[Topolino] Annata 2006

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • #2637

    Numero fiappone stavolta, con in testa una storia banalotta dell'agente speciale Ciccio (che finalmente fa capire che queste storie sono da intendersi nel normale universo Disneyano) e in coda un gialletto di Panaro con Topolino, banale ma che segna il ritorno di un altro personaggio: Plottigat. Però il numero una chicca la contiene che, posta al centro del numero, potrà fare la gioia di tutti i nerd...

    Lord Paperon e il Giro del Mondo in 5 Ricette - Sesto Episodio: Ritorno a Londra (Salati/Del Conte): Si conclude in modo grazioso una saga che altro non è che una storiella. Però il ritorno di Del Conte è veramente una cosa gradita. Noto che a differenza di altri autori come Amendola e Dalla Santa che col passare del tempo hanno peggiorato il loro stile, Del Conte è addirittura migliorato, e i suoi personaggi adesso sono addirittura più dinamici e espressivi. Bene bene.

    Paperino e la Vecchia Sbuffante (Faccini): Ed eccola qui la chicca delle chicche! Una storia omaggio alla Scavatrice Barksiana, che cita già dalla prima tavola, riprendendo pari pari la scena di Paperino e nipotini che osservano i lavori al cantiere. La passione filologica di Faccini è cosa ben nota (ricordate gli struzzi Oscar?). Ed esplode in tutto la sua forza durante la battaglia delle scavatrici tra Paperino e Paperoga con una seconda vignetta presa direttamente dalla storia di Barks, e con un finale a base di scavatrici giocattolo. Enrico t'amo.

    E prossimamente nientepopodimenoche la prima copertina sul distretto di polizia di Topolinia, in cui oltre a Basettoni e Manetta compare per la prima volta anche il caro vecchio Rock Sassi. Anche se la storia principale del prossimo numero L'Ispettore Manetta e la Immagini in Diretta non sembra essere quella faraciana da tempo attesa. Oltre al titolo diverso i disegni sembrano essere di Perina e non di Cavazzano, che firmerà invece la seconda storia del numero: Paperino e la Missione Mondiali.
  • E' sicuro che la storia di Rock Sassi NON sia di Tito.
    A presto,
    Michele
  • #2638

    Godurioso andare in edicola e trovare una copertina così. Ci sono Basettoni, Manetta e Rock Sassi (quest'ultimo poi mai aveva avuto cotanto onore) che guardano trionfali in camera. Sullo sfondo bianco un tondino in cui si vedono i palazzi di Topolinia. Veramente ottimo.

    Paperino e la Missione Mondiali (Panaro/Cavazzano): Serviva Cavazzano per una storiella come questa? Bof. C'è però da dire che Cavazzano la nobilita non poco nascondendone in parte l'inconsistenza. Ma nelle mani di un Ferraris a caso si sarebbe mostrata per quel che è veramente: una banale storiella della PIA. Mah e bof. Panaro, quand'è che torni a sfornare capolavori come un tempo?...

    Pipwolf - Spiagge Impossibili (Macchetto/Palazzi): L'Omino che ti Frega la Pizzette, l'Omino che Aspetta, Cocco Brutto...Sì vabbè, insomma abbiamo capito il grande rilancio di Pipwolf in cosa consiste. E una volta accettatolo ho sghignazzato come un cretino dall'inizio alla fine. Salvo poi incazzarmi nuovamente a mente fredda. I Chiedilo a Piwolf erano solo un intermezzo comico in X-Mickey, possibile che qui siano diventati la norma? Che idiozia. Ma anche ROTFL.

    L'Ispettore Manetta e le Indagini in Diretta (Venerus/Perina): Wow! E chi è questo nuovo sceneggiatore, così bravo ad utilizzare i personaggi? Sembra seguire il modello di Faraci, pur mostrando un proprio stile, e infarcendo le vignette di balloon. Insomma, è uno che ha molto da dire. Questa storia sul distretto è fra le migliori mai lette ultimamente, insieme a Dinamite Bla e il Codice Da Vinci. Molto ben costruita, e compaiono tutti, oltre a Manetta e Rock Sassi anche Basettoni, Petulia e i tre poliziotti anonimi creati da Tituzzo. Bene bene, un inizio promettente, e adesso ne voglio ancora. Il Faraci vero lo avremo tra poco ma nel frattempo questo è un buon aperitivo. Promossa.

