[Spillati Disney] W.i.t.c.h. Serie 7: New Power

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Ora, nella mia città sono riuscito a trovare WITCH solo con l'album di HSM2 e quell'affare sulla moda.Voi sapete se si trovava anche senza?

    No. Anchio ho sperato di comprare Witch con i soliti 2.50, ma in tutte le edicole è disponibile solo quello.
    E poi quelle marche e quegli stili su quell'affare della moda esistono davvero?

    Non credo. Sono stati creati apposta per le 5 ragazze; è come una rivista di moda, a mio parere.
    Lasciamo perdere poi il fatto che ricordi un po' troppo, e a troppo breve distanza di tempo, una scena simile del cartone animato nel finale della seconda serie.

    La serie televisiva non vale niente, non farci affidamento.
    Una rarità etnica in technicolor

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  • OK,grazie Hybiscus
    txam ha scritto:

    In effetti lo hanno già fatto, però spesso la seconda volta sa di dejà vu, non una bella sensazione in un fumetto seriale

    Io non ho molto apprezzato questa infiammabilità di Tara. Non solo perchè dovrebbe danneggiare quantomeno i vestiti che indossa ed il divano su cui siede, ma soprattutto perchè non può non notarsi.

    Nel n.76, pag.45, si vede che Cornelia cerca di colpire Matt con un raggio che frantuma i mattoni del muro. E se al posto del muro ci fosse stato il suo bacino?


    Le somiglianze sono due: in primo luogo, anche il potere di Howl deriva dall'aver raccolto lo spirito di una stella cadente, e dall'aver stretto un patto con lui; Howl ha avuto i poteri dello spirito Calsifer, che si è trasformato in un fuoco che obbedisce al suo potere (anche se risiede in un fololare, e non dentro di lui); la seconda somiglianza è che per fare accadere qualcosa di molto importante (nel caso di Calsifer, la liberazione dello spirito), la protagonista avrebbe dovutro svelare il segreto di questo avvenimento remoto, cosa che avviene attraverso una specie di ricordo/sogno non meglio definibile.

    Visto che ci sono, esplicito anche le altre due citazioni.

    Ne L'esercito delle dodici scimmie, il protagonista è inviato indietro nel tempo per indagare su un gruppo terroristico che si fimava con uno stencil che rappresentava dodici scimmie in circolo. Inoltre il protagonsta aveva un lontano ricordo d'infanzia in cui ricordava di avere visto uccidere un uomo in un aereoporto. Alla fine il protagonista incrocia gli occhi di sè stesso bambino pochi secondi prima di essere realmente ucciso nell'aeroporto.
    Nel film c'è sia la giustificazione della presenza del cerchio (i supposti terroristi che lo dipingevano) che l'incontro con sè stesso bambino (il viaggio nel tempo). Per contro, nel n.76 non c'è una giustificazione nè al cerchio di pietre sulla porta dello scantinato, nè all'incontro con sè stessa bambina.

    Il racconto di Ende, di cui non so citare il titolo, raccontava di una città surrreale in cui gli adolescenti, per crescere, devono superare una prova: hanno una giornata di tempo per capire da soli in cosa consista la prova, e superarla. L'unica consegna è che non dovranno vedere la loro amata per tutto il giorno. Solo alla sera, il protagonista capisce di avere perso: ciò che ci si aspettava da lui era proprio che disubbidisse.
    Mi sembra che la situazione sia la stessa di Irma: Matt (o chi per lui) la pone davanti alla scelta tra la magia (quella che le consentirebbe di assolvere i suoi doveri verso Kandrakar e le compagne, quelli stessi doveri che la hanno obbligata per anni a mentire alla famiglia e al mondo) e l'amore per un ragazzo. La risposta "giusta" consiste, di fatto, in una ribellione ai suoi doveri.
    Mha,per me,se un autore è bravo riesce a evitare la sensazione di dejà vu.


    Non si nota comunque perchè solitamente le 5 operano di nascosto o in altre dimensioni,e poi sono delle streghe,Taranee può creare fuoco che non brucia (lo ha già fatto nel numero 2) o riparare ciò che si è bruciato.

    Ma sei sicuro che Cornelia avesse lanciato un colpo letale per un uomo?

