[Topolino] Annata 2011

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Franz ha scritto:Intanto di Geronimo Stilton parlano le riviste di letteratura, di Casty e Topolino... uhm... vogliamo andare a riesumare dalla tomba il cadavere di Umberto Eco degli anni 70? O ci vogliamo attaccare alle marchette di Vincenzo Mollica di 30 secondi a settimana?
    Oh, io a Umberto Eco degli anni '70 ci voglio bene! E voglio bene pure alla facoltà di Lettere e Filosofia!

    Comunque, stavo un po' leggendo questa discussione che mi ero persa (io i Topolini li leggo sempre in ritardo)... Però mi sfugge questo tuo passaggio: in Italia non esiste una tradizione di critica del fumetto, si sarebbe potuta creare se qualcuno avesse raccolto il testimone buttato lì dallo stesso Eco in "Apocalittici e integrati"... Ma nessuno l'ha fatto, quantomeno sono solo pochi timidi tentativi. Quindi non ho capito perché Geronimo Stilton sì e Casty e Topolino no, mi sfugge proprio il nesso. Parli di letteratura? Presunta tale? Letterarietà da ricercare? A parte che personalmente non considero Geronimo Stilton un fumetto, quindi di conseguenza tendo a collocarli su due piani narrativi leggermente diversi.
  • Grrodon ha scritto:
    Franz ha scritto:Beh, vi annuncio che a Casty accade qualcosa di ben peggiore che essere criticato negativamente: è ignorato.
    A parte che è vero solo in parte, ma poniamo che lo sia. Di Gottfredson e Barks non si è saputo il nome fino a che non sono diventati vecchi, e dubito molto che Scarpa partecipasse ai festini di Arcore. Questo non sminuisce la loro opera, né prova alcunché.
    questo argomento (che Casty è ignorato) l'ho usato per dimostrare non che Casty è inetto, ma per farVI notare che nonostante l'uno-contro-tutti che si verifica qui dentro non sono io l'unico incapace di considerarlo un Grande Autore. Poi i motivi per cui io in particolare non riesco a considerarlo un Grande Autore sono altri, e li ho detti prima, oltre a ripeterli da anni. Quindi, ribadisco, QUESTO argomento era usato per smontare l'uno-contro-tutti che VOI avete messo in piedi. E quando per difendere i propri argomenti piuttosto che parlare ci si allea per alzare la voce, a un osservatore esterno si formerà chiaro nella sua mente un pronostico su quale delle due parti in causa è quella che si avvicina di più alla verità. Magari sbaglia, ma è questa l'impressione che date.

    Poi c'è un fraintendimento sulla questione dell'approccio a Topolino. Tu parlavi di "incidenti" che io ho avuto nell'approccio al fumetto Disney. Parliamo al passato, quindi mi riferisco al passato, quando ero effettivamente undicenne. E a un undicenne non puoi rimproverare di aver letto "male" Topolino, mi viene da ridere solo a dirlo.
    OGGI è ovvio che il mio approccio non è quello di un undicenne, e imho non può essere quello l'approccio al fumetto Disney per nessuno (tranne gli undicenni :P), né me né nessuno degli utenti maturi di questo forum (che per definizione è un luogo di discussione, non di autocompiacimento. Se è un forum aperto al pubblico. Sennò fai un forum a inviti, banna me e tutti gli indesiderati, e autocompiacetevi nella vostra undicennità, ne hai facoltà :P)
    Grrodon ha scritto:Va' che la vita di un nerd non si divide in prima o dopo l'illuminazione, non c'è un dentro o un fuori, se prima seguivi solo Disney mi dispiace molto per te, io non l'ho mai fatto. Io apprezzo molto Game of Thrones, 20th Century Boys e Super Mario senza per questo privarmi del godimento che mi sa dare Casty, che io trovo veramente un fuoriclasse dell'affabulazione, dell'intreccio.
    il prima e dopo è inevitabile dacché in effetti quando ero piccolo ero handicappato dal contesto in cui vivevo (zero stimoli nerd, edicole sfornite, librerie e cinema lontanissimi, un GameBoy regalatomi dallo zio americano con UN gioco e per tutta la vita del GB ho avuto solo quello, esperienze traviate [a causa di Skorpio e di come veniva letto da certa gente attorno a me credevo che tutti i bonellidi fossero roba porno]). Quindi mi dispiace molto per me anche a me, ma non farmene una colpa. Anche in quel caso rispondevo all'insinuazione "sei impossibile da accontentare, non ti va bene niente, sei inacidito, non tolleri la roba leggera, sei un hater", accuse che francamente credevo che avrei potuto ricevere solo da un forum di Justin Bieber o di Twilight.