    Per il resto abbiamo una storia di Paperut, una gradevolissima di Cimino disegnata stavolta da Guerrini e non da Amendola, e un obbrobrio con protagonisti i bassotti.
    E nel prossimo? Oltre ad un'altra copertina molto originale, nella preview si scorge Dinamite Bla e la Cena dei Buzzurri, questa volta disegnata da (sigh) Ferraris e un Paperinik e l'Isola dei Mostri. E si continui così.
  • Grrodon ha scritto:#2638
    E nel prossimo? Oltre ad un'altra copertina molto originale, nella preview si scorge Dinamite Bla e la Cena dei Buzzurri, questa volta disegnata da (sigh) Ferraris e un Paperinik e l'Isola dei Mostri. E si continui così.
    E non è tutto: nel promo di pag. 100 è possibile scorgere la successiva cover in "stile Casty" (non lo si legge dal lontano n°2622), anche se c'è da dire che ormai un po' tutti riescono ad ottenere riferimenti alle proprie storie in copertina, e quindi potrei sbagliarmi...
  • Ma lo stile sembra essere molto Castyano, anche solo per i personaggi. E cmq mi sembra una copertina bellissima, la prima che msotra una scena di pericolo...
  • #2639

    Che numero. Assurdo dall'inizio alla fine. Poche volte era successo che tutte le storie del numero presentassero una qualche particolarità che le rendesse più o meno degne di nota. E invece così è, e a prescindere dalle rispettive qualità possiamo dire di trovarci davanti a un nuovo modo di valorizzare la produzione disney settimanale. Si inizia con una copertina favolosa, che presenta una mezza faccia di Paperina ad opera di Faccini. Niente strilli, che ultimamente stavano diventando pure troppo invasivi, ma un semplice sfondo floreale. Che significa tutto ciò? Niente però è originale, e sta anche bene che si alternino in questo modo copertine incentrate sulla storia principale e copertine a tema libero. E infatti la prossima vede il ritorno - e che ritorno - di Casty.

    Paperinik e l'Isola dei Mostri (Gervasio): Non è la prima volta che vediamo un Gervasio autore completo. E non è la prima volta che vediamo Gervasio alle prese con un Paperinik più filologico che mai. Nella storia in questione rivediamo le Car-Can, il diario di Fantomius e soprattutto il Paperinik degli esordi, vendicatore di sé stesso, pronto a farla pagare a Zio Paperone e Gastone, per far bella figura con Paperina. Niente di martiniano, sia chiaro, d'altronde tali livelli di cattiveria sarebbero oggi oltre che osteggiati, del tutto fuori personaggio, ma si apprezza la volontà di questo autore di riprendere affettuosamente in mano la tradizione. Congratulazioni Gerva, e continua così che vai bene.

    Topolino e la Quarta Caravella (Mainardi/Barbaro): A chiunque abbia da ridire su Barbaro consiglierei di guardarsi la linfa vitale che ha saputo infondere a questo Topolino, più simpaticamente disneyano che mai. Il personaggio oltre che espressivo ci appare qua come sbarazzino, giovanile e molto legato alle caratteristiche che sfoggia nell'animazione. La storia rimette in scena i cari vecchi Zapotec e Marlin, visti di recente grazie a Bosco, qui nuovamente impegnati con la macchina del tempo, nella storia che intende proseguirne il ciclo. Con una svolta non indifferente: adesso ad accompagnare Topolino è Orazio che viene così messo al corrente dell'esistenza della macchina del tempo, fatto di cui si spera si terrà conto in futuro. L'utilizzo del personaggio di Orazio è magistrale e tutta la sua bonaria semplicità di artigiano viene fuori facendo ben sperare che in futuro a viaggiare sarà anziché un duo, un terzetto. Però c'è una nota negativa: l'utilizzo del solito antenato di Gambadilegno, che in questo tipo di storie (e anche in altre) sarebbe meglio evitare.

