[Topolino] Annata 2010

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Topolino # 2826

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    Numero che ha ricevuto la mia attenzione grazie alla prima parte della nuova storia di Tito Faraci, si è rivelato un buonissimo contenitore di storie molto valide.
    Iniziando proprio da Cronache del Regno dei Due Laghi, Capitolo Primo – Il Nemico si Avvicina (Faraci, Ziche), posso sicuramente dire, con tranquillità, che è la storia migliore dell’albo, pur essendo quasi solo un prologo dell’azione vera, che si svilupperà nelle prossime due puntate. In un’atmosfera medieval-fantasy Tito immerge i personaggi topolinesi più celebri (Topolino, Manetta, Basettoni, Gambadilegno, Pippo) in un’avventura che già fornisce molte risate. Topolino è il re del regno del titolo, vessato dai continui obblighi verso il popolo… non ne può più, vorrebbe una via d fuga, [spoiler]e questa potrebbe essere una vicina invasione di barbari[/spoiler].
    Abbiamo qui un Topolino in splendida forma, a cui finalmente è ridato smalto e viene utilizzato al meglio, un Topolino che non ricerca il successo ma che anzi sogna solo la tranquillità che lo liberi dagli impegni derivati dal potere. Il tutto condito da gag e battute del miglior Faraci, tese a situazioni improbabili (la muffa canterina) e a prendere di mira il buon Manetta (fenomenale la scena della scritta sul muro :P). Una perla di storia, dove il ritmo e i tempi comici sono sempre al punto giusto, dove tutto è magistralmente costruito per preparare al cuore dell’avventura e dove perfino il finale è a regola d’arte, e promette faville. Il comparto grafico poi non è da meno, con una Ziche che dà il meglio di sé nelle tavole, nelle espressioni di Topolino, nell’ambientazione e nei personaggi in genere.
    E subito dopo c’è la seconda storia migliore del numero. I Bassotti e la conquista della toga d’oro (Gagnor, Della Santa) è veramente un gioiellino, l’utilizzo dei Bassotti è quanto di più calzante abbia visto coi personaggi da molto tempo. Le prime tavole sono geniali, tutta l’idea della città della legge è, se non originale, tratteggiata con senso del divertito e della leggerezza. Una storia che non rinuncia a nessuno degli ingredienti necessari a realizzare una bella narrazione.
    Zio Paperone, Rockerduck e la cura della torre (Cimino, Amendola) delude un po’, presentando una trama che sa di già visto e non solo nella storica produzione di Cimino stesso. Il quale è comunque sempre abile nel raccontare i sentimenti e le ambizioni di Paperone, e che corona la storia da un’idea comunque abbastanza buona (la capocciate) e non priva di una bella morale. Lo spassoso finale “poetico”, poi, rialza il livello generale, che tende ad essere affossato da un Amendola per me irriconoscibile per quanto siano IMHO inferiori ad alcuni anni fa i suoi disegni.
    Sarà capitato anche a voi – In Ascensore (Macchetto, Held) è divertentissima. In genere queste brevi, se scritte dalle persone giuste, possono dare tanto in fatto di umorismo. Qui la situazione è svolta al meglio, mi ha molto divertito.
    I due Mariachi e l’oboe di Pipponso (Savini, Ferraris) riporta sulle pagine del Topo un “ciclo” di storie che avevo amato quando ancora compravo il settimanale regolarmente. Topolino e Pippo nei panni di suonatori (i cosiddetti Mariachi, appunto) a Villa Fiorita mi aveva divertito come non mai in una delle creazioni che più mi facevano apprezzare il Savini. A cui devo fare i miei più vivi complimenti per aver saputo creare una nuova avventura con questo setting che possa stare alla pari con le precedenti. Addirittura facendomi venir voglia di andare a rileggerle. Divertentissima, e come sempre bellissimo vedere Topolino in un ruolo meno forzatamente “serioso” che in molte avventure, come capitava nei Mercoledì di Pippo di Salvagnini e come capita nel ciclo dei Mariachi.

    Infine spendo due parole per il Che Aria Tira a… Paperopoli, in cui la Ziche dà voce a quello che da sempre penso io e alla rivincita morale di Paperino. E per il Reportage a Fumetti, in cui viene intervistato uno dei mie cantanti italiani preferiti, Samuele Bersani, in modo originale e sensato.

