Lettera di Bruno Concina alla Disney

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • :oO:

    Attualmente Comicus è out... è pura fantasia pensare che l'abbiano "oscurato" in qualche modo, per evitare il diffondersi dello "scoop"?
  • Pacuvio ha scritto::oO:

    Attualmente Comicus è out... è pura fantasia pensare che l'abbiano "oscurato" in qualche modo, per evitare il diffondersi dello "scoop"?
    Su AfNews è ancora in bella vista...
  • :oO:

    Wow! Poi me la rileggerò con calma, ma... accidenti! Ha ragione da vendere per le 2 storie offerte, e anche se le cose stanno veramente così in merito alla questione delle percentuali sulle ristampe.

    E credo proprio che ci troviamo di fronte ad una vera e propria bomba...
  • Volevo postarla io ma vedo che mi hanno già preceduto.

    Commenti: che altro c'è da dire, la lettera parla chiaro e ci mostra quanto marcio c'è dietro e quale trattamento è riservato a chi si fa un mazzo così per tutta una vita dando tanto al mondo Disney...
  • Uhm, Concina ha indubbiamente ragione sul fatto che uno come lui, con tutto ciò che ha dato in questi anni alla Disney (e al fumetto italiano in generale) non può e non deve essere trattato in questo modo.

    E' già decisamente ridicolo, e comprendo in pieno il suo disappunto, il modo in cui è stato trattato. Ma il non rispondere ad una sua lettera è pazzesco.

    Tutta la questione della completa mancanza di diritti sulle opere da parte degli autori Disney si sapeva, ma effettivamente vedersela spiattellata così davanti fa un notevole effetto.

    Detto questo, però, mi interesserebbe analizzare meglio la situazione. Che la Disney volesse svuotare un po' il materiale accumulato nei cassetti, mi sembra sia una cosa che già ci era nota. Ma quanto sono profondi questi cassetti? E la Disney ha intenzione di tornare a far lavorare Autori esterni?

    Insomma, io ero quasi convinto di sì. Ma se tutti hanno ricevuto il trattamento di Concina, dubito lo possano fare.

    Vorrei sentire due parole dalla DIsney.
    Lorenzo Breda
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  • LPSO ha scritto:Volevo postarla io ma vedo che mi hanno già preceduto.

    Commenti: che altro c'è da dire, la lettera parla chiaro e ci mostra quanto marcio c'è dietro e quale trattamento è riservato a chi si fa un mazzo così per tutta una vita dando tanto al mondo Disney...

    Intervengo nella discussione nella speranza di fermare il poderoso giramento di palle che certi commenti mi stanno procurando. Potrei dire semplicemente che è utile parlare solo delle cose che si conoscono, in modo da non fare figure di guano, ma mi limiterò a rispondere solo a questo bel tomo dicendogli che se c'è qualcosa di marcio, quel qualcosa sta dentro la tua testa. Prima di dire scemenze prova a contare fino a duecentotrentasei Dopodiché, stattene zitto comunque.
    Fausto
  • Fausto ha scritto:
    LPSO ha scritto:Volevo postarla io ma vedo che mi hanno già preceduto.

    Commenti: che altro c'è da dire, la lettera parla chiaro e ci mostra quanto marcio c'è dietro e quale trattamento è riservato a chi si fa un mazzo così per tutta una vita dando tanto al mondo Disney...

    Intervengo nella discussione nella speranza di fermare il poderoso giramento di palle che certi commenti mi stanno procurando. Potrei dire semplicemente che è utile parlare solo delle cose che si conoscono, in modo da non fare figure di guano, ma mi limiterò a rispondere solo a questo bel tomo dicendogli che se c'è qualcosa di marcio, quel qualcosa sta dentro la tua testa. Prima di dire scemenze prova a contare fino a duecentotrentasei Dopodiché, stattene zitto comunque.
    Hai fatto bene a rispondermi in questi termini perchè mi hai fatto rendere conto quanto limitante è il mio commento, il "marcio" che c'è dietro è riferito solo ai responsabili dell'accaduto, certo non sono così superficiale da dire "Disney è cacca", però ci tenevo a dire quel che pensavo, ma ho precisato grazie alla "strigliata" che mi hai fatto, che mi ha fatto veramente piacere devo dire (visto che me l'ha fatta uno degli autori che preferisco!! Come testimonia una mia recente "opera" http://img247.imageshack.us/img247/5820/scraps8zl7.jpg), altro che duecentotrentasei, dovrei contare mooooolto di più... :P