    Storie del Papersera - 1 Posto in 2 (Russo/Guerrini): Ed ecco un altro gradito ritorno che pare confermare la nuova politica filologica del Topo. Questa volta è il ciclo del Papersera a venir proseguito, dopo che ad essersene occupati erano stati Kinney/Hubbard e la scuola brasiliana. E questa storia...è in tutto e per tutto una storia del Papersera, con tutti i pregi (l'umorismo) e i difetti (Paperone, Paperino e Paperoga che ci lavorano "fissi") che ne conseguono.

    Gambadilegno e il Girotondo Furfantesco (Panaro/Asteriti): Mamma mia. Com'è possibile che l'autore de La Formula della Ricchezza, L'Artista Vagabondo e Le Pitto-Pareti Boom, abbia completamente perso la passione per il proprio lavoro, arrivando a sfornare unicamente storielle di poco conto, proprio nel momento in cui i suoi colleghi stanno facendo meraviglie per risollevare la qualità del settimanale? La storia in questione è pessima, ed è un peccato che si sia sprecato così un ottimo Asteriti. Panaro, ripigliati.

    Zio Paperone e il Rigore Lungo Due Settimane (Amendola): Ecco un altro autore completo! La storia in questione è deboluccia, ma è cmq segnale che qualcosa sta cambiando e che alla Disney sempre più persone hanno voglia di dire la loro durante questa rifioritura qualitativa.

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    Paperino Maestro di Tranquillità (Capelli/Cavazzano): Una deliziosa breve sceneggiata e disegnata ottimamente, che ha al suo interno un gustoso omaggio a Romano Scarpa, nella vignetta in cui Paperino fa ginnastica, copiata pari pari da Paperino e i Gamberi in Salmì. Dopo gli egiziani di Asterix e Cleopatra e le scavatrici barksiane di Faccini ecco un altro delizioso inside joke, che sebbene non faccia la differenza in quanto a qualità, è un segnale del rispetto per la tradizione.

    Dinamite Bla e la Cena dei Buzzurri (Vitaliano/Ferraris): Ed ecco il capolavoro del numero. Vitaliano si conferma come uno degli sceneggiatori migliori sulla piazza con questa divertentissima seconda storia di Dinamite Bla. E se già nella precedente una sottilissima presa in giro del mondo rurale si lasciava intravedere, qui esplode in tutto la sua bonaria cattiveria, con un umorismo a base di contadini, cafoni, burini e bifolchi che cercano di fare il salto qualitativo per elevarsi al rango di tamarri. Bellissimo il modo in cui Vitaliano tratteggia questo branco di Trimalcioni ponendoli a confronto con Dinamite, ultimo esponente della bonarietà contadina che sembra andar perdendosi. E c'è spazio anche per un Paperoga maestro di bon-ton e per quintalati di gag e ironia che fanno sghignazzare e chiedersi quanto a lungo Vitaliano potrà andare avanti senza ritrovarsi tra i piedi una fantomatica associazione del buzzurro-dalla-coda-di-paglia, in protesta contro il suo umorismo polically uncorrect. Ma questo è esattamente quel che ci vuole per far bello il Topo e grande un personaggio. E per questa volta si salva pure Ferraris i cui disegni si sposano perfettamente col clima di buzzurraggine della storia.

    Immagine
    E nel prossimo numero teniamoci forte perchè si torna alle care vecchie atmosfere scarpiane con Topolino e la Città Taciturna, una storia scritta, disegnata e copertinata dal buon Casty, che speriamo possa far spezzatino dei suoi detrattori.
    Topolino sta tornando ad essere un must, che ottima cosa!
  • Porto molto bene alle testate che lascio!
    A presto,
    Michele
  • #2640

    E' giunto. La copertina, come ben sappiamo è da sbavv, e per una volta c'è uno strillo di classe, e non i soliti beceri tondini che rompono l'armonia del disegno. L'interno, bé, non fa che confermare la struttura che molti vogliono, e cioè due storie importanti in apertura e chiusura e un quintetto di "brevi" in mezzo. E questa volta le brevi, se salviamo quella di Bosco, sono abominevolmente orripilanti, una più banale dell'altra. Ma pazienza, non è certo questo che ci interessa del numero...

