[WDTA] Atlantis: Il Ritorno di Milo
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Che razza di prodotto è Atlantis - Il Ritorno di Milo? Il lungometraggio in questione è quanto di più bizzarro si sia mai visto all'interno della filmografia Disney, col suo essere un film a episodi...non a episodi. E, no, non ha niente a che vedere con Pimpi, Piccolo Grande Eroe dal momento che i tre episodi sono più che altro tre fasi appartenenti alla stessa linea narrativa e non flashback o episodi distinti che avvengono in altri momenti. Non è un caso quindi che all'ultimo momento la Disney abbia rinunciato a mettere nel titolo il tanto amato "2" che designa tutti i suoi sequel "ufficiali". Milo's Return ha sicuramente origini televisive anche se non si capisce bene quale sia stata la sua genesi. Che si tratti di un antologia di episodi di una serie televisiva cancellata, come Il Mondo Incantato di Belle, è da escludere a priori dal momento che le tre parti sono collegate direttamente tra loro senza soluzione di continuità e formano un lungometraggio con una sua storia. Che però questo lungometraggio possa esser stato realizzato in tre episodi per poter esser comodamente suddiviso successivamente, avvalora l'idea che possa trattarsi di un film pilota, che avrebbe dovuto introdurre questa fantomatica serie televisiva. Questa è l'opinione più accreditata e sostenuta da IMDB, che dice anche che il flop del primo Atlantis convinse la Disney dell'inopportunità di farne una serie tv costringendola a metter mano a quanto già realizzato e facendo virare il prodotto verso un finale inaspettato.
Gli episodi altro non sono che tre tappe di un viaggio unico che Kida e Milo intraprendono in compagnia degli allegri avventurieri al soldo di Whitmore, recandosi in varie zone del mondo. Lo scopo è indagare su alcuni strani fenomeni verificatisi (che si sospettano avere a che fare con Atlantide) cercando nel frattempo di scoprire qualcosa in più del passato dell'impero perduto e dei suoi rapporti col resto del mondo. Il film ha tra i registi ovviamente quel Tad Stones che sembra aver avuto a che fare con tutti i prodotti d'azione della Disney Television, da Il Ritorno di Jafar a Buzz Lightyear. E il suo tocco da telefilm d'azione si sente ancora una volta: i personaggi si scambiano battute ironiche continuamente, l'introspezione è praticamente assente e relegata al finale e fa la sua apparizione un nuovo, quanto inutile personaggio: un cane di lava, animaletto inutile e irritante, che si becca il ruolo di pet della squadra adibito ad annusare a far dire ai protagonisti frasi del tipo "guardate! sta scavando lì sotto", "sta cercando di dirci qualcosa" o "bravo piccolo!".
Dopo la visita di Whitmore e soci, Kida e Milo decidono di seguirli alla caccia di un Kraken, mostruoso piovrone che si sospetta essere un guardiano di Atlantide disoccupato. Solito villaggio terrorizzato e finale inquietante, con una madre che coccola il suo bambino tentacoluto, futuro nuovo Kraken. Un finale che nel film ci è stato negato visto che si è deciso di tagliarne gli ultimi secondi per "non spaventare troppo i bambini", mettendo così un lieto fine e rendendo inutile la presenza della madre. C'è da dire che in questo sequel il personaggio di Moliére apparirà meno buffonesco e parecchio meno stereotipato che nel classico originale.
Ed è il momento di Chuck Norris! Dopo esser tornati dall'avventura, la combriccola si fionda immediatamente nel deserto dove dovranno risolvere un caso a base di stregoni animisti, coyote fantasma e banditi generici. Le atmosfere alla Walker Texas Ranger non ci azzeccano assolutamente nulla con Atlantis, rendendo il pezzo assurdamente inadeguato. Cavoli a merenda.
