[Spillati Disney] PKNA: Paperinik New Adventures

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • PK Il Mito # 16 - Divieto di Azione

    Immagine

    La primavera di quel lontano (argh!) anno 2000 si stava trasformando in estate, quando comparvero in edicola i tre albi ristampati in questo volume. Tre episodi fuori dalle varie sottotrame principali, che però sono davvero delle belle storie.
    Un Solo Respiro è Bruno Enna. Un bel Bruno Enna. Non sarà forse la migliore storia sua che ho letto, questa a base di poteri esp, deliri di onnipotenza e dolci sentimenti sani e meno sani: ma ci si trova tutta la poesia dell'autore e la sua visione della vita. I disegni di Mottura contribuiscono senz'altra a rendere bene l'atmosfera dell'avventura.
    A proposito di Mottura, proprio a lui è rivolta l'intervista a fine volume:una delle migliori di questi primi 16 volumi a mio parere, in cui Paolo parla a ruota libera facendo percepire chiaramente al lettore la sua grandissima passione, per il suo lavoro in generale e per PK in particolare. Racconta dell'evoluzione del suo tratto, inizialmente sperimentale quasi fine a sè stesso, per poi diventare introspettivo, al servizio di storie più intimiste (cita l'Enna di Robophobia, una delle migliori storie di Frittole); parla delle sue idee su colori e coloristi, dell'importanza del bianco nelle tavole, della follia grafica esagerata delle sue brevi, della regia molto personale che dava alle tavole, di due aneddoti pikappici interessanti e divertentissimi! L'intervista chiude, al solito, con la spiegazione dell'importanza che ha avuto PK fino ai giorni nostri, ma ancor più che nelle precedenti lo fa in una maniera davvero partecipe e sentita. :)

    Agdy Days non è una storia epocale o memorabile, ma Macchetto compone comunque una trama suggestiva, che fonde magia, credenze mitiche, misteri dello spazio e alta finanza. Un tale guazzabuglio difficilmente poteva partorire una storia davvero riuscita, ma l'autore ha comunque consegnato una buona prova delle varie potenzialità della serie. Emilio Urbano qui lo trovo in forma smagliante.

    La Sindrome di Ulisse ha un titolo che davvero ti incuriosisce e ti sprona a leggere con interesse la storia. Prima collaborazione tra Katja Centomo e Francesco Artibani, ancor prima di Red Whale e tutto quello che avrebbe portato loro nel nuovo millennio, si tratta di una bellissima e suggestiva avventura che esplora bene il tema del rispetto per l'ambiente, e che celebra il mare nella sua bellezza ma anche nella sua ambiguità. Farlo attraverso un vecchio lupo di mare, un moderno cacciatore di relitti, un villaggio di pescatori che ha paura del nuovo e alcuni loschi individui che hanno giocato con cose più grandi di loro, be', sono tutti tocchi di classe, che vengono esaltati dai disegni - mamma mia, mamma mia! - stupendi di Manuela Razzi. Perché ha disegnato solo una breve dello Speciale 00 e poi basta, dopo questa storia, perché???

    Il volume si completa con le Trip's Strip che, per quanto ne dica il buon max, a me piacciono molto ancor oggi e le trovo tra le migliori serie di brevi di tutto PKNA. Però ammetto anche che gli aspetti che max evidenzia, sul racconto per ragazzi incentrato sulla vita dei ragazzi, è effettivamente presente, pur con toni parodistici verso gli stilemi di quel tipo di narrazione. Quindi non te ne voglio, amico, ciò vuol solo dire che non sono ancora uscito dall'adolescenza lunga :P
    Infine, oltre all'intervista, ecco tre interessanti pagine sullo studio dei colori per La Sindrome di Ulisse.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Bramo ha scritto: Il volume si completa con le Trip's Strip che, per quanto ne dica il buon max, a me piacciono molto ancor oggi e le trovo tra le migliori serie di brevi di tutto PKNA.
    Ah, ma anch'io :)
    Bramo ha scritto:Quindi non te ne voglio, amico, ciò vuol solo dire che non sono ancora uscito dall'adolescenza lunga :P
    Ah, ma neanch'io :D
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • PK Il Mito # 17 - Istante Infinito

    Immagine

    Gran bel volume. Contiene due storie decisamente importanti a livello di continuity pikappica, e poi lo speciale dell'estate 2000 a cui sono affettivamente molto legato.
    Tempo al Tempo (Enna/Barbaro) si occupa di chiudere con una mossa a sorpresa una delle due sottotrame principali della serie, nonché la mia preferita: quella dei viaggi nel tempo, che qui a causa della microcontrazione divengono impossibili. Bruno Enna per l'occasione presenta tutto il cast di cronotizi visti in PKNA, da Vostok a Newton, dai 3 capi dell'Organizzazione a Odin Eidolon, arrivando ovviamente al Razziatore e a Trip. La storia sa coniugare perfettamente l'ironia che gioca spesso con il paradossale e il pathos che una storia così importante richiedeva, che si rivela nella sua malinconia proprio nelle tavole conclusive. Bello che in una storia ambientata nel futuro lo sceneggiatore si diverta a mostrare prima un'avventure on the road e poi uno scontro in una città fantasma da film western, cioè le antitesi della fantascienza. I disegni di Barbaro, con il loro tratto sporco, regalano tavole a tratti suggestive e a tratti meno, che nel complesso offrono comunque un buon lavoro.
    Sul Lato Oscuro (Cordara/Migheli) si occupa invece di chiudere l'altro grande filone della serie, quello che vede protagonisti gli Evroniani. Dopo che gli alieni viola hanno visto il loro impero disgregarsi nello scontro finale di Xadhoom, decidono di trattare la pace con i terrestri, ma una fitta rete di bugie, interessi personali e doppi giochi mette a rischio tutto... e tutti! La storia di per sé non è niente di eccezionale, ma l'idea di mostrare come il proprio tornaconto dettato da avidità e fame di gloria emerga senza problemi anche in situazioni di interesse pubblico è sicuramente un quid in più, una riflessione molto matura e interessante. Menzione speciale all'ottima ultima tavola, che mostra come il PK Team avesse a cuore la continuity della serie in tutto e per tutto, sfoggiando un gran colpo di classe. Commento negativo invece ai disegni della Migheli, che su "Topolino" in quegli anni faceva cose egrege, quasi barbucciane, ma che in questa storia non riesce a ricavarsi i suoi spazi nella tavola, offrendo personaggi che non sembrano trovarsi a loro agio.
    A corredo di queste due belle avventure ci sono i primi due episodi dell'ultima serie di brevi pikappiche, Lo Zen e la Fisica dei Quanti (Sisti, Turconi), divertenti episodi che vedono Everett Ducklair alle prese con la vita in monastero: divertenti, scritte benissimo e disegnate e colorate da un Turconi in stato di grazia.
    Super, lo Speciale 00, consta di una raccolta di storie brevi ad opera di gente validissima del calibro di Faraci, Artibani, Enna, che illustravano a vario titolo quali fossero i segreti della carriera di supereroe. Queste piccole avventure fuori continuity rappresentarono il mio primissimo contatto con PK e non smetterà mai di ringraziare ogni singolo sceneggiatore e disegnatore che ha lavorato a quell'albo per aver realizzato quelle storie esattamente così.
    Ovviamente quello Speciale non sarebbe stato lo stesso senza il fotoromanzo di Bertoni! Vitaliano scatenato sfrutta al meglio lo spazio e la scansione narrativa che gli viene data per far vivere a Bertoni la sua avventura più epica, la sua storia più leggendaria. Il volume dell'attuale ristampa fortunatamente include questo gioiello, che anche riletto oggi non perde un grammo della freschezza e dell'ironia fulminante che aveva 12 anni fa.

