[Spillati Disney] PkFrittole

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Lodo chi ha deciso di recensire tutta la serie di PK Frittole.
    Ci ha dimostrato non solo che la passione per una saga può andare al di là delle scelte editoriali che possano avvilirla nello stile ma che nonostante la retecon ingiusta delle origini di Papernik e le incongruenze al di là delle apparenze anche PK Frittole ha saputo offrire qualcosa, dovevamo solo accettare il cambiamento nonostante esso sia sempre difficile sopratutto quando sai che un buon fumetto poteva offrire di più e di meglio, solo che gli editori non ci hanno pensato e tu, da fan non puoi fare nulla se non continuare a sognare e, forse sperare.
    "Ricordate quando anche voi che ora, siete maturati diventando utenti esperti, eravate solo dei Niubbi e da quelli che ora vi ammirano non ricevevate commenti positivi ma molto spesso solo critiche ? Ricordate ancora il senso di inadeguatezza e di estraneità a quel gruppo più grande e più erudito di voi e perciò più forte ?
    Ebbene non fate come quei genitori che si scordano di essere stati anche loro adolescenti e giudicano i propri figli con supponenza; se ogni cosa del mondo per quanto sbagliata o deleteria non va giudicata con supponenza allora non facciamolo neanche coi niubbi e quando ne incontriamo uno cerchiamo sempre di essere tolleranti e non solo di dirgli di essere tollerante e se dobbiamo muovergli una critica cerchiamo di essere gentili.
    Perchè tutti noi nella vita siamo sempre un pò niubbi."
  • Bramo ha scritto:La grafica delle rubriche è molto allegra e giocosa, con molto linee e colorata.
    Ok, io sono in un periodo in cui le cose allegre, giocose e colorate mi fanno luccicare gli occhioni. Però, dai. In PKNA c'erano i chip strappati. PKNA era figo già da quello, sob.

    Sto leggendo Frittole. Eh, sì, Catenacci dice che PK torna e tutti pensano che sottintenda il NA. Io lo spero, ma finchè non lo vedo non ci credo. Anche perchè Catenacci è stato Bertoni, ma è stato pure il curatore di Frittole. E quindi voglio vedere cosa ha combinato con questa disastrata serie, che abbandonai, cuore colmo di dolore, al #13 (più il #16 preso per disperazione). Ora li rileggo e poi leggo tutto il resto. In fretta, senza star lì a soffermarmi più di tanto. Anche perchè c'è poco da soffermarsi, sono arrivato al #6 e le rubriche non mi piacciono (nemmeno l'Eco della Macchinetta, non so perchè) e le storie... le leggo per inerzia. Toyland fa schifo a tutti, ma a me è piaciuta più di Un supereroe per caso, che paradossalmente ricordavo carina e invece... mi sono rovinato pure il ricordo di un Frittole, giuda ballerino. In Toyland almeno c'è Jones, e il finale circolare con la seconda sottotrama che interseca la trama principale, faccio finta che sia una storiella americana di poco conto e ci passo sopra. Il punto è che tutto mi sembra così forzatamente compiacente il pubblico USA e preadolescente, senza un minimo guizzo godibile anche da chi ha visto un po' di più il mondo. Ce ne sono pochissimi, di questi guizzi: Il mondo perfetto, ad esempio, che comunque è tutto fuorchè un albo perfetto, tanto che mi dà l'impressione che le cose fighe che vi compaiono (la silhouette di Lyla, la dimensione parallela) siano (volutamente) trasformate in cose fighette.
    Ma poi, lol, l'avete notato che i primi tre numeri ricalcano (malamente) i primi PKNA? Nel n.1 l'evroniano spara in fronte a Lyla. Nel secondo Lyla è un droide. Nel terzo la catastrofe cronospaziodimensionale che mette a rischio Paperopoli. Ma come poteva un aficionado delle prime due serie voler rileggere cose già note? Bah. Dannato merchandising.
    Bramo ha scritto:PK-Pikappa (Frittole) # 004 – Allarme

    Rigano firma una copertina molto dinamica e disegnata divinamente, che presenta pure un personaggio nuovo che prima d’ora solo messo nel retro del poster allegato al #001.