    Ah,e grazie per i chiarimenti riguardo le citazioni.Quella di Howl te la potevi risparmiare perchè alla fine c'ero arrivato comunque,ma grazie.
  • Ciao, :)
    La serie televisiva non vale niente, non farci affidamento.
    Capisco benissimo che chi ha letto prima il fumetto non apprezzi quei cartoni, ma io ho iniziato dai cartoni, che ho paragonato favorevolmente ad altri dello stesso genere, e da qui sono passato al fumetto.
    Indubbiamente sono due mondi diversi con pochi punti in comune. Il cartone è più bambinesco e spettacolare, e ha cambiato la ottima psicologia dei personaggi del fumetto (peccato!). Però, in certe parti, la trama mi sembra costruita meglio, con meno incongruenze. La seconda serie, dopo un inizio debole, si è rivelata una successione impressionante di colpi di scena, e direi perfino che la Nerissa del cartone mi è sembrata molto più interessante di quella del fumetto.
    Non si nota comunque perchè solitamente le 5 operano di nascosto o in altre dimensioni, e poi sono delle streghe,Taranee può creare fuoco che non brucia (lo ha già fatto nel numero 2) o riparare ciò che si è bruciato.
    Se fosse sempre così, non lo avrei criticato. Però negli ultimi numeri si è visto Taranee fiammeggiare per la strada mentre i passanti guardavano altrove.
    Ah,e grazie per i chiarimenti riguardo le citazioni.Quella di Howl te la potevi risparmiare perchè alla fine c'ero arrivato comunque,ma grazie.
    Prego. Spero che sia stato interessante anche per qualcun altro.
  • Speciale Lucca

    Witch #80: Emozioni

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    Che Macchetto stia facendo del suo meglio per risollevare Witch è indubbio. Ed è indubbio che almeno in questo caso il suo meglio coincida col suo peggio. Si è parlato più volte della retcon di quest'ultima saga, ma è davanti a numeri come questo che la cosa ormai cessa di essere vagamente giustificabile, e no, non esistono più forzature in grado di di negare quella che è ormai l'evidenza: Will e Taranee sono diventate originarie di Heaterfield. Giunti all'OTTANTESIMO numero doveva pur succedere. E così come sul Topo ormai dilaga l'ignoranza di autori che cercano di raccontarci in tutti i modi il primo incontro tra Paperino e Paperina, ignari del fatto che sia avvenuto in tempo reale e proprio nei fumetti, così anche in Witch ormai gli echi di continuity si fanno sempre più lontani, rimpiazzati da uno status quo talmente stabile che chiunque potrebbe essere in grado di scriverci storie su storie. Allungando il brodo per un altro centinaio di numeri. Perchè tanto vende, sia mai che un fumetto chiuda quando ha fatto il suo tempo.
    Nel risanamento che sta avendo la Disney in questo periodo, e che sta piano piano lambendone ogni settore, fumettistico o cinematografico che sia, sembra proprio che sia Witch ad essere rimasto indietro. Le nuove politiche che giungono da Burbank e che antepongono una sana base qualitativa al facile guadagno a breve termine di stampo Eisneriano, sembrano infatti non aver ancora toccato quello che in questi tempi di crisi è stato la punta di diamante del Disney Italiano, che sembra essere rimasta bloccata nello squallido canglo epocale di inizio secolo, in cui ogni settore stava toccando il fondo. La Disneyanità dei contenuti contrapposta alla superficialità modernista della confezione stanno rendendo Witch sempre più un prodotto ibrido, pasticciato, incapace di poter essere apprezzato nè dai puristi più raffinati nè dalle bimbeminkia più winxofile. Insomma, il Chicken Little del fumetto Disney.
    Ed è chiaro che quando perdi credibilità ci vuole niente per deludere: in questo caso siamo di fronte a Emozioni (Macchetto/Urbano), un numero di passaggio. Un altro? Ebbene sì, un numero che serve a far da stacco tra il blocco Fuoco + Acqua e il prossimo (intitolato presumibilmente Aria). Se ci si pensa è più che fisiologico avere un numero di respiro in una saga che comunque ha il pregio di essere abbastanza coesa, ritmata e vagamente corente nel suo svolgimento. Va ricordato che su sei numeri questo è solo il secondo in cui si tira il fiato, che per giunta è sceneggiato da Macchetto, come gli altri, e che in fin dei conti non rappresenta una parentesi troppo slegata dal resto come poteva essere il numero di Ferrari sulla notte di San Lorenzo. Nasce poi il fratellino di Will, non si capisce bene dopo quanti mesi di gravidanza ma così è. E questo è un altro fatto importante. Insomma in sè il numero non ha niente di criminale ma è un'ottima cartina tornasole per capire quanta poca credibilità è rimasta a questo povero fumetto. Fumetto che infatti oltre al personaggio piuttosto ben riuscito dell'ostetrica, non offre molto altro e che anzi mette in una luce piuttosto ridicola tutti gli altri personaggi, oramai incapaci di comunicare alcunchè. Vedere pagine e pagine in cui Peter e Cornelia inscenano il siparietto delle grandi pulizie con la straabusata gag dell'armadio riempito di roba è irritante, scoprire le segrete pene amorose della severa insegnante di danza è inutile, e veder sbocciare l'ennesimo pseudoamorazzo di Irma è svilente per i suoi precedenti uomini. O quantomeno è svilente per Joel, che ci era stato così caldamente imposto come rimpiazzo di Martin, e invece adesso è finito...nella storia breve. La Band (Radice/Turconi) infatti lo rimette in pista, ma come semplice amico (-___-) di Irma, tralaltro bassista di una band estranea ai Cobalt Blue. Visto che Matt è diventato il braccio destro di Dio può anche darsi che si siano sciolti ma spiegarlo nel fumetto non sarebbe stato male. Vedere la Radice così svalorizzata poi dà parecchio fastidio, a questo punto preferirei vederla sulle pagine di Topolino, a far da contraltare con la sua sensibilità femminile alle storie sempre più superficialoidi della scuola gianattiana.


