[Topolino] Annata 2010

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Topolino # 2871

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    Un "Topo" speciale, questo di inizio dicembre, talmente speciale che mi ha spinto a comprare il secondo numero di fila del settimanale, il che è cosa rara.
    Speciale perchè tutto dedicato a Paperino, nelle sue diverse incarnazioni: il Paperino normale, Paperinik, DoubleDuck e Paperino Paperotto. Ma speciale anche perchè gli autori presenti sono veramente tra i migliori sulla piazza, mancano giusto un Vitaliano e un Gagnor e per il resto abbiamo la creme alla creme.
    Si comincia con Paperinik Contro i Ladri di Polli (Faraci/Cavazzano), divertente storia del Tito nazionale che torna alle prese con l'identità segreta di Paperino dopo averci regalato nei dorati anni '90 svariate perle pikappiche e aver brillato anche con il Paperinik delle pagine del "Topo" da quando è tornato anche lì attorno al 2000. Faraci ci regala una storia comica, nel suo migliore stile, e anche se IMHO non si toccano le vette - per dire - di una Paperinik... un Eroe dell'Altro Mondo la storia si rivela una piccola gemma che rileggerò volentieri, che riprende ancora una volta i clichè faraciani ma senza stancare (perlomeno il sottoscritto) anche grazie all'inserimento di un comprimario d'eccezione come Dinamite Bla. E poi, già una storia che si intitola così e si basa sull'equivoco non può non essere degna di nota. Peccato per i disegni, non certo brutti ma che mi sembrano sottotono per essere di Cavazzano, specie nel ritrarre Paperinik.
    Segue Paperino e l'Incredibile Caramella Bloppblapp (Faccini): la storia è godibilissima, Enrico Faccini dimostra ancora una volta di essere un autore geniale che riesce a scovare l'essenza di Paperino e a coniugarla secondo le sue corde dell'assurdo, confermando il suo Donald come uno dei migliori contemporanei. Una gemma che convive perfettamente nella fusione di testo e disegni che si amalgamano perfettamente, in una commedia che mette in luce l'intraprendenza di Paperino e il suo mettersi in guai troppo grandi per lui. Quasi cortometraggistico.
    Chi Ha Incastrato DoubleDuck? (Radice/Turconi) rappresenta l'ultima declinazione di Paperino in ordine di tempo, DD. E questo subito dopo l'importante saga dei primi tre giorni di Paperino all'Agenzia. Ma questa è una storia estemporanea, anche perchè ai testi abbiamo la Radice, che torna nella saga du DD dopo aver firmato Hong Island (che spero di recuperare prima o poi)... solo che stavolta è in coppia con il marito Stefano Turconi, i quali insieme sono affiatatissimi come hanno dimostrato in Pippo Reporter e nella recente storia della PIA. Qui sfornano una storia ambientata ad Amsterdam, dove DD deve dimostrare insieme a Kay K la sua innocenza, dato che è accusato di furto di un prestigioso quadro. La storia è qualitativamente molto alta nell'intreccio spionistico che sa rinunciare ai doppi-tripli-quadrupli giochi in favore di una trama genuinamente interessante, e i disegni bellissimi di Turconi fanno il resto (perfettissima e da sbavo la sua Kay K, così come Paperino e l'autocaricatura di lui e della Radice).
    Infine abbiamo Buonanotte Paperotto - Cappucc...ino Rosso (Ambrosio/Migheli) che rilegge la fiaba di Cappuccetto Rosso facendola interpretare da Paperino Paperotto e dai suoi amici Tom, Louis ecc in modo che ciascuno ottenga la parte che più gli si confà. Niente di memorabile, la storia è comunque carina e più volte m'ha fatto sorridere, mi vien quindi da dire un bel "Bravo! ad Ambrosio e anche alla Migheli, che qua m'ha molto colpito :)

    Perchè dedicare totalmente a caso un numero a Paperino, quando per il compleanno fu fatta una schifezzuola, resta un mistero... ciò detto, non nascondo di aver apprezzato il numero monotematico e lo standard qualitativo delle storie contenute. Quindi consiglio l'acquisto.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Da un articolo pubblicato su Topolino 2873 abbiamo la conferma che la graphic novel di Epic Mickey di David, Celoni e Mottura uscirà nelle edicole in un volume della Buena Vista Lab il 22 dicembre.
  • BVLAB! Chi non muore si rivede...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Franz ha scritto:BVLAB! Chi non muore si rivede...
    Più che altro, "chi si rivede, probabilmente non è ancora morto"
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Credo che questo possa interessarvi:

    http://tiny.cc/hinc0

    Ma, soprattutto, auguri a tutti voi!

