[Spillati Disney/Red Whale] Monster Allergy

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Copio e incollo quanto ho appena scritto su Sbonk:


    In perfetto "Dinsey Style" Monster Allergy si conclude con un numero finale che non chiude proprio nulla. Anzi, a volerla dire tutta quella dei domatori neri che si alleano per vendicarsi del mondo dei mostri che gli ha esiliati sembrava essere una nuova trama, iniziata nel numero precedente con la ricerca di Dan Tulasech.
    Insomma, viene interrotta facendo perdere i poteri al protagonista che diventa un "bambino normale"; che poi di normale non ha niente, perché rimane sempre il figlio di un'umana e di un mostro. Ragion per cui suona un pò di forzato la perdita della "vista" assiema al dom.
    Ma tant'é, ai piani alti hanno deciso che la serie chiude, qualunque siano i motivi. Scarse vendite, problemi con gli autori per il fatto che hanno venduto i diritti in Usa alla Warner Bros, strategia mediatica in concomitanza con la messa in onda su Rai2 del cartone animato. O tutti questi motivi messi insieme.
    Termina così in maniera ingloriosa, con un finale degno di Pk2 e PkFrittole, uno dei fumetti più belli degli ultimi tempi, che è stato una novità interessantissima e importantissima nel panorama fumettistico italiano e europeo. Senza MA oggi forse non avremo Wondercity, almeno non così come lo conosciamo.
    Speranze di vedere una nuova serie in futuro?
    Nell'ultimo numero di PkFrittole, le rubriche ne sancivano la fine, annunciando le ristampe di Pkna mentre il PkTeam era al lavoro per nuove sorprese. Di una nuova serie su Paperinik nemmeno l'ombra; ci sono molto speranze allora nel caso di Monster Allergy, visto che nell'ultimo numero non c'é uno stralcio di rubrica? Praticamente la Disney che fino all'albo precedente metteva in numero telefonico per gli abbonamenti e diceva ai lettori che la serie non chiudeva, si passa alla grande nell'ultimo numero. Addirittura non c'é neanche una preview del primo numero della ristampa (complimenti per la pubblicità!). L'unico avviso ai lettori, storia a parte, è la doppia pagina tra il sommario e la storia, dove compare la già citata frase "Attenzione! Con questo numero finisce la prima serie di Monster Allergy". Frase che non dice assolutamente nulla su un futuro della serie. Diciamo che è solo una flebile speranza per chi come me ha amato questo fumetto.
    Venendo alla storia non male i disegni, molto belli i colori di Lorenzo Ortolani. Sulla sotria c'é da dire che va molto veloce per dare spazio ai vari elementi che vengono inseriti (l'arrivo del cugino di Dan, i domatori neri che tramano, i momenti alla piazza delle cento porte, l'addestramento, l'esame. lo scontro all'antica armeria, la prigionia di Zick ed Elena, lo scontro con i domatori, il finale).


    In sostanza, la Disney continua negli errori che ormai da troppo tempo conosciamo bene. Le strategie di marketing sono state il vero problema di tante serie. La frettolosa chiusura di MM e PK2, la nascita di PkFrittole (e relativa chiusura con finale apocalittico), la chiusura di X-Mickey (e anche la nascita, era cmq una serie con un target più basso rispetto a MM), il disastro del progetto Dominion, la chiusura di Monster Allergy dopo che sempre per gli stessi motivi si decise di allungare la vita di una serie già impostata per un tot di numeri senza che ci fosse una benché minima pianificazione. L'unica che resiste è Witch... ancora per quanto?
    Mi dispiace, mi dispiace molto che alla Disney sia questo il modo di lavorare. Poi è ovvio che vengono fuori porcate, poi è ovvio che i lettori sono scontenti. Se in nome di discutibili strategie di marketing si cancellano più di 30 anni di storia di un personaggio per crearne un clone mal riuscito che debba affiancare un videogioco, vuol dire che cìé qualcosa che non va (sto parlando di Paperinik, per chi non l'avesse capito).
    Certo la Disney è una multinazionale, e precisiamo una multinazionale americana. Deve pensare a ottenere il massimo dei profitti. Ma possibile che nessuno capisca che bisogna puntare sul binomio qualità-divertimento? Poi mi chiedo quali studi sul target hanno portato alla nascita di PkFrittole o alle storipature di kylion rispetto alle idee inziali.
    E qui finisco, scusate lo sfogo.
  • lo sapevo... che tristezza...
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    Da questo mese ritornano in edicola le primissime avventure di Zick ed Elena, proseguendo la fortunata serie di ristampe che la Disney sta sfornando, per dare a sé stessa il tempo di riprendersi dalle ultima sconfitte editoriali.
    In attesa di sfornare qualcosa di meglio, vi regalo questa larva di recensione che scrissi a caldo in quel lontano 'ottobre di tre anni fa.

