Topolino # 2874
"
Topolino" di Natale, "
Topolino" da acquistare. Dopo che con la fine del 2004 smisi di comprare settimana dopo settimana il giornale Disney, riservandomi l'acquisto solo in casi particolari, solamente nel Natale del 2005 comprai il "
Topo" della settimana natalizia. Perchè l'albo che celebrava il Natale era sempre pieno di belle storie a tema, scritte quasi sempre molto bene e in modo da catapultarti nel pieno dell'atmosfera festosa. Poi abbadonai l'usanza, a parte nel 2007 per il sessantesimo compleanno di Paperone.
Ma quest'anno, oltre alla festosissima copertina di Mastantuono, il contenuto del numero di Natale era veramente ghiotto sulla carta e me lo sono accalappiato. Un buon modo per consolarmi del fatto che ancora non sono riuscito a trovare la graphic novel di
Epic Mickey...
Paperino e l'Incombenza Natalizia -
Topolino e lo Smisurato Mistero di Natale -
Topolino, Paperino e la Smisurata e Misteriosa Incombenza Natalizia (Faraci/Mazzarello-Soldati-Ziche) è la geniale storia che Tito Faraci firma per il numero natalizio. Il prode sceneggiatore è sempre stato in prima linea nel creare storie di Natale belle e convincenti, non si possono non ricordare per esempio gemme come
Un Papero in Rosso o
Manetta e l'Indagine Natalizia, che sono già dei classici del genere. Ma stavolta Tito va oltre. Decide di fare un grande regalo a se stesso, ai lettori e (forse soprattutto) ai personaggi che tanto ama.
La storia, unica ma curiosamente divisa in tre parti con tre titoli differenti e concatenati, vede un mistero da risolvere da parte di Paperino e Topolino: sui cieli di Topolinia e Paperopoli infatti si è materializzato un gigantesco pacco regalo volante... cosa sarà mai? cosa conterrà? chi lo manda? sarà un pericolo o un regalo? E' quello che i due eroi, individualmente, tentano di scoprire. La rivelazione sarà decisamente sconvolgente, a base di [spoiler]universi paralleli e metafumetto[/spoiler].
Faraci come Grant Morrison? Parrebbe proprio di sì, il che sulle pagine di "
Topolino" è piacevole da vedersi. Il tema era stato toccato di striscio da Fausto Vitaliano nel finale della storia
[spoiler]Universi Pa(pe)ralleli[/spoiler], ma qui viene esplicitato come significato di tutta l'avventura, in cui il Natale stavolta è solo un pretesto per questa storia-omaggio di Tito. Per queso dicevo che va oltre: stavolta l'autore non realizza una storia per il Natale, ma piega l'ambientazione natalizia ai fini della storia particolare che aveva in mente di raccontare.
La cosa intelligente, viste le ambizioni dell'avventura, sta poi nell'inserire tutti gli stereotipi che in anni e anni di storie si sono accumulati sulle figure disneyane più eminenti: Paperone che vuole sfrattare il nipote, Paperino che usa stratagemmi per defilarsi dalla spinosa situazione, Paperino che viene ricattato dallo Zione per rischiare le piume, Topolino che in pericolo sa già che si salverà come sempre... rendere palesi questi clichè è un tocco di genio, rendere consapevoli i personaggi stessi di ciò ancor di più.
Anche i clichè delle storie natalizie vengono presi di mira: fateci caso, in tutta la storia non c'è neve nè che scende dal cielo nè per terra, cosa che è immancabile nelle storie Disney di Natale. Essa fa ironicamente capolino solo nell'ultima vignetta, a suggellare una scena di una naturalezza così spiazzante da essere un emblema.
Tra le tante fenomenali battute, mi piace ricordare il riferimento che Faraci fa alla sua
Vera Storia di Novecento
I disegni sono affidati a un artista diverso per ogni parte: abbiamo Marco Mazzarello, che mi ha convinto meno del solito. Il suo stile molto sperimentale e d'avanguardia di solito lo apprezzo, ma in alcune vignette mi è sembrato troppo deformed... resta il fatto che nel complesso, nonostante alcune perplessità, è sopra la sufficienza. Giampaolo Soldati si occupa della seconda parte, il suo stile rientra più nella norma, la sua linea morbida si fa apprezzare. Niente di eccezionale, nella media. La Ziche regala una sua buona prova, nella media, ottime soprattutto nelle espressioni dei personaggi.