    Bertoni è il vero protagonista di questa diciassettesima uscita: infatti a lui è dedicato l'unico contenuto speciale del volume, un articolo composto da una breve introduzione con tanto di foto dall'espressione emblematica, e poi dalla riproposizione di ben 3 servizi che lo vedevano protagonista: quello del Capodanno al Fiji, quello degli Oskar vinti a Sanremo e quello dell'incontro con la Reggina. Micidiali, anche questi contributi si rivelano irresistibili anche oggi.
    Un Berton-numero coi fiocchi.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Apperò. Applausi per l'editoriale del #43, che tra il serio e il faceto riassume in poche righe secoli di disquisizioni sul concetto Tempo. Davvero, concordo su tutta la linea.
    Ma ciancio alle bande, chè il tempo è danaro. I paradossi spaziotemporali coinvolgono anche la redazione, con la Schwartz che ridiventa caposervizio e Sisto caporedattore assieme alla new entry (si fa per dire) Lidia Cannatella. PKNA viene curato da Sisto e Catenacci e, dato che due teste sono meglio di una, si ha l'impressione che si voglia arrivare a Pk2 con una certa cura e, magari, un po' di logica consequenzialità. Ecco dunque che Tempo al tempo contiene un riferimento alla gita lunare del numero successivo e si sbarazza con nonchalance di Razziatore, Trip e Paperopoli del XXIII° secolo. Ma non solo: come sappiamo, su Odin e Lyla accade/è accaduto/accadrà un cronopasticcio redazionale; eppure qui Enna parla di timescape che non oscilla più ma che potrebbe oscillare di nuovo, di tanto in tanto; e non parla neppure di cancellazione della Tempolizia, ma di un suo riassestamento. Insomma, Enna e curatori si tengono sul vago, così che al #48 ognuno possa dare la lettura che più gli aggrada. Certo, molto dipende dall'interpretazione che si dà al Tempo personificato preso a calci da Trip. Se lo si interpreta come il Futuro da scrivere che spodesta il Destino già scritto, allora probabilmente i viaggi temporali finiscono davvero (con i viaggi nel tempo il Futuro è già scritto). Se invece si considera il sogno come una tipica trollata di Enna e del PkTeam, allora tutto può essere.
    L'albo in sè non è affatto male, peccato soltanto per un balloon del Razziatore non zigrinato, errore già presente nell'ultima Trip's strip del mese prima. Pregio del numero è secondo me il rapporto Paperinik-Razziatore, così sciolto e naturale, ma per qualche motivo mi sono piaciute anche le citazioni ai Nirvana (?). Peraltro "Cobrain" ha anche un secondo significato, dato che il cervello del droide tempoliziotto è costantemente collegato a Time 0 (co-brain). Bella anche tutta la volontaria sfilza di topos, quali la camera del tempo, il viaggio on the road e la città fantasma, con quest'ultima che ha un nome due volte lol: Haventville come "città che non ha", cioè "in cui non c'è nulla", e infatti è abbandonata; tirando un pochino i capelli, abbiamo pure "Haven" che significa "porto", e pertanto una città portuale in mezzo al deserto. :P
    Insomma, Enna comico scatenato (oppure io ho fumato troppo). Come scatenato è Turconi in Lo Zen e la fisica dei quanti - Il sonno del drago, simpatica storiella di un Sisti intenzionato ad accompagnare fino alla fine la creatura che ha lanciato e che gli ha dato tante soddisfazioni.
    Nelle rubriche, Bertoni sfotte internet (la fanzine Pkers diventa @kers) e nella PkMail un lettore scrive "pallosa". Oggi gliela casserebbero (per poi pubblicare storie-spot ai film di Brizzi, ma vabbè).

    Come promesso, Pk va sulla Luna e, come un novello Agatho Christie, risolve l'intrigo internazionale della base spaziale chiusa, e, paradossalmente, sul satellite è lui l'unico a mantenere il senno, mentre gli altri lo perdono come neanche l'Ariosto avrebbe saputo immaginare. Ad esempio, il povero Grrodon cosa ci rimane a fare sulla Terra? Zeron progetta un ritorno che mai ci sarà? E se non ci sarà cosa andrà storto? Lo sapremo in Pk3? Quel che è certo è che il futuro ultimo evroniano sarà costretto a sbarcare il lunario diventando nerd e aprendo bei forum.
    A parte questo, Sul lato oscuro è una tipica cordarata, con il montaggio cinematografico e i patriottismi americani. L'inizio con Westcock mi ha ricordato l'incipit di Stargate, con la differenza che lì il generale O'Neil non ha più famiglia. Ma nel complesso ho ritrovato una storia caruccia ma moscietta, che si risolleva solo nel colpo di scena finale. Ah, peccato per Wisecube, oggi sarebbe Premio Nobel :P .
    Lo Zen e la fisica dei quanti - La porta della comprensione vira senza patemi verso il fantastico, cosa che Sisti aveva già fatto con Nella nebbia. E allora mi chiedo a quale pro dotare Everett di tutti questi superpoteri quando poi si limiterà a fare il telepate (cosa che già sa fare). Ma immagino che in una mini non ci si debba porre troppe domande.
    Delirio nelle rubriche: l'Editoriale è di nuovo molto bello e intenso, ma contiene un errore di grammatica; la PkMail pubblica una lettera e relativa risposta già pubblicate nel #43; lo speciale PkFerie fa pubblicità occulta all'Esselunga :D .
    No, ma poi quante rubriche sono aperte, a questo punto? Lo Gnagno del Mese, Restituiscimi i Miei Sandali!, La Posta del Cuore, L'Angolo della Poesia, Fotografa il ViPk in vacanza, più il Referendum di cui sono dati i risultati nel numero successivo... sono tentativi di tenere fidelizzato il fandom in vista del cambio di testata, chiaro, ma rileggendo oggi il tutto non riesco a non respirare un deciso odore di frutta.

    Se col #44 il prezzo del mensile sale da 4000 a 4300 lire, quello dello speciale 00 rimane lo stesso del '99 (6900 lit.). Ma i tempi sono proprio cambiati, e anche qui, sempre col senno di poi, respiro aria di frutta e chiusura. Bertoni chiude la sua parabola in Super (anche se poi torna in Pk2), da cui anch'io - come tutti, qui - ho tratto i miei bei tormentoni: nel mio caso il verbo opinare, che dall'Agosto 2000 utilizzo ogni volta che posso; ma pure i test demenziali della Quarantena non scherzano (ma qualcosa di simile mi sembrava d'averlo già letto su Ridi Topolino).
    Tornando al fotoromanzo, oggi mi chiedo cos'abbia pensato la gente nel vedere un tizio fare una foto ad un altro tizio fermo con un telefono in legno in mezzo alla strada. :D E poi la Torre Velasca, destinata ad essere sempre sgombra. Lol.
    Sulle storie a fumetti non ho granchè da dire. Smascherato è una tipica breve faraciana, in cui qualcosa di sghignazzevole lo si trova sempre. Logistica-mente contiene due errori, entrambi riguardanti la terrazza panoramica della Ducklair Tower, indicata da Enna al 77° piano e due pagine dopo al 62°, quando nel #0 si trovava al 119°. Storia carina, comunque, anche se è abbastanza assurda l'archiviazione del costume da parte di Uno (ma vabbè, è il pretesto per dare il via alla storia). Dalla A alla Zebra oggi è la mia preferita del lotto, una breve matura, più sarcastica che comica. La dura legge del West, Scelta morale e Teoria e pratica del supereroe scivolano via piacevolmente e regalano qualche sorriso.
    Nel complesso un ottimo speciale. Tuttavia, nonostante "via Oskar Bertoni" (ove il 'via' si può leggere in due modi :P ), già allora avvertivo una certa differenza (che interpretavo come un calo qualitativo) dai cari, vecchi Missing e Zero barra uno.
    Tornando ad oggi, quel che non ho capito è in cosa consista, nella copertina, il "background" fornito courtesymente da Disney Channel (con tanto di marchio), quando poi i colori sono di tal Marieke Ferrari.

    Ah, ma Bertoni s'è davvero appeso alla gruccia? :D

    Bramo ha scritto:Bello che in una storia ambientata nel futuro lo sceneggiatore si diverta a mostrare prima un'avventure on the road e poi uno scontro in una città fantasma da film western, cioè le antitesi della fantascienza.
    Beh, il postapocalittico è uno dei filoni più famosi della fantascienza (vedi Mad max, ove peraltro Gibson e soci scorrazzano in moto nel deserto).
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Ecco, manco a farmelo apposta nel #45 saltano tutte le rubriche nell'esordio metaeditoriale dell'angolo "Facce ride". Al contrario, l'editoriale è anche stavolta piuttosto serio (oggi diremmo "indignato"). Le risposte alle PkMails sono poi sadicissime. Piuttosto cinica è anche Operazione Efesto in cui persino il tormentone delle battute sarcastiche di Pk viene stigmatizzato da una battuta sarcastica. Fairfax sovrappeso e regredito al progetto Pangea, inoltre, fa capire che le cose del mondo stanno prendendo davvero una brutta piega. Al punto che lo stesso Pk - che, poveretto, non riesce a mettersi alle spalle Xadhoom - comincia a non poterne più: bye bye PBI e doppi doppigiochi.
    Lo Zen e la fisica dei quanti - Mistico aforisma stempera il tutto dimostrando che, in fondo, nulla ha davvero un senso. Messa in fondo a questo numero ci sta benone.

    Lo stessa relazione oppositiva tra storia lunga e storia breve si ha nel #46, in cui Nell'ombra colpisce allo stomaco più e più volte e, subito dopo, Lo Zen e la fisica dei quanti - Canne al vento (titolo con doppiosenso? :P ) fa prendere il tutto con più leggerezza. Finora non sono riuscito a considerare nessun numero come "capolavoro", ma qui, beh, qui sto decisamente tentennando. Chiudere con la trasposizione a fumetti della Grande Opera e con una breve che incita al move on è una finezza non da poco. Peraltro geniale l'idea di sostituire zolfo e mercurio (i due elementi base dei processi alchemici, in quanto considerati la base duale di ogni cosa) con idrogeno ed elio, ovvero i due elementi più diffusi nell'universo. Roba che se Paracelso leggesse l'albo schizzerebbe dappertutto. Ma il bello è che tutto questo viene raccontato sotto forma di favola commovente, e il tocco di classe si fa stellare. Un numero veramente bello e intelligente, insomma, che calza a pennello come primo finale di serie.
    Eh sì, inizia il countdown: a meno quattro, il PkTeam sfodera una Mail piuttosto divertente e i risultati (slittati causa troppe risposte) del PkReferendum. Doppio mah: i lettori non volevano editoriali seri nè le storie brevi.