    Un numero molto buono, almeno per me, con la “rinascita” di Topolino e dei Bassotti ad opera di bravissimi autori quali Faraci, Gagnor e Savini, che dovrebbero essercene di più di persone come loro!
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Hai battuto ogni record di velocità recensionistica topolinosa.
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • LBreda ha scritto:Hai battuto ogni record di velocità recensionistica topolinosa.
    Sì, ma ho barato! :P L'ho trovato sabato pomeriggio scorso nella mia biblioteca, che evidentemente deve essere abbonata e l'ha ricevuto con qualche giorno d'anticipo... così l'ho preso in prestito, letto e recensito. Dato che ho pure gradito, stamattina sono andato in edicola e l'ho comprato. :D
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  • Primo episodio per primo episodio, meglio questo che il nuovo Rat-Man.

    La muffa canterina è già il mio idolo!
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Elikrotupos ha scritto: La muffa canterina è già il mio idolo!
    Concordo!
    Molto carina pure la carrellata di gente che va a chiedere favori a Topolino, compreso il bimbo col draghetto.
    Ma, se vogliamo parlare di draghetti, l'espressione del palloncino sulla prima vignetta è imbattibile.

    E, anche se non è un fumetto - ci sono i personaggi paperizzati, però - ho adorato il servizio sulla prima della Carmen. Nominare Emma Dante e Barenboim ai lettori bambini è una gran cosa.
    I do not fit. I know that.
  • applaudo anch'io ai redazionali di questo numero, come quello su Samuele Bersani (con le geniali caricature di De André, De Gregori, Battiato e Renato Zero :D)
    Ivy Walker ha scritto:Ma, se vogliamo parlare di draghetti, l'espressione del palloncino sulla prima vignetta è imbattibile
    E se leggi ¡Infierno! di palloncini del genere ne troverai molti di più e con espressioni e scenette ancor più esilaranti :stralol: Grande Ziche!
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Topolino # 2827

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    Si conferma un altro buonissimo numero, che ho molto gradito. Paperino e gli Spettri della Città Fantasma (Vitaliano, Freccero) è una storia molto divertente e appassionante, Vitaliano dà il meglio di sè sia nelle battute suo marchio di fabbrica, sia nell'intreccio per niente banale ([spoiler]anche se il modo in cui il sindaco si tradisce è un trucco stra-abusato[/spoiler]). Freccero poi ci mette del suo con dei disegni d'alta qualità, che conferiscono atmosfera alla città e tratteggia dei fantasmi molto accattivanti e grotteschi.
    Cronache del Regno dei Due Laghi, Capitolo Secondo: Alta Strategia (Faraci, Ziche) prosegue molto bene la storia da dove l'avevamo lasciata lo scorso numero. Vediamo i metodi poco ortodossi che Pippo usa nei panni di capo dell'esercito, vediamo Minni, vediamo il ritorno del tormentone della muffa canterina... la Ziche rimane in granf forma soprattutto grazie alle espressioni e alle pose azzeccate che conferisce a Topolino, molto espressivo... eppure le sole 16 tavole di questo secondo episodio e il fatto che non succede quasi nulla mi inducono a chiedermi se Tito non avesse potuto dividere la sua saga in due parti, invece che in tre...
    “Ispettore Manetta: Il Caso Scorpio è Tuo” (Panini, Uggetti) è una storia caruccia, ma nulla di che davvero, con disegni passabili.
    Zio Paperone Contro Aspirion, l’Aspiratore Galattico (Cimino, Vian) segna un nuovo capitolo per Zio Paperone contro vari popoli extraterrestri che vogliono in qualche modo creargli dei fastidi, tema che Cimino e altri autori in passato hanno già sviscerato e che il Maestro è bravo a riportare senza far sentire troppo il peso del già visto. Infatti la storia, pur non originalissima, sa intrattenere alla grande.
    Infine mi dispiace, ma è davvero imbarazzante Paperina Agente P.E.A. – Operazione T.E.I.E.R.A. (Badino, Gottardo), una storia che non si regge in piedi, che non ha un capo nè una coda, bislacca fin dalle prime tavole e lo diventa sempre più. Sorta di spin-off delle storie della P.I.A., vede Paperina insieme a Chiquita e Miss Paperett andare in missione per salvare Paperino e Paperoga e sventare un piano assurdone. Giusto Gottardo risolleva un po' gli animi. Inoltre tutto ciò invalida Paperino Missione Bob Fingher in cui si veniva a sapere che Paperina fa già parte della P.I.A. come agente Fu.Qu. (Fuori Quadro).

