[Disney] Disney Manga

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Cordara l'ha messo in edicola ed è già un colpa immonda. Cmq sì ora tocca a KH, e poi a NBX (bleah). Poi non è stato annunciato più nulla anche se si sa dell'esistenza di Trilli, Kirara Princess e Jack Sparrow, anche se non li pubblicheranno ancora perchè non sono conclusi. Speriamo che a questo punto l'ingloriosa testata perisca.
  • Aggiornamenti!
    Dopo Kingdom Heart: Chain of Memory (ottobre e novembre) e Nightmare Before Christmas (dicembre), i volumi di gennaio e febbraio saranno il manga di Pirati dei Caraibi.
    Qualcuno sa se si tratta di un adattamento del/dei film, o se sono storie originali come quelle viste in Pirati dei Caraibi Magazine?

    Tra i progetti futuri della collana ci sono le Disney Fairies, mentre per Kingdom Heart 2 bisognerà attendere il termine della serie in Giappone.
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  • Insomma, la serie continua. Speriamo solo che i prossimi manga sia un po' più decenti di quelli degli ultimi numeri.
  • Disney Manga #9: Kingdom Hearts - Chain of Memories 1 (Shiro Amano)

    Questa mini di due che dovrebbe collocarsi in mezzo ai due veri Kingdom Hearts riprende l'omonimo gioco per gba. E sinceramente è stata una bella boccata d'aria fresca ritornare alle origini della collana, dopo esserci abbrutiti con scadenti adattamenti e un majokko monco. I difetti sono ancora presenti, la sceneggiatura è confusa, spesso e volentieri non si capiscono bene alcuni meccanismi che sembrerebbero avere al di là della pagina un loro perchè, ma tutto sommato sembra oro colato dopo le recenti esperienze. Vuoi per il fatto che è comunque un prodotto con una sua dignità, vuoi per i disegni che continuano a confermarsi eccezionali (il Grillo delle prime tavole! Il Grillo delle prime tavole! E' MIRACOLOSO!!) e non delle miopi e banali reinterpretazioni, vuoi per la storia che un po' interessante lo è. A proposito di questo, viene in parte rimosso il meccanismo della visita ai vari mondi, tenendone solo uno (quello di Aladdin) come esempio di memoria dei protagonisti. Una scelta che da un lato penalizza la curiosità di vedere in azione altri personaggi, dall'altro permette al fumetto di decomprimersi e organizzarsi meglio. Insomma, la sufficenza ce l'ha questo volume. Rimango perplesso però dalle prossime uscite, visto che NBX è un manga scadente e i quattro volumi di Pirati dei Caraibi potrebbero essere una cosa tanto ottima se fossero le avventure a solo di Jack Sparrow, quanto pessima se fossero adattamenti dei film. E la brutta immagine nell'articolo sembrerebbe confermare questa ipotesi. Non che gli altri manga nominati nell'articolo (e fortunatamente non ancora inseriti in collana) siano granchè visto che si nomina Kirara Princess e addirittura HSM...
  • Ho terminato ieri la lettura del settimo (mi ero bloccato dopo Monster & Co.) e ho recuperato anche l'ottavo. Non posso che concordare con Grrodon: il manga di Monster "è una gagata pazzesca!"(cit.), e non solo non capisco come mai si sia pensato di pubblicarlo ma pure di produrlo! Indubbiamente il peggior manga della serie. Fortuna che c'è anche il manga di Lilo & Stitch, il quale riabilita un volume che altrimenti non avrebbe avuto nessun senso di esistere. Cioè, non che questo sia un capolavoro ma quantomeno è disegnato in maniera godibile. Certo, la storia è stracompressa al massimo, e mi chiedo quale sarebbe stato l'esito della lettura se non avessi visto in precedenza il film.
    Decisamente meglio il manga di Nemo, con una storia più diluita e che quindi permette una maggiore comprensione del racconto. Anche se comunque pure in questo caso certi passaggi risultano troppo affrettati e poco chiari, e sto incominciando a pensare che questa sia una costante delle sceneggiature che riguardano questi riadattamenti manga di opere d'animazione e videoludiche disneyane (anche KH non era esente da questa caratteristica, se pur in maniera minore). Sul fronte grafico, si l'espressività dei personaggi è stata mandata bellamente a quel paese, e mi chiedo se la cosa sia stata fatta volutamente oppure no. Ad ogni modo, non si può che apprezzare anche questi disegni se confrontati con quelli di Monster & Co. ...
  • Kingdom Hearts - Chain of Memories 1
    Grrodon ha scritto:A proposito di questo, viene in parte rimosso il meccanismo della visita ai vari mondi, tenendone solo uno (quello di Aladdin) come esempio di memoria dei protagonisti. Una scelta che da un lato penalizza la curiosità di vedere in azione altri personaggi, dall'altro permette al fumetto di decomprimersi e organizzarsi meglio.
    E proprio per questo ho trovato questo KH: Chain of Memories meno confuso e più comprensibile del primo KH, eper questo l'ho apprezzato maggiormente. Oltretutto se non ci si pensa non pare neanche la trasposizione fumettistica di un videogame, ma una storia concepita per essere un fumetto.
    Insomma, un buon numero, e ci voleva dopo le precedenti uscite, che consente anche di rifarsi gli occhi grazie agli ottimi disegni di Shiro Amano.
    Grrodon ha scritto:Rimango perplesso però dalle prossime uscite, visto che NBX è un manga scadente e i quattro volumi di Pirati dei Caraibi potrebbero essere una cosa tanto ottima se fossero le avventure a solo di Jack Sparrow, quanto pessima se fossero adattamenti dei film. E la brutta immagine nell'articolo sembrerebbe confermare questa ipotesi. Non che gli altri manga nominati nell'articolo (e fortunatamente non ancora inseriti in collana) siano granchè visto che si nomina Kirara Princess e addirittura HSM...
    Su tutti, quello che temo più di tutti è il manga di HSM... :omg:
    Il manga di Pirati dei Caraibi dalla preview m'ispira; vederemo...
  • Speciale Lucca