    Ma, dopo tre facciate che parlano del videogioco “Chi è PK?”, la sorpresa è che la prima storia nel numero, a cui è dedicata la copertina e il titolo dell’albo… è la breve! Allarme (Cordara, Rigano) si compone infatti di 12 tavole, presentando quella che è una nottata tipo di Pikappa. Il peggio è che in questa storia, come anticipato dalla cover, viene introdotto Kronin, pirata spaziotemporale che già era presente in alcune storie di PKNA come avversario del più ben noto Razziatore, ma che in questa nuova serie è destinato a prenderne il posto, pur essendo caratterialmente meno interessante. La cosa sconcertante è che un personaggio che dovrebbe avere dignità di nemico pari a quella degli evroniani (perlomeno ragionando in stile PKNA) avrebbe dovuto godere di una storia lunga tutta per sé, per avere una degna introduzione,. Qui è bellamente sbattuto in mezzo a una storia in cui ci sono pure gli evroniani e un duo di criminali “elettrici” già comparsi nella breve del # 002. Concetti come cronovela e viaggio nel tempo non sconcertano troppo né Pikappa né Uno, e la storia si risolve a scartoffie e rivincite morali di Paperino sulla I.A.
    L’unica cosa che solleva il tutto sono i disegni veramente da sbavo di Rigano, che ci regala alcune pose e mosse di Pikappa veramente ben fatte, e anche un Uno molto credibile. Ma lo sconcerto resta.
    Ehm, infatti Allarme è una storia-spot uscita sul Corriere.it. Ed è zeppa di fighettaggini atte ad attrarre il pubblico giovanile. Il solito Ambrosio.
    Molto meglio Robophobia, anche se iperprevedibile, e le brevi Primo appuntamento, Questione di fiuto con la Ziche, e quella di Destroyer Kid, dove si vede che c'è Secchi (nel bene e nel male). In generale mi piace il fatto che le brevi siano parte della continuity tanto da essere di volta in volta citate nelle lunghe successive.
    Il resto è dimenticabile. La copertina della banalissima Una galassia lontana (un WoM antelitteram) non può essere di Mottura. Intuito..femminile? è astrusissima, con la Perissinotto che disegna Ziggy antropomorfo. Roftl.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Aiuto. I numeri dal 7 al 13 mi sono piaciuti tutti. Ho cercato di dare una spiegazione razionale a questo vero e proprio colpo di scena e le teorie che ho formulato sono le seguenti: 1)con il n.8 finisce il tremendo spot al videogioco (nonchè l'annesso concorso frasario). Dunque diminuiscono americanizzazioni e commercialate forzate. 2)Il gruppone autori/redazione pare iniziare a divertirsi sul serio, e non per contratto. Le rubriche migliorano di brutto, sia quelle comiche, che arrivano a far ridere, che quelle serie, che qualitativamente non sono inferiori alle rubriche serie delle vecchie serie (gioco di parole voluto). 3)Il divertimento dei redattori dà un po' di entusiasmo agli autori, che tornano a sperimentare un pochino. Non come in PKNA, e lo si nota, ma un pochino sì. Tolto Kronin, che è un rimasuglio della prima ondata fighetta e copiona (è il clone del Vento del tempo con - fortunatamente - qualche modifica qua e là), il resto mi è sembrato abbastanza pknaico: O.G.R.E. è una variante di Mekkano, ma è una variante fatta bene, Grandi speranze e Il lungo addio sono classiche cordarate ipercinefile al livello di La notte più buia e forse anche di Spore, mentre Creature dagli abissi è la storia-tipo del Faraci pknaico serio (pare la versione allungata di uno degli episodi di Io sono Xadhoom). Insomma, tutte e quattro mi sono sembrate storie di PKNA scartate e riciclate per l'occasione. Storie con un che di pknaico, comunque. Senza ritorno, invece, è proprio una storia frittoliana, da e per Frittole, ma onestamente non m'è dispiaciuta. In fondo bisogna leggere questa testata sgombrando totalmente la mente dalle prime due serie, altrimenti natura porta a schifare tutto, anche se la natura è beffarda e ovviamente sgombrare tutto è impossibile, come racconta il beffardo Vitaliano nella breve col ragazzino (Ho salvato il pianeta!). Uhm: sarà mica casuale l'avere nel cast (sia di questa che della seconda serie) un personaggio nostalgico dei bei tempi che furono?
