetto disneyano.
La Walt Disney Television investì molto in questo progetto in cui non tutti credevano, ma le idee di base (storie avventurose ispirate ai fumetti di Carl Barks e alle avventure cinematografiche alla Indiana Jones) erano ottime e la fiducia riposta venne ampiamente ripagata dall'enorme successo che la serie ebbe in tutto il mondo. Dopo realizzazioni fallimentari e di scarso seguito come i Wuzzles o i Fluppies, e un progetto tutto sommato riuscito come i Gummi Bears, DuckTales si rivelò la carta vincente di una Disney televisiva in piena potenza. La faccia di Zio Paperone diventò in breve tempo un vero e proprio marchio, utilizzato su scatole di cereali, prodotti per la scuola, pupazzi, videogiochi e merchandising a non finire.
DuckTales sul grande schermo
Il successo delle avventure dei paperi contribuì alla stesura di una nuova stagione, inizialmente imprevista, portando lo show ad un totale di ben 100 puntate.
E come se non bastasse, il 3 agosto del 1990 debutta sul grande schermo il film derivato dalla serie stessa, con il nome di DuckTales the Movie: Treasure of the Lost Lamp (Zio Paperone alla Ricerca della Lampada Perduta). Si tratta di un evento unico: per la prima volta un lungometraggio animato Disney non prodotto dai Walt Disney Animation Studios, ma dai Walt Disney Television Animation (diventati in seguito DisneyToon Studios) ha l'onore di riservarsi le sale cinematografiche, debuttando sotto l'etichetta Disney MovieToons. Inizialmente, il marchio MovieToons avrebbe dovuto differenziarsi dai Classici Disney principali per indicare progetti aventi come protagonisti i vecchi personaggi standard come Topolino & Co. E sebbene pare fosse previsto proprio un film di Mickey Mouse prima dell'abbandono di questa etichetta, solamente In Viaggio con Pippo, oltre al film di DuckTales, riuscì ad avere questo privilegio. Gli altri lungometraggi prodotti dallo stesso studio minore, infatti, abbandonarono il marchio MovieToons.
Il debutto al cinema del film di Zio Paperone venne ben pubblicizzato, con special televisivi e anche adattamenti a fumetti. L'incasso totale fu, tuttavia, di circa 18 milioni di dollari: cifra poco considerevole valutando il guadagno su vasta scala, ma tutto sommato buona se si pensa che il budget di realizzazione per la pellicola fu molto basso. Probabilmente, uno dei motivi per cui DuckTales the Movie non fu un enorme successo commerciale fu la concorrenza di film per ragazzi rilasciati nello stesso periodo, come il famoso Piccola Peste.
Il film racconta la storia dei protagonisti di DuckTales, recatisi in Egitto per la scoperta di un baule appartenente a Collie Baba, che Zio Paperone spera possa costituire un indizio per ritrovare un tesoro che cerca disperatamente da quarant'anni. Dopo varie peripezie in puro stile Indiana Jones, il tesoro viene scoperto, e con esso una lampada magica che più di ogni altra cosa brama un losco mago smanioso di potere di nome Merlock.
La trama alla base del film è buona e solida; la storia non risulta pesante ed eccessiva anche grazie alla sua durata piuttosto breve (anche se dieci minuti in più sarebbero stati bene accetti), e non mancano azione ed avventura amalgamate in sequenze davvero appassionanti, una su tutte quella del Deposito di Paperone in distruzione.
