Casty

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Franz ha scritto: è innegabile che ci sia qualcuno che non lo reputi la salvezza del Topolino attuale
    Ma sinceramente non mi pare ci sia nemmeno un'allusione in questo senso. La si potrebbe trovare nella domanda sulla rivalutazione di Topolino, ma sarebbe una connessione piuttosto forzata: non si suggerisce che Casty sia stato l'ideatore di un eventuale progetto nè si attribuiscono a lui tutti i meriti della rivalutazione. A me pare solo un accenno per dare al lettore le informazioni minime su cosa abbia fatto Casty e un preambolo alla domanda sul personaggio in senso lato.

    c'è qualcuno che un'intervista così la reputa parziale
    Mah. Parziale perché non presenta un "quadro veritiero della situazione"? Non mi pare che fosse questo lo scopo, quanto semplicemente raccogliere opinioni e punti di vista di un autore. E infatti ci riesce bene.

    (mai detto che le storie di Casty sono brutte o noiose)
    Lol, questo non mi pare proprio vero... ma forse il motivo di questa incomprensione è che la maggior parte delle volte ti sei limitato a fare battute sulle cose che non ti piacevano e a minimizzare le discussioni in merito. :P Sul forum quindi non ce ne saranno tante tracce, ma non mi pare che i tuoi commenti fossero esattamente positivi (lol, l'ultima parte del tuo post è il parere più positivo che tu abbia mai espresso in proposito...).

    Poi sul sense of wonder potremo parlare per secoli. Vediamo se ce ne darà occasione la nuova storia. Altrimenti parliamo dell'epicità.
    Casty è epico, ma indirettamente. In modo natural, poco sborone e molto Grande Avventura. Di sense of wonder, invece, ce ne mette a palate ed è uno degli aspetti che cura (e che gli riescono) meglio.

    EDIT: la rivolta delle didascalie è l'unica cosa di Casty che mi pento di essermi perso.
    Pentiti pentiti, ma recupera. :D
  • Grrodon ha scritto:Continuo però a trovare tremendi i riferimenti allo scrivere "per i bambini". Ho capito che parla di bambini intelligenti, ma non è così che deve essere intesa la cosa: Topolino è per tutti, grandi e piccini. Che poi se la qualità è questa problemi zero, ma fa un po' triste pensare che il numero uno al momento condivida questo "pregiudizio" verso il fumetto Disney, sia pure in chiave positiva.
    In realtà secondo me c'è un "pregiudizio" sullo scrivere per bambini.
    Bianca Pitzorno scrive PER BAMBINI (non per un pubblico generalista), ma i suoi libri sono fruibili anche da un lettore adulto che vuole immergersi in quel mondo.
    Lo stesso dicasi per Roald Dahl. E centinaia di altri scrittori, ho citato i primi due che mi vengono in mente.
    Non per forza tutti devono essere Alan moore e Frank Miller, nè per forza bisogna fare Sciarronate dal respiro Pikappico alla Double Duck (che adoro, ben inteso).
    Qualcuno può scrivere direttamente PER il target che palesemente è il maggior acquirente di Topolino.
    Sempre che lo accettiamo, disilludendoci del fatto che settimanalmente gruppi di luminari dell'accademia della crusca possano riunirsi per leggere Topolino mentre sorseggiano ambrosia.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • PORTAMANTELLO ha scritto:
    (mai detto che le storie di Casty sono brutte o noiose)
    Lol, questo non mi pare proprio vero... ma forse il motivo di questa incomprensione è che la maggior parte delle volte ti sei limitato a fare battute sulle cose che non ti piacevano e a minimizzare le discussioni in merito. :P Sul forum quindi non ce ne saranno tante tracce, ma non mi pare che i tuoi commenti fossero esattamente positivi (lol, l'ultima parte del tuo post è il parere più positivo che tu abbia mai espresso in proposito...).
    C'è qualcuno che tiene i log anche delle chattate, chiedi a lui. Il mio punto è sempre stato che Casty non è il Messia e che la rivoluzione del Topo IO me l'aspetto in altri modi che Casty non sembre interessato a considerare, non che le storie di Casty facessero cagare.
    Io avevo saltato molte saghe mentre ne avevo lette altre. Quando capitò l'occasione di una nuova saga (credo fosse Il mondo che verrà) comprai il Topo apposta per poter parlare in concreto, e per le prime due puntate ero molto entusiasta (e questo credo di averlo scritto anche sul forum). Non mi metterò ora a ripetere cosa pensai invece delle puntate finali, tanto mercoledì inizia la nuova saga e ci sarà di nuovo occasione di parlare di queste cose (sia se si riverificheranno, sia se no).
    Sempre che lo accettiamo, disilludendoci del fatto che settimanalmente gruppi di luminari dell'accademia della crusca possano riunirsi per leggere Topolino mentre sorseggiano ambrosia.
    Beh i luminari discutono anche della letteratura popolare o di quella per ragazzi, all'occorrenza. Perché accada lo stesso con i fumetti c'è bisogno che il fumetto interessato sappia trovare una linea che lo differenzi in qualche modo da riviste quali Cip & Ciop, Winnie the Pooh e Barbie Magazine. Insomma, essere creativo, non solo educativo e/o commerciale. La domanda è: Topolino è interessato a farsi considerare dai luminari della crusca che sorseggiano ambrosio? O anche solo dai meno luminari criticoni dei maggiori siti web di... glom... informazione fumettistica? O anche solo dai nerd del Comicus?