    Witch Speciale: Notte di Magia

    Vedersi allegare a Witch una volta tanto non un fronzolo idiotone, ma un albo speciale e per giunta a fumetti, e per giunta migliore del numero regolare (non che ci voglia molto...), e per giunta disegnato bene, è stata una graditissima sorpresa. Un po' meno mettersi a leggerlo e scoprire a tre quarti della storia una serie di cadutone di stile non indifferenti nei dialoghi della battaglia finale. Ma è Witch, bisogna accontentarsi. E questo Speciale qualcosa di cui accontentarsi direi che lo offre, anche solo per quanto riguarda il comparto grafico. Notte di Magia (Ferrari/Dalena-Razzi) infatti offre ben 56 tavole disegnate ad arte e colorate ancora meglio in cui i personaggi di Witch tornano ad avere una loro estetica, un'espressività di tutto rispetto e a muoversi in scenari di forte atmosfera. Tavole per giunta parecchio grandi, visto che il formato dell'albo è differente da quello dei numeri normali, e maggiormente esteso sia in lunghezza che in larghezza. Poi la trama è quello che è, con una storia del terrore che diventa vera, il mondo dei mostri che giunge sulla terra pronto a combattere contro una fatina leziosa che fa la parte della cattiva, e l'Oracolo che nel finale si rivela essere un personaggio ormai totalmente sputtanato. Ma non importa, ripeto, come regalo non è stato affatto male, anche perchè è un po' che mi sfoglio l'albo riguardandone i disegni. Disegni che come già accaduto in passato in speciali di questo tipo presentano un inchiostratura blanda, se non assente, che mette in bella mostra le smatitate dei disegnatori, come nell'animazione Disney del periodo Xerox. Una piacevole particolarità è il citazionismo sfrenato che pervade la Heaterfield in festa: in giro per la città si possono vedere infatti tizi (più o meno) travestiti da celebri personaggi Disney. Si inizia da Joel e Martin in versione Incredibili, per passare al Peter/Jack Sparrow e alla Cornelia/Elizabeth Swann. Tra la folla spuntano oltre a Topolino e Pippo pure Zick e ben DUE (!) Evroniani, e nelle scene in cui la città è invasa dai mostri fa continuamente capolino pure Mike Wazowsky, che stavolta è proprio lui e non un cosplay qualsiasi.
  • Emozioni:
    Brutto. Decisamente il numero più brutto della settima serie (finora).
    La storia è divisa tra il finto allenamento di Haylin alla Jensen Academy insieme
    all'istruttrice finta-scontrosa, la nascita di William (di tutti i nomi esistenti e inventabili
    proprio quello?), le finte comprensioni sulla famiglia di Taranee (non si scopre niente di
    utile), l'uscita romantica di Irma e Stephen (devo ammettere che erano carini... i
    colombi, non loro) e la visita di Cornelia nella nuova casa di Peter (il disordine era
    esagerato, ma almeno il racconto era interessante).

    La Band:
    Mi spiace dirlo ma nemmeno questo mi è piaciuto granchè, più della storia di questo mese
    ma meno delle altre brevi. L'idea dello scontro tra Irma e Cornelia era buona, ma il finale
    mi lascia un pò delusa. Peccato.

    Nella rivista come al solito continua a pullulare pubblicità sulle varie novità su hsm (ma
    non basta?)
    C'era l'articolo sulla band del momento (e che band...) e il poster con da una parte il cantante
    dei Tokio Hotel e dall'altra le Witch con la scritta siamo di moda.
    Se proprio volete comprare questo numero leggetevi solamente lo speciale, ne vale la pena.

    Speciale Witch: Notte di Magia

    Finalmente uno Speciale con la S maiuscola.
    I disegni sono bellissimi, la grafica idem (la tavola a pagina 16 è fantastica) e finalmente
    abbiamo un assaggio dei famosi,nuovi e potenti poteri delle guardiane, che sono allucinanti.
    Alla festa di Halloween si possono notare costumi davvero notevoli, gli incredibili, i pirati, topolino, zick, 2 evroniani e una con la maschera di dory (pag. 23).
    Lol, c'è pure uno vestito da doccia, con tanto di tendina (pag.7 terza tavola).
    La storia continua con il racconto horror di Irma che successivamente diventa realtà.
    E qui sbuca fuori una piccola osservazione: quando le ragazze si trasformano, perchè Will invoca il cuore di Kandrakar invece di dire l'orrenda frase e il potere che li unisce ?
    Seconda osservazione: perchè tutte quante hanno il bracciale della radice dei poteri,
    comprese Will e HayLin?
    Comunque è un bello speciale e il personaggio di Lilian è messo molto in rilievo.
    Una rarità etnica in technicolor