    (E comunque per il marcio che c'è nella mia testa posso fare poco, a parte usare qualche prodotto specifico! :P
  • Fausto ha scritto: Intervengo nella discussione nella speranza di fermare il poderoso giramento di palle che certi commenti mi stanno procurando. Potrei dire semplicemente che è utile parlare solo delle cose che si conoscono...
    Posso chiederti, (nei limiti di ciò che puoi e vuoi dire, ovviamente) un commento sulla lettera di Concina, dalla tua posizione di collaboratore Disney?
    Ci sono cose che condividi, cose che ti sembrano esagerate...?
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • [/quote]
    Posso chiederti, (nei limiti di ciò che puoi e vuoi dire, ovviamente) un commento sulla lettera di Concina, dalla tua posizione di collaboratore Disney?
    Ci sono cose che condividi, cose che ti sembrano esagerate...?[/quote]

    Non credo proprio sia il caso che io commenti lo sfogo di un collega. Di un collega, peraltro, plurititolato, pluripremiato, pluriosannato. Non ne ho i titoli. Diciamo così. Posso parlare per quello che riguarda me. E ti dirò, dato che me lo chiedi, che la mia posizione di collaboratore è quella che ha, o dovrebbe avere secondo me, qualsiasi collaboratore quando il suo committente non si trova a navigare acque particolarmente tranquille e non gli può garantire la stessa quantità di lavoro: cerca di trovare qualche altra cosa da fare e spera che le acque si ri-calmino.
    Facendo il collaboratore esterno praticamente da sempre e avendo lavorato per una quantità di editori e soggetti vari, mi sono trovato diverse volte dentro situazioni di difficoltà da parte del mio datore di lavoro. Alcune volte sono stato allontanato per ragioni che ho ritenuto ingiuste, altre volte perché me lo meritavo. Recentemente un importante canale televisivo via satellite mi ha proposto un contrattone per una serie. La bozza prevedeva sessanta episodi. Abbiamo fatto solo il pilota, me lo hanno pagato dopodiché non si sono più fatti sentire.
    Che piaccia o non piaccia, la vita del free lance è questa. Nessuna garanzia e nessun riconoscimento. Finché ti fanno lavorare, lavori. Se non ti danno più da lavorare, la cosa migliore da fare è chiedersi che cosa diavolo sia successo. E poi, nel caso, spedire lettere aperte. Ecco, questo io non lo avrei mai fatto. Ma, ovviamente, si tratta di sensibilità personale.
    Le altre valutazioni preferisco non renderle pubbliche, per rispetto anche nei confronti delle difficiltà personali di ciascuno.
    Fausto
  • Mh, interessante.

    Provo a pensare nell'ottica di Concina.

    Noi siamo giovani, e siamo immersi in un mondo in cui nel mondo del lavoro l'elasticità è la parola d'ordine, tutto è a tempo determinato, non ci sono sicurezze, e avere più cose da fare è quasi indispensabile.

    Concina è un autore più vecchio stampo, si può dire che provenga da un'altra epoca. Dopo così tanti anni, forse si sentiva parte integrante della Disney, e questo sfogo è dovuto al cambiamento drastico della società (società Disney, ma anche società in generale).
    Un po' è triste, magari per le persone della mia età e della tua Fausto, è più naturale adattarsi e girare pagina come se ninte fosse, all'età di Concina questi cambiamenti sono concepiti come un "tradimento" e sono più difficili da assorbire.
    Ultima modifica di DeborohWalker il martedì 22 gennaio 2008, 21:37, modificato 1 volta in totale.
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  • ...per curiosità, "l'allora Presidente e Direttore Generale Umberto Virri" che ha dato del "bugiardo" a chi ripeteva le sue stesse parole, che fine ha fatto?

    p.s. ce ne fosse gente che parla in faccia come Concina! <--- :re:
  • DeborohWalker ha scritto:Mh, interessante.

    Provo a pensare nell'ottica di Concina.

    Noi siamo giovani, e siamo immersi in un mondo in cui nel mondo del lavoro l'elasticità è la parola d'ordine, tutto è a tempo determinato, non ci sono sicurezze, e avere più cose da fare è quasi indispensabile.