    Tito Faraci
  • Auguri, Farax! ;)
  • Unendomi agli auguri di buonissime Feste rivolto a Tito Faraci (ma anche a tutti gli altri autori "topolinosi" che bazzicano questo topic) segnalo questa intervista a Valentina De Poli, secondo me alquanto interessante :)
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  • Topolino # 2874

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    "Topolino" di Natale, "Topolino" da acquistare. Dopo che con la fine del 2004 smisi di comprare settimana dopo settimana il giornale Disney, riservandomi l'acquisto solo in casi particolari, solamente nel Natale del 2005 comprai il "Topo" della settimana natalizia. Perchè l'albo che celebrava il Natale era sempre pieno di belle storie a tema, scritte quasi sempre molto bene e in modo da catapultarti nel pieno dell'atmosfera festosa. Poi abbadonai l'usanza, a parte nel 2007 per il sessantesimo compleanno di Paperone.
    Ma quest'anno, oltre alla festosissima copertina di Mastantuono, il contenuto del numero di Natale era veramente ghiotto sulla carta e me lo sono accalappiato. Un buon modo per consolarmi del fatto che ancora non sono riuscito a trovare la graphic novel di Epic Mickey... -_-

    Paperino e l'Incombenza Natalizia - Topolino e lo Smisurato Mistero di Natale - Topolino, Paperino e la Smisurata e Misteriosa Incombenza Natalizia (Faraci/Mazzarello-Soldati-Ziche) è la geniale storia che Tito Faraci firma per il numero natalizio. Il prode sceneggiatore è sempre stato in prima linea nel creare storie di Natale belle e convincenti, non si possono non ricordare per esempio gemme come Un Papero in Rosso o Manetta e l'Indagine Natalizia, che sono già dei classici del genere. Ma stavolta Tito va oltre. Decide di fare un grande regalo a se stesso, ai lettori e (forse soprattutto) ai personaggi che tanto ama.
    La storia, unica ma curiosamente divisa in tre parti con tre titoli differenti e concatenati, vede un mistero da risolvere da parte di Paperino e Topolino: sui cieli di Topolinia e Paperopoli infatti si è materializzato un gigantesco pacco regalo volante... cosa sarà mai? cosa conterrà? chi lo manda? sarà un pericolo o un regalo? E' quello che i due eroi, individualmente, tentano di scoprire. La rivelazione sarà decisamente sconvolgente, a base di [spoiler]universi paralleli e metafumetto[/spoiler].
    Faraci come Grant Morrison? Parrebbe proprio di sì, il che sulle pagine di "Topolino" è piacevole da vedersi. Il tema era stato toccato di striscio da Fausto Vitaliano nel finale della storia [spoiler]Universi Pa(pe)ralleli[/spoiler], ma qui viene esplicitato come significato di tutta l'avventura, in cui il Natale stavolta è solo un pretesto per questa storia-omaggio di Tito. Per queso dicevo che va oltre: stavolta l'autore non realizza una storia per il Natale, ma piega l'ambientazione natalizia ai fini della storia particolare che aveva in mente di raccontare.
    La cosa intelligente, viste le ambizioni dell'avventura, sta poi nell'inserire tutti gli stereotipi che in anni e anni di storie si sono accumulati sulle figure disneyane più eminenti: Paperone che vuole sfrattare il nipote, Paperino che usa stratagemmi per defilarsi dalla spinosa situazione, Paperino che viene ricattato dallo Zione per rischiare le piume, Topolino che in pericolo sa già che si salverà come sempre... rendere palesi questi clichè è un tocco di genio, rendere consapevoli i personaggi stessi di ciò ancor di più.
    Anche i clichè delle storie natalizie vengono presi di mira: fateci caso, in tutta la storia non c'è neve nè che scende dal cielo nè per terra, cosa che è immancabile nelle storie Disney di Natale. Essa fa ironicamente capolino solo nell'ultima vignetta, a suggellare una scena di una naturalezza così spiazzante da essere un emblema.
    Tra le tante fenomenali battute, mi piace ricordare il riferimento che Faraci fa alla sua Vera Storia di Novecento :)
    I disegni sono affidati a un artista diverso per ogni parte: abbiamo Marco Mazzarello, che mi ha convinto meno del solito. Il suo stile molto sperimentale e d'avanguardia di solito lo apprezzo, ma in alcune vignette mi è sembrato troppo deformed... resta il fatto che nel complesso, nonostante alcune perplessità, è sopra la sufficienza. Giampaolo Soldati si occupa della seconda parte, il suo stile rientra più nella norma, la sua linea morbida si fa apprezzare. Niente di eccezionale, nella media. La Ziche regala una sua buona prova, nella media, ottime soprattutto nelle espressioni dei personaggi.
    Una delle storie migliori di Faraci degli ultimi anni, la migliore da Novecento, forse da top ten della sua intera produzione disneyana :) Complimenti vivissimi!