    ora tocca a me:
    non che mi sia rimasto molto da dire, avete detto tutto voi approfittando della mia assenza.
    preso stamattina (l'ho scoperto solo ieri sera che era già uscito...), e sbafato immediatamente metà in autobus e metà all'università.
    la storia è veramente preziosa, presenta buone dinamiche e si fa leggere molto bene. merito di una buona regia che riesce a tener desta l'attenzione dello spettatore e a far dimenticare che gli elementi narrativi non sono poi così originali.
    mi sono piaciuti i due personaggetti, li ho trovati estremamente simpatici, teneri e comunicativi. e non solo loro...
    i cani morti, poi, oscillano tra il tenero e l'inquietante...
    è una mia impressione o Zick assomiglia in modo esagerato ad uno dei gorillaz?
    inutile parlare della ministoria, vero e proprio insulto non solo al lettore ma anche allo stesso giornale, che oltre che banale è anche mal realizzata (se i protagonisti fossero stati paperoga e pipwolf nessuno si sarebbe accorto di niente). le rubriche danno per scontata l'esistenza di una dimensione parallela, identica a quella dell'x-ratto, a cui nella storia non si è neanche accennato.
    ho un dubbio: si è parlato di produzione esterna, ma allora è un caso che barbucci, artibani, le mogli, camboni e rigano si siano trovati coinvolti?
    in definitiva sono felice di questo nuovo fumetto, anche se non vorrei ritrovarmi, in soli due numeri, ancora a mostropoli o ad horror city...
    a scanso di questo e di altri comprensibili timori non posso che augurarmi che, dopo lo sfolgorio della PK-generation (pkna/pk2, MM, witch) e la disillusione della generazione-frittole (pk, X-mickey), la generazione allergy riesca a fornirmi un nuovo motivo di attesa.
    come una volta.
    o quasi.
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    Una delle più gradite conferme di qualità. Quando nell'Ottobre 2003 uscì La Piramide degli Invulnerabili (Centomo-Artibani/Rigano) vennero fissati alcuni punti importantissimi del mondo di Monster Allergy. Per la prima volta veniva esplicitamente mostrata Bibbur-Si e si faceva menzione di Magnacat, che avrebbe in seguito avuto un ruolo considerevole come cattivo ricorrente della saga. In questo secondo numero oltre a Magnacat fanno la loro prima apparizione anche il cugino di Elena, Lonzo, personaggio doi scarsa importanza, e la Zia Ermelia, il cui vero ruolo nell'economia della storia si sarebbe visto solo in seguito. La storia è a metà strada da quello che può essere il secondo numero di una testata Disneyana di Nuova Generazione e il secondo volume di un cartonato francese. Se infatti il lettore era abituato a testate come MM, Witch (e in seguito Kylion) che, dopo un primo numero in cui l'autore apripista fissava lo standard, proseguivano con una scia di disegnatori "minori" che ne avrebbero seguito lo stile, qui infatti ci si trova spiazzati di fronte a un Rigano che modifica i personaggi rendendoli assai differenti dai modelli Barbucciani. Questo secondo numero mantiene quindi una certa autonomia qualitativa dal pilota, caratteristica che ben presto sarebbe scomparsa lasciando il posto a una nutrita schiera di barbucciani.
    In appendice, ed è un esclusiva italiana, vi è la ministoria L'Ospite Misterioso (E. Centomo-Savoretti/Olivieri) appartenente al ciclo Un Bombak a Bibbur-Si.
    Tutto questo è tornato in edicola con in allegato il pupazzetto di Bombo.