    @Lavi: Geronimo Stilton l'ha buttato nel calderone Vito, come esempio di roba per ragazzini senza dignità culturale, dopo aver strenuamente difeso la "leggerezza" (ovvero l'indegnità culturale di cui io lo accusavo) di Casty. Io gli ho solo fatto notare che è lo stesso tipo di leggerezza, fatte le debite proporzioni. E pure senza le proporzioni, Stilton ha avuto più consenso di Casty.
    Ovviamente IO le faccio le proporzioni, e infatti mi sono abbonato a Topolino mentre un libro di Stilton ancora non mi sono azzardato a leggerlo (ma ho intenzione, anche perché esistono diverse "collane", quelle più becere e quelle più impegnate, che hanno come obiettivo lo stesso di Topolino: intrattenere e divertire (e educare) con personaggi buffi e arguti e con mirabolanti avventure e sense of wonder).
    Quanto all'eredità di Eco, mi sa che è morta lì. Ora c'è un po' di attenzione alle "graphic novel" (fumetti lunghi, da libreria, preferibilmente monoautore [così non dà al critico lo sbattimento di distinguere i meriti del disegnatore da quelli dello scrittore e di riconoscere i codici del fumetto e come vengono orchestrati da autore e disegnatore insieme] e altri stereotipi del genere), ma non è molto. MA come hanno detto alcuni addetti ai lavori nei loro blog, le colpe (e le hanno formalizzate e elencate nel dettaglio) di questa ghettizzazione ce le ha quasi tutte il fumetto stesso, non soltanto i media che lo ignorano. E i primi colpevoli sono proprio Disney e Bonelli con i loro maledetti target e il loro maledetto status quo.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Franz ha scritto:MA come hanno detto alcuni addetti ai lavori nei loro blog, le colpe (e le hanno formalizzate e elencate nel dettaglio) di questa ghettizzazione ce le ha quasi tutte il fumetto stesso, non soltanto i media che lo ignorano. E i primi colpevoli sono proprio Disney e Bonelli con i loro maledetti target e il loro maledetto status quo.
    Uhm, però le due frasi si contraddicono. Più che altro perché "il fumetto" non è un'entità astratta, ma stratificata e ramificata. E' un mezzo col quale si possono fare tante cose. Cose belle, brutte, fighe o bambinose. Non importa: se il fumettista, per primo, apprezza quel che fa e si diverte, il rispetto per il fumetto che ha prodotto viene automatico (anche se poi non piace). E' però vero (su questo concordo) che ci sono fumettisti che si piangono addosso, e che, di riflesso, non credono in quello che fanno: che abbiano motivi validi o meno per piangersi addosso e conseguentemente sminuirsi, farlo equivale a sminuire il fumetto come mezzo espressivo, che in realtà si sa benissimo valere quanto il cinema o la letteratura. Proprio per questo la colpa non può essere di Disney e Bonelli, perché Disney e Bonelli credono in quello che fanno. Proprio perché Tex non ha mai avuto megalomani pretese di riconoscimento culturale è oggi culturalmente riconosciuto. Questo vale per tutte le testate Bonelli, poi è vero che tra le nuove generazioni di autori sono entrati anche autori depressi come quelli di cui sopra. Il discorso vale anche per Disney Italia (per quella USA un po' meno). Poi è chiaro che sia Disney Italia che Bonelli esistono da cinquant'anni, e pertanto attraversano periodi di alti e bassi (qualche anno fa è stato in crisi anche Tex. Il motivo? Nizzi, che scriveva quasi tutte le storie, le scriveva controvoglia) ma sono naturali e cicliche. Nel periodo Bono e nei primi anni Muci c'era una scarsità di inventiva quasi palpabile (se mi permettete il vendoliano ossimoro :P ), ben esplicitata dalle ultime due annate pknaiche, dall'MMMM iniziato con mille faville e terminato con la fiammella e dal Topo settimanale le cui uniche uscite fighe erano le Tops Stories. E' stato un periodo un po' così ma perché si veniva da un tri-quadriennio (96-98/9) sfolgorante e lo sfolgorio prima o poi si esaurisce e diventa fiamma e status quo, è inevitabile. Ma poi è arrivato Casty. E dopo due-tre anni è sparito anche lui ed è arrivato WoM. Ora siamo di nuovo in pieno periodo positivo, fra Casty redivivo e DD (a proposito, è il mio erede ufficiale di PKNA), speriamo duri il più a lungo possibile.