    Zio Paperone in: Notte Silenziosa (Gagnor/Faccini) è il secondo capolavoro del numero. Tanto Faraci si è concentrato sull'amore per il fumetto Disney in generale, tanto Roberto Gagnor si scatena nel firmare una storia di sole 10 tavole, totalmente muta, in cui celebra al meglio la figura di Paperon de' Paperoni, che nel Natale è nato. In questo contesto la breve avventura mette in scena il Paperone più vero e umano che c'è, il personaggio viene celebrato sia nel raffigurare il suo rapporto con alcuni personaggi che ricorrono nella sua vita, sia con citazioni raffinate. Per il freddo Paperone indossa la vestaglia che aveva nel Natale di Paperino sul Monte Orso di Barks, e in una specie di sala trofei intravediamo chiaramente celebri cimeli come i tappi di bottiglia da Zio Paperone e la Dollarallergia, l'idolo d'oro e i vestiti da Incas da Le Sette Città di Cibola, la Pepita Uovo d'Anatra, attrezzi da cercatore d'oro, il cappello da capitano di battello, la clessidra magica, il trenino del Ventino Fatale e la scavatrice giocattolo da Paperino e la Scavatrice.
    Don Rosa e Carl Barks citati senza invasività e con grazia, e intanto vengono richiamate anche celebri storie natalizie, il tutto per rendere omaggio ad Uncle Scrooge. Ma non solo così: la trama sa essere toccante e significativa del carattere di Paperone, che nella prima vignetta di pagina 118 ha tutta la sua straordinaria umanità.
    I disegni di Enrico Faccini ben dipingono una storia che non manca di avere gag visive molto simpatiche e divertenti, e infondono comunque atmosfera anche grazie alla bella colorazione. Gagnor si conferma uno dei migliori autori dell'anno, per me.

    Paperinik, Paperinika e il Fidanzato Perfetto (Brizzi-Secchi/D'Ippolito) è l'ennesima marketta che il regista italiano Fausto Brizzi realizza in collaborazione con Riccardo Secchi per pubblicizzare i suoi film. Il sodalizio era iniziato con Qui Quo Qua e il giorno prima degli esami, proseguito con Topolino, Minni e il pericolo dell'Ex e l'ultima tappa è stata poco tempo fa con Topolino e Minni in muro contro muro. Per pubblicizzare il film del prossimo febbraio hanno deciso di fare addirittura un countdown in tre storie, di cui questa è la prima. Francamente il tutto mi sembra esagerato, la storia in sè comunque non è malaccio pur utilizzando - invertendola - l'idea alla base della magnifica Paperinik e l'Amore nell'Oblio di qualche mese fa... certo niente di che, nemico con futili motivazioni, Paperino dipinto come l'italianomedio, Paperinik che soccombe al confronto con la sua controparte femminile, Paperina stronzissima... quello che si salva è un pizzico d'azione e i disegni veramente sopraffini dell giovane Francesco D'Ippolito che firma tavole bellissime, inserendo anche il manifestino "biscotti secchi" su un muro, in omaggio allo sceneggiatore della storia :)

    Brigitta e l'Orco della Fiaba (Cimino/Gatto) chiude l'albo. E' un'avventura che vede ancora insieme un tandem consolidato da anni e anni sul "Topo", e la storia ha infatti un sapore classico e dolce che in questo periodo dell'anno fa piacere rivedere. Esplorando l'affascinante territorio della possibile concretizzazione della fantasia Rodolfo Cimino ci regala una storia poco realistica ma molto affascinante, fiabesca e magica. E come ogni fiaba che si rispetti, non manca la componente crudele, qui rappresentata da un Paperone pronto a far rapire Brigitta ("bambina cattiva universale", "anche se è un tantino stagionata" :asd: ) addirittura da un orco, pur di liberarsene.
    Notare la ricomparsa di Camillino.
    I disegni del maestro Luciano Gatto sono come sempre ottimi: senza fronzoli e orpelli, il disegnatore rappresenta alla perfezione personaggi e ambienti con il suo morbido e adattissimo tratto.

