[Topolino] Annata 2006

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Rebo ha scritto:Di Cavazzano non ho seguito le più recenti evoluzioni: pensando tuttavia a lavori di qualche tempo fa, come Jungle Town, noto che in questa nuova storia il suo stile abbia parzialmente perso la plasticità incisiva che lo contraddistingueva. In particolare ho trovato Rock Sassi alquanto addolcito nei lineamenti.
    ...che il cambiamento sia dovuto all'inchiostratura? :omg:
  • PORTAMANTELLO ha scritto: ...che il cambiamento sia dovuto all'inchiostratura? :omg:
    Sì, può essere certamente. Leggo sull'INDUCKS che tuttavia gli inchiostri sono ancora di Zemolin. Dunque ci sarebbe una mutazione zemoliniana in atto... Ripeto, non ho seguito i più recenti sviluppi grafici delle opere di Cavazzano, purtroppo.
  • Purtroppo cosa?
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Elikrotupos ha scritto:Purtroppo cosa?
    Purtroppo, ci sono alcuni scetticoni diffidenti, che non comprano Topolino da una vita e pretendono di sapere vita morte e miracoli sull'evoluzione grafica di un disegnatore... :omg:
  • Purtroppo negli ultimi anni ne in comprati pure troppi, di topolini, e nella maggior parte dei casi perché c'era casty con cavazzano, o altri con lui, e li in comprati mio malgrado, costretto da un certo tizio...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Elikrotupos ha scritto:Purtroppo negli ultimi anni ne in comprati pure troppi, di topolini, e nella maggior parte dei casi perché c'era casty con cavazzano, o altri con lui, e li in comprati mio malgrado, costretto da un certo tizio...
    Recentemente, Cavazzano è sembrato decisamente sottotono, è vero, ma in questa storia (realizzata chissà quanto tempo fa) è al top. Non è certo per una ruga di meno nella faccia di Rock Sassi, ad esempio, che si può giudicare negativamente la prova di un autore di tale calibro...

    Cos'è esattamente che non ti convince?
  • Pacuvio ha scritto:Purtroppo, ci sono alcuni scetticoni diffidenti, che non comprano Topolino da una vita e pretendono di sapere vita morte e miracoli sull'evoluzione grafica di un disegnatore... :omg:
    Uhm. Non ho capito se era riferita a me. In realtà appena sono intervenuto ho subito ammesso la mia ignoranza sulla recente evoluzione cavazzaniana, non pretendo certo di giudicare ciò che non ho letto. Infatti ho preso come termine di paragone Jungle Town, e ho ripensato anche alle precedenti storie del ciclo faraciano. Se mi dite che la storia sull'ultimo Topolino spicca nel panorama della produzione recente dell'autore, ci credo senza problemi.
  • Rebo ha scritto: Uhm. Non ho capito se era riferita a me.
    No, era riferito al buon Elik. :P
  • La storia non è stata realizzata millenni fa... non era alla Comicon di Napoli che Cavazzano aveva detto di essere all'opera su una sceneggiatura di Tito?
    Cmq io non trovo particolari cambiamenti in Cavazzano negli ultimi 15 anni... c'è stato un periodo in cui mi era parso un po' troppo... rilassato, un 7 o 8 anni fa, ma si è ripreso subito.
    Per gli inchiostri cmq non saprei... sull'inducks mettiamo Zemolin (con punto di domanda) solo perché sappiamo che è il suo inchiostratore. Quando abbiamo la certezza non c'è punto di domanda.
  • Sprea ha scritto:La storia non è stata realizzata millenni fa... non era alla Comicon di Napoli che Cavazzano aveva detto di essere all'opera su una sceneggiatura di Tito?
    Forse. Se non sbaglio disse cha stava finendo il ritorno di Dinamite Bla e che aveva in programma "Sulla scena del crimine". Ma sono dettagli.
    Cmq io non trovo particolari cambiamenti in Cavazzano negli ultimi 15 anni...
    Neanch'io. Se ultimamente c'è stato qualche calo, qualche tavola tirata via, lo imputo sia all'avanzare dell'età (inevitabile) sia allo stimolo che gli produce la storia. Io noto differenze tra questa o quella di Dinamite rispetto alle "normali" che ogni tanto gli appioppiano.
    A presto,
    Michele
  • C'è una cosa che detesto del "nuovo" Cavazzano (o del suo inchiostratore?): la forma delle pupille dei suoi personaggi!
    Potrete ingannare tutti per un pò.
    Potrete ingannare qualcuno per sempre.
    Ma non potrete ingannare tutti per sempre.
  • Quackmore ha scritto:Neanch'io. Se ultimamente c'è stato qualche calo, qualche tavola tirata via, lo imputo sia all'avanzare dell'età (inevitabile) sia allo stimolo che gli produce la storia. Io noto differenze tra questa o quella di Dinamite rispetto alle "normali" che ogni tanto gli appioppiano.
    Hai colto il punto (imho).
    Basti vedere, ad esempio, il quasi irriconoscibile (e demotivatissimo) Cavazzano di "Paperino e la consulenza irascibile" (TL #2652).
    Ultima modifica di Pacuvio il martedì 24 ottobre 2006, 21:12, modificato 1 volta in totale.
    Immagine
  • Sprea ha scritto:La storia non è stata realizzata millenni fa... non era alla Comicon di Napoli che Cavazzano aveva detto di essere all'opera su una sceneggiatura di Tito?
    Si, aveva appena consegnato il "Dominatore delle nuvole" e si stava accingendo a disegnare "CSI: Topolinia" :rotfl:

    Ciao.
  • Qualche considerazione sul numero 2656.

    "Topolino... sulla scena del crimne": mi trovo d'accordo con quanto scritto da voi in precedenza. Un grande storia, c'è poco da dire. Tito è tornato, e da quanto ha detto non si dovranno aspettare 1 altro e mezzo. Bellissime le tavole iniziali, sembra di stare guardando un telefilm. E non solo per l'entrata in scena di Barry Bolson, ma anche per il taglio della scneggiatura in quelle prime tavole. Non posso che quotare Portamantello quando definisce Bolson un personaggio emmemmiano; anzi, si potrebbe riflettere sul fatto che in MM era Topolino a ritrovarsi a dover vivere (e sopravvivere) in una realtà non realistica, completamente diversa da Topolinia. L'esatto contrario di quel che accade in questa storia, dove addirittura Bolson si ritrova a che fare con la "dinseyanità" dei personaggi ; semplicemente geniale! E poi ci sono le citazioni: Baldo, in primis. E poi Manetta che "ricorda" che per un certo periodo non vide di buon occhio Topolino. Una citazione che mi ha fatto immenso piacere (anche se quelle storie gottfredsoniane e scarpiane è da tanto che non le leggo, non ho potuto che coglierla subito appena letta), e se ci pensiamo in puro stile Faraci.
    Sulla questione del disegno di Rock Sassi, il punto non è un cambio di stile di Cavazzano (che magari c'è anche stato). E' proprio Rock ad essere cambiato caratterialmente rispetto alleprime storie, e quello di Cavazzano è se vogliamo un adattamento grafico. Questo è evidente ne La Nera di Topolino, dove si può vedere l'"evoluzione" del personaggio; ne 2 piedipiatti in fuga (l'unica delle storie del ciclo Manetta-Rock Sassi presente nel volume che non avevo letto) questo cambiamento si completa, e il personaggio e già uguale a quello che è oggi.
    Peccato, perchè come Grrodon apprezzavo molto di più il Rock Sassi prima maniera. Il quale sarebbe stato un'interessante spalla per Manetta, mentre ora i due caratterialmente appaiono simili. Cioò nonostante il duo funziona.
    Sono anche io tra quelli che si augurano un ritorno di Bolson, che già ora mi viene da considerare a tutti gli effetti come personaggio del distretto di Topolinia. Se sarà veramente così, spero che non venga scaratterizzata perchè va benissimo così, e mi darebbe fastidio vederlo fare un terzetto con Rock e Manetta. Così invece, completamente diverso ai due e così realistico rispetto al mondo di Topolinia, è semplicemnte perfetto.
  • T 2657
    Wizards of Mickey – Luna Diamante
    (Ambrosio/Perina): oooh, ma allora con i riassunti Ambrosio ci si è fissato! Non bastava la solita introduzione “i buoni contro i cattivoni”, ma ci viene propinato anche un collage tra le tavole degli episodi precedenti… l’apoteosi degli artifici narrativi! Ma un attimo. Perché accanirsi così tanto sul povero sceneggiatore? Un po’ di obiettività! E va bene: dal punto di vista dell’atmosfera, gli episodi mi sono finora sembrati piuttosto scialbi e un possibile alone di mistero e l’ambientazione fantasy vengono dissipati da una trovata come