Casty

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • PORTAMANTELLO ha scritto:(solo in tedesco, c'è qualche bravo poliglotta? Se non sbaglio quell'affascinate ragazzo di Tyrrel lo conosceva... :P )
    Affascinante?! No, allora si trattava di Pacuvio. E se anche il suo tedesco, come il mio, è un po' arrugginito, possiamo sempre chiedere aiuto a Riccardo Pesce o a Max Monteduro. :P
  • Ach! Verdammt! :P
  • Unglaublich! Ich spreche deutsch! :beer:

    Ma col cavolo che ve lo traduco! :elio:
    Affidatevi al traduttore di google...si capisce! :gnegne:
  • Impossibile: siamo nerd, siamo geneticamente predisposti alla pappa pronta. :P :D
  • Immagine Immagine

    Negli ultimi due giorni ho deciso di maratonarmi Casty. Era da tempo che avevo intenzione di leggere una di seguito all'altra tutte le storie che possiedo (quindi, purtroppo, non tutte) scritte da Andrea Castellan, per avere un'idea di insieme della sua opera e per poter vedere meglio quali linee guida percorrono la sua carriera per "Topolino".
    E' stata un'esperienza molto positiva, devo dire. Io, lettore annoiato dei primi anni 2000, avevo notato quasi subito, attorno alla seconda/terza storia dell'autore, che quella nuova firma in calce aveva qualcosa di più da dire rispetto al clima generale del settimanale. Alcuni guizzi, alcune idee molto valide e non comuni, una buona capacità di raccontare belle storie che sapessero dosare bene un certo umorismo meno invasivo di quello di Faraci ma altrettanto ottimo e calzante.
    Poi abbandonai la barca, e in seguito comprai il "Topo" solo quando ne valeva la pena, per cui anche quando ci sono storie di Casty. Pian piano sto recuperando i numeri con storie che mi sono perso, non tutte ma perlomeno quelle veramente significative e rinomate. Ora come ora i recuperi che voglio fare riguardano Il Dominatore delle Nuvole, Il Dono di Xamoc, Cittadini del Nulla, il Caso Sottilissimo. Recuperate queste potrò dirmi soddisfatto :)