    Il "Topolino" di Natale è riuscito, quasi come negli anni della mia infanzia, a rallegrarmi in questo periodo, offrendo un carnet di storie ottime, buonissime e buone. Meglio di così... :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Il numero Natalizio di Topolino non è niente male, la prima storia divisa in tre parti di Faraci riesce in modo molto originale a svolgere la parte di storia natalizia davvero molto atipica, sia nella forma che nella sostanza. Non c’è infatti nemmeno un fiocco di neve se non nell’ultima vignetta, né caminetti accesi o pranzi familiari nella fattoria di Nonna Papera. La trama verte su una ragionata e ironica rivisitazione delle “tipicità” delle miriadi di storie di Topolino degli anni passati (passando da un Topolino preda dei nemici cattivoni (che qui di cattivone hanno poco o nulla), alle minacce di sfratto di Paperone ai danni del nipote sempre più inquilino moroso), arrivando a ragionare anche sul fumetto disney in toto, e qui le citazioni alle realtà alternative e ai mondi paralleli sono state particolarmente gradite. Un divertissement (e qui anche io ho indossato il caschetto di Archimede che insegna il francese a Paperino : D) raffinato e una celebrazione insolita ma piacevole.
    L’atmosfera natalizia che volutamente viene sfiorata in questo trittico di apertura (e che comunque non è solo rappresentata da un albero di natale e un panettone, eh) è invece molto presente nella storia di Gagnor e Faccini, e anche io aggiungo i complimenti ai due autori per aver saputo creare in sole 16 pagine (e addirittura per il 99% mute) un bel campionario visivo mai banale delle emozioni di un vecchio plurimiliardario, che dopo anni e anni di tribolazioni e lotte per preservare i suoi averi guadagnati tanto faticosamente con il sudore della fronte e tante, tante vignette di molte storie a fumetti passate (e qui gli autori ce lo ricordano bene) riesce anche ad affezionarsi ai suoi nemici storici, che d’altronde senza di lui non avrebbero senso di esistere. Bravo Faccini per le espressioni di PdP!
    Bramo ha scritto:
    la Pepita Uovo d'Anatra
    Anche se nè un particolare di poco conto, questa non ho capito dove sarebbe... in che punto della storia è? Se parli di quella sullo scaffale con gli altri cimeli a me sembra più un piccolo meteorite, ma non una pepita...boh!
  • Quoto le tue belle impressioni sulle due storie portanti del numero :)
    bacci88 ha scritto:
    Bramo ha scritto:
    la Pepita Uovo d'Anatra
    Anche se nè un particolare di poco conto, questa non ho capito dove sarebbe... in che punto della storia è? Se parli di quella sullo scaffale con gli altri cimeli a me sembra più un piccolo meteorite, ma non una pepita...boh!
    Ecco, sì, mi riferivo a quella palla gialla sullo scaffale con gli altri cimeli... riguardandola meglio adesso effettivamente semba poco una pepita, ma il "18 K" che recava scritto sopra mi aveva portato a pensare alla famosa pepita d'oro di barksiana e donrosiana memoria, disegnata secondo lo stile di Faccini. Capacissimo comunque che mi sia sbagliato, che non rappresenti nulla di particolare o addirittura che sia la citazione a qualcos'altro.
    Adesso m'hai fatto venire il dubbio... :P
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  • Roberto Recchioni sul suo blog ha riportato una parte di un'intervista fatta al regista Fausto Brizzi, nome ormai noto al pubblico del Topo, e ha scritto la sua sul fenomeno delle "storie vip" o "storie evento":

    http://prontoallaresa.blogspot.com/2011 ... zi-lo.html

    Per quanto mi riguarda, condivido le sue perplessità sul "mordi e fuggi" che magari premia i singoli numeri ma rischia di non fidelizzare il lettore; anche perché la frequenza notevole con la quale vengono proposte questo genere di storie (almeno una al mese, ad occhio) mi sembra che siano da ostacolo per "storie normali" ma di ampio respiro.
  • Tyrrel ha scritto:Roberto Recchioni sul suo blog ha riportato una parte di un'intervista fatta al regista Fausto Brizzi
    Avevo già letto l'interessante articolo-intervista di Recchioni... intanto anche Comicus ha realizzato un'intervista al Brizzi sceneggiatore Disney, la trovate qui
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