[Spillati Disney] W.i.t.c.h. Serie 8: Teach 2b Witch

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Witch #88: Chi Tra Voi?

    Chi Tra Voi (Macchetto/Dalena-Razzi) è disegnata in modo fresco. Lo stile ottimo per Witch di Manuela Razzi viene magari sconquassato un po' dai layout di Dalena, più libero e disneyano che mai, ma l'effetto finale, sia pur con un po' di out of character qua e là riesce ad essere appagante e gradevole. Sarà anche per merito dei maxi vignettoni ariosissimi, che conferiscono alla storia una scorrevolezza davvero notevole, ma che di contro la accorciano terribilmente ingabbiandone le sue 54 tavole in uno schema topolinoso. Insomma una storia che si legge velocemente e in maniera piuttosto spensierata considerando che la trama verte sul presunto star per morire di Will. Visivamente molto buona la trovata degli occhi della Naiade che spuntano qua e là lungo il corpo della fringuella e abbastanza interessante il tema portante della Saga con lo scienziato nipponico inferocito, il suo misterioso subalterno Liam e la figlioletta che immersa nel bacta o quel che è si sveglia all'improvviso. Insomma, pur vertendo più o meno in uno scontro contro il mostrone di turno il numero è senza dubbio gradevole e lascia intravedere qua e là degli spunti intriganti che potrebbero regalarci dopo tanto tempo una buona saga witchica. Certo il dubbio di star trovando così gradevoli Will & co unicamente per il contrasto derivato dall'essersi imbattuti nel piattume giovanilistico di Mad Sonja è forte, fortissimo, ma preferisco non darci troppo peso ed essere - ebbene sì - ottimista. L'importante è che non ci siano troppe cadute di stile, tipo il titolo, e che questo nuovo Liam non vada a sostituire Eric. Ah e che per cortesia riescano a far sembrare meno pacchiana l'idea della scuoletta magica.
    Su Un Regalo a Suon di Musica (Radice/Leoni) non mi esprimo neanche. Si nota da parte della Radice un certo impegno nel dare ad una storiella tanto infima una sua umile dignità, inserendoci il colpettino di scena, la gag carina, la trovatina simpatica, ma nel complesso è molto triste imbattersi in cliché, stereotipi e elementi fuffosamente irreali che rendono la storia degna di essere un riempitivo di Topolino.
  • Questo numero mi sembra abbastanza interessante per quanto riguarda l'evoluzione della minaccia, e, con sollievo, non vedo le incongruenze e gli accostamenti forzati che mi avevano così infastidito nella serie precedente.
    Ho qualche perplessità sulla gelosia che si crea tra le Witch: reagiscono tutte sostanzialmente nello stesso modo, facendo a gara per il titolo di migliore amica. Questa mancanza di differenze nell'elaborazione di quanto accaduto non va a merito della storia.
    Mi viene un dubbio: questa competizione è stata in qualche modo voluta dai 'cattivi', o le ragazze hanno fatto tutto da sè?
    Da parte mia, ho qualche divergenza di opinioni sullo stile grafico. Non dico, ovviamente, che i disegni siano brutti, ma lo stile attuale della Razzi non ha più alcuna somiglianza con quello della stessa autrice fino a due anni fa, che, ai miei occhi, era il più rappresentativo che aveva caratterizzato i personaggi durante le prime cinque serie.
    Un'altra critica per i layout: è facile riempire pagine e pagine di primi e primissimi piani. Disegnare una faccia di 5x5 centimetri richiede lo stesso tempo di una 2x2, ma evita di dover disegnare corpi e sfondi, risparmiando lavoro e rischio di errori di proporzioni. Avevo notato questa tendenza anche nella quinta serie, primi piani e dissolvenze che aiutavano a riempire 72 pagine con una storia da 60. Quando i primi piani non sono bastati più, hanno cominciato a fare riassunti da tre pagine anche tra la prima e la seconda parte del fumetto nello stesso fascicolo.
    E ora, cosa troviamo? Le tre pagine iniziali impiegate per una insulsissima scena in cui si offre un cioccolatino! La tendenza è di nuovo quella. Al risparmio di idee e di lavoro.
    Insomma, sia come grafica che come sceneggiatura, questo numero mi sembra gonfiato per occupare un numero predefinito di pagine. Con i criteri di una volta, ci avrebbero fatto si e no mezzo fumetto.
  • Finalmente sono in pari con Witch, e d'ora in poi potrò continuare a leggere e commentare mese per mese, dato che da Settembre torno a vivere assieme a mia sorella che è la compratrice ufficiale! :D