    Per il resto… Gulp insipida, carino il Reportage a Fumetti a Radio Deejay (specie per le bellissime caricature dei disk jockey fatte dall'ottimo Ferrario) e orribile vedere tutte quelle pagine dedicate ai Disney Cuties.
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  • Grazie dell'apprezzamento, Bramo. Mi fa molto piacere.
    Solo, mi stupisce un po' se ti sembra che non capiti quasi nulla, in questa sezione storia. Mah, forse essendo la parte centrale, la mancanza di un "avvio" e di un epilogo può dare una sensazione di... indefinitezza, prendendo l'episodio di per sé. Tuttavia mi pare che di cose ne accadano, eccome. E - soprattutto - si tratta di pezzi del mosaico che, come potrai verificare tu stesso tra pochi giorni, si dimostreranno essenziali per costruire l'epilogo.

    Già che passo di qua, ne approfitto per un saluto a tutti gli amici della tana.

    Ciao
    TF
  • Tito Faraci ha scritto:Grazie dell'apprezzamento, Bramo. Mi fa molto piacere.
    Solo, mi stupisce un po' se ti sembra che non capiti quasi nulla, in questa sezione storia. Mah, forse essendo la parte centrale, la mancanza di un "avvio" e di un epilogo può dare una sensazione di... indefinitezza, prendendo l'episodio di per sé. Tuttavia mi pare che di cose ne accadano, eccome. E - soprattutto - si tratta di pezzi del mosaico che, come potrai verificare tu stesso tra pochi giorni, si dimostreranno essenziali per costruire l'epilogo.

    Già che passo di qua, ne approfitto per un saluto a tutti gli amici della tana.

    Ciao
    TF
    Mmm. La tua ipotesi può reggere, Tito, effettivamente. Forse è esagerato affermare che succeda poco in questa seconda parte, ma quello che succede mi è sembrato un ribadire gli elementi espressi nel primo episodio: [spoiler]Topolino afflitto dai cittadini che si rivolgono a lui per ogni contributo economico a causa del Grande Libro delle Leggi, Topolino che spera di riuscire a essere conquistato dai barbari, Gambadilegno turbato nel suo accampamento perchè ha brutti presentimenti, e Sgrinfia che lo consola... le uniche effettive novità sono il vedere all'opera Pippo come capo dell'esercito (per inciso, momenti di grande e geniale ilarità nascono in quelle scene :rotfl: ) e i barbari che decidono finalmente di caricare contro il Regno...[/spoiler]non ritengo che siano cose inutili ovviamente ai fini della trama, l'unica cosa che osservavo era che poteva forse essere possibile fare una prima parte più corposa che contenesse anche questi elementi, e poi concludere con una seconda e ultima puntata.
    Ma tutto questo ovviamente IMHO, tengo a precisarlo: io non sono uno sceneggiatore professionista, e di certo quindi non scriverò mai che un autore ha sbagliato a impostare la sua storia in tre piuttosto che in due puntate, il mio era solo un parere personale, a pelle, basato sulle osservazioni di cui sopra e che, come dici giustamente tu, potrebbero smentirsi da sole alla lettura dell'ultimo capitolo di questa miniserie.
    Inoltre, una divisione a metà avrebbe sacrificato l'ottimo "cliffhanger" del primo episodio!

    Colgo l'occasione per salutarti, dirti che qui sei sempre il benvenuto e per fare i complimenti a te e a Silvia Ziche per questa saga. :)
    Ultima modifica di Bramo il giovedì 28 gennaio 2010, 22:48, modificato 1 volta in totale.
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  • Uhm, magari era meglio metterci uno spoiler...
    A ogni modo, senza rovinare sorprese (anche a te), mi sembra che tu non abbia dato sufficientemente peso a certi "dettagli" (virgolette d'obbligo), che magari possono sembrare "solo" elementi comici, ma senza i quali non potrebbe stare in piedi il finale.
    Ma facciamo così: ne riparliamo fra una settimana, okay? Qui o, magari, sul mio blog.