Una delle storie migliori di Faraci degli ultimi anni, la migliore da
Novecento, forse da top ten della sua intera produzione disneyana
Complimenti vivissimi!
Zio Paperone in: Notte Silenziosa (Gagnor/Faccini) è il secondo capolavoro del numero. Tanto Faraci si è concentrato sull'amore per il fumetto Disney in generale, tanto Roberto Gagnor si scatena nel firmare una storia di sole 10 tavole, totalmente muta, in cui celebra al meglio la figura di Paperon de' Paperoni, che nel Natale è nato. In questo contesto la breve avventura mette in scena il Paperone più vero e umano che c'è, il personaggio viene celebrato sia nel raffigurare il suo rapporto con alcuni personaggi che ricorrono nella sua vita, sia con citazioni raffinate. Per il freddo Paperone indossa la vestaglia che aveva nel
Natale di Paperino sul Monte Orso di Barks, e in una specie di sala trofei intravediamo chiaramente celebri cimeli come i tappi di bottiglia da
Zio Paperone e la Dollarallergia, l'idolo d'oro e i vestiti da Incas da
Le Sette Città di Cibola, la Pepita Uovo d'Anatra, attrezzi da cercatore d'oro, il cappello da capitano di battello, la
clessidra magica, il trenino del
Ventino Fatale e la scavatrice giocattolo da
Paperino e la Scavatrice.
Don Rosa e Carl Barks citati senza invasività e con grazia, e intanto vengono richiamate anche celebri storie natalizie, il tutto per rendere omaggio ad Uncle Scrooge. Ma non solo così: la trama sa essere toccante e significativa del carattere di Paperone, che nella prima vignetta di pagina 118 ha tutta la sua straordinaria umanità.
I disegni di Enrico Faccini ben dipingono una storia che non manca di avere gag visive molto simpatiche e divertenti, e infondono comunque atmosfera anche grazie alla bella colorazione. Gagnor si conferma uno dei migliori autori dell'anno, per me.
Paperinik, Paperinika e il Fidanzato Perfetto (Brizzi-Secchi/D'Ippolito) è l'ennesima marketta che il regista italiano Fausto Brizzi realizza in collaborazione con Riccardo Secchi per pubblicizzare i suoi film. Il sodalizio era iniziato con
Qui Quo Qua e il giorno prima degli esami, proseguito con
Topolino, Minni e il pericolo dell'Ex e l'ultima tappa è stata poco tempo fa con
Topolino e Minni in muro contro muro. Per pubblicizzare il film del prossimo febbraio hanno deciso di fare addirittura un countdown in tre storie, di cui questa è la prima. Francamente il tutto mi sembra esagerato, la storia in sè comunque non è malaccio pur utilizzando - invertendola - l'idea alla base della magnifica
Paperinik e l'Amore nell'Oblio di qualche mese fa... certo niente di che, nemico con futili motivazioni, Paperino dipinto come l'italianomedio, Paperinik che soccombe al confronto con la sua controparte femminile, Paperina stronzissima... quello che si salva è un pizzico d'azione e i disegni veramente sopraffini dell giovane Francesco D'Ippolito che firma tavole bellissime, inserendo anche il manifestino "biscotti secchi" su un muro, in omaggio allo sceneggiatore della storia
Brigitta e l'Orco della Fiaba (Cimino/Gatto) chiude l'albo. E' un'avventura che vede ancora insieme un tandem consolidato da anni e anni sul "
Topo", e la storia ha infatti un sapore classico e dolce che in questo periodo dell'anno fa piacere rivedere. Esplorando l'affascinante territorio della possibile concretizzazione della fantasia Rodolfo Cimino ci regala una storia poco realistica ma molto affascinante, fiabesca e magica. E come ogni fiaba che si rispetti, non manca la componente crudele, qui rappresentata da un Paperone pronto a far rapire Brigitta ("bambina cattiva universale", "anche se è un tantino stagionata"
) addirittura da un orco, pur di liberarsene.
Notare la ricomparsa di Camillino.
I disegni del maestro Luciano Gatto sono come sempre ottimi: senza fronzoli e orpelli, il disegnatore rappresenta alla perfezione personaggi e ambienti con il suo morbido e adattissimo tratto.
Il "
Topolino" di Natale è riuscito, quasi come negli anni della mia infanzia, a rallegrarmi in questo periodo, offrendo un carnet di storie ottime, buonissime e buone. Meglio di così...