    Next: Il Mistero di Mister Magnacat
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    Il Mistero di Mister Magnacat (Centomo-Artibani/Vetro) è quanto di meglio si possa chiedere al terzo numero di un fumetto. Dopo la parentesi Rigano, che ha saputo infondere del suo in uno stile già impostato è la volta di Daniela Vetro, che riporta tutto nei canoni di quanto visto nel primo numero. Ma con quanta classe lo fa, confermandosi forse come la barbucciana dal tratto più sotttile e raffinato. Ed è infatti uno spettacolo per gli occhi questo terzo numero di Monster Allergy, in cui fanno la loro prima apparizione pubblica alcuni personaggi e concetti che sarebbero diventati cardini del mondo che Artibani & consorte stavano costruendo due anni e mezzo fa. Tanto per cominciare Puffy, il coniglietto di Elena, geniale caricatura degli animaletti puffettosi con guanciotte e occhioni, destinato a diventare una figura comicamente inquietante. Si fanno i primi accenni al concetto di "mostrine", celllule gelatinose di cui sono fatti i mostri, e a quello di tutore stellato. Vi appaiono per la prima volta Lardine, la gattona invaghita di Timothy, e soprattutto fa la sua prima apparizione pubblica il personaggio di Magnacat, destinato a diventare il grande antagonista di questo primo miniciclo (nonchè di un ciclo futuro e della serie tv). Altra caratteristica che sarà d'ora in poi rara nella serie è il finale lasciato in sospeso, con Zicke ed Elena che scivolano in un abisso.
    Oltre alla storia principale è presente la ministoria, sempre in esclusiva per l'edizione italiana, La Fontanella (Centomo-Savoretti/Bertolucci), solita storia di frizzi e lazzi appartenente al ciclo di Un Bombak a Bibbur-Si. Da segnalare il fatto che nella ristampa di questo mese non è allegato un bel nulla, dal momento che i pupazzetti omaggio se li sono bruciati nelle prime due uscite.
  • Non so perchè ma il numero 3 è sempre il mio preferito, anche in witch e persino kylion e per il momento, wondercity. Anche se la scena che preferisco dell'intera serie è quella della prima apparizione di zia Ermelia nel numero 2. Lardine mi piace molto come personaggio. Magnacat è un cattivo abbastanza inquietante, almeno recita bene la sua parte.
  • Ricordo ancora il mio approccio a questo primo numero: entro in edicola, vedo un fumetto di formato e disegni simile a quei fumetti Disney New Generation che mi erano tanto piaciuti ma tutti interrotti in favore di serie frittoliane... 2,20. Ma sì, gli do una possibilità. Solo una volta uscito dall'edicola scopro che dietro la Buena Vista Comics si nasconde per vie traverse la Disney, e che in Moster Allergy c'è lo zampino di Barbucci e Canepa.

    La copertina è bella, anche perchè riesce ad incuriosire il lettore (come è successo a me) che deciderà di sfogliarlo e poi comprarlo; particolare la scelta di mettere il titolo e il disegno in rilievo, scelta limitata solo per questo primo numero, anche perchè credo abbia dei costi di produzione non esigui. Ma vediamo cosa c'è dentro questo bell'albetto. Si comincia con le schede dei 2 protagonisti. Carine, anche se avrei preferito fossero posizionate alla fine della storia, così da leggerle solo dopo aver apprezzato la storia. Bello anche lo stile "tecnologico" delle schede, che purtroppo a breve sarà rimpiazzato a favore di uno stile più fanciullesco.

