Re: Disney: PkFrittole
Inviato: domenica 06 settembre 2009, 23:59
PK – Pikappa (Frittole) # 017 – I Senzanome
Toh, una delle migliori storie del tanto vituperato creatore di WoM. I Senzanome (Ambrosio, Dalena) è infatti una storia epica, epocale e importante, nonché bella. Eh sì, una storia matura in cui si iniziano a mischiare le carte. Ambrosio osa, mostrando come i Guardiani della Galassia non siano per forza solo buoni, ma abbiamo anche loro scheletri nell’armadio. Come questi supersoldati che vorrebbe eliminare senza lasciare tracce, ma quando Pikappa capirà cosa sta succedendo si ribellerà. Ma Ambrosio spinge ancora di più il pedale del pathos, e fa sì che anche se l’eroe non vorrebbe prendere quella decisione, alla fine in modo molto commovente la vicenda finisce come doveva finite. Con un colpo di scena, la morta del generale Zondag. Insomma, vari sconvolgimenti nella continuity, e la narrazione inoltre è molto suggestiva grazie alla serie di flashback di Paperino giocatore di baseball ai tempi del liceo. Molto d’impatto per gli sviluppi paralleli della trama. Dalena si dà da fare realizzando dei disegni che non sono ottimi ma in alcuni punti convincono moltissimo. Quindi apprezzo, anche per cose come l’Evroniano che durante la battaglia cade con paracadute-ombrellino! Lol!
Fuori orario (Cordara, L. Pastrovicchio) è la breve, la prima (e unica) totalmente no-words, come scrive il PK Team nei credits. Alla fine di una giornata di lavoro Birigt Q fa dei movimentati straordinari. Dovendo giocarsi tutto solo sui disegni, la scelta per Lorenzo direi che è stata azzeccata, a parte una certa eccessiva rigidezza nel corpo di Birgit avvolto nell’asciugamano. Per il resto perfetto, mi complimento anche con Cordara per l’idea.
La PK Mail parte omaggiando Paolo Bonolis, per poi prendere il via e sbeffeggiare un po’ tutti. In Backstage Ambrosio ci mostra tre tavole che gli sono state tolte dal PK Team perché troppo prolisse (ecco che iniziavano a nascere i difetti nel prode Stefano…), operazione molto interessante e di cui mi complimento. Pkonfidential che riprende a far ridere un po’, conclusione del Master con nessun laureato e L’Eco della Macchinetta very lol.
PK – Pikappa (Frittole) # 018 – Lo spirito della città
Dalla copertina e dal titolo che vi campeggiava ci si sarebbe aspettati una mega-storia. Invece Lo spirito della città (Cordara, Barbaro) è una storia abbastanza nella norma, buona e godibile ma nulla di che. Ci si ricorda che esiste Birgit Q (dopo averla usata solo nel #4, come comparsa del numero con Tyrrel e nella breve dello scorso numero). Qui appare in tutta la sua ambiguità, e Barbaro è bravo a disegnare lei come Pikappa come Paperopoli, anche se mi sembra calato da L’Eracolatore. Ho apprezzato la pioggia che dura per tutta la storia e il rendere Paperopoli una città viva, come Gotham City, come la Città Senza Nome, come le città dei detective haro-boliled o come la Bologna dell’ispettore Coliandro. E’ infatti un’avventura molto urbana quella che Pikappa vive, nella metropolitana, sui tetti delle città coi gargoyles e tra la criminalità organizzata. Molto d’atmosfera, è bello vedere l’amicizia di Uno verso Paperino fatta però intuire dolcemente.
Oltre la Maschera (Piani, L. Pastrovicchio) vede il ritorno del misterioso sceneggiatore dell’orrida Turisti dallo spazio. Qui se la cava meglio, per fortuna, creando una storiella che sa di già visto ma diverte. Pastrovicchio molto calante.
PK Mail in grande spolvero, ritorna in auge il dilemma: Ma la Gallazzi era quella che rispondeva alla posta? Lol, che ridere, era un tormentone che da PK 2 ci si stava trascinando, ma oggi sappiamo la verità…
Teknoforum, che parla delle spie di Evron, annoia, mentre intrattiene piacevolmente il Pkonfidential, che per l’occasione natalizia offre due pagine bonus dedicate alle Feste dei personaggi di PK. Ironico che ci sia più continuity qui che nelle storie, dato che si citano articoli scritti da Fausto nel numero di dicembre dell’anno prima! Divertentissima la lista dei veglioni a tema a Paperopoli! E lolloso L’Eco della Macchinetta che sbeffeggia alla grande Ambrosio ma sempre in stile natalizio!
PK – Pikappa (Frittole) # 019 – Il campione
Numero particolare questo, non è schifoso ma nemmeno eccelso. Il campione (Piani, A. Patrovicchio) parla di alcuni misteriosi rapimenti dei Guardiani. Pikappa è chiamato sulla base Guardian Core per essere protetto, dato che si teme sia la prossima vittima, ma insieme al figlio del comandante della base il nostro eroe svelerà il mistero. Storia non certo nuova, né troppo esaltante se non in alcuni momenti. Impazzano invece i momenti divertenti o che così vorrebbero essere, coi due inviati dei guardiani a casa di Paperino, con l’amico del ragazzino che aiuta Pikappa e Paperino che vuole vedere la partita (basta! Ha stufato l’immagine di Donald come l’italiano medio che pensa solo a vedersi la partita in TV!!!). Piani migliore rispetto alle sue prime storie, ma è ancora mediocre. Il mio meno favorito dei fratelli Pastrovicchio se la cavicchia realizzando disegni che in alcune vignette gridano pietà ma in altre si riscatta. Indeciso. Il Notebook prima della storia ricorda la morte di Zondag.
Ma la perla del numero, inaspettatamente, è la breve. Tutta la verità (Ambrosio, Urbano) dopo tanto, troppo tempo ridà un senso alla presenza delle storie brevi in appendice al numero, dopo troppe storielle squallide. Ambrosio recupera il personaggio di Everett Ducklair che latitava dal primo numero per mostrare in una storia intelligente come il destino di Uno sia segnato! Peccato che questa minaccia non avrà seguito nella serie. Belli i disegni “tranquilli” di Urbano.
La PK Mail si scatena con numerosi lettori da mandare giù a giocare, La volpe del mese e la foto di Ambrosio con le orecchie di Spock, in risposta ad un lettore che ha notato la somiglianza di molte sue trame con quelle di Star Trek…
Teknoforum inutilotto, per non parlar dell’Omnimanuale. Pkonfidenatial poco interessante. L’eco della Macchinetta invece diverte un sacco con l’equivoco del fax!
PK – Pikappa (Frittole) # 020 – I cacciatori
Ecco, questo sì che è un bel numero. Ormai l’andazzo della serie è chiaro come il sole, si sta naufragando pian piano, ma di tanto in tanto sembra che ci vogliano dare un segnale di speranza. Come la breve del numero scorso, o come la lunga di questo numero.
I cacciatori (Ambrosio, L. Pastrovicchio) non parla solo di tre mercenari spaziali pagati dal Gorthan per eliminare Pikappa. Sebbene questa sia la trama portante e sia anche raccontata molto bene sia narrativamente che grazie ai disegni del Pastro in forma più che buon stavolta (specie confrontato col fratello all’opera il numero scorso). Ma la cosa che più colpisce è una certa dose di dubbi interiori di Paperino, che si chiede perché Uno abbia scelto proprio lui come Guardiano della Terra e se sia stata davvero una scelta giusta. E questi dubbi lo prendono a inizio storia (con tanto di flashback dal primo numero) così come durante lo svolgimento, fino a quando alla fine capisce i motivi che lo qualificano come supereroe e in una parziale ammenda del titolo della prima storia di questa serie, non è supereroe per caso. Mi ha molto preso sia per l’introspezione che per l’azione.
S.A.S. Specie Aliene Sconosciute (Vitaliano, Intini) segna il ritorno di Fausto alla scrittura di una breve di PK a distanza di 10 numeri, e la prima volta che muove il personaggio di Pikappa. Storie che non sa di nuovissimo forse (come gli verrà fatto notare fra un paio di numeri nella Posta) ma che sa divertire e ci mostra un Pikappa che fa figuracce ma non ne risulta svilito. Merito anche dei disegni dell’Intini, che dà al papero espressioni azzeccatissime.
La PK Mail è un florilegio di folle divertimento e di sberleffi, ormai è rodata, ed è bello vedere i tormentoni come lo scendere giù a giocare o le lettere delle Witchers. Anche la Posta evronniana si difende bene.
Teknoforum non entusiasmante, Backstage invece molto gustoso e ricco: bozzetti preparatori sui 3 mercenari, le cover scartate, e pure una preview del prossimo numero, e con un bel po’ di tavole. Piatto ricco ci offre l’Ambrosio!
Pkonfidential abbastanza buono con alcune notizie curiose e divertenti che ci è inventato Vitaliano. Vitaliano che con L’Eco della Macchinetta si supera con la storia di Ambrosio che, causa foto sul numero scorso, fa innamorare una vulcaniana. Se pensiamo che nella posta del prossimo numero viene citata ancora questa storia, appare chiaro come la continuity nella terza serie di PK ci sarebbe stata se l’avessimo lasciata in mano a Fausto!
PK – Pikappa (Frittole) # 021 – Serie zeta
Serie zeta (Badino, Gervasio) è una storia abbastanza inutile. E mi spiace dirlo, perché uno degli sceneggiatori considerati tra le nuove leve come Sergio Badino si vede che cerca di creare una storia nuova e con risvolto interessante. Peccato che invece la storia non mi convinca appieno e ci veda tante falle. Già la copertina che mostra gli Ultrasgorbi cattivi quando invece nella realtà sono buoni mi smonta un po’, ma poi anche il fatto che i regista sia un alieno o che il suo discepolo lo abbia tradito vendendosi agli evroniani si tuffa nei cliché e non porta a nulla di buono. Bella la conclusione a effetto però, se non fosse che non porterà mai a nulla. Carina l’idea di rendere Paperino un fan dei film a basso budget. I veramente pessimi disegni di Gervasio (che ricordavo molto più in gamba) completano l’opera.
Fuori programma (Arrighini, Rigano) non risolleva le sorti del giornale, dato che propone Angus all’ennesima bruta figura. Anche se stavolta tutta la situazione mi ha molto divertito specie per la reazione del giornalista nelle ultime due tavole, devo dire, eh… ma i disegni del sempre magnifico Rigano sono sprecati in questa storiellina.
PK Mail divertente e folle, Teknoforum molto interessante davvero e molto chiaro, Backstage che gioca a trovare tutte le citazioni cinefile nella storia lunga. Il Pkonfdential fa un’eccezione alla solita veste per proporre la trama dell’ultimo film del regista che appare in Serie zeta e tre pagine di sceneggiatura assurde, in puro stile demenziale/Vitaliano. Stile dell’ Eco della Macchinetta, un pochino sottotono stavolta.
PK – Pikappa (Frittole) # 022 – Trasporto valori
Il capolavoro del metafumetto in Disney! Eh già, perché non si può non pensare una cosa del genere e non divertirsi leggendo Trasporto valori (Sisti, Turconi). Il leggendario sceneggiatore dei tre numeri zero di PKNA si presta a scrivere una storia per la serie che ha abortito quella da lui creata, e in questa storia marcia proprio su una delle cose che più mal disponevano i fan del pikappero: il fatto che l’eroe fosse alle “dipendenze” di Uno e dei Guardiani. Giocando sull’essere alle dipendenze, ecco che Sisti fa entrare Pikappa in sciopero finchè non gli verrà erogato regolare stipendio, sfruttando un cavillo nel contratto dei Guardiani. E il bello è che nonostante lo sconcerto di Uno la divisione finanza dei Guardiani dà ragione alla richiesta e manda un’astronave carica dello stipendio! Lol, la storia si fa assurda e parodistica, poi per giustificare se stessa Sisti imbastisce che i pirati rapinano la nave e Pikappa deve intervenire, ma il succo della storia resta lo stesso. Alla fine Paperino ci prende gusto e chiede pure le ferie! Una storia unica nel suo genere per come prende in giro in modo molto sottile un aspetto di questa tanto vituperata serie. Sisti ne approfitta pure per citare la battuta “Spara!” dal Numero Zero! I disegni di Turconi si difendono bene, peccato per la copertina che oltre a essere brutta c’azzecca poco e niente con la storia.