    Passo e (almeno per il momento) chiudo

    Ciao
    Tito
  • Tito Faraci ha scritto:Uhm, magari era meglio metterci uno spoiler...
    Colpa mia! Avevo intenzione di farlo, poi al momento della pubblicazione me ne sono dimenticato. Ho rimediato adesso.
    Tito Faraci ha scritto:A ogni modo, senza rovinare sorprese (anche a te), mi sembra che tu non abbia dato sufficientemente peso a certi "dettagli" (virgolette d'obbligo), che magari possono sembrare "solo" elementi comici, ma senza i quali non potrebbe stare in piedi il finale.
    Ma facciamo così: ne riparliamo fra una settimana, okay? Qui o, magari, sul mio blog.

    Passo e (almeno per il momento) chiudo

    Ciao
    Tito
    Ok Tito, ne riparliamo a saga conclusa, come in effetti è giusto che sia. Sarò lieto di riconoscere più importanza a questo episodio di mezzo, una volta che avrò stt'occhio il disegno completo della miniserie.
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  • se da qualche parte si può votare per la copertina migliore dell'anno ditemelo che voto questa :P
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Elikrotupos ha scritto:se da qualche parte si può votare per la copertina migliore dell'anno ditemelo che voto questa :P
    Ti quoto è davvero suggestiva.
    ...ma piuttosto, la copertina è DAVVERO così pulita, o quella postata da Bramo è solo una preview trovata in internet, su cui sono state poi aggiunte pubblicità di notizie interne et similia?
  • eh, magari...
    in alto ci sono i Disney Cuties...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Topolino # 2828

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    Quattro storie tutte molto buone, in questo numero, indi sono soddisfatto dell'acquisto.
    A proposito di "indi", la prima storia è Indiana Pipps e l'Enigma di "Vent'anni Dopo" (Sarda, M. De Vita), ovvero una storia che difficilmente avrei creduto di poter leggere sull'odierno Topo. Già quando compravo ancora abitualmente il settimanale le storie dell'avventuroso cugino di Pippo avevano perso un po' dello smalto delle prime avventure, e leggendo i commenti nel web negli ultimissimi anni non è che la situazione sia molto migliorata. Probabilmente ci voleva questo duo delle meraviglie per sfornare una bella storia di Indiana, cioè il suo creatore e il disegnatore che più di tutt ha tratteggiato il personaggio. La storia è vincente perchè vediamo Indiana comparire all'improvviso a Topolino e Minni e coinvolgerli in una sua nuova e misteriosa indagine archeologica in cui si sta muovendo. Il fatto che tutta la trama di basi sugli scritti di Dumas Padre, Dumas Figlio, e sui romanzi Vent'anni Dopo e Il Conte di Montecristo non può che esaltare un accanito lettore di romanzi classici d'avventura! Per tornare all'essenza del personaggio senza troppi fronzoli non si nominano le Negritas e si cita si fuggita la Gippippa, ma non si può evitare di inserire [spoiler]Kranz, la cui presenza comunque non inficia certo sulla qualità della storia, anche perchè a me come personaggio non dà fastidio, solo un po' di noia per il reiterato utilizzo.[/spoiler] Il finale racchiude tutta l'anima più pura di Indiana Pipps.
    I disegni di De Vita, dal canto loro, sono spettacolosi e una vera e propria gioia per gli occhi.
    Gastone e la Fortuna Simulata (Panaro, Held) è una storiella come tante, che a volte sa di già visto, mi pare non sia la prima volta che Gastone perda per qualche motivo la sua fortuna... comunque non dispiace vedere Paperino anche disponibile verso il cugino, e Gastone stesso essere meno insopportabile e più generoso. Una storia molto classica, ma in questo caso non so quanto sia positivo. Di certo, però, al di là del topos già sfruttato, Panaro sa costruire una trama divertente per tutto quello che architetta Paperino. Molto buoni i disegni di valerio Held.
    Topolino e il Misterioso Stradivari Stonato (Camerini, Asteriti) mi ha piacevolmente sorpreso. Il filone della macchina del tempo ha dalla sua il fatto che può essere sfruttato in modo intelligente potenzialmente all'infinito (tanti sono i fatti e i periodi storici che si possono indagare) come può arrivare a saturazione se ne si abusa in maniera sbagliata. La maggior parte di storie che conosco io segue la prima categoria, ma altre mi hanno annoiato. Ebbene, la storia in questo "Topolino" mi è molto piaciuta, non conosco questa Valentina Camerini ma ha realizzato una storia veramente buona, che parte come una tradizionale avventura di Topolino e Pippo indietro nel tempo, ma si evolve verso la fine con un simpaticissimo paradosso temporale che non pesa sulla vicenda ma le fa assumere una luce tutta nuova. I disegni deliziosamente vintage di Asteriti poi sono magnifici e mi riportano con la mente a vecchi "Topolino"...