    E ora veniamo a Casty. Premetto che le vostre litigate mi divertono, perché si vede che vi volete bene e litigate perché volete ognuno il bene dell'altro. A me però non pare che a Franz non piaccia Casty a priori. Probabilmente non ha letto tutte le sue storie, così come non le ho lette io. Ma ne ho recuperata qualcuna: Il caso sottilissimo o Gli spaventogrammi, ad esempio, sono due gioiellini. Altre, come Il dono di Xamoc, sono carine e niente più; altre ancora, come L'isola di Quandomai o i Cittadini del nulla, sono gioiellini a metà, hanno finali affrettati che rovinano un po' l'immagine globale della storia. Queste bastano a rendere Casty un genio della narrativa tout-court? Ovviamente no, lo rendono 'solo' un Maestro Disney degno di volume speciale. Però però: Casty ha anche scritto e disegnato Cattivik, personaggio sottovalutato e spesso arguto, e la storiella della Forbice censoria linkata gratuitamente nell'intervista del sempre sia lodato Bramo è una storiella che dimostra che i suoi autori hanno capito tutto del personaggio di cui si occupano (in quel caso Cattivik), del loro target di riferimento e del mondo in genere (è una storia satirica). Quindi Casty ha rifatto la stessa cosa con la Rivolta delle didascalie, storia in cui Casty dimostra di aver capito tutto del personaggio su cui lavora (Topolino), del suo target di riferimento e delle tecniche narrative in genere (le didascalie buffe sono forse l'aspetto meno importante di quella storia). E allora anch'io, che fino ad allora di Casty avevo letto poco e quel poco non mi aveva folgorato, mi sono reso conto che effettivamente Casty è degno di essere considerato e analizzato dai critici. E se i critici lo ignorano, beh, allora mi sa che la colpa è più dei critici che di Disney e Bonelli.
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    Ottimo lavoro.
  • Questo è il ragionamento intuitivo e che potevamo pensare tutti. Quello che ho riportato io non era contraddittorio ma controintuitivo, ed era il risultato di un'analisi con cui difficilmente si può non concordare. Ora non ritrovo il blog dove l'avevano pubblicata, ma appena posso te/ve la posto.
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  • max brody ha scritto:E allora anch'io, che fino ad allora di Casty avevo letto poco e quel poco non mi aveva folgorato, mi sono reso conto che effettivamente Casty è degno di essere considerato e analizzato dai critici. E se i critici lo ignorano, beh, allora mi sa che la colpa è più dei critici che di Disney e Bonelli.
    Io continuo a non capire: ma quali cacchio di critici devono analizzare Casty? Volete che gli dedichino la terza pagina di un quotidiano? Rendiamoci conto del tempo in cui viviamo: non esiste un momento peggiore di questo per la critica, letteraria in primis.
  • Appunto, non mi riferivo a nessuno in particolare. Dicevo "critici" in generale, intendendo quelli che lo fanno di mestiere, e ce ne sono, a partire da siti come Lo spazio bianco, Comicus e simili, fino ai critici fumettistici che lavorano per giornali mainstream (es. Raffaelli). In realtà io rispondevo a Franz, secondo il quale (se ho ben capito, ma può essere che non abbia capito, aspetto il link che ci ha promesso) se i 'critici' non vedono il buono di Disney e Bonelli è colpa di Disney e Bonelli che sono conservatori, mentre secondo me è colpa dei 'critici' (e il conservatorismo di Disney e Bonelli, ponendo che siano conservatori al 100%, secondo me non è un male in sé).
    Intendo comunque critici "di professione", perché ci sono anche gli appassionati, come peraltro gli utenti del Sollazzo, che spesso svolgono anche una funzione 'critica' (e lo fanno anche piuttosto bene*, imho).