    Disney Manga #10: Kingdom Hearts - Chain of Memories 2 (Shiro Amano)

    Il volumetto più grosso della serie era in vendità - alleluja! - allo stand Disney di Lucca. E dico subito che ho gradito, per la prima volta durante la lettura mi sentivo appagato. La prima serie era troppo incasinata e malspiegata, Witch sapeva di già visto, così come gli adattamenti, e il primo volume di Chain of Memories risentiva ancora molto della prima serie. Ma qui gli eventi si mettono in moto in maniera piuttosto interessante, non viene fatta alcuna tappa in nessun mondo disneyano, cosa che pur penalizzando il lato grafico (erano disegnati da Dio i personaggi Disney finora), contribuisce a far chiarezza. Lettura scorrevole, e che in fin dei conti mi ha lasciato qualcosa visto che la parentesi mnemonica con i finti ricordi lontani creati dalla bambina misteriosa mi ha fatto riflettere a quale precedenza dare a certe memorie. Ma vabbé cose mie.
    Però è pur sempre un Disney Manga, quindi la ma(n)gagna c'è sempre. E qui salta fuori non appena finisce l'albo. Tutto bello, affascinante e appagante, nel momento in cui si svolge la storia, ma una volta finita ci si accorge che niente era chiaro in verità. Non si spiega chi fossero i misteriosi castellani, quali fossero i loro scopi, che fine facciano i due sopravvissuti, dove si trovino Riku e Topolino, se si incontreranno con Sora e gli altri. Cose che forse saranno spiegate nella prossima saga ma che potevano fungere da chiosa per il miglior Disney Manga letto finora.
    E mi preoccupa che il prossimo sia il pessimissimo manga di NBX che era già apparso da noi nella collana Buena Vista Lab. Con che coraggio completistico mi troverò ad acquistarlo??
  • Concordo con la tua sensazione. Effettivamente ho apprezzato questo volume, che mi è sembrato più completo degli altri.