Il film è diretto da Bob Hathcock, nome non nuovo per i fan della serie animata che ispira il film, avendo messo mano a buonissima parte della seconda stagione di DuckTales. Non si capisce però la volontà di usare nuovamente una storia a base di lampade perdute, considerato che nel 1987 è proprio un episodio della serie a raccontare il ritrovamento di una lampada da parte di Paperone e il suo acerrimo rivale Cuordipietra Famedoro. Certo, il film in questione è ovviamente (per complessità e trovate) di gran lunga superiore al breve episodio, ed ha una trama completamente diversa, ma inserendo la pellicola nel complesso generale della serie animata non si può non provare una lieve sensazione di deja-vù. Il che non è per forza un male, se non fosse che in molte occasioni la serie animata è riuscita a raccontare storie degne se non spesso superiori all'intero film, e quindi DuckTales the Movie risulta un'occasione ben pensata e riuscita ma poco sfruttata per poter raccontare una nuova avventura epocale di Zio Paperone e soci.
La qualità animata del film è senza dubbio superiore agli episodi della serie (specie per quanto riguarda i fondali dipinti), anche se risulta palese in determinati punti riconoscere le diverse mani degli animatori, che rendono i paperi abbastanza disomogenei. Mentre bisogna riconoscere alla narrazione la causa di uno dei maggiori pregi di questa pellicola, come la cupezza che comincia a trasparire poco alla volta da metà film in poi, fino a giungere in uno scenario quasi horror che ha la sua migliore manifestazione nell'inquietante dimora volante di Merlock, luogo dello scontro finale.
Un papero dal cuore tenero
Zio Paperone è un personaggio complesso e difficile da utilizzare bene, ma questo film può essere l'esempio perfetto della sua caratterizzazione usata al meglio. Il Paperone qui assistito (checché ne vogliano i conservatori e puristi barksiani che giudicano DuckTales una versione banalizzata dei fumetti) è meraviglioso: attaccato al denaro, scontroso e con un'innata passione per l'avventura. E non manca la sua psicologia approfondita degnamente quando si trova a dover decidere se sia più importante la sua immensa fortuna o la sua vita, o quando sembra commosso (ma senza esternarlo troppo) di fronte alle confessioni del Genio sulla sua infelicità. E il piccolo lato buono e altruista di Paperone viene a galla nel suo desiderio finale, momento davvero alto e toccante dove anche la musica gioca un bel ruolo.
Il pasticcio della sigla
Citando la colonna sonora, bisogna riconoscere che David Newman, pur avendo svolto un lavoro di tutto rispetto con diverse strumentali molto notevoli, risulta assolutamente inferiore al compositore della serie animata, Ron Jones. Quest'ultimo, infatti, donò allo show televisivo veri e propri capolavori orchestrati, capaci di trasmettere vere e proprie emozioni e di nobilitare molte sequenze viste negli episodi. La sola canzone presente nel film è la celebre sigla dello show nei titoli di coda, particolare che nella versione italiana è stato inspiegabilmente anticipato privando il doppiaggio di qualche battuta. Nell'edizione in DVD, per porre rimedio alla mancata sincronizzazione, venne deciso di ripetere la sequenza audio per far combaciare la partenza della sigla al giusto momento, ottenendo un comunque disastroso risultato. Oltretutto, se si pensa che tutto questo avviene proprio nel momento in cui lo spettatore capisce di aver terminato il film, l'effetto avuto è come il boccone amaro a fine pasto che rovina tutto il sapore del pranzo. La versione italiana andrebbe quindi necessariamente ridoppiata, altrimenti se ne consiglia la visione in lingua originale, magari con i sottotitoli.
Curiosità
- Nella scena della conferenza di Zio Paperone, buona parte degli invitati presenti hanno fatto una comparsa in alcuni episodi della serie animata, ed è possibile vedere anche un cameo di Indiana Jones.
- Larry Ruppel era l'unico animatore americano ad aver lavorato a questo film, insieme a colleghi principalmente francesi, danesi, australiani e italiani. Ruppel affermò che questo film era quasi una sorta di Biancaneve per gli animatori di questo primo prodotto distaccato dai Walt Disney Animation Studios.
- Sembra che avrebbero dovuto esserci altri lungometraggi di DuckTales, ma i risultati al botteghino, giudicati non esattamente esaltanti, fecero abbandonare il progetto.