    Ma qui voglio rapidamente scrivere cosa ho raccolto dalla lettura castyana, un paio di note che ovviamente non sostituiscono nè si sovrappongono all'ottimo lavoro di Grrodon ma che vogliono essere un insieme di riflessioni complessive sull'operato di Casty in generale.
    Concentrandosi sui temi, sicuramente spicca come già detto più volte quello ecologico. Mi ha sorpreso però ricordare quanta importanza avesse fin dagli esordi, dato che già Le Bizzarrie di Neoville presenta un'importante componente di questo tipo, veicolata molto bene fin da allora.
    Addirittura le due storie con co-protagonista Estrella Marina si fondano totalmente sul tema del rispetto dell'ambiente, concentrandosi sul mare e sulla sua fauna grazie alla carinissima antropologa marina che Topolino e Pippo conoscono in queste due avventure.
    Insomma, io ricordavo questa attenzione dell'autore verso l'ambiente solo in storie più recenti come L'Isola di Quandomai e Il Mondo di Tutor, invece ha radici profonde.
    Altra cosa che salta all'occhio è la voglia di vivacizzare le storie con personaggi inventati dall'autore per essere non semplici comparse ma nuovi regular: e allora ecco Vito Doppioscherzo, ecco Eurasia Tost, ecco la già citata Estrella Marina... personaggi semplici ma che riescono a colpire la memoria del lettore creando un feeling particolare tra questa new entry e i personaggi di sempre.
    Accanto a ciò c'è la volontà, di contro, di recuperare grandi personaggi direttamente dalla tradizione più classica, di Gottfredson e Scarpa: spesso accompagnano Topolino personaggi come Gancetto o Eta Beta infatti, e addirittura non è mancata una recente partecipazione della scarpiana zia Topolinda. Tra i nemici abbiamo assistito alla valorizzazione e nobilizzazione di Macchia Nera e a uno splendido Pietro Gambadilegno che riesce a rimanere perfettamente in bilico tra la visione "cattiva" delle strisce anni '30-'40 e quella più dissacrante targata anni '90 e portata alla ribalta da Tito Faraci. Come dimenticare poi la Spia Poeta che torna in tutto il suo splendore in uno degli apici della narrativa castyana.
    A questo proposito un altro tratto distintivo del Casty scrittore è chiaramente il bisogno di ampiezza narrativa. L'esempio più lampante e perfetto è Il Mondo che Verrà, che in 4 puntate trova il giusto ritmo nel raccontare la complessa e stuzzicante avventura. Primi vagiti di ciò li ho però ritrovati fin nelle primissime avventure in due tempi (cito L'Isola Nefausta, L'eremita degli Abissi e Il Colosso di Rodi) che spalmavano una storia avventurosa su due parti in modo da rendere tutti i passaggi non forzati o veloci ma chiari e armonici. Questa caratteristica rimarrà un po' offuscata dalla redazione, che fece ridimensionare Quandomai da 4 a 2 tempi, ma è rimasta viva e pulsante nella splendia Il Mondo di Tutor, che si compone di 3 tempi meravigliosi e raccontati divinamente, col giusto spazio e senza fretta. Insomma è chiaro come l'autore abbia un debole per la grande avventura, ricca di elementi e che si prende i suoi tempi, che Casty sa gestire perfettamente. Dotato di una scrittura epica, che fonde la sua grande fantasia con il rispetto per la profondità dei personaggi e con un'arguta ironia sempre deliziosamente presente e mai invasiva, Casty ha saputo quindi da questo versante dare molto alla narrativa di Topolino degli ultimi anni.
    Ma anche le avventure più "normali" sono sempre nobilitate da guizzi non indifferenti: i gialli firmati Casty sono sempre entusiasmanti, specie quelli dove un Macchia Nera davvero terribile e fiero avversario è il colpevole. Il suo Macchia è capolavoroso, sia disegnato da Massimo De Vita sia da Giorgio Cavazzano che da Casty stesso sa essere ritratto perfettamente anche graficamente, e come spirito è un raffinato genio del crimine che si diletta in tecnologia e in colpi fantascientifici e complicati.
    La vena fantastica, poi, non è da sottovalutare nell'autore. Non di sole avventure spionistiche e rischiose vive il suo Mickey Mouse, e nemmeno di indagini. Se i già citati piani di Macchia Nera sono spesso surreali, non mancano storie decisamente improntate al fantastico, fin dalla seconda avventure ambientata a Neoville. Massimo esponente di questa visione appare comunque Le Macchine Ribelli, storia poetica e puramente assurda raccontando di macchine che si evolvono prendendo vita propria. Eppure da uno spunto del genere Casty tira fuori una geniale apologia sui rischi che comporta l'evoluzione (il progresso) e sui rischi dell'essere comandati quando troppo ingenui e malleabili.
    Questo mi porta all'ultimo elemento che analizzo: il Casty impegnato. Come detto il pensiero dell'autore è rivolto soprattutto al pericolo ambientale, che è presente in un buon 80% della sua produzione. Ma insegnamenti come quelli veicolati da Le Macchine Ribelli esplorano anche altre cose importanti; un altro esempio è dato da La Città Taciturna, in cui Topolino guida la rivoluzione contro un despota... per sbaglio, conducendo un breve monologo d'incoraggiamento che tanto lo fa risplendere, figurativamente parlando. Topolino lì è bellissimo.
    E che dire dell'assunto alla base della Neve Spazzastoria? Non avverte forse il lettore del pericolo riguardo al fatto che la storia è sempre parziale, e soprattutto del rischio che i potenti senza scrupoli riscrivano la storia a loro modo e per loro tornaconti, come realmente capita? Eccome, il piano che Doppioscherzo usa in questa storia è uno dei più realistici piani malvagi che ho letto in una storia Disney, al di là della forma che Casty le dà, molto fantastica.
    Infine in Le Regolissime del Guazzabù ecco che l'autore avverte sui rischi del non distinguere la realtà dalla fantasia, ma lo fa sempre in modo così simpatico, sottile e divertente che il lettore bambino e adulto non ne rimangono tediati ma apprezzano molto l'avventura riflettendo in modo genuino a fine lettura. La cosa ovviamente esplode ancora di più con le storie più recenti, in cui Casty non si fa scrupoli di additare i potenti della Terra come un manipolo di sciocchi che non si rende conto di stare abusando della loro posizione e del fatto che comandano su una Terra che di fatto non è sotto il loro pieno controllo. Basti pensare a Tutor ma anche al Mondo che Verrà e più in piccolo al Buz Pappapianeti.