    *ovviamente non mi riferisco al sottoscritto
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    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto: In realtà io rispondevo a Franz, secondo il quale (se ho ben capito, ma può essere che non abbia capito, aspetto il link che ci ha promesso) se i 'critici' non vedono il buono di Disney e Bonelli è colpa di Disney e Bonelli che sono conservatori, mentre secondo me è colpa dei 'critici' (e il conservatorismo di Disney e Bonelli, ponendo che siano conservatori al 100%, secondo me non è un male in sé).
    secondo me è un male anche al 50%, ma comunque :P Avevo scordato di cercarti il link, ma l'ho trovato ora ora: http://www.lospaziobianco.it/36599-esse ... tto-italia
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  • Nessuno dice niente?

    Su T#2923 c'é un DeVita sprecatissimo per un Sarda scialbissimo e nessuno strepita? C'é una danese carina con un Cavazzano Gigante e nessuno si smascella? C'é una storia di una tizia a me sconosciuta che parodizza le speculazioni finanziarie e nessuno si complimenta? C'é un Gagnor sdolcinatissimo che però fa commuovere e nessuno trasecola?

    E su T#2924? C'é un DD divertente come ai tempi di PKNA e nessuno accorre? C'é un Gagnor pazzo che fa battute sciocche che però fanno ridere, accoppiato a un Mangiatordi che disegna vignette erotiche e nessuno addita? C'é un Sarda ancora più scialbo del precedente e nessuno batte i piedi?

    Beh, allora lo dico io.
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    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto: Beh, allora lo dico io.
    Ecco, bravo, che io non ho comprato gli ultimi numeri del settimanale, altrimenti non vi avrei sottratto ai miei usuali commenti :P
    Però ieri un certo paperserante ha tessuto le lodi del "Topo" attualmente in edicola soprattutto per la storia vitalianica di DoubleDuck, quindi magari recupero in biblioteca il numero (e anche quello con la terza parte del DD di Artibani, che al sito di "Topolino" mi sa che non la mettono più :cazz: )