    Perchè un legame con il passato va mantenuto, ed è l'affetto per i personaggi. Io ho affetto per questi personaggi, e ne aveva anche il PkTeam. Ad aver avuto un cervello nel 2003 l'avrei capito e avrei proseguito, ma tant'è, non avevo i soldi per la tassa d'asta. Il cuore, invece, ce l'avevo, ma il troppo amore l'aveva spezzato. Oggi il cervello m'è arrivato e sul cuore c'è un bel pezzone di nastro adesivo, e il risultato è che sono più conciliante. Non troppo: la storiella di Cabella con Rangi è orrenda, e anche la Garufi e il neveriano Ostini non è che abbiano fatto 'sto debuttone. Però nel complesso devo dire che al momento mi sento stupido ad aver mollato proprio a causa di numeri come quelli sopracitati o come L'eracolatore, il cui titolo mi è peraltro rimasto impresso da allora. Bof. In ogni caso adesso inizia per me un periodo pressochè inedito, che affronterò al buio, ma con premesse migliori di quanto avrei mai potuto immaginare.
    Ultima modifica di max brody il giovedì 13 dicembre 2012, 18:07, modificato 1 volta in totale.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto:il resto mi è sembrato abbastanza pknaico: O.G.R.E. è una variante di Mekkano, ma è una variante fatta bene, Grandi speranze e Il lungo addio sono classiche cordarate ipercinefile al livello di La notte più buia e forse anche di Spore, mentre Creature dagli abissi è la storia-tipo del Faraci pknaico serio (pare la versione allungata di uno degli episodi di Io sono Xadhoom). Insomma, tutte e quattro mi sono sembrate storie di PKNA scartate e riciclate per l'occasione. Storie con un che di pknaico, comunque.
    Concordo in particolare per Creature degli abissi, che per le atmosfere ma anche per il fatto che nella storia non vi è accenno a nessuna delle cose avvenute nei precedenti albi frittoliani (quell'Uno sembra proprio Uno, e non U.N.O.), pare venuta dritta dritta da PKNA.
    max brody ha scritto:Bof. In ogni caso adesso per me un periodo pressochè inedito, che affronterò al buio, ma con premesse migliori di quanto avrei mai potuto immaginare.
    E soprattutto non puoi immaginare il finale che ti aspetta! Ma ne riparleremo.
  • Alcuni commenti così, di passaggio, per il buon max che si fa la maratona frittoliana (ognuno è libero di affossarsi il Natale come meglio crede :P ).
    (scherzo, anch'io a suo tempo la feci, e ne nacque addirittura la retrospettiva della pagina precedente, in cui rivaluto anche un po' la serie, quindi figurati...)
    Anyway, Un supereroe per caso è carina, avevi ragione anni fa e meno ora :P Ci sta dentro, se si va al di là del fatto che rappresenta l'abiura di tutta la vita di Paperinik - e bisogna farlo per forza per poter analizzare obiettivamente Frittole - è una buona storia di origini, con un Paperino raccontato molto bene, fedele a quello animato quanto a quello classico dei fumetti italiani, quindi capace di essere riconoscibile e spendibile tanto da noi quanto in USA, in vista dello sbarco-fail oltreoceano.
    E invece Toyland non puoi rivalutarla solo per Jones, dai, disegnato da Palazzi per giunta! Suvvia, c'è Paperinik contro i dinosauri meccanici! Che fa battute stereotipatissime!
    Un mondo perfetto boh, penso di essere fottutamente schiavo delle tavole di Sciarrone e di non essere in grado di valutare al meglio la trama, che sicuramente ha delle carenze, ma è buona IMHO.
    Distruggi Allarme! (e fai bene) ma poi non dici nulla su Giorni di un passato presente che nel titolo fa il verso ad una celebre storia degli X-Men, che introduce Vulnus Vendor il quale è forse una delle novità più di rilievo del Frittole? Eh no! Non si fa! Ci sono anche i disegni belloni di Intini!

    Per quanto riguarda la seconda wave, direi che ci sta l'apprezzamento, bene o male siamo in un periodo che hai ben analizzato, la serie stava stabilizzandosi con una certa qualità, niente di eccelso, si era lontani dai fasti pknaici, ma si era anche lontani da quello che veniva pubblicato in quegli anni su "Topolino", e nel confronto le storie di Frittole ne uscivano decisamente vincitrici.
    Però O.G.R.E. non l'ho mai digerita troppo bene, sarà a causa del comparto grafico che non mi aveva preso. Mentre Grandi Speranze, Un Lungo Addio e L'Eracolatore sono un trio di storie veramente molto buone, c'erano belle cose lì, peccato che... peccato che punto, che sennò spoilero. Senza Ritorno, presentando la ghenga dei Guardiani della Galassia sbuffi, è uno degli esempi degli svarionamenti frittoliani, salvato in questo caso da un ottimo Turconi cresciuto molto negli anni, e da una trama che comunque non è scritta malissimo.