Paradosso (Ambrosio, Perissinotto) è una storia tutta sbagliata. Ho capito, Stefano, che a Kronin ci tenevi, ma allora dovevo darti da fare e usarlo di più. Dopo che non compare dall’ottavo numero, il cronopirata sbuca in questa breve che lo svilisce in una trama inutile e già vista, con un uso offensivo dei paradossi temporali. Per completare la bruttura, la Perissinotto non è la disegnatrice adatta a una storia del genere, va bene per le brevi al femminile con Lyla ma non per Pikappa e Kronin, nemmeno in una storia fuffa come questa. Bah.
PK Mail in forma, con La volpe del mese e lettere assurde. Teknoforum abbastanza interessante basandosi sulle tecniche di abbordaggio dei pirati spaziali e sul valore di un metallo prezioso. L’inedito spazio PKriticoni è abbastanza inutile, un po’ di molleggiamenti demenziali su recensioni di opere inesistenti, niente di che. Il Pkonfidential diverte un po’ più della media, e L’Eco della Macchinetta è assurdo e folle quanto basta a divertirmi.
PK – Pikappa (Frittole) # 023 – Senza via di scampo
Numero nella media, una media che sta sempre più pericolosamente diventando uno stagno in cui adagiarsi. Intendiamoci, non è che Senza via di scampo (Foschini, Dalena) sia una brutta storia, ma ha ben poco da dire. Pikappa deve entrare in un museo che una volta era un carcere, dove un pazzo sta tenendo in ostaggio un sacco di ostaggi. A chi chiedere aiuto se non all’unico detenuto che evase da lì? Niente di nuovo sotto il sole, per quella ch è una delle primissime opere di un esordiente alla sceneggiatura, Michele Foschini, che non brilla ma non fa danni eccessivi. Belli i disegni di Dalena, se non convincono con Uno e a volte con Pikappa stesso, ecco che il cattivo e il detenuto che aiuta l’eroe sono tratteggiati in maniera esemplare. Storia che scivola via. Da notare il titolo esageratamente sensazionalista, se collegato alla trama, abitudine che ci accompagnerà nei prossimi numeri.
Reazione a catena (Cordara, Urbano) non è il programma di Pupo, ma il titolo della breve. Una breve che diverte, che non ha a che fare né con Pikappa né coi suoi comprimari, stavolta è proprio uguale a un riempitivo di "Topolino"! Però diverte sempre il cliché delle catastrofi che capitano da un niente come non rispondere al telefono. Urbano bravo, ormai sembra abbonato alle brevi.
PK Mail nella norma, Backstage molto allettante concentrandosi tutto sulla preview del prossimo numero mostrando un bel po’ di tavole in bianco e nero con qualche commento. L’abitudine di invogliare il lettore all’acquisto del numero successivo diventerà un’altra costante di questi ultimi 10 numeri del giornale. Comunque ai tempi galvanizzava.
Teknoforum ci mostra le schede sui due criminali conosciuti nella storia. In Pkonfidential Vitaliano si concentra sulla risata inventando assurde opere d’arte moderna e nell’Eco della Macchinetta si festeggia il compleanno del giovane Petruccelli! Lol la discoteca con le suonerie dei cellulari!
PK – Pikappa (Frittole) # 024 – Nemico invisibile
Non facciamo in tempo ad abituarci al nuovo arrivato tra gli sceneggiatori che subito ci viene proposta una nuova storia dello stesso! Nemico invisibile (Foschini, Perissinotto) è una storia molto migliore della precedente, tanto di cappello allo sceneggiatore. A parte il continuo cambiare lavoro di Paperino che è proprio snervante (belli i tempi in cui era fattorino a Channel 00 o vigilante della Starcorp… eh ma lì eravamo in un’altra dimensione, quella vera!) vediamo come un essere misterioso e invisibile sia uscito dell’oceano e risucchi tutta l’energia e la corrente che trova. Inseguendolo, Pikappa si ritrova a Little Tokyo, il quartiere giapponese di Paperopoli. Qui incontra Kenzaburo Tenai e suo nipote Jotaro, e la storia prende una piega orientale. Kenzaburo era insegnante di una disciplina che univa combattimento a riflessione, e insegna a Pikappa come combattere guardando dentro al proprio cuore, trovando la paura e sconfiggendola insieme al nemico. Le tavole in cui combattono bendati sono da antologia, è bello vedere Pikappa in una versione così atipica. Ovviamente gli insegnamenti filosofici del maestro gli serviranno per trovare la creatura, e scoprire che non voleva far altro che tornare a casa. Una storia molto buona, che sottolinea le particolarità della cultura orientale e che offre riflessioni oltre che azione che pure c’è. E rivaluto persino la Perissinotto, che avevo bollato come non adatta a storie di questo tipo pochi numeri fa, e che qui invece se la cava benissimo in molte pose di Pikappa. Inoltre rende omaggio lla cultura dei manga apporofittando dell’ambientazione, e vedere un Pikappa con la fascia in testa e il bastone (a mò di Tartaruga Ninja) fin dalla copertina è un bel connubio, per una cosa “one-shot”. Così come le gocciolone di imbarazzo che scendono un paio di volte a qualcuno. Dettagli e omaggi piacevoli.
Il Pozzo (Ambrosio, Mangiatordi) è una storia che può apparire scontata ma non lo è. Finalmente vediamo la terribile fucina di esperimenti degli evroniani, dove vengono mandati i soggetti da punire che fungono da cavie. E assistiamo al controllo periodico che Gorthan compie per vedere se finalmente è nata una nuova razza di evroniano che ridia all’impero i fasti di un tempo. Finale a sopresa, ironico e crudele allo stesso tempo. E l’Ambrosio del 2004.
La PK Mail promette serietà e non la mantiene (meno male!), pubblicizza Kylion con il solito spot divertente, la rubrica Che soggettone raggiunge altri livelli di grottesco e… sorpresa! Si pubblica la foto di Foschini e della Perissinotto al mare! Ma lol!
Il Backstage ci mostra i bozzetti preparatori per disegnare la Tokyo family e le prove di copertina, mentre il Teknoforum si concentra (una delle rare volte) sulla breve, analizzando la struttura del Pozzo e mostrando come uno degli esperimenti mostrati nella storia sia Zoryn direttamente da PK#002, vantandosi della continuity… bah!
Pkonfidential si concentra su un possibile esperimento che condurrebbe uno scienziato che che incontriamo nella storia principale, e L’Eco della Macchinetta mostra i rischi del mangiare dalla Ballerani!
PK – Pikappa (Frittole) # 25 – Attacco frontale
Toh, sembra quasi che qualcosa inizi a muoversi in casa PK! Non solo alla sceneggiatura compare Secchi, che ha alle spalle già un po’ di storie Disney (anche una per MM e una per PK2), ma questa storia è pure la prima parte di una bilogia! Certo, questa cosa non viene annunciata nella (bella) copertina né all’inizio della storia, ma lo intuiamo alla fine e viene detto esplicitamente nel Backstage.
Attacco frontale (Secchi, A. Pastrovicchio) ci mostra come gli evroniani siano arrivati a progettare il coolflamizzatore planetario, un’arma che rende coolflame un intero pianeta in un batter d’occhio. Gorthan, mai come ora fissato con i versi del sommo Zartas, decide di usare l’arma sulla Terra, facendo in modo però anche di eliminare tutti i Guardiani. Per questo organizza una prova generale facendo attaccare lo stadio di Paperopoli da una frotta di Evroniani, e dato che il comanda dei Guardiani manda sulla Terra gli altri Guardiani che abbiamo conosciuto su PK # 010, Gorthan capisce di aver avuto l’intuizione decisiva.
La storia è più che buona, con buoni spunti e con un’idea valida dietro, non di storia fine a se stessa ma che si completa naturalmente con il prossimo numero. E’ il primo tempo, questo, che prepara gli avvenimenti per l’apice dell’avventura. I disegni di Alessandro Pastrovicchio sono perfetti per la storia, più volte ho detto che io preferisco suo fratello ma qui si supera! Basta vedere il suo Pikappa di pagina 34 o il suo Gorthan di pagina 21 per sbavare. Insomma, i segnali sono più che buoni! L’unica pecca, ma doverosa vista l’importanza della bilogia, è la presenza di quegli insulsi Guardiani come Volkin e Roknar… come già detto, mi stanno antipatici ma capisco il loro inserimento.
Uno: nessuno e centomila (Foschini, Urbano) conferma Emilio ai disegni delle brevi. Per il resto è una storiella simpatica e di poche pretese, apprezzabile l’omaggio a Barks (l’edicola di Barks Square) ma finale forzatamente “sdolcinato” tra Uno e Pikappa.
PK Mail parla del compleanno di Paperino, di fidanzate, di scendere giù a giocare, di scuola, di witchers da insultare… solita roba, ma sempre diversa e sempre divertente! Torna anche “Insegnatevi l’itagliano”, lol!
Il Backstage, come annunciato, sbandiera un po’ di tavole della storia del prossimo numero, anche se il PK Team si diverte a scrivere 3 trame diverse per mischiare le carte!
Il Teknoforum parla della redazione di 00channel.com ma come è costretto ad ammettere lo stesso Ambrosio i disegni sono “immagini d’archivio” della redazione del normale telegiornale che conoscevamo ai tempi delle prime due serie! Ma lol!
Pkonfidential intrattiene con garbata ironia, e L’Eco della Macchinetta ci racconta delle vacanze del PK Team: solo Vitaliano poteva portare tutta la combriccola a Bertonazzo Marina, un nome un programma!
PK – Pikappa (Frittole) # 26 – Il re guerriero
Numerone! E non scherzo, è uno dei migliori e pensare che il terreno è stato preparato nel numero precedente galvanizza ancora di più! Senza contare la copertina: disegnata non egregiamente, con un grottesco Uno azzurro (?!?), ha però un soggetto che ti stende, Pikappa vestito da generale evroniano.
Il re guerriero (Secchi, De Lorenzi/D’Ippolito) si concede una breve premessa per riprendere le fila del racconto, con il poema di Zartas incompleto che provoca inquietudine in Gorthan, i Guardiani a casa di Paperino e gli Evroniani che finiscono di sistemare le loro antenne per il pianeta, di modo da far funzionare il coolflamizzatore planetario. Ma subito la vicenda si fa interessante, con gli evroniani che attaccano in massa la Terra costringendo il comando dei Guardiani a mandare tutti i supereroi della galassia sul nostro mondo. Peccato che il piano di Gorthan funziona, e gli Evroniani riescono a coolflamizzare praticamente tutta la Terra e tutti i Guardiani. Alla fine rimangono solo Pikappa e Uno contro Gorthan, in un memorabile discorso. E quando sembra scoccata l’ora della Terra, Gorthan capisce il significato del poema incompleto di Zartas, e decide di non distruggere il nostro bel pianeta.
La storia ci offre battaglie memorabili, scenari di guerra su tutto il mondo, il vero e proprio attacco decisivo e in massa alla Terra da parte degli evroniani che ci si aspettava dall’inizio della serie e inoltre una crescita interiore di Gorthan che nel suo studio del sommo poeta arriva a un nuovo grado di riflessione sulle sue azioni.
Insomma, una storia epica che idealmente potrebbe anche chiudere la serie. Peccato per i disegni non soddisfacenti di De Lorenzi e D’Ippolito… mi dispiace dir così, ma salvo dei guizzi qualche volta il loro tratto non mi ha preso quasi per niente, guastandomi un po’ il godimento della storia che di per sé, ripeto, all’epoca era una manna.
La breve è L’ultimo lento (Badino, Dalena) con un’inutile storia sui viaggi nel tempo, inserendo Snail Man… bah e bah, non lascia granché Badino sulle pagine di PK.