    Sull'articolo segnalato da Grrodon: Fumettologicamente è sempre un luogo dove trovare articoli interessanti e acuti, e apprezzo questo pezzo. Ma per quanto possa essere interessante porre l'accento sul graphic journalism e su come viene portato avanti sul "Topo", ritengo che la validità del settimanale dimostrata nell'arco di quest'anno siano anche e soprattutto altre, e sono più o meno quelle che ho scritto in questo topic durante vari flame. Quindi okk il graphic journalism, ma se si esordisce celebrando le operazioni messe in atto nel 2011 dalla De Poli si potrebbero e dovrebbero citare molte altre cose.
    L'abbinamento con Sorrisi è una cosa sicuramente da segnalare perchè fa parte di quella macchina da marketing che la direttrice ha messo in piedi da tempo e che mira ad ampliare sempre più il bacino di utenza del giornale. Ed è cosa buona. Ma ripeto, c'è molto altro da dire e da riconoscere.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Bramo ha scritto: Però ieri un certo paperserante ha tessuto le lodi del "Topo" attualmente in edicola soprattutto per la storia vitalianica di DoubleDuck, quindi magari recupero in biblioteca il numero (e anche quello con la terza parte del DD di Artibani, che al sito di "Topolino" mi sa che non la mettono più :cazz: )
    Tranquilo, la sto aspettando anch'io, e in genere le ultime puntate escono sempre, ma dopo un mesetto dalla pubblicazione della penultima.
    Irritante, ma sarà una astuta strategia di marketing :D
  • Vii ha scritto: Tranquilo, la sto aspettando anch'io, e in genere le ultime puntate escono sempre, ma dopo un mesetto dalla pubblicazione della penultima.
    Irritante, ma sarà una astuta strategia di marketing :D
    Vabbè, io aspetto fino a sabato... se ancora niente, mi fiondo in biblioteca e trollo il loro fottuto marketing :P

