[Spillati Disney] W.i.t.c.h. Serie 1: I Dodici Portali

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • txam ha scritto:Grazie per le risposte. Continuo con le mie curiosità indiscrete: Nella cronologia della serie, quando è che la Gnone, Barbucci e Canepa si sono tirati indietro? E lo hanno fatto spontaneamente, o sono stati esclusi dall'alto? Ha a che fare con la polemica, se ricordo bene, con Indiana Pipps?
    Txam
    Mi pare che Alessandro e Barbara abbiano smesso di seguire la serie intorno al #6 (o giù di lì). Per la Gnone non ricordo (basta controllare fino a che numero ha firmato da direttrice). Gli autori se ne sono andati per motivi diversi, non sono stati esclusi ma sicuramente non c'erano più le condizioni per continua a lavorare serenamente.
    Indiana Pipps direi che non qui c'entra :)
  • txam ha scritto:Ha a che fare con la polemica, se ricordo bene, con Indiana Pipps?
    OT: che polemica con Indiana Pipps c'è stata?
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • DeborohWalker ha scritto:
    txam ha scritto:Ha a che fare con la polemica, se ricordo bene, con Indiana Pipps?
    OT: che polemica con Indiana Pipps c'è stata?
    La Disney sostiene che Barbucci ha rigato la Gippippa con una chiave, ma non è vero.
  • ma Barbucci è proprio un facinoroso...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Ciao Francesco,
    Per la Gnone non ricordo (basta controllare fino a che numero ha firmato da direttrice).
    Nei fascicoli in mio possesso, anche della edizione originale, il direttore responsabile del primo numero risulta Giacomo Rossella, mentre dal secondo in poi è la De Poli, che firmava anche i "direzionali" col cappello da strega.
    La Gnone risulta citata come ideatrice della serie e autrice della trama del primo episodio. Non mi è chiaro ...

    OT: che polemica con Indiana Pipps c'è stata?
    La storia della polemica l'ho letta su un forum, forse Papersera. Qualcuno la ricorderà certo meglio di me. Forse era con X-mickey a proposito di qualche idea scopiazzata?

    Txam
  • txam ha scritto:Ciao Francesco,
    Per la Gnone non ricordo (basta controllare fino a che numero ha firmato da direttrice).
    Nei fascicoli in mio possesso, anche della edizione originale, il direttore responsabile del primo numero risulta Giacomo Rossella, mentre dal secondo in poi è la De Poli, che firmava anche i "direzionali" col cappello da strega.
    La Gnone risulta citata come ideatrice della serie e autrice della trama del primo episodio. Non mi è chiaro ...

    OT: che polemica con Indiana Pipps c'è stata?
    La storia della polemica l'ho letta su un forum, forse Papersera. Qualcuno la ricorderà certo meglio di me. Forse era con X-mickey a proposito di qualche idea scopiazzata?

    Txam
    La Gnone risulta autrice della serie e continua ad essere citata anche se non firma più come direttrice. Il suo diritto di essere riconosciuta come autrice prevede anche il fatto di essere menzionata sempre e comunque.
    La polemica di cui parli non so quale sia; Barbucci non ha mai lavorato a X Mickey e, se posso permettermi, direi pure che uno come lui non ha sicuramente bisogno di scopiazzare (di solito accade il contrario, con altri che si rifanno al suo stile). Tra le tante qualità del lavoro di Alessandro credo che l'originalità sia una delle principali.
  • Ehi Francesco, che rapidità!
    La polemica di cui parli non so quale sia; Barbucci non ha mai lavorato a X Mickey e, se posso permettermi, direi pure che uno come lui non ha sicuramente bisogno di scopiazzare (di solito accade il contrario, con altri che si rifanno al suo stile). Tra le tante qualità del lavoro di Alessandro credo che l'originalità sia una delle principali.
    Non parlavo di Barbucci, infatti. Sono assolutamente d'accordo che lui non va a scopiazzare.
    Rispondevo alla domanda di Deborohwalker. Ricordo vagamente una polemica pubblicata su Witch contro un'altra testata della stessa Disney, invero con toni scherzosi, a cui, secondo l'autore del post remoto, aveva fatto seguito una frecciata degli altri (qualcosa tipo una lapide con un nome persa in una vignetta).
    Secondo l'autore dell'antico post, questo aveva portato male ad entrambi.
    Non garantisco l'esattezza del mio ricordo; sono certo però di aver visto le sfrecciate su un numero di Witch che non sono riuscito a rintracciare, mentre non ho letto l'altra testata.
    Txam
  • Witch: Le Origini #1