Per il resto abbiamo la PK Mail che si occupa di scoprire il centesimo numero di PK, di autenticità delle lettere, di witchers e di soggettoni.
Il Backstage rinnova la consuetudine di pubblicare anteprime del prossimo numero, e stavolta schocka mostrando un Pikappa…morto!
Il Teknoforum ci mostra alcuni componimenti di Zartas, mentre il Pkonfidential indaga nello spazio bianco tra una vignetta e l’altra, in modo divertente, as usual. L’Eco della Macchinetta diverte nella media.
PK – Pikappa (Frittole) # 27 – Uno + Uno
Ormai si marcia a ritmo di numeri e situazioni quasi forzatamente “forti” e da shock. E’ il caso di Uno + Uno (Ambrosio, Cabella) di cui nel Backstage del numoer scorso si mostra la caduta di Pikappa. Il mistero è presto svelato però, nel 3059 Pikappa sarà ancora a vigilare sulla Terra perché la sua mente viene immessa in sofisticatissimi corpi artificiali. Uno volta che se ne danneggia uno, ce n’è un altro di ricambio. Il bello è che l’idea non l’ha avuta Uno, ma… Due! Eh sì, non poteva mancare la versione frittolata del gemello malvagio della nostra Intelligenza Artificiale preferita! Anche se qui non è cattivo, ma semplicemente un computer senza sentimenti, “solo” un agglomerato di regole. Il Pikappa del futuro decide così di tornare indietro nel tempo nel nostro presente grazie alla cronovela di Kronin per fermare Uno che sta creando Due. Il finale è inaspettato non tanto per la scelta del Pikappa del futuro, ma anche per la decisione che prende Uno legata alla sua coscienza di essere più di un freddo computer. E per un collegamento inaspettato con l’inizio della storia.
La storia è molto buona, forse non quanto gli ultimi due numeri ma siamo su buoni livelli. C’è l’avventura, c’è una piccola parentesi di introspezione e c’è il viaggio nel tempo. C’è la frittolata, ma quello è ovvio. E poi i disegni di Cabella mi sono piaciuti proprio tanto, a partire dalla tavola doppia con il titolo fino alla fine.
Vogliate gradire quale gentile omaggio…(Ambrosio, Barbaro) è una storia che sembra un divertissement stile la breve S.A.S. di Vitaliano di qualche numero fa, ma che in realtà si lega alla continuity perché si ritorna a parlare di Zondag! Certo, visto che la chiusura della serie penso fosse già nell’aria, immagino Ambrosio l’abbia fatto per chiudere una questione rimasta aperta che sapeva di non poter sviluppare in una storia lunga. E’ comunque degno di nota scoprire che un evroniano regredisce a spora in condizioni di forte rischi, e così è successo anche a Zondag. Bah, comunque mi ha fatto sorridere e ho apprezzato il tentativo di tappare il buco su Zondag.
La PK Mail si interroga ancora sul centenario pikappico portando una soluzione, poi c'è una risposta meravigliosa “Ma quanto ti hanno dato in matematica l’anno scorso? L’ergastolo?”), le sorti di Lukhaas (PK # 21) liquidate in una battuta, la lollosissima risposta sul fatto che Ambrosio non ha telefono ma usa piccioni viaggiatori con la labirintite per non farsi intercettare dalle spie aliene, e l’angolo della commozione. Tre pagine di divertimento puro, le vette massime della Posta di questa serie.
Sul Notebook l’unico accenno alla grande battaglia sulla Terra avvenuta un mese prima, mostrando articoli di giornale… peccato che nella storia è come se niente fosse successo.
Teknoforum ci mostra la Ducklair Tower del 3059 di proprietà di Pikappa, il tutto in 6 pagine addirittura! Il Pkonfidential gioca sui paradossi temporali e L’Eco della Macchinetta diverte con un Catenacci lupo mannaro.
PK – Pikappa (Frittole) # 028 – A nove secondi dalla fine
Ecco, questa è una storia inutile. E pure brutta, in generale, sotto tanti aspetti, segno della decadenza della rivista in questi ultimi numeri. Si punta ancora su un evento da shock e preoccupante, che pretende di avere continuity con un elemento del numero scorso ma senza esplicitarla e infine facendo un collage orrendo.
A nove secondi dalla fine (Foschini, Dalena/Gervasio/Rigano/Tosolini) non è una storia: sono in realtà tre storie distinte unite da una trama di fondo. Se questo pareva originale e ci stava sul primo speciale pikappico, qui è del tutto fuori luogo e dimostra al massimo l’incapacità di costruire una storia più lunga di quelle per "Topolino" senza spezzarla. In pratica Uno sta per essere distrutto da un virus trovato navigando tra i file dei Guardiani (e qui si ipotizza sia quello il motivo della sua fine che porterà all’avvento di Due visto un mese prima, cosa che immagina il lettore ma che non viene mai menzionata). Allora Pikappa va su un pianeta ad aiutare dei ribelli per prendere un materiale che servirà a salvare Uno, Lyla andrà alla Robolab per recuperare un’altra cosa e Lyo rovisterà nei suoi magazzini per trovare un terzo elemento utile. Per ciascuno dei 3 una diversa storia con un diverso disegnatore. Mah: la prima microtrama è banale, e anche Dalena non è al massimo della forma; la seconda vede uno che non sembra Rigano nemmeno se avesse avuto un crampo a una mano, non è di certo lui in barba ai credits, ma non riesco a capire chi sia, so solo che non mi piace; la terza vede un buon Tosolini all’opera, anche se rende Lyo un po’ basso. Da notare che è l’unica storia finora dove si fa accenno al suo essere un droide, ma non fa praticamente uso delle sue abilità (a parte che spacca un muro). Il “prologo” e l’ “epilogo” sono disegnati da un Gervasio sotto tono. Unica particolarità è che il titolo della storia appare solo alla fine, quando appunto mancano 9 secondi alla distruzione di Uno.
Bleah!
Indizi (Ambrosio, Cabella) è una breve un po’ insipida ma Angus fa meno la figura dell’idiota e ed è interessante vedere la parte superiore del fumetto ambientata nel passato e quella inferiore nel presente. Sperimentale. Buoni i disegni di Cabella.
La PK Mail si prende ancora 3 pagine per smentire i conti sul centesimo numero e stabilire che era 4 numeri fa, per sfottere le mail e le witchers, per sfottere un “soggettone” su PK che combatte con le Witch, e per prendere il giro un cosiddetto esperto di fumetto! Lol!
Inutile il Teknoforum, e anche il Backstage che è solo una marchetta per pubblicizzare la statuina dell’evroniano che sarebbe stata in vendita con Disney Parade n. 47.
D’intrattenimento il Pkonfidential, L’Eco della Macchinetta invece fa piegare dal ridere prendendo in giro Ambrosio!
PK – Pikappa (Frittole) # 029 – L’orologio del mondo
Numero difficile da giudicare, con pregi e difetti ma con questi ultimi che superano i pregi.
L’orologio del mondo (Ambrosio, D’Ippolito/De Lorenzi/Freccero/Mangiatordi) riunisce il bene di questa serie, cioè una bella avventura che si fa leggere e il ritorno di Kronin finalmente in una lunga, con il peggio, cioè la frittolata (che qui è quasi plagio) e 4 disegnatori su una sola storia, e stavolta non è che ci sono le microtram per fortuna. Comunque c’è di buono che i disegnatori sono quanto di meglio offra il pantheon di giovani artisti Disney, e realizzano un ottimo lavoro, ma lo stacco stilistico c’è e si nota.
Perché quasi plagio? Be’, penso di non offendere nessuno se dico che una trama che si basa su un grande nulla creato per errore durante un esperimento e partito dal futuro sta cancellando il tempo inesorabilmente, con cronopirata di turno che contatta Pikappa per salvare il tempo e l’universo, mi ricorda fin troppo la mitica e bellissima “Carpe Diem” di Francesco Artibani (PKNA # 14)! Qui è inserita tutta la manfrina su questo Orologio del mondo che è servito a costruire Time 0, ma per il resto non cambia molto. Se quindi l’avventura è buona, è troppo pesante il debito verso quell’illustre predecessore. Almeno con Due le cose erano diverse! Per i disegni invece nulla da dire: perfino D’Ippolito che avevo liquidato con troppa fretta qualche numero fa qui mi colpisce favorevolmente, così come De Lorenzi,, anche se i miei favoriti sono il bravissimo Mangiatordi e (pag. 18 è da sbavo) e l’eclettico e “rude” Freccero.
Black Dragon (Ambrosio, Gervasio) è un insulso quanto inutile tentativo di riprendere personaggi e ambientazione di “Nemico invisibile”: siamo a Little Tokyo, ci sono Jotaro e Kenzaburo e… c’è un’inutile avventura a sfondo magico che vorrebbe servire nella mente di Ambrosio a spiegare come anche nel mondo tecnologico di oggi esista la magia! Bah e bah…
La PK Mail informa e aggiorna sul fatto che arrivino molto più lettere di protesta contro questa serie di PK rispetto a quelle di elogi… il PK Team tenta di spiegare che di solito chi scrive lo fa per lamentarsi e che chi legge PK dalle origini è cresciuto. Sappiamo tutti che sono storie perché anch’io adesso a 21 anni se mi leggo uno dei PKNA o PK2 che ho noto una differenza qualitativa notevole rispetto a quello che mediamente ha saputo offrirci il Frittole. Per il resto tanti inviti ad andare giù a giocare, psicanalisti per Sisto e sbeffeggi ad Ambrosio.
Teknoforum illustra in 2 pagine la configurazione di Time 0 e poi include in altre due pagine un test (per metà solo divertimento) per entrare nella Tempolizia.
Il Pkonfidential si concentra sugli oggetti che vedremo nel futuro, e L’Eco della Macchinetta si concentra sulla gara di poesia in cui vince Catenacci.
PK – Pikappa (Frittole) # 030 – Vigilia bianca
Ecco un altro abominio, gemello perfetto di due numeri fa. Passi (a forza, ma passi) che come ci sono state le storie con riferimenti prettamente estivi nei mesi di agosto la storia del numero di dicembre sia a tema puramente natalizio, ma che questa sia un ignobile pastone di 3 trame diverse cje nulla hanno a che fare l’una con l’altra mi pare veramente ingiustificabile. Almeno in A nove secondi dalla fine c’era un labile filo conduttore, qua per niente. Vigilia Bianca (Ambrosio/Arrighini/Foschini, Barbaro/L. Pastrovicchio/Tosolini) è una summa dell’orrido. Cioè, è come se fossero 3 storie del "Topolino" della settimana di Natale. La prima con protagonista Pikappa che insieme agli altri Guardiani viene attirato in una trappola evroniana viene spezzata in 3 parti e intervallata delle altre due storielline (ritorna Krobs, visto in Trasporto valori, anche se qui perde il suo colore bianco e nero per prenderne uno marroncino uguale a quello della copertina del n. 22… bah! Inoltre è assistito da un socio che si esprime a versi, chiara scopizzat…ehm, citazione da Star Wars). In questa storia si salvano solo i disegni del Pastro. La seconda è insulsissima, vede Lyo che tenta di spiegare a Lyla e Uno la bellezza del Natale e dello spirito natalizio, e per farlo li porta su un pianeta dove è sempre Natale ma devono affrontare un robottone, tal Kill Bilious (ma pensa te, anche Tarantino… Arrighini, che combini?), si salvano solo alcune battute e i disegni di Barbaro. Infine Angus riesce per l’ennesima volta in questa terza serie a risolvere un caso per caso. Mamma mia che schifo.
Parlo subito del Backstage, in cui Ambrosio giustifica i 3 sceneggiatori e disegnatori perché si sono svegliati tardi a fare il numero e i tempi erano stretti… gliene fregava così tanto di PK, a quel punto, che si dimenticavano che dovevano commissionare le storie!