    Intanto commentone sulla nuova serie in generale:

    - Ma Endarno?
    - Gli orpelli magici di per sè non sono un male, e sono anche intriganti, ma l'utilizzo a mò di giocattolo che ne fanno nell'ultimo numero mi perplime un pò... staremo a vedere...
    - Sui nuovi nemici e i loro scopi ancora non ci ho capito nulla, ma attendo di capire! Comunque una minaccia nipponica, per quando mostri chiaramente l' "avviciniamoci ancor di più ai manga" della cosa, in quanto studente di giapponese non mi dispiace.
    - L'idea della scuola per piccoli superdotati non sarà molto originale ma, se svolta bene, può essere interessante. Ogni maho-shojo prima o poi attraversa la fase "bambina con poteri magici da educare" (vedere la parentesi con Chibiusa in "Sailor Moon" o quella con Hana in "Ojamajo Doremi"), e in questo nemmeno Witch poteva esimersene.
    - Pollice in su per Kandor! Finalmente un personaggio grande, grosso, barbuto e bonaccione come piacciono a me! Che ovviamente quelle cinque sgallettate hanno subito sfottuto perchè non era bello come DiCaprio... tsè... ma mi aspetto molto da questo personaggio che mi sta già molto simpatico! Anche se suppongo le mie speranze siano malriposte...

    Insomma, in definitiva, aspetto che la saga ingrani, tanto alla fine io lo leggo sempre con piacere.

    Un ultimo appunto sulla copertina dell'ultimo numero... già dedicare un immenso primo piano a Cornelia non è una scelta che incontra il mio gusto, dato che è un personaggio che non amo particolarmente, ma da dove si dovrebbe capire, da quella copertina, che è un fumetto e non un Cioè? Gli articoli (che sfoglio solamente senza leggere, anche perchè, da buon maschio di classe 1986, che vive da due anni in un mondo cristallizzato anni 80-90, ben poco conosco delle tendenze delle ragazzine di oggi, e quel che sento dalla mia sorellina quasi diciassettenne non è bello... :( ) sono sempre peggiori...
    Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
  • W.i.t.c.h. #89: La Chiave dell'Estate

    Ricordo che due anni fa la Tere mi aveva dato ben altro da leggere sotto l'ombrellone, quel magnifico e delicatissimo numero sui genitori di Irma. Ora invece ne La Chiave dell'Estate (Radice/Leoni-Scuderi) sembra aver prevalso lo stile mutuato dalle brevi sul musical, ed è subito scranfo. Sin dalla prima pagina guizzano improbabilissime occasioni superfelici che portano personaggi provenienti da famiglie disparate ad andare in vacanza insieme (senza contare che ormai il tempo sembra essersi bellamente sbloccato a mo' di Topolino). E non è per fare il nostalgico ma ai tempi di Nerissa era tutto molto più credibile. E se il pretesto per riunire le cinque anche in vacanza è stiracchiato, il resto dell'albo non è da meno visto che presenta il solito mucchietto di sottotrame minimaliste che convergeranno nel finale corale. Di buono c'è che tutto questo non è stato utilizzato per un episodio unicamente filler ma che almeno ha l'utilità di presentare il funzionamento dei gingilli, che vengono attivati in modo casuale da ognuna delle cinque. E non solo, visto che introduce pure lo scuolabus rosa. Insomma, se questa saga poteva avere un elemento d'interesse non indifferente grazie a Takeda, Mariko e soci, con questi nuovi elementi si cade brutalmente nel pacchiano, nel merchandising. C'è poi la breve, Una Gita su Due Ruote (Radice/Leoni) su cui è meglio sorvolare, data la pochezza della trama, e anche perchè non voglio rigirare il coltello nella piaga.