    Mah anche per quanto riguarda Prima dell'alba. Ma al contrario. Sì, perchè non concordo affatto con tutti gli stroncamenti che ho letto in giro. Secondo me è un'ottima storia, e sta pure abbastanza bene messa lì dov'è, subito dopo il move on del #46 e nel bel mezzo della discesa verso il finale di serie. La storia, infatti, non è altro che un mix dei vari filoni che hanno caratterizzato la serie, ovviamente aggiornati alla situazione del momento. C'è dunque l'alieno, che per ovvi motivi non è un evroniano, ma sempre alieno è, e per come è caratterizzato e per come è narrato lo scontro fra lui e Pk, più di una sono le somiglianze con Trauma (il numero che lanciò Faraci, così da chiudere il cerchio); c'è Camera 9 che esplora i bassifondi e per la prima volta palesa la sua abitudine a Fangus senza essere deriso (chiudendo la minuscola quest del personaggio); c'è Fangus, che annuncia di voler tornare quello di un tempo, dopo essere effettivamente un po' sbiadito nel corso della serie; c'è il viaggio nel tempo, che per via di quanto detto nel #43 (la microcontrazione non è immediata, ma progressiva) potrebbe anche non essere un errore di continuity; c'è, infine, quella demenzialità di fondo, nei dialoghi e nella situazione esagerata, che mancava da un po', dopo che per molti numeri le storie principali si erano prese molto sul serio. Insomma, mi stupisce vedere quest'albo così schernito e vilipeso. Alla fine Faraci non fa altro che fare il Faraci, e Gervasio a me piace non poco, pure lui col suo mix, ma fra Mastantuono e Freccero.
    Lo Zen e la fisica dei quanti - La sillaba volante chiude una mini piuttosto carina e, soprattutto, molto equilibrata. D'altronde a Dhasam Bul ci si va per raggiungere l'equilibrio interiore. Ora che Everett l'ha raggiunto, è pronto per perderlo in Pk2. Nei disegni, tocco di classe di Turconi, che infila due militari in una vignetta ricordando che il Tibet non è affatto sereno e libero come potrebbe sembrare ad una prima occhiata.
    Ah, voi che li conoscete, mi confermate che i tre turisti sono Turconi, Radice e Sisti?

    p.s.: in Operazione Efesto Pk ricorda con nostalgia il comando morfosimbiotico. Che casinista 'sto PkTeam :martel:
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • PK Il Mito # 18 - Doppio Sguardo

    Immagine

    Negli ultimi mesi del 2000, dopo aver chiuso le sottotrame principali, il Pk Team sforna tre storie particolari per vari motivi, prima del doppio gran finale che prepara a PK2.

    Operazione Efesto (Artibani/Cabella) chiude un filone narrativo che in realtà non richiedeva espressamente una conclusione, quello di Belgravia e della PBI. Artibani, che di tale filone è stato il fautore, sceglie comunque di creare una storia definitiva, recuperando Oberon De Spair e Fairfax e scrivendo una storia sicuramente ben ritmata e dallo stile fresco, ma che comunque non rimarrà negli annali. Pikappa in versione James Bond comunque ha sempre un suo perchè, e i disegni di Cabella si fanno apprezzare.

    Nell'Ombra è un capolavorone a firma di Macchetto e Lorenzo Pastrovicchio, probabilmente una delle migliori cose disneyane scritte da Augusto Macchetto che in un colpo solo recupera un ultimo, importante scampolo di Evroniani e pure il personaggio più tragico di tutta la serie, che si pensava avesse esaurito la sua storia con la Xadhoom Trilogy. Mescolare insieme i deliri di grandezza, quasi disperati, di Zoster e l'ultima missione di Xadhoom è una potenziale bomba pronta ad esplodere, e Macchetto è abile a far deflagrare un fiume di emozioni che colpiscono il lettore e che lo coinvolgono in modo incisivo. I disegni "muscolari" del Pastro si prestano comunque bene alla storia, come fa notare anche l'editoriale introduttivo del volume, che ha anche un che di inquietante nella figura della Madre.

    Prima dell'Alba non si può invece definire una storia riuscita. Non tanto per l'aspetto grafico: i disegni di Gervasio non rappresentano il massimo che sa dare questo autore, ma in compenso ci offrono alcune tavole e alcune inquadrature di tutto rispetto e che in un bilancio complessivo mettono il comparto grafico in una buona media. Quel che stona, piuttosto, è la trama che Tito Faraci imbastisce, dove sembra che si diverta in modo particolare a portare alle conseguenze più banali i cliché della serie di PK (l'alienone, gli scontri ripetuti che Pikappa sostiene con lui, il viaggio nel tempo piazzato un po' a muzzo), chissà, forse nell'intento non molto riuscito di celebrare le caratteristiche tipiche della testata, oppure cercando di operare quel lavoro fatto negli anni precedenti su personaggi come Topolino e Gambadilegno senza ottenere gli stessi risultati... fatto sta che nel complesso ne esce una storia che non giudico insufficiente, ma appena sufficiente e che sicuramente non ci si aspetta da un talento narrativo come quello di Faraci.

    Le 3 brevi della serie Lo Zen e la Fisica dei Quanti (Sisti/Turconi) si confermano dei veri gioielli, le trame sono assolutamente geniali nel loro rappresentare un fulmineo quanto improbabile insegnamento zen, e i disegni contengono tra i migliori virtuosismi di Stefano Turconi, che qui ci offre un Everett Ducklair a dir poco magnifico e la colorazione è assolutamente magica.
    @Max: sulla caricatura non saprei, potrebbe essere però... mi informo magari ;)

    I contenuti speciali sono di grand'interesse: 3 pagine che spiegano le prove di disegni che Sergio Cabella ha sottoposto al PK Team prima di lavorare sulla testata, e un'articola intervista a Valentina De Poli, che racconta emozionata di com'era lavorare dietro le quinte di PK, come è stata coinvolta nel progetto da Sisti, le mitiche riunioni di redazione che sembravano classi di liceo, l'importanza della componente redazionale in PK e, soprattutto, la rivelazione del fatto che era lei a interpretare il fantasma nel fotoromanzo di Bertoni!
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Proprio bello Le parti e il tutto, pur nella sua semplicità. Quadridimensionalmente parlando, poi, non è nemmeno sbagliato. La Storia una volta scritta rimane scritta almeno in una delle tante biforcazioni possibili (questo è l'assunto su cui si regge la serie, vedere Carpe diem), sicchè, anche se prendiamo per buono che la microcontrazione sia definitiva a partire dal momento storico in cui è ambientato Tempo al tempo, nel presente in cui si svolge questo numero la tempolizia e Lyla ci sono. Così per quest'ultima non bisogna nemmeno scomodare il Libro del Destino, trovata frittoliana creata da una redazione ancora in pieno trambusto (qui entra Petruccelli e Sisto diventa caporedattore centrale, nel numero successivo Scarcella è promosso a secondo caposervizio del team) causa preparazione Pk2.
    Boh, comunque Sisti chiude il cerchio con una sceneggiatura impeccabile, ma non resiste alla tentazione di confondere il lettore in qualche modo :P . Chiude il cerchio anche Angus Tales - Visite inattese gioiellino che non risente del lungo intervallo seguito alla precedente storia della mini. Paganino, Belushi e Arkroyd nei panni dei tre John Smith e la scatoletta vivente sono parte integrante del mio immaginario personale.

    Tornando al discorso di prima, Se... è praticamente Frittole #0 (e mi soprende che nessuno lo dica). I tre what if sono sì un bell'omaggio riassuntivo di alcuni dei numeri migliori di PKNA, ma sono anche pieni di tutte le ambrosianate possibili e immaginabili: dall'epicità forzata ai mix improbabili (vedere Duik e EvronFangus) alla trovata semplicistica del Libro del Destino di cui ho scritto sopra. Con Lyla che effettivamente "torna" nel presente in maniera suggestiva ma a mio avviso inutile, dato che sarebbe bastato sfruttare la quantistica per averla già a disposizione. Vabè, all'epoca il numero in questione mi piacque parecchio. Mi piace abbastanza anche oggi, ma lo trovo decisamente frittoliano.
    Spettacolare l'intervista a Chains e Sixth, lollona l'ultima PkMail con l'infiltrata Minni e proprio fighe le preview di Pk2. Ah, per me il numero è doppio per chiudere a dicembre anzichè a gennaio, le pagine in più sono un quarto di un numero normale.


