[Spillati Disney] W.i.t.c.h. Serie 5: Il Libro Magico

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Anche sì, ma a quanto sembra non è stato capace di farlo.
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    Titolo:Le fauci del mondo
    Numero:59
    Costo:2,30
    Trama:Le cinque Guardiane scoprono che la prossima pietra da trovare per aprire il libro magico è nascosta alle terme di Warmwater.Sarà la nonna di Cornelia ad aiutare(involontariamente)le W.I.T.C.H. .
    L'inaspettata vacanza a Warmwater si trasforma in una avventura per ritrovare la pietra magica che potrebbe salvare Matt.è sempre più complicato coprire la scomparsa di Matt:gli amici cominciano a insospettirsi...
    Regalo:Evidenziatori profumati
    Commenti:in una parola?E-C-C-E-Z-I-O-N-A-L-E!Ce ne fossero numeri cosi...
    Ultima modifica di yamiyugi3 il sabato 04 febbraio 2006, 14:16, modificato 1 volta in totale.
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  • da voi è uscito :?: :?: :?:
  • Non ancora, sennò avrei già postato, no?

    P.S. Poi evitare di fare post doppi? c'è il tasto modifica :)
  • ok :wink:
    sbagliando si impara
  • Le Fauci del Mondo (Mulazzi/Dalena-Razzi) è un numero poco convincente nonchè una sproporzione bella e buona considerato lo sproposito di tempo occorso per recuperare la prima pietra. Ma per fortuna che è così, non so se avrei retto un simile allungamento di brodo per ogni pietra, visto e considerato, poi, che l'episodio by Mulazzi è parecchio inferiore ai due precedenti di Radice ed Enna.
    La sceneggiatura delle Fauci è infatti traballante. Sebbene possa vantare un setting molto originale e soprattutto uno spunto, quello della nonna snobbona e spocchiosa, assolutamente ottimo, la storia non fa altro che sbilanciarsi tra umorismo facilone e retorica fuori luogo, dimostrandosi poco chiara al momento decisivo della battaglia contro il custode. E la cosa dispiace molto perchè l'inizio onirico, col simil-gollum infuocato, era parecchio interessante e se la storia fosse stata amministrata un po' meglio, (e senza far trasparire la fretta dannata che si son ritrovati ad avere) sarebbe stata molto buona, anche in virtù del suo essere un numero tematico.
    Il comparto grafico è affidato a due fuoriclasse, che sebbene si confermino come gli artisti più espressivi della testata, non riescono affatto ad eguagliare le loro opere a solo. I disegni del numero sono infatti parecchio indecisi e benchè offrano ottimi primi piani, non sono altrettanto validi nei campi lunghi, finendo spesso e volentieri per deformare i personaggi.
    Infine segnalo che per la prima volta dopo mesi abbiamo una copertina inerente alla trama, peccato che sia del tutto inappropriata per descrivere un numero in cui la situazione di Matt non cambia affatto.
    Il prossimo numero sembra verterà su Cedric. Per un nuovo arresto-approfondimento (dicasi anche aratura) non c'è il tempo, mi auguro tuttavia che la storia proceda.
  • Comunque credo che col prossimo numero ci sia il turno della pietra di Cornelia e magari qualche pezzo con Cedric.
    Comunque questo è stato davvero un bel numero che mi ha soddisfatto non solo per la trama ma anche per i disegni! :D
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    Una copertina assolutamente insensata fa da apripista ad uno dei numeri più singolari che si siano visti recentemente. Aria e Terra (Enna/Zanon-Martusciello) dimostra come si possa utilizzare un autore in modo da trarne il maggior vantaggio possibile. Come ben sappiamo Bruno Enna è uno degli sceneggiatori più "mentali" che abbiano in Disney, e il suo continuo uso di didascalie lo dimostra. Una caratteristica che può farsi apprezzare, come avviene in Mekkano, o aggiungere all'opera una certa ridondanza, come dimostrato dalla minisaga delle Gocce Ribelli. Quale modo migliore di utilizzarne le capacità, quindi, dell'impiegarlo in una storia d'azione? Come avviene in Illusioni, infatti, viene raggiunto quell'equilibrio che contribuisce ad accellerare gli eventi, evitando ridondanze, e allo stesso modo nobilitando il combattimento quel tanto che basta a renderlo interessante.