    La casa dei Mostri. Il primo episodio di Monster Allergy è un piccolo gioiellino. Vengono introdotti in modo efficacissimo i protagonisti, attraverso un indagine che si risolve nel corso della storia, ma vengono disseminati elementi che fanno capire ci sarà una continuity a lungo termine.
    Elena Patata è una novella Pippi Calzelunghe, e appena trasferita nel nuovo quartiere si mette a ficcanasare nella casa dell'unico ragazzo dal quale le bambine perfettine della zona le hanno detto di stare alla larga. Zick, che come è stato riscontrato da chiunque, è la copia sputata di 2D dei Gorillaz. I comprimari sono simpatici: l'ambiente scolastico è caotico e odioso al punto giusto, mentre casa di Zick ha quell'alone di mistero che intriga sufficientemente il lettore. I disegni e la colorazione sono eccezionali, i migliori di tutta la serie; da un certo punto di vista si rimane sbalorditi davanti alla bellezza di ogni singola vignetta, ma dall'altro si è rammaricati del fatto che nessun'altro episodio avrà una qualità grafica pari a questo.
    Oltre al disegno in sè, rimasi sbalordito da certe inquadrature utilizzate in alcune vignette (oltre alla profondità di certe ambientazioni e la ricchezza delle stesse) e agli stratagemmi a volte sopra le righe particolarmente divertenti. Basti notare certe espressioni durante la prima comparsa di Patty e Tatty o ad alcuni simboli espressivi prerogativa dei manga.
    La trama introduttiva che funge da pretesto per presentare il contesto è una storia gialla, che si cnclude solo a metà, senza sapere che fine abbia fatto Sfruscio.
    Alla fine dell'episodio, la serie ha buone potenzialità, e si attende il volume successivo per vedere se le aspettative verrano confermate.

    La rubrica "Monster Gazette" è simpatica, con indicazioni rivolte ai mostri per come confondersi nel mondo reale. All'epoca la giudicai un po' infantile, ma alla luce della fuffa che arrivò in seguito, ne rivaluto lo spessore.

    E poi c'è La Tana del Sollazzo. Confesso che quando ho ripreso in mano il volume per rileggerlo e mi sono trovato davanti alla mini ho inarcato le sopracciglia per qualche secondo; non mi ricordavo il titolo e non sapevo avesse ispirato il nome del nostro bel forum...
    Comunque la storia è simpatica. Vale lo stesso discorso della "Monster Gazette"; la prima volta che la lessi la trovai repellente, ma nel panorama di tutte le storie brevi che compariranno, questa è tra le migliori. I disegni invece sono scialbissimi, come tutti i futuri. Lo stile semplice e appena abbozzato potrebbe voler simulare i tratti della Ziche, ma risultano solamente BRUTTI.

    Comunque una gradita sorpresa (buffo pensare come ai tempi non ne sapessi nulla, mentre ora con i vari siti e forum si scopre della comparsa di un nuovo fumetto mesi prima) che mi fece riavvicinare al fumetto Disney dal quale mi ero allontanato dopo la sfolgorante era PK/MM/Pk2
    Ultima modifica di DeborohWalker il giovedì 04 ottobre 2007, 16:07, modificato 1 volta in totale.
  • DeborohWalker ha scritto: Solo una volta uscito dall'edicola scopro che dietro la Buena Vista Comics si nasconde per vie traverse la Disney
    No, in realtà sarebbe dietro la Red Whale che si nasconde per vie traverse la Disney, mentre la Buena Vista Comics E' la Disney, un po' per lo stesso discorso che abbiamo fatto in chat sulla Touchstone e Roger Rabbit.
    Comunque la storia è simpatica. I disegni invece sono scialbissimi, come tutti i futuri. Lo stile semplice e appena abbozzato potrebbe voler simulare i tratti della Ziche, ma risultano solamente BRUTTI.
    Pazzo! Quello è Camboni che dovresti conoscere se hai letto MM #11. Casomai è la storia che...ehm, vabbè non si può dire visto che questo forum ne prende il nome...
  • Grrodon ha scritto: Pazzo! Quello è Camboni che dovresti conoscere se hai letto MM #11. Casomai è la storia che...ehm, vabbè non si può dire visto che questo forum ne prende il nome...
    Orpo! E' lo stesso disegnatore?
    Vabbè, evidentemente ha disegnato le 10 tavole in un pomeriggio.