Il terzo e ultimo episodio, che poi è anche il finale del film, si svolge tra i ghiacci della Norvegia dove tra Dei vichinghi e giganti mostruosi di ghiaccio e di lava si disputa la contesa di un bastone magico, di origine atlantidea. Tra Odino, Brunilde, Ragnarok e Crepuscolo degli Dei si giunge alla fine che vede - a sorpresa - la riemersione di Atlantide. L'innalzamento tonale coglie lo spettatore alla sprovvista e per la prima volta in assoluto un sequel completa una questione che nel Classico originale era rimasta irrisolta (ovviamente escludendo il caso fidanzata del Gobbo) e una voce fuoricampo commenta l'evento dicendo che da quel giorno in poi il mondo non sarebbe più stato lo stesso: tutte le nazioni avrebbero pacificamente condiviso la tecnologia di Atlantide facendo puntare il pianeta Terra verso un futuro radioso e senza guerre. Decisamente un bel finale che sposta quanto visto finora in un universo narrativo parallelo al nostro concludendo nel migliore dei modi (e con una carrellata all'indietro analoga a quella del Classico) un film che per tutto il suo svolgimento era stato tremendamente mediocre.
La colonna sonora è priva di qualsiasi canzone, persino nei titoli di coda. Del resto anche il Classico era stato uno dei primissimi film a distruggere il mito del musical Disneyano presentando solo una canzone e per giunta nei titoli di coda.
Graficamente parlando siamo a livelli televisivi: sicuramente si nota una maggior cura nella colorazione e nei fondali di quanta se ne fosse vista nel Gobbo 2 o nel Ritorno di Jafar, ma questo non riscatta di certo il resto. I personaggi sono infatti pessimi, disegnati male e animati peggio. L'animazione è qualcosa che sorprende in negativo: i disegni già qualitativamente scarsi, potrebbero ancora reggere se se ne stessero fermi. Ma essendo questo un cartone ANIMATO, devono necessariamente muoversi ed è lì che accade il patatrack: movimenti già di sé poco credibili ed economici raggiungono il disgusto totale quando su una base assolutamente statica, le parti mobili (arti, bocche, menti) tremolano deformandosi, restituendo al prodotto quel tipico feeling da serie televisiva che la colorazione degli sfondi cercerebbe goffamente di dissimulare.
Al termine dei titoli di coda non si scorge il nome Toon Studios, benchè il marchio fosse già stato creato all'epoca dell'uscita del film. La realizzazione di Milo's Return fu infatti affidata non alla sezione delle Television adibita ai lungometraggi ma a quella plebea che si occupava di serie televisive, film per il Disney Channel e come in questo caso, lungometraggi pilota. Non sarebbe però stato l'ultimo film prodotto da quegli studi, dal momento che poco tempo dopo sarebbe arrivato il lungometraggio pilota della serie tv di Stitch, quel Provaci Ancora Stitch che avrebbe dato il via alla lunga serie di sequel dedicati alla creaturina blu.
vedere anche Sbonk
Possibile che la versione noleggio del film fosse diversa da quella Home Video? Perchè quando lo fittai in DVD 7-8 anni fa ricordo che il finale inquietante con il piccolo Kraken c'era eccome, dato che mi colpì parecchio.Valerio ha scritto:Solito villaggio terrorizzato e finale inquietante, con una madre che coccola il suo bambino tentacoluto, futuro nuovo Kraken. Un finale che nel film ci è stato negato visto che si è deciso di tagliarne gli ultimi secondi per "non spaventare troppo i bambini", mettendo così un lieto fine e rendendo inutile la presenza della madre
Comunque, l'ho rivisto giusto l'altra sera. Niente di che, solito DTV della Television tutto azione, ma, vuoi per la faccenda di Atlantide, vuoi per i tre episodi piuttosto interessanti, più intrigante di tanti altri.
ciao a tutti.
la scena "incriminata" del kraken e' introvabile?
la versione a noleggio che ha visto Astrus era una vhs?
grazie e ciao
lele
la scena "incriminata" del kraken e' introvabile?
la versione a noleggio che ha visto Astrus era una vhs?
grazie e ciao
lele
grazie ,Valerio
Lele
Lele