    Il numero di Tito sugli abissi marini è uno dei migliori di tutto Frittole.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Bramo ha scritto:Alcuni commenti così, di passaggio, per il buon max che si fa la maratona frittoliana (ognuno è libero di affossarsi il Natale come meglio crede :P ).
    Ma ROTFL!!!
    Bramo ha scritto:Suvvia, c'è Paperinik contro i dinosauri meccanici! Che fa battute stereotipatissime!
    Ri-ROTFL!!!
    Si, in effetti è un abominio bello e buono (altro che "Esperimento Abominio"!). Ricordo che ai tempi del PkGalaxy Forum questa storia era stata eletta ad emblema dell'intera storia, reputata da più talmente fiappa che ci si autocensurava scrivendone il titolo (qualcosa tipo Toy@#$d).
  • Pk Frittole #14-18
    Bramo ha scritto:Tra l’altro… chi caspita è ‘sto Stefano Piani?!?
    Bramo ha scritto:mi chiedo chi sia tale Ostini…
    Bramo ha scritto:Oltre la Maschera (Piani, L. Pastrovicchio) vede il ritorno del misterioso sceneggiatore dell’orrida Turisti dallo spazio.
    LOL. :P Te lo dico io chi sono: sono la dimostrazione che essere bravi sceneggiatori bonelliani non equivale automaticamente ad essere bravi sceneggiatori disneyani. Ostini è in edicola proprio questo mese con un Nathan Never notevole, e altre belle storie ha scritto in passato, curiosamente nello stesso periodo (grossomodo) in cui venivano pubblicate queste storie pikappiche. Lo stesso vale per Piani, che comunque anche su NN e testate collaterali ha avuto qualche svarione, perdonati dalla prolificità e dall'aver scritto anche cose buone. Qui su Pikappa mi sembra che i due stiano facendo un tentativo di accedere alla Disney,.. può essere? Boh. Comunque la storiella di Ostini è dimenticabile, è vero, mentre Piani mi pare che se la cavi un pochino meglio. In ogni caso Piani è, in realtà, uno sceneggiatore anomalo, che conosce benissimo i meccanismi narrativi e se talvolta li segue alla lettera, con risultati noiosetti, più spesso tende a smontarli e a giocarci. Anche trollando. Per cui potrebbe essere che Oltre la maschera non abbia nessun'altra finalità oltre a quella di mostrare Angus e Lyla vestiti da Pikappa, un giochino tipico per chi di mestiere lavora con l'immaginazione. Invece Turisti dallo spazio è troppo astrusa persino per questa testata. Poi ci si mette pure Vitaliano a confondermi le idee con la sua rubrica... Pensare che l'autore del numero legsiano Racconto di Natale e del gigante Nemo, con la sua bella e borgesiana prefazione, abbia scritto una storia così banale e, a quanto pare, zeppa di errori, mi risulta difficile. Però, forse lo risultava anche a Vitaliano, il chè spiegherebbe la rubrica giustificatrice... un mystero intrigante, comunque. Per Ostini il discorso è diverso, è un insegnante prestato alla scrittura e gioca molto sulle emozioni, ed essendo lui meno 'tecnico' posso benissimo pensare che queste sue brevi siano mero rodaggio.
    In ogni caso, non condivido il giudizio tragico su Palazzi. A me piace, talvolta canna, è vero, ma quando azzecca le anatomie fa vedere belle cose imho. Inoltre mi chiedo quanti demeriti siano suoi e quanti dell'inchiostratore di turno. Il meglio del meglio comunque non è lui, ma è dato dai vari Intini, Pastrovicchi e Riganì assortiti. Carina la breve del primo, bene i due Pastri, soprattutto nella breve di Cordara, benissimo Riganò in Protospecie, l'ultimo albo (assieme al Topo 2500) della mia prima stagione di lettore disneyano. Allora non mi era piaciuto. Ma in realtà forse non l'avevo neanche letto, forse l'avevo comprato solo perchè dovevo comprare il Topo 2500. Boh. Sta di fatto che non ne ricordavo niente ed è stato una piacevole scoperta. Merito di Lavoradori? Di Ridley Scott? Di Ambrosio? Di - appunto - Riganò? Facciamo di tutti e quattro, dai. Anche se non capisco perchè i balloon di Uno non sono sempre uguali e cambiano distrattamente da un numero all'altro.