- Per alcuni fan, questo film rappresenta la chiusura della serie animata. Niente di più falso: il personaggio di Dijon, lo scagnozzo di Merlock (che ricorda non poco Wile E. Coyote) avrebbe avuto modo di ritornare in 3 episodi della stagione conclusiva di DuckTales, tra cui il series finale diviso in due parti. In questo episodio, infatti, Zio Paperone riconosce Dijon e se ne tiene alla larga.
- Merlock sarebbe apparso nel 2000 come boss finale nelle varie versioni del videogame Paperino – Operazione Papero, gioco dedicato alla memoria di Carl Barks.
DuckTales – Avventure di Paperi è una serie animata Disney che verrà ricordata come un progetto nato dal nulla. Prima del 1987 (anno di debutto dello show), infatti, nessuno era abituato a vedere i paperi disneyani impiegati in un ruolo di ampio respiro nel campo dell'animazione. L'idea di DuckTales fu quella di prendere spunto dai fumetti, dove i personaggi Disney avevano più volte dimostrato di poter essere coinvolti in vicende assai complesse, soprattutto per merito del geniale e rivoluzionario Carl Barks, e di creare un corrispettivo animato sottoforma di serie televisiva. Presentare l'avaro Zio Paperone quasi daccapo, insomma, tenendo conto della lieve considerazione statunitense del fumetto disneyano.
La Walt Disney Television investì molto in questo progetto in cui non tutti credevano, ma le idee di base (storie avventurose ispirate ai fumetti di Carl Barks e alle avventure cinematografiche alla Indiana Jones) erano ottime e la fiducia riposta venne ampiamente ripagata dall'enorme successo che la serie ebbe in tutto il mondo. Dopo realizzazioni fallimentari e di scarso seguito come i Wuzzles o i Fluppies, e un progetto tutto sommato riuscito come i Gummi Bears, DuckTales si rivelò la carta vincente di una Disney televisiva in piena potenza. La faccia di Zio Paperone diventò in breve tempo un vero e proprio marchio, utilizzato su scatole di cereali, prodotti per la scuola, pupazzi, videogiochi e merchandising a non finire.
DuckTales sul grande schermo
Il successo delle avventure dei paperi contribuì alla stesura di una nuova stagione, inizialmente imprevista, portando lo show ad un totale di ben 100 puntate.
E come se non bastasse, il 3 agosto del 1990 debutta sul grande schermo il film derivato dalla serie stessa, con il nome di DuckTales the Movie: Treasure of the Lost Lamp (Zio Paperone alla Ricerca della Lampada Perduta). Si tratta di un evento unico: per la prima volta un lungometraggio animato Disney non prodotto dai Walt Disney Animation Studios, ma dai Walt Disney Television Animation (diventati in seguito DisneyToon Studios) ha l'onore di riservarsi le sale cinematografiche, debuttando sotto l'etichetta Disney MovieToons. Inizialmente, il marchio MovieToons avrebbe dovuto differenziarsi dai Classici Disney principali per indicare progetti aventi come protagonisti i vecchi personaggi standard come Topolino & Co. E sebbene pare fosse previsto proprio un film di Mickey Mouse prima dell'abbandono di questa etichetta, solamente In Viaggio con Pippo, oltre al film di DuckTales, riuscì ad avere questo privilegio. Gli altri lungometraggi prodotti dallo stesso studio minore, infatti, abbandonarono il marchio MovieToons.
Il debutto al cinema del film di Zio Paperone venne ben pubblicizzato, con special televisivi e anche adattamenti a fumetti. L'incasso totale fu, tuttavia, di circa 18 milioni di dollari: cifra poco considerevole valutando il guadagno su vasta scala, ma tutto sommato buona se si pensa che il budget di realizzazione per la pellicola fu molto basso. Probabilmente, uno dei motivi per cui DuckTales the Movie non fu un enorme successo commerciale fu la concorrenza di film per ragazzi rilasciati nello stesso periodo, come il famoso Piccola Peste.