    Casty ha saputo e sa lavorare nel miglior modo possibile con Topolino e con il resto del cast topolinese, capendo alla perfezione l'animo dei personaggi e rimanendo rispettoso del glorioso passato pur non avendo paura di osare e rinnovare in conformità coi tempi. Assieme a ciò costruisce storie avventurose, dal sapore epico e che non mancano quasi mai di nulla (escludendo alcune infelici eccezioni, che ce ne sono: la seconda e terza storia con Vito, l'Enigmatico Enigmistico, quella con Indiana Pipps); ma anche se storie non belle ce ne sono, per ora rimangono la minoranza rispetto a un pantheon di storie genuinamente divertenti, forti e ricche di pathos, qualunque genere narrativo affrontino. Storie che si possono permettere di contenere messaggi non banali nè retorici su grandi temi importanti quali l'ambiente e il comportamento umano.
    Ha perfino realizzato un'incursione a Paperopoli scrivendo una godibilissima storia ciminian-barksiana con Paperone protagonista assoluto: possiamo solo immaginare cosa potrebbe realizzare questo artista se e quando si concentrerà anche sul mondo dei Paperi.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Devo smetterla di leggere queste discussioni
    Ora mi è venuta voglia di recuperare quanto più possibile di casty (di cui ho pochissimo materiale)

    E anche così .... dove me lo metto?!!!!!

    Ma di raccolte di solo Casty, tipo "I Classici Disney", non se ne parla? :sbav:
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
  • FaGian ha scritto:Devo smetterla di leggere queste discussioni
    Ora mi è venuta voglia di recuperare quanto più possibile di casty (di cui ho pochissimo materiale)
    Ti capisco ;) In effetti siamo molto convincenti in questi topic, di solito :P
    FaGian ha scritto:Ma di raccolte di solo Casty, tipo "I Classici Disney", non se ne parla? :sbav:
    Allo stato attuale e a meno di sorprese insperate, no. Considera che (escludendo le opere omnie di Barks e Gottfredson) l'unica occasione in cui la Disney ha pubblicato volumi con storie di un solo autore è stato per Tito Faraci (Topolino Noir pubblicato da Einaudi e La Nera di Topolino per Mondadori), che recavano il nome dello sceneggiatore in copertina. Per il resto è successo solo con un Vattelapesca contenente solo storie di Rodolfo Cimino, ma il suo nome non era in copertina.
    Ovviamente sono d'accordo che l'autore lo meriterebbe, data l'eccezionalità del suo operato: se non un'opera omnia che non ha senso fare finchè un autore è ancora in vita o ancora operante, se non la cosa migliore (ristampare periodicamente volumi che ospitino a gruppi di 5-6 le storie di Casty pubblicate sul "Topo" in ordine cronologico... utopia delle più assurde in casa Disney), sarebbe effettivamente bello un'operazione come quella fatta con la selezione di storie di Faraci.
    Ma al momento, ripeto, anche quella è utopia. Le storie vengono ristampate neanche troppo di frequente, singolarmente, su mensili come i Classici o su qualche speciale, quindi se ti è salita la scimmia il consiglio è cercarsi i "Topi" originali, che dovresti trovare anche a non più di 2 euro, anche se capisco benissimo che la cosa sia scomodissima, antiestetica e rubi spazio.
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  • Ma non erano usciti un paio di cartonatoni americani?
  • Vabbè, ma si parlava di roba italiana, no?