    Carina anche I senzanome, con l'ultima tavola un pochino sorprendente. 'Sto Frittole si sta rivelando interessante, pensa te. Ma va detto che io sono uno strano e che le cose che mi interessano di più sono quelle che non capisco. Come ad esempio la breve Fuori orario di Cordara: notevoli il mutismo, la sensualità, ma cosa mi significa? I poliziotti vedono Birgit alla fine? Gli occhialoni da dove spuntano? Perchè non devo dire nulla di quello che ho visto? E cosa sono quei raggi luminosi che la Q percepisce all'inizio? Un allarme disegnato male? Ma non ci sono onomatopee nei dintorni. Dunque Birgit cosa percepisce? E' un'esper? O non sarà mica pure lei un robot? Ma, soprattutto, perchè nel numero dopo, Lo spirito della città, è una mafiosa che pippa il sigaro? Numero interessante, Lo spirito, ancorchè non del tutto riuscito in my honest opinion: non serve per forza la pioggia fitta per fare atmosfera, chiedere a Nolan. Mi è sembrata forzata anche Birgit, come ho detto. E l'idea della città senziente che aiuta l'eroe è difficile da accettare così su due piedi. Benchè metanarrativamente funzioni, dato che la sceneggiatura si infila in vicoli ciechi, fa retromarcia, va su e giù da una strada all'altra e alla fine prende il ponte per il numero successivo. Buon numero sul piano strutturale, dunque (vedere pure i contrasti spazio-città, partenza-rimanenza), e, tutto sommato anche su quello emotivo, dai. In fondo l'affetto per i personaggi, zitto zitto, si fa sempre sentire. E alla fine, tra un numero bislacco e tre che mi chiedo come sarebbero stati percepiti se concepiti per PKNA, l'unico numero che mi scivola via senza particolari patemi è quello del veterano Faraci.

    Bramo ha scritto:Alcuni commenti così, di passaggio, per il buon max che si fa la maratona frittoliana (ognuno è libero di affossarsi il Natale come meglio crede :P ).
    (scherzo, anch'io a suo tempo la feci, e ne nacque addirittura la retrospettiva della pagina precedente, in cui rivaluto anche un po' la serie, quindi figurati...)
    Spero di finire prima di Natale! Ho scelto apposta la maratona anzichè la retrospettiva ragionata :P
    Bramo ha scritto:Anyway, Un supereroe per caso è carina, avevi ragione anni fa e meno ora :P Ci sta dentro, se si va al di là del fatto che rappresenta l'abiura di tutta la vita di Paperinik - e bisogna farlo per forza per poter analizzare obiettivamente Frittole - è una buona storia di origini, con un Paperino raccontato molto bene, fedele a quello animato quanto a quello classico dei fumetti italiani, quindi capace di essere riconoscibile e spendibile tanto da noi quanto in USA, in vista dello sbarco-fail oltreoceano.
    E' probabile che sia come dici tu. In effetti il mio sorprendente apprezzamento mi sta portando a pensare se per caso (anzi, senza "per caso") non abbia iniziato la maratona con qualche pregiudizio. Direi di nì. Il pregiudizio c'è per forza, non può non esserci, l'idea stessa del reboot inficia la predisposizione d'animo del fan della prima ora che si approccia alla lettura alternativa di cose già lette.
    Comunque sì, il suo compito di storia introduttiva lo svolge abbastanza bene, anche se più da compitino di quanto ricordavo.
    Bramo ha scritto:E invece Toyland non puoi rivalutarla solo per Jones, dai, disegnato da Palazzi per giunta! Suvvia, c'è Paperinik contro i dinosauri meccanici! Che fa battute stereotipatissime!
    Aspe', che poi vengo etichettato come quello a cui piace Toyland :P . Che sia una storiella bruttina lo penso anch'io, lo è obiettivamente, è debole, è banale, non è disegnata benissimo (ma nemmeno male). Però l'ergerla a merda galattica va bene se fatto con spirito goliardico, ma ho letto storie anche più brutte di questa.
    Bramo ha scritto:Un mondo perfetto boh, penso di essere fottutamente schiavo delle tavole di Sciarrone e di non essere in grado di valutare al meglio la trama, che sicuramente ha delle carenze, ma è buona IMHO.