    Concina è un autore più vecchio stampo, si può dire che provenga da un'altra epoca. Dopo così tanti anni, forse si sentiva parte integrante della Disney, e questo sfogo è dovuto al cambiamento drastico della società (società Disney, ma anche società in generale).
    Un po' è triste, magari per le persone della mia età e della tua Fausto, è più naturale adattarsi e girare pagina come se ninte fosse, all'età di Concina questi cambiamenti sono concepiti come un "tradimento" e sono più difficili da assorbire.
    E' proprio in seguito a questo ragionamento che mi è venuto da dire "quanto marcio c'è dietro", perchè come minimo un riconoscimento a chi ha fatto tanto era dovuto.
    Ovviamente il termine "marcio" è forte, ma IMHO calza a penello nei confronti delle persone che hanno portato all'allontanamento di certi autori, a casi come questo di Concina che molto probabilmente stanno nell'ombra, al naufragare di certi progetti, a volte anche sul nascere (e tra questi ci metto pure Speed Loop in cui credevo tanto).
    So che queste persone sono giustificabili (in parte, eh!) perchè ragionano "in termini di mercato", e che la cosa migliore sia cercarsi delle alternative in attesa di "tempi migliori", e potrebbero portare a pensare che ormai il "TOPO" è in balia del marketing, e che ormai è solo un prodotto edulcorato per bambini.

    Ma non sono d'accordo, faccio parte dello "zoccolo duro" dei fan, cresciuto con le storie dei maestri "d'epoca", di autori come Concina, di PKNA, che è convinto che stiamo giungendo a una fase positiva, voglio dare fiducia alla De Poli, a rivelazioni come il nostro Fausto, Casty, Enrico Faccini e tanti altri.
  • Solo un paio di considerazioni finali, poi chiudo.
    La prima è che mi fa piacere che qualcuno tra voi mi pensi come un giovane fringuello con un grande futuro davanti a sé. Purtroppo non è così. I miei anni ce li ho tutti e i concetti di flessibilità-precariato li ho dovuti imparare. Dal punto di vista anagrafico, io sarei ancora della generazione del posto fisso (che non ho mai avuto, peraltro).
    La seconda e ultima considerazione è che bisognerebbe cercare di essere tutti (noi che scriviamo o disegniamo e voi che leggete) un po' più obiettivi e toglierci questo brutto vizio, tutto italiano, di dover sempre cercare qualcuno a cui dare la colpa di quello che ci è capitato. ("Se non c'era la guerra a quest'ora stavo nel Kansas City" si lamentava Alberto Sordi tanti anni fa). A me fa arrabbiare il vizio di dover sempre trovare il "marcio" o il colpevole o la causa. Le cause sono sempre tante e il più delle volte tra i colpevoli ci siamo anche noi. Sarà banale, ma è così.
    Ora, scusate, ma vado a dormire. E' stata una giornata dura.
    Saluti a tutti.
    Fausto
  • Fausto ha scritto:La prima è che mi fa piacere che qualcuno tra voi mi pensi come un giovane fringuello con un grande futuro davanti a sé.
    No, lo so :D
    Solo che noi ventenni siamo la generazione che sapeva da subito di entrare nel mondo del precariato, voi siete la generazione che ha iniziato a lavorare e appena introdotta ha visto rivoluzionarsi il tutto e ha dovuto adattarsi; Bruno Concina ha 75 anni, quindi ha avuto una carriera, l'ha sviluppata, si è stabilito, e ormai nella "fase discendente" si è visto sballottare. E' lì la differenza, forse non ha neanche più la voglia e le forze per rimettersi in gioco, ripartire da zero.

    Fausto ha scritto:La seconda e ultima considerazione è che bisognerebbe cercare di essere tutti un po' più obiettivi e toglierci questo brutto vizio, tutto italiano, di dover sempre cercare qualcuno a cui dare la colpa di quello che ci è capitato.
    Bè, su questo concordo.
    Io non ho dato la "colpa" alla Disney, altrimenti potremmo dire che la colpa di questi cambiamenti è della crisi delle vendite, e quindi la colpa è dei bambini che non leggono più come una volta, e quindi i genitori che non sanno più come crescere i loro figli, e si stava meglio quando si stava peggio, e blablabla.
    Però la lettera mi sembra un'interessante esempio di cosa può passare uno sceneggiatore, delle difficoltà che deve affrontare. Poi, come dice giustamente Fausto, siamo grandi e vaccinati, e bisogna sapersi rimboccare le maniche.

