[Disney] PKNE Fase 1: La Run di Artibani e Sisti

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Immagine

    E anche per questa volta è finita. Il ritorno del ritorno di PK, firmato dai suoi due principali rilanciatori, ovvero il Pastrobani Team, si chiude col botto, dimostrando ancora una volta che questi due autori sanno come muoversi.

    Il problema che sembrava attanagliare negli anni passati chiunque anche solo osasse sperare in un ritorno di PK, cioé la difficilissima gestione di una continuity complessa, pasticciata e incompiuta all'interno di un contesto produttivo lontanissimo da tali dinamiche, nelle Arti-mani diventa ancora una volta un'opportunità. Il pomo della discordia era Everett? Benissimo, Artibani non scappa da Everett, ma lo affronta, se ne riappropria e lo rimette al centro dell'attenzione e delle aspettative di tutti. Aggiungendo informazioni, apparenti contraddizioni, aumentando la densità dell'alone di mistero intorno a lui e... lasciando a bocca asciutta tutti quanti.

    Esatto, perché il tanto atteso ritorno di Everett e di Uno non c'è. Ce lo riserbiamo per la prossima volta, evidentemente. E non nascondo che durante la lettura questo un po' pesa, provoca frustrazione e fa capire il livello di malvagità di Artibani, pure ora che si è tagliato la barba. Poi però in conclusione si nota come i fini narrativi di questa terza storia siano altri, e come lo sceneggiatore abbia invece portato a termine un colpaccio mica da poco: creando questo enorme hype per Everett ha finalmente messo tutti i lettori sullo stesso piano. Quelli nuovi, quelli vecchi, quelli che amavano PK2 e quelli che lo odiavano. Tutti. Siamo tutti lì ancora una volta incuriositi da questa figura, ci siamo tutti resi conto di quanto Everett non sia più il neo di PK ma il vero motore di ogni singola stagione, e di come tutto rimandi a lui. A seconda del livello di conoscenza pikappica ogni fan conosce più dettagli o meno sul suo passato, ma il dunque è ancora equidistante da tutti e questo non potrà che costituire uno stimolo per i nuovi lettori, ora più motivati che mai a parificare la loro conoscenze sulla mitologia della serie. Insomma, la sospensione d'incredulità, venuta meno nell'estate del 2002 si è riattivata, e di questo non possiamo che ringraziare.

    La storia però non offre solo assenze, ma solide presenze. Soprattutto Sergio/Custode/Omega che adesso possiamo chiamare Solomon e che subisce un'evoluzione caratteriale e "fisica" notevole. Il nuovo scenario che è andato delineandosi è veramente interessante, e collima molto bene con l'inizio della storia e le sue belle sottotrame urbane a base di nipotini, appalti e opinione pubblica.

    E poi ovviamente ci sono le botte. Pastrovicchio mette i guantoni da boxe e mena di santa ragione, dipingendo epici scontri con eserciti nelle suggestive foreste della pentadimensione. Roba forte, roba grossa, roba che sul Topo fa la sua bella figura. Anche se a me più che le mazzate negli esoscheletri piacciono altre cose, quelle ancora più grosse, tipo la torre che si solleva e torna al suo posto. Pazzesco. A margine aggiungo che nel corso dell'avventura ho visto una lieve evoluzione nel tratto del Pastro che episodio dopo episodio ha leggermente allungato gli occhi dei paperi, rendendoli più cartoon.

    In definitiva il Raggio Nero è stato un ottimo terzo episodio per questa nuova saga. Ottimo su tutti i fronti, compreso quello che negli Argini difettava, ovvero l'essere congruente al nuovo scenario. Certo, è sicuramente un episodio che si regge moltissimo sul futuro e quindi bisognerà avere pazienza e imparare a leggere PK come un telefilm a puntate, piuttosto che come un'antologia di avventure. Chissà che la struttura che in PK2 non aveva funzionato, trovi finalmente una sua nuova ragion d'essere più di un decennio dopo.


    E adesso l'ultima infornata di domande!

    Artibani:

    - Com'è stato possibile per il Custode diventare Solomon? Il suo "germe del proprio contrario" è stata l'interazione con Paperino, i trecento anni in battaglia o semplicemente non è diventato ancora un vero individuo?

    Pastro:

    - Come scrivevo nella mie rece, ho notato che il tuo stile nel corso della storia si è evoluto ulteriormente e che adesso gli occhi dei paperi si sono notevolmente allungati. Ho preso un abbaglio o è realmente così?

    Arti & Pastro:

    - Concludiamo il Botta e Risposta tirando un po' le somme di questa esperienza. Raccontateci un po' come avete vissuto questa terza avventura, dalla realizzazione effettiva della storia a questi febbrili giorni in cui avete testato la "ricezione" del pubblico. Per noi è stato veramente bello vivere a stretto contatto con voi queste cinque settimane e ci è sembrato di tornare ai gloriosi anni in cui esplose il fenomeno PK, fatto anche di interazione semiseria con i lettori. Vi ringraziamo tantissimo!

    - Bé, direi che non possiamo salutarci senza prima darci qualche coordinata per il futuro. Sul web c'è chi parla di quadrilogie, storie del team Pastrobani, storie senza il Pastro, storie del ventennale e c'è ancora molta confusione. Al netto degli spoiler, delle direttive aziendali e dei segreti dell'Area 51... cosa potete dirci sull'immediato futuro? CI ribecchiamo in primavera, quindi?

    - E invece per quanto riguarda il vostro futuro lavorativo extra PK? Tra Darkenblot e Segreti di Cuordipietra abbiamo perso un po' il conto di cosa annotare nel taccuino. Un breve ripasso?