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  • Di parere totalmente opposto.Per me EMOZIONI è un ottimo numero,anzi di questa saga è il numero che mi è piaciuto di più.Mi è arrivato dritto al cuore e tutto si è incastrato alla perfezione.Augusto Macchetto, col suo grande talento, ha approfondito alcuni aspetti della vita delle WITCH, attraverso episodi di vita quotidiana (con la sola eccezione di Will) che non cadono nel ridicolo e si rifanno ben poco a stereotipi.Si riprende la trama lasciata in sospeso dell'adozione di Taranee, di cui alcuni si lamentavano che fosse stata subito abbandonata.Hay Lin si guadagna una nuova amica,e la nascita di questa nuova amicizia ha uno sviluppo che mi ha ampiamente soddisfatto.Molto affascinante la storia d'amore fra Irma e Stephen,buone le scene con Peter e Cornelia.E poi nasce William, e le scene con il ciccione che doveva rimuovere l'auto di Dean Collins a cui mostra amicizia mi hanno commosso.Buone la metafora del palcoscenico, che sintetizza ampiamente il tema portante del numero.Insomma, una storia davvero bella,fossero tutti così i numeri di pausa.E comunque grazie allo speciale abbiamo comunque una storia standard,e anche buona.E non ho proprio visto una volta quegli orridi costumi.

    Non ho capito cosa intende Grrodon dicendo che Will e Taranee sono di Heaterfield.Cioè,vengono da fuori,lo so, ma dove si dice che diventano di Heaterfield?

    Un paio di note:
    -Meter,vero nome della cattiva di turno,viene dal greco meter, cioè madre
    -ora che ci penso,la nuova versione trasformata di Hay-Lin era già apparsa sulla copertina del numero 73

    Quanto a WITCH ON STAGE, anche io ho avvertito un calo rispetto alle scorse puntate,ma non merita un commento negativo.Un buon modo per concludere l'albo.Teresa Radice è comunque abile in queste storie conclusive e non ce la vedo per niente sprecata.Storie che hanno anche il pregio di mostrarci lo stile di Turconi su WITCH,serie sulla quale le variazioni stilistiche fra un disegnatore e un altro sono poche.Non è un commento negativo,ma pur notando i vari stili dei vari disegnatori,su WITCH si differenziano di ben poco.Stefano Turconi mi sembra l'unico che proponga uno stile diverso da quello delle storie lunghe.


    Anche Notte di magia è un'ottima storia.Mi è piaciuto di più il numero regolare,ma anche questo è buono.Una storia semplice e del tutto celebrativa,ma sviluppata bene,con un suo perchè e che soddisfa il lettore,sia per la trama che per i disegni.Poi colorati di arancione quei costumi sono sopportabili.Riguardo i disegni,Dalena è uno di quei pochi che varia un pò lo stile di WITCH e lo varia molto bene.
    Di Ferrari ho letto davvero poco,giusto le ultime sue due storie di WITCH e GAMBADILEGNO GAME OVER,mi devo informare di più su ciò che ha scritto questo autore,perchè mi pare abbastanza bravo.

    Riguardo le varie citazioni,anche io ho visto i vari personaggi da voi notati,ma ho visto un solo evroniano (quello nella vignetta con Zick e Topolino).E nella stessa vignetta in cui ci sono Pippo e Dory c'è uno che somiglia a Dylan Dog,almeno credo visto che non sono pratico del personaggio.Nella stessa tavola dove si vede Mike,si vede anche un mostro che assomiglia al Grinch.
    Quanto al Principe di Halloween, si rifà un pò a Jack Skeleton,ma a me ha ricordato non poco l'amico stronzo di Bonny-Ed,tant'è che la stessa antagonista della storia cita l'unico albo in cui Bonny-Ed e il suo amico sono apparsi:IO...ODIO HALLOWEEN.Che gli autori abbiano letto questo atipico fumetto?Mha...
    Certo non è il primo caso di citazionismo,nella festa di Halloween del primo numero,fra i partecipanti ce n'era uno vestito da Paperino.
    Poi ,l'Oracolo non mi sembra per niente sputtanato,non è certo la prima volta che sottopone le ragazze a delle prove per fargli imparare qualcosa,e anche se Kandrakar è bloccata dal resto del cosmo,l'Oracolo può comunque esercitare la sua influenza sulla terra grazie a Matt,quindi le vicende della storia sono possibili.
    Il fatto che questo sia il terzo Halloween che compare nelle storie delle WITCH sembra convalidare che le ragazze sono diventate guardiane da due anni.
  • Puoi mettere uno spazio dopo i punti e le virgole?
  • OK,messaggio ricevuto
  • camera9 ha scritto:OK,messaggio ricevuto
    Mi sento preso in giro.
  • ???
    E perchè? Parlavo sul serio. Non lo farò più.
  • Witch #81: Aria