    Paperino Paperotto e il Pirata Smemorato - Prima Parte (Enna/Tosolini): Orpolà, Paperino Paperotto in più puntate? E per giunta by Enna? Bene bene, la classe non è acqua e lo stile Enniano si vede subito, con la consueta abbondanza di didascalie e momenti "profondi". Il soggetto per ora non è niente di sconvolgente, ma si spera che conduca la settimana prossima a un buon esito. Che l'evento sia stato causato dal gadget Paperottiano, in allegato per quattro settimane sul Topo, è indubbio, ma il fatto che abbiano affidato la cosa ad Enna mi intriga alquanto. Vedremo.

    Topolino e la Città Taciturna (Casty): Sia lode al Castellan e a morte i detrattori. Anche questa volta il buon Casty dimostra di saperci fare con una storia nel suo personalissimo stile che mischia meravigliosamente le influenze scarpiane (evidentissime nello stile grafico) e quelle Walshiane, del mitico Topolino a strisce del dopoguerra, con una spruzzatina di vionarietà Bottariana per tenere insieme il tutto. Le atmosfere mitteleuropee, le trovate balzane, le gag minimaliste e i nonsense pazzerelloni rendono questa storia affine a Topolino Buffone del Re di Walsh e Gottfredson. E poi c'è la rivalutazione del personaggio di Topolino, qui da solo e quindi senza spalle che lo mettano in ombra. Direi che da adesso in poi Casty gioca a carte scoperte, e senza camuffamenti DeVitiani o Cavazzaniani, ci mostra nudo e crudo il suo stile (che può benissimo non piacere) e il modo in cui lui intende il fumetto Disney. E in questo suo portare avanti un proprio discorso con una sua continuity, dei suoi personaggi, rispettando lo stile dei suoi maestri è assolutamente ottimo. Grande Casty autore completo. E continua così.

    La settimana prossima continuano le storie sportive, la saga Paperottiana e ci sarà il primo pezzo della barca.
  • Grrodon ha scritto:Topolino e la Città Taciturna (Casty):
    Davvero ottima.

    Devo dire che dopo le prime due tavole ho avuto una certa sensazione di dejavù. Sensazione che, fortunatamente è andata ad affievolirsi man mano che proseguivo nella lettura. Anche questa storia, come la sua prima da autore completo ("T. e le macchine ribelli"), ha un timbro abbastanza "favolesco" (cio' non toglie pero' l'ottima qualità della trama e dei disegni, IMHO in miglioramento), specialmente per come si conclude la vicenda. Condivido con chi vede in Castellan un seguace dei ritmi del grande Walsh. Le gag dei cartelli poi, sono state la trovata comica migliore di Casty, sinora... :asd:
  • Grrodon ha scritto:#2640
    Non l'ho ancora letto tutto, ma posso già dire che è questo il Topo che mi piace!
    Indubbiamente l'attenzione principale va tutta sul bravissimo Casty e sulla sua spledida "Topolino e la città taciturna". Una storia scarpiana nel tratto e anche nella trama; leggendola mi è sembrato di essere tornato indietro (non solo per il tratto simile al Maestro), quando storie simili non erano rarità. E' stato come leggere una storia che 15 anni fa non avevo letto, dove non erano rare avventure di Topolino in solitario e fuori dal classico tram tram del commisariato di Topolinia.
    Topolino è un personaggio straordinario, adatto a molteplici tipi di storie. E se Faraci ha recuperato il lato investigativo di Topolino riportandolo a nuova vita, è in dubbio che Casty stia facendo lo stesso proseguendo su altre direttrici, in particolare l'avventure e il fantastico.
    Trovo questa storia bellissima, e anche molto divertente (quoto Pacuvio sulla gag dei cartelli :P ), a dispetto di quel che dice qualcuno che le storie con topolino non siano divertenti nè comiche (ma andate a buttarvi in un pozzo!).
    Mi inchino anche dinnanzi alla copertina, castyana anche questa in tutto (concept, disegni e colori): veramente bella, sembra la copertina di una testata seriale. Davvero ottimi i colori!
    Concordo con Grrodon sulle copertine: non che non ci possano stare i vari tondini, ma senza esagerare. Invece uno strillo che richiami una delle storei lunghe (e che storia!) è veramente bello, nonchè molto meno confusionario.
    Sulle storie brevi interne, vabbè...pazientiamo. Questi ai quali stiamo assistendo sembrano veramenti i segnali di una rinascita, dell'inizio di un nuovo periodo. Speriamo possano arrivare anche le storie brevi di buon livello.
    Sulla storia di Paperino Paperotto, carina. Non l'ho ancora finita di leggere ma trovo che sia una buona storia onesta dei bravi Enna e Tosolini. Storia fatta per "affiancarla" al gadget estivo? Beh, anche questo mi rimanda indietro con gli anni, alle storie sui gadget estivi con le pagine gialle... qui la strada è diversa, non si parla del gadget nella storia, ma non per questo la cosa è meno bella o interessante. Certo, mi sembra che per quanto riguarda i gadget ci si stia un pò troppo fossilizzando sui giocattolini (sono lontani i tempi del Topobinocolo e del Topowalkie...), anche se poi è chiaro che non compro certo il Topo per quello che c'è in regalo. Però non sarebbe male che almeno per l'estate ci fosse un gadget particolare come capitava anni fa.
    Ultima modifica di Tyrrel il martedì 04 luglio 2006, 16:15, modificato 1 volta in totale.
  • Tyrrel ha scritto:
    Grrodon ha scritto:#2636
    Non l'ho ancora letto tutto [...]
    Non sarà che hai sfogliato il numero sbagliato? l'albo con la storia di Casty è il 2640... :P
    Topolino è un personaggio straordinario, adatto a molteplici tipi di storie. E se Faraci ha recuperato il lato investigativo di Topolino riportandolo a nuova vita, è in dubbio che Casty stia facendo lo stesso proseguendo su altre direttrici, in particolare l'avventure e il fantastico.

