Questa frase mi fa sorgere una considerazione, sulla quale vorrei un pareremax brody ha scritto:E così finisce MMMM, esperimento dai tanti meriti e un unico, grande demerito: quello di raccontare storie troppo vere. Troppo, per il semplice lettore che quando legge i giornaletti (è un semplice lettore italiano) non vuole pensare alle mille porcate che accadono, veramente, ogni giorno che viene in Terra.
Potrebbe darsi che l'insuccesso di MMMM sia dovuto al fatto che il lettore medio italiano, è troppo disilluso per voler trovare la realtà "reale" nei fumetti?
Mi spiego meglio:
Topolino è accusato di essere "perfettino" e fuori dal mondo (non ha problemi di soldi, di casa, di lavoro ecc. ...), allora lo mettiamo ad Anderville (dove ha problemi di sopravvivenza di tutti i tipi, invece), MA...
Il lettore medio, secondo me, quello disilluso e realista, si aspetta che Topolino, abbia una soluzione anche per un mondo come quello realistico e corrotto di Anderville
In "Topolino sosia di Re Sorcio", Mickey dimostra che il buon senso può prevalere sulla politica, l'ottimismo "Roosveltiano" sulla disperazione e il pessimismo (riduce le tasse, usa la meritocrazia col cuoco e altri sudditi), insomma, ci dimostra che il suo "disney touch" può migliorare la realtà più cupa.
In MMMM invece, la città e il ruolo, "imprigionano" Topolino e lo rendonop uguale a se, invece che venirne "purificati".
Io credo che il problema principale della serie fosse questo errore nell'approccio.