    Molto carine le scenette comiche con i cattivi, che altrimenti sarebbero risultati troppo stereotipati e inutilmente fighetti, mentre invece, davvero, DETESTO il personaggio di Riku! :cazz:
    Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
  • Mi sono recuperato in un'unica lettura i due volumi di Chain of Memory: la lettura è più piacevole del primo Kingdom Hearts, soprattutto per i disegni ulteriormente migliorati, e che utilizza molto meglio le convenzioni grafiche proprie del fumetto giapponese. I personaggi sono sfruttati al meglio, e ne ho avuto la conferma fin dal principio, quando Pippo per controllare se aveva mantenuto un briciolo di memoria, si mette a ripetere tutto l'alfabeto, ottimo esempio della sua genialità e dei suoi ragionamenti paralleli.
    La storia però rimane un po' incasinata, in alcune scene d'azione non si capisce bene cosa stia accadendo, e al termine della lettura non è ben chiaro cosa sia vero, cosa sia una memoria realmente accaduta, e cosa sia solo un'illusione.
    Altro punto contraddittorio è la presenza del viaggio ad Agrabah: nel videogioco i protagonisti ripercorrevano gli otto mondi Disney già visti nel primo videogioco, e non è ben chiaro perchè qui sia stato lasciato solo questo: se si temeva che sarebbe stato ripetitivo, sarebbe stato più omogeneo non inserire neanche quel viaggio... Comunque i due capitoli ad Agrabah sono tra i più piacevoli dell'intero manga: la rivisitazione della storia è intrigante, soprattutto per i cambiamenti derivanti dall'arrivo di Sora. Molto divertenti anche alcune gag aggiuntive, in primis la trasformazione del Genio in un marinaio quando esprime il suo desiderio di libertà :D
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  • E' chiaro che hanno messo il capitolo di Agrabah perchè senza il Genio questa trasposizione in manga sarebbe stata ben più brutta... XD

    Nightmare Before Christmas lo salto, mentre comprerò quelli dei Pirati. Chiaramente non perchè mi aspetti chissà quali grandi cose, ma solo perchè adoro i pirati in ogni loro forma!
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  • Mike Haggar ha scritto:E' chiaro che hanno messo il capitolo di Agrabah perchè senza il Genio questa trasposizione in manga sarebbe stata ben più brutta... XD
    Eh, ma lo stesso si potrebbe dire degli altri personaggi Disney... mah, forse nei progetti iniziali c'era la trasposizione di tutta la storia, poi le vendite non andavano tanto bene e così hanno deciso di accorciare il tutto, andando verso la conclusione più rapidamente sviluppando solo la trama "Enix".
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  • Triste che tu abbia detto Enix e non Square... ma vabbè... :(
    (E' colpa mia che sono molto sensibile a questi argomenti, di 'sti tempi, causa assuefazione a Dragon Quest! XD)

    Comunque anche nel gioco originale non è che i personaggi Disney avessero questo gran ruolone, dato che la parte del leone la facevano i bacucchi incappucciati e Namine...

    Tra l'altro vedo che il manga del 2 continua ad essere in corso (è uscito un nuovo volume di recente) ed anche abbastanza lunghetto. Bene, così magari sarà più dettagliato!
    Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
  • Mike Haggar ha scritto: Tra l'altro vedo che il manga del 2 continua ad essere in corso (è uscito un nuovo volume di recente) ed anche abbastanza lunghetto. Bene, così magari sarà più dettagliato!
    ...speranzoso in questa futura uscita anche in Italia, ho temporaneamente troncato la mia collezione al #10, per non occupare troppo spazio a vuoto... :)
  • Pirati dei Caraibi Volume 1.

    La cosa si presenta assai malvagia a primo impatto, perchè si nota subito che hanno cominciato a narrare gli eventi partendo dal secondo film, saltando in tronco il primo (il più bello!), di cui non esiste una versione cartacea.