    Ho tenuto per ultimo il terzo capitolo della miniserie faraciana, di modo che possa fare un po' il punto non solo di quest'ultima parte ma di tutta la saga.
    Cronache del Regno dei Due Laghi, Capitolo Terzo - Mosse Vincenti (Faraci, Ziche) chiude in modo meravigliosamente dissacratorio e demenziale questa miniserie fantasy, che da tanti anni l'autore - per sua stessa ammissione - covava nella sua testa. Vediamo finalmente in azione Pippo nei panni di generale supremo contro i barbari guidati da Gambadilegno. Ed è su questa base che Tito costruisce delle scene veramente divertenti, con il tormentone [spoiler]dei soldati che ripetono ogni singolo gesto o parola di Pippo in modo pedissequo.[/spoiler], il tutto che va a sfociare nella conclusione dell'assurda battaglia, conclusione forse un po' prevedibile che però si riscatta essendo un falso finale, che preclude alla vera conclusione della vicenda in modo assai originale e altrettanto ironico.
    In giro ho già letto che un Faraci così genuinamente divertente non lo si vedeva sul "Topo" da anni, e concordo anch'io, Aggiungendo però che oltre al divertimento le tre parti della storia sanno comunicare (o perlomeno, a me sono arrivati) alcuni "messaggi" - non ritengo sia il termine giusto, ma non me ne viene un altro - importanti quali la stupidità della guerra in toto, con le sue strategie e con il seguire ordini assurdi, e l'importanza di accettare le proprie respnsabilità, anche quandi ci sembrano particolarmente onerose. Il fatto che tutto ciò arrivi attraverso delle situazioni così divertenti è un valore aggiunto.
    Questa saga ha poi almeno altri tre pregi importanti. Il primo è il raccontare un fantasy medievale in chiave parodistica, senza soffermarsi troppo sugli elementi di tale genere narrativo (se non in tono dissacratorio, come il drago cercapersone :P ) ma sfruttando tale setting in modo credibile per raccontare la propria storia. Il secondo è l'eccellente uso del personaggio di Topolino, qui lontano dall'essere un detective perfettino e più propenso a evadere dai suoi impegni di re, un Topolino non di rado cattivello e cinico, che non desidera la fama ma preferisce essere uno comune. Il terzo sono gli ottimi disegni di Silvia Ziche, che fa un ottimo lavoro nel rappresentare tutto il cast, ma particolarmente Mickey che con le sue facce esageratemente sorridenti e tutta la gamma di espressioni è riuscito a conquistarmi non poco.
    Per quanto riguarda gli elementi che avevo sottovalutato nello scorso episodio, dopo una lettura delle 3 puntate di fila penso di averli individuati nell'atteggiamento cauto che Gambadilegno decide di assumere proprio nel secondo capitolo e soprattutto nelle "gag" dei soldati imbranati e tonti, entrambe le cose che saranno importanti per le sorti della battaglia. Ma ciononostante, anche avendo ora chiaro il disegno complessivo della trama, non vedo eccessivi ostacoli nello strutturare tutta la storia in due parti anzichè in tre, che era un po' la mia perplessità della scorsa settimana. Anche riconoscendo un ruolo importante agli aspetti che ho evidenziato ora, non vedo perchè la miniserie non poteva essere tranquillamente una storia in due puntate.
    Ma è solo una mia perplessità, del tutto marginale rispetto alla storia in sè e alla sua qualità, che come si è capito giudico alta.