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    Oh che bello rivedere Enna di tanto in tanto, sarebbe bello anche rivederlo di poco in poco, ma anche così va più che bene. Macchetto gestisce la cosa e si fa aiutare qua e là da sceneggiatori che lavorano in sintonia con lui, e se tra questi nomi c'è quello di Enna, il migliore, bè, l'alternanza autoriale di livello altissimo è assicurata e per una volta c'è da stare allegri pensando a ciò che il futuro riserva a questo povero massacratissimo fumetto. Certo, questo non elimina certo tutti i contro che ci sono stati finora: la retcon, i personaggi che ormai hanno pochissimo da dire, lo status quo che ormai non è più credibile, le contraddizioni, la cornice di rubriche e via dicendo, ma la sensazione è quella di essere in buone mani, professionali e che al fumetto tengono di più di quelle in cui eravamo durante il disastro della serie scorsa.
    Va poi detto che Aria (Enna/Campinoti-Salfo) non è il massimo che si sia mai avuto dall'autore, e forse per contrasto con la mediocrità del periodo, era riuscito ad emozionarmi maggiormente lo scorso suo numero, quello che si pensava concludesse il ciclo dei Ragorlang, con una dignità quasi immeritata per la disgraziatissima saga del restyling. Qui invece siamo immersi in un contesto qualitativo comunque più alto di prima, e quindi l'apporto Enniano spicca di meno. Però spicca, poco da fare, e le sue finezze sceneggiatorie si prendono il loro bello spazio. Enna è credibile, Enna sa raccontare, Enna riesce a impreziosire elementi narrativi che in mano ad altri sarebbero rimasti piuttosto banali.
    Invece i disegni mi hanno orripilato. Magari non nella prima parte, dove sono anche più che accettabili, e riescono finalmente a farmi accorgere dei nuovi cortumi delle Witch, cosa che ormai non mi toccava minimamente durante la lettura. Ma è verso il finale che, non si capisce bene perchè, il lato grafico decade sempre di più fino a raggiungere i mitici picchi di disgusto di pp. 78/81, carichi di ragazze deformi, espressioni dementi e un'anatomia da prima elementare.
    I Costumi (Radice/Turconi) non si discosta minimamente da quello che pare essere l'andazzo solito delle brevi di Teresa, sicuramente di livello migliore di quelle dello scorso anno (superficialissime), ma in cui si vede che l'autrice è sacrificatissima. Oltretutto il messaggio anti-trendayolo della storiellina pare una voce soffocata all'interno di un giornale che lo confuta dalla copertina fino all'ultima pagina. E viene pure da chiedersi: ma se ne saranno accorti?
  • Credevo, dopo il numero scorso, che non sarei mai più tornata a recensire witch e invece, sono riuscita di nuovo a respirare grazie ad Aria, di un Enna che riesce a rendere interessante anche la storia più semplice. Mi chiedevo, cosa accadrà mai ad Hay Lin? Una ha scoperto di essere stata adottata, l'eterna single ha trovato marito e... poteva mai mancare "il trasloco"? Trovo che Enna sia più adatto a sceneggiare storie per un pubblico femminile, perchè mentre gli altri due cambiamenti mi sono risultati fastidiosi e troppo immediati, la sua poesia ha fatto sì che l'abbandono del Silver Dragon sia risultato naturale, un avvenimento che DOVEVA accadere. Ma witch in fondo non ha più niente da raccontare e ci aggrappiamo a queste "notizione" mentre una potente dark mother scuote e percuote questo fantoccio di fumetto. I costumi: Teresa colpisce con arguzia lo slogan "witch è moda", riuscirà a fare qualcosa più interessante di una storia breve quest'abile sceneggiatrice?
    ma se ne saranno accorti?

    non credo, non hanno compreso la natura del mio rospo anti-welcome, figuriamoci...
  • Grosso modo concordo con quanto detto finora.Un buon numero, Enna in gran forma.
    Anche I costumi è un'ottima autoconclusiva.


    Con questo però non sono d'accordo:
    i personaggi che ormai hanno pochissimo da dire, lo status quo che ormai non è più credibile,
    Ma witch in fondo non ha più niente da raccontare
    Secondo me si possono avere ancora molte belle storie da questo fumetto.
  • camera9 ha scritto:Secondo me si possono avere ancora molte belle storie da questo fumetto.

    Se i nemici saranno mal utilizzati come la Dark Mother allora meglio di no.