    L'intelligente utilizzo che in questo numero si fa del talento di Enna però non si esaurisce in questo. Lo sbilanciamento della saga è ormai un dato certo, e se per mettere le mani sulla prima pietra ci sono voluti due numeri, ecco adesso le Witch recuperarne due (anzi tre) in un unico episodio. E qui entra in gioco l'amore di Enna per i parallelismi e le corrispondenze che permettono alla storia di procedere su due binari paralleli, dissimulando egregiamente la fretta dannata che dopo dieci numeri di "aratura", la redazione si è trovata ad avere.
    Niente da dire quindi sulla trama, mentre se proprio bisogna fare un appunto non si può non soffermarsi sui disegni, che per quanto buoni non riescono a non confondere le idee al povero lettore, che tra numeri disegnati a quattro mani, e storie record disegnate da eserciti, oramai non riesce più a distinguere i vari stili. La saga sembrerebbe star volgendo al termine, ad ogni modo, come provano le fuffose rivelazioni dell'oracolo, fatte a persone sbagliate e soprattutto il finale aperto. Staremo a vedere.
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    Dev'essere un complotto per farci apparire rompiscatole. Per una volta che la copertina era in tema col contenuto dell'albo doveva proprio essere così fiappa? Le cinque witch che fluttuano intorno all'Occhio su sfondo rossiccio/rosato è quanto di più insipido si potesse fare, pur cercando di far meglio delle altre volte. Ma pazienza, passando al contenuto interno segnalo che Il Mondo del Libro (Enna-Conti/Catalano-Baldoni) è il primo numero della bilogia che dovrebbe nel prossimo numero portare a compimento questo quinto arco narrativo. E duole dire che questo numero è anche l'esempio perfetto di quanto questa tendenza di realizzare storie a otto mani possa nuocere alla riconoscibilità degli autori, annaquando il tutto in un pastone stilistico piuttosto anonimo. La storia altro non è che una lunga corsa verso la fine del libro, dove presumibilmente nel prossimo numero verrà trovato Matt: benché alcune finezze narrative spicchino alquanto - la suddivisione dell'azione in capitoli distinti - altre, come lo sparpagliamento delle cinque tra le pagine o il loro non volersi trasformare per preservare il Cuore di Kandrakar, puzzano di stratagemmi per allungare il brodo. Il risultato è un numero abbastanza visionario, che paga la sua spettacolarità con non pochi nonsense (non sarebbe stata cosa sgradita giustificare la presenza dei dinosauri nell'isola), ma che in fin dei conti intrattiene quel tanto che basta per indurre a considerare la qualità della testata sul medio-alto andante. Venendo al grande evento del numero, non si può dire che la cosa non fosse prevedibile. Del resto è scritto sul manuale del perfetto sceneggiatore che il miglior modo per portare a compimento il destino di un personaggio ambiguo sia farlo morire valorosamente, spazzando via con un colpo di spugna ogni dilemma etico provocato dai suoi oscillamenti caratteriali. L'avevano già fatto con Luba, e bisogna dire che la cosa qui ha anche più senso e non è condotta in modo troppo smielato. Con la dovuta cautela possiamo quindi metterci in attesa del gran finale, che si spera possa mettere una pietra sopra alla saga più sbilanciata che si sia mai vista in cinque anni di storia editoriale.
    Ultima modifica di Valerio il venerdì 07 aprile 2006, 00:42, modificato 1 volta in totale.
  • Dio, che responsabilità... :cazz:
  • Ah lol, è tuo? Bè in tal caso mi fido.
  • e fai male, mi sa. :(

    comunque lascialo uscire, e poi mi toccherà :arramp:
  • Vabbè alle brutte avrai le attenuanti a causa della travagliata lavorazione di cui mi dicevi :P
  • La verità è che a questo punto nemmeno io so com'è venuto... e per scoprirlo dovrò aspettare la pubblicazione :oO:
    comunque ho visto alcune tavole e, per quanto riguarda il disegno, mi è sembrato positivamente particolare...
  • happyhippy ha scritto:La verità è che a questo punto nemmeno io so com'è venuto... e per scoprirlo dovrò aspettare la pubblicazione :oO:
    In cui magari ti ritroverai davanti We protagonista assoluto che salva capra e cavoli con la forza dell'ammicizia (quella dell'ammore è già stata sfruttata ampiamente in questo numero). Solidarietà, Teresa :ammore:
  • hm....