    W.i.t.c.h. Speciale Olimpiadi (Radice/Melaranci-Baldoni)

    No, per cortesia. Non ci siamo proprio, sembra di essere nuovamente caduti nel periodo degli speciali orrendi, dopo una fase di esperimenti vagamente interessanti. Voglio sperare che la Tere stia attraversando questo momento di magra per specifiche imposizioni dall'alto, o semplicemente perchè tra il bambino e tutto ormai ha la testa proiettata altrove, perchè sennò c'è veramente da preoccuparsi. Tanto per cominciare il fatto che Heaterfield sia stata per l'ennesima volta scelta per un qualcosa (stavolta le olimpiadi giovanili) e che ovviamente per pura coincidenza ognuna delle cinque famiglie delle Witch si occupi di ospitare un atleta, non sta in piedi. Posso capire che siamo nel Tere-verse dove tutti i personaggi sono volenterosi, iperattivi e perfettamente capaci di immergersi con uno schiocco di dita nelle esperienze più disparate, ma ormai la credibilità vacilla. Queste cinque ragazzine hanno fatto di tutto ormai, ci manca solo la storia natalizia con le Witch incaricate di aiutare Babbo Natale. Bisognerebbe far capire alla redazione che non siamo nel Calisota ma nel mondo reale, dove la sospensione d'incredulità è più sottile. La trama per il resto è praticamente inesistente e consiste in una carrellata di episodi con presentazione didattica dei vari sport. Tristezza a palate (cit.).


    W.i.t.c.h. #90: Un Tuffo al Cuore

    Enna ci sa fare. Gli elementi che gli danno in mano sono a dir poco imbarazzanti, ma lui riesce comunque a tirarne fuori qualcosa di sensato. Un Tuffo al Cuore (Enna/Zanon-Baldoni) infatti riesce ad essere un numero carino, qua e là pure molto poetico, pur essendo praticamente occupato per la metà dalla scoperta delle struttura delle aule dello scuolabus. Tra oggetti rosa, la pacchiana idea della scuola, il ritorno di We e addirittura il logo stesso della saga applicato sul pullmino a mo' di commercialata ci sarebbe stato di che vomitare, e invece Enna riesce a renderlo un numero leggibile. Sarà vincente la scelta di rimettere in mezzo Liam, Takeda & co., di ridare un ruolo a Matt (strano che solo ora la sua ragazza si ricordi di chiedergli spiegazioni), o semplicemente di abbandonare la nave che affonda e parlare d'altro, come ad esempio della famiglia di Cornelia, fattostà che il numero è buono, il personaggio di Kandor simpatico e le sottotrame interessanti, tanto che mi è quasi dispiaciuto essere arrivato all'ultima tavola. E si trattava di Witch...chissà come ci è riuscito.
    Poi vabbè c'è Un "Grattacapo" per Cornelia (Radice/Leoni) in cui arriva la Tere a dirci che Cornelia c'ha i pidocchi e si ritorna alla realtà.
  • ci manca solo la storia natalizia con le Witch incaricate di aiutare Babbo Natale
    Non l'avevano già fatta? :D Ricordo uno speciale natalizio!

    Non sapevo fosse uscito lo speciale per le Olimpiadi! Mia sorella non l'ha comprato! :oO:

    E' una mia impressione o questi ultimi numeri sono... boh... troppo corti? Troppo di transizione? Uno se li legge e pare che non sia successo niente!

    Pollice assolutamente in giù per il ritorno di We (non mancava a nessuno, o perlomeno non a me! XD) e per il logo stampato sullo scuolabus, che è troppo kitsch!
    Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
  • W.i.t.c.h. #90