    Come idea non è male. E' una variante del Sole freddo, che parla di catastrofe spaziotemporale incentrandosi sullo spazio anzichè sul tempo. Solo mi sembra troppo compressa, e dallo svolgimento già noto a chi ha già letto il Sole freddo, perchè il canovaccio è molto simile. E qui casca una questione secondo me da segnalare: dicevo sopra che l'idea stessa del reboot irrita il pker storico, ma ancor di più secondo me lo irrita un reboot che segue il canovaccio dell'originale, e quindi è un reboot inutile. I primi tre numeri di Frittole mi irritano proprio per il loro raccontare, come se fossero cose di cui sorprendersi, eventi già noti e assorbiti da tempo (neanche molto: 8 anni).
    Bramo ha scritto:Distruggi Allarme! (e fai bene) ma poi non dici nulla su Giorni di un passato presente che nel titolo fa il verso ad una celebre storia degli X-Men, che introduce Vulnus Vendor il quale è forse una delle novità più di rilievo del Frittole? Eh no! Non si fa! Ci sono anche i disegni belloni di Intini!
    Beh, non ho detto nulla proprio perchè di quella storia mi sono rimasti impressi solo il titolo già noto e i disegni di Intini (appropo', la prima tavola mi ha ricordato, col senno di poi, l'incipit di DD-Pole position). Ah, no, c'era l'A.M.P., un altro clone di Mekkano ::S: . Il resto non mi ha detto nulla, Vendor l'ho odiato nel 2002-2003 per la sua banalità, oggi penso che nelle storie successive sia accettabile, ma che nel #4 sia ancora troppo abbozzato.
    Bramo ha scritto:Mentre Grandi Speranze, Un Lungo Addio e L'Eracolatore sono un trio di storie veramente molto buone, c'erano belle cose lì, peccato che... peccato che punto, che sennò spoilero.
    Vabbè, ho capito. :P ::S:
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Brrr. Per la neve e il gelo che attanagliano le mie peninsulari membra e le costringono a sorbirsi ben dieci numeri di Frittole? Sì, ma anche per la qualità media della serie che finalmente scende. Era ora, cominciavo a pensare che fosse una testata sottovalutata. Invece è effettivamente roba di poco conto, benchè non mi sembri ancora uno schifo al cazzo come vuole l'opinione comune. Per cui dico che Il campione non è malaccio, ma neanche nulla di che. Invece I cacciatori non è malaccio e basta, però Serie zeta non è nulla di che, sebbene l'idea alla base non sia malaccio. E se Trasporto valori, è vero, è divertente ed una parodia della serie mascherata (o una storia frittoliana mascherata da parodia?), Senza via di scampo è troppo filler persino per Frittole, l'ho trovata fin troppo canonica e noiosa, mentre l'altro filler foschiniano, Nemico invisibile, è abbastanza godibile. Peccato però che la doppia epica del Secchi (Attacco frontale/Il re guerriero) non mi abbia coinvolto praticamente per nulla, essendo troppo frettolosa e dotata di colpi di scena della durata di una vignetta. Insomma, un po' su un po' giù, parremmo essere nella media. Abbassata da cosa, allora? Addito le brevi a corree. Tutta la verità sembra interessante, ma a quanto mi dite è da considerarsi fuffa. Per cui addito anche Il pozzo come fuffa, nonostante mi piaccia. Mentre S.A.S. Specie Aliene Sconosciute e Reazione a catena sono carine, sì, ma 'nsomma. Fuori programma, invece, parla di Angus vestito (n'altra volta) da Pk, ma il resto l'ho già dimenticato. E quindi c'è Paradosso. Yum, che storia sopraffina, che attenzione ai particolari. Artibani, che pure è riuscito nell'impresa di contraddirsi in due storie consecutive di Arriva Trip, cose come i palazzi rubati di netto con le cronovele a ventosa se le può solo sognare. E Kronin, che come un Gambadilegno della Ziche si scazzotta da solo perchè non vuole condividere il bottino con sè stesso? Dove lo mettiamo? Ah, non si sa, ce ne sono tanti, non si sa da dove vengano nè dove andranno dopo l'ultima tavola. Ecco, questo è il Frittole che aspettavo e che mantiene le premesse sputtanatorie. Questo, e quello di L'ultimo lento, nel quale il suggerimento di Kronin (sempre lui, poveretto :P ) è veramente criptico: chi mai avrebbe pensato di trovare un uomo-lumaca seguendo la bava? :-o