    Comunque Aria è un bel numero, dopo numeri e numeri scritti da un solo sceneggiatore non mi sarei mai aspettata
    che questo mese lo scrivesse qualcunaltro. Ma quando questo qualcunaltro è Enna mi va anche bene, altrochè.
    Lo stile di Enna è evidente lontano un miglio, ho apprezzato il modo in cui ha interpretato il trasloco e la ricerca
    della radice. Per un personaggio come Hay Lin un cambiamento radicale come il cambio di casa, che la rendeva
    protetta e al sicuro era necessario per farla uscire dal guscio della sua insicurezza che la rendeva nonna-dipendente.
    E' da tanto che non vedevo i disegni di Campinoti. Interessanti i rami che entrano nella fortezza a pagina 82,
    ma ho trovato assolutamente scialbe e sproporzionate le immagini nelle pagine 80 e 81: la mano di Matt fa impressione.
    Storia indifferente quella de I costumi se non fosse per l'assurdità dei disegni fatti da Janet (un modello sembrava
    un cavofiore umano).
    Com'è che l'albo di hsm è più grande del calendario witch in allegato?
    Una rarità etnica in technicolor

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  • Considerando il livello del periodo, anche io considero il n.81 un buon numero.
    Non voglio farne una questione di nomi, comunque mi sembra che la recitazione dei personaggi sia diventata più naturale e credibile che in altri numeri recenti, e lo spunto del trasloco è stato utilizzato bene.
    Anche la grafica mi è piaciuta, anche se farei notare che, se il layout è di Campinoti, un antico veterano di questa testata, il cleanup che ha definito la fisionomia dei personaggi è di Federica Salfo; confesso che questo nome mi è nuovo.
    C'è un cambiamento di grafica da pag.79 in poi, con alcune immagini poco credibili come posizione e proporzioni (di cui ha fatto le spese soprattutto Matt, che io odio cordialmente in questo ruolo out of character) e un paio di bocche manga di Haylin. Probabilmente erano in ritardo con i tempi, ed hanno affidato le ultime tavole a qualche altro disegnatore non menzionato.

    Una caratteristica che non ho apprezzato è che in alcuni punti non si distingue il sogno dalla realtà. Non ho capito, per esempio, se l'episodio del Silver Dragon investito dal tornado (o quel che era) e della libellula è reale, o un sogno. Da come inizia e come finisce sembra far parte della realtà, ma la parte centrale...
    Poi non ho capito: la tempersta era in qualche modo magica? Era un'entità con una volontà propria? A momenti sembra di sì.
    A me piacerebbe finire una storia con l'impressione di averla capita.

    Anche la parte "realistica" della protezione civile avrebbe richiesto più riflessione e documentazione.
    A parte la storia degli strani tornado (Tifoni? Depressioni? Boh...) attirati dai campi della corrente elettrica, teoria definita sciocca anche nell'ambito della storia che la utilizza, poi facciamo la scoperta, attribuita ad un illustre meteorologo, che due depressioni emettono aria (?) ed un'altra la risucchia. (?).
    Abbiamo anche la proposta intelligente di un esperto della protezione civile di evacuare, in 36 ore, una città di ottocentomila abitanti, che saranno sistemati... dove? In tende, subito prima di una tempesta? Non sono comunque più sicure le case in muratura?
    E poi, le linee elettriche erano già danneggiate, e i tecnici le lasciano in tensione mentre le riparano?
    Non potevano, le witch, trovare un angolino poco affollato e abbattere un traliccio coi loro raggi?
    Eppoi, cosa vuol dire che una centrale elettrica collassa per un'onda d'urto trasmessa attraverso il terreno? Ho un'idea abbastanza chiara di una centrale elettrica, ma non riesco a dare significato alla cosa.
    Insomma, ho sentito ancora una volta il bisogno che almeno le parti realistiche vengano affrontate con più cognizione di causa.
    Va beh, comunque l'insieme è abbastanza piacevole.

    La corta... che dire? A me le corte non sono mai piaciute molto, con l'eccezione di quella del n.67 che è carinissima come ironia e disegni.
    Però questa, del n.81, è davvero ironica: mentre da una parte si scrive che WITCH è moda, questa storiella sembra fare la parodia di queste stesse esagerazioni.
    Anche nel n.64 la storia breve parodiava i test a punti, che la stessa rivista propone in grande abbondanza da anni.
  • Witch #82: Energia