Il film racconta la storia dei protagonisti di DuckTales, recatisi in Egitto per la scoperta di un baule appartenente a Collie Baba, che Zio Paperone spera possa costituire un indizio per ritrovare un tesoro che cerca disperatamente da quarant'anni. Dopo varie peripezie in puro stile Indiana Jones, il tesoro viene scoperto, e con esso una lampada magica che più di ogni altra cosa brama un losco mago smanioso di potere di nome Merlock.
La trama alla base del film è buona e solida; la storia non risulta pesante ed eccessiva anche grazie alla sua durata piuttosto breve (anche se dieci minuti in più sarebbero stati bene accetti), e non mancano azione ed avventura amalgamate in sequenze davvero appassionanti, una su tutte quella del Deposito di Paperone in distruzione.
Il film è diretto da Bob Hathcock, nome non nuovo per i fan della serie animata che ispira il film, avendo messo mano a buonissima parte della seconda stagione di DuckTales. Non si capisce però la volontà di usare nuovamente una storia a base di lampade perdute, considerato che nel 1987 è proprio un episodio della serie a raccontare il ritrovamento di una lampada da parte di Paperone e il suo acerrimo rivale Cuordipietra Famedoro. Certo, il film in questione è ovviamente (per complessità e trovate) di gran lunga superiore al breve episodio, ed ha una trama completamente diversa, ma inserendo la pellicola nel complesso generale della serie animata non si può non provare una lieve sensazione di deja-vù. Il che non è per forza un male, se non fosse che in molte occasioni la serie animata è riuscita a raccontare storie degne se non spesso superiori all'intero film, e quindi DuckTales the Movie risulta un'occasione ben pensata e riuscita ma poco sfruttata per poter raccontare una nuova avventura epocale di Zio Paperone e soci.
La qualità animata del film è senza dubbio superiore agli episodi della serie (specie per quanto riguarda i fondali dipinti), anche se risulta palese in determinati punti riconoscere le diverse mani degli animatori, che rendono i paperi abbastanza disomogenei. Mentre bisogna riconoscere alla narrazione la causa di uno dei maggiori pregi di questa pellicola, come la cupezza che comincia a trasparire poco alla volta da metà film in poi, fino a giungere in uno scenario quasi horror che ha la sua migliore manifestazione nell'inquietante dimora volante di Merlock, luogo dello scontro finale.
Un papero dal cuore tenero
Zio Paperone è un personaggio complesso e difficile da utilizzare bene, ma questo film può essere l'esempio perfetto della sua caratterizzazione usata al meglio. Il Paperone qui assistito (checché ne vogliano i conservatori e puristi barksiani che giudicano DuckTales una versione banalizzata dei fumetti) è meraviglioso: attaccato al denaro, scontroso e con un'innata passione per l'avventura. E non manca la sua psicologia approfondita degnamente quando si trova a dover decidere se sia più importante la sua immensa fortuna o la sua vita, o quando sembra commosso (ma senza esternarlo troppo) di fronte alle confessioni del Genio sulla sua infelicità. E il piccolo lato buono e altruista di Paperone viene a galla nel suo desiderio finale, momento davvero alto e toccante dove anche la musica gioca un bel ruolo.
