[Spillati Disney] PKNA: Paperinik New Adventures

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • [scopiazzato pari pari dal WForum]

    Ok, e così alla fine si è giunti al #6.

    Altri aprirebbero questo topic dicendo "un numero contestato, a suo tempo [...]" ma io voglio iniziare dicendo:
    "Un numero particolare, oggi".
    Per il semplice fatto che anche per me è un numero quasi "nuovo": lo lessi e lo memorizzai avidamente ai tempi delle medie, ma soltanto da ieri ne possiedo una copia, acquistata ovviamente con la ristampa.

    Allora: i disegni. Al di là del giudizio personale e soggettivo, che per me è negativo (ravviso in alcuni particolari, come la forma degli esoscheletri militari, dei malcelati tentativi di deformed, e la cosa non mi piace per nulla ma ovviamente lettore che vai gusti che trovi) io sono stato macroscopicamente colpito da due punti "fissi" del tratto, secondo me sfavorevoli: innanzi tutto, la spiacevole tendenza ad amalgamare oggetti fra loro differenti e sfondi di ogni natura per dare un'unità alla composizione della singola vignetta, quasi fosse una specie di quadro barocco; per fare un esempio eclatante (uno fra tanti) prendiamo le vignette di pag 26 dove Xadhoom, vuoi anche per la colorazione ma sopratutto per matita e china, risulta quasi indistinguibile dallo sfondo. Nell'ultima inquadratura ho dovuto faticare per capire che quella in basso a sinistra era lei e non una luna del pianeta!
    Sì, barocco e caos di sagome curve mi piacciono, ma per l'appunto in un quadro, non in un fumetto. Il secondo punto potremmo considerarlo strettamente connesso al primo in realtà: Celoni ha la mistica capacità di non farti capire a che accidenti servono gli oggetti. Dico sul serio: nello sfondo dell'accampamento militare non capisci mai se ci sono casse, rocce o cose simili; non capisci che Pk monta un esoscheletro senza gambe fino a che non perde le braccia nel campo di spore (o se te ne accorgi prima, praticamente è un caso); non distingui la sagoma di Xadhoom fra le fiamme del campo di spore fino a che non è Pk a rivelartelo (anche se un'ombretta irriconoscibile dopo vedi che c'era), hai perfino difficoltà a capire il momento in cui la Xerbiana interviene incendiando tutto perché le sue fiamme sono in parte confuse con le precedenti esplosioni e in parte con i colori dello sfondo (!!!). Queste sono tutte cose però che i personaggi, Pk per primo, vedono benissimo e di cui parlano apertamente, facendoti venire i nervi perché praticamente è come se ti spiegassero loro delle vignette che sulle prime non avevi capito. Peggio ancora poi se ti fermi e ti picchi per capirle da solo: dopo mezz'ora ci riesci ma perdi completamente la fluidità del combattimento, e a quel punto il taglio cinematografico del layout diventa un casino, non più un vantaggio per il godimento dell'avventura.
    In definitiva: hanno sperimentato. Hanno visto che NON ANDAVA. Per fortuna non hanno ripetuto...

    La sceneggiatura. Ecco, qui il mio giudizio si rischiara un po'. Certo ci sono alcuni momenti brutti; le didascalie pressoché assenti sono in alcuni punti positive, in altri poetiche, ma a conti fatti moltiplicano la difficoltà di lettura e, in accordo con i disegni, anche questo contribuisce alla cripticità dell'insieme. Inoltre, una personalità spiccatamente abbrutita e in un certo modo caricaturata è certamente quella del colonnello Westcook, figura in futuro destinata ad avere un considerevole carisma ma già qui presentata come se lo avesse. Intenzione che mal si accorda con le necessità pratiche del numero, le quali spingono Cordara a far assumere al nostro militare atteggiamenti a volte troppo ciancianti: il colonnello è qui una fonte di informazioni inconsapevole per pk, cosa che mai più accadrà in futuro, e inoltre ogni suo tentativo di mettergli i bastoni fra le ruote si trasforma in un buco nell'acqua plateale, viene boicottato e tradito perfino dai suoi uomini; tali umiliazioni sono in aperto contrasto con la vera personalità di Westcook, in realtà destinata a mostrarsi come molto più rispettata e autorevole pur nella sua spietatezza, tanto che addirittura
    SPOILER (clicca per visualizzare)
    tratterà alla pari, e farà scappare con la coda fra le gambe un generale evroniano!