l’Amuletofonino… ma ve lo immaginate Frodo che telefona Gandalf per sapere che uscita prendere per Mordor??? Passiamo poi alla novità del numero: la squadra “Luna Diamante” composta da Clarabella, Paperina e Minni. Lasciamo stare le circostanze nelle quali queste streghe e i protagonisti si sono conosciuti (incredibilmente abusate); Paperino è innamorato segretamente di Paperina (nooo! Chi se lo sarebbe mai immaginato?), Pippo ci somministra una battutona qui riciclata per la millesima volta mentre l’atto di generosità di Topolino è una colossale stupidata: non avrebbe potuto semplicemente prestare il diamagic a Minni o viceversa?!? Bha. Per non parlare poi della modalità con cui si svolgono gli scontri magici: avevo immaginato duelli che duravano fino allo sfinimento della squadra avversaria, mentre Topolino vince solo per aver disfatto un sortilegio degli avversari e successivamente perde per essere stato colpito da un singolo incantesimo…
    Come al solito l’unica cosa decente è rappresentata dai disegni, dell’ottimo Perina, meno impegnato rispetto all’episodio 2, nel quale aveva esordito, ma comunque di gran lunga apprezzabile.
    Pico de Paperis e il mostro di Halloween (Panaro/Held): vabbè che è un riempitivo, ma una volta finita questa storia viene spontanea: e allora?!?
    I bis-bis di Pippo – 9o episodio: Il capolavoro di Shakespipp (Sisti/Dalla Santa): toh, Dalla Santa! Ci voleva un ottimo disegnatore per una buona storia, che si trova a suo agio tra le ambientazioni della Gran Bretagna del XVI secolo… e in effetti l’unica cosa tratteggiata orribilmente è il Pippo-tormentone-primitivo. Come al solito bellissime gag e la scelta molto azzeccata di non sostituire il personaggio parodia al personaggio parodiato, bensì di integrarli rendendo così gli avi di Pippo i veri fautori della Storia, seppur nel ruolo di inconsapevoli registi che stanno “dietro le quinte”.
    Zio Paperone e il cambio di Bassotti (Gervasio): mah, non l’ho gradita molto… questa volta Gervasio non ne esce molto bene in veste di autore completo e sinceramente non capisco il mutamento del suo stile (ma qualcosa di personale no?); comunque apprezzo molto la maturazione di questo autore che, spero, saprà migliorarsi e crescere artisticamente.
  • #2658:

    "Topolino e Pippo cittadini del nulla" - (Casty/Gervasio)

    E' vero, stavolta Casty non sorprende in fantasia, ma ne viene comunque fuori una storia degna di nome. Certo, c'è qualche casualità di troppo e punti di domanda che in una trama che si rispetti non ci dovrebbero essere.. ad esempio: capisco la sensazione onirica che opprime T & P, ma perchè dormire all'addiaccio avendo ciascuno una comoda casa che li aspetta? e poi, è mai possibile che non sia stato "incollato"nessun altro topolinese oltre i nostri? senza considerare l'esatta concomitanza del numero magico di Pipperfield con la "scannerizzazione" del professore... tra le gags, va segnalata l'affermazione, voluta o no, di Pippo ("Ecco, ci mancava l'alieno!" ), in un periodo dove si sa, gli alieni vengono fuori sempre...