    E con un sonoro 'puah' alla ristampa che mette lo speciale 01 fuori posto si chiude la mia rilettura pknaica. Avendo opinato per 56 numeri, mi faccio un'opinata finale. PKNA è stato un fenomenino di costume (oltre che il fenomenino editoriale dell'epoca) ed oggi è impossibile ripensare agli ultimi anni del XX secolo senza pensare anche a PKNA. Una testata che per parecchi numeri è stata letta avidamente anche da lettori non nerd o comunque non appassionati disneyani. Perchè? Perchè era una testata "con l'anima", per usare un'espressione con cui Alfredo Castelli definiva un fenomenino editoriale/di costume di diversi anni prima, il Corriere dei Ragazzi. Un'"anima" che era frutto di una di quelle alchimie irripetibili che capitano di tanto in tanto con il concorrere di tanti fattori: la "voglia" di qualcosa di nuovo da parte del pubblico; la voglia di sperimentare alla cieca da parte di autori ed editore; la "leggerezza", espressa nel fumetto da dialoghi brillanti e vivaci e nelle rubriche dal rapporto informale fra pubblico e redazione, e che secondo me è il vero segreto del successo di una testata a fumetti. Il Corriere dei Ragazzi negli anni '70, Martin Mystère negli anni '80, Dylan Dog fra gli '80 e i '90, PKNA nei '90, Ratman fra i '90 e i duemila, John Doe e le miniserie bonelli negli ultimi anni (che per il rapporto coi lettori si sono avvalsi di internet)... tutti i fenomenini rispondono alle caratteristiche succitate. E tutte, quando sono diventate nerd in modo anche soltanto leggermente più ricercato ed "ossessivo", o quando hanno smesso del tutto di esserlo, sono entrate nella fase discendente della parabola. Non c'è niente da fare, vince sempre chi rimane in equilibrio.
    Io mi ricordo (vagamente) un Pk2 squilibrato verso il dramma esistenziale. Rileggerò anche quei 19 numeri e opinerò anche lì (ho fatto 30, faccio 31).
    Per ora posso dire di essere stato proprio contento di aver riletto PKNA e di aver posto fine all'embargo che mi aveva portato negli ultimi dodici anni a tenermi a debita distanza da quegli spillati il cui ricordo avevo il timore di rovinarmi. Che niubbo: i ricordi restano sempre, mica si cancellano. Tutt'al più si aggiornano.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Sì ma tu non hai mica capito nulla di Lyla. La parte ambientata al presente de Le Parti e il Tutto si svolge prima di Tempo al Tempo, e infatti come riferimento temporale dobbiamo prendere la parte al futuro con Uno e Everett. Cosa c'entra il Libro del Destino? Se fosse merito suo Lyla non sarebbe comunque più una tempoliziotta e invece qui lo è.
  • Appunto, il Libro del Destino è una frittolata.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto:Tornando al discorso di prima, Se... è praticamente Frittole #0 (e mi soprende che nessuno lo dica). I tre what if sono sì un bell'omaggio riassuntivo di alcuni dei numeri migliori di PKNA, ma sono anche pieni di tutte le ambrosianate possibili e immaginabili: dall'epicità forzata ai mix improbabili (vedere Duik e EvronFangus) alla trovata semplicistica del Libro del Destino di cui ho scritto sopra.
    Si. effettivamente Se... è sostanzialmente unna frittolata, ma fatta anche con criterio e, per quanto non sia un conoscitore di tutta la sua notevole (numericamente parlando) produzione, continuo a ritenerla la storia meglio riuscita di Ambrosio. Il che, se pensiamo che si tratta della prima storia sceneggiata (o quanto meno, pubblicata) suona pure strano, ma co(e)sì è se vi pare.
    max brody ha scritto:Avendo opinato per 56 numeri, mi faccio un'opinata finale. PKNA è stato un fenomenino di costume (oltre che il fenomenino editoriale dell'epoca) ed oggi è impossibile ripensare agli ultimi anni del XX secolo senza pensare anche a PKNA. Una testata che per parecchi numeri è stata letta avidamente anche da lettori non nerd o comunque non appassionati disneyani. Perchè? Perchè era una testata "con l'anima", per usare un'espressione con cui Alfredo Castelli definiva un fenomenino editoriale/di costume di diversi anni prima, il Corriere dei Ragazzi. Un'"anima" che era frutto di una di quelle alchimie irripetibili che capitano di tanto in tanto con il concorrere di tanti fattori: la "voglia" di qualcosa di nuovo da parte del pubblico; la voglia di sperimentare alla cieca da parte di autori ed editore; la "leggerezza", espressa nel fumetto da dialoghi brillanti e vivaci e nelle rubriche dal rapporto informale fra pubblico e redazione, e che secondo me è il vero segreto del successo di una testata a fumetti. Il Corriere dei Ragazzi negli anni '70, Martin Mystère negli anni '80, Dylan Dog fra gli '80 e i '90, PKNA nei '90, Ratman fra i '90 e i duemila, John Doe e le miniserie bonelli negli ultimi anni (che per il rapporto coi lettori si sono avvalsi di internet)... tutti i fenomenini rispondono alle caratteristiche succitate. E tutte, quando sono diventate nerd in modo anche soltanto leggermente più ricercato ed "ossessivo", o quando hanno smesso del tutto di esserlo, sono entrate nella fase discendente della parabola. Non c'è niente da fare, vince sempre chi rimane in equilibrio.
    Non posso che essere d'accordo; soprattutto agli inizi, era letto davvero da un gruppo eterogeneo di lettori, e questo perché era una testata con un'anima, tanto per le storie quanto per le rubriche. Ma non solo, secondo me quel risultato è anche frutto del caso, di una serie di elementi "anomali" che casualmente e in modo inaspettato si sono ritrovati a fondersi fra di loro: parlo della nascita dell'Accademia Disney e dei nuovi autori che fu in grado di sfornare, del successo di "Paperinik e altri supereroi" che spinse Sisti e la redazione ad avere la folle idea di una testata Disney next-gen, di Max Monteduro che proprio sulla collana di ristampe dedicate a Paperinik ebbe modo di mostrare quel di cui era capace (e ricordiamo che le copertine di Pkna sono uno degli elementi distintivi della serie, da esalto puro), dell'esplosione di autori extra-accademia del calibro di Artibani e Faraci, di Cavaglione che avrà fatto i suoi errori nella direzione del Topo ma che ebbe il coraggio di puntare su un'idea del genere, di una buona dose di incoscienza positiva unita a tanta voglia di fare veramente qualcosa di nuovo, atteggiamenti che in campo informatico è tipico delle start-up e che, anche in misura minore, mi piacerebbe poter vedere ancora oggi, anche in progetti che non per forza coinvolgano il papero mascherato.
    max brody ha scritto:Io mi ricordo (vagamente) un Pk2 squilibrato verso il dramma esistenziale. Rileggerò anche quei 19 numeri e opinerò anche lì (ho fatto 30, faccio 31).
    Per fare 31 dovresti leggere anche PkFrittole :P . Comunque Pk2 è una signora serie nella sua prima parte artibaniana, certo molto nerd-orented vista la continuity serrata di quei numeri, ma se si fosse continuato su quel solco e non si fosse interrotto il tutto forse ora ci ritroveremmo con una serie di 25/30 numeri di alto livello.
  • Tyrrel ha scritto:
    max brody ha scritto:Io mi ricordo (vagamente) un Pk2 squilibrato verso il dramma esistenziale. Rileggerò anche quei 19 numeri e opinerò anche lì (ho fatto 30, faccio 31).
    Per fare 31 dovresti leggere anche PkFrittole :P . Comunque Pk2 è una signora serie nella sua prima parte artibaniana, certo molto nerd-orented vista la continuity serrata di quei numeri, ma se si fosse continuato su quel solco e non si fosse interrotto il tutto forse ora ci ritroveremmo con una serie di 25/30 numeri di alto livello.
    Con PkFrittole farò 32 :P (battutona degna di Colorado)
    Lo abbandonai al #12, poi presi anche il #16 ma ne rimasi inorridito e salutai definitivamente. Sì, per pura curiosità dopo Pk2 vorrei leggermi anche Frittole, ma se lo farò userò le scan, perchè la voglia di cercare gli arretrati è pari a zero.

    Su Pk2 quoto. Alto livello (in parte reale in parte ipotetico), ma imho più di nicchia rispetto a PKNA.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto: Con PkFrittole farò 32 :P (battutona degna di Colorado)
    Per un attimo ho letto Corrado, e infatti non capivo... :D
    max brody ha scritto:Lo abbandonai al #12, poi presi anche il #16 ma ne rimasi inorridito e salutai definitivamente. Sì, per pura curiosità dopo Pk2 vorrei leggermi anche Frittole, ma se lo farò userò le scan, perchè la voglia di cercare gli arretrati è pari a zero.
    Quindi stai dicendo che ti sei perso il finale mega-iper-stra-oltre-ultra-stracazz-frittoliano? No perché è il manifesto stesso della serie e del suo fallimento, roba che se lo paragoni a Se... altro che riscrittura!
    Comunque si, se vuoi recuperare punta sulle scan che spenderci dei soldi ora non vale sicuramente la pena.

    max brody ha scritto:Su Pk2 quoto. Alto livello (in parte reale in parte ipotetico), ma imho più di nicchia rispetto a PKNA.
    Indubbiamente di nicchia proprio per il suo avere una continuity serratissima, almeno inizialmente, diciamo che la definirei una serie "only for pikers". Ad ogni modo, quanto era belli i primi albi con il ritorno la disattivazione di Uno (che ancora mi commuove), il ritorno di Everett, le sue figlie, Profunda, il Duckmall Center, il ritorno di Lyla, l'esordio di Tyrrel Duckard, Lyonard D'Aq... che peccato che poi tutto sia finito in vacca.
  • In effetti Max ha pienamente ragione, Se... è una frittolata, e il marchio di Ambrosio si riconosce. però sulla scia dei What if... marvelliani è un modo per
    glorificare episodi passati fondamentali e bellissimi, smontando tutto subito dopo. Il Libro del Destino è così perfetto e funge allo scopo.
    In questo senso l'albo mi è sempre piaciuto tantissimo, e certe idee sono ottime. Sapere cosa sarebbe successo se la storia avesse seguito il suo giusto corso dopo l'operazione Sole Freddo, evento fondamentale (e che ritornerà con PK2 e Tyrrel), oppure l'idea di lasciar rapire effettivamente Angus agli Evroniani risulta buona.