    Comunque ora spieghi qui perchè è stato scelto proprio il titolo di questo scempio come nome del Sollazzo. E poi ci si chiede perchè non ci sono iscritti.
  • Ehm, diciamo che serviva un nome che potesse "riassumere" tutto l'IT, e nerd-landia non era dignitoso. E cmq la folgorazione mi è venuta mentre chattavo con manzpker...
  • -_-
  • Il nome del forum a me piace. Da l'idea di un luogo fisico nel quale incontrarsi per discutere, delirare e quant'altro.
  • Ma anche a me piace un sacco!

    Solo che non ricordavo non fosse ispirato da quella storiobbrobrio.
  • DeborohWalker ha scritto: Solo che non ricordavo non fosse ispirato da quella storiobbrobrio.
    Anzi, da una serie di storie, quelle di "Un Bombak a Bibbur-Si". E succesivamente " Bim-Bombak e "La Tana del Sollazzo" faranno il loro trionfale(?) ingresso anche nella storia principale.
  • Uhm, concordo più o meno su tutto.
    La prima cosa che salta all'occhio è il cambiamento di stile nel disegno, meno "soffice" del tratto barbucciano; ci sono alcuni disegni davvero affascinanti, ma anche alcuni in cui l'aspetto dei personaggi cambia drasticamente dal resto della storia. Comunque il tratto più sottile f vedere come i personaggi potrebbero benissimo essere caratterizzati in modo differente di numero in numero, cosa che non avverrà, puntando più sull'omogeneità dei disegni.
    La storia è decisamente riuscita: prosegue la vicenda dei gatti rapiti avvicinando il tutto agli elementi sovrannaturali contro i quali Zick ed Elena dovranno combattere nei numeri successivi, in modo lento ed estremamente fluente. Inoltre c'è una simpatica sottotrama incrociata, che vede Bombo tentare di piantare il baccello nel giardino di Elena: sette pagine simpatiche, che staccano dalla storia principale. E inoltre viene cominciata anche la seconda linea narrativa, nel quale seguiremo le avventure di Timothy e Sfruscio.
    Per essere solo al secondo numero, c'è un ottimo utilizzo dei piani paralleli, che consentono di vedere l'universo di Monster Allergy da più punti di vista.
    Affascinante anche come vengano inseriti con discrezioni personaggi come la zia di Zick o Magnacat (qui solo nominato) che in futuro avranno un ruolo decisamente più importante nella serie. Come inizio della serie devo considerare che la continuity a lungo termine era gestita in modo pressochè perfetto, senza neanche giocare troppo sulla curiosità del lettore inserendo elementi di mistero (vedi Wondercity).