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    Pare che Macchetto si sia preso una pausa bella lunga (oddio, rispetto alla sua precedente frequenza, chiaro), visto che anche questo mese il numero non è suo. E dopo il bravo Enna, tocca a Ferrari che finora era sempre stato il novellino in questo trio di sceneggiatori a cui è stata affidata la settima serie. Un novellino che sceglie proprio questa occasione per fare un salto di qualità bello grosso, dopo alcune prove che mostravano ancora parecchia inesperienza, pur rivelando una certa volenterosità. Energia (Ferrari/Zanon-Baldoni) infatti è un numero piuttosto buono, che svolge senza troppe pecche il suo compito, forse il più arduo, ovvero mostrare il turno di Will, che dovrebbe (e sottolineo dovrebbe) essere delle cinque il personaggio più interessante, nonchè il capo. E siccome in ottanta numeri tutto ciò che si è riusciti a mostrare di questo personaggio è la sua spiccata propensione alla paranoia, ecco che l'intera ricerca delle radici del suo potere è una gigantesca pippa mentale, un vaneggio lungo quanto l'albo, che spesso si incrocia con la realtà fino a portare all'inevitabile conclusione, che vede il ritorno sulle scene di una Dark Mother più libera che mai. In tutto questo le stonature a cui siamo abituati sono minime e raggruppate per la maggior parte verso l'inizio della storia, con qualche scivolone umoristico e qualche semplicioneria sceneggiatoria qua e là. Fortunatamente quando il sogno di Will ingrana, il numero assume una luce assai più interessante. L'unico elemento ancora parecchio fastidioso è Matt, che non si capisce bene né a che gioco giochi lui, né a che gioco giochino con lui gli autori visto che non è ancora stato chiarito il suo nuovo ruolo, e addirittura inizia a sembrare che alcune cose siano state date per scontate (il riferimento di Irma al suo "aver avuto" una storia con Will...mi sono perso qualcosa?). Tuttavia la radice del potere di Will sembrerebbe implicare un pur parziale ritorno del personaggio al precedente status, con buona pace della retcon. Quanto a Le Scenografie (Radice/Turconi) siamo sempre là. Nel suoi piccolo Teresa con questa miniserie riesce a far notare la differenza dalle porcherie brevi della scorsa saga, ma il suo sottoutilizzo risulta assai fastidioso. Inoltre già il fumetto di Witch è così agonizzante che per ricreare interesse occorre inventarsi di sana pianta mille e più colpi di scena, figuriamoci quanto può essere interessante ORA COME ORA volgere lo sguardo sulla dimensione quotidiana delle cinque. Vabbè pazienza, per fortuna che è fatta bene.
  • Mi associo nel considerare "Energia" un buon lavoro, anche meglio di "Aria" che era già al disopra della media recente.
    L'inizio, la festa in cui tutti chiamano Willelmina la povera Will, è un po' tirato e ripetitivo. E' vero che Collins può avere detto a tutti i suoi parenti di chiamarla così, ma che anche sua madre sia così insensibile...
    L'intervento dell'odioso Matt-oracolo è stato un po' meno fastidioso del solito, se non altro perchè ho avuto la soddisfazione di vedere Will (intesa come Willelmina) che lo scaccia in malo modo.
    Ma come hanno fatto ad introdurre in WITCH un out of character così stridente? Se quello è l'oracolo in incognito tutto si spiega, se no è come se avessero fatto morire il vecchio personaggio per sostituirlo con questo inverosimile santone. Oserei dire che Phobos ha fatto una fine migliore.
    Un lato positivo della storia è che, quasi sempre, si capisce che cosa è reale e che cosa è onirico, e anche perchè Will subisce le allucinazioni. Queste hanno un doppio effetto: quello, voluto dalla Dark Mother, di portare Will fino a lei per liberarla, e quello di consentire a Will di prendere coscienza delle radici dei suoi poteri e potenziarla ancora di più. Secondo me questa coincidenza avrebbe dovuto essere giustificata meglio (si può interpretare come una crescita dovuta alla lotta interiore, ma perchè mai i due epiloghi avrebbero dovuto essere così contemporanei?), e anche il legame tra la scoperta dei legami (scusate il pasticcio di parole...) di Will e la rottura di quelli della Dark Mother non è assolutamente chiaro per me.
    Anche l'origine dei poteri... uno potrebbe pensare che coincida con la consegna a Will del Cuore di Kandrakar da parte di Yan Lin nel primo numero, no? Però, se Will(elmina) era predestinata a ciò per cause precedenti, i ricordi rivelatori dovrebbero riferirsi ad eventi precedenti, come nel caso del meteorite di Taranee, e non a legami affettivi (con le altre Witch, con la nuova famiglia, con Matt...) che sono successivi alla consegna del CdK.
    Potrei obiettare anche sul contrasto tra la ricerca solitaria delle radici dei poteri e l'appello all'unità del gruppo che è abituale per WITCH e viene ribadito anche alla fine, ma non carichiamola troppo... diciamo che la storia della settima serie sembra avviarsi ad una conclusione più dignitosa ed interessante rispetto a quanto il suo inizio facesse presagire.
  • Carino, carino... I soliti problemucci di Willhelmina, nessuna rivelazione. Pin-up da bruciare, copertina quasi. Abbiamo a pag. 25 i mitici pannolini kandra-baby con l'ippopotamo blu della lines. Matt sparisce letteralmente a pag. 30 (ha davvero dei poteri, è davvero l'orcacolo in altre vesti?). Il male prende la forma, ironicamente, del grillo parlante. Il mondo della fantasia di Willhelmina è proprio "fantasioso", wow, che ragazza creativa (sembra di essere spuntati in una puntata dei TeleTubbies). E così la mater oscura si libera sfoggiando un elegante completino nuovo grazie alla liberazione del potere "energetico", bha... volevano chiudere in fretta? Meglio così... E a pag. 67 Willhelmina può sfoggiare da tutte le angolazioni il suo splendido costume da ciclista riuscendo a sfuggire poco dopo da una stupidissima malvagia che non ha imparato la lezione numero 1: mai lasciar andare un possibile intralcio per i propri piani. Quesito: ma quand'è che Matteo e Guglielma si sarebbero lasciati? Ci siamo persi qualcosa?