La breve è invece carina: Fumo e specchi (Ambrosio, Barbaro) parla parallelamente di un mago artista dell’evasione che fa uno spettacolo a Paperopoli, e nel contempo all’evasione che sotto il naso della città compie Vulnus Vendor.
La PK Mail si scatena con deliri vari, con lo spazio della critica costruttiva, dell’ottimista (che chiede quanto PK chiude, lol molto profetico) e della bella pensata.
Il Teknoforum parlando della Century a partire dalle memorie di Lyo contraddice quello che ai tempi dei primi numeri veniva affermato da Vitaliano su un Pkonfidential: Fausto disse (e io feci notare che si cambiava versione rispetto a PK 2) che la Century era un’industria tessile. Qui Ambrosio recupera invece quanto affermato in PK 2 # 7 e scrive che la Century produceva treni! Vabbè, poi una simpatica mappa dei sotterranei della fabbrica.
Il Pkonfidential probabilmente in risposta alle molte lettere pubblicate che chidevano di allegare gadget alla rivista, è interamente dedicato dalle 58 pagine (rimpicciolite eh, ma leggibili) di un manualetto di frasi filosofiche, una specie di prontuario per Pkers. Divertentissimo!
L’Eco della Macchinetta non è da meno, narrando dell’augurio natalizio del guru della direttora!
PK – Pikappa (Frittole) # 031 – Sotto zero
Toh, sembra che toccato il fondo si possa solo risalire, anche se di poco. Sotto zero (Ambrosio, fratelli Pastrovicchio) è infatti una storia abbastanza decente, sicuramente avventurosa. Pikappa viene chiamato da Birgit Q per risolvere un problema nato alla base artica della Robolab. Salterà fuori che il problema è un’energia di tipo alieno trovata su Titano, fortissima e incontrollabile perché sembrerebbe senziente. Di più, Pikappa scopre che c’è anche un altro alieno oltre alla forma d’energia, un omone grande e grosso che risponde al nome di Urk. Eh già, pure lui è stato frittolato. Ma al contrario che in PKNA dove apparteneva ad un’altra dimensione ed era finito nel nostro tempo per colpa del Razziatore, qui è un Guardiano del pianeta Thorian, che è stato distrutto per colpa dei Guardiani stessi che continuano ad accumulare schede su schede di informazioni poco edificanti sul loro conto. Fatto sta che anche la forma d’energia è un Guardiano dello stesso pianete, maestro di Urk, impazzito dopo la fine del loro pianeta. Con l’aiuto di Pikappa i due riescono a tornare nello spazio, ma i legami tra Pikappa e Birgit sono definitivamente spezzati. Una storia nella media che intrattiene e che almeno non copia pari pari l’Urk di PKNA. Buoni i disegni dei Pastro, meglio quelli di Lorenzo.
Il giudizio (Ambrosio, Gervasio) è una breve piuttosto interessante, in cui Gorthan sfida a duello un altro evroniano che vuole prendere il suo posto. Pikappa fa da arbitro, e sarà più che onesto. Dal Backstage capiamo che prende spunto da un episodio di Star Trek e alla fine della storia è citata la Marvel come nome di battaglia di un wrestler.
La PK Mail inizia a mettere la pulce nell’orecchio su grandi cambiamenti che stanno per arrivare, pubblica una foto di Catenacci/Bertoni e continua quello cha sa fare meglio, sbeffeggiare i suoi lettori.
Il Teknoforum indaga su Urk e sul suo pianeta (con disegni rigorosamente dei tempi d PKNA), e il Backstage mostra molti bozzetti e disegni a matita della storia breve, con alcune curiosità.
Il Pkonfidential si fa leggere, e L’Eco della Macchinetta sa molto di conclusione dell’epopea di questa splendida rubrica, una delle migliori di questa terza serie: infatti la macchinetta viene portata via per riparazioni e non si sa quando tornerà…
PK – Pikappa (Frittole) # 032 – The end?
La risposta è sì! E’ la fine di questo inglorioso ciclo di storie, e per l’occasione sono annichilite le rubriche solite e la storia ritorna ad essere una sola di 61 tavole come ai tempi d’oro e di conseguenza è eliminata la breve. Di più, la storia è particolarissima per molti motivi, curiosi e catastrofici.
The end? (Ambrosio/Cordara, Cabella/Gervasio/fratelli Pastrovicchio) è in tutto e per tutto un atto d’autoaccusa che il PK Team fa in merito allo sciagurato progetto di PK – Pikappa. La storia prende le mosse dal vano dove è stata riposta la spora di Zondag nella storia breve di PK # 27. Alcuni evroniani fedeli al generale decidono di farlo tornare in forma, e subito Zondag ordisce un piano assurdo per diventare imperatore di Evron. Rapisce Kronin e ruba la sua cronovela, e con essa torna al momento della nascita dei Guardiani della Galassia e impedisce che venga fondata l’alleanza. Intanto sulla Terra Vulnus Vendor trasforma con un suo gas ogni paperopolese in un mostro, ma all’improvviso tutta la storia va su un piano temporale diverso, uno senza Guardiani: Paperino consegna pizze a domicilio per il pizzaiolo baffuto visto in O.G.R.E., Angus Fangus è il direttore di Channel 00, Birgit lavora per lui e Lyla (fidanzata con Tyrrel Duckard) lo stima. Vulnus Vendor infine è uno stimato scienziato, benefattore dell’umanità e uomo più ricco del mondo. E’ ignoto come il solo fatto di far sparire i Guardiani possa aver cambiato tante cose che non c’entrano niente, mala nuova situazione è questa. A questo punto gli evroniani capeggiati da Zondag attaccano Paperopoli, e Paperino (che è finito per caso nella 00 Tower) insieme ad Angus, Vendor e Lyla (non Birgit che è già stata coolflamizzata) finiscono nei sotterranei del palazzo che ospita il web-giornale. Lì trovano una cella criogenica in cui riposava Juniper, aliena del pianeta Corona, che decide di aiutare i nostri ad affrontare gli evroniani. Intanto Zondag ha scoperto che a causa del suo piano gli evroniani sono diventato un popolo pacifico e amico di tutti, e mentre Juniper e Lyla muoiono per mano dei soldati evroniani, Zondag al culmine della rabbia uccide Vendor e avrebbe fare lo stesso con Paperino e Angus, ma un ologramma appare nella sala: è il Pikappa, che spiega a Paperino come eliminare Zondag e poi gli spiega cos’è successo, facendo trasparire dalle sue parole di essere il nostro Pikappa, quello originale che abbiamo conosciuto nelle prime due serie.
Alla fine Paperino e Angus riescono a scappare e tornare sulla Terra, chiedendosi cosa accadrà domani e affermando di non sapere cosa riservi il futuro.
Una fine indegna, codarda e umiliante per una serie che di certo non è nata né continuata sotto una buona stella. Oltre al Pikappa originario, altre strane citazioni che si rintracciano sono la panoramica di Paperopoli vista all’inizio del primo numero (e presente nel poster allegato) con un’altra torre al posto della Ducklair Tower, Flagstarr il fattorino di Channel 00 nella prima serie, la locandina di un film intitolato “Antico futuro” come la storia di PKNA # 18, con lo stesso disegno della copertina di quel numero ma al posto di PK abbiamo Everett Ducklair che risulta essere pure il regista del film, Paperina e Qui Quo Qua coolflamizzati, il generale Wisecube, la citazione di “Patemi” e vabbè, la già citata Juniper. Dal punto di vista grafico, se la prima parte non sembra essere peggio dell’andazzo degli ultimi numeri grazie a un Cabella decente, Gervasio non si spreca a migliorare la parabola discendente che lo contraddistingueva recentemente mentre tanto Lorenzo quando Alessandro (ma specie quest’ultimo) Pastrovicchio fanno del loro peggio per disegnare a casaccio, tanto che le facce dei personaggi cambiano a seconda dell’uno o dell’altro, e l’esempio più eclatante è su Juniper che ci diventa pure bionda nell’ultima vignetta in cui appare (oltre ad essere fin troppo mascolina fin dall’inizio, tanto da renderla non accostabile se non per il nome alla Juniper di PK 2).
Un abominio di trama e di disegni quindi, un pastrocchio che vuole solo chiudere alla peggio questa serie abbandonata dai lettori e dagli autori.
Il resto del giornale è composto da un editoriale all’inizio, dove Pikappa annuncia la fine della terza serie e l’uscita il mese dopo di PK Realoaded. Poi c’è Aria nuova a PK! In cui i simpaticoni mettono per 3 pagine foto dei componenti del PK Team affiancati da pupazzi, che sarebbero stagisti e nuovi acquisti del futuro PK Team. Infine il Teknoforum si prodiga di mostrare per 6 pagine tavole, disegni e copertine di PKNA con poche parole di presentazione della saga, e infine la dichiarazione chiara sul fatto che dal mese successivo sarebbe arrivata la ristampa di PKNA. In realtà quelle parole farebbero pensare anche al fatto che intanto che andava avanti la ristampa il PK Team avrebbe lavorato su nuove idee da pubblicare alla fine del Reloaded, ma così come sappiamo non è stato.
C’è anche L’Eco della Macchinetta a dir il vero, ma consiste solo dell’immagine di pezzi meccanici (probabilmente della macchinetta in riparazione, vedi numero precedente) con la scritta “Stiamo lavorando per voi. Come sempre, del resto”. Mah.
E così è finita. Un lavoro immane, più di quel che credessi, questa analisi dettagliata dei 32 numeri che la Disney Italia ha fatto uscire per questa terza sciagurata serie. Chi me l’ha fatto fare? Me lo chiedo anch’io, non vedendo un soldo per quest’opera. Ma sentivo che c’era bisogno di avere un qualcosa di più argomentato su questa serie, che essendo sempre sommariamente considerata merda (permettetemi il termine) non ha goduto di attenzione ai particolari e anche nello sterminato web non si trovano recensioni o commenti sui singoli numeri di PK – Pikappa. Nemmeno nei forum pikappici.
Il significato del mio lavoro, oltre a quello di coprire un buco nell’analisi delle testate pikappiche, è stato quello di rivivere le storie che io leggevo mese dopo mese in diretta in quegli anni e cercare di offrire il mio punto di vista sulla questione, punto di vista che ho cercato di rendere il più oggettivo possibile nonostante molte volte probabilmente non lo sono stato. Il punto di vista di uno che prima di iniziare questa serie aveva letto solo un terzo di PKNA e tutto PK 2 (cioè un punto di vista strambo). Volevo soprattutto mostrare come ci fossero stati degli episodi più che buoni, delle storie appassionanti e coinvolgenti anche in questa serie, oltre a storie che hanno pagato il caro prezzo della qualità per la ridotta lunghezza della storia e l’abbassamento del target di riferimento. Volevo far vedere come Ambrosio tra il 2002 e il 2004 non fosse ancora quel nemico per tutti gli amanti di fumetto Disney, come è adesso, ma sapeva anche realizzare belle storie godibili e appassionanti. Volevo fornire una guida per chi stesse leggendo in questi mesi per la prima volta la serie, nella ristampa offerta dalle pagine di Paperinik Cult.
E volevo in definitiva dire che quindi, nonostante davvero in media (dunque non sempre, anzi) il livello qualitativo si fosse abbassato, molte avventure sarebbero potute essere apprezzate, e la serie valutata meglio, se non fosse quasi totalmente la versione frittole dei personaggi e degli eventi delle prime due serie di PK. Se si fosse voluto dare un’altra identità segreta a Paperino, sempre in una Paperopoli di un’altra dimensione, con un costume nuovo e personaggi nuovi e situazioni un po’ varie e diverse, anche con l’abbassamento di target la serie non sarebbe stata così bistrattata.
Un tentativo di revisionismo storico il mio, insomma, che vuole gettare nuove luci su quel progetto che verso la fine non godeva della fiducia di nessuno. Ovviamente ci saranno lacune e mancanze, come riferimenti a fumetti/telefilm/film/libri che non ho colto (specie da parte di Ambrosio), e invito chiunque ne sappia di più a commentare. Così come invito chiunque a dire la sua in merito al mio studio da questa serie.