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    Witch è una delle mie più grandi lacune in campo fumettistico/disneyano. Uscito a inizio anni 2000, che coincidevano con il mio acquisto sistematico del fratello maggiore PK, ho sempre snobbato questo fumetto che non aveva standard character come protagonisti e che sembravano esclusivamente girl-oriented. Poi però i commenti riguardo le prime serie che si trovano sul web sono sempre stati lusinghieri, e in fondo era un progetto che nasceva in piena era di esplosione qualitativa, moderna e vincente in casa Disney, con un parterre d'autori di rilievo.
    La Disney, in concomitanza con la recente chiusura della testata e in anteprima alla scorsa Lucca Comics, pare essere venuta incontro a quelli come me portando in edicola un'edizione economica che ristampa Witch dall'inizio, a 3 numeri a botta.
    Euro 2,70 per 3 storie sono un prezzo vantaggiosissimo, e non mi sono lasciato scappare l'occasione di comprare questo primo numero. Vero, il formato è ridotto rispetto all'originale, ma non è della dimensione di un classico mensile Disney ed è pure più alto di "Topolino". Mi pare quindi una via di mezzo accettabile. Mi preoccupa leggermente di più, come dicevo a Vito a Lucca, il fatto che i disegni che "sbordano" dalle vignette di sinistra, comodamente visibili nello spillato, possano essere fagocitati dall'impaginazione della brossura.

    Ma, nerd-paranoie a parte, l'operazione della Disney è lodevole, per rapporto qualità-prezzo: resta ovviamente il parallelo con quanto accaduto anni fa con PK Reloaded, ristampa di PKNA partita subito il mese successivo alla conclusione delle storie inedite utilizzata per mungere il più possibile la vacca e partita già sapendo che non si sarebbe arrivati mai alla fine. E nel caso di Witch il sottotitolo "le origini" temo che parli fin troppo chiaro. Spero regga almeno fino alla terza/quarta serie.

    Passando alle storie, comunque... gradite! Non grido al capolavoro, non sono ancora perdutamente innamorato dei protag... ehm, delle protagoniste o coinvolto nella trama della storia, ma Will, Irma, Taranee, Cornelia e Hay Lin sono senza dubbio personaggi scritti molto bene, credibili, calati perfettamente tanto nella quotidianità quanto nelle avventure "magiche". E questo vuol dire molto. Anche perché il fumetto non mi appare invecchiato nemmeno un po', e pensando a quest 10 anni non è cosa da poco (giusto la frase "Wow! Hai un cellulare tutto tuo!" mi ha fatto sorridere, ma vabbè, è normale).
    Le scene d'azione sono ben scritte, e la storia è comunque interessante; la parte grafica di Barbucci, Canepa, Razzi, Baggio e Soffritti è da 10 e lode, assolutamente riuscita e accattivante, riuscendo a dare una visione diversa ma simile delle protagoniste in versione "normale" e "guerriere" e offrendo un tratto pienamente nello stile "euro-manga" che, d'altronde, Witch stesso ha contribuito a lanciare. Applausi poi alla "Razziatrice" ;) che nel secondo numero riesce a mantenere uno stile chiaramente suo senza sfigurare con quello fondativo di Barbucci e senza disorientare il lettore.
    Ma poi bella l'atmosfera liceale, belli i cliffhanger... dai, promuovo.
    Forse non dirò niente di nuovo, comunque, ma a me il mood che si respira in ogni singola tavola di questi 3 episodi ricorda moltissimo il cartoon di Sailor Moon, però in meglio.