    Comunque sì, e un altro è pure in dirittura di arrivo. :)
  • Bramo ha scritto:Considera che (escludendo le opere omnie di Barks e Gottfredson) l'unica occasione in cui la Disney ha pubblicato volumi con storie di un solo autore è stato per Tito Faraci (Topolino Noir pubblicato da Einaudi e La Nera di Topolino per Mondadori), che recavano il nome dello sceneggiatore in copertina. Per il resto è successo solo con un Vattelapesca contenente solo storie di Rodolfo Cimino, ma il suo nome non era in copertina.
    Ci sarebbero anche i vari Maestri Disney. Se per il Vattelappesca non intendi il "Le grandi storie di... Reginella", c'è anche quello.

    Niente Casty, comunque.
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

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  • LBreda ha scritto:Ci sarebbero anche i vari Maestri Disney. Se per il Vattelappesca non intendi il "Le grandi storie di... Reginella", c'è anche quello.
    E soprattutto questo, con il nome dell'autore addirittura nel titolo... anche se venne pubblicato in occasione di un triste evento... :(
  • Grrodon ha scritto:Ma non erano usciti un paio di cartonatoni americani?
    Pacuvio ha scritto:Vabbè, ma si parlava di roba italiana, no?
    Esatto, io pensavo alla roba italiana... inoltre i cartonatoni contengono una sola storia, e non una raccolta di castyane.
    LBreda ha scritto: Ci sarebbero anche i vari Maestri Disney. Se per il Vattelappesca non intendi il "Le grandi storie di... Reginella", c'è anche quello.
    Breda ha ragione, tralasciai I Maestri Disney, che dedicava ogni volume a un autore diverso, con tanto di nome in copertina effettivamente... Il Vattelapesca ciminiano che intendevo io è invece questo.
    Pacuvio ha scritto: E soprattutto questo, con il nome dell'autore addirittura nel titolo... anche se venne pubblicato in occasione di un triste evento... :(
    E dimenticavo anche questo, effettivamente...
    Però tanto I Maestri Disney quanto il volume di scarpiana commemorazione sono due casi particolari, che mal si addicono al discorso di una cosa del genere per Casty: la prima è una testata che era nata con quello scopo e sarebbe stata adattissima per arrivare anche a Casty se ci fosse ancora, ma ormai è chiusa, il secondo caso riguarda invece un volumetto editato in occasione della scomparsa dell'autore. Potremmo citare anche i vecchi volumi della Comic Art, allora, anch'essi dedicati ognuno interamente a un autore con tanto di nome in copertina.
    E' vero, dimenticavo quanti esempi oltre a Faraci ci fossero di volumi dedicati a un solo autore, ma le raccolte delle storie topolinose di Tito rimangono l'unico esempio in cui vedrei una raccolta di storie castyane. Cioè non in una collana, non in un'occasione particolare, ma in volume "random" che scelga di raccogliere solo storie di Topolino e tutte scritte da Casty. Farebbe il paio con La Nera di Topolino e con il volume ciminiano.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Ho finalmente letto Mickey Mouse and the world to come in lingua origin...ah, no, è una storia italiana. :re:
    Che dire? Più gottfredsoniana di così si muore: :sbav:

    Qualche curiosità sulla traduzione, che non credo sia proprio fedelissima: la cosa più "scandalosa" è Eta Beta (anzi, Eega Beewa) che parla senza "p" ::S: . Non so se lo faccia anche in italiano, spero di no (a meno che, in mezzo a tutti quei vocaboli in slang yankee, non mi sia perso qualche spiegazione per la cosa). Poi c'é il "N.i.s.b.a.", che per me è stato l'"A.b.r.o.a.d.", termine dal senso assai diverso, ma che però ha reso ancora più evidente la citazione/parodia - involontaria o volontaria che sia - della base di Altrove di Martin Mystère (e diffusa in altre testate, su tutte Zagor) che studia, dal 1987, fenomeni paranormali e cose simili (citazione che, da mysteriano qual sono, mi ha fatto godere ancor di più). Credo di aver perso alcune parole buffe, ad es. "denumeratropia", che io ho letto come "denumerization"; inoltre gli americani, quando devono dare un accento straniero a un personaggio, lo fanno sempre con la "z" (forse perché era così anche nelle storie di gottfredson): per me è un po' un appiattimento, comunque ora senza sapere quale accento ha creato casty dormirò poco e male. Oltre alle parole buffe, comunque, ci avrò probabilmente rimesso qualche gioco di parole (conoscendo lo stile di Casty), però forse ci ho guadagnato il "not yeti" della sala d'aspetto del Nisba/Abroad della seconda puntata (ma, più probabilmente, era in inglese anche nella versione italiana). Infine, se l'Inusitania confinante con la Scarpazia e la Selvanja (ho tratto l'informazione dai vostri post) costituisce un triplo omaggio scarpiano, la mappa in versione americana, che vede lo stato dell'iLLusitania confinare con i reami di Medioka e di Mazumia, mantiene sì un omaggio a Scarpa (col suo Tapioko Sesto, però), ma nazionalisticamente ci butta dentro anche il buon vecchio Floyd e il più noto (in Usa) Re Sorcio.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Il buon Bramo ha realizzato una bella intervista a Casty. Potete leggerla qui: http://www.lospaziobianco.it/37961-mick ... ista-casty
  • Lacrimuccia in tanti punti, tipo quando parla di Pippo, e poi anche la dimensione Delta, le farfalle.
    Continuo però a trovare tremendi i riferimenti allo scrivere "per i bambini". Ho capito che parla di bambini intelligenti, ma non è così che deve essere intesa la cosa: Topolino è per tutti, grandi e piccini. Che poi se la qualità è questa problemi zero, ma fa un po' triste pensare che il numero uno al momento condivida questo "pregiudizio" verso il fumetto Disney, sia pure in chiave positiva.
  • Grrodon ha scritto:Che poi se la qualità è questa problemi zero, ma fa un po' triste pensare che il numero uno al momento condivida questo "pregiudizio" verso il fumetto Disney, sia pure in chiave positiva.
    Che forse non sia un pregiudizio? Forse è un giudizio, ragionevole e motivato, valido quanto qualunque altro. Dov'è la tristezza, nell'opinione espressa da un addetto ai lavori?
    Per me è triste quando invece di parlare di Topolino parla di sé, lodandosi&imbrodandosi. Però è un intervista su di lui, che altro poteva rispondere, giustamente. L'intervista di Bramo, imho, è costruita a partire dalla tesi che lui sia il più grande autore Disney vivente, e questo non è il giusto presupposto per ottenere dall'addetto ai lavori un quadro veritiero della situazione. Come ho detto a Tyrrell su Google+, ho cominciato a leggere l'intervista quando ancora non m'ero accorto che era di Bramo, eppure già mi sembrava "familiare" (cioè che partiva dalla tesi precostituita che Casty è il top e le sue parole possono scendere su di noi come manna di salvezza sulla disastrata situazione dell'editoria italiana).
    Intendiamoci, è stato molto bello e interessante sentirlo parlare così a lungo e dettagliatamente, però c'erano dei vizi di forma che hanno lasciato l'amaro in bocca. Indipendentemente dal fatto che io non condivida quasi niente dei pareri di Casty :P