    Enna ci sa fare. Gli elementi che gli danno in mano sono a dir poco imbarazzanti, ma lui riesce comunque a tirarne fuori qualcosa di sensato. Un Tuffo al Cuore (Enna/Zanon-Baldoni) infatti riesce ad essere un numero carino, qua e là pure molto poetico, pur essendo praticamente occupato per la metà dalla scoperta delle struttura delle aule dello scuolabus. Tra oggetti rosa, la pacchiana idea della scuola, il ritorno di We e addirittura il logo stesso della saga applicato sul pullmino a mo' di commercialata ci sarebbe stato di che vomitare, e invece Enna riesce a renderlo un numero leggibile
    Da parte mia, l'idea dei bambini, dell'autobus eccetera non mi piace, anche se non saprei dire come questo soggetto bambinesco avrebbe potuto essere portato avanti meglio.
    A questo punto direi che perfino il ritorno dell'odiatissimo We non abbassa il livello.
    Ecco, una cosa mi ha colpito: prima parcheggiano un autobus volante sopra le loro teste e nessun altro lo nota (perchè la gente passa il tempo a guardarsi l'ombelico, parole loro), e poi, quando il coso atterra, le ragazze non devono fare facce strane per non attirare l'attenzione della gente? Se si manda giù questo, si può mandare giù tutto.
    parlare d'altro, come ad esempio della famiglia di Cornelia,
    Lo spunto è interessante. Spero che non finisca in una bolla di sapone come l'amante di Elizabeth o l'incidente di Susan.
    di ridare un ruolo a Matt
    Mah... capitano... capitano di cosa? E poi, capitano è più o meno di guardiana?
    Poi vabbè c'è Un "Grattacapo" per Cornelia (Radice/Leoni) in cui arriva la Tere a dirci che Cornelia c'ha i pidocchi e si ritorna alla realtà
    Invero la storia non mi è dispiaciuta. Anche se caricaturale, rende l'idea della reazione di molte persone ad un problema reale.
  • W.i.t.c.h. #91: Molto di Più

    Molto di Più (Macchetto/Perissinotto) se non altro ha il pregio di tornare a presentare una disegnatrice unica per l'intero albo, senza troppi mischiotti anonimi. Per il resto è un numero da saltare quasi a piè pari visto che altro non fa che confermare i sospetti secondo cui questa saga assomiglia a quella dei Ragorlang, con un motivo di fondo interessante diluito all'inverosimile per far posto a storielle autoconclusive e trovatine commerciali. Il tutto con una spruzzata di revisionismo storico macchettiano sperimentato nella scorsa serie. Sennò non si spiega come mai al cattivo vengano dedicate si e no una decina di tavole in cui lo si vede fare cose interessanti, e le Witch siano invece impegnate in una tramina scema sul mondo della moda con la storia di una modella magica in cerca del suo vero volto. Insomma, non era proprio il caso di inserire un numero filler date le condizioni dubbie in cui versa la serie.
    E non era proprio il caso che la Radice si riducesse così male, lei che un tempo era una brava sceneggiatrice capace di regalare emozioni con un uso prezioso del minimalismo: Witch è Moda (Radice/Leoni), breve tralaltro sponsorizzata dai giochini di Giulia, già dal titolo mette angoscia. Se poi lo svolgimento è la solita robettina radiciana a base di fanciulline entusiaste per qualsiasi iniziativa le venga posta davanti, pagine che descrivono numerandole le varie fasi del lavoro e cose infime di questo genere, siamo messi proprio male. L'unica cosa che fa ancora leggermente riconoscere l'autrice è il finalino con la sorpresina, che dimostra di come anche se basso il prodotto rimane ben confezionato. Che tristezza questa deriva, però.
  • Speciale Lucca

    W.i.t.c.h. #92: Non Più Soli (Ferrari/Loizedda-Salfo)

    Argh, altro numero filler, o quasi. La struttura è ormai delineata, a sottotrame autoconclusive che servono solo a presentare questo o quel nuovo allievo magico con svariati pretesti si alternano rapide occhiate alla situazione del cattivo che come al solito trama nell'ombra senza mai attaccare. Sembra una cosa fatta apposta: lui che avrebbe così tanto da offrire al fumetto, viene messo a tacere, e i suoi misteri personali di carattere familiare prolungati e annacquati all'inverosimile. Qui tenta una sortita, ma altro non è - si scopre alla fine - che l'ennesimo attacco di prova volto ad aumentare la fiducia che tutti (meno Matt) riversano in Liam, la new entry della saga. I personaggi in tutto questo si affannano per mettere su uno straccio di teatrino interessante e vagamente educativo a base di cagnetti da adottare al canile, di moniti per chi abbandona i cuccioli in autostrada e via dicendo, aggiungendo i due nuovi canidi di casa Cook allo status quo della serie. Insomma, una struttura ripetitiva e addormentante, che sfrutta la componente pacchiana della saga lasciando pressocché intonsa quella valida, e lasciando i lettori a rimpiangere la scorsa saga, tanto snaturante quanto interessante. I disegni sono poi alquanto pasticciati, e la sceneggiatura abbastanza ordinaria e poco brillante (ma non per questo deprecabile).
    Pattini Magici (Radice/Baldoni) è la solita breve radiciana, stavolta uscita un po' meglio del solito, ma penalizzata da disegni un po' troppo demenziali.
    Chissà cosa riserverà il futuro, ad un fumetto che sembra essere giunto stancamente alla fine dei suoi giorni? A questo punto spero in un'eutanasia, unita al fatto che col pretesto della scuola di magia si possa mollare il testimone alla prossima generazione di guardiani/e. Ma sono solo utopie, ormai per loro Witch è come Topolino e quindi inchiudibile.