    Ora attendo con interesse il secondo numero :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Witch: Le Origini #2

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    Letti anche gli albi #4, #5 e #6, raccolti nel secondo albetto dell'attuale ristampa.
    Commento complessivo: credo di amare Will.
    Commento complessivo e ragionato: la storia sta proseguendo molto bene e, per quanto mi riguarda, sui binari narrativi giusti. La trama si sta prendendo i suoi giusti spazi e ritmi senza fretta, e così in Il Potere del Fuoco Bruno Enna scrive benissimo di come le ragazze recuperano Taranee, lasciata a Meridian nello scorso episodio. Quel che è difficile in questi casi è portare avanti la trama facendo evolvere in modo sensato i caratteri e i rapporti dei protagonisti, a maggior ragione se sono ragazze e se il pericolo di sdolcinamento è dietro l'angolo. Ma erano i primi anni 2000, i primi esperimenti di questo tipo, era un grande Enna e tutti questi pericolo volano via lasciando una sceneggiatura scorrevole che dà il giusto spazio anche ai siparietti comici e alla vita quotidiana delle ragazze. Oh, Barbaro quasi meglio che su PK, qui!
    Il ripristino dello status quo viene gestito bene in L'Ultima Lacrima, di Artibani e Soffritti: in realtà la storia ha un titolo un po' truffoloso, visto che mi aspettavo chissà quale morte o evento triste per le Witch e invece la cosa è riferita ad una side-story che si conclude nel numero stesso. L'idea alla base di tutta la seconda parte della storia in realtà non è niente di particolare, ma è gestita bene e la componente che afferisce all'animo umano è di certo lo snodo vincente. Oserei dire poi che è qui che si tocca molto bene il controverso "fattore Elyon", non fosse che... in realtà si tocca meglio in D'Illusioni e di Bugie, dove torna Enna ai testi per scrivere una storia interessantissima, perfettamente bilanciata in ogni aspetto che questo fumetto ha dimostrato di seguire, e che lascia il lettore attaccato alle pagine con la smania di vedere dove si va a parare. Un ottimo Campinoti regala un comparto grafico di urlo, così come aveva fatto anche Soffritti nel precedente episodio.
    In generale, provo interesse per le avventure delle Witch anche se non è scoccata la scintilla per la serie, ancora, niente che mi faccia gridare al miracolo: boh, forse il fattore età o il leggerle adesso, dopo che in 10 anni ne è passata di acqua sotto i ponti, influisce... quel che è certo è che ci sono grandi lezioni di scrittura, qui dentro, sotto diversi punti di vista, e già per questo è un fumetto interessante.

    La fattura dell'albo in sé e per sé continua ad essere molto buona e rispettosa, quasi nerd: l'editoriale della direttrice Veronica Di Lisio mostra interesse verso questa operazione, il sommario è accurato anche nei credits (che tengono conto di un sacco di nomi coinvolti), la scheda del personaggio di turno è sempre apprezzata e ancora di più l'utile riassunto delle puntate precedenti, con la sintesi di quanto accaduto in ciascuno dei 3 episodi raccolti nel primo albo. E poi le cover originali, messe anche nel retro-copertina, l'anticipazione del prossimo numero... è un prodotto molto ben fatto, complimenti alla Disney Italia.
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  • Bramo ha scritto: Commento complessivo: credo di amare Will.
    Dovrai passare sul mio cadavere.
  • Sono parecchi i cadaveri su cui passare per Will. Il mio no. Tranne per il momento dove vorrebbe una tuta da sera, circa.
    Lorenzo Breda
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    Hobbes, Calvin&Hobbes

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  • Stiamo dando un'immagine da fan-boy assurda, lol.
    E io che speravo in osservazioni sulla trama, la storia, la continuity da parte di chi sta seguendo questa ristampa come me e da parte di chi seguì ai tempi...
    :martel:
    Vito ha scritto:
    Bramo ha scritto: Commento complessivo: credo di amare Will.
    Dovrai passare sul mio cadavere.
    Tu sei già impegnato, "largo agli scapoloni" (cit.)