    Per quanto io abbia detestato secondo e terzo film, però, devo dire che il risultato cartaceo è davvero grazioso. Finalmente i disegni riescono ad essere definiti inserendoli in una tradizione nipponica ben definita e ben nota anche a chi segue il panorama manga da anni e si è letto i classici del genere, deviando dal fighettume odierno di Kingdom Hearts.
    Del resto, leggiamo nelle note, l'autore non è il primo che passa, stavolta, ma è stato un assistente del sommo Go Nagai (autore di gran parte delle celebri serie robotiche e non degli anni Settanta e Ottanta: Devilman, Cutey Honey, Kekko Kamen, Mazinga, Goldrake, Getter Robot, Mao Dante, Gakeen, Jeeg, Violence Jack tra gli altri).

    Ecco quindi che, anche la storia ingarbugliata del secondo film, si fa più chiara nella trasposizione cartacea, e viene salvata dai disegni, che sono pulitissimi e simpaticissimi. Jack Sparrow, che nel secondo film gigioneggiava a tal punto da farlo diventare insopportabile, rimane invece divertentissimo nella trasposizione su carta, aiutato dalle mille espressioni del volto e dalla bocca assente e rappresentata soltanto dai baffi, che lo rendono davvero divertente.
    Ignorando completamente la lagnosa sorte di Will ed Elizabeth, che tanto non ce ne frega niente di loro, possiamo calarci in un'avventura piratesca davvero esilarante. E ciò mi rende davvero felice, perchè, oltre al sommo One Piece di Eiichiro Oda, di manga che trattino l'argomento dei pirati non ce ne sono, e anche se questa è una becera operazione commerciale, si fa leggere con molto piacere da un appassionato di letteratura piratesca quale io sono.
    Si ride, e si ride davvero tanto tra queste pagine. O, perlomeno, io ho riso come un pirla, ancor più che guardando il film, perchè sono proprio questi disegni tondeggianti, puliti e caricaturiali a mò di Akira Toriyama che mi fanno ridere, perchè diventando personaggi di un fumetto i pirati dei Caraibi possono assumere tutta una serie di movenze ed espressioni facciali assolutamente irreali, tipiche della narrativa a fumetti giapponese, ma assolutamente esilaranti. A beneficiare maggiormente di questo, oltre, appunto a Jack, è Gibbs, che è assolutamente fantastico, tant'è vero che gli hanno dedicato venti miliardi di scenette comiche, e sfido chiunque a non ridere nel vedere come racconta del Kraken a Will con tanto di oscuramento del volto e ghigno satanico, di come rimane sconvolto dalle decisioni del suo capitano, con tanto di classica faccia rassegnata e balloon "...", di "Bada alla barca!" o di come risponda "Oh, se è questo che vuoi potrai realizzarlo più facilmente di quanto pensi..." al vecchio col sogno di navigare in eterno che vuole reclutare per la nave di Davy Jones.
    Altri personaggi assolutamente spassosissimi in questa trasposizione sono Tia Dalma che ci prova con Will sotto lo sguardo attonito del gruppo, i due ex pirati della ciurma di Barbossa (la scena dove il gruppo comincia a ipotizzare che cosa Tia Dalma intenda come "ciò che fa tribolare il cuore degli uomini" e il pirata dall'occhio di vetro esordisce con "La dicotomia tra bene e male" con gli altri a cui mancava solo il classico gocciolone sulla nuca è bellissima!), il cane carceriere e il vecchio marinaio col pappagallo sulla spalla, che come da tradizione, straparla (anche sfottendo Jack), ricordando il corvo di Dr. Slump & Arale che dice "Kre-tino! Kre-tino!" anzichè "Cra! Cra!".

    Insomma, Pirati dei Caraibi si dimostra per una volta più fumetto (e più manga) che mera trasposizione di un film, e per il momento si becca il pollice in su. Ma vedremo...
    Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
  • Disney Manga #11: Tim Burton's The Nightmare Before Christmas (Jun Asuka)