    Per quanto riguarda Ambrosio, su PK2 non se la cava male, e il finale della serie, per quanto affrettato, funziona piuttosto bene e lascia il lettore pieno di domande ma anche di felice contentezza. Ma di questo se ne dovrà parlare poi in futuro. Ho cominciato a rileggere PK2 e i primi numeri sono davvero di una qualità sbalorditiva. Adesso vedremo che succederà dopo il numero di Onde Alpha, tradizionalmente indicato come quello del cambiamento, l'"andar per campi" che dice Bramo.
  • Io temo che il numero del cambiamento sia stato invece il 12, Blackout, guardacaso l'ultimo di Artibani e quello che, se non sbaglio, segno il suo abbandono alla serie. E guardacaso quello che viene subito dopo l'apice di continuity che è Il Peso dei Ricordi, e che anticipa due albi (pur meravigliosi) totalmente a se stanti come #13 e #14. E' vero che anche prima c'èrano gli "andar per campi", Onde Alpha e Altovolume stan lì a testimoniarlo, ma la trama era comunque ancora in carreggiata. E' dalla Quadrilogy che han poi deciso di mandare tutto a viole, e forse anche un pochino prima.
    For now I've lost everything,
    I give to you my soul.
    The meaning of all that I believed before
    escapes me in this world of none.
    I miss you more

    (Genesis, Afterglow)
  • PK Il Mito # 19 - Codice Sorgente

    Immagine

    Con una cospicua dose di ritardo, commento il volume della ristampa pikappica che conclude PKNA.
    Sono infatti racchiuse le due storie conclusive, e sono due ottime storie. Le Parti e il Tutto di Sisti e Freccero è una delle cose migliori apparse in tutta la vita editoriale di PK, una storia che fin dall'evocativo titolo (una mia stretta di mano virtuale a chi scova la mini-cit.) afferma chiaramente l'intento di essere una storia poetica e malinconica, ricca di sottotesti e insegnamenti. La nascita di Odin Eidolon piazzata proprio a un passo dalla fine della prima saga, con quello che sarebbe successo di lì a poco a Uno, è un colpo di genio che mette in primo piano la natura umana... per parlare di intelligenze artificiali e droidi! Pollice in su per l'Everett anziano :)
    Se... è tecnicamente una frittolatura, come dice max, giacché prende alcuni degli episodi più celebri della saga e li rimodella secondo nuove soluzioni e conclusioni. Ma qui Stefano Ambrosio dimostra tutto il suo amore per il papero mascherato e la testata, e lo fa appunto sottoforma di fanfiction. Di qualità, però. L'essere ad un tempo commemorazione di tutto quel che è stato PKNA e una sorta di "numero zero" di PK2 rende il numero interessante sotto molti aspetti, non ultimo quello grafico che ci regala un ottimo Turconi alternato ai bravi Pastrovicchio e Barbaro.
    Non parlerò qui dello Speciale 01, ivi contenuto ma "imbucato", e inoltre è pure lo speciale estivo peggiore a mio parere: mi soffermo invece sui contenuti speciali del volume, che oltre a presentare bozzetti di copertine alternative di PKNA #48 e il poster che annunciava PK2, ospita una ricca sezione in cui si mostra lo storyboard di Ambrosio (oh, è bravo a disegnare!) a confronto con le tavole di Turconi, un paragone interessante per notare le differenze. Infine, bello è vedere le alternative per la cover di PKNA #49/50 e i bozzetti del Pastro per l'evron-Angus :)

    Bene, con questo volume chiudo il mio acquisto settimanale della ristampa, possedendo già tutti i numeri originali di PK2 e pure del Frittole. Attualmente comunque sto approfittando di questo revival per riprendere in mano quegli albi e rispolverare la memoria :) Nel caso, quindi, posso intervenire nelle discussioni con ricordi rinnovati ;)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • max brody ha scritto:)Kronin finisce nel nucleo/fulcro? Non va nel buco nero perchè è disegnato in maniera diversa, però Nash gli ha modificato la rotta della sonda, o una cosa così, e da qualche parte l'ha spedito.
    Credo che Nash, smanettando alla consolle, si sia limitato ad aprire la porta e a far entrare PK. Kronin non doveva andare da nessuna parte (lì c'è solo il NULLA, del resto): semplicemente doveva aspettare che l'Organizzazione captasse il segnale e lo venisse a prendere.
    Ma la morte prematura del Razziatore è stata la sua disfatta: il congegno che doveva inviare il segnale all'Organizzazione era collegato ai battiti del cuore del Razziatore, pertanto "smette di splendere".
    E la "palla di fuoco" in cui Kronin entra dev'essere quella risultante dall'esplosione dell'alimentatore di Time 0, quindi dalle parti del fulcro/nucleo/"polarità negativa" (ma poi che vuol dire "polarità negativa" del nucleo? E come fa a riformarsi un nucleo senza "polarità positiva"? O questa gliela fornisce la "palla di fuoco"?)
    E' semplicemente un'immagine simbolica per far capire che Kronin si è disperso molto, mooooooolto lontano. Nei cartoni giapponesi vecchio stile la utilizzavano spesso, quando un'astronave partiva per lo spazio.

    O intendevi il Razziatore? :P
    Grrodon ha scritto:Sì ma tu non hai mica capito nulla di Lyla. La parte ambientata al presente de Le Parti e il Tutto si svolge prima di Tempo al Tempo, e infatti come riferimento temporale dobbiamo prendere la parte al futuro con Uno e Everett. Cosa c'entra il Libro del Destino? Se fosse merito suo Lyla non sarebbe comunque più una tempoliziotta e invece qui lo è.
    Ho l'atroce sospetto che Lyla in PK2 non dovesse esserci, e che l'abbiano inserita a forza solo perché evidentemente ritenevano troppo difficile spiegare che semplicemente il 48 si svolgeva PRIMA del 43. Anche perché sennò non si spiega il ruolo sostanzialmente inutile della nostra droide in PK2.
  • E ora passiamo ad alcune considerazioni nerd che vorrei sottoporre alla vostra attenzione:

    1)Nel numero Zero, l'evroniano Agron (di cui non sappiamo il rango -capitano? tenente?- ad ogni modo, è più sveglio del guerriero evroniano medio) parla con un non precisato superiore, in divisa nera. Ricordo che all'epoca ero piuttosto confuso (nei contenuti speciali del Numero Zero veniva rivelato che i generali erano uguali agli evroniani normali ma dotati di un semplice mantello - cosa che poi si sarebbe rivelata falsa): pensavo "Chi diavolo è questo evroniano nero? Forse un consigliere imperiale?"
    Col senno di poi, ora potrei supporre che sia un Generale (forse Zondag, disegnato in versione magra per errore? in fondo è ancora la prima versione, non tutti i personaggi hanno raggiunto il loro look definitivo) o uno dei tre evroniani in divisa nera apparsi in "Xadhoom" (Kruthon, Zukon e...Grukon?). Non è mai stato spiegato quale fosse il rango nè la casta di questi "evroniani neri", che sembrano dei generali "in miniatura": vengono spesso definiti "Controllori" o "Supervisori", e in genere brancolano sempre nelle vicinanze di evroniani di rango elevato (Generali o Consiglieri Imperiali).

    2)Lo stesso Agron non tornerà più, dopo l'esordio del numero zero. A meno che...non si tratti del comandante evroniano della squadriglia apparsa in "Ombre su Venere" (quello che poi viene "spazzato via" da Zondag)! Costui non viene mai chiamato per nome, ma dalle frasi sarcastiche e dal suo "ci siamo già incontrati" (al party di "Patemi") rivolto ad Angus, potrebbe essere il caro vecchio tanghero stellare.

    3)La frase tipica degli evroniani ("POTERE E POTENZA!": forma di saluto, di esultanza o semplice grido di battaglia, a seconda dei casi) viene pronunciata per la prima volta solo nella loro terza apparizione, in PKNA 1. In "Evroniani" e "Xadhoom" eravamo ancora ai nastri di partenza, la mitologia degli evroniani non era ancora sufficientemente consolidata: da allora si incominciarono ad approfondire le usanze dei vampiri viola. E' da notare una cosa sufficientemente curiosa: praticamente in NESSUNA delle storie di Alessandro Sisti (pur essendo uno dei probabili inventori degli Evronz, se non il principale) è mai stato -nè verrà mai- pronunciato l'urlo "potere e potenza". Che a Sisti non piacesse? Che se ne infischiasse? Che non ci sia stata sufficiente comunicazione tra i membri del PK-Team? Chissà.

    4)Zoster, al suo esordio, viene definito "archiatra", mentre nelle apparizioni successive sarà semplicemente definito "capo-branca scientifica". Sul Frittole, invece, verrà chiamato "tecnarca".
    Fateci caso, ma da un certo periodo in poi (da PK2, ormai sotto l'ombra di Ambrosio e Cordara, prima ancora che nel Frittole) il nuovo PK-Team aveva imparato nuove parole - tecnarca, muonico - e cercava di inserirle un po' ovunque. A sproposito. In maniera molto irritante.