    Comunque, come avrete capito dal link postato da Grrodon poco sopra domani in edicola si potrà trovare il nuovo "Topo" in combo con il nuovo Sorrisi & Canzoni TV. L'operazione non è nuova, ricordo che già negli anni '90 e nei primi 2000 per Natale i due settimanali uscivano insieme, e l'operazione in sè la gradisco per vari motivi.
    Ma il "Topo" della prossima settimana, cioè quello che uscirà il 21 dicembre e quindi "quello di Natale", è qualcosa che va pubblicizzato da subito: dal next infatti vediamo che si apre con una storia natalizia di Casty autore completo (che ricordiamo aveva esordito come tale proprio con una storia natalizia, anni fa) che pare dolcissima e poeticissima dalla cover dedicata e dalla prima tavola; si chiude con la storia natalizia del Pianeta T del bellissimo due Vitaliano/Sciarrone e offre pure Gagnor con la sua storia dell'arte in salsa disneyana.
    Bello bellissimo, insomma! :)
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  • Bramo ha scritto:Però ieri un certo paperserante ha tessuto le lodi del "Topo" attualmente in edicola soprattutto per la storia vitalianica di DoubleDuck, quindi magari recupero in biblioteca il numero (e anche quello con la terza parte del DD di Artibani, che al sito di "Topolino" mi sa che non la mettono più :cazz: )
    DD di Vitaliano è bello. Gli intrighi spionistici non sono il mio pane quotidiano, ma tutta la lollosa storia del vecchietto e dell'ingorgo vale la lettura. Il DD di Artibani è ugualmente bello, soprattutto per l'uso che fa di Paperina.
    Bramo ha scritto: Ma per quanto possa essere interessante porre l'accento sul graphic journalism e su come viene portato avanti sul "Topo", ritengo che la validità del settimanale dimostrata nell'arco di quest'anno siano anche e soprattutto altre, e sono più o meno quelle che ho scritto in questo topic durante vari flame. Quindi okk il graphic journalism, ma se si esordisce celebrando le operazioni messe in atto nel 2011 dalla De Poli si potrebbero e dovrebbero citare molte altre cose.
    L'abbinamento con Sorrisi è una cosa sicuramente da segnalare perchè fa parte di quella macchina da marketing che la direttrice ha messo in piedi da tempo e che mira ad ampliare sempre più il bacino di utenza del giornale. Ed è cosa buona. Ma ripeto, c'è molto altro da dire e da riconoscere.
    Quoto, il graphic journalism è roba di due anni fa, il panino con Sorrisi risale come minimo al '98 (Un papero in rosso, meraviglia). Poi, lo ammetto, a me piace di più il graphic journalism di Bertoni che quello di Faraci (se non altro perché ho un'idiosincrasia verso X-Factor e derivati), però non riesco a vederlo come un'incredibile novità.
    In realtà non ho capito la tesi di fondo del pezzo, se la novità stia nel mostrare il dietro le quinte del marketing, o nel marketing in sé... in quel caso ho trovato più interessante il reportage sulla tipografia del Topo.
    Attendo invece il commento sulla storia dell'arte di Gagnor, che per ora mi fa ridere e non mi dispiace affatto (e mi aspettavo una via di mezzo fra la solita paperstoria della paperarte con il paperpittore di turno e la solita pippostoria della pipparte col pippopittore di turno).
    Bramo ha scritto: Ma il "Topo" della prossima settimana, cioè quello che uscirà il 21 dicembre e quindi "quello di Natale", è qualcosa che va pubblicizzato da subito: dal next infatti vediamo che si apre con una storia natalizia di Casty autore completo (che ricordiamo aveva esordito come tale proprio con una storia natalizia, anni fa) che pare dolcissima e poeticissima dalla cover dedicata e dalla prima tavola; si chiude con la storia natalizia del Pianeta T del bellissimo due Vitaliano/Sciarrone e offre pure Gagnor con la sua storia dell'arte in salsa disneyana.
    Bello bellissimo, insomma! :)
    Come si dice? *Wub*? Ecco, io wubbo per ogni numero di Natale, immaginatevi quanto wubbi per un numero di Natale col Casty e col Sciarrone che si scorgono nella prevew. :P
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    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto:Attendo invece il commento sulla storia dell'arte di Gagnor, che per ora mi fa ridere e non mi dispiace affatto (e mi aspettavo una via di mezzo fra la solita paperstoria della paperarte con il paperpittore di turno e la solita pippostoria della pipparte col pippopittore di turno).
    Lorsignori perdonino l'autoquote, ma vi invito a dire la vostra. La quarta puntata è un intelligente gioiellino politico o sono io che mi accontento di poco?
    Io Silvio sbeffeggiato (eufemismo) sul Topo non l'avevo mai visto.
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    Ottimo lavoro.
  • Vii ha scritto: Tranquilo, la sto aspettando anch'io, e in genere le ultime puntate escono sempre, ma dopo un mesetto dalla pubblicazione della penultima.
    Irritante, ma sarà una astuta strategia di marketing :D
    Hanno caricato l'ultima puntata del DD di Artibani sul sito!!! :solly:
    Tra domani sera e sabato me la leggo, così poi mi fiondo in biblioteca a leggermi l'episodio di Vitaliano e ne approfitto anche per recuperare alcune storie interessanti degli ultimi numeri, tipo la saga sull'arte di Gagnor, così magari scrivo due parole al riguardo e faccio contento il nostro caro max bordy ;) :P
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  • Bramo ha scritto:
    Vii ha scritto: Tranquilo, la sto aspettando anch'io, e in genere le ultime puntate escono sempre, ma dopo un mesetto dalla pubblicazione della penultima.
    Irritante, ma sarà una astuta strategia di marketing :D
    Hanno caricato l'ultima puntata del DD di Artibani sul sito!!! :solly:
    Grandissimo, giusto in tempo, geniale. Anch'io me la leggerò nel weekend, ottimone, gran notizia, grande Bramo!
  • Bramo ha scritto: Hanno caricato l'ultima puntata del DD di Artibani sul sito!!! :solly:
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  • Perché Il cappotto da un dollaro sarebbe "un giallo"?

    Beh, comunque "di Natale" lo è. Natalosissimevolmente Natalosa.
    Forse un po' troppo? Mmm...no, dai.

    Babuz Natillan è puro nonsense. Mi piace!
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    Ottimo lavoro.
  • Ovviamente non ho ancora letto il DD di Artibani nè tutto il resto degli ultimi numeri...
    ma stamattina ho tosto comprato il "Topo" di Natale, che vi occhieggia dal banner, e per ora posso dire che la storia di Casty è molto poetica e d'atmosfera, con un paio di battute veramente fulminanti, la storia del Pianeta T mi è piaciuta molto e Pesce con Paperinik è stato una rivelazione incredibile.
    Ma avrò tempo di parlare più diffusamente del numero natalizio :) ...
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