So che sono “approfondimenti destinati a far discutere…” (cit.)
Toh, una delle migliori storie del tanto vituperato creatore di WoM. I Senzanome (Ambrosio, Dalena) è infatti una storia epica, epocale e importante, nonché bella. Eh sì, una storia matura in cui si iniziano a mischiare le carte. Ambrosio osa, mostrando come i Guardiani della Galassia non siano per forza solo buoni, ma abbiamo anche loro scheletri nell’armadio. Come questi supersoldati che vorrebbe eliminare senza lasciare tracce, ma quando Pikappa capirà cosa sta succedendo si ribellerà. Ma Ambrosio spinge ancora di più il pedale del pathos, e fa sì che anche se l’eroe non vorrebbe prendere quella decisione, alla fine in modo molto commovente la vicenda finisce come doveva finite. Con un colpo di scena, la morta del generale Zondag. Insomma, vari sconvolgimenti nella continuity, e la narrazione inoltre è molto suggestiva grazie alla serie di flashback di Paperino giocatore di baseball ai tempi del liceo. Molto d’impatto per gli sviluppi paralleli della trama. Dalena si dà da fare realizzando dei disegni che non sono ottimi ma in alcuni punti convincono moltissimo. Quindi apprezzo, anche per cose come l’Evroniano che durante la battaglia cade con paracadute-ombrellino! Lol!
Fuori orario (Cordara, L. Pastrovicchio) è la breve, la prima (e unica) totalmente no-words, come scrive il PK Team nei credits. Alla fine di una giornata di lavoro Birigt Q fa dei movimentati straordinari. Dovendo giocarsi tutto solo sui disegni, la scelta per Lorenzo direi che è stata azzeccata, a parte una certa eccessiva rigidezza nel corpo di Birgit avvolto nell’asciugamano. Per il resto perfetto, mi complimento anche con Cordara per l’idea.
La PK Mail parte omaggiando Paolo Bonolis, per poi prendere il via e sbeffeggiare un po’ tutti. In Backstage Ambrosio ci mostra tre tavole che gli sono state tolte dal PK Team perché troppo prolisse (ecco che iniziavano a nascere i difetti nel prode Stefano…), operazione molto interessante e di cui mi complimento. Pkonfidential che riprende a far ridere un po’, conclusione del Master con nessun laureato e L’Eco della Macchinetta very lol.
PK – Pikappa (Frittole) # 018 – Lo spirito della città
Dalla copertina e dal titolo che vi campeggiava ci si sarebbe aspettati una mega-storia. Invece Lo spirito della città (Cordara, Barbaro) è una storia abbastanza nella norma, buona e godibile ma nulla di che. Ci si ricorda che esiste Birgit Q (dopo averla usata solo nel #4, come comparsa del numero con Tyrrel e nella breve dello scorso numero). Qui appare in tutta la sua ambiguità, e Barbaro è bravo a disegnare lei come Pikappa come Paperopoli, anche se mi sembra calato da L’Eracolatore. Ho apprezzato la pioggia che dura per tutta la storia e il rendere Paperopoli una città viva, come Gotham City, come la Città Senza Nome, come le città dei detective haro-boliled o come la Bologna dell’ispettore Coliandro. E’ infatti un’avventura molto urbana quella che Pikappa vive, nella metropolitana, sui tetti delle città coi gargoyles e tra la criminalità organizzata. Molto d’atmosfera, è bello vedere l’amicizia di Uno verso Paperino fatta però intuire dolcemente.
Oltre la Maschera (Piani, L. Pastrovicchio) vede il ritorno del misterioso sceneggiatore dell’orrida Turisti dallo spazio. Qui se la cava meglio, per fortuna, creando una storiella che sa di già visto ma diverte. Pastrovicchio molto calante.
PK Mail in grande spolvero, ritorna in auge il dilemma: Ma la Gallazzi era quella che rispondeva alla posta? Lol, che ridere, era un tormentone che da PK 2 ci si stava trascinando, ma oggi sappiamo la verità…
Teknoforum, che parla delle spie di Evron, annoia, mentre intrattiene piacevolmente il Pkonfidential, che per l’occasione natalizia offre due pagine bonus dedicate alle Feste dei personaggi di PK. Ironico che ci sia più continuity qui che nelle storie, dato che si citano articoli scritti da Fausto nel numero di dicembre dell’anno prima! Divertentissima la lista dei veglioni a tema a Paperopoli! E lolloso L’Eco della Macchinetta che sbeffeggia alla grande Ambrosio ma sempre in stile natalizio!
PK – Pikappa (Frittole) # 019 – Il campione
Numero particolare questo, non è schifoso ma nemmeno eccelso. Il campione (Piani, A. Patrovicchio) parla di alcuni misteriosi rapimenti dei Guardiani. Pikappa è chiamato sulla base Guardian Core per essere protetto, dato che si teme sia la prossima vittima, ma insieme al figlio del comandante della base il nostro eroe svelerà il mistero. Storia non certo nuova, né troppo esaltante se non in alcuni momenti. Impazzano invece i momenti divertenti o che così vorrebbero essere, coi due inviati dei guardiani a casa di Paperino, con l’amico del ragazzino che aiuta Pikappa e Paperino che vuole vedere la partita (basta! Ha stufato l’immagine di Donald come l’italiano medio che pensa solo a vedersi la partita in TV!!!). Piani migliore rispetto alle sue prime storie, ma è ancora mediocre. Il mio meno favorito dei fratelli Pastrovicchio se la cavicchia realizzando disegni che in alcune vignette gridano pietà ma in altre si riscatta. Indeciso. Il Notebook prima della storia ricorda la morte di Zondag.
Ma la perla del numero, inaspettatamente, è la breve. Tutta la verità (Ambrosio, Urbano) dopo tanto, troppo tempo ridà un senso alla presenza delle storie brevi in appendice al numero, dopo troppe storielle squallide. Ambrosio recupera il personaggio di Everett Ducklair che latitava dal primo numero per mostrare in una storia intelligente come il destino di Uno sia segnato! Peccato che questa minaccia non avrà seguito nella serie. Belli i disegni “tranquilli” di Urbano.
La PK Mail si scatena con numerosi lettori da mandare giù a giocare, La volpe del mese e la foto di Ambrosio con le orecchie di Spock, in risposta ad un lettore che ha notato la somiglianza di molte sue trame con quelle di Star Trek…
Teknoforum inutilotto, per non parlar dell’Omnimanuale. Pkonfidenatial poco interessante. L’eco della Macchinetta invece diverte un sacco con l’equivoco del fax!
PK – Pikappa (Frittole) # 020 – I cacciatori
Ecco, questo sì che è un bel numero. Ormai l’andazzo della serie è chiaro come il sole, si sta naufragando pian piano, ma di tanto in tanto sembra che ci vogliano dare un segnale di speranza. Come la breve del numero scorso, o come la lunga di questo numero.
I cacciatori (Ambrosio, L. Pastrovicchio) non parla solo di tre mercenari spaziali pagati dal Gorthan per eliminare Pikappa. Sebbene questa sia la trama portante e sia anche raccontata molto bene sia narrativamente che grazie ai disegni del Pastro in forma più che buon stavolta (specie confrontato col fratello all’opera il numero scorso). Ma la cosa che più colpisce è una certa dose di dubbi interiori di Paperino, che si chiede perché Uno abbia scelto proprio lui come Guardiano della Terra e se sia stata davvero una scelta giusta. E questi dubbi lo prendono a inizio storia (con tanto di flashback dal primo numero) così come durante lo svolgimento, fino a quando alla fine capisce i motivi che lo qualificano come supereroe e in una parziale ammenda del titolo della prima storia di questa serie, non è supereroe per caso. Mi ha molto preso sia per l’introspezione che per l’azione.
S.A.S. Specie Aliene Sconosciute (Vitaliano, Intini) segna il ritorno di Fausto alla scrittura di una breve di PK a distanza di 10 numeri, e la prima volta che muove il personaggio di Pikappa. Storie che non sa di nuovissimo forse (come gli verrà fatto notare fra un paio di numeri nella Posta) ma che sa divertire e ci mostra un Pikappa che fa figuracce ma non ne risulta svilito. Merito anche dei disegni dell’Intini, che dà al papero espressioni azzeccatissime.
La PK Mail è un florilegio di folle divertimento e di sberleffi, ormai è rodata, ed è bello vedere i tormentoni come lo scendere giù a giocare o le lettere delle Witchers. Anche la Posta evronniana si difende bene.
Teknoforum non entusiasmante, Backstage invece molto gustoso e ricco: bozzetti preparatori sui 3 mercenari, le cover scartate, e pure una preview del prossimo numero, e con un bel po’ di tavole. Piatto ricco ci offre l’Ambrosio!
Pkonfidential abbastanza buono con alcune notizie curiose e divertenti che ci è inventato Vitaliano. Vitaliano che con L’Eco della Macchinetta si supera con la storia di Ambrosio che, causa foto sul numero scorso, fa innamorare una vulcaniana. Se pensiamo che nella posta del prossimo numero viene citata ancora questa storia, appare chiaro come la continuity nella terza serie di PK ci sarebbe stata se l’avessimo lasciata in mano a Fausto!
PK – Pikappa (Frittole) # 021 – Serie zeta
Serie zeta (Badino, Gervasio) è una storia abbastanza inutile. E mi spiace dirlo, perché uno degli sceneggiatori considerati tra le nuove leve come Sergio Badino si vede che cerca di creare una storia nuova e con risvolto interessante. Peccato che invece la storia non mi convinca appieno e ci veda tante falle. Già la copertina che mostra gli Ultrasgorbi cattivi quando invece nella realtà sono buoni mi smonta un po’, ma poi anche il fatto che i regista sia un alieno o che il suo discepolo lo abbia tradito vendendosi agli evroniani si tuffa nei cliché e non porta a nulla di buono. Bella la conclusione a effetto però, se non fosse che non porterà mai a nulla. Carina l’idea di rendere Paperino un fan dei film a basso budget. I veramente pessimi disegni di Gervasio (che ricordavo molto più in gamba) completano l’opera.
Fuori programma (Arrighini, Rigano) non risolleva le sorti del giornale, dato che propone Angus all’ennesima bruta figura. Anche se stavolta tutta la situazione mi ha molto divertito specie per la reazione del giornalista nelle ultime due tavole, devo dire, eh… ma i disegni del sempre magnifico Rigano sono sprecati in questa storiellina.
PK Mail divertente e folle, Teknoforum molto interessante davvero e molto chiaro, Backstage che gioca a trovare tutte le citazioni cinefile nella storia lunga. Il Pkonfdential fa un’eccezione alla solita veste per proporre la trama dell’ultimo film del regista che appare in Serie zeta e tre pagine di sceneggiatura assurde, in puro stile demenziale/Vitaliano. Stile dell’ Eco della Macchinetta, un pochino sottotono stavolta.
PK – Pikappa (Frittole) # 022 – Trasporto valori
Il capolavoro del metafumetto in Disney! Eh già, perché non si può non pensare una cosa del genere e non divertirsi leggendo Trasporto valori (Sisti, Turconi). Il leggendario sceneggiatore dei tre numeri zero di PKNA si presta a scrivere una storia per la serie che ha abortito quella da lui creata, e in questa storia marcia proprio su una delle cose che più mal disponevano i fan del pikappero: il fatto che l’eroe fosse alle “dipendenze” di Uno e dei Guardiani. Giocando sull’essere alle dipendenze, ecco che Sisti fa entrare Pikappa in sciopero finchè non gli verrà erogato regolare stipendio, sfruttando un cavillo nel contratto dei Guardiani. E il bello è che nonostante lo sconcerto di Uno la divisione finanza dei Guardiani dà ragione alla richiesta e manda un’astronave carica dello stipendio! Lol, la storia si fa assurda e parodistica, poi per giustificare se stessa Sisti imbastisce che i pirati rapinano la nave e Pikappa deve intervenire, ma il succo della storia resta lo stesso. Alla fine Paperino ci prende gusto e chiede pure le ferie! Una storia unica nel suo genere per come prende in giro in modo molto sottile un aspetto di questa tanto vituperata serie. Sisti ne approfitta pure per citare la battuta “Spara!” dal Numero Zero! I disegni di Turconi si difendono bene, peccato per la copertina che oltre a essere brutta c’azzecca poco e niente con la storia.