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Franz ha scritto:Che forse non sia un pregiudizio? Forse è un giudizio, ragionevole e motivato, valido quanto qualunque altro. Dov'è la tristezza, nell'opinione espressa da un addetto ai lavori?
    Nel fatto che Walt ha inteso Disneyland come luogo per tutte le età, una sorta di punto d'incontro nell'entertainment a più livelli. Che ci sia un pregiudizio infame sulla Disney infantile è una cosa che andrebbe corretta nella mente di chiunque, dal pubblico generalista a chi è addetto ai lavori. Tutto qui. Che poi Casty sia in buona fede, è cosa nota, ma rimane comunque una frase scomoda.
    Per me è triste quando invece di parlare di Topolino parla di sé, lodandosi&imbrodandosi. Però è un intervista su di lui, che altro poteva rispondere, giustamente.
    Ma dove, scusa? Mi pare che parli delle sue esperienze, appunto.
    L'intervista di Bramo, imho, è costruita a partire dalla tesi che lui sia il più grande autore Disney vivente, e questo non è il giusto presupposto per ottenere dall'addetto ai lavori un quadro veritiero della situazione. Come ho detto a Tyrrell su Google+, ho cominciato a leggere l'intervista quando ancora non m'ero accorto che era di Bramo, eppure già mi sembrava "familiare" (cioè che partiva dalla tesi precostituita che Casty è il top e le sue parole possono scendere su di noi come manna di salvezza sulla disastrata situazione dell'editoria italiana).
    Intendiamoci, è stato molto bello e interessante sentirlo parlare così a lungo e dettagliatamente, però c'erano dei vizi di forma che hanno lasciato l'amaro in bocca. Indipendentemente dal fatto che io non condivida quasi niente dei pareri di Casty :P
    Tu puoi non amare lo stile di Casty, fatto di cose buffotte e pazzerellose e quel sense of wonder tipico appunto dell'entusiasmo infantile, ma che sia l'autore che negli ultimi dieci anni abbia più di ogni altro lavorato alla ricostruzione del Topo, mettendo nelle sue storie fantasia, inventiva, pulizia sceneggiatoria, colpi di scena, humor e un gran rispetto verso i personaggi (tutto quanto insieme e in perfetto equilibrio!) è innegabile. E questo lo rende l'autore più vario, più versatile, e sicuramente quello che ha il rapporto quantità/qualità più alto in assoluto. L'intervista non è poco obiettiva, anzi, a me è parsa molto ben fatta.
  • A me pare che invece Bramo abbia fatto domande oggettive, che chiunque avrebbe potuto fare conoscendo l'opera di Casty. Non so dove tu (Franz) abbia visto il presupposto del "più grande autore Disney vivente", io ho solo visto nella prefazione il giusto, e oggettivo, riconoscimento a uno degli autori che più si è impegnato col fumetto Disney, e uno dei più osannati dal punto di vista del fandom. Negare questo perché non lo osanni tu E' un pregiudizio. :P

    Che poi si sa che Bramo è il buonone complimentone inchinone, ma non è a mio parere trapelato dalle domande di questa intervista che hanno imho un puro scopo analitico.

    EDIT: non ho letto il post di Grrodon.
  • Casty è una persona intelligente, come dimostra la storia di Cattivik linkata (doppio sbavo: uno perché è gratis e due perché è intelligente) e, una a caso, la "rivolta delle didascalie", che compare nell'intervista. Dirò di più: sono abbastanza d'accordo con la sua visione del Topo destinato in primis ai bimbi bimbi e solo dopo agli adulti bimbi. Perché comunque un po' bimbi bisogna esserlo per leggere storie di animali parlanti, e mi pare che quando Casty parla di "sense of wonder" si riferisca proprio a questo.

    Mi sarebbe piaciuto chiedergli qualcosa riguardo alla sua collaborazione americana (prosegue? è interrotta?) e se la traduzione delle sue storie gli garba (anche se penso di sì), e magari anche una battuta sulla questione dell'"undici-undici-undici" fantasma :P (non per fare le pulci al bravo Bramo, eh, solo per sapere)

    il trailer della nuova storia è fatto col programma 3D di cui parla nell'intervista? non è un granché...
    Immagine
    Ottimo lavoro.
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