    La cosa buffa è che poi arriva una cosa come Uno+Uno, in cui Ambrosio usa abbastanza bene il paradosso temporale nonostante il soggetto sia... paradossalmente non troppo diverso da quelli che vengono sbeffeggiati nella posta. Pk+robot+Uno+Due+Evroniani+Kronin, frulliamo il tutto e via! Lol, e il risultato nemmeno m'è dispiaciuto, così come non mi è dispiaciuto il Due versione arancio (che quindi sarebbe un Unoemmezzo, Unoettreqquarti), che almeno non è una pedissequa copiatura della sua versione originale. Mi è piaciuto anche l'aggancio di continuity col numero successivo, la quest interna dello spegnimento di Uno, che parrebbe dover accadere il numero dopo, e invece no, è una trollata di Foschini. E qui devo ammettere di non essere d'accordo con l'amico Bramo. Il quale, giustamente, giustifica l'ambrosiana Indizi dicendo che è
    Bramo ha scritto:Sperimentale
    , ma non concede - lui, il buonone! - lo stesso privilegio a Nove secondi dalla fine, che a me strutturalmente è piaciuta. Foschini io non lo conosco, ma se ho capito bene era un pker passato dall'altro lato della barricata, per cui capisco i suoi virtuosismi da fanboy. Vedasi Uno: nessuno e centomila, un titolo irrinunciabile. Certo, non è che siano storione particolarmente riuscite, queste ultime, ma insomma, non mi sono sembrate niente di che, ma nemmeno malaccio. Anzi, gli sperimentalismi sceneggiatorî del #28 li ho graditi, senza dubbio.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • No, Foschini fu il primo autore a iscriversi ad un forum, col nick Ducaussaro. Ora manda avanti la BAO.
  • Autore di..? Non ne ho idea, ora faccio una ricerca.

    EDIT: Qui ho trovato Fenici e Sidewalk e altre cose di nicchia. Non le conoscevo, pardon.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Che testata sfigata, dai. Sembrava, pareva, c'era quasi l'impressione, che le frittolate fossero in fondo limitate a poche cose, ma ecco che a quattro numeri dalla fine salta fuori L'orologio del mondo, clone malriuscito di Carpe diem, come avete detto tutti. Con un Konfidential contenente perle quali l'accumulo di entropia e gli agenti che conoscono ogni istante esatto in cui si è verificato ciascun evento della storia dell'uomo e delle razze aliene. Tutti cloni di Funes? Doppio, triplo facepalm. Non pago di ciò, l'Ambrosio, subito dopo questo sfoggio di borgesiana scienza, si tuffa nell'inesplicabile con Black Dragon, goffo tentativo di poetizzare la fantasia dicendo che la magia è scienza però è anche un po' magia. Vabbè, Signore perdonalo perchè il peggio arriva nel numero dopo. Il numero di Natale. E qui bisogna partire da una premessa doverosa: IO AMO I NUMERI DI NATALE. Quelli sensati, però. Vigilia bianca non lo è. Già il fatto che Ambrosio stesso si diverta a dire di aver curato male un numero, e di aver cucito alla bell'e meglio tre storie diverse perchè s'era dimenticato di fare il numero di Natale (come se fosse una prescrizione medica), dà veramente un'idea di scarsa professionalità e fa cadere le palle. Ma il punto è che sono proprio tre storie assurde, con tutta la buona volontà e lo spirito natalizio che sono riuscito a metterci le ho trovate veramente tre cazzate. A cominciare dalla storia della Arrighini, con Uno che va nello spazio così, come se fosse un personaggio in carne e piume, al punto da essere addirittura stropicciato e usato come portabottiglie. Mamma mia. E non è che le altre due siano meglio. Perchè l'avevo capito che i Guardiani erano una congrega di coglionazzi, ma come si fa a cadere in una trappola come quella della vecchia frequenza... dai, neanche il Sismi arriverebbe a tanto. La storiella del sosia di Angus, poi, è di una banalità tremebonda, e non si capisce perchè l'Angus coi baffi rimanga bel bello in pasticceria dopo aver depistato la pula. Bah, bah e triplo bah. Se non fosse per il divertente, sebbene vietato agli orbi, frasario di Vitaliano, e per una posta spassosa come ai vecchi tempi, sarebbe quasi un numero da denuncia. E sì, ok, c'è Fumo e specchi, ma è proprio roba di passaggio.
    Bramo ha scritto:Il Teknoforum parlando della Century a partire dalle memorie di Lyo contraddice quello che ai tempi dei primi numeri veniva affermato da Vitaliano su un Pkonfidential: Fausto disse (e io feci notare che si cambiava versione rispetto a PK 2) che la Century era un’industria tessile. Qui Ambrosio recupera invece quanto affermato in PK 2 # 7 e scrive che la Century produceva treni! Vabbè, poi una simpatica mappa dei sotterranei della fabbrica.