Paradosso (Ambrosio, Perissinotto) è una storia tutta sbagliata. Ho capito, Stefano, che a Kronin ci tenevi, ma allora dovevo darti da fare e usarlo di più. Dopo che non compare dall’ottavo numero, il cronopirata sbuca in questa breve che lo svilisce in una trama inutile e già vista, con un uso offensivo dei paradossi temporali. Per completare la bruttura, la Perissinotto non è la disegnatrice adatta a una storia del genere, va bene per le brevi al femminile con Lyla ma non per Pikappa e Kronin, nemmeno in una storia fuffa come questa. Bah.
PK Mail in forma, con La volpe del mese e lettere assurde. Teknoforum abbastanza interessante basandosi sulle tecniche di abbordaggio dei pirati spaziali e sul valore di un metallo prezioso. L’inedito spazio PKriticoni è abbastanza inutile, un po’ di molleggiamenti demenziali su recensioni di opere inesistenti, niente di che. Il Pkonfidential diverte un po’ più della media, e L’Eco della Macchinetta è assurdo e folle quanto basta a divertirmi.
PK – Pikappa (Frittole) # 023 – Senza via di scampo
Numero nella media, una media che sta sempre più pericolosamente diventando uno stagno in cui adagiarsi. Intendiamoci, non è che Senza via di scampo (Foschini, Dalena) sia una brutta storia, ma ha ben poco da dire. Pikappa deve entrare in un museo che una volta era un carcere, dove un pazzo sta tenendo in ostaggio un sacco di ostaggi. A chi chiedere aiuto se non all’unico detenuto che evase da lì? Niente di nuovo sotto il sole, per quella ch è una delle primissime opere di un esordiente alla sceneggiatura, Michele Foschini, che non brilla ma non fa danni eccessivi. Belli i disegni di Dalena, se non convincono con Uno e a volte con Pikappa stesso, ecco che il cattivo e il detenuto che aiuta l’eroe sono tratteggiati in maniera esemplare. Storia che scivola via. Da notare il titolo esageratamente sensazionalista, se collegato alla trama, abitudine che ci accompagnerà nei prossimi numeri.
Reazione a catena (Cordara, Urbano) non è il programma di Pupo, ma il titolo della breve. Una breve che diverte, che non ha a che fare né con Pikappa né coi suoi comprimari, stavolta è proprio uguale a un riempitivo di "Topolino"! Però diverte sempre il cliché delle catastrofi che capitano da un niente come non rispondere al telefono. Urbano bravo, ormai sembra abbonato alle brevi.
PK Mail nella norma, Backstage molto allettante concentrandosi tutto sulla preview del prossimo numero mostrando un bel po’ di tavole in bianco e nero con qualche commento. L’abitudine di invogliare il lettore all’acquisto del numero successivo diventerà un’altra costante di questi ultimi 10 numeri del giornale. Comunque ai tempi galvanizzava.
Teknoforum ci mostra le schede sui due criminali conosciuti nella storia. In Pkonfidential Vitaliano si concentra sulla risata inventando assurde opere d’arte moderna e nell’Eco della Macchinetta si festeggia il compleanno del giovane Petruccelli! Lol la discoteca con le suonerie dei cellulari!
PK – Pikappa (Frittole) # 024 – Nemico invisibile
Non facciamo in tempo ad abituarci al nuovo arrivato tra gli sceneggiatori che subito ci viene proposta una nuova storia dello stesso! Nemico invisibile (Foschini, Perissinotto) è una storia molto migliore della precedente, tanto di cappello allo sceneggiatore. A parte il continuo cambiare lavoro di Paperino che è proprio snervante (belli i tempi in cui era fattorino a Channel 00 o vigilante della Starcorp… eh ma lì eravamo in un’altra dimensione, quella vera!) vediamo come un essere misterioso e invisibile sia uscito dell’oceano e risucchi tutta l’energia e la corrente che trova. Inseguendolo, Pikappa si ritrova a Little Tokyo, il quartiere giapponese di Paperopoli. Qui incontra Kenzaburo Tenai e suo nipote Jotaro, e la storia prende una piega orientale. Kenzaburo era insegnante di una disciplina che univa combattimento a riflessione, e insegna a Pikappa come combattere guardando dentro al proprio cuore, trovando la paura e sconfiggendola insieme al nemico. Le tavole in cui combattono bendati sono da antologia, è bello vedere Pikappa in una versione così atipica. Ovviamente gli insegnamenti filosofici del maestro gli serviranno per trovare la creatura, e scoprire che non voleva far altro che tornare a casa. Una storia molto buona, che sottolinea le particolarità della cultura orientale e che offre riflessioni oltre che azione che pure c’è. E rivaluto persino la Perissinotto, che avevo bollato come non adatta a storie di questo tipo pochi numeri fa, e che qui invece se la cava benissimo in molte pose di Pikappa. Inoltre rende omaggio lla cultura dei manga apporofittando dell’ambientazione, e vedere un Pikappa con la fascia in testa e il bastone (a mò di Tartaruga Ninja) fin dalla copertina è un bel connubio, per una cosa “one-shot”. Così come le gocciolone di imbarazzo che scendono un paio di volte a qualcuno. Dettagli e omaggi piacevoli.
Il Pozzo (Ambrosio, Mangiatordi) è una storia che può apparire scontata ma non lo è. Finalmente vediamo la terribile fucina di esperimenti degli evroniani, dove vengono mandati i soggetti da punire che fungono da cavie. E assistiamo al controllo periodico che Gorthan compie per vedere se finalmente è nata una nuova razza di evroniano che ridia all’impero i fasti di un tempo. Finale a sopresa, ironico e crudele allo stesso tempo. E l’Ambrosio del 2004.
La PK Mail promette serietà e non la mantiene (meno male!), pubblicizza Kylion con il solito spot divertente, la rubrica Che soggettone raggiunge altri livelli di grottesco e… sorpresa! Si pubblica la foto di Foschini e della Perissinotto al mare! Ma lol!
Il Backstage ci mostra i bozzetti preparatori per disegnare la Tokyo family e le prove di copertina, mentre il Teknoforum si concentra (una delle rare volte) sulla breve, analizzando la struttura del Pozzo e mostrando come uno degli esperimenti mostrati nella storia sia Zoryn direttamente da PK#002, vantandosi della continuity… bah!
Pkonfidential si concentra su un possibile esperimento che condurrebbe uno scienziato che che incontriamo nella storia principale, e L’Eco della Macchinetta mostra i rischi del mangiare dalla Ballerani!
PK – Pikappa (Frittole) # 25 – Attacco frontale
Toh, sembra quasi che qualcosa inizi a muoversi in casa PK! Non solo alla sceneggiatura compare Secchi, che ha alle spalle già un po’ di storie Disney (anche una per MM e una per PK2), ma questa storia è pure la prima parte di una bilogia! Certo, questa cosa non viene annunciata nella (bella) copertina né all’inizio della storia, ma lo intuiamo alla fine e viene detto esplicitamente nel Backstage.
Attacco frontale (Secchi, A. Pastrovicchio) ci mostra come gli evroniani siano arrivati a progettare il coolflamizzatore planetario, un’arma che rende coolflame un intero pianeta in un batter d’occhio. Gorthan, mai come ora fissato con i versi del sommo Zartas, decide di usare l’arma sulla Terra, facendo in modo però anche di eliminare tutti i Guardiani. Per questo organizza una prova generale facendo attaccare lo stadio di Paperopoli da una frotta di Evroniani, e dato che il comanda dei Guardiani manda sulla Terra gli altri Guardiani che abbiamo conosciuto su PK # 010, Gorthan capisce di aver avuto l’intuizione decisiva.
La storia è più che buona, con buoni spunti e con un’idea valida dietro, non di storia fine a se stessa ma che si completa naturalmente con il prossimo numero. E’ il primo tempo, questo, che prepara gli avvenimenti per l’apice dell’avventura. I disegni di Alessandro Pastrovicchio sono perfetti per la storia, più volte ho detto che io preferisco suo fratello ma qui si supera! Basta vedere il suo Pikappa di pagina 34 o il suo Gorthan di pagina 21 per sbavare. Insomma, i segnali sono più che buoni! L’unica pecca, ma doverosa vista l’importanza della bilogia, è la presenza di quegli insulsi Guardiani come Volkin e Roknar… come già detto, mi stanno antipatici ma capisco il loro inserimento.
Uno: nessuno e centomila (Foschini, Urbano) conferma Emilio ai disegni delle brevi. Per il resto è una storiella simpatica e di poche pretese, apprezzabile l’omaggio a Barks (l’edicola di Barks Square) ma finale forzatamente “sdolcinato” tra Uno e Pikappa.
PK Mail parla del compleanno di Paperino, di fidanzate, di scendere giù a giocare, di scuola, di witchers da insultare… solita roba, ma sempre diversa e sempre divertente! Torna anche “Insegnatevi l’itagliano”, lol!
Il Backstage, come annunciato, sbandiera un po’ di tavole della storia del prossimo numero, anche se il PK Team si diverte a scrivere 3 trame diverse per mischiare le carte!
Il Teknoforum parla della redazione di 00channel.com ma come è costretto ad ammettere lo stesso Ambrosio i disegni sono “immagini d’archivio” della redazione del normale telegiornale che conoscevamo ai tempi delle prime due serie! Ma lol!
Pkonfidential intrattiene con garbata ironia, e L’Eco della Macchinetta ci racconta delle vacanze del PK Team: solo Vitaliano poteva portare tutta la combriccola a Bertonazzo Marina, un nome un programma!
PK – Pikappa (Frittole) # 26 – Il re guerriero
Numerone! E non scherzo, è uno dei migliori e pensare che il terreno è stato preparato nel numero precedente galvanizza ancora di più! Senza contare la copertina: disegnata non egregiamente, con un grottesco Uno azzurro (?!?), ha però un soggetto che ti stende, Pikappa vestito da generale evroniano.
Il re guerriero (Secchi, De Lorenzi/D’Ippolito) si concede una breve premessa per riprendere le fila del racconto, con il poema di Zartas incompleto che provoca inquietudine in Gorthan, i Guardiani a casa di Paperino e gli Evroniani che finiscono di sistemare le loro antenne per il pianeta, di modo da far funzionare il coolflamizzatore planetario. Ma subito la vicenda si fa interessante, con gli evroniani che attaccano in massa la Terra costringendo il comando dei Guardiani a mandare tutti i supereroi della galassia sul nostro mondo. Peccato che il piano di Gorthan funziona, e gli Evroniani riescono a coolflamizzare praticamente tutta la Terra e tutti i Guardiani. Alla fine rimangono solo Pikappa e Uno contro Gorthan, in un memorabile discorso. E quando sembra scoccata l’ora della Terra, Gorthan capisce il significato del poema incompleto di Zartas, e decide di non distruggere il nostro bel pianeta.
La storia ci offre battaglie memorabili, scenari di guerra su tutto il mondo, il vero e proprio attacco decisivo e in massa alla Terra da parte degli evroniani che ci si aspettava dall’inizio della serie e inoltre una crescita interiore di Gorthan che nel suo studio del sommo poeta arriva a un nuovo grado di riflessione sulle sue azioni.
Insomma, una storia epica che idealmente potrebbe anche chiudere la serie. Peccato per i disegni non soddisfacenti di De Lorenzi e D’Ippolito… mi dispiace dir così, ma salvo dei guizzi qualche volta il loro tratto non mi ha preso quasi per niente, guastandomi un po’ il godimento della storia che di per sé, ripeto, all’epoca era una manna.
La breve è L’ultimo lento (Badino, Dalena) con un’inutile storia sui viaggi nel tempo, inserendo Snail Man… bah e bah, non lascia granché Badino sulle pagine di PK.