    La valutazione di Gervasio sarebbe da 8 pieno in pagella, se non continuasse a rubacchiare pose, aspetti e posizioni da altri autori o storie... ad esempio, il suo Macchia Nera, cmq stupendo, sembra venire fuori da "ZP e le carte Disney", mentre il Pietro che corre a pag. 22, opportunatamente modificato, proviene da "T. e il mistero della Blue Star"; entrambe le storie, ovviamente, firmate dal suo "mentore" Cavazzano...

    Una nota curiosa: non ne sono sicuro al 100%, ma credo che la copertina sia stata stampata al contrario! lo si può notare dall'iniziale nel collare del cane (il cui nome, volendosi sbilanciare, era probabilmente il classico "Fido"), nonchè dal distintivo del vigile, che solitamente, volendosi basare su quelli della polizia, è sulla destra anzichè sulla sinistra.

    Capitolo WoM: sicuramente meglio dello scorso episodio. Faccio un plauso a Mazzarello, che non avrà entusiasmato, ma che qui è al di sopra della sua media. Unica pecca, come già successo nello scorso numero (essendo molto pignolo, si tratta solo di puntualizzazioni), il look di Macchia, che si presenta addirittura con una capigliatura completamente diversa dalle precedenti (ma che è? Cesare Ragazzi è passato pure in Disney? :asd: ) oltre che con un naso insolitamente pinocchiesco. Per il resto, posso solo dimostrare il mio disappunto riguardo la continua citazione, di numero in numero, all'"amuletofonino", quasi come se fosse la gag del secolo... mah...
  • T 2658
    Topolino e Pippo cittadini del Nulla
    (Casty/Gervasio): complice la copertina e il titolo ingannevoli e il fatto che ogni volta ci si aspetti da Casty qualcosa di strabiliante, questa storia potrebbe deludere le aspettative dei più. Comunque, come la maggior parte delle storie di questo abile sceneggiatore, la trama è originale e gestita con una tempistica e un’atmosfera impareggiabili; ottima poi la scena dove Gambadilegno colpisce Topolino e Pippo con il cappello, mi ha ricordato molto Scarpa e Gottfredson. Insomma, non un capolavoro ma decisamente una buona storia sopra la media, forse rovinata da un eccessivo buonismo nel finale con i poliziotti che pur trovando Topolino e Pippo in un caveau si fidano di loro e con le parole di Topolino che mi hanno fatto accapponare la pelle: “Quel birbone di Gambadilegno ci ha combinato uno scherzetto!” Avrebbe guastato tanto fargli dire qualcosa del tipo “Quel farabutto di Gambadilegno ci ha fatto proprio un tiro mancino!”? Per carità, non voglio certo insegnare a Casty un mestiere che ha dimostrato di sapere alla perfezione, però…
    I disegni di Gervasio, invece non mi sono piaciuti: non ha saputo personalizzare lo story-board di Casty ed è molto facile intravedere le posture e lo stile dello sceneggiatore.
    Wizards of Mickey – Il Pozzo dei Draghi (Ambrosio/Mazzarello): sigh… ci risiamo. Iniziamo con il riassunto, decisamente migliorato (se escludiamo la didascalia “Ed ecco il malvagio!”) per proseguire con uno scontro del team di Topolino & Co. Lasciamo stare il fatto che dovevano essere scarsissimi, mentre li vediamo schiacciare gli avversari come se fossero noccioline, passiamo piuttosto all’ “evoluzione” del bordone di Topolino, divenuto “mago di primo livello”. Cioè… scusate ma questa è proprio una caz… Ambrosio spera forse di spianarsi la strada per un videogioco su WoM? :P :P :P Lasciamo stare Amuletofonino, le ninne-nanne di Pippo (con rime che cadono nello scabroso), per passare al finale: se l’idea del mostro poteva essere lontanamente buona, viene assolutamente rovinata dal combattimento tra Macchia e Nereus, che ricorda fin troppo un certo Gandalf contro un tal Balrog… Il crollo del Pozzo viene sbolognato in una vignetta e la rivelazione finale toglie un po’ di fascino al personaggio di Topolino. I disegni di Mazzarello sono troppo affettati e approssimativi, ma non mancano delle vignette realizzate ad arte, come la quadrupla di p. 150.
  • "Topolino e il fantomatico Fox" (Casty/Vian)

    Quando un numero di Topolino ospita una storia del "garante della qualità" Disney, ovvero Casty, il risultato è assicurato.