    mi fa pensare che sarà un altro dei soliti numeri................................. -_- :,(
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    E' finita. E da numeri come questo si nota come lavorare alla Disney non sia il massimo della vita, malgrado ci siano dei babbioni come il sottoscritto che continuano a coltivarlo come proprio sogno segreto. Ed è da numeri come questo che si capisce come Witch stia ormai avviandosi a diventare un prodotto irrecuperabile, malgrado a lavorarci ci sia tanta bella gente come la qui presente Teresuccia o il qui assente Bruno Enna. Cominciamo dalla copertina che peggio di così si muore. Sono DISGUSTICATO, per dirla alla Popeye. Che sia palesemente identica a Witch #19, è un effetto del tutto involontario, ma naturalissima conseguenza della tendenza cretina di continuare a sfornare a ripetizione copertine sceme a tema libero e senza senso alcuno. Insomma altro sintomo del fatto che ormai alla qualità del fumetto in questione ci si tiene poco o nulla. Venendo poi alla storia, che è l'unica cosa che veramente ci interessa, si conclude finalmente questa saga marcia che da troppo tempo ormai ristagna nella fuffa assoluta. La cosa assurda è che nel riassunto dei numeri precedenti i considerevoli eventi visti nel numero precedente vengono bellamente ignorati e ad un rapido copia incolla del solito testo, viene aggiunto bruscamente un trafiletto che annuncia il ritorno di We, con tanti saluti alla gloriosa morte di Cedric. E qui si capisce veramente cosa intendeva la Teresuccia col dire che questo stramaledetto numero le ha causato numerosi travasi di bile: lo scazzo scorre potente in Tra le Pagine (Radice/Scuderi-Balletti), numero che porta addosso i segni della sua riscrittura in corso d'opera, scazzo che si vede già dai disegni che continuano a mischiare mani diverse in un tutt'uno anonimo e sinceramente poco appagante. Già si parte male, con quattro pagine di didascalie retorico/riassuntive assai irritanti, per poi passare al ritrovamento del Matt scrivano, intento a rimembrare un passato da cui Will sembra esser stata cancellata. Per l'ennesima volta si consuma quindi il dramma di Will che sembra averci preso gusto a farsi infinocchiare a suon di false visioni e futuri imperfetti dal cattivo di turno sul finire di ogni saga. Poi inizia il combattimento, in cui ogni pseudologica che si poteva desumere dai numeri passati viene meno in nome della fantasia più sfrenata. Ed è la cosa migliore lasciarsi andare a deliri psichedelici con cuori senzienti che decidono di farsi rubare da chi usa il proprio cuore, personaggi che diventano illogicamente muti, torce umane, cedibili ruoli da scrivano improvvisati sul momento. E se anche il tutto suona improvvisato perlomeno intrattiene e diverte, e il continuo tira e molla col cuore di Kandrakar si fa perdonare in nome dell'espediente metafumettistico di pagina 61, finezza sceneggiatoria che mi ha ricordato la Quadrilogia di Dio di Ortolani. E poi? E poi arrivano LE FACEZIE!! Mi sembra a questo punto fin troppo chiaro che il motivo della riscrittura sia stato proprio questo voler a tutti i costi infilare a poco più della metà del numero il matrimonio di Susan, argomento che secondo il mio modestissimo parere avrebbe meritato un numero tematico tutto suo, magari in vista dei due/tre numeri di raccordo tra le due saghe. Un numero che avrei visto benissimo sceneggiato dalla Radice, che in passato ha dimostrato di saper infondere una certa credibilità alla real life dei nostri eroi.
    E invece no, ecco il tutto ridotto a una narrazione lampo, il cui unico frutto è quello di andarsi a contendere con la battaglia finale il poco spazio a disposizione. Per non parlare dell'orrida sensazione che dà il sentir parlare le ragazze di cazzate modaiole a poche pagine da un combattimento mortale. In occasione dell'evento tutti i personaggi si rincretiniscono: la Preside prende lezioni di ballo, Irma fa le boccacce, Susan perde la fede nel lavandino e l'Oracolo fa il piacione, ma è tutto un paravento, in realtà al centro di tutto ci sono i tormenti di Orube che, compresa la sua inutilità come personaggio, finalmente decide di tornarsene a Kandrakar portandosi dietro il redivivo We. La sequenza tuttavia è notevole, e Teresa fa di necessità virtù confezionando per l'occasione dialoghi molto belli e riuscendo a revisionare storicamente la famosa leggenda di Kandrakar narrata a suo tempo da Yan Lin. E così tra un festeggiamento e l'altro il numero si chiude lasciando presagire un funesto futuro, che potrebbe essere causato dall'pertura di un portale in cantina. Molte tuttavia sono le domande e le cose lasciate in sospeso da questa saga: Cos'ha raccontato Matt a sua madre? Le pietre elementali che fine fanno? e che fine ha fatto il lato oscuro degli elementi? E i grandi cambiamenti promessi nel #50? E Tibor?