Per il resto abbiamo la PK Mail che si occupa di scoprire il centesimo numero di PK, di autenticità delle lettere, di witchers e di soggettoni.
Il Backstage rinnova la consuetudine di pubblicare anteprime del prossimo numero, e stavolta schocka mostrando un Pikappa…morto!
Il Teknoforum ci mostra alcuni componimenti di Zartas, mentre il Pkonfidential indaga nello spazio bianco tra una vignetta e l’altra, in modo divertente, as usual. L’Eco della Macchinetta diverte nella media.
PK – Pikappa (Frittole) # 27 – Uno + Uno
Ormai si marcia a ritmo di numeri e situazioni quasi forzatamente “forti” e da shock. E’ il caso di Uno + Uno (Ambrosio, Cabella) di cui nel Backstage del numoer scorso si mostra la caduta di Pikappa. Il mistero è presto svelato però, nel 3059 Pikappa sarà ancora a vigilare sulla Terra perché la sua mente viene immessa in sofisticatissimi corpi artificiali. Uno volta che se ne danneggia uno, ce n’è un altro di ricambio. Il bello è che l’idea non l’ha avuta Uno, ma… Due! Eh sì, non poteva mancare la versione frittolata del gemello malvagio della nostra Intelligenza Artificiale preferita! Anche se qui non è cattivo, ma semplicemente un computer senza sentimenti, “solo” un agglomerato di regole. Il Pikappa del futuro decide così di tornare indietro nel tempo nel nostro presente grazie alla cronovela di Kronin per fermare Uno che sta creando Due. Il finale è inaspettato non tanto per la scelta del Pikappa del futuro, ma anche per la decisione che prende Uno legata alla sua coscienza di essere più di un freddo computer. E per un collegamento inaspettato con l’inizio della storia.
La storia è molto buona, forse non quanto gli ultimi due numeri ma siamo su buoni livelli. C’è l’avventura, c’è una piccola parentesi di introspezione e c’è il viaggio nel tempo. C’è la frittolata, ma quello è ovvio. E poi i disegni di Cabella mi sono piaciuti proprio tanto, a partire dalla tavola doppia con il titolo fino alla fine.
Vogliate gradire quale gentile omaggio…(Ambrosio, Barbaro) è una storia che sembra un divertissement stile la breve S.A.S. di Vitaliano di qualche numero fa, ma che in realtà si lega alla continuity perché si ritorna a parlare di Zondag! Certo, visto che la chiusura della serie penso fosse già nell’aria, immagino Ambrosio l’abbia fatto per chiudere una questione rimasta aperta che sapeva di non poter sviluppare in una storia lunga. E’ comunque degno di nota scoprire che un evroniano regredisce a spora in condizioni di forte rischi, e così è successo anche a Zondag. Bah, comunque mi ha fatto sorridere e ho apprezzato il tentativo di tappare il buco su Zondag.
La PK Mail si interroga ancora sul centenario pikappico portando una soluzione, poi c'è una risposta meravigliosa “Ma quanto ti hanno dato in matematica l’anno scorso? L’ergastolo?”), le sorti di Lukhaas (PK # 21) liquidate in una battuta, la lollosissima risposta sul fatto che Ambrosio non ha telefono ma usa piccioni viaggiatori con la labirintite per non farsi intercettare dalle spie aliene, e l’angolo della commozione. Tre pagine di divertimento puro, le vette massime della Posta di questa serie.
Sul Notebook l’unico accenno alla grande battaglia sulla Terra avvenuta un mese prima, mostrando articoli di giornale… peccato che nella storia è come se niente fosse successo.
Teknoforum ci mostra la Ducklair Tower del 3059 di proprietà di Pikappa, il tutto in 6 pagine addirittura! Il Pkonfidential gioca sui paradossi temporali e L’Eco della Macchinetta diverte con un Catenacci lupo mannaro.
PK – Pikappa (Frittole) # 028 – A nove secondi dalla fine
Ecco, questa è una storia inutile. E pure brutta, in generale, sotto tanti aspetti, segno della decadenza della rivista in questi ultimi numeri. Si punta ancora su un evento da shock e preoccupante, che pretende di avere continuity con un elemento del numero scorso ma senza esplicitarla e infine facendo un collage orrendo.
A nove secondi dalla fine (Foschini, Dalena/Gervasio/Rigano/Tosolini) non è una storia: sono in realtà tre storie distinte unite da una trama di fondo. Se questo pareva originale e ci stava sul primo speciale pikappico, qui è del tutto fuori luogo e dimostra al massimo l’incapacità di costruire una storia più lunga di quelle per "Topolino" senza spezzarla. In pratica Uno sta per essere distrutto da un virus trovato navigando tra i file dei Guardiani (e qui si ipotizza sia quello il motivo della sua fine che porterà all’avvento di Due visto un mese prima, cosa che immagina il lettore ma che non viene mai menzionata). Allora Pikappa va su un pianeta ad aiutare dei ribelli per prendere un materiale che servirà a salvare Uno, Lyla andrà alla Robolab per recuperare un’altra cosa e Lyo rovisterà nei suoi magazzini per trovare un terzo elemento utile. Per ciascuno dei 3 una diversa storia con un diverso disegnatore. Mah: la prima microtrama è banale, e anche Dalena non è al massimo della forma; la seconda vede uno che non sembra Rigano nemmeno se avesse avuto un crampo a una mano, non è di certo lui in barba ai credits, ma non riesco a capire chi sia, so solo che non mi piace; la terza vede un buon Tosolini all’opera, anche se rende Lyo un po’ basso. Da notare che è l’unica storia finora dove si fa accenno al suo essere un droide, ma non fa praticamente uso delle sue abilità (a parte che spacca un muro). Il “prologo” e l’ “epilogo” sono disegnati da un Gervasio sotto tono. Unica particolarità è che il titolo della storia appare solo alla fine, quando appunto mancano 9 secondi alla distruzione di Uno.
Bleah!
Indizi (Ambrosio, Cabella) è una breve un po’ insipida ma Angus fa meno la figura dell’idiota e ed è interessante vedere la parte superiore del fumetto ambientata nel passato e quella inferiore nel presente. Sperimentale. Buoni i disegni di Cabella.
La PK Mail si prende ancora 3 pagine per smentire i conti sul centesimo numero e stabilire che era 4 numeri fa, per sfottere le mail e le witchers, per sfottere un “soggettone” su PK che combatte con le Witch, e per prendere il giro un cosiddetto esperto di fumetto! Lol!
Inutile il Teknoforum, e anche il Backstage che è solo una marchetta per pubblicizzare la statuina dell’evroniano che sarebbe stata in vendita con Disney Parade n. 47.
D’intrattenimento il Pkonfidential, L’Eco della Macchinetta invece fa piegare dal ridere prendendo in giro Ambrosio!
PK – Pikappa (Frittole) # 029 – L’orologio del mondo
Numero difficile da giudicare, con pregi e difetti ma con questi ultimi che superano i pregi.
L’orologio del mondo (Ambrosio, D’Ippolito/De Lorenzi/Freccero/Mangiatordi) riunisce il bene di questa serie, cioè una bella avventura che si fa leggere e il ritorno di Kronin finalmente in una lunga, con il peggio, cioè la frittolata (che qui è quasi plagio) e 4 disegnatori su una sola storia, e stavolta non è che ci sono le microtram per fortuna. Comunque c’è di buono che i disegnatori sono quanto di meglio offra il pantheon di giovani artisti Disney, e realizzano un ottimo lavoro, ma lo stacco stilistico c’è e si nota.
Perché quasi plagio? Be’, penso di non offendere nessuno se dico che una trama che si basa su un grande nulla creato per errore durante un esperimento e partito dal futuro sta cancellando il tempo inesorabilmente, con cronopirata di turno che contatta Pikappa per salvare il tempo e l’universo, mi ricorda fin troppo la mitica e bellissima “Carpe Diem” di Francesco Artibani (PKNA # 14)! Qui è inserita tutta la manfrina su questo Orologio del mondo che è servito a costruire Time 0, ma per il resto non cambia molto. Se quindi l’avventura è buona, è troppo pesante il debito verso quell’illustre predecessore. Almeno con Due le cose erano diverse! Per i disegni invece nulla da dire: perfino D’Ippolito che avevo liquidato con troppa fretta qualche numero fa qui mi colpisce favorevolmente, così come De Lorenzi,, anche se i miei favoriti sono il bravissimo Mangiatordi e (pag. 18 è da sbavo) e l’eclettico e “rude” Freccero.
Black Dragon (Ambrosio, Gervasio) è un insulso quanto inutile tentativo di riprendere personaggi e ambientazione di “Nemico invisibile”: siamo a Little Tokyo, ci sono Jotaro e Kenzaburo e… c’è un’inutile avventura a sfondo magico che vorrebbe servire nella mente di Ambrosio a spiegare come anche nel mondo tecnologico di oggi esista la magia! Bah e bah…
La PK Mail informa e aggiorna sul fatto che arrivino molto più lettere di protesta contro questa serie di PK rispetto a quelle di elogi… il PK Team tenta di spiegare che di solito chi scrive lo fa per lamentarsi e che chi legge PK dalle origini è cresciuto. Sappiamo tutti che sono storie perché anch’io adesso a 21 anni se mi leggo uno dei PKNA o PK2 che ho noto una differenza qualitativa notevole rispetto a quello che mediamente ha saputo offrirci il Frittole. Per il resto tanti inviti ad andare giù a giocare, psicanalisti per Sisto e sbeffeggi ad Ambrosio.
Teknoforum illustra in 2 pagine la configurazione di Time 0 e poi include in altre due pagine un test (per metà solo divertimento) per entrare nella Tempolizia.
Il Pkonfidential si concentra sugli oggetti che vedremo nel futuro, e L’Eco della Macchinetta si concentra sulla gara di poesia in cui vince Catenacci.
PK – Pikappa (Frittole) # 030 – Vigilia bianca
Ecco un altro abominio, gemello perfetto di due numeri fa. Passi (a forza, ma passi) che come ci sono state le storie con riferimenti prettamente estivi nei mesi di agosto la storia del numero di dicembre sia a tema puramente natalizio, ma che questa sia un ignobile pastone di 3 trame diverse cje nulla hanno a che fare l’una con l’altra mi pare veramente ingiustificabile. Almeno in A nove secondi dalla fine c’era un labile filo conduttore, qua per niente. Vigilia Bianca (Ambrosio/Arrighini/Foschini, Barbaro/L. Pastrovicchio/Tosolini) è una summa dell’orrido. Cioè, è come se fossero 3 storie del "Topolino" della settimana di Natale. La prima con protagonista Pikappa che insieme agli altri Guardiani viene attirato in una trappola evroniana viene spezzata in 3 parti e intervallata delle altre due storielline (ritorna Krobs, visto in Trasporto valori, anche se qui perde il suo colore bianco e nero per prenderne uno marroncino uguale a quello della copertina del n. 22… bah! Inoltre è assistito da un socio che si esprime a versi, chiara scopizzat…ehm, citazione da Star Wars). In questa storia si salvano solo i disegni del Pastro. La seconda è insulsissima, vede Lyo che tenta di spiegare a Lyla e Uno la bellezza del Natale e dello spirito natalizio, e per farlo li porta su un pianeta dove è sempre Natale ma devono affrontare un robottone, tal Kill Bilious (ma pensa te, anche Tarantino… Arrighini, che combini?), si salvano solo alcune battute e i disegni di Barbaro. Infine Angus riesce per l’ennesima volta in questa terza serie a risolvere un caso per caso. Mamma mia che schifo.
Parlo subito del Backstage, in cui Ambrosio giustifica i 3 sceneggiatori e disegnatori perché si sono svegliati tardi a fare il numero e i tempi erano stretti… gliene fregava così tanto di PK, a quel punto, che si dimenticavano che dovevano commissionare le storie!
La breve è invece carina: Fumo e specchi (Ambrosio, Barbaro) parla parallelamente di un mago artista dell’evasione che fa uno spettacolo a Paperopoli, e nel contempo all’evasione che sotto il naso della città compie Vulnus Vendor.