    Il rest dell'albo piuttosto è decisamente inferiore rispetto al numero precedente: la Monster Gazzette precipita in un abisso di fuffa. "Brontolii da Bibbur-si" e "Salute e Bellezza" non fanno ridere quanto le rubriche del primo numero, e la rubrica della posta è mostruosamente infantile, come temevo diventasse.
    La storia breve mantiene gli stessi disegni inquietanti della prima, e ci rassegniamo a vederli così ancora per chissà quanti altri numeri, mentre la storia è terribile. Non fa ridere, a differenza della prima che strappava diversi sorrisi. E da qui in poi le storie brevi saranno sempre peggio...
    Ultima modifica di DeborohWalker il giovedì 04 ottobre 2007, 16:08, modificato 1 volta in totale.
  • Per questo terzo numero, graficamente ci troviamo di fornte ad un riuscito compromesso tra i due stili ammirati nei numeri precedneti, un tratto che rende un enorme espressività ai personaggi e con alcune inquadrature all'interno delle vignette visivamente dinamiche.
    La trama finalmente fa confluire l'indagine sui gatti che finora era stata centrale inella scoperto da parte di Zick di quella che scoprirà essere la sua vera natura. Si accenna ai domatori e al Dom, che pur non essendo esplicitato totalmente, riusciamo già a capire in cos aconsiste. La doppia vicenda, vista dal punto di vista di Zick ed Elena, e poi da quello di Timothy & co., sfocia nel confronto contro Magnacat, che verrà però rinviato ad un secondo tempo. Ma questo non è stato solo un mezzo per rimandare al fututo uno scontro: ora Zick sa un sacco di cose su di sè (o meglio: ha un sacco di domande su di sè), ha scoperto che Timothy è un tutore stellato (pur ignorando cosa significhi) e sa che Magnacat vuole conquistare Bibbur-si. Un bel po' di elementi che dovranno essere spiegati nel giro di poco tempo, e il finale a cliffhanger ricela esplicitamente come la seriesia considerata come una saga unica vera e propria, e non come una serie di storie autoconclusive, legate anche da una continuity lunga.
    Sono anche stati mostrati alcuni elementi "misteriosi" che rimandano ad un loro sfruttamento futuro (come la "seconda" cantina che il nonno di Zick apre per sbaglio). Ed è affascinante come le piante, che nel numero precedente sembrano solo facenti parti di una sottotramacomica, qui invece rivestono un ruolo fondamentale, sia per far capire a Zick quali sono i suoi poteri, sia per far raggiungere a Zick ed Elena l'ufficio di Magnacat.

    Gli editoriali sono ormai degnerati nell'infantilismo più sfrenato.
    Invece la storia breve risulta essere un pelo superiore alla precednete grazie ai disegni, decisamente migliori; nonostante una sceneggiatura decisamente carente, si può osservare come dei disegni più accurati, che rappresentano i protagonisti con un'espressività decisamente più gradevole, possano strappare qualche sorriso in più al lettore.
    Ultima modifica di DeborohWalker il giovedì 04 ottobre 2007, 16:09, modificato 1 volta in totale.
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    Elena e i suoi primi contatti col mondo dei mostri, i segreti di Greta, le metamorfosi di Puffy, la prima gitarella di Zick a Bibbur-Si, l'arrivo di nuovi personaggi come Trengingigan e Barbaruffa e soprattutto la sconfitta di Magnacat. Ce n'è di carne al fuoco in La Città Sospesa (Centomo-Artibani/Campinoti), quarto numero di Monster Allergy e ultimo del miniciclo di Magnacat e gli Androgorka. Vignette molto piccole e balloon stracarichi di parole, ma lettura niente affatto faticosa, questo si conferma come uno dei numeri migliori della serie, soprattutto a livello di sceneggiatura e dialoghi, tempestati di gag e battute di ogni tipo. Per quanto riguarda i disegni, non si può dire che siano il massimo dell'espressività, ma Campinoti dimostra di sapersela cavare decisamente meglio che in Witch, amministrandosi egregiamente lo spazio e raggiungendo un ottimo livello di dettaglio. Insomma, ritratto di un periodo in cui alla realizzazione di Monster Allergy partecipavano direttamente i suoi stessi autori, con risultati più che brillanti.
    La copertina presenta ancora una struttura un po' povera e geometrica, struttura che sarebbe andata fortunatamente persa due numeri dopo.
    E poi c'è una breve decente: Una Brutta Giornata (Centomo-Savoretti-Artibani/Rigano), che pur avendo una trama sciocca e già vista in molte storie Disney di poco conto, presenta delle gag sghignazzevoli.