    Toh, cosa si rivede. Il volume meno appetibile della serie finora, visto che oltre a proporre la solita trasposizione né carne né pesce, tratta materiale già apparso nella serie Buena Vista Lab. Si poteva senza dubbio posticiparne l'uscita, anche perchè come strenna natalizia un doppione non ci sta affatto bene. Ad ogni modo è tutto come me lo ricordavo, meno una cosa: il fumetto che nell'edizione del Buena Vista Lab era stato rimontato è adesso nel suo formato originale. E confrontando le due edizioni si scopre che il rimontaggio altro non era che uno "specchiamento" dell'intero prodotto che era stato appunto ribaltato da destra a sinistra. Ad ogni modo a suo tempo avevo scritto:
    Grrodon dei tempi andati ha scritto: Per poter valutare un prodotto come questo bisogna tener conto di vari fattori.
    Innanzitutto è un numero del Lab e come tale già guadagna punti. Trovo infatti irresistibile l'idea che una testata possa ospitare al suo interno soggetti originali, storie ispirate a contesti già noti e, come in questo caso, una trasposizione a fumetti di un celebre film d'animazione degli anni 90.
    Nightmare Before Christmas uscì nel 1993, distribuito da una Disney timorosa di legare il proprio marchio a un prodotto così insolito. Il film infatti non era animato tradizionalmente e la computer grafica sarebbe arrivata nei cinema solo tre anni dopo con Toy Story; si trattava infatti di Stop Motion, ovvero animazione a passo uno. Le tematiche poi erano quelle care a Burton, un miscuglio di macabra follia e romantica malinconia amalgamate insieme da una poderosa colonna sonora, opera di Danny Elfman, che contava più di una decina di canzoni.Un prodotto del tutto originale che alla fine venne distribuito indirettamente sotto il marchio Touchstone.
    Benchè tutto questo accadesse più di dieci anni fa, il successo del film fu tale che il merchandising a lui legato non cessò mai, anzi si è impennato proprio in questo periodo con l'uscita de La Sposa Cadavere, seconda volta di Burton nel mondo dell'animazione.
    Il fumetto contenuto in questo volume, ben più lungo dei suoi due predecessori, ne è la fedelissima trasposizione e questo è il secondo aspetto da prendere in considerazione.
    Il volume si discosta dalle trasposizioni frettolose e poco curate, come quelle che negli anni 90 apparivano in due puntate sulle pagine di Topolino, e parzialmente dimostra di poter essere un prodotto fruibile anche da chi il film non l'ha visto. Parzialmente però, perchè c'è una netta divisione tra prima e seconda metà che gioca a vantaggio della seconda: le scene umoristiche coi personaggi di contorno, concentrate soprattutto nella parte iniziale, risultano non poco sacrificate a favore dei personaggi primari e delle loro emozioni, a cui vengono - gustamente - dedicate molte più vignette.
    Il terzo aspetto da prendere in considerazione è che questa trasposizione è un manga. é stata infatti realizzata in giappone nel 2004, anche se le vignette sono state rimontate con una disposizione all'occidentale nell'edizione italiana, per renderle maggiormente fruibili per il vasto pubblico. Si spiega dunque il perchè certe scene d'azione, in cui i giapponesi con le loro linee cinetiche hanno sempre primeggiato, appaiano "dilatate" e realizzate meglio. Sarebbe stata tuttavia preferita un'interpretazione più libera nelle scene musicali. é irritante infatti vedere come certi balloon riportino pari pari il testo delle canzoni di Elfman: tutto questo non fa che rendere meno naturale, e paradossalmente meno cinematografica, la lettura. Penso che i molti numeri musicali avrebbero dovuto essere risceneggiati, magari con un taglio narrativo piuttosto diverso, ovviare all'inconveniente non sarebbe stato molto difficile. Per quanto riguarda invece la qualità della carta, non ci si può lamentare: è infatti un tipo di carta molto più adatto alla non-colorazione manga, ricca di retini e tonalità di grigio, e penso che dal prossimo numero si tornerà alla carta di sempre.
    Infine l'ultimo aspetto da tenere in considerazione è che l'autrice è una ragazza molto legata al genere shojo e questo si riflette nella caratterizzazone di Sally.
    è quasi una reinterpretazione del film in chiave femminile, spesso infatti le didascalie indugiano sui pensieri di Sally e la sceneggiatura appena lei entra in scena diventa più rilassata. I disegni di Jun Asuka di conseguenza rendono maggior giustizia ai due protagonisti, con una certa attenzione all'espressività di lei, le cui cuciture sembrano esser diventate un naturale prolungamento della linea della bocca. Attenzione che invece sembra esser stata negata ai mostriciattoli, assai trascurati come tutto l'aspetto comico.
    L'unica "infedeltà"che segnalo è la posticipazione di una scena, che, trasformata in un flashback, è stata spostata nel finale.
    La copertina non mi è affatto dispiaciuta, e le rubriche non fanno che confermare l'alta qualità di questa serie che, sebbene alla sua terza uscita abbia offerto un prodotto controverso che non a tutti potrà piacere, continua IMHo ad assestarsi su livelli più che buoni.
    Da notare il fatto, piuttosto triste, che da quando questa serie è iniziata sono stati pubblicati SOLO adattamenti, di film, di videogiochi, di altri fumetti, come se non esistessero Disney Manga con un proprio motivo di essere (ma se nei prossimi mesi a smentirci arriverà Kirara Princess, forse è meglio rimanere agli adattamenti).
    Infine una cosa abbastanza rotfl, cioè che nell'articolo introduttivo a tema Halloween, quando vengono enumerate le Witch per citarne la storia d'esordio, viene bellamente dimenticata Taranee.