La PK Mail si scatena con deliri vari, con lo spazio della critica costruttiva, dell’ottimista (che chiede quanto PK chiude, lol molto profetico) e della bella pensata.
Il Teknoforum parlando della Century a partire dalle memorie di Lyo contraddice quello che ai tempi dei primi numeri veniva affermato da Vitaliano su un Pkonfidential: Fausto disse (e io feci notare che si cambiava versione rispetto a PK 2) che la Century era un’industria tessile. Qui Ambrosio recupera invece quanto affermato in PK 2 # 7 e scrive che la Century produceva treni! Vabbè, poi una simpatica mappa dei sotterranei della fabbrica.
Il Pkonfidential probabilmente in risposta alle molte lettere pubblicate che chidevano di allegare gadget alla rivista, è interamente dedicato dalle 58 pagine (rimpicciolite eh, ma leggibili) di un manualetto di frasi filosofiche, una specie di prontuario per Pkers. Divertentissimo!
L’Eco della Macchinetta non è da meno, narrando dell’augurio natalizio del guru della direttora!
PK – Pikappa (Frittole) # 031 – Sotto zero
Toh, sembra che toccato il fondo si possa solo risalire, anche se di poco. Sotto zero (Ambrosio, fratelli Pastrovicchio) è infatti una storia abbastanza decente, sicuramente avventurosa. Pikappa viene chiamato da Birgit Q per risolvere un problema nato alla base artica della Robolab. Salterà fuori che il problema è un’energia di tipo alieno trovata su Titano, fortissima e incontrollabile perché sembrerebbe senziente. Di più, Pikappa scopre che c’è anche un altro alieno oltre alla forma d’energia, un omone grande e grosso che risponde al nome di Urk. Eh già, pure lui è stato frittolato. Ma al contrario che in PKNA dove apparteneva ad un’altra dimensione ed era finito nel nostro tempo per colpa del Razziatore, qui è un Guardiano del pianeta Thorian, che è stato distrutto per colpa dei Guardiani stessi che continuano ad accumulare schede su schede di informazioni poco edificanti sul loro conto. Fatto sta che anche la forma d’energia è un Guardiano dello stesso pianete, maestro di Urk, impazzito dopo la fine del loro pianeta. Con l’aiuto di Pikappa i due riescono a tornare nello spazio, ma i legami tra Pikappa e Birgit sono definitivamente spezzati. Una storia nella media che intrattiene e che almeno non copia pari pari l’Urk di PKNA. Buoni i disegni dei Pastro, meglio quelli di Lorenzo.
Il giudizio (Ambrosio, Gervasio) è una breve piuttosto interessante, in cui Gorthan sfida a duello un altro evroniano che vuole prendere il suo posto. Pikappa fa da arbitro, e sarà più che onesto. Dal Backstage capiamo che prende spunto da un episodio di Star Trek e alla fine della storia è citata la Marvel come nome di battaglia di un wrestler.
La PK Mail inizia a mettere la pulce nell’orecchio su grandi cambiamenti che stanno per arrivare, pubblica una foto di Catenacci/Bertoni e continua quello cha sa fare meglio, sbeffeggiare i suoi lettori.
Il Teknoforum indaga su Urk e sul suo pianeta (con disegni rigorosamente dei tempi d PKNA), e il Backstage mostra molti bozzetti e disegni a matita della storia breve, con alcune curiosità.
Il Pkonfidential si fa leggere, e L’Eco della Macchinetta sa molto di conclusione dell’epopea di questa splendida rubrica, una delle migliori di questa terza serie: infatti la macchinetta viene portata via per riparazioni e non si sa quando tornerà…
PK – Pikappa (Frittole) # 032 – The end?
La risposta è sì! E’ la fine di questo inglorioso ciclo di storie, e per l’occasione sono annichilite le rubriche solite e la storia ritorna ad essere una sola di 61 tavole come ai tempi d’oro e di conseguenza è eliminata la breve. Di più, la storia è particolarissima per molti motivi, curiosi e catastrofici.
The end? (Ambrosio/Cordara, Cabella/Gervasio/fratelli Pastrovicchio) è in tutto e per tutto un atto d’autoaccusa che il PK Team fa in merito allo sciagurato progetto di PK – Pikappa. La storia prende le mosse dal vano dove è stata riposta la spora di Zondag nella storia breve di PK # 27. Alcuni evroniani fedeli al generale decidono di farlo tornare in forma, e subito Zondag ordisce un piano assurdo per diventare imperatore di Evron. Rapisce Kronin e ruba la sua cronovela, e con essa torna al momento della nascita dei Guardiani della Galassia e impedisce che venga fondata l’alleanza. Intanto sulla Terra Vulnus Vendor trasforma con un suo gas ogni paperopolese in un mostro, ma all’improvviso tutta la storia va su un piano temporale diverso, uno senza Guardiani: Paperino consegna pizze a domicilio per il pizzaiolo baffuto visto in O.G.R.E., Angus Fangus è il direttore di Channel 00, Birgit lavora per lui e Lyla (fidanzata con Tyrrel Duckard) lo stima. Vulnus Vendor infine è uno stimato scienziato, benefattore dell’umanità e uomo più ricco del mondo. E’ ignoto come il solo fatto di far sparire i Guardiani possa aver cambiato tante cose che non c’entrano niente, mala nuova situazione è questa. A questo punto gli evroniani capeggiati da Zondag attaccano Paperopoli, e Paperino (che è finito per caso nella 00 Tower) insieme ad Angus, Vendor e Lyla (non Birgit che è già stata coolflamizzata) finiscono nei sotterranei del palazzo che ospita il web-giornale. Lì trovano una cella criogenica in cui riposava Juniper, aliena del pianeta Corona, che decide di aiutare i nostri ad affrontare gli evroniani. Intanto Zondag ha scoperto che a causa del suo piano gli evroniani sono diventato un popolo pacifico e amico di tutti, e mentre Juniper e Lyla muoiono per mano dei soldati evroniani, Zondag al culmine della rabbia uccide Vendor e avrebbe fare lo stesso con Paperino e Angus, ma un ologramma appare nella sala: è il Pikappa, che spiega a Paperino come eliminare Zondag e poi gli spiega cos’è successo, facendo trasparire dalle sue parole di essere il nostro Pikappa, quello originale che abbiamo conosciuto nelle prime due serie.
Alla fine Paperino e Angus riescono a scappare e tornare sulla Terra, chiedendosi cosa accadrà domani e affermando di non sapere cosa riservi il futuro.
Una fine indegna, codarda e umiliante per una serie che di certo non è nata né continuata sotto una buona stella. Oltre al Pikappa originario, altre strane citazioni che si rintracciano sono la panoramica di Paperopoli vista all’inizio del primo numero (e presente nel poster allegato) con un’altra torre al posto della Ducklair Tower, Flagstarr il fattorino di Channel 00 nella prima serie, la locandina di un film intitolato “Antico futuro” come la storia di PKNA # 18, con lo stesso disegno della copertina di quel numero ma al posto di PK abbiamo Everett Ducklair che risulta essere pure il regista del film, Paperina e Qui Quo Qua coolflamizzati, il generale Wisecube, la citazione di “Patemi” e vabbè, la già citata Juniper. Dal punto di vista grafico, se la prima parte non sembra essere peggio dell’andazzo degli ultimi numeri grazie a un Cabella decente, Gervasio non si spreca a migliorare la parabola discendente che lo contraddistingueva recentemente mentre tanto Lorenzo quando Alessandro (ma specie quest’ultimo) Pastrovicchio fanno del loro peggio per disegnare a casaccio, tanto che le facce dei personaggi cambiano a seconda dell’uno o dell’altro, e l’esempio più eclatante è su Juniper che ci diventa pure bionda nell’ultima vignetta in cui appare (oltre ad essere fin troppo mascolina fin dall’inizio, tanto da renderla non accostabile se non per il nome alla Juniper di PK 2).
Un abominio di trama e di disegni quindi, un pastrocchio che vuole solo chiudere alla peggio questa serie abbandonata dai lettori e dagli autori.
Il resto del giornale è composto da un editoriale all’inizio, dove Pikappa annuncia la fine della terza serie e l’uscita il mese dopo di PK Realoaded. Poi c’è Aria nuova a PK! In cui i simpaticoni mettono per 3 pagine foto dei componenti del PK Team affiancati da pupazzi, che sarebbero stagisti e nuovi acquisti del futuro PK Team. Infine il Teknoforum si prodiga di mostrare per 6 pagine tavole, disegni e copertine di PKNA con poche parole di presentazione della saga, e infine la dichiarazione chiara sul fatto che dal mese successivo sarebbe arrivata la ristampa di PKNA. In realtà quelle parole farebbero pensare anche al fatto che intanto che andava avanti la ristampa il PK Team avrebbe lavorato su nuove idee da pubblicare alla fine del Reloaded, ma così come sappiamo non è stato.
C’è anche L’Eco della Macchinetta a dir il vero, ma consiste solo dell’immagine di pezzi meccanici (probabilmente della macchinetta in riparazione, vedi numero precedente) con la scritta “Stiamo lavorando per voi. Come sempre, del resto”. Mah.
E così è finita. Un lavoro immane, più di quel che credessi, questa analisi dettagliata dei 32 numeri che la Disney Italia ha fatto uscire per questa terza sciagurata serie. Chi me l’ha fatto fare? Me lo chiedo anch’io, non vedendo un soldo per quest’opera. Ma sentivo che c’era bisogno di avere un qualcosa di più argomentato su questa serie, che essendo sempre sommariamente considerata merda (permettetemi il termine) non ha goduto di attenzione ai particolari e anche nello sterminato web non si trovano recensioni o commenti sui singoli numeri di PK – Pikappa. Nemmeno nei forum pikappici.
Il significato del mio lavoro, oltre a quello di coprire un buco nell’analisi delle testate pikappiche, è stato quello di rivivere le storie che io leggevo mese dopo mese in diretta in quegli anni e cercare di offrire il mio punto di vista sulla questione, punto di vista che ho cercato di rendere il più oggettivo possibile nonostante molte volte probabilmente non lo sono stato. Il punto di vista di uno che prima di iniziare questa serie aveva letto solo un terzo di PKNA e tutto PK 2 (cioè un punto di vista strambo). Volevo soprattutto mostrare come ci fossero stati degli episodi più che buoni, delle storie appassionanti e coinvolgenti anche in questa serie, oltre a storie che hanno pagato il caro prezzo della qualità per la ridotta lunghezza della storia e l’abbassamento del target di riferimento. Volevo far vedere come Ambrosio tra il 2002 e il 2004 non fosse ancora quel nemico per tutti gli amanti di fumetto Disney, come è adesso, ma sapeva anche realizzare belle storie godibili e appassionanti. Volevo fornire una guida per chi stesse leggendo in questi mesi per la prima volta la serie, nella ristampa offerta dalle pagine di Paperinik Cult.
E volevo in definitiva dire che quindi, nonostante davvero in media (dunque non sempre, anzi) il livello qualitativo si fosse abbassato, molte avventure sarebbero potute essere apprezzate, e la serie valutata meglio, se non fosse quasi totalmente la versione frittole dei personaggi e degli eventi delle prime due serie di PK. Se si fosse voluto dare un’altra identità segreta a Paperino, sempre in una Paperopoli di un’altra dimensione, con un costume nuovo e personaggi nuovi e situazioni un po’ varie e diverse, anche con l’abbassamento di target la serie non sarebbe stata così bistrattata.
Un tentativo di revisionismo storico il mio, insomma, che vuole gettare nuove luci su quel progetto che verso la fine non godeva della fiducia di nessuno. Ovviamente ci saranno lacune e mancanze, come riferimenti a fumetti/telefilm/film/libri che non ho colto (specie da parte di Ambrosio), e invito chiunque ne sappia di più a commentare. Così come invito chiunque a dire la sua in merito al mio studio da questa serie.
So che sono “approfondimenti destinati a far discutere…” (cit.)