    Finiti i difetti, possiamo passare ai pregi: il numero (pur rallentato dai disegni) è scorrevole e abbastanza immediato; non manca di umorismo, sa essere espressivo nella sua tragicità, senza contare l'estrema attrazione esercitata dal soggetto stesso della storia: imparariamo i primi rudimenti (ma sono solo le basi...) sul ciclo vitale evroniano e comprendiamo ad esempio una delle loro attività più importanti e pericolose per la vita del pianeta Terra: perfino la semplice riproduzione di questa specie è un pericolo letale per le altre, e pensare che prima ci preoccupavamo per un insignificante attacco agli attori del cast di Patemi!

    In sostanza: un numero che vale la pena di essere preso, anche se mostra secondo me un certo calo di qualità rispetto ai suoi illustri predecessori. Nulla di cui preoccuparci comunque: già dalla prossima uscita, i dubbi sul futuro standard pikappico saranno completamente cancellati.
  • Spore. Un altro numero di qualità indubbia, forse troppo sperimentale per i tempi. All'epoca ci capii poco, se ben ricordo. Ora, che ho letto anche i numeri successivi, tutto sembra più chiaro. Belli i disegni, bella la storia che inaugura un filone, quello militaresco, sfruttato poi molto male. La cosa che mi è piaciuta di più: le vignette mute con il vento che soffia, dalle rovine di Xerba al deserto vicino Paperopoli. Molto poetiche, in vero stile pk.
  • Splendido, Spore.
    Il tratto di Celoni è sempre stato suggestivo, ma in questo albo brilla di una strana e avvincente luce (che io poi non ho più riscontrato in sue opere successive) per via della tematica trattata e dell tipo di immagini evocate.
    Celoni ha sempre disegnato in maniera "organica" e "disturbante" (in senso positivo, naturalmente). Qui si trova a realizzare una storia il cui fulcro narrativo è proprio costituito da entità biologiche velenose e morbose. Inquietanti.
    E il tratto "biologicamente deviato" con cui sono rappresentate le spore (che ricordano tante altre strutture naturali note, pur non essendo uguali a nessuna) si avvinghia a sfondi e personaggi con viluppi, deformazioni e carnosità. La reticenza della sceneggiatura poi fa il resto.
    Splendido.
  • Immagine
    Con "Invasione!" continua la "quadrilogia" delle spore evroniane, giunta qui al secondo episodio. La location della storia è la Nuova Zelanda, terra natìa di Angus, e teatro di una dose di sottotrame che trovano il loro collegamento nel personaggio di Fenimore Cook. La storia, scritta da Francesco Artibani risponde ad alcuni interrogativi disseminati negli episodi precedenti, svelando il motivo per cui Angus ha dovuto lasciare la Nuova Zeldanda e spiegando perchè in Ombre su Venere si era fatto quello strano dono di compleanno. Buona parte della storia è infatti dedicata al giornalista, che tra un flashback e l'altro si ritrova a dover fare i conti col suo passato. Paperinik dal canto suo sfoggerà una nuova tutina invernale per addentrarsi nei meandri di Cape Dominion e sventare i piani della farneticante mitomane Nebula Faraday. Due linee narrativa che convergeranno - forse un po' frettolosamente - nel finale, a bordo di un dirigibile pronto ad esplodere. Ma in tutto questo intrigo l'unica figura che rimarrà nei cuori degli appassionati sarà la "dolce" Rangi, madre di Angus.
    Il tratto distintivo di Invasione! però rimangono i disegni di Paolo Mottura, qui al suo esordio pikappico come disegnatore completo (Due infatti era stato disegnato assieme a Mastantono). Il tratto di Mottura è bastardo, sporco e sanguinolento. Ai tempo non lo apprezzai affatto, ebbi modo di rivalutarlo solo dopo e in storie come Underground (Pkna #32) o Run Run Run (MM #9) dove le ombreggiature predominano impreziosendo le atmosfere. In Invasione però Mottura si lascia troppo andare, eliminando spesso e volentieri le sopracciglia di Angus e svilendone l'epressività.
    Al contrario, il suo Fenimore Cook è deliziosamente luciferino.
    Invasione IMHO non è un capolavoro, rimane però una bella storia, come poche se ne vedranno e se ne stanno vedendo al giorno d'oggi.