    P.S. una nota di colore: al tutto è allegato l'album di figurine di HSM3. Gli ho dato una sbriciata e ho notato che viene del tutto bandita la parola amore sostituendola con amicizia, o al massimo "speciale amicizia". Cos'è la nuova frontiera della censura o della banalizzazione adolescenziale dei sentimenti?
  • Con gli ultimi numeri Witch sta diventando un clone manga di Smallville... XD
    Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
  • W.i.t.c.h. #93: Viene da Lontano

    Viene da Lontano (Macchetto/Dalena-Razzi) è un numero carino. Qui Macchetto fa un po' quello che aveva fatto la Radice un paio di saghe fa coi genitori di Irma raccontando la loro storia, qui tocca a quelli di Hay Lin per i quali viene imbastita una tramina fatta di scoppiazzature e sterotipi ma che si lascia leggere non poco. La storia è infatti presa pari pari dalle puntate di Lost dedicate a Sun e Jin, con lei ricca, lui cameriere, fuga d'amore, padre potente etc, e perlomeno ha il pregio di non parlare di sciocchezze tipo la scuola di magia, ma di usare questo pretesto carino come cornice per far avanzare di un pelettino la storia. Takeda attacca suil serio, viene palesemente smascherato Liam e Matt finisce congelato, in un cliffhanger che dovrà per forza dare una smossa ad una saga che finora non ha raccontato niente. Da notare come fiocchino gli errori di continuity, argomento che Macchetto tende ad ignorare del tutto: si vede l'allegra famigliola abitare al Silver Dragon dopo che nella scorsa saga aveva traslocato, si mostra il padre di Hay Lin ad Honk Kong, cosa che fa a pugni col fatto che sua madre Yan Lin era una guardiana di Kandrakar in America. Ma è la solita storia, per un fumetto che sembra star supplicando di esser chiuso. Pigiama Party di...Capodanno (Radice/Baldoni-Salfo) fa pena. Capisco che stiamo attraversando il periodo in cui la Tere stava già in gravidanza e quindi aveva cose ben più importanti a cui pensare, ma questa è in assoluto la sua breve peggiore, senza colpetti di scena, senza idee carine, e pure disegnata male. Speriamo che presto anche Witch raggiunga Mad Sonja e si goda l'eterno riposo.
  • La storia con i genitori di Hay Lin mi è sembrata invero abbastanza forzata e mi ha lasciato un pò interdetto. Ma spero appunto in buone cose per quanto riguarda il cattivo e la situazione di Liam e Matt.
    Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
  • W.i.t.c.h. #94: La Resa dei Conti