    Ma questo è un discorso che con Casty non ha nulla a che vedere. Casty, la De Poli e tutto il cucuzzaro hanno definitivamente risposto a queste domande. No, non sono interessati.
    Rendersi interessanti agli occhi di una qualche casta di intellettuali non è difficile, servono solo due ingredienti: la libertà di costruire storie complesse, con un sottotesto, possibilmente ironico, e autori che tramite questa libertà abbiano sensibilità da esprimere. Per i ragazzi c'è il testo di sopra, per i vecchi c'è il testo di sotto. E' così che funziona nel dorato mondo dei pupazzi colorati che vengono considerati e analizzati dai dotti accademici e dai sapientoni.
    A me pare invece che tutti gli autori che avevano qualcosa da dire di sotto siano stati cacciati a pedate. Dovremmo interrogarci sulle motivazioni. Per vendere di più? Operazione miseramente fallita. Per non snaturare i personaggi classici? Dopo aver visto Paperino e Paperoga trattati come Mucca e Pollo nel numero scorso, o sulle copertine quei paperi e topi superocchiuti e dalle curve supermorbide, ne dubito.
    Per inerzia e ottusità burocratica? Scenario più verosimile. Incomprensibile, eppure verosimile.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Franz ha scritto:
    PORTAMANTELLO ha scritto:
    Ma questo è un discorso che con Casty non ha nulla a che vedere. Casty, la De Poli e tutto il cucuzzaro hanno definitivamente risposto a queste domande. No, non sono interessati.
    Rendersi interessanti agli occhi di una qualche casta di intellettuali non è difficile, servono solo due ingredienti: la libertà di costruire storie complesse, con un sottotesto, possibilmente ironico, e autori che tramite questa libertà abbiano sensibilità da esprimere. Per i ragazzi c'è il testo di sopra, per i vecchi c'è il testo di sotto. E' così che funziona nel dorato mondo dei pupazzi colorati che vengono considerati e analizzati dai dotti accademici e dai sapientoni.
    A me pare invece che tutti gli autori che avevano qualcosa da dire di sotto siano stati cacciati a pedate. Dovremmo interrogarci sulle motivazioni. Per vendere di più? Operazione miseramente fallita. Per non snaturare i personaggi classici? Dopo aver visto Paperino e Paperoga trattati come Mucca e Pollo nel numero scorso, o sulle copertine quei paperi e topi superocchiuti e dalle curve supermorbide, ne dubito.
    Per inerzia e ottusità burocratica? Scenario più verosimile. Incomprensibile, eppure verosimile.
    Stai sbagliando di brutto, lasciatelo dire: la De Poli è colei che ha fatto tornare a "Topolino" gente come Faraci, Artibani e fra poco Pezzin, eh, che è gente che di cose da dire ne ha eccome.
    Inoltre il "Topo" dell'ultimo anno e mezzo tenta proprio di farsi apprezzare dai nerd di comicus, o dai siti di informazione fumettistica (vedi lo stesso Spazio Bianco), e ci riesce anche, tramite storie che trattano argomenti cultural-popolari come i 150 anni dell'Unità d'Italia, l'anno della chimica, il programma alimentare mondiale, l'uscita di Destino, Novecento... riferimenti espliciti a elementi culturali e sociali trattati in modo adeguato e da grandi autori, solitamente.
    QUindi, direi che le potenzialità dei personaggi Disney di essere apprezzati come maschere universali e come elemento culturale non sono mai state sfruttate tanto, negli ultimi 30 anni, come in questa gestione della De Poli e grazie ad autori che lei ha tenuto nel giornale, come anche il buon Casty.