    - Siamo arrivati alla fine fine. Prima di riavere indietro i vostri motorini, ce lo fate un augurio per i dieci anni del Sollazzo? Su, su...
  • Non dico che è il mio episodio preferito per ragioni di gusti personali, Il Raggio Nero è stato più orientato alla fantascienza in stile Star Trek che a quella più dark che caratterizza molti episodi delle serie classiche, e che io personalmente preferisco. In compenso abbiamo una serie di svolte nell'epilogo che preparano il campo a tante belle storie della seconda categoria, per cui sbavo in anticipo sulla fiducia.

    [spoiler]Moldrock a piede libero risulta quasi un pesce fuor d'acqua, per la stessa ragione di prima, ha lo stesso effetto che avere cattivo di Superman in un poliziesco. Spero solo che arrivi Everett a levarlo dalle scatole, così che possiamo tornare a villain di più alto rango come Tyrell e Serifa. :P[/spoiler]

    Il combattimento finale, che con 18 tavole dall'apparizione di moldrok è il nucleo dell'episodio, ricalca sostanzialmente quello di 6 tavole del secondo numero.
    Le cose a disposizione dei buoni sono le stesse, i minions continuano ad essere irrilevanti e moldrock continua a sparare raggi.
    Le cose a disposizione dei buoni ora includevano la batteria per il portale, che è servita per fuggire dalla prigione e chiuderla a chiave, i minions continuavano a combattere, come un minion dovrebbe fare, e Moldrock ha fatto un po' di più che sparare raggi (e comunque che altro avrebbe dovuto fare in una battaglia?)
    Abbiamo lasciato moldrock incazzato come una iena, ce lo ritroviamo che annuncia "cose mai viste" e quello che ci resta in mano sono... altri minions? Sul serio?
    Sono minion invincibili.
    Tutte quelle pagine sono una delizia per gli occhi ma sono narrativamente inconclusive, e moldrock che non fa praticamente nulla per quasi tutto il tempo non aiuta.

    Si è costruito un boss, ma dov'è la boss fight? A cosa serve un nemico potente se non fa un cazzo? Poteva esserci anymore boring al posto di moldrock e non sarebbe cambiato molto. È stato più emozionante Pk vs Evronianobruttoconlecatene
    Io vedo solo boss fight per tutta la storia, sinceramente. Abbiamo letto lo stesso fumetto?
    Se ti riferisci al fatto che Moldrock sembra stare sempre fermo, è semplicemente il suo stile di combattimento. Controlla le truppe da lontano, manipola i[spoiler]guerrieri golem[/spoiler], e diventa brutalmente fisico solo nel momento clou del duello con PK.
    Restano 14 pagine in cui vediamo un atto di eroismo vagamente ex machina (è un po' una forzatura che pk entra ed esca invece di recuperare immediatamente il gargoyle, però sono esigenze narrative ed è pur sempre meglio del balletto con lyla dentro e fuori la cantina degli argini del tempo)
    [spoiler]Ai fini dell'epilogo era necessario che PK perdesse di vista Raksaka per un istante, il momento è forzato in effetti, ma volendo essere generosi lo si può attribuire ai momenti di concitazione della battaglia.[/spoiler]
    il ripristino dello status quo (alla fine non s'è fatta sentire a lungo la mancanza delle DT), un epilogo in cui sergio sfoggia una nuova umanità (uscita da non si sa bene dove visto che immediatamente prima stava facendo di tutto per abbandonare un compagno e calpestare le emozioni degli altri due) e un secondo epilogo che va bene. L'avrei visto più come prologo della futura storia con moldrock, ma va bene.
    [spoiler]Sergio è sempre stato un burbero dal cuore "tenero", non è che magicamente da stronzo assoluto sia diventato Grande Puffo. Come Solomon Hicks lo vediamo solo parlare alla stampa, quindi per forza mantenendo una facciata, e poi lo vediamo filosofare in macchina, quindi niente grandi cambiamenti di personalità imho.[/spoiler]
    Jurambalco ha scritto: - Non ho ben capito cos'è che avrebbe dovuto fare paperinik. Sergio lo chiama nella pentadimensione (anche se lo riteneva ancora un inetto) per chiedergli aiuto. Appare moldrock, Pk vuole affrontarlo ma sergio lo frena perché "non è ancora pronto". Pk vuole andare a salvare demona ma sergio è contrario perché pk "deve portare a termine la sua missione". Vanno comunque nel castello e per puro caso trovano la bombola con le lucine. Qui sergio cambia priorità, tutti tornano alla DT e la missione di Pk viene dichiarata conclusa. Ok, ma quindi? La consideriamo un'abile supercazzola?
    Umm, no? Il problema era che Moldrock stava cercando di uscire dalla prigione, la missione di PK era aiutare Sergio ad impedire che uscisse, la soluzione è stata di [spoiler]ritrasportare la DT e tappare il buco nella dimensione, anche se come abbiamo visto non ha funzionato[/spoiler].
    - Me lo sono sognato io o gli epiloghi avrebbero dovuto essere tre?
    wot?
    <Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia
  • Anch'io mi ricordo dei tre epiloghi!

    ...Non è che li metteranno nel prossimo numero? Dopotutto c'è PK in copertina.
  • Impressioni contrastanti anche il sottoscritto, per quanto il risultato sia comunque positivissimo. Seguono impressioni, sottoscritti e SPOILER.


    Per analizzare punti forti e deboli di questa storia, credo sia utile un paragone con P&P. Rispetto all'illustre precedente, Il Raggio Nero ha sicuramente una struttura più solida - laddove P&P invece si presentava in forma vagamente frammentaria, con i due episodi centrali che sospendevano certi fili narrativi per riprenderli solo nel finale.
    Non solo: essendo la seconda storia del ciclo artibanico, a differenza della prima può permettersi di andare a costruire piano piano gli scenari