    Next: Il Tutore Stellato, in cui la struttura a concatenazione delle saghe si rivelerà per quel che è, mostrandoci lo "scontro" contro Barbaruffa.
  • La storia riprende esattamente dove l'avevamo lasciata alla fine del numero precedente. E a questo punto è arrivato il momento delle rivelazioni, e Timothy in 5-6 pagine riesce a spiegare a Zick (e al lettore) tutto quanto finora ci era sembrato misterioso. E ora che gli autori giocano a carte scoperte, si entra nel vivo della storia. E con un incredibile ricchezza di trama, nel giro di un solo numero Zick visita Bibbur-si, incontra Trengingi-gan (o almeno quello che lui crede essere tale), torna a combattere Magnacat, il quale scompare per mano di Barbaruffa. Inoltre Elena entra sempre più in contatto con il mondo dei mostri, e a fine della storia ci viene introdotto pure il dramma familiare del padre di Zick, e di come la madre sappia più cose di quanto sembrava...
    Beh, indubbiamente un episodio estremamente ricco per quanto riguarda la vicenda, eccezionale se comparato con gli episodi dalle vicende estremamente dilatate che leggeremo nella seconda metà della serie. Il tutto accompagnato da disegni eccezionali, sulla falsariga dello stile ormai fissato dal numero precedente.
    Inoltre sono sparsi tra le vignette alcuni omaggi: nella stanza di Zick possiamo vedere un action figure di Goldrake, una foto di Totoro e una locandina di "The Mask", mentre Elena indossa una maglia che sembra raffigurare uno degli "Happy Tree Friends", che probabilmente ha anche ispirato il personaggio di Puffy.
    L'unica cosa della storia principale che mi ha lasciato un po' spiazzato è come Magnacat, che a questo punto era IL cattivo supremo, venga sconfitto da un mostro mai visto fino a questo momento... D'accordo, serve ad introdurre un personaggio, ma amagari si poteva sconfiggere usando elementi già introdotti nella serie...
    Comunque un ottimo episodio, tra i migliori in assoluto.

    Gli editoriali stanno precipitando sempre di più nel baratro della mocciosaggine, addirittura con giochini la cui risoluzione ruba dai 3 agli 8 secondi. La storia breve è piacevole, strappa qualche sorriso e i disegni non sono poi così male.
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    E' con Il Tutore Stellato (Centomo-Enna/Dalena) che Monster Allergy conferma la sua struttura particolarissima, una continuity serrata ma allo stesso tempo formata da piccoli nuclei concatenati. Se nei primi quattro numeri si era esaurito il ciclo di Magnacat, ecco che il deus ex-machina che ne aveva provocato la sconfitta diventa qui il nuovo "boss" da sconfiggere, in un numero di passaggio che sta a sé e allo stesso tempo a sua volta introduce il tema del prissimo ciclo di numeri: quel Charlie Shuster che col suo citare il caro vecchio signor Marrone saprà conferire al fumetto alune tra le sue pagine più gloriose. Questo è in numero del pirata Barbaruffa però, personaggio dal grande potenziale che sacrificandosi in un paio di albi riesce a introdurre ottimamente la tematica degli spiriti bianchi e neri. In un'epoca di appiattimento degli stili riuscire a distinguere gli autori è sempre più difficile, tuttavia sia il tratto di Dalena, piacevolissimo e maturo, che il passo narrativo del sentimentalissimo Enna, riescono a farsi riconoscere non poco. In appendice prosegue la miniserie Un Bombak a Bibbur-Si con la banalotta Una Fidanzata per Bim-Bombak (Centomo-Savoretti/Camboni). Ma fra le cose più rilevanti del numero c'è senza dubbio la statuetta di Zick che in questa ristampa è stata invece anticipata al primo numero, per lanciare al meglio la testata. Riporto qua sotto il commento che scrissi nel lontano 2004:

    a padova è arrivato ieri ma non avevo una gran voglia di scrivere, oggi invece sì.
    complessivamente, dico subito che sono molto soddisfatto di questo numero.
    devo dire che Monster Allergy mi coinvolge sempre di più numero dopo numero, ma vediamo di scendere nei dettagli:

    COPERTINA
    le copertine di MA mi sembrano tutte maledettamente identiche! numero 1: zick ed elena con dietro bombo.
    numero 2: zick ed elena sopra bombo. con sfondo bianco.
    numero 3: fa eccezione.
    numero 4: zick ed elena con dietro magnacat (che crede di essere bombo). con sfondo bianco.
    numero 5: zick ed elena con dietro bombo. e ancora lo sfondo bianco.
    il tutto con contorno di timothy e sfruscio.
    basta! per fortuna che la prossima è diversa...