    Come sempre, evito di ribadire concetti già espressi da altri. Il giallo, è costruito molto bene, i comprimari, Brulè e Derouberau, sembrano presi in prestito da una puntata di Lupin III (Lupin/Derouberau, Brulè/Zenigata), ma anche le ambientazioni, i personaggi e le situazioni sembrano già viste... Essendo Casty un seguace di Scarpa (che, a sua volta, seguiva le orme di Gottfredson), non è insensato pensare che abbia forse preso spunto, miscelando un po le cose, dalle storie "Pippo e il mistero delle collane" e "T. e l'illusionista". Fateci caso, ci sono vari punti in comune... Le uniche "pecche", direi che sono l'insuperabile occhio di lince dell'Ispettore (potrei capire se l'avesse notato dopo il ritrovamento del bottone, motivo quindi di tale aguzza vista, ma invece è avvenuto prima... a crimine ancora non ancora compiuto, che gliene poteva fregà?) e i numerosi orologi messi in mostra nelle pgg. 17 e 18, che fanno presagire da subito ad un qualcosa di strano...
  • T 2659
    Topolino e il fantomatico Fox
    (Casty/Vian): sì, dire che anche questa volta Casty ha realizzato una bella storia suona un po’ scontato ma è così. Ottima la trama gialla, ingannevole e originale, il personaggio di Minni e lo stesso Topolino, i cui ragionamenti sono più metodici e realistici rispetto alla media delle storie Disney, in cui solitamente esibisce una stupefacente memoria. Buona anche la gag/inside jokes, che forse è frutto della mia immaginazione; comunque sia, è una delle pochissime volte in cui l’abusatissimo stratagemma “A-ah! Chi ha detto chi si tratta di diamanti?” viene smentito. Poco personalizzato invece il personaggio di Vic; l’ispettore Burlè mi ha ricordato molto il primo Manetta e l’inetto poliziotto di Topolino nella casa dei Fantasmi di Gottfredson. Però la sua entrata in scena non è delle migliori… si fa scoprire troppo facilmente da Topolino e invece di inventarsi una balla come farebbe ogni bravo ispettore in incognito, gli spiattella subito tutto. Un’altra pecca di Casty (IMHO, magari per qualcuno altro è un pregio) è che l’intera vicenda si risolve grazie a un clamoroso colpo di fortuna.
    Ottimi i disegni di Vian. La sua gravissima svista viene subito dimenticata osservando la sua splendida Clarabella, che porta al collo un campanaccio magnificamente gottfredsoniano (anche se il merito potrebbe essere di Casty).
    I bis-bis di Pippo – 10o episodio: Von Pipp l’illuminista (Sisti/Held): ottimo. Applauso a Sisti che realizza uno splendido episodio, in cui emerge il fine quasi eziologico della serie, che collega la stirpe di Pippo ai grandi personaggi della Storia. Ottime gag, ottime citazioni, disegni non esaltanti ma buoni.
    Wizards of Mickey – Streghe a Palazzo (Ambrosio/Mangiatori): …lo stregoku, il sudoku per stregoni… Cioè. Voglio la mamma. E lo zio Walt, che si sta rivoltando nella tomba.
    Beh, ormai non c’è molto da commentare. Siamo sempre alle prese con il riassuntino, con un nuovo e misterioso antagonista (ma chi avrebbe indovinato la sua identità? Meno male che Topolino dissipa ogni dubbio perché non ci sarei mai arrivato…), il già citato –sigh- stregoku e la scena con protagonista Paperino nell’atto di origliare, che ha tutti i tempi narrativi sballati, guastando così un potenziale colpo di scena. Bravo Mangiatori, soprattutto col drago eccetera, eccetera, eccetera…vi risparmio il resto, tanto sono dieci settimane che scrivo sempre le stesse cose, su WoM.
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