    Mi inchino anche dinnanzi alla copertina, castyana anche questa in tutto (concept, disegni e colori): veramente bella, sembra la copertina di una testata seriale. Davvero ottimi i colori!
    Quoto. Copertina fantastica, forse la migliore di Casty sinora. Quanto all'autore, da parte mia non c'è molto da aggiungere, si rischia di essere ripetitivi. Adesso occorre lo stesso trattamento con i paperi (anche se prediligo nettamente i topi), ovviamente lasciando che Casty continui a dedicarsi ai "suoi" Macchia Nera, Eurasia Bruto etc... A chi l'onore?
    Certo, mi sembra che per quanto riguarda i gadget ci si stia un pò troppo fossilizzando sui giocattolini (sono lontani i tempi del Topobinocolo e del Topowalkie...), anche se poi è chiaro che non compro certo il Topo per quello che c'è in regalo. Però non sarebbe male che almeno per l'estate ci fosse un gadget particolare come capitava anni fa.
    Quotone. Per me d'estate era inevitabile "l'ansia da gadget"... :asd:
  • Pacuvio ha scritto:Non sarà che hai sfogliato il numero sbagliato? l'albo con la storia di Casty è il 2640... :P
    Eheheheh... il numero è quello giusto, era il mio quote ad essere sbagliato! :)
    Pacuvio ha scritto: Quoto. Copertina fantastica, forse la migliore di Casty sinora. Quanto all'autore, da parte mia non c'è molto da aggiungere, si rischia di essere ripetitivi. Adesso occorre lo stesso trattamento con i paperi (anche se prediligo nettamente i topi), ovviamente lasciando che Casty continui a dedicarsi ai "suoi" Macchia Nera, Eurasia Bruto etc... A chi l'onore?
    Indubbiamente anche per i paperi sarebbe necessario un Casty o un Faraci per uscire fuori da certi stereotipizzazioni troppo abusate su personaggi con personalità non certamente piatte. Però in questo senso è un ottimo segnale il recupero di un personaggio come Dinamite Bla con un ritorno in grande stile. Speriamo che non rimanga un caso isolato ma che sia il segno di qualcosa di più.
    Pacuvio ha scritto: Quotone. Per me d'estate era inevitabile "l'ansia da gadget"... :asd:
    A chi lo dici! Per me il gadget di Topolino era reciprocamente legato all'estate!
    E poi ogni anno un gadget completamente diverso da quelli precedenti, cosa che non si può certo dire di questi ultimi anni dove sembrano assomigliarsi un pò tutti.
  • Quotissimo. I veicoli ormai (si) rompono.
    Almeno mettessero pezzi di vera Paperopoli, in questo senso deposito e casa di Paperino, pur con la loro discutibile struttura interna, erano buona cosa, ma di avere la locomotiva di filo sganga o la mongolfiera di gancetto poco me ne cale...
  • Tyrrel ha scritto:Eheheheh... il numero è quello giusto, era il mio quote ad essere sbagliato! :)
    Lo so scherzavo, era un quote ironico, non hai visto la faccina?
    A chi lo dici! Per me il gadget di Topolino era reciprocamente legato all'estate!
    E poi ogni anno un gadget completamente diverso da quelli precedenti, cosa che non si può certo dire di questi ultimi anni dove sembrano assomigliarsi un pò tutti.
    Quotone-bis.
    Senza contare che le bistrattate storie "promozionali" a cui hai accennato prima, IMHO erano davvero mitiche... infatti non saprei dire quale sia fra le tre la piu' bella. John New/Howenny del collegamento multidimensionale, era uno di quei "cattivi" davvero ben caratterizzati, che raramente si vedono sul topo (specialmente in tempi recenti)...
  • Pacuvio ha scritto:Lo so scherzavo, era un quote ironico, non hai visto la faccina?
    Si l'avevo capito (e avevo notato lo smile), nessun problema. :)
    Pacuvio ha scritto: Quotone-bis.
    Senza contare che le bistrattate storie "promozionali" a cui hai accennato prima, IMHO erano davvero mitiche... infatti non saprei dire quale sia fra le tre la piu' bella. John New/Howenny del collegamento multidimensionale, era uno di quei "cattivi" davvero ben caratterizzati, che raramente si vedono sul topo (specialmente in tempi recenti)...
    Howenny, che bei ricordi! Un bel pesonaggio che come ben dici tu è un "villain" di tutto rispetto! Disegnato poi dal Maestro Cavazzano!
    Ma la cosa veramente interessante di queste storie era che al di là della funzione promozionale (la prima puntata veniva pubblicata 2 settimane prima del primo pezzo), avevano dei soggetti più che buoni. Forse la migliore è proprio "Topolino e il collegamento Multidimensionale", ma come non ricordare "Topolino e l'Anacronismo multiuso" (la Storia cambia perchè i lTopobinocolo finisce nel passato per sbaglio) e "Topolino e il rompicapo dell'inesaurible" (il Topojolly fatto dal gonnelino di Eta Beta! :P )?
    Insomma, di questi tempi ad avercene storie simili, sia con o senza gadget!
  • #2641