    Next: Silicio. Uno dei numeri che preferisco e sempre preferirò. Torna un certo personaggio che non dovrebbe essere dov'è. ma non spoilererò oltre.
    Anticiperò invece che da Silicio in poi arriveranno la miniserie, la prima delle quali sarà la zichiano/faracica Angus Tales.
  • douh, è già uscito? me si affretta a comprarlo...

    (azz, non mi ricordo una bega di ombre su venere...O.O)
    blah blah blah
  • Non che senza Ombre su Venere il numero non sia comprensibile, eh...
    Cmq fai sempre bene a rileggere.
  • Grrodon ha scritto:Non che senza Ombre su Venere il numero non sia comprensibile, eh...
    Cmq fai sempre bene a rileggere.
    La storiella della maschera Maori risulta un pò più ostica a comprendersi senza aver letto PKNA #1 (a suo tempo non l'avevo fatto e pensavo che nell'albo in questione fosse accaduto chissà quale evento senza la cui lettura mi stava sfuggendo la reale comprensione di "Invasione").
    Potrete ingannare tutti per un pò.
    Potrete ingannare qualcuno per sempre.
    Ma non potrete ingannare tutti per sempre.
  • Un numero che mi è piaciuto moltissimo. Tanta carne al fuoco, che viene gestita in modo impeccabile, anche se è vero che il finale è un tantino frettoloso. I disegni di Mottura, che tratteggia splendidamente i paesaggi neozelandeschi, dalla bellezza naturale delle montagne alla confusione di Wellington, senza dimenticare il passaggio di Pk sotto quello che dovrebbe essere il Golden Bridge di San Francisco, sono in assoluto quelli che mi sono piaciuti di più in tutta la saga, a parimerito con Celoni. Bellissime le scene sulla neve, tuta tattica compresa, e i flasback di Angus Fangus, di cui scopriamo anche il lato più "sentimentale".
    Una nota di merito anche per la tavola finale, in cui si trova il senso vero del viaggio di Angus in Nuova Zelanda: rirovare non tanto una maschera Maori che sapeva già in possesso di Cook, cui rinnova semplicemente la sfida, ma piuttosto le sue radici.
  • Sicuramente uno dei miei numeri preferiti. "Invasione!" ha una trama intricata, costellata di sottotrame che vengono risolte brillantemente in un finale che io non ho trovato affatto frettoloso. Credo che sia assolutamente geniale come Artibani abbia fatto convergere, in questo finale straordinario senza essere troppo spettacolare: l'attacco degli evroniani, che, paradossalmente ha la funzione positiva di risvegliare la coscienza del villaggio; il piano perfidamente geniale di Cook, il cui modo di sbarazzarsi sia del problema-maori sia dei sottoposti "scomodi" come Beckett e' degno dei migliori thriller; l'inganno basato sulla superstizione ai danni del villaggio maori, che, a dire il vero, e' piu' religioso che... "scientifico": forse si tratta dell'unico accenno alla religione in PKNA; la disillusione di Nebula, personaggio straordinario (com'e' che nessuno ne ha parlato?), che scopre di essere stata usata facendo leva sulle sue sincere credenze e si ritrova ad essere contemporaneamente vittima di Cook e colpevole nei confronti del villaggio; la "crociata" di Angus contro Cook, che termina con un completo fallimento, e, mostrandoci un personaggio fondamentalmente negativo che, quand'e' dalla parte del giusto, si ritrova perdente, contribuisce certamente ad umanizzarlo; il ritorno di Rangi, altro personaggio bellissimo regalatoci da questo numero e ingiustamente relegato ad un ruolo comico nelle poche apparizioni successive, a capo del villaggio e la riacquisizione dei propri valori da parte dei maori.
    Questa trama ricchissima e matura e' supportata degnamente dai disegni di Mottura, qui ancora immaturo rispetto alle glorie di Underground e Un solo respiro, in cui dara' il meglio rispettivamente nel suo stile "sporco" basato su chine pesanti e suggestive e nel suo stile "pulito" e cartoonistico, ma che gia' mostra le caratteristiche principali del suo tratto. Alcune sequenze, anche dal punto di vista della disposizione delle vignette (in cui Mottura e' secondo solo a Guerrini), sono dei veri capolavori: una per tutte il primo scontro con gli evroniani fra i ghiacci, che ci mostra anche degli evroniani assai inquietanti rispetto allo standard che li vede in bilico fra il lato serio e il lato comico.
    In definitiva: insieme a "Terremoto", il numero migliore uscito finora nella ristampa.
    Oannes, the Fish-Man!
    The one who taught mankind wisdom.
  • oannes ha scritto:Beckett
    Ehm, mi sa che era Pickett :P