    Welcome chiude. E lo fa con una doppia pagina di annuncio leggermente ispirata al classicissimo Donkey Kong. Anche lui come l'altra mezza dozzina di testate fuffe aperte che tendono a non superare l'anno. E vabbè chissenefrega, anzi, si capisce meglio il perchè dell'inserimento forzato nella sequenza finale del pulcioso animaletto, che a quanto pare ci toglieremo di torno per un bel pezzo. Il problema è che annunciano che dal numero #64 Witch subirà una trasformazione fondendosi con quanto rimasto di Welcome. Sembra andare di gran moda il trasloco da testata morente a testata ammiraglia, l'ha fatto Pipwolf, forse lo farà il PP8 di Ambrosio. Ma il timore è che la qualità di Witch vacilli sempre di più fino ad affossarsi in un redivivo Witch frittole. E sinceramente tremo.
  • happyhippy ha scritto:La verità è che a questo punto nemmeno io so com'è venuto... e per scoprirlo dovrò aspettare la pubblicazione :oO:
    In cui magari ti ritroverai davanti We protagonista assoluto che salva capra e cavoli con la forza dell'ammicizia (quella dell'ammore è già stata sfruttata ampiamente in questo numero). Solidarietà, Teresa :ammore:
    Bè, direi che alla fine non ero molto lontano dal vero...
  • Ho tentato di recensire nel modo più oggettivo et professionale possibile.

    Cominciamo con il commentare la copertina.
    Il mio è un giudizio abbastanza positivo per quanto riguarda la stesura dei colori ed il soggetto. Sì, il disegno riflette l’allegria della stagione. I colori sono allegri e ben definiti. Cornelia, in primo piano, è ben delineata.
    Per quanto riguarda il collegamento con la trama, invece, il giudizio ritrova a bilanciarsi sul negativo. Ora, ditemi cosa c’entra con la trama. E mi rispondo: niente.
    Ludmoore sconfitto, la vittoria delle Witch, un’Orube affranta e alla ricerca di se stessa, Kandrakar in festa, il matrimonio di Susan e Collins… e Cornelia circondata dalle sue compagne gioiose. Sì, è una ridondanza dei precedenti numeri. A quanto pare, la creatività va sfumando fino a svanire. Richiama in assoluto il primo numero (ma al centro ricordo Will) e il n°19.
    Quantomeno, sarebbe stato meglio un quadretto vincente delle Witch e Orube. Tanto per restare in tema…
    Ed ora viene la trama. La fretta del concludere la saga è di certo palese. Le scene sono troppo veloci. Forse, due numeri dedicati alle scene finali e meno nullafacenza, battute inadeguate e troppe vignette dedicate ai viaggi mentali delle Guardiane nei numeri precedenti avrebbero reso la storia più avvincente e meno noiosa.
    Il temibile Ludmoore si è soltanto rivelato capace di tanta crudeltà, poteri presi in prestito e abilità nel formulare enigmi. Se aveva tanta fretta di riavere i poteri e di conquistare l’universo… perché si è limitato a parlare metamondese, assumere un Mutaforma come interprete e a prendere in prestito indovinelli della Settimana Enigmistica? Questa non l’ho capita.
    La trama del numero in sé è coinvolgente. Forse, troppi “il Cuore ce l’ho io, no io”. Devo apprezzare il fatto che le Witch, questa volta, non si esibiscono in deliri adolescenziali con le battute fuori luogo, in caso di imminente pericolo mortale. Credo che sia migliore la suspense e la tensione nei duelli mortali e non il lato comico.
    Avrei voluto assistere ad una battaglia (magari poche scene) tra Ludmoore ed Orube che, invece, ha soppresso il guerriero che si vantava di essere.
    D’effetto le Witch incarnate negli elementi stessi, la clessidra in cui Matt viene rinchiuso ed il riflesso di Cedric che Orube cerca di baciare (almeno me l’hanno concesso!). Ho apprezzato l’onestà dell’Oracolo verso se stesso! Non avrei immaginato che persino il Cartomante potesse essere spiritoso, alle volte.
    Poche sono le vignette dedicate al matrimonio di Susan e Collins che, però, è divertente e viene scandito da una gaffe dietro l’altra.
    D’accordo, non sono una disegnatrice professionista, ma permettetemi di dire che i visi deformati non sono proprio d’effetto.
    Il vestito di Will sembra la palandrana di Zio Paperone, però rosa. Le mancavano le ghette.
    Con questo ho concluso, forse… ^^
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