Buena Vista Lab # 7 - Epic Mickey: La Leggendaria Sfida di Topolino (La Graphic Novel del Videogame)
(David/Celoni-Mottura)
Vabbè, ormai la collana "
Buena Vista Lab", nata nel 2005 con il proposito di raccogliere graphic novel inedite e sperimentali per quanto riguarda il fumetto disneyano, è alla deriva da ormai alcuni anni, da quando dopo il # 5 è scomparsa dalle edicole. Quando l'anno scorso l'etichetta è stata riesumata per ospitare la prima delle due edizioni deluxe de
La Vera Storia di Novecento di Faraci e Cavazzano, i lettori hanno ormai capito che il Lab a dispetto della numerazione che prosegue e della periodicità che viene millantata trimestrale quando è semplicemente casuale è un contenitore di roba varia, da tirare fuori quando serve, quando si vuole pubblicare una qualche storia particolare in un'edizione prestigiosa facendola finire anche in edicola e non solo nelle librerie e fumetterie come succede ai titoli "
Disney Libri".
In quest'ottica il Lab deve essere sembrato il posto ideale dove pubblicare la graphic novel che narra sottoforma di fumetto la storia alla base del videogioco di Warren Spector
Epic Mickey, su cui la Disney internazionale ha puntato molto. E dopo aver addirittura temuto che il lavoro in questione potesse essere in esclusiva come Digicomic, ecco fortunatamente a un mese dall'uscita del videogame l'edizione cartacea.
La Disney in questo 2010 ha preso la bellissima abitudine di realizzare adattamenti di un certo tenore dei propri film live-action, affidati a nomi non da poco del fumetto internazionale, e la stessa cosa ha fatto con
Epic Mickey. Ai testi abbiamo infatti Peter David, blasonato autore Marvel autore di varie storie di Spiderman, di Hulk e dei prequel a fumetti della
Torre Nera di Stephen King. Ai disegni ecco un duo tutto italiano, Fabio Celoni e Paolo Mottura, i quali sfoggiano qui il loro stile moderno, accattivante, fuori dagli schemi e libero che a suo tempo forgiarono su PK e che ora utilizzano magnificamente in questo one-shot.
La storia vede protagonista un Topolino in classiche braghette rosse, che combina un pasticcio con il lavoro del mago Yen Sid. Un suo gesto un po' incosciente, che tratteggia perfettamente il Mickey Mouse delle origini, crea un vero disastro a Rifiutolandia, luogo dove vivono le icone dei vecchi cartoni animati dimenticate da tutti. Quando arriverà lì, Topolino si potrà rendere conto personalmente del disastro, oltre a ritrovare vecchi "colleghi" di cui ha scordato l'esistenza e a scontrarsi con Oswald, il coniglio fortunato, suo precursore che nutre un profondo odio verso il Topo che a suo dire ha usurpato il posto che gli spettava.
In giro per il web ho letto critiche impietose sulla sceneggiatura del fumetto. Critiche che assolutamente non condidido. Per quanto la parte grafica sia migliore di quella dei testi, David fa un ottimo lavoro nell'edattare la storia. E' vero, in un paio di passaggi risulta forse sbrigativo, ma si vede che quello che preme alla sensibilità dell'autore è far risaltare i sentimenti dei personaggi, e ci riesce a mio parere. L'insicurezza di Topolino, il rancore di Oswald, la rassegnazione dei personaggi dimenticati, il [spoiler]doppiogioco[/spoiler] dello Scienziato Pazzo, la crudeltà inumana della Macchia Nera (da non confondere con il Macchia che conosciamo nei nostri fumetti) che ha causato tutto... David ci fa sentire questi personaggi vivi, vicini a noi per le loro pulsioni, i loro sentimenti e le loro disgrazie.
Il tutto in una storia che mi pare segua fedelmente quanto basta la trama del videogame, che è ricca di citazioni ai corti classici e che è incorniciata da quel ben di Dio dei disegni di Celoni e Mottura. La libertà dalla gabbia delle tavole è solo una delle cose apprezzabili, anzi è solo il mezzo tramite il quale i due disegnatori sfruttano la parte estetica per dipingere cose incredibili, vignette pazzesche, personaggi tratteggiati in modo meraviglioso e tavole in sostanza che guarderesti per ore incantato. Lo stile moderno e visionario dei due offre scene impagabili, una goduria per la vista.