    5)Chi ha rivelato a PK la combinazione segreta per cancellare Due? L'unico che poteva saperla era Everett Ducklair. E il sorrisetto che fa quando nega di averlo fatto perchè "imbavagliat"o fa intuire che sia stato proprio lui. In PKNA 2, quindi, è presente (ben nascosta) una delle sottotrame principali dell'intera saga: i segreti di Everett Ducklair (in questo caso la telepatia: perché nasconderla, quando poteva dire di averla imparata a Dhasam Bul? Semplice: perché NON l'aveva imparata a Dhasam Bul!). Tutta roba che sarebbe poi esplosa in PK2.

    6)Paperinik, salvando Paperopoli dall'esperimento del "sole freddo", ha cambiato la Storia, il futuro, tutto quanto. Neanche il peggiore dei cronocriminali c'era riuscito. E dire che il Razziatore, nel suo piano di "cambiare le probabilità" mediante la Cronovela ("Il vento del tempo"), avrebbe fatto molti meno danni...

    7)Grrodon, l'evroniano, ritiene PK (e nessun altro!) responsabile della sconfitta del suo popolo.
    Se ne deduce che gli evroniani sopravvissuti alla Trilogia di Xadhoom (Zeron, il "Saggio fra noi", forse Zotnam) torneranno prima o poi sulla Terra per un attacco finale, e saranno loro ad essere sconfitti da Paperinik.

    8)Sempre il Sommo Zotnam, alla fin fine, appare quindi nello 0/3, nell'8 (come Rradokon), nel 10 (forse è lui il consigliere imperiale di spalle che ordina a Gorthan di occuparsi di Paperinik), nel 20 (è probabilmente lui che litiga con Gorthan nel flashback -a meno che quello non fosse l'Imperatore- anche perché poi Gorthan è scappato sulla Terra, quindi doveva trovarsi lì nei pressi...), nel 29 (tutto contento perché l'esercito ha reso PK vulnerabile) e nel 30.
    Nelle intenzioni originali, tuttavia, doveva essere utilizzato molto più spesso. Basti pensare che anche Cordara l'aveva inserito in un suo soggetto (poi scartato), dove peraltro tornava anche Xari (in versione "coolflame intelligente": l'hotflame).
    Nelle schede allegate alla ristampa, c'è anche un ultra-inedito faccia-a-coda di Zotnam con Paperinik, e anche una seconda scena dove PK "strangola" la coda di un contrariato Zotnam. In tutto PKNA, PK e Zotnam non si incontreranno mai personalmente faccia a faccia. Il fatto che ci fossero due immagini simili, però, forse rivela il fatto che, originariamente, uno scontro finale tra il papero mascherato e il coduto consigliere imperiale fosse previsto.

    9)Il finale di Missing è curioso: in una sola pagina si scopre dov'è stato PK, ma gli enigmi non fanno che aumentare. Ok, dopo essersi nuovamente imbattuto in Due (Silicio), PK ha pensato al suo primo scontro con la perfida intelligenza artificiale. Quindi, deduco, ha intuito che è stato Everett ad aiutarlo "mentalmente", ed è andato fino a Dhasam Bul per chiedergli delucidazioni. Everett gli ha quindi insegnato qualche trucchetto mentale (tra i quali la levitazione, che PK comunque dimenticherà subito, dato che non la sfrutterà mai in futuro). Sarà accaduto questo? O solo questo? Che senso ha? E perchè Uno "non deve sapere"? Quali misteri nasconde Everett?
    Non sapremo mai di preciso cosa è davvero successo. Però qualcosa si intuisce: Everett vuole usare Paperinik come "piano B" per qualcosa, al punto che vuole evitare che parli con Uno della cosa. E come si vedrà in "Nella Nebbia", gli ha insegnato a difendersi mentalmente. Quasi certamente, quindi, l'allenamento a Dhasam Bul è servito a prepararlo ad un eventuale scontro [spoiler]coi Coroniani[/spoiler] (o con le figlie telepati).

    10)Il superiore di Zargon che lo chiama da Evron (ne Le Sorgenti della Luna) non sappiamo chi sia e non ha un nome: è probabile però che sia un membro del Consiglio Imperiale, anche per via dello scettro che tiene in mano (che vedremo poi in mano all'imperatore nella Trilogia). Un Consigliere, a quanto pare, molto legato ai militari evroniani. Questo farebbe supporre che alcuni evroniani di Casta Alta possano entrare a far parte del Consiglio Imperiale dopo una promozione, uniche eccezioni nella struttura ad alveare dell'Impero (e ovviamente pur rimanendo inferiori agli evroniani rossi con la coda parlante, tra i quali viene scelto l'Imperatore). Viene inoltre confermata la "guerra civile" tra caste di generali e scienziati all'interno dell'Impero.

    11) In "Trauma" appare per la prima volta il Consiglio Imperiale Evroniano al gran completo, anche se visto da lontano: i suoi membri sono solo delle "ombre" in lontananza. All'epoca evidentemente non era ancora chiaro che aspetto dovessero avere. Da notare il trono con tre persone: nei contenuti speciali dei volumi abbiamo scoperto che originariamente gli evroniani, nelle intenzioni degli autori, non dovevano avere un singolo Imperatore, bensì dovevano essere governati da un Triumvirato di Consiglieri. Questo, ovviamente, prima che decidessero di mettere l'imperatore e i 111 consiglieri.

    12)Non viene mai detto esplicitamente, ma dato che Urk resterà "Dexter Bundle" anche in seguito alla sconfitta della Creatura, è probabile che il senzatetto a cui ha rubato il nome sia proprio MORTO, ucciso dal mostro succhia-tempo!

    13)A quanto pare, Everett Ducklair è destinato a partire per Dhasam-Bul anche nella realtà alternativa di "Seconda Stesura", nonostante l'influenza positiva di Paperino. Ne deduciamo due possibili spiegazioni: o Paperino non è riuscito a limitare a sufficienza la creatività "distruttiva" di Everett, oppure...oppure il motivo per cui si è auto-esiliato non è legato solo alle sue pericolossissime invenzioni, ma anche a qualcos'altro...come ad esempio due figlie telepati... ;)

    14)Non si sa chi sia il "Sublime Zatnor" menzionato ne "La notte più buia", forse un generale o un consigliere imperiale. Non ho neanche la minima idea di cosa CREDA di aver preso il capetto evroniano all'inizio dell'albo: dubito che in ogni pianeta ci siano le palle di vetro con la neve. Chissà per cosa l'ha scambiato...

    15)Alla fine di "Spore", Wisecube parla con un misterioso superiore, chiamandolo "signore" e confermandogli di stare per passare alla "fase due". Deduco che questa fase due fosse l'attacco alle spore in Africa (nel numero 9), che però (nel 13) scopriamo non essere piaciuta affatto ai vertici militari, che per giunta lo sostituiscono con Westcock. Ma allora non era con loro che parlava Wisecube al telefono in "Spore". Allora chi era? Il Presidente, come suggerito da Ambrosio in "Se..."? Sembrerebbe piuttosto che Wisecube serva due padroni, il che spiega anche il suo comportamento nel numero 29.

    16)Chissà qual è il regalo che vorrebbe Uno in "La notte più buia". A quanto pare ha detto "nemmeno tutto il denaro di Everett è mai riuscito a darmelo". Probabilmente avere un corpo, vivere come un umano. Avendo sbirciato nel ventitreesimo secolo, sappiamo già che questo desiderio si avvererà.

    17)Se nello 0/2 (primo volume) per "cronovela" si intendeva il congegno che modificava le probabilità temporali (il Razziatore passava tutto il numero a cercare di costruirla), da PKNA 14 -per errore, credo- si utilizza il termine "cronovela" per definire lo strumento che permette al Razziatore di viaggiare nel tempo. Da questo numero in poi, lungi dal correggere l'errore, "cronovela" sarà sempre utilizzata con questa seconda accezione.
    (C'è da dire in realtà che forse non è un vero errore: nella scheda del Razziatore nello 0/2 si diceva che il suo mantello era una "cronovela base", quindi...)

    18)Dato che nel 15 Zoster non muore nell'autodistruzione della sua nave (come visto nel 46), è possibile che anche Zondag sia sopravvissuto (tra l'altro non se ne è saputo nulla: se non dall'esplosione, magari è stato colpito da uno dei laser anti-intrusione dopo la colluttazione con Pk). Ironia della sorte: Zondag è visto come l'antagonista principale nell'immaginario collettivo (nei videogiochi, principalmente), ma di fatto nella serie a fumetti non è mai stato un granché (ha fatto più danni Zargon, per dire). Zondag avrà però miglior sorte nel Frittole, dove sarà un nemico ricorrente.

    19)Nelle rubriche del numero 15 originale, c'era un'interessante trascrizione di un rapporto di Zoster al Consiglio Imperiale, dove svela una cosa assai importante: il motivo dell'elevata percentuale di semi-coolflames fra i Terrestri è dovuta al fatto che questi ultimi possiedono una quantità di emozioni superiore a quella di tutte le popolazioni finora soggiogate dagli evroniani. pertanto, le evron-gun non riescono a immagazzinare tutta l'energia emozionale del terrestre coolflamizzato, e il coolflame terrestre è solo "semi".