    Ah, comunque grazie per le risposte e la disponibilità ^_^
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  • Per il fatto di dare la colpa a qualcuno, tipico difetto italiano, mi sa che mi ci ritrovo perfettamente, vuoi per il furore giovanile, vuoi per l'ottusaggine mia e quella tipica di quelli della mia età, ma riconosco che Fausto ha perfettamente ragione, quindi ritratto la mia tesi e riconosco che le cause sono molte e un povero mortale come me non è in grado di individuarle (non tutte almeno), che altro devo dire, continuo a sperare perchè è nella mia indole e sono molto dispiaciuto per Concina che si è trovato in tali frangenti sfortunati, e spero che la situazione migliori per entrambe "le parti in causa".

    Ah, Fausto grazie per la disponibilità e la "santa pazienza" (cito eriadan) che mostri in seguito a questi interventi "focosi" ! :ciao:
  • Diciamo che, in generale, condivido ciò che dice VItaliano. Ma credo che io, al posto di Concina, con la sua esperienza, avrei più o meno fatto lo stesso.

    Detto questo, confido nella Disney, e nella De Poli.

    E ribadisco la cosa:
    LBreda ha scritto:Vorrei sentire due parole dalla DIsney.
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  • Fausto ha scritto: la mia posizione di collaboratore è quella che ha, o dovrebbe avere secondo me, qualsiasi collaboratore quando il suo committente non si trova a navigare acque particolarmente tranquille e non gli può garantire la stessa quantità di lavoro: cerca di trovare qualche altra cosa da fare e spera che le acque si ri-calmino.
    DeborohWalker ha scritto: Concina è un autore più vecchio stampo, si può dire che provenga da un'altra epoca. Dopo così tanti anni, forse si sentiva parte integrante della Disney, e questo sfogo è dovuto al cambiamento drastico della società (società Disney, ma anche società in generale).
    Un po' è triste, magari per le persone della mia età e della tua Fausto, è più naturale adattarsi e girare pagina come se ninte fosse, all'età di Concina questi cambiamenti sono concepiti come un "tradimento" e sono più difficili da assorbire.
    Secondo me in un lavoro come questo è importante diversificarsi e avere collaborazioni con quanti più committenti sia possibile. Forse se Concina avesse variato il suo lavoro collaborando con più editori, questa situazione non l'avrebbe intaccato in tale maniera (fermo restando che lo ferisca e consideri offensivo il fatto che dopo 30 anni di collaborazione gli vengano richieste 2 sole storie).
    Il punto è: può un autore di vecchio stampo come Concina re-inventarsi ed adattarsi a nuove collaborazioni come fanno nuove generazioni di autori? Certo, potrebbe. E anzi, io credo che uno come lui potrebbe riuscire benissimo. La questione è:
    DeborohWalker ha scritto: Bruno Concina ha 75 anni, quindi ha avuto una carriera, l'ha sviluppata, si è stabilito, e ormai nella "fase discendente" si è visto sballottare. E' lì la differenza, forse non ha neanche più la voglia e le forze per rimettersi in gioco, ripartire da zero.
    Alla fine, voglia o no, si troverà costretto a fare per forza qualcosa, visto che un lavoro come questo non ti garantisce di certo di ritirarti in pensione.
    LBreda ha scritto:Uhm, Concina ha indubbiamente ragione sul fatto che uno come lui, con tutto ciò che ha dato in questi anni alla Disney (e al fumetto italiano in generale) non può e non deve essere trattato in questo modo.