    Storia breve: molto graziosa. Fate cose nuove ragazzuole (lo dice persino la più monotona del gruppo, quindi...). Irma indossa ancora quell'orribile felpa nera con le stelline che va tanto di moda, la all star fa pubblicità occulta? Che la Radice dei poteri e non, torni a sceneggiare le storie principali.

    Questo è tutto. Alla prossima risata.
    Ultima modifica di Icnarf il giovedì 17 gennaio 2008, 21:19, modificato 1 volta in totale.
  • Salve a tutti, sono nuova di questo forum, ma mi piace molto come è impostato e il livello dei commenti che ho letto finora. Pubblico una piccola recensione sull'ultimo numero di WITCH, che ho scritto sul mio blog (oddishland.splinder.com) dedicato ai fumetti.

    La trama non è malaccio, anche se alcuni punti non mi sono piaciuti molto. La rappresentazione del mondo interiore di Will a mio avviso è ben fatta, la scena del circo con Taranee giocoliera è molto suggestiva, credo si abbini bene al personaggio, e mi sembrava quasi di sentire la musichetta tipica dei tendoni; al contrario, la scena in mare con Irma è un po' frettolosa, la foresta incantata è molto bella, mentre l'apparizione di HayLin è talmente fugace e poco consistente, che potrebbe anche non esserci; il grillo parlante mi sembra del tutto fuori luogo, rispetto ai personaggi soliti di W.I.T.C.H.. La scena del lucchetto con Matt è veramente kitch, potevano inventarsi qualcosa di più convincente e meno sfruttato. Continuo a non sopportare il personaggio di Matt, che non si capisce se ha poteri magici o meno (appare, scompare, però per cercarla cammina), e soprattutto non si sa da che parte sta, e perchè sia necessario comportarsi in modo così distaccato con Will; personalmente credo che, se le fosse rimasto vicino, se l'amasse davvero, avrebbe fatto meglio, sia per Will che per la missione intera. Su alcuni forum si vocifera che in realtà, non sia il vero Matt, ma l'Oracolo in incognito; non credo sia vero, ma questo spiegherebbe perchè si rifiuta di stare con Will.
    (A questo proposito vorrei aggiungere che secondo me, Will e Matt ora non stanno affatto insieme; non c'è mica bisogno di dirselo chiaramente: un rapporto così non è un rapporto di coppia, quindi, la loro storia insieme è finita. Senza precludere però un ritorno, anche se, fossi in Will, sarei piuttosto arrabbiata!)
    Il particolare della chiave ancora al collo, mi chiedo, sarà sfruttato nei prossimi numeri, o verrà accantonato e dimenticato come tanti altri?
    Devo dire che, l'aspetto del plot che meno mi piace, di questa serie, è il procedere a blocchi; cioè, nel numero su Tara, si parla solo di lei, nel numero su Irma, solo di lei, e così via, senza contare che nel frattempo, i mesi passano e qualcosa dovrà pur succedere anche alle altre; sono passati sette numeri, più o meno, dall'inizio dei nuovi poteri, e dal repentino cambiamento di Kandrakar e di Matt, e ci sono numerosi particolari lasciati nel vuoto.
    Per quanto riguarda gli errori, ho notato solo che, quando Will guarda la scena con HayLin, è quest'ultima che le sta insegnando a danzare, mentre sappiamo tutti benissimo che HayLin è la meno dotata del gruppo, ha quasi rischiato di esser lasciata fuori dallo spettacolo.
    La pinup e la copertina non mi sono piaciute; la copertina non ha senso, non ha significato, se non quest'ennesimo ritorno alla moda, al fashon e al glitter, che personalmente non reggo proprio. La pinup mi è sembrata sprecata, Will sembra deforme; credo che, almeno per la Detentrice del Cuore, potevano fare qualcosa di molto, ma molto più significativo. I disegni interni sono altalentanti...ho trovato molto belli alcuni sfondi e fondali, mentre alcune espressioni sono molto poco particolareggiate. Nel complesso, mi aspettavo un po' di più dal numero su Will!
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