    20)"Manutenzione straordinaria" è l'unica storia dove avremo una parziale spiegazione dell'atteggiamento di Camera 9e del motivo del suo ritiro dalle scene: "Un certo genere di testimonianza fotografica non interessa più a nessuno. Oggi la gente vuole notizie urlate e lacrimoni in diretta". E' tutto qui, non ci sono grandi misteri. Forse.

    21)In PK2 non si improvvisa nulla a casaccio: anche l'ossessione di Angus per Everett è nata in PKNA: in "Manutenzione straordinaria", per l'esattezza.
    Tra l'altro, fateci caso: scopriamo che nei sotterranei della Ducklair Tower ci sono addirittura dei robottoni da combattimento pilotabili! E' solo il frutto della genialità deviata di Everett? O forse...Everett si stava preparando ad affrontare "qualcosa"? Magari a fronteggiare l'invasione da parte di Corona? ;)

    22)Chissà se il cannone usato contro Xadhoom in "Stella cadente" sia stato progettato da Xari...

    23)In "Zero Assoluto", la scena del ritorno del robot, con la splash page del suo faccione contornato da vignette con i suoi avversari (PK, Lyla e Urk) e le didascalie che elencano i loro pensieri impauriti, è un cliché abbastanza noto nelle serie supereroistiche. Ora non ricordo esattamente dove, ma sicuramente in alcuni albi Marvel è stato utilizzato questo espediente. E persino nella versione fumettistica di Mortal Kombat!

    24)Nel finale di "Mekkano", Gorthan indossa il serbatoio dimenticandosi che è pieno di energia "non depurata". La scarica di energia lo riporta quindi allo stadio precedente alla sua mutazione. Egli stesso dichiara di essere stato "curato", chiaro riferimento alla "malattia" di cui parlava in precedenza: la coscienza. Insomma, semplificando, è tornato il Gorthan malvagio di "Trauma", per capirci.

    25)Il Pozzo è il pianeta-prigione evroniano. Nella testa di Ambrosio questo messaggio non arriverà, tant'è che in "Se..." lo definirà invece "la fucina degli esperimenti di Gorthan", cosa che non necessariamente è vera. Stessa cosa avverrà in una risposta nella Tekno Room (probabilmente data sempre da Ambrosio, che se non erro curava quella pagina), dove dirà che Esperimento Abominio e Guardia 246 sono stati creati da Gorthan nel Pozzo.

    26)All'inizio di "Virus" (PKNA 29) Dan Woodstein (direttore di 00 News) saluta con aria spaccona i suoi colleghi, dando loro dei "falliti". Dato che non è da lui, sospetto che Freccero si sia sbagliato, disegnando lui al posto di Mike M. Morrigan, che rientra più adeguatamente in quella parte.

    27)Wisecube sembra piuttosto sicuro di non farsi più di un giorno di galera, evidentemente per i suoi contatti potenti e influenti -chissà, forse grazie a quel "Signore" con cui parlava in PKNA 6 "Spore", annunciando l'inizio della "fase due". Nel 43 scopriremo che si vuole candidare a vicepresidente. Probabilmente adesso è -o diventerà- senatore. E' un peccato, comunque, vedere il soldato Janson in manette. C'è da sperare che Wisecube sfrutti le sue conoscenze per liberare anche lui.

    28)Da notare che, nello speciale '99 ("La Fine del Mondo"), quando Paperino si allena per un eventuale "coming out" con Paperina, gli autori non gli fanno dire come è diventato Paperinik: niente menzioni di Villa Rosa o Fantomius: solo "E' una storia lunga. Non ricordo l'inizio e non vedo la fine". Prime prove tecniche di Frittolatura. Già all'epoca gli sceneggiatori (in questo caso Cordara, gran visir del frittolame insieme ad Ambrosio) preferivano non parlare delle origini "canoniche" di Paperinik. Questo loro essere restii a menzionarle ha portato al loro chiedersi come esportare PK all'estero senza citarle. E quindi al reboot dei guardiani della galassia.

    29)Piccolo errore di continuity (forse) nello Speciale '99. A quanto pare anche Xado sapeva delle tre navi interstellari xerbiane. Eppure Xadhoom ha scoperto la Xabra (e il piano di fuga xerbiano) solo in PKNA 6, come sappiamo da PKNA 9. Chissà, magari pensava che gli xerbiani non ce l'avessero fatta...

    30)A quanto pare, "Il giorno che verrà" (scorso volume) NON E' MAI (AV)VENUTO, e il Razziatore non è mai morto (e Kronin non si è mai perso nel nulla, ma è rimasto in prigione). Di fatto, non sappiamo come si sia salvato PK dalla prigionia di Time Zero (anche perché l'Avvocato Photomas di cui parla il Razziatore, già apparso in PKNA 22, era apparso lo stesso nel 33, anche senza l'intercessione del Razziatore). A quanto pare, inoltre, il cronocomandante non si è mai dimesso davvero.

    31)Pare che l'assenza di Uno nella Trilogia di Xadhoom fosse un espediente per verificare se PK se la sarebbe cavata anche senza l'ingombrante e potente alleato. Il tutto in vista del venturo PK2, dove era già previsto che Uno non avrebbe più salvato le piume al papero mascherato.

    32)iN pkna 35, Xari appare molto diverso, e oltretutto...coolflamizzato! Le ragioni possono essere molteplici: forse inizialmente doveva essere un coolflame e poi hanno cambiato idea (Cordara, in un soggetto inedito, aveva ideato "gli Hot-Flame", ossia coolflame modificati per mantenere il proprio intelletto...e Xari doveva essere uno di loro), più verosimilmente la pur bravissim(issimissimissim)a Razzi si è sbagliata a disegnarlo. Del resto, fateci caso: il suo aspetto è simile a quello dello xerbiano coolflame che Xadhoom incontrava in PKNA 1 (secondo volume, "Ombre su Venere")! E' possibile che si sia basato su quel personaggio, confondendolo con Xari.

    33)Fino a "Lontano Lontano" avevamo pensato che i 111 consiglieri imperiali fossero tutti in divisa rossa e dotati di coda-seconda testa parlante (come Zotnam, per capirci). Ora invece vediamo che sono degli evroniani "vecchi", un po' come se fossero dei senatori.
    Questo non è necessariamente un errore, anche perché già nel numero Zero, nello schemino delle caste evroniane, i Consiglieri avevano sia il colore dei generali che dei capi-branca: il che fa pensare che alcuni generali e scienziati di casta alta potessero essere "premiati" diventando addirittura consiglieri imperiali.
    Ricordiamo che in PKNA 9 ("Le sorgenti della luna") appariva quello che sembrava essere un consigliere imperiale, apparentemente molto legato ai militari e in guerra però con la casta degli scienziati: un generale promosso di grado, probabilmente (anche perché Zargon gli si rivolge in modo non poi così rispettoso).
    Ricordiamo anche che in PKNA 44 ("Sul lato oscuro") apparirà Zeron, un anziano consigliere imperiale che sostiene di essere "la massima autorità scientifica di Evron", suggerendo quindi di essere stato in passato un capo-branca.

    34)Nuovo errore: in "Lontano Lontano" Xadhoom sta andando verso la Nave Perduta del suo popolo, felice e raggiante. Come ha fatto a saperlo? Nell'albo precedente di sicuro non l'ha scoperto. Gli evroniani di sicuro non lo sanno, Xari non può averglielo detto...avrà ricevuto un messaggio telepatico? Magari da un certo "cantastorie" che potrebbe essere riuscito a sfruttare il suo legame con lei per inviare -dopo anni di sforzi- un segnale?

    35)Sulla frase relativa al "primo eventuale raffreddamento" della Terra (in Lontano Lontano) molti ci hanno letto chissà quali suggerimenti (dal fatto che gli evroniani volessero "spegnere Xadhoom usando i ghiacci polari" al fatto che gli evroniani avessero scelto la Terra per quel motivo e non per Patemi -a parte che non è certo per una telenovela che hanno deciso di invadere il pianeta, casomai per le energie emozionali...e per il fatto che era dalla preistoria che la visitavano...). Secondo me non vuol dire niente. Secondo altri ancora, si riferiva al fatto che (cito) "il primo tentativo di contenere Xadhoom era già stato fatto sulla Terra (in PKNA #0/3). E anche il successivo tentativo (PKNA #17, "Stella cadente") era una trappola per "spegnere" Xadhoom proprio in prossimità della Terra". E' possibile. Chissà?

    36)Anche l'Imperatore ha subito dei maneggiamenti: inizialmente doveva essere un grosso evroniano gigante (ma proprio gigante gigante): in seguito -pare, ma non è mai stato confermato- hanno aggiunto la seconda testa-coda e hanno mostrato che l'aspetto gigantesco dell'imperatore era semplicemente un ologramma. Errore simile si verificherà anche nell'albo successivo, allorché Mastantuono disegnerà l'Imperatore privo di muscoli: errore che risolverà nello stesso albo, dato che magicamente i muscoli gli torneranno. E' possibile che l'Imperatore di Pastrovicchio si sia adeguato a quello di Mastantuono (coda perlante, dimensioni uguali a quelle degli altri evroniani e consiglieri) e viceversa (muscoli).
    Nelle prime tavole del Masta, l'Imperatore assomiglia in effetti a un Sommo Zotnam dalla testa più schiacciata. Lui e Pastrovicchio forse si sono "ispirati" a vicenda: il primo ha ricordato al secondo che l'Imperatore ha lo stesso aspetto dei consiglieri imperiali "mutanti" (rossi e con la testa parlante sulla coda, e di dimensioni non dissimili da quelle degli altri evroniani...insomma, non giganteschi), mentre il secondo ha suggerito a Mastantuono che l'Imperatore è più muscoloso di uno Zotnam qualunque.
    Penso però che Mastantuono avesse ormai già disegnato queste prime tavole quando l'aveva scoperto, e che quindi fosse troppo tardi per modificarle: solo molte pagine dopo l'inizio della storia, l'Imperatore sarà disegnato in maniera più simile a quella di Pastrovicchio.