    E' già decisamente ridicolo, e comprendo in pieno il suo disappunto, il modo in cui è stato trattato. Ma il non rispondere ad una sua lettera è pazzesco.
    Si, questo è pazzesco. E lo è a prescindere che si tratti della Disney e di Concina.
    Nel caso specifico, ritengo che per uno che ha collaborato per 30 anni, scrivendo anche capitoli importanti della storia del fumetto Disney, dovesse essere trattato con maggior considerazione (sarebbe stato sicuramente meglio dirgli che non volevano più sue storie, anziché richiedergliene due, imho).
    LBreda ha scritto:Diciamo che, in generale, condivido ciò che dice VItaliano. Ma credo che io, al posto di Concina, con la sua esperienza, avrei più o meno fatto lo stesso.
    Più o meno anch'io, tranne che avrei evitato di rendere pubblica la lettera indirizzata alla De Poli. Quella è stata realizzata per essere personale. La seconda invece è chiaramente realizzata per essere una lettera "aperta".
    LBreda ha scritto:Detto questo, confido nella Disney, e nella De Poli.
    Su questo non ci piove. Da quello che ho letto, la De Poli ha le idee chiare, e soprattutto ha passione per quello che fa e per la Disney. I segnali positivi ci sono, non resta che incrociare le dita...
    LBreda ha scritto:E ribadisco la cosa:
    LBreda ha scritto:Vorrei sentire due parole dalla DIsney.
    Auspico anch'io una risposta da parte della Disney, visto che è la prima volta (che io ricordi) che un collaboratore compie un gesto di questo tipo.
  • Un paio di frasi per commentare questa vicenda.
    Sicuramente sono cose che si sapevano già, in gran parte. Le modalità di lavoro dei collaboratori esterni (sceneggiaotri/disengatori) si sapevano, si sapeva che è un lavoro a tempo indeterminato. Questa lettera aperta apre gli occhi una volta di più su questa vita, che spesso noi dimentichiamo. Noi lettori, intendo.
    Molti di quelli che leggono fumetti e che sono sollazzatori o paperseriani aspirerebbero un giorno a far sognare altri giovani lettori come ad oggi hanno fatto i Grandi del fumetto Disney muovendo Paperi e Topi. Ma qualcuno già disse sul Papersera che è quasi impossibile fare delle sceneggiature il prprio sostentamenti di vita. Che è quello che mi dicono anche quando dico che vorrei fare lo scrittore professionista.
    Ora, certo Bruno Concina - colonna portante delle sceneggiature Disney, che ha avuto e ha molti meriti in questo campo, che dalle sue sceneggiature dimostra di essere persone intelligente - sapeva come andavano le cose. Con o senza tirare in ballo la vituperata crisi del fumetto.
    Forse però non si aspettava un decurtamento di lavoro tanto drastico. Forse si apsettava più xomprensione, più rispetto, di più. Quel di più non gli è stato dato. Allora ha dimostrato ancora intelligenza scrivendo la prima lettera, per cercare di capire i perchè che lui non vedeva.
    Qui l'errore della Disney, che non ha risposto. Qui il gesto drastico di Concina della lettera aperta. Appena l'ho letta ho pensato anc'io che fosse una bomba, forse invece non lo sarà. Semplicemente ribadisce un modus operandi già noto, più o meno, e di certo ci fa simpatizzare per Concina assurto a simbolo di molti altri come lui, lui a maggior ragione perchè in Dinsey da anni e anni. Ma non credo che la Disney soffra di questo. La cassa di risonanza di questa lettera sarà limitata agli amanti del fumetto, farà pensare un po' male della Disney perchè non risponde a una mail cortese di chi non è il primo venuto, ma niente di più. Che la De Poli risponda o no alla nuova lettera, il risultato porobabilemnte non cambierà.
    E in fondo, un tempo si diceva che i poeti erano poveri. Oggi lo sono anche gli sceneggiatori Disney.
    Di certo c'è tutta la mia stima e la mia solidarietà a Concina, uomo che mi sembra ormai disilluso vesro l'azienda che sforna i personaggi che lui tanto ama.
    Ah, no, no,scusate, chi sfornma quei personaggi sono gli autori, non l'azienda. Be', ma allora c'è in programma uno sciopero come quello degli sceneggiatori delle serie TV USA? Forse sì, forse no...
    Per Concina, gli auguro ovviamenti tutto il bene possibile per il suo avvenire, sperando che possa superare questo momento di frustrazione e incazzatura.
    Per la situazione... mah, incasinata, ma non diversa da quella di altri lavorui diversissimi. Purtroppo. Chiamatela flessibilità o precariato, ma è così.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Una piccola riflessione a posteriori sulla vicenda ce la dà afnews, che pubblica questo breve articolo... interessante la vignetta "solidale" fatta da Zamberlan (che io nella mia ignoranza non conosco... :( )
    Comunque... buona lettura...

    http://www.afnews.info/public/afnews/ne ... 18472,.htm
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