    Disney Manga #12: Pirati dei Caraibi 1 (Mikio Tachibana)

    Toh, quoto quanto dice Haggar, questo è forse il fumetto migliore della serie. Quello più leggibile, almeno. Trattasi di quattro volumetti che adatteranno il secondo e il terzo film della serie (eh già il primo è stato lisciato tanto in Giappone quanto in Italia, visto che anche a noi manca il relativo adattamento) con due tankobon ciascuno. Ovviamente una scelta simile rende il tutto decompresso al massimo, e in una storia incasinata come quella di Jack Sparrow e soci, questo è un toccasana. A prima vista i disegni sembrano orripilanti, ma una volta abituati iniziano a piacere, e si rivelano alquanto somiglianti ai corrispettivi in carne ed ossa e soprattutto EFFICACI. Perchè questo si può dire di tale adattamento: non sembra un adattamento. Ed è il miglior complimento che si possa fare ad un adattamento. Se la versione nostrana, a fronte di un comparto grafico da urlo aveva una sceneggiatura scritta da Ambrosio, che risolveva il tutto per mezzo di didascalie, qui tutto dall'umorismo alle scene d'azione viene più che degnamente adattato al medium fumetto, senza sfigurare. E per la prima volta nella storia di questa serie, anche l'umorismo giappo non sembra messo a sproposito e fuori luogo (come in Kingdom Hearts) ma ci sta benissimo, e impreziosisce il tutto, rendendolo molto divertente. Apprezzabile anche la prima parte del glossario piratesco, posto in appendice. Insomma, ci aspettano quattro mesi piacevoli, finalmente.
  • Si, dimenticavo di dire che anch'io ho apprezzato parecchio il glossario, anche se si poteva evitare di inserire robe come "Jerry Bruckheimer" (un pò come si poteva evitare di inserire "Disney" e "Disney Manga" nel glossario giapponese dei primi numeri! XD) e magari dedicare uno spazietto al manga di pirati per eccellenza, ossia One Piece di Eiichiro Oda (al quale tra l'altro si sono pure un pochino ispirati nel creare la ciurma di uomini-pesce di Davy Jones, anche se non lo ammetteranno mai! :D). Ma chissà che non lo facciano davvero nei prossimi numeri.
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  • Letto il primo numero dei Pirati Manga, che mi hanno un po' deluso.
    Il manga in sè non è nulla di eccezionale, ma mi è dispiaciuto ancor di più perchè avevo sleggiucchiato i pareri entusiasti qui ul Sollazzo.
    L'unico vero e proprio pregio del fumetto, mi sento di dire sia la lunghezza, che permette di raccontare per bene la storia del film, ricca di doppi giochi, sentimenti nascosti e via dicendo; ben distante dall'affrettato adattamento italiano, anche se qui sono spesso esplicitati fin troppo elementi che nel film erano lasciati intuire da un'inquadratura che durava un secondo in più, da uno sguardo particolare di un attore, da un movimento...
    Per quanto riguarda i siparietti comici, personalmente li ho trovati più o meno al livello di Kingdom Hearts ce ne sono stati giusto 4-5 che sono riusciti a strapparmi un sorriso nel corso della lettura.