In fondo al volume, alcuni interessanti articoli firmati da Luca Boschi ci istruiscono sulla storia di Oswald e della sua carriera animata e a fumetti, su quello che è accaduto al progetto disneyano incentrato sui Gremlins (Gremlin Gus è la spalla di Topolino nel gioco e nel fumetto), su alcune nozioni riguardo allo Scienziato Pazzo e sui cartoon classici citati nella graphic novel; in coda a tutti questi ricchissimi e dotti contributi la presentazione di Warren Spector sui personaggi del videogame.
Si tratta quindi di un volume prezioso, che al modesto prezzo di euro 4.90 offre un'edizione degna e una storia che tanto ai testi quanto ai disegni sfiora l'eccellenza.
Anteprima "Epic Mickey - La Graphic Novel"
Come postilla, aggiungo che allo stand Disney dello scorso Lucca Comics & Games veniva dato in omaggio un opuscoletto spillato, che conteneva una delle 6 storielline scritte da Peter David e disegnate da Claudio Sciarrone, che fanno da prequel alla storia del gioco e della graphic novel.
Il piatto forte dell'albetto è la breve storia a fumetti
L'Ora delle Pulizie, su testi di Peter David e disegni di Claudio Sciarrone. Questa è uno dei 6 Digicomics prodotti a tema
Epic Mickey, 6 storie ambientate nell'universo di WasteLand (o Rifiutolandia), vale a dire il luogo in cui vive Oswald e altri vecchi personaggi dimenticati dell'animazione. Oltre a quella qui pubblicata, su
"Topolino" # 2870 ne sono state proposte altre 3, e così possiamo capire come il tema delle storielle è fare da sorta di prequel alla storia del gioco/graphic novel mostrando un po' la vita di tutti i giorni di Oswald, prima degli avvenimenti del videogame, con l'arrivo di Topolino.
Nella storiella proposta in questo albetto vediamo Oswald, insieme alle versioni androidi di Paperino e Pippo (che il coniglio stesso ha costruito) occuparsi della pulizia dell'orologio della torre, in una specie di grottesca e quasi distrubante versione alternativa del corto animato
Clock Cleaners. Ed è davvero strano vedere il Trio con a capo Oswald invece che Mickey, e con queste versioni distorte di Paperino e Pippo. Comunque da una battuta di Oswald emerge chiaramente il suo odio per Topolino...
La storiellina è niente di che, intendiamoci, ma immerge nell'assurdo universo che farò da sfondo all'avventura di Topolino in
Epic Mickey e inoltre è graziata dai disegni di Sciarrone, che anche se si presenta con uno stile leggermente diverso da quello degli anni '90 e primi anni 2000 (stile già visto nel Digicomics dimostrativo e in
Topolino e gli scacciafantasmi) è sempre ai livelli dell'eccellenza, in particolare è apprezzabile il suo Paperino bionico e il suo Oswald, reso molto plastico nei movimenti e sicuramente accattivante nell'aspetto.
Il resto dell'opuscolo si compone di un articoletto di Luca Boschi in cui il critico disneyano parla del personaggio di Oswald, ricordando le sue origini e di come fu scippato a Walt Disney... cose note ai fan più incalliti ma piacevoli da leggere anche qui. Si parla anche delle sue comparse nei fumetti (non disneyani).
C'è infine un secondo articolo, di Stefano Ambrosio, che parla del gioco in sè e per sè, con alcuni riferimenti alla classicità Disney e pochi cenni alla storia, in un giusto equilibrio nell'incuriosire senza spoilerare. Ambrosio ci conferma che il Macchia Nera del gioco non è certo quello dei fumetti ideato da Gottfredson, ma una creatura fatta di inchiostro nero, e ricorda l'uscita della graphic novel (anche se non specifica la data) con la riproduzione in piccolo formato di alcune tavole di Celoni-Mottura.