    Cmq mi sa che è parecchio una questione di gusti. Questo è un numero molto MMoso e all'epoca (stavo studiando per gli esami di terza media) non ero certo un patito del genere. Solo mi sembra eccessivo elevarlo a "numero migliore assieme a terremoto"...
  • Grrodon ha scritto:Ehm, mi sa che era Pickett :P
    Oh, credo di si' :D Non ho il numero sottomano, qui.
    Solo mi sembra eccessivo elevarlo a "numero migliore assieme a terremoto"...
    E' un'opinione del tutto personale e riferita solo ai numeri fino al #7, comunque. Diciamo anche fino al #12 non compreso, anzi :wink:
    Oannes, the Fish-Man!
    The one who taught mankind wisdom.
  • Non per innescare una polemica, ma credo che il #10 sia una spanna sopra, eh. Comunque, de gustibus...
  • /me quota. cmq de gustibus.
  • Stiamo parlando comunque di storie tutte ad altissimo livello. Secondo me le sue preferenze derivano dal fatto che il primo pkna che ha letto è il #4. Apprezzato il tratto di Guerrini per primo, logicamente quello di Mottura, che molto gli si avvicina, gli fa piacere questo numero più di altri. Anche la struttura della trama in alcuni punti è molto simile: pk che affianca col pkjet l'aereo o il dirigibile di turno, le scene di tensione su quest'ultimo, l'inizio con le news etc... non è un caso che anche lo sceneggiatore sia lo stesso.
  • Può darsi, ma c'è da dire che Artibani ha permeato mezzo fumetto disney new generation...
  • Invasione! fu un numero che mi entusiasmò parecchiò. I motivi sono già stati elencati: il confluire di più trame, la scoperta delle radici di Angus, il legame diretto con Spore in quella che poi è la quadrilogia (o tetralogia che dir si voglia) sulle spore appunto. E poi c'é la maschera maori, la tuta tattica e (purtroppo per l'ultima volta) il Pk Jet.
    Ricordo che una delle cose che più mi piacque fu il legame diretto con la storia precedente. I giorni passati dall'avventura al Dipartimento 51 quanti saranno? Veramente pochi, il tempo per permettere a Uno di analizzare la spora e fare ricerche sui possibili altre "piantagioni".
    I diesegni allora non mi entusiasmarono, ma come molti mi sono ricreduto nel tempo! Un grande Mottura per una storia che non sarà il capolavoro pikappico, ma è una delle più belle.
    Ultima nota per la copertiuna: bellissima!
  • manzpker ha scritto:Secondo me le sue preferenze derivano dal fatto che il primo pkna che ha letto è il #4. Apprezzato il tratto di Guerrini per primo, logicamente quello di Mottura, che molto gli si avvicina, gli fa piacere questo numero più di altri. Anche la struttura della trama in alcuni punti è molto simile: pk che affianca col pkjet l'aereo o il dirigibile di turno, le scene di tensione su quest'ultimo, l'inizio con le news etc... non è un caso che anche lo sceneggiatore sia lo stesso.
    Purtroppo non funziona cosi': "Terremoto" e' il numero che mi ha fatto conoscere PKNA e l'ho adorato fin da subito, per poi anche svalutarlo un pochino negli ultimi anni. "Invasione!", al tempo, non mi fece nessun effetto particolare; il tratto di Mottura, poi, ha cominciato a piacermi solo qualche anno fa. I due numeri sono praticamente agli estremi temporali fra i miei numeri preferiti: Terremoto e' il primo inserito; Invasione!, insieme a I mastini dell'universo, l'ultimo.
    E comunque non sono certo i "momenti di tensione" sul dirigibile (che non mi pare fossero nemmeno nelle intenzioni di Artibani, a differenza del #4) a farmi piacere questo numero :D
    Oannes, the Fish-Man!
    The one who taught mankind wisdom.
  • Capisco.
    i "momenti di tensione" sul dirigibile (che non mi pare fossero nemmeno nelle intenzioni di Artibani, a differenza del #4)
    Questa è una cosa che mi interessa. Spiegati meglio: in pratica hanno "costretto" Artibani a fare delle modifiche sulla storia che non erano nelle sue intenzioni?
  • Penso intendesse dire che quella del dirigibile non era per Artibani una sequenza di punta, visto che viene skippata subito a favore della distruzione del favo.
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