    Completamente opposta la mia opinione nei confronti dei disegni: lo stile, proprio non mi piace. E' efficace (ma non poi così eccezionalmente) nelle vignette che sfruttano il ritmo comico da gag manga, ma per tutto il resto della storia, ho delle gran riserve. L'autore sta raccontando PoC II, non le ultime avventure di Pippo, quindi dovrebbe riuscire a rappresentare qualcosa in più rispetto alla comicità: personalmente non ho trovato nessuna traccia di epicità o di serietà nelle parti che servono a far andare avanti la storia, che sono la maggior parte. Assolutamente inguardabili le scene d'amore tra Elizabeth e Will: tra l'altro Elizabeth è disegnata malissimo, sembra uscita dalla peggiore fanart di un'adolescente.
    Anche gli altri personaggi sono piuttosto anonimi come caratterizzazione: a parte il volto di Jack Sparrow, Will, Norrington, LordBeckett, sono fin troppo simili tra loro, e il riconoscerli è lasciato quasi unicamente al loro vestiario e capigliatura.
    Mike Haggar ha scritto:sono proprio questi disegni tondeggianti, puliti e caricaturiali a mò di Akira Toriyama che mi fanno ridere
    Stiamo parlando dello stesso fumetto? :oO:
    Boh, "tondeggiante e pulito" sono gli ultimi aggettivi che utilizzerei per descrivere il lavoro di Mikio Tachibana, il cui stile consiste proprio da un tratteggio "schizzato", con anche più linee accostate per descrivere un bordo...
    Semmai quello di Kingdom Hearts era tondeggiante e pulito.
    Mike Haggar ha scritto:One Piece di Eiichiro Oda (al quale tra l'altro si sono pure un pochino ispirati nel creare la ciurma di uomini-pesce di Davy Jones, anche se non lo ammetteranno mai! :D). Ma chissà che non lo facciano davvero nei prossimi numeri.
    Veramente gli uomini-pesce sono una leggenda ricorrente nella cultura piratesca, sarebbe un po' come dire che PoC ha copiato L'Isola del Tesoro di Stevenson perchè c'è un pappagallo e una benda sull'occhio. Poi gli uomini-pesce non sono mai stati sfruttati finora nelle opere piratesche, ma se si fa' una ricerca culturale sull'argomento per documentarsi, preparando un fumetto/film/libro, è normale che incappino nelle medesime informazioni...
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  • Disney Manga #13: Pirati dei Caraibi 2 (Mikio Tachibana)

    Opera omogenea questa, visto che l'impressione positiva continua anche in questa seconda metà de La Maledizione del Forziere Fantasma. Lo humor giappo continua ad essere ben adattato alle situazioni, la storia viene ben raccontata senza compressioni e tutto fila che è una meraviglia, rispettando i momenti di pathos, humor, azione del film. Tutto viene adattato senza sbavature, e persino i personaggi iniziano ad avere una propria identità se non indipendente (sono comunque fedeli!) quasi autonoma con queste loro fattezze manga. Il glossario prosegue che è una meraviglia, e in appendice troviamo pure alcuni articoli sulle storie Disney piratesche (Bottaro in primis) e sulle varie trasposizioni dell'isola del tesoro e del personaggio di Long John Silver...dimenticando però la sua recente (e ottima) incarnazione disneyana nel Pianeta del Tesoro.