    Lassù qualcuno ci ama. Ci si lamentava che non c'erano strilli e PAF riecco gli strilli, ci lamentavamo che erano strilli off topic e brutti e PAF ecco degli strilli perfettamente inerenti al contenuto e più di classe. Copertine quasi sempre memorabili, in ogni numero una (e spesso anche di più!) storie evento: vecchi autori che tornano al lavoro, nuovi autori che emergono, vecchi personaggi che ritornano, citazioni colte sparse qua e là, saghe in più puntate e sopratutto un'impennata qualitativa considerevole. Ormai non passa settimana che non mi ritrovi a consigliare il Topo in giro finendo per inflazionare la mia credibilità di nerdisneyano. Adesso andrebero rivisti i gadget, ma suvvia non rompiamo troppo. Ad ogni modo questo con numero c'è il primo pezzo del gadget dell'estate, la Bagnarola Smargiassa, della storia di Enna. E poi c'è il Ritorno dei Mercoledì di Pippo e quello di Chierchini, con un'arcigiuliva storiella breve di Pluto in cui non emergono complicazioni e tutto va bene dall'inizio alla fine O_O
    Il resto è ovviamente fuffa riempitiva, con il solito Panaro scontato e Ciccio e Bassotti a farla da padroni. Ma vabbè, non sono loro che ci interessano:

    Paperino Paperotto e il Pirata Smemorato - Seconda Parte (Enna/Soffritti): E dopo Tosolini tocca a Soffritti. E questa seconda parte non solo non delude, ma supera alla grande le aspettative, rendendo questa la miglior storia in assoluto di pp8. Enna è mitico sin dalle primissime vignette, con una Nonna Papera sorniona che fa da narratrice e sostituisce il riassunto. Un incipit straordinario che trova la sua giustificazione narrativa nel finale, e che dona alla storia uno spessore non da poco anche grazie ai virtuosismi grafici di Soffritti, le luci, le ombre e la colorazione. E poi viene la storia, molto buona, e ricca sia di momenti divertenti che di particolari profondi e di spessore. Tutto questo all'interno del minimalismo narrativo tipico della serie. Ma c'è un particolare feeling narrativo che le altre storie di pp8 non hanno: lo sguardo benevolo del narratore filtrato attraverso gli occhi affettuosi di Nonna Papera che ad avventura finita si ritrova a mettere il nipotino a nanna, ricordandoci che quanto visto non è stato che una storia di bambini. W Enna. W le didascalie. W la fase eroica. E W anche Paperino Paperotto.

    I Mercoledì di Pippo - Ali in Fiamme (Salvagnini/Gorlero): Oh. Sono tornati. E non mi aspettavo un ritorno così in forma. Una storia assolutamente demenziale e delirosa, ricca di gag nel miglior spirito della serie. Il team Salvagnini/Gorlero si riunisce e l'affiatamento è massimo. E tra una risata e l'altra si fa un tuffo nel passato. Commovente, ne voglio ancora.

    Paperino & Paperoga e lo Scoop Sportivo (Sarda/Mazzarello): Sta in chiusura giusto perchè parla di calcio. Non è certo una grande storia, ma segna il ritorno in pianta stabile (dopo l'assaggino di pochi numeri fa) delle storie del Papersera. La storia non è niente di che e vede i cugini cercare di intervistare un arbitro dovendo però superare alcune prove calcistiche sia fisiche che di cultura. E la cosa sorprendente è che Sarda trova il modo di metterci tutta la sua passione calcistica inserendo qua e là una serie di informazioni assolutamente autentiche. Stona un po' il fatto che ad inizio storia ci siano i nomi storpiati come Ronalduck e poi ci si metta bellamente a parlare di Maradona. Ma quel che conta è che il Topo torni a fare cultura dopo tanto tempo.

    Nel prossimo numero a quanto pare dovrebbe esserci Topolino e le Bolle di SapoRe, i disegni sembrano essere quelli di Cavazzano, mentre i testi azzarderei di Bosco. In conclusione: brava Claretta, sempre meglio, e che si continui così.
  • 2640: Il Topolino da non comprare. Costa di più e c'è, pensate, una delle storie più brutte mai scritte.

    Riguardo al costo... 2,10... è tipo il costo del vecchio PKNA, di Witch e degli altri magazine... MA SETTIMANALE! Topolino praticamente costa 4 volte più del dovuto. Ok, ha più storie e i redazionali. Facciamo che allora costa SOLO IL DOPPIO del dovuto. E' abominevole, da boicottare. Miriadi di pubblicità, storie brutte e corte. Quelle che dovrebbero essere le storie importanti, sono comunque troppo corte. E nella maggior parte dei casi, o sono brutte in sè, o non sono ben riuscite perchè erano limitate dalla lunghezza. Le storie corte e riempitive spesso raggiungono vertici di orrore mai osservati prima, tipo questa settimana con la storia di Pluto.

    E Casty. Oh cielo, come posso metterla... Ecco, Casty non potrebbe essere relegato a delle storielle da 12 tavole? Magari si vedrà maggiormente la sua vena comica? Perchè costringerlo a fare degli aborti di storie epiche? Sta tentando in ogni modo di scrivere storie memorabili, e costantemente fallisce. Perchè vi siete messi in testa, voi a cui piace e la Disney, che Casty è Lo Sceneggiatore del Terzo Millennio? Non scrive niente di speciale, le sue storie sono più buoniste che mai, senza il minimo di azione e/o avventura (No, niente avventura. nemmeno con quella pseudo indianapipps con le trecce, nemmeno se sullo sfondo c'è la foresta amazzonica, o le piramidi o le colonne corinzie. niente avventura). Non si fa il minimo sforzo per far piacere le storie anche agli adulti, e non solo ai bambini.
    Non è un fatto di snobbismo, però se un prodotto del mercato per ragazzi non è all'altezza, mi dispiace, ma è solo roba per bambini. Poi, parlo io, che non leggevo altro che Disney. Da quando si è intrapresa questa parabola discendente, mi sono buttato su tutt'altro. Adesso compro i Bonelli o altri classici del fumetto, pensa tu quanto m'hanno fatto allontanare dalla disney.
    Beh, devo ringraziarli. Grazie a loro ho una panoramica un po' più ampia del mercato dei fumetti :P