Il pasticcio della sigla
Citando la colonna sonora, bisogna riconoscere che David Newman, pur avendo svolto un lavoro di tutto rispetto con diverse strumentali molto notevoli, risulta assolutamente inferiore al compositore della serie animata, Ron Jones. Quest'ultimo, infatti, donò allo show televisivo veri e propri capolavori orchestrati, capaci di trasmettere vere e proprie emozioni e di nobilitare molte sequenze viste negli episodi. La sola canzone presente nel film è la celebre sigla dello show nei titoli di coda, particolare che nella versione italiana è stato inspiegabilmente anticipato privando il doppiaggio di qualche battuta. Nell'edizione in DVD, per porre rimedio alla mancata sincronizzazione, venne deciso di ripetere la sequenza audio per far combaciare la partenza della sigla al giusto momento, ottenendo un comunque disastroso risultato. Oltretutto, se si pensa che tutto questo avviene proprio nel momento in cui lo spettatore capisce di aver terminato il film, l'effetto avuto è come il boccone amaro a fine pasto che rovina tutto il sapore del pranzo. La versione italiana andrebbe quindi necessariamente ridoppiata, altrimenti se ne consiglia la visione in lingua originale, magari con i sottotitoli.
Curiosità
- Nella scena della conferenza di Zio Paperone, buona parte degli invitati presenti hanno fatto una comparsa in alcuni episodi della serie animata, ed è possibile vedere anche un cameo di Indiana Jones.
- Larry Ruppel era l'unico animatore americano ad aver lavorato a questo film, insieme a colleghi principalmente francesi, danesi, australiani e italiani. Ruppel affermò che questo film era quasi una sorta di Biancaneve per gli animatori di questo primo prodotto distaccato dai Walt Disney Animation Studios.
- Sembra che avrebbero dovuto esserci altri lungometraggi di DuckTales, ma i risultati al botteghino, giudicati non esattamente esaltanti, fecero abbandonare il progetto.
- Per alcuni fan, questo film rappresenta la chiusura della serie animata. Niente di più falso: il personaggio di Dijon, lo scagnozzo di Merlock (che ricorda non poco Wile E. Coyote) avrebbe avuto modo di ritornare in 3 episodi della stagione conclusiva di DuckTales, tra cui il series finale diviso in due parti. In questo episodio, infatti, Zio Paperone riconosce Dijon e se ne tiene alla larga.
- Merlock sarebbe apparso nel 2000 come boss finale nelle varie versioni del videogame Paperino – Operazione Papero, gioco dedicato alla memoria di Carl Barks.
Dopo aver giocato a questo, come dicevo, mi è salita la scimmia dello Zione animato, e mi sono comprato il dvd di questo film, così da avere la scusa per rivedermelo.
Era qualche anno che non lo riprendevo in mano: avendolo visto e rivisto da bambino lo ricordavo quasi perfettamente, come l'epica scena iniziale. Quel che ricordavo meno erano i disegni e l'animazione non proprio convincentissimi, peraltro proprio nel prologo del film! C'è da dire comunque che col proseguire del minutaggio di migliorerà parecchio dal punto di vista estetico e animato, offrendo a tratti un prodotto che anche da questo punto di vista si difende piuttosto bene.
Dico "anche da questo punto di vista" perché sotto il profilo narrativo non c'è nulla da ridire: non trovo pecche di rilievo nella storia di questa grande caccia al tesoro di Paperone. Forse alcuni dei cicli dell'arco di più puntate appartenenti alla serie televisiva mi piacciono di più, ma c'è da dire che il lungometraggio si difende bene portando sul grande schermo una storia avventurosa, ricca di azione e divertimento e con un Paperone davvero in forma e decisamente in character, perfetta emanazione del personaggio visto nelle DuckTales televisive.
Merlock è una nemesi inquietante e misteriosa quanto basta per essere credibile come avversario di una caccia al tesoro che parte da un setting orientale e che vede al suo centro un artefatto magico: in questo senso risulta una scelta intelligente e migliore rispetto a Bassotti o a Cuordipietra.
Apprezzata molto anche la colonna sonora: concordo con Vito quando sostiene che il lavoro di Ron Jones nella serie televisiva sia superiore, ma Newman se la cava molto bene, si pone in continuità con il commento musicale cui i fan di DuckTales sono abituati e nello stesso tempo riesce e immergere lo spettatore nelle atmosfere alla Indiana Jones di cui il film è pervaso.