    Disney Manga #14: Pirati dei Caraibi 3 (Mikio Tachibana)

    E inizia qui la trasposizione di Ai Confini del Mondo, come se non ci fosse soluzione di continuità coi precedenti due numeri. La qualità resta sempre la medesima, perché laddove pare che si alzi ulteriormente, ci pensa la sceneggiatura originale del film a incasinare la sceneggiatura, sicché pare che sia colpa dell'adattamento, quando invece non è così. I troppi bluff, tradimenti, capovolgimenti che si avvertivano nel film si avvertono anche qui data l'estrema fedeltà, e quasi quasi si rimpiangono le didascalie di Ambrosio che nel suo adattamento si preoccupavano di spiegare in maniera infantile gli accadimenti. Qui invece il patto Will/Sao Feng/Beckett rimane malspiegato, quello Jack/Will/Beckett pure. Il glossario piratesco va in onda in formato ridotto (arrivando alla lettera M, un po' poco per riuscire ad arrivare alla Z in un solo numero), e non ci sono articoli di approfondimento. Addirittura nella pagina di preview dei prossimi numeri di Disney Manga è riportato solo l'ultimo volume dei Pirati. E la cosa mi ha fatto inarcare un sopracciglio, possibile che sia destinata a chiudere anche questa testata? Qualche numero fa si era fatta una carrellata di possibili Disney Manga, tra cui spiccavano Kirara Princess, Trilli e Kingdom Hearts 2. Si faceva riferimento anche al voler pubblicare solo manga che in Giappone sono stati conclusi, cosa che per ora penso escluderebbe Trilli, ma appunto non Kirara e KH 2. Ora, non che mi strappi i capelli se non avremo la prima, e se penso a quanto era incasinato il pur interessante KH, non lo rimpiango troppo. Ma in generale non rimpiangerei troppo neanche la chiusura di Disney Manga, testata che da quando è stata aperta ha saputo offrire solo ed esclusivamente adattamenti.
  • Disney Manga #15: Pirati dei Caraibi 4 (Mikio Tachibana)

    Termina ottimamente la trasposizione di Ai Confini del Mondo, dal momento che la parte dubbia dello stesso film con i mille voltafaccia ce la siamo lasciati alle spalle e si entra qui nel vivo, nell'azione e nella spettacolarità più pura. Rese benissimo tralaltro, come mai avrei sperato. Ottima anche la scelta di inserire la scena dopo i titoli di coda, belli i climax e interessante l'enorme dizionarietto piratesco che arriva qui finalmente alla lettera Z. E' ormai ovvio dire che questo è il miglior Disney Manga di sempre, non il più interessante dato che è pur sempre un adattamento di materiale noto, ma quello fatto meglio, il più fumettoso. Si vede che dietro c'è un tizio che sa come far funzionare un fumetto, sa come tradurre le stesse emozioni sulla carta.
    Peccato che questo numero sia l'ultimo. O almeno così credo visto che per mesi e mesi abbiamo atteso che nelle preview comparisse il contenuto dei volumi successivi a quello di Aprile. E invece abbiamo visto la listarella assottigliarsi sempre più numero dopo numero, senza venir rimpolpata con nuovi titoli. Fino a giungere a questo, in cui svetta sul colophon per la prima volta il Vuoto, uno spazio bianco e inquietante. E nessun articolo di anticipazioni ovviamente.
    Quando chiuse Mad Sonja c'erano state avvisaglie meno chiare di questa. Però di annunci ufficiali anche solo un po' paraculi non se ne sono visti, neanche una cosa tipo "Disney Manga termina qui, ma state pronti perché in futuro potrebbero tornare con nuove serie!". Insomma non si sa ancora con certezza, anche se diciamocelo: chi rimpiangerebbe mai DIsney Manga? Stavolta sull'operato della Disney Italia niente da dire, la testata in sé era bella e curata, ed era più che giusto che questo materiale giungesse da noi. Sbagliata è la politica attuata in Giappone, di realizzare al 90% solo adattamenti di film live action, d'animazione, di fumetti occidentali e di videogiochi. Difatto di manga conclusi e papabili di pubblicazione erano stati citati High School Musical, Kirara Princess e Kingdom Hearts 2 di cui solo l'ultimo è anche solo lontanamente rimpiangibile. Vabbé aspettiamo a questo punto il 10 Maggio e poi vedremo.
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