    Piccola nota anche sulle due puntate di PP8. Bella storia, soprattutto per il Paperotto. A me non è piaciuto granchè l'espediente di Nonna Papera che racconta, ma posso sorvolare. Comunque, anche qui, niente di epico.

    Ancora non ho letto il ritorno dei mercoledì di Pippo. Spero di non esserne deluso.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Post Scriptum: ho un po' mischiato il 2640 col 2641 :P

    Comunque, la sensazione è la stessa -_-
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Elikrotupos ha scritto:2640: Il Topolino da non comprare. Costa di più e c'è, pensate, una delle storie più brutte mai scritte.

    Riguardo al costo... 2,10... è tipo il costo del vecchio PKNA, di Witch e degli altri magazine... MA SETTIMANALE! Topolino praticamente costa 4 volte più del dovuto. Ok, ha più storie e i redazionali. Facciamo che allora costa SOLO IL DOPPIO del dovuto. E' abominevole, da boicottare.
    E fin qui, ba bene... comunque è abominevole, ma da boicottare no.
    E Casty. Oh cielo, come posso metterla... Ecco, Casty non potrebbe essere relegato a delle storielle da 12 tavole? Magari si vedrà maggiormente la sua vena comica? Perchè costringerlo a fare degli aborti di storie epiche? Sta tentando in ogni modo di scrivere storie memorabili, e costantemente fallisce. Perchè vi siete messi in testa, voi a cui piace e la Disney, che Casty è Lo Sceneggiatore del Terzo Millennio? Non scrive niente di speciale, le sue storie sono più buoniste che mai, senza il minimo di azione e/o avventura (No, niente avventura. nemmeno con quella pseudo indianapipps con le trecce, nemmeno se sullo sfondo c'è la foresta amazzonica, o le piramidi o le colonne corinzie. niente avventura). Non si fa il minimo sforzo per far piacere le storie anche agli adulti, e non solo ai bambini.
    Non è un fatto di snobbismo, però se un prodotto del mercato per ragazzi non è all'altezza, mi dispiace, ma è solo roba per bambini.
    Forse si è esagerato un tantino nell'adorare Casty, ma la reazione eccessiva è dovuta che dopo tanto tempo vedimo uno sceneggiatore abile e con una produzione che non delude mai ( a parte il la storia del bacio spaziale... :vomit: ). Non comprendo questa tua avversità; non credo che voglia scrivere storie "memorabili" a tutti i costi e comunque, anche se fossero queste le sue intenzioni, non fallirebbe affatto. E' vero è un buonista e le sue storie sono dirette per lo più a un pubblico infantile. Però piace ai più grandi anche per questo: leggendo queste storie si ha la sensazione di tornare indietro negli anni, a quando si leggevano storie scarpiane o del duo Gottfredson/Walsh. E inoltre la qualità dell storie è elevata e sono storie avventurose (anche quando c'è Eurasia Tost l'Indiana Pipps con le trecce), che ricordano in modo molto piacevole le storie degli autori sopra citate; avventure con Un Topolino che è Il Topolino, quello autentico e DOC, non il vuoto perfettino cervelleno che ogni tanto aiuta la polizia per potersi gasare con Minni; avventure molto originali, cge non ricalcano storie precedenti (al massimo prendono qualche spunto); avventue infantili ma anche se non si fa il minimo sforzo per far piacere le storie agli adulti (cosa che comunque non credo affatto), non vedo perchè un adulto non possa fare il minimo sforzo per farsele piacere.
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