[Disney] Disney d'Autore

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Immagine

    C'è da dire che non potevo certo stare lì a guardare!
    La recensione di Vii per Tempi.it è molto ben fatta e l'ho letta con soddisfazione, ma non potevo esimermi dal dire anche la mia, qui ;)
    Ho ricevuto il Disney d'Autore dedicato a Fabio Celoni come regalo di Natale, ma solo negli scorsi giorni sono riuscito ad affrontarne la lettura... ed è stato un bel leggere, non c'è che dire.
    La formula di Disney d'Autore rimane invariata rispetto alle tre precedenti uscite: l'autore protagonista sceglie le storie da racchiudere nel volume, e si occupa anche di presentarle ad una ad una con una paginetta (in un paio di casi anche di più, se la storia lo richiede per diversi motivi) nella quale può raccontare aneddoti sulla realizzazione di quell'avventura e strategie stilistiche messe in campo in quell'occasione.
    Unica voce extra-protagonista è, come sempre, quella della persona a cui viene affidata al prefazione, in questo caso Tito Faraci che scrive delle belle cose sul disegnatore con cui ha avuto alcune significative collaborazioni disneyane (Agente Gambadilegno, il caso è tuo!, qui contenuta, ma anche una delle storie migliori di PK-Frittole - Creature dagli Abissi - senza contare la miniserie di PKNA Io sono Xadhoom).

    La selezione di storie è quantomai azzeccata. Divise in tre sezioni, la prima di queste risulta assai ampia perché si occupa di raccogliere le storie che Celoni ha disegnato negli anni '90 per Topolino, prima del suo passaggio bonelliano ed extra-italiano che l'ha tenuto lontano dal settimanale per una decina d'anno. La seconda contiene due significative incursioni in PKNA con Spore! e un episodio della già citata Io sono Xadhoom, per la precisione Arena. La terza contiene semplicemente Dracula di Bram Topker, che segna il ritorno di Celoni sul "Topo" dopo la lunga assenza a cui accennavo.
    È in questa ultima parte del libro che l'autore spende più parole: il lavoro su Dracula è stato così impegnativo, eccitante e rivoluzionario per i canoni estetici disneyani che meritava un discorso approfondito del lavoro che vi è stato dietro, e per quanto riguarda l'esperienza pikappica vien da sé che su un progetto tanto ardito e scoppiettante il disegnatore abbia voluto soffermarsi maggiormente nello spiegare il proprio lavoro sulle pagine del magazine. L'aneddoto in cui ha sgobbato a casa dell'amico e collega Paolo Mottura per farsi aiutare a finire in tempo le tavole è splendido perché restituisce un clima particolarmente denso e avventuroso in cui questi artisti si muovevano nei primissimi albi di PKNA, cosa che ho riscontrato anche in occasionali chiacchierate con altri disegnatori del periodo. È da notare poi che Spore! viene presentata qui in bianco e nero, per la prima volta, per far risaltare meglio il tratto di Celoni e la china senza l'appesantimento dei colori. Personalmente preferisco la versione originale, perché le tavole del disegnatore, ancorché magnifiche e immaginifiche, a volte non risultano molto chiare su quello che rappresentano, e l'assenza di colore non aiuta. Resta comunque una versione inedita della storia e come tale è un documento prezioso da avere.

    La prima sezione del libro è più "di formazione" e permette di vedere l'evoluzione del tratto di Celoni nelle sue prime prove targate anni '90. Interessante l'inizio con i tre Porcellini, così come la possibilità di notare che il tratto dell'autore nelle prime storie (Zio Paperone e il segno di distinzione, Zio Paperone e il pifferaio tragico) era già abbastanza riconoscibile, diverso dallo standard per morbidezza e linea piuttosto ricercata. Chiaramente il tutto era meno marcato rispetto a quanto sarebbe diventato negli anni successivi, e l'influenza più classica è forte, ma si intravede quello che diventerà. È stato molto bello ritrovare una delle storie natalizie che più porto nel cuore, forse perché nel 1995 era il primo "Topo" di Natale che leggevo in diretta (la storia in questione è Soul Papers), e anche i primi passi con Topolinia, come la già citata faraciana che vede un ottimo Gambadilegno protagonista o uno degli episodi dei Mercoledì di Pippo (Come Nasce uno Stellone) che guadagna molto proprio grazie alla parte grafica, visto che nella sceneggiatura risulta uno degli episodi più deboli della serie, di cui sono normalmente un estimatore.

    Si tratta insomma di un volume prezioso, forse il migliore della serie insieme al secondo (dedicato a Giorgio Cavazzano): sfogliare questo tomo è una vera e propria gioia per gli occhi, in ogni pagina prendono vita delle tavole assolutamente fantastiche, dove i personaggi acquistano nuova vita acquisendo quasi il dono dell'animazione. E il tutto parte da una copertina magnifica, che starei a contemplare per ore :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Torna a “Fumetto Disney”