    :P
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  • Witch: Le Origini #3

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    Letto, finalmente, il terzo numero della ristampa, che ripropone Un Giorno lo Incontrerai (Artibani-Mulazzi/Turconi-Razzi), Le Rose Nere di Meridian (Artibani-Bo/Martusciello) e I Quattro Draghi (Artibani-Conti/Bertolucci).
    Innanzitutto quello che continua a stupirmi è la complessa equipe che stava dietro la realizzazione di ogni storia: Artibani in questa terna non scrive le sceneggiature ma è l'autore del soggetto insieme alla sceneggiatrice vera e propria, che in tutti e 3 i casi sono donne. Ai disegni poi tra layout, matite, chine e addirittura supervisioni al disegno, ciascun ruolo ricoperto da un professionista diverso, mi dà l'idea di un lavoro di squadra molto affiatato e ricco di sfaccettature, dove tutto concorreva alla buona riuscita del prodotto finale, e dove magari gli artisti più giovani venivano coadiuvati da quelli più navigati.
    Questo si riflette nelle storie: a questo giro il mio apprezzamento si fa per la prima volta veramente pieno, e le riserve che rimangono sono poche. Foss'anche per il fatto che inizio ad affezionarmi ai personaggi, è comunque un merito non da poco e non scontato per un prodotto seriale, indi per cui è già un punto a favore.
    Oltre a questo, poi, le storie sono davvero interessanti, anche se qualche pecca la ritrovo a livello di continuity, dove i nn. 7 e 8 aggiungono domande e misteri (il ragazzotto che sognava anni prima Cornelia e il giardiniere di Meridian), mentre il nono episodio ha quella bella idea di usare il racconto orientale della nonna di Hai-Lin come metafora per approfondire i misteri attorno alla missione delle Witch, salvo poi far sì che la rivelazione finale... non sia niente che io, da lettore, già non avessi capito. E anche se le ragazze invece non ci fossero arrivate da sole, l'impatto sul lettore delle tavole finali non è certo forte come mi sarei aspettato visto l'andamento dell'avventura.
    Poco male: le storie sono scritte bene, l'evoluzione del destino di Elyon mi intriga ed è ben gestito, continuo a trovare delizioso l'accostamento tra la vita quotidiana delle protagoniste e le loro avventure magiche. Insomma, le impressioni positive raccolte negli scorsi 2 mesi si rinnovano con nuovo vigore, rinfocolato da storie interessanti e scritte con capacità.
    L'apparato grafico resta sempre da urlo: trovo impressionante la convergenza degli stili di disegnatori spesso dal tratto differente. Ok, l'occhio in tutti questi anni un po' me lo sono fatto e riconosco comunque quei piccoli dettagli che distinguono un autore dall'altro, ma di primo acchito non si notano discrepanze. Ad ogni modo la Razzi vince per quanto riguarda queste 3 storie, sicuramente, benché comunque la Martusciello regali comunque delle tavole molto pulite e Bertolucci riesca a rendere benissimo il tocco favolistico delle tavole con la fiaba dei draghi.
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  • Bramo ha scritto:Witch: Le Origini #1
    resta ovviamente il parallelo con quanto accaduto anni fa con PK Reloaded, ristampa di PKNA partita subito il mese successivo alla conclusione delle storie inedite utilizzata per mungere il più possibile la vacca e partita già sapendo che non si sarebbe arrivati mai alla fine. E nel caso di Witch il sottotitolo "le origini" temo che parli fin troppo chiaro. Spero regga almeno fino alla terza/quarta serie.
    E ovviamente i timori bramiani erano più che fondati: http://www.witchmagazine.it/post/ciao-witchbloggers/
  • Tyrrel ha scritto:
    Bramo ha scritto:Witch: Le Origini #1
    resta ovviamente il parallelo con quanto accaduto anni fa con PK Reloaded, ristampa di PKNA partita subito il mese successivo alla conclusione delle storie inedite utilizzata per mungere il più possibile la vacca e partita già sapendo che non si sarebbe arrivati mai alla fine. E nel caso di Witch il sottotitolo "le origini" temo che parli fin troppo chiaro. Spero regga almeno fino alla terza/quarta serie.
    E ovviamente i timori bramiani erano più che fondati: http://www.witchmagazine.it/post/ciao-witchbloggers/
    Lol, sì, altro che "terza/quarta serie" come ipotizzavo nel quote, è arrivata al terzo/quarto numero :P
    Vabbè, comprato ovviamente, quando leggo riferirò...
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  • E aggiungo che l'albo in edicola ha la preview del prossimo numero con i primi tre numeri della saga di Nerissa (che in realtà era la trilogia del Cangiante). Scoordinazione.
  • Witch: Le Origini #4