    Uff, comunque io volevo passare di qui al volo solo per ringraziare tutti dei complimenti fattimi per l'intervista, complimenti che giro anche a Gianluigi Filieppelli che ha collaborato con me alla stesura del progetto.
    La discussione sta prendendo spunti interessanti, comunque, sia per l'intervento di Grrodon che per il tuo punto di vista... ora purtroppo non ho tempo per rispondere come vorrei, domani sera però analizzerò volentieri le varie argomentazioni. :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Io dico solo una cosa a proposito del farsi considerare dalle caste alte. Ma "Il Grande Mare di Sabbia"? Direi che un'opera come quella di Radice/Turconi potrebbe stare benissimo nelle librerie francesi con copertina cartonata. Se Topolino è stato capace di offrire ciò significa che la strada è spianata.
  • Sì, ma il punto secondo me risiede anche nella forma del Topo, e parlo maliziosamente da lettore 26enne che non ne tollera la natura da rivista contenitore.
    Anche in Giappone i manga escono settimanalmente su riviste grosse come elenchi telefonici stampati su carta da elenco telefonico.
    Poi le serie meritevoli si guadagnano la pubblicazione in volumetto di lusso, che poi sono le serie che arrivano anche da noi.
    Lo stesso dovrebbe avvenire con le storie più meritevoli del Topo, e ultimamente sta avvenendo, e dovrebbe avvenire semrpe di più.
    Personalmente credo che la cosa migliore che stia succedendo per fare del Bene al Disney italiano è il florilegio di testate come Disney D'Autore, Tesori Disney, ristampe in monografico da libreria di Novecento, raccolte come fu Topolino Noir.
    Secondo me è questa la strada giusta e quella su cui si dovrebbe spingere sempre di più il pedale, il collezionista di fumetti o l'amante di fumetti che non segue più il Topo (ovvero quello che ha smesso di comprarlo regolarmente, cioè la maggior parte dei lettori più "colti", i critici, gli UmbertiEchi) può riavvicinarsi al Disney italiano grazie a questa deriva che dà una cornice di "nobiltà" alle storie che sono nobili ma che non lo sembrano se affiancate a una pubblicità del mazzo di carte di Yu-gi-oh e a un servizio sui Jonas Brothers.
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  • Uhm, ci sono tanti fattori in gioco. In primis l'età che avanza: crescendo si perde la voglia di rimanere bambini. Ci sono le eccezioni (noi del Sollazzo, Casty) che ammettono candidamente di avere ancora il "senso del meraviglioso", ma la maggior parte delle persone dai vent'anni in su (e fra questi anche molti nerd) non lo ammette. Vale anche per gli intellettuali: un intellettuale intelligente lo ammette (l'Eco che studiava Steve Canyon quando i fumetti erano censurati), oggi di intellettuali nerd che si occupano di fumetti ce ne sono molti, spesso lavorano anche su giornali mainstream, ma si prendono molto sul serio, oppure parlano di fumetti come di ricordi d'infanzia (quindi come del passato che non torna più).
    Ma il Topo non è soltanto passato, è presente ed è futuro, e se vuole esserlo non può pensare soltanto al lettore smaliziato, ma deve occuparsi di chi, per primo, gli dà sostentamento, cioè il bimbo niubbo.
    E' sempre stato così: il Topo ha sempre seguito la moda del momento, dalle rubriche di Mike Bongiorno a quelle di Heather Parisi (glom), dalle storie sulla Fiat 850 alle storielle didascalico-promozionali di Marconi. Oggi ci schifa perché segue le mode di oggi, fra vent'anni lo schiferemo perché seguirà le mode che ci saranno fra vent'anni.
    Però qualche autore in gamba, di volta in volta, è sempre spuntato fuori. Ma diciamo la verità: questi autori in gamba e da tramandare i posteri, in cinquant'anni e passa di uscite, sono pochi.
    DeborohWalker ha scritto:Secondo me è questa la strada giusta e quella su cui si dovrebbe spingere sempre di più il pedale, il collezionista di fumetti o l'amante di fumetti che non segue più il Topo (ovvero quello che ha smesso di comprarlo regolarmente, cioè la maggior parte dei lettori più "colti", i critici, gli UmbertiEchi) può riavvicinarsi al Disney italiano grazie a questa deriva che dà una cornice di "nobiltà" alle storie che sono nobili ma che non lo sembrano se affiancate a una pubblicità del mazzo di carte di Yu-gi-oh e a un servizio sui Jonas Brothers.
    Sono d'accordo, anche se va bene più per il lettore collezionista che per l'intellettuale famoso. Quest'ultimo, se fosse davvero in gamba, dovrebbe fregarsene della forma e badare più al contenuto (almeno secondo la mia concezione di 'intellettuale in gamba').
    Comunque la Disney fa bene ad investire sul mercato per collezionisti e studiosi, anche se io registro un calo di qualità rispetto, ad esempio, agli anni '90 di Zio Paperone e dei Maestri Disney (non ho digerito i volumi su Atomino e nemmeno le saghe monche sui Big).