Per quanto riguarda la scena finale, ho fatto il confronto trala versione che avevo io, quella del dvd e la versione originale del film: direi che il tentativo fatto per il disco italiano sia una cappellata gigantesca visto che il ripetere quel pezzo di audio è un'operazione fatta in modo troppo invasivo e netto, si capisce subito che c'è qualcosa che non va, sembra quasi che il disco salti per un difetto del lettore! Direi che era molto meglio lasciarlo come in origine, errato sì ma la cosa stonava decisamente meno! Ovviamente la versione originale resta la migliore, non c'è manco da dirlo.
Parlando del dvd, l'edizione fa schifissimo: la cover è orrida, specie ripensando alla meravigliosa locandina originale cinematografica, e i contenuti speciali sono inesistenti, ignorando il giochetto inutilino che non ho neanche avuto cuore di provare. Non dopo DuckTales Remastered, poi!
Però era l'unico modo per avere il film in modo degno e decente
In definitiva, m'è piaciuto davvero molto tornare a vedere questo film: vedere il Deposito di Paperone trasformarsi in quella fortezza cupa e tetra rimane una delle cose più inquietanti e gotiche che riesca ad immaginare.
Era qualche anno che non lo riprendevo in mano: avendolo visto e rivisto da bambino lo ricordavo quasi perfettamente, come l'epica scena iniziale. Quel che ricordavo meno erano i disegni e l'animazione non proprio convincentissimi, peraltro proprio nel prologo del film! C'è da dire comunque che col proseguire del minutaggio di migliorerà parecchio dal punto di vista estetico e animato, offrendo a tratti un prodotto che anche da questo punto di vista si difende piuttosto bene.
Dico "anche da questo punto di vista" perché sotto il profilo narrativo non c'è nulla da ridire: non trovo pecche di rilievo nella storia di questa grande caccia al tesoro di Paperone. Forse alcuni dei cicli dell'arco di più puntate appartenenti alla serie televisiva mi piacciono di più, ma c'è da dire che il lungometraggio si difende bene portando sul grande schermo una storia avventurosa, ricca di azione e divertimento e con un Paperone davvero in forma e decisamente in character, perfetta emanazione del personaggio visto nelle DuckTales televisive.
Merlock è una nemesi inquietante e misteriosa quanto basta per essere credibile come avversario di una caccia al tesoro che parte da un setting orientale e che vede al suo centro un artefatto magico: in questo senso risulta una scelta intelligente e migliore rispetto a Bassotti o a Cuordipietra.
Apprezzata molto anche la colonna sonora: concordo con Vito quando sostiene che il lavoro di Ron Jones nella serie televisiva sia superiore, ma Newman se la cava molto bene, si pone in continuità con il commento musicale cui i fan di DuckTales sono abituati e nello stesso tempo riesce e immergere lo spettatore nelle atmosfere alla Indiana Jones di cui il film è pervaso.
Per quanto riguarda la scena finale, ho fatto il confronto trala versione che avevo io, quella del dvd e la versione originale del film: direi che il tentativo fatto per il disco italiano sia una cappellata gigantesca visto che il ripetere quel pezzo di audio è un'operazione fatta in modo troppo invasivo e netto, si capisce subito che c'è qualcosa che non va, sembra quasi che il disco salti per un difetto del lettore! Direi che era molto meglio lasciarlo come in origine, errato sì ma la cosa stonava decisamente meno! Ovviamente la versione originale resta la migliore, non c'è manco da dirlo.
Parlando del dvd, l'edizione fa schifissimo: la cover è orrida, specie ripensando alla meravigliosa locandina originale cinematografica, e i contenuti speciali sono inesistenti, ignorando il giochetto inutilino che non ho neanche avuto cuore di provare. Non dopo DuckTales Remastered, poi!
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Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...
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