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    Finisce la saga dei dodici portali, finisce la ristampa, finisce una qualunque pubblicazione regolare di Witch in edicola dopo più di 10 anni di presenza ininterrotta e in varie forme.
    È un peccato, perché mi stavo anche appassionando abbastanza, pur considerando il fumetto nulla più di una piacevole lettura, il che non è affatto poco, comunque.
    Mi stavo abituando a trovare di mese in mese le avventure delle 5 protagoniste, sia nelle loro missioni che nella loro vita privata.
    Ecco, la vita privata è un elemento che nelle tre avventure ivi raccolte (Un ponte tra due mondi, La corona di luce e Per sempre sia) trova giocoforza meno spazio. Sì, nei primi due episodi c'è la mamma che medita di cambiare città, ci sono i teppisti che fanno i bulli, c'è la componente amorosa, ma è tutto piuttosto in sordina in vista del gran finale. Di contro, la parte fantasy/d'azione si rivela soddisfacente come non era ancora riuscita ad essere nei numeri precedenti, con combattimenti ben gestiti a livello di narrazione e di regia e con un buon sviluppo dell'intrigo a cui devono porre rimedio le Witch a Meridian.
    Insomma, gli episodi finali si rivelano essere il meglio (insieme ai primi 2) di queste 12 storie, e questo elemento inevitabilmente faceva ben sperare per il proseguimento della serie. Anche perché, per quanto la saga possa tranquillamente essere apprezzata nella sua autoconclusività (le ragazze hanno portato a termine, anche se in modo imprevedibile - e questo va a tutto vantaggio della trama - la missione che era stata loro assegnata), rimangono comunque alcuni particolari lasciati in sospeso che saranno stati sicuramente approfonditi in seguito.
    Vabbè, bella esperienza comunque quella di questa ristampa, pur breve: mi ha permesso di gettare uno sguardo agli esordi di questa testata in modo semplice ed economico, e anche solo a livello critico/analitico poter leggere storie di questo tipo scritte in un certo modo da gente come Artibani ed Enna, ricordando il periodo storico in cui sono nate, è senz'altro prezioso, utile ed interessante.
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  • Io ho letto W.i.t.c.h dalla sua prima uscita, fino al numero 80, quando mi sono stufata senza concludere la settima serie XD Però devo dire che per quegli anni in cui l'ho seguito mi ha appassionata molto! Certo ero piccola, in prima media XD

    Dal punto di vista grafico l'ho sempre trovato molto bello, mi piaceva lo stile, la colorazione, la caratterizzazione dei personaggi e le storie all'inizio erano molto avvincenti, anche dal punto di vista personale delle protagoniste (cui una ragazzina di quell'età fa presto ad affezionarsi).

    Volevo menzionare rapidamente il numero 50, con una serie di illustrazioni che celebravano queste nozze d'oro coi lettori del fumetto, veramente belle!
  • Domanda: quanto vale la pena di recuperare la seconda serie?
    <Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia
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