    IL TUTORE STELLATO
    come ho già detto, uno dei grandi pregi di MA è che i disegni e la sceneggiatura si sposano perfettamente. per questo non me la son sentita di dividere i testi dai disegni nello scrivere la rece: le parole e le espressioni coincidono come in nessun altro fumetto e creano comunicatività. poi i personaggi si comportano come vogliono loro e sembrano vivi, diversamente che in witch in cui sembrano recitare un copione dove la retorica la fa da padrona. merito di Artibani che, formatosi con Lupo Alberto, ha dato un impronta disincantata al tutto (le battute citate da gorthan questo mese e quello passato dovrebbero dare un'idea di quello che intendo per disincantato).
    ottimo Enna che si riscatta dalla performance parecchio deludente di Vite riflesse.
    ottimo anche Dalena che ha saputo dare una nuova morbidezza ai disegni, solitamente spigolosi, senza tradire lo stile del fumetto.
    il tratto morbido traspare da certe espressioni di zick come quella della seconda vignetta a pagina 8, da certi primi piani di timothy come nella penultima di pagina 9, dal sorriso del nonno a pagina 12 e da quello della nonna a pagina 31.
    ottima la postura di barbaruffa davanti alla cascata e il viso della donna da lui amata.
    qualche problema con elena come in copertina e nella prima vignetta di pagina 25, problemi subito dopo dissolti nelle vignette in cui lei chiede di andare in bagno (irma se le sogna delle espressioni così).
    per quanto riguarda le scene:
    ottima la scena della consegna dell'ultimo gattino.
    divertente e tenera elena che non vuole andare a scuola.
    la scena di zick che vuole stare in banco da solo è meravigliosa. lui con la testa girata è tenerissimo!
    come ho già detto ho adorato quella in cui lei chiede di andare in bagno.
    bellissima la zoomata su ben talak e gli sguardi sospettosi di zick e timothy a pagina 33.
    mi è piaciuta la digressione di elena in abiti coloniali.
    ottima l'entrata in scena di charlie, caratterizzato divinamente (sembra già il tipico ragazzino simpatico che ti rompe che esista ma che non lo riesci ad odiare perchè è simpatico e allora te la prendi con elena)e la conseguente gelosia di zick.
    mi ha lasciato perplesso invece la fretta con cui è stato liquidato barbaruffa e il motivo dello sproloquio di elena, voglio dire, in un contesto unoristico ci può anche stare ma qui stona parecchio.

    UNA FIDANZATA PER BIM-BOMBAK
    niente di speciale, ma confronto alle prime, che leggevo con la palpebra calante, decisamente meglio.
    camboni è adattissimo a disegnare mostri e me ne sono accorto vedendo, tra i contenuti speciali del dvd di Monsters & co., che lo storyboard del film era disegnato con uno stile che mi ricordava molto camboni.
    una curiosità: ma un Bombak nasce dall'incrocio tra un bombo e un bobak?

    RUBRICHE
    le schede dei personaggi le adoro, danno in codice notizie sulla storia e mi ricordano i pk-files.
    per un po'anche su witch c'è stato qualcosa di simile ma poi sono state eliminate per far posto ad articoli interessantissimi quali "cosa nasconde nell'armadio giorgia surina?" et similia.
    la monster gazette, per quanto cerchi di discostarsene, non ce la fa a non ricordarmi x-mickey. non riesco a leggerla.
    la posta mostra un pubblico vario ma un po' scemo.
    la preview è sempre bene accetta.

    PUPAZZETTO.
    figata!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    è tutto il giorno che ci gioco!
    è molto rifinito.
    e riesce pur essendo 3D a mantenere la bidimensionalità tipica dello stile del fumetto.
    aspetto di averne un bel po' per chiudermi nella mia stanzetta e regredire come si deve.
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