    Con La Resa dei Conti (Enna/Leoni) Bruno Enna dà una bella smossettina alla storia che inizia finalmente la sua corsa verso la conclusione. Con gli altarini svelati, le rivelazioni su Liam, il rapimento di William e l'introduzione del "mondo veloce" inizia il finale, e quindi si ha un climax che legherà più numeri. Una lettura carina, va detto, in cui gli eventi si incastrano bene e una saga fin troppo fiappa inizia a riacquistare interesse. Ma viene messo ancora più in evidenza quanto in tutto questo mal si incastri la scuola di magia, con camper rosa e le mille personaggine da numero autoconclusivo che la popolano: l'idea appare tanto più pacchiana quanto più si fanno enormi gli sforzi di Enna di rendere il tutto carino e plausibile (il bidellone che va alla caccia di We, ad esempio) e di riuscire a correlarlo con la parte bella, quella di Takeda & co. Magico Shopping (Macchetto/Leoni) è invece terribile, la Radice esce di scena (presumo per via della maternità) e subentra Macchetto che quando c'ha voglia è un gran bravo sceneggiatore, quando ha fame di pagnotta giunge a far giocare Yan Lin coi videogiochi, infila un NEGOZIO a Kandrakar e stupra un altro pochino e su un campo del tutto nuovo il povero mondo di Witch.
  • Quoto Grrodon per quanto riguarda l'accelerazione della trama e la pacchianità di tutto quanto riguardi la scuola di magia.
    Ma poi, queste ragazze andavano a scuola, quella vera, o la hanno finita? Perchè, nel mondo reale, la scuola scandisce la vita degli studenti. Se la hanno finita, (ma appartenevano a classi diverse, non possono essersi diplomate assieme) possibile che non lo dicano, non cerchino lavoro, non si iscrivano all'università?
    Insomma, all'inizio questo fumetto dava un'idea abbastanza realistica, magia a parte, della vita nel mondo reale. E ora?
    In un numero abbiamo che la gente non nota neppure un pullman parcheggiato a cinquanta meti di altezza perchè troppo impegnata a guardarsi l'ombelico (parole loro), ora abbiamo che gli automobilisti si voltano incuriositi ad ascoltare le urla che vengono da dentro il veicolo, in mezzo a tutti i rumori del traffico...
    Un'altra osservazione: è vero che la parte con Takeda è la più interessante, ma questo personaggio non ricorda un po' troppo l'Everett Ducklair di PK2? Due figlie di cui una in coma, tecnologia, robottoni e un fine non chiaro..

    Non sono un fan delle storie brevi, ma di Magico shopping ho avuto una stranissima impressione: mandiamo giù il negozio a Kandrakar che ormai è diventata una succursale celeste della casa della nonna, ma il finale? Da quello che dicevano le vecchiarde, mi aspettavo che le ragazze si ritrovassero in mutande davanti a tutti. E invece... cosa sono quei vestitini con la scritta? O, se sottintendono che questo sta per succedere, non era meglio mostrarle sul palco con gli stessi vestiti con cui hanno lasciato Kandrakar? Così, da quasi l'idea che abbiano dimenticato una tavola.
  • Grrodon ha scritto:Speriamo che presto anche Witch raggiunga Mad Sonja e si goda l'eterno riposo.
    Io sono un grande fan di Grrodon. Spero che diventi presto direttore di un qualche pezzo di Disney o, in alternativa, imperatore della Galassia. Tuttavia, di tanto in tanto la logica delle sue argomentazioni mi sfugge. Lo stesso mi capita con altri pensatori contemporanei, come, per esempio, il ministro Bondi. Mi spiego meglio.
    Premesso che non ho conflitti né interessi con Witch (non l'ho mai scritto, né mai lo scriverò, non disponendo dell'expertise necessaria) constato comunque che quel giornale continua a vendere le sue copie (non come in passato, ma molto di più di tanti altri prodotti, e per di più continua a essere pubblicato all'estero). Il che significa che quel giornale fornisce la pagnotta - per citare lo stesso Grrodon - a un po' di gente, tra cui scrittori, disegnatori, coloristi, giornalisti eccetera.
    Mi domando, pertanto, perché mai Witch dovrebbe godersi l'eterno riposo per far contento Grrodon e non, invece, Grrodon smettere di comprare Witch così da non farsi il sangue cattivo ogni mese. In quest'ultimo caso, persone che si guadagnano onestamente la pagnotta, continuerebbero a guadagnarsela. Di questi tempi, poi.
    È una logica che mi sfugge. O forse è così che un vero appassionato di fumetti ragiona. "Se non piace a me, chiudete."
    Fausto
  • Witch vende ancora perchè hanno abbassato il target, nonchè l'aggiunta di parecchie stupidaggini teen tipo welcome, gli articoli su hannah montana e company... Le saghe tirano avanti a fatica, a volte spunta qualcosa di decente e altre volte ti viene voglia di buttarlo via, le caratteristiche dei personaggi si stanno afflosciando sempre di più.
    Ed è un vero peccato perchè aveva del potenziale. Se questo è il massimo che può dare allora tanto vale abbatterlo.
    Una rarità etnica in technicolor