    Comunque i tempi sono cambiati: oggi un "Io Topolino" non basta più, né al lettore medio né a quello più scafato né all'intellettuale. E infatti sia Zio Paperone che i Maestri Disney non erano più visti come utili, mentre le omnie di Barks e Gottredson hanno posato nuove pietre miliari da superare. Ma ai bimbi hanno giovato? Boh.
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    Ottimo lavoro.
  • Eccomi.
    Partiamo dall'appunto di Grrodon: il fatto che Casty in almeno due occasioni (la seconda domanda e quella sull'attenzione verso l'ambiente) parli di scrivere "per bambini" non presuppone certo che intenda solo per bambini. La filosofia Disney che giustamente citi tu non è "tradita" dalle parole di Casty, semplicemente l'autore sa che le sue storie devono essere fruibili sia dal bimbino che dall'adulto casuale che dall'appassionato di lungo corto. E io penso che sia lo spirito giusto, probabilmente quello che seguivano anche Barks e Scarpa. Il trucco per un autore di "Topolino", secondo me, è trovare la giusta chiave di lettura per poter scrivere storie davvero universali, che possano dare dei quid diversi alle varie fasce d'età che si avvicineranno alla storia in questione. Casty riesce a farlo come pochi altri negli ultimi anni (Radice, Faraci, Gagnor, Vitaliano, Ziche...), riuscendo a tornare a quella grande avventura intrisa di sense of wonder che da sempre sa appassionare tanto il ragazzino quanto il lettore più maturo, e che è la sfera d'azione ideale di Mickey Mouse.
    Non a caso a fianco dei bambini, all'inizio Casty cita anche i genitori ;)

    Per quanto riguarda le preziose osservazioni di Franz...ho riletto l'intervista, e mi spiace se ti è sembrata fosse parziale. A me sembrava, e sembra tutt'ora, di aver fatto domande il più obiettive possibili. Dichiaro l'intento mio e del Filippelli mentre studiavamo le domande e il tono da dare all'intervista: dal momento che in vari siti ci sono già state interviste a Casty, al contrario magari che ad altri autori disneyani, per differenziarla dalle altre abbiamo deciso di darle un taglio colloquiale, rendendola il più possibile simile a una chiacchierata tra appassionati di fumetto. Far quindi parlare Casty dei fumetti Disney e non solo che più ama, degli autori che apprezza, dei vari personaggi Disney e di come li vede lui, con un tono colloquiale e amichevole, senza essere troppo formali. Ovviamente però dato che il pubblico de Lo Spazio Bianco è un pubblico di lettori di fumetti di tutti i tipi, dovevo anche inserire nelle domande dei parametri e preamboli che contestualizzassero l'autore e quello che lo contraddistingue.
    Ma per far ciò non credo di aver fatto prevalere la mia passione: se per far capire a chiunque cosa ha fatto Casty dico che ha scritto storie che rilanciano il personaggio di Topolino, non mento affatto. Che poi a te quel tipo di rilancio non piaccia è un altro discorso :P
    Se dico che il suo Gambadilegno o il suo Pippo sono peculiari per vari motivi, anche qui non difetto di obiettività, perchè scrive questi personaggi in un certo modo tutto suo (come altri autori in modo tutto loro).
    Se dico che Il Mondo che Verrà è un kolossal, intendo per il respiro dell'avventura, i temi e la trama... boh, non trovo domande in cui il mio giudizio pesa sull'intervista. L'intervista parla del lavoro di Casty, non è una sia "celebrazione" in senso stretto: l'intento era quello di capire la genesi delle sue storie più peculiari, e le intenzioni che animavano gli spunti del Castellan. L'appunto che fai tu si può fare a qualunque intervista, altrimenti.