    Infine, note di merito a: la copertina che in un colpo solo cita la prima storia del numero mostrando Indiana Pipps e il film del momento, cioè Avatar, con il pippide blu che nella storia infatti non c'è; il Gulp, decisamente lol; l'articolo che precede l'ultima storia che cerca di spiegare qualcosa sui violini e sugli Stradivari.
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  • Ringrazio moltissimo Bramo dell'intervento, che ho davvero apprezzato. Mi fa piacere che, alla fine, sia emersa l'importanza di alcuni passaggi centrali della storia, anche sotto il profilo puramente narrativo (oltre che quello comico).

    SPOILER

    In particolare, la decisione di Gamba di osservare e imitare le mosse degli avversari... e il "fate tutto quello che faccio io" di Pippo. La combinazione di queste due "strategie speculari" è alla base di tutta la scena della battaglia.

    FINE SPOILER

    Potevano essere due parti? Sì, certo. Poteva anche essere una sola... o potevano essere quattro.
    In questo modo, ho potuto permettermi di mettere molte gag, molti elementi comici... senza il rischio di stordire il lettore. Lasciando anche del tempo al lettore, fra un capitolo e l'altro, per fare sedimentare la storia e rifletterci su. Ho potuto creare un po' di attesa, che è un elemento ricorrente e importante della saga. Che addirittura si conclude così: nell'attesa.

    Saluti
    TF
  • Tito Faraci ha scritto: Potevano essere due parti? Sì, certo. Poteva anche essere una sola... o potevano essere quattro.
    In questo modo, ho potuto permettermi di mettere molte gag, molti elementi comici... senza il rischio di stordire il lettore. Lasciando anche del tempo al lettore, fra un capitolo e l'altro, per fare sedimentare la storia e rifletterci su. Ho potuto creare un po' di attesa, che è un elemento ricorrente e importante della saga. Che addirittura si conclude così: nell'attesa.

    Saluti
    TF
    L'attesa! Ma certo! Grazie mille Tito, ora vedo la scansione della storia sotto una luce del tutto nuova, davvero.
    Grazie anche per gli ulteriori chiarimenti sui passaggi centrali, che hanno specificato meglio quello che avevo intuito.
    Infine, aspetto con impazienza sul tuo blog il finale originale che avevi ideato, sono molto curioso! :P
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  • Commento estemporaneo.

    Sono stato un week-end in Svizzera e in un'edicola mi sono messo a sfogliare le varie riviste contenitore Disney che ci sono tra gli scaffali... C'è un po' di tutto: da Barks, a robette riempitive da Mega2000, e addirittura fumetti Disney svizzeri che sono disegnati peggio dei Simpson dei primi corti.
    A fare la parte del leone sono però le recenti saghe "cool" italiane, dato che le portate principali (con tanto di copertina e a volta anche 2 episodi della saga per volume) con tanto di copertine dedicate sono Ultraheroes, Wizards of Mickey, Doubleduck e Dr.Mouse. Un po' di sano campanilismo che fa inorgoglire.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • Attirato dalla storia di Paperinik, stamattina mi sono recato in biblioteca per leggerla dal nuovo numero di "Topolino", il Topolino # 2829.

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    Paperinik e l'amore nell'oblio (Salati, Mottura) è una storia bellissima, davvero meravigliosa, anche se forse è più una storia di Paperino che di Paperinik. Non importa, perchè comunque l'alter-ego mascherato ha il suo peso nella vicenda, vicenda che non delude le aspettative. Per quanto lo stratagemma di [spoiler]un conoscente di Paperino che scopre la sua identità di supereroe (anche se di solito sono i nipotini) è abbastanza abusato[/spoiler], qui è condotto con intelligenza per via delle [spoiler]car-can[/spoiler] e per via del fatto che qui ci si concentra su qualcosa di molto umano, mettendo in campo il conflitto interiore dell'uomo dietro la maschera con il supereroe.
    Salati realizza una signora sceneggiatura, con dialoghi veramente calzanti che colpiscono per come vanno a fondo nell'introspezione della figura del supereroe - per quanto possibile in 20 tavole - , e Mottura dà il meglio di sè in tavole magistrali (stupende la prima e l'ultima), che con delle pose e delle espressioni di Paperinik veramente adatte al personaggio, con scene notturne di sicuro effetto e con bellissimi chiaroscuri d'atmosfera regala alla storia un'aria inquietante.
    Adesso devo solo decidere se accontentarmi così o se comprare il numero per conservare questa perla...
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