[WDAS/WDTA] In Viaggio con Pippo

Prequel, sequel, midquel e spin-off: simbolo di un'epoca a basso costo fortunatamente conclusa. Eppure anche in questo mare un tesoro risplende, fatto di avventure paperose e di radure incantate. A cui aggiungere l'ottima, recente animazione stilizzata pronta a traghettarci verso un futuro luminoso...
  • Il primo lungometraggio di Pippo (con questo"!strillo" il film uscì) parte prendendo come spunto la serie animata Goof Troop (da noi nota col nome Ecco Pippo!) ma dalla quale in realtà vengono ripresi soltanto alcuni personaggi.
    Pippo, che graficamente ha ripristinato un look più simile alle sue origini, vive qui il ruolo del padre, goffo come al solito, ma con una profondità psicologica maggiore: è consapevole di non essere un genio, ed è diventato più responsabile, caratteristica che mostra soprattutto nei confronti di suo figlio.
    Max, che nella serie animata era solamente un monello "à la Bart Simpson" o poco più, qui diventa un vero e proprio adolescente che si sente fuori luogo, preso in giro da tutta la scuola, impacciato con la ragazza che le piace, desideroso di essere al centro dell'attenzione, e reticente a passare il tempo col padre.
    La sequenza iniziale mostra l'ambiente scolastico in cui è immerso Max, e che introduce allo spirito caratterizzante del film: non più un'atmosfera immortale come nei Classici Disney, ma un contesto moderno identificabile con la fine degli anni '90, con riferimenti alla cultura contemporanea, ad esempio a Beverly Hills 90210. Ed è questo l'aspetto vincente del film, grazie al quale l'adolescenza di Max è credibile.
    Tra i compagni di Max ci sono P.J., figlio di Pietro, e Bobby Zimmeruski, un bizzarro individuo che ho sempre trovato eccessivamente eccentrico, e quindi fuori luogo. Ma a scuola c'è anche Roxanne, la ragazza amata da Max, che risulta incantevole, adorabile nella sua caratterizzazione che bilancia fascino e goffaggine.
    Il film inizia con After Today, canzone introduttiva, da puro musical Disney, che accompagna lo spettatore e il protagonista nell'ambiente da dove la vicenda comincia.E a scuola, dopo pochissimo tempo, Max si esibisce in Stand Out canzone/video pop, per la prima volta lasciata in lingua originale nella versione italiana. Le canzone successive sono la bella On the Open Road e Lester's Possum Park un brano country assolutamente delirante. I momenti toccanti del film sono numerosi, e il rapporto padre-figlio viene esplorato in modo serio e non troppo cartoonesco. Il road movie prosegue attraverso numerose tappe (molte delle quali sottolineate da un brano strumentale nel corso del quale viene percorsa la maggior parte della strada. E poi c'è il dilemma della cartina, con Max che non sa cosa fare, e Pippo che, per via di Pietro, inizia a dubitare di proprio figlio: finalmente in un film Disney dei drammi di "vita vera", storie quotidiane (o quasi), ma non per questo meno affascinanti delle storie maestose dei Grandi Classici. La canzone sentimentale del film è Nobody Else but you, nel quale Max e Pippo riescono finalmente ad aprirsi dicendo cosa provano nei confronti dell'altro. E subito dopo, in seguito a una scena d'azione, si viene catapultati nel punto centrale dell'azione, il concerto di Powerline (emulo disneyano di Micheal Jackson) sulle note dell'energica Eye to Eye.
    Come Grrodon, mi rammarico che questo film non sia stato riconosciuto tra i Classici, dato che ha un posto speciale nel mio cuore.
    Storia personale: ricordo che, un paio di mesi dopo l'uscita del film, mio padre mi portò in macchina a fare un viaggio in macchina (in un paesino di montagna dove c'era una mostra di fumetti), e sul sedile del passeggero, mi diede la cartina dicendomi di dirgli tutte le indicazioni per arrivare, come Max.
    Queste sì che sono soddisfazioni per un figlio nerd.
  • “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
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