    Per il resto... ringrazio tutti voi che state partecipando a questa discussione derivata dall'intervista a Casty... è stato un lavoro in cui io e il mio collega ci siamo molto impegnati perchè riuscisse bene e come introduzione a una storia molto speciale per Casty, Tide appunto. Il fatto che generi tutte queste riflessioni, discorsi, apprezzamenti e osservazioni per me è solo fonte di gioia e orgoglio :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Ve la ricordate la Bionda MInaccia? Casty ha postato sul Paper un paio di lollosissimi finali alternativi.

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  • Ah, era da un po' che non entravo nel Papersera... mi sarò perso qualcosa, ma dove le ha postate le tavole? Non le ho trovate...



    Comunque non mi sono piaciute. Ma non perché non fossero divertenti. Semplicemente Grrodon ha inserito la parola "lol" nel suo post e mi ha messo di cattivo umore.
    Ultima modifica di Cartoonmania il mercoledì 21 dicembre 2011, 22:06, modificato 1 volta in totale.
    Le persone dimenticheranno quanto detto, quanto fatto, ma non dimenticheranno MAI come le hai fatte sentire (cit.)
  • Qui. :solly:
  • Lol, l'ultima discussione di Franz?

    Ho letto/riletto una manciata di Casty. Jellamolecola geniale, Borbottiglie di Avaloa commovente. Nel signore dei pupazzi c'è una genialata: L'Andromimo di Vitruvian è, di fatto, un'applicazione pratica dell'Uomo... Vitruviano :clap:
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    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto:Lol, l'ultima discussione di Franz?
    Eh lo so, sono cose che mancano a tutti noi :P
    max brody ha scritto:Ho letto/riletto una manciata di Casty. Jellamolecola geniale, Borbottiglie di Avaloa commovente. Nel signore dei pupazzi c'è una genialata: L'Andromimo di Vitruvian è, di fatto, un'applicazione pratica dell'Uomo... Vitruviano :clap:
    Quotone generale ;)
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  • Chi non passasse dal Paper potrebbe non saperlo...

    In poche parole, nel video sulla pagina fb di casty si vedono prima Topolino e poi Atomino. Nomi in inglese e stile classico da trailer cinematografico. Musica tonitruante.

    Le immagini su FB dicono poco, locandine con Atomino e Topolino, un'ombra vaga sullos fondo, e nei credits ci sono Trudy, Gambadilegno, Enigm. Chine di Mazzon.

    Qui l'immagine: http://a8.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos- ... 4965_n.jpg

    Il tutto, coming in 2012. Titolo: "Mickey and the Shadonauts" (anche se non dovrebbe mancare una W?)
  • Stavo pensando: e se fosse una specie di seguito/evoluzione de "La rivolta delle ombre"? :P Anche lì c'era di mezzo Enigm, se non ricordo male.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • :adore:

    Un manifesto del Casty-pensiero, più che un'intervista.
  • Casty è negli ultimi anni diventato il mio autore preferito, mi piace perchè nonostante si faccia aspettare un'eternità ogni sua storia poi alla fine non mi delude mai. Mai una storia banale o scontata e penso che qualora succedesse una cosa del genere per me crollerebbe un mito :cazz:
  • Eventone sul Topo #2972:

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    E questa immagine dice tutto! :)
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