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  • Scusa ma che ragionamento è? E' ovvio che ai fini pratici se il giornale sta in piedi in mezzo a un'ecatombe di testate (fermo restando che ce l'ho ancora sul gozzo la roba di Mad Sonja, crisi o non crisi, non ci si comporta così coi lettori) i suoi porchi motivi ce li ha.
    Detto questo, se vogliamo dire che Witch non è un fumetto ma un lurido escamotage per far funzionare le cose in un'epoca di tumulti diciamolo.
    Ma non aspettiamoci che questa sia una valida giustificazione da spiattellare di fronte ai lettori che il fumetto lo leggono da novanta e passa numeri e cercano un briciolo di qualità. Perchè la loro (diciamo pure limitata) ottica restituisce loro uno scenario ben più semplice dagli scenari apocalittici che descrivi tu: Witch è un fumetto diventato brutto, che ha finito di raccontare la sua storia da tempo. E quindi prima di sputtanarsi completamente (come già successo) dovrebbe avere il buon gusto di finire, di concludersi.
    Stiamo parlando di un fumetto partito in modo buono, proseguito in modo altalenante e infine letteralmente stuprato da due anni a questa parte. Stuprato sia nel contorno (una volta era un fumetto con rubriche per ragazze, ora è il contrario, e non è che sia stato graduale ma una mossa annunciata) che nei contenuti. Personaggi che sono l'ombra di sé stessi, trovate patetiche e più commerciali che altro. Quando in un fumetto accade questo evidentemente c'è qualcosa di sbagliato,
    E stai pur certo che quando un fumetto è buono, concepito in modo onesto (Speed Loop, Artemis Fowl), siamo i primi a complimentarci e a sperare che non chiuda.
  • Hybiscus ha scritto:Se questo è il massimo che può dare allora tanto vale abbatterlo.
    Basterebbe non leggere quello che non piace. I famosi diritti del lettore postulati da Pennac valgono anche per i fumetti, quindi perchè non esercitarli?
  • Detta così è semplice. Anzi no, è molto facile, visto che della vecchia guardia a leggerlo siamo rimasti in tre (io, Icnarf e Hyb), fattostà che se non si smette una testata, soprattutto se non la si smette dopo 90 numeri qualche motivo c'è. Perchè col tempo si instaurano meccanismi di fedeltà, affezione, abitudine di cui è difficile sbarazzarsi, tipo "dai che fra un po' chiude e si legge il finale", o "abbiamo fatto novanta, facciamo novantuno", oppure "peggio della sesta saga non potrà essere" o "siamo vicini al numero 100" o "se lo smetto ora allora tanto valeva che lo smettessi trenta numeri fa, quando è diventato così brutto".

    Però se gli stessi autori ti vengono a dire di smetterla di comprarlo, allora forse è ora di cambiare mentalità, ed è ora che anche gli ultimi tre saltino giù dal treno lasciandolo a schiantarsi da solo.
  • Io ho smesso di leggere Witch da parecchio, essendomi stancato di insudiciarmi le manine tra le sue pagine, perciò da tale prospettiva potrei pure concordare con Fausto: non ha senso che Grrodon continui a comprarlo, come gli ripeto da tempo del resto. D'altra parte però, il ragionamento di Grrodon non fa una grinza: lo scopo è racimolare monetine? Non c'è niente di male, anzi, ma se possibile evitiamo di farlo evirando un fumetto di ciò che lo rende tale e piuttosto facciamo altro. Sempre da tempo sostengo che a Witch, che come FUMETTO non ha più nessuna ragione d'esistere, dovrebbe essere data la dolce (?) morte che agogna da anni, il suo marchio strappato via come lo scalpo e applicato su un altro prodotto, per esempio un contenitore teen sullo stile di Topolino o la risposta Disney a Top Girl. Ciò consentirebbe, suppongo, di continuare a sfamare la famiglia e al contempo di preservare la salute degli appassionati di fumetto.

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