Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
Rinfoderate gli entusiasmi, questa serie non esiste e non sta per esser pubblicata.
Ma sarebbe potuta esistere se la Disney non avesse deciso di mandare a monte il progetto.
Mycroft McKean e la Società dei Giovani Detective, questo il suo titolo, ed è una serie ideata da Roberto Recchioni ed Elisabetta Melaranci su richiesta diretta della Casa del Topo, all'epoca alla ricerca di un "Witch per ragazzi" (intendendo con "Witch" una serie di pari successo), che poi inspiegabilmente cambiò idea. Come Jungle Town e Speed Loop, direte; sì, solo che qui manco abbiamo avuto la pubblicazione di un numero zero.
Che Recchioni avesse avuto più che qualche contatto con la Disney era risaputo; ora RRobe ha deciso di togliere il velo, pubblicando sul suo blog un ricco dossier su quella che poteva essere un'altra serie new-gen della Disney: http://prontoallaresa.blogspot.it/2012/ ... torno.html
Che pensate? Aspetto dei protagonisti a parte, che trovo un po' anonimi, devo dire che il progetto a me piace e penso che l'idea potrebbe funzionare anche proposta al giorno d'oggi.
Come ho già scritto a Rrobe, l'idea di implementare le schede e i vari dossier in stile PKNA e MMMM in modo da essere integrati nella storia e inseriti prima del finale, contenendo elementi assenti nella storia e permettendo al lettore di risolvere il caso e poi vedere se ha indovinato, è un'idea vincente.
Sarebbe potuto essere un Topomistery (il gioco di società, non la testata) periodico, dato che il gioco da tavolo, finita quella manciata di storie contenute, si poteva accantonare a prendere la polvere.
Dal RRobe mi aspetto comunque qualcosa di non banale, ma solo a me, ha fatto pensare a un "Amalgam" tra "detective Conan" (dichiarato) e "Scooby Doo" ?
Anche la totale assenza di soprannaturale nelle spiegazioni, mi fa storcere un po' la bocca (come nello Sccoby Doo anni '70, appunto).
Più "Harry Potter" (poco) e meno "Detective Conan" (MOLTO meno) e anche io potrei sostenerlo.
Beh, in realtà l'idea già cosi offrirebbe una buona dose di mistero, che la magia può benissimo esser messa da parte.
Piuttosto mi chiedo il perché Recchioni abbia deciso solo ora di parlare della serie: che siano forse scaduti i termini legati ai diritti Disney e al dovere di segretezza e magari la serie possa essere proposta altrove?