    E che dire del Tecnoforum del n.31, che arrabatta una posticcissima spiegazione sullo scudo di Urk reinterpretando a muzzo i vecchi disegni di Ghiglione?
    Una testata sfigata, proprio. Ancor di più quando, dopo essersi tirata la zappa sui piedi a tanto così dalla fine, si rialza un momentino, con Sotto zero, che qualche ideuzza almeno ce l'ha.
    Ma probabilmente è uno scatto dovuto al rigor mortis. Già, perchè poi c'è la fine. Con il suo colpone di scena che ribalta tutto e porta a rivedere Il giudizio dell'intero Frittole. Ebbene sì, Pikappa non è una serie avventurosa, è una serie comica. E' tipo Ridi Topolino con la continuity. La risata di Gorthan al termine della breve del n.31 è una chiave di lettura suggerita al lettore: Gorthan-Vitaliano è messo sotto scacco da Rhauros-Ambrosio, ma questi ha violato la tradizione e viene giudicato. Pikappa Frittole fa quindi pace con il nemico Gorthan-Vitaliano, e alla fine questi se la sghignazza grossolanamente, come a dire "che puttanata, neh? Ora tutti giù a giocare". Insomma, in Frittole le storie sono il contorno, la base è data dalle rubriche fuffe e troll. E così nell'ultimo numero le rubriche diventano fumetto: The end? è l'irriverenza della PkMail, la tecnocosazione del Tecnoforum, l'assurdità dei Konfidential, l'insulsaggine dei Soggettoni dei lettori; è la trollata suprema, la demenzialità portata all'estremo, il ribaltamento di tutte le logiche, la citazione fasulla, il non senso temporale e logico, in cui tutto il cast, compreso il non aficionado (come "Juniper", una simbolica 'witcher'?), 'va giù a giocare' sul set (su tutti i set) e in modo puerile e fanciullesco si produce in roboanti baraonde, barooaamm, kablaamm, bzaapp, viaggi nel tempo che si va nel futuro e poi nel passato e tutti sono diversi, sì sì dai, e io faccio zondag e voglio uccidere tutti, devi morire pikappa muoriii MUORIIII, e poi muoiono tutti, no angus no è troppo un mito, facciamo che lui rimane con paperino e...

    ... e a questo punto ripenso ad alcune interviste uscite su PK-Il mito (ad es. quella a Cordara) e mi chiedo: siamo sicuri che un simile ultimo numero sia veramente un'ammissione di colpevolezza?

    p.s.: Applausi scroscianti per Dapiz.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto: ma non concede - lui, il buonone! - lo stesso privilegio a Nove secondi dalla fine
    Ho dei limiti anch'io.
    Comunque sì, direi che Foschini ha trovato la sua vera dimensione, quella vincente che produce risultati vincenti, come capo della BAO. E ci va ottimamente così.

    Per il resto, mi sei simpatico, quindi mi auguro che per Natale tu riesca a riprenderti da questa sbornia frittoliana (per somatizzare Vigilia Bianca, consiglio una cura a base di Ventino Fatale e di Manetta e l'indagine natalizia). Perfino io, quando ho condotto la retrospettiva ragionata, ho riletto gli albi a piccole dosi, non più di 2 al giorno mi pare fosse la regola che mi ero dato... Perché anche se l'intento era quello di sottolineare il buono che indubbiamente si trova, e che anche tu hai trovato nella tua maratona infatti, dall'altro ero anche cosciente che erano passati anni da quando avevo letto in dirette quelle storie e che la mia coscienza critica poteva anche essere aumentata.
    Anyway, ottima la tua analisi di The End, metanarrativamente confusa :P
    E adesso che mi hai fatto tornare alla mente le geniata di Dapiz, mi tocca andare a rileggerla :asd:
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Bramo ha scritto:Per il resto, mi sei simpatico, quindi mi auguro che per Natale tu riesca a riprenderti da questa sbornia frittoliana
    Lol, ho mal di pancia da ieri sera. Dannato Frittole.
    Bramo ha scritto:(per somatizzare Vigilia Bianca, consiglio una cura a base di Ventino Fatale e di Manetta e l'indagine natalizia).
    Buona idea ;) . Ci aggiungerò Un papero in rosso e Amelia e il segreto di Babbo Natale più qualche Barks e qualcos'altro che ora non ricordo. Dovrebbero fare effetto.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Torna a “Fumetto Disney”