    37)In "Nella Nebbia" abbiamo un altro suggerimento delle abilità telepatiche di Everett: dato che PK si mette in contatto con lui semplicemente "pensando a lui con intensità", è probabile che in "Missing" sia stato Everett a contattarlo. Magari tramite messaggio telepatico.
    E qui ci metto un'elucubrazione tutta mia: avete visto l'episodio di Lyla, sempre in "Missing"? Lei accede ai suoi ricordi e si vede la registrazione dell'ultima volta che ha visto Paperino, dove si vede lui con aria preoccupata che le dice "No, Lyla, va tutto...bene". Che fosse scosso per aver ricevuto un messaggio telepatico improvviso da Everett?

    38)A quanto pare (almeno per chi ha letto PKNA 43), Lyla ha bisogno (giornalmente!) di ricevere energia da Time Zero, per sopravvivere. Perciò, dato che in PK2 è sulla Terra e senza contatti con Time Zero, come fa vivere ancora? Forse un certo "chip 5Y" apparso nella DT alla fine di PKNA 49/50 la mantiene in energia? ;)
    Forse è quello stesso chip che "lega" Lyla al 21mo secolo? Forse è la sua presenza ad aver legato anche Tyrrel Duckard (anch'egli un droide di classe 5Y, peraltro già presente nel 21mo secolo) al nostro presente?

    39)Il finale di "Tempo al tempo" è volutamente ambiguo. La microcontrazione è effettivamente avvenuta, come testimonieranno storie future: è inoltre plausibile che il responsabile di tutto sia proprio il misterioso vecchio che appare più volte, che a quanto pare è "il Signore del Tempo", l'entità "Tempo" incarnata o qualcosa di simile. Di certo non è solo una metafora nè un semplice sogno di Trip, dato che a metà della storia il vecchio ha conversato con il Razziatore, nel mondo reale.
    A quanto pare Trip riesce in qualche modo a entrare in contatto col regno del "Tempo", ed è riuscito anche a dargli una sonora lezione: che questo significhi che sarà Trip, un giorno, a fermare la microcontrazione riportando il timescape nei giusti binari?

    40)In PKNA 44 non si capisce bene che ruolo abbia Angela Bats: probabilmente è il capo dello staff del presidente (e chi ha visto la bellissima serie tv West Wing sa di cosa sto parlando).

    41)Nelle rubriche pubblicate negli albi originali, il padre di Xado si chiamava "Xeriol". Qui si chiama "Xaedus", ma per quanto ne sappiamo potrebbe essere un nome d'arte (d'altronde è un cantastorie).
    Coooooomunque, a quanto pare Xaedus ha una sorta di legame telepatico con la memoria virtuale di Xadhoom: è sempre lui a dirle di "riposare", spegnendola, del resto. E' possibile che padre e figlia avessero una sorta di legame telepatico: è anche possibile che sia stato così che Xadhoom, all'inizio di PKNA 36, "Lontano Lontano", sapesse dove si trovavano gli Xerbiani superstiti. Forse il padre, dopo lungo tentare, era riuscito a contattarla. Chissà. (Probabile che quello di "Lontano Lontano" sia solo un errore di sceneggiatura, ma mi piaceva lo stesso inventarmi un'improbabile spiegazione...:P).
    Anyway, non sappiamo dopo questa storia che fine faccia il cd di Xadhoom (nella Ducklair Tower? nei sotterranei, al sicuro? nel piano segreto -e quindi nello spazio con Everett e le figlie?). Di sicuro ora lei "riposa", ma è una finestra lasciata aperta per il suo eventuale ritorno, qualora ce ne fosse la voglia.

    "E la dama, tornerà?" "Chissà."

    42)Che sia stato proprio lo scompenso di Uno in "Nell'Ombra" (l'allarme assoluto dopo l'arrivo del ragnone alieno di Zoster) a causare il malfunzionamento che ha portato all'apertura della capsula di Korinna? ;)

    43)Il primo dialogo tra Uno e l'anziano Everett, nel numero 48 ("Le parti e il tutto") contiene numerosi particolari a cui prestare attenzione.
    Per cominciare, a quanto pare il fatto che Everett sia così longevo non dipende solo dall'allenamento fatto a Dhasam-Bul. "Ci sono alcune cosette di me che non ti ho mai detto", dice l'anziano inventore. A cosa si starà riferendo? Direi che Sisti piazza una bella anticipazione nascosta a PK2: [spoiler]a quanto pare gli alieni di Corona sono molto longevi... ;) Del resto sempre Everett sembrava un giovincello in PK2 11, nonostante avesse già avuto 2 figlie.[/spoiler]
    La seconda cosa da sapere è questa: Uno sostiene di non vedere Everett da "184 anni, 9 mesi" ecc ecc. Tenendo conto che ci troviamo nella Paperopoli del 2188, se sottraiamo 184-185 anni ci dovremmo trovare nel 2003-2004. Ho il sospetto che quello fosse, anche nelle intenzioni originarie degli autori, l'anno della pubblicazione dell'ultimo incontro tra Uno ed Everett "nel passato". E forse sempre in quell'anno, originariamente, doveva finire la grande saga di PKNA-PK2.

    44)Sempre nel 48, Lyla è allarmata per delle "strane perturbazioni sulla linea temporale". Dato che Due non si è ancora spostato nel tempo, potrebbe sì riferirsi al fatto che il tempo-droide biondo era stato inviato nel passato a sorvegliare Paperino, ma forse...forse si riferiva anche alle perturbazioni causate dalla Microcontrazione. Questo potrebbe quindi essere "l'aggancio" con PKNA 43 (così come la frase sulla Luna del 43 era un riferimento al 44 venturo).
  • Sommo Zotnam ha scritto:
    max brody ha scritto:)Kronin finisce nel nucleo/fulcro? Non va nel buco nero perchè è disegnato in maniera diversa, però Nash gli ha modificato la rotta della sonda, o una cosa così, e da qualche parte l'ha spedito.
    Credo che Nash, smanettando alla consolle, si sia limitato ad aprire la porta e a far entrare PK. Kronin non doveva andare da nessuna parte (lì c'è solo il NULLA, del resto): semplicemente doveva aspettare che l'Organizzazione captasse il segnale e lo venisse a prendere.
    Ma la morte prematura del Razziatore è stata la sua disfatta: il congegno che doveva inviare il segnale all'Organizzazione era collegato ai battiti del cuore del Razziatore, pertanto "smette di splendere".
    E la "palla di fuoco" in cui Kronin entra dev'essere quella risultante dall'esplosione dell'alimentatore di Time 0, quindi dalle parti del fulcro/nucleo/"polarità negativa" (ma poi che vuol dire "polarità negativa" del nucleo? E come fa a riformarsi un nucleo senza "polarità positiva"? O questa gliela fornisce la "palla di fuoco"?)
    E' semplicemente un'immagine simbolica per far capire che Kronin si è disperso molto, mooooooolto lontano. Nei cartoni giapponesi vecchio stile la utilizzavano spesso, quando un'astronave partiva per lo spazio.

    O intendevi il Razziatore? :P
    Argh, erano dubbi generici dovuti alla mia ignoranza in materia di fisica e affini :P
    Nei post successivi ero riuscito a darmi delle spiegazioni temporaneamente convincenti

    Sommo Zotnam ha scritto:Ho l'atroce sospetto che Lyla in PK2 non dovesse esserci, e che l'abbiano inserita a forza solo perché evidentemente ritenevano troppo difficile spiegare che semplicemente il 48 si svolgeva PRIMA del 43. Anche perché sennò non si spiega il ruolo sostanzialmente inutile della nostra droide in PK2.
    Lo penso anch'io. La continuity si salva in corner se si vuole vedere l'interesse di Everett per Lyla dovuto agli eventi di Ducklair e allo status di droide a cui le telepati fanno un baffo.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto:
    Sommo Zotnam ha scritto:Ho l'atroce sospetto che Lyla in PK2 non dovesse esserci, e che l'abbiano inserita a forza solo perché evidentemente ritenevano troppo difficile spiegare che semplicemente il 48 si svolgeva PRIMA del 43. Anche perché sennò non si spiega il ruolo sostanzialmente inutile della nostra droide in PK2.
    Lo penso anch'io. La continuity si salva in corner se si vuole vedere l'interesse di Everett per Lyla dovuto agli eventi di Ducklair e allo status di droide a cui le telepati fanno un baffo.
    Sì: tieni anche conto che, se non ci fosse stata Lyla, PK ed Everett sarebbero morti con tutta la DT a causa del risuonatore di panico di Korinna!
    E poi, ovviamente, c'è Lyla che fa da balia a Juniper in quanto immune ai suoi poteri mentali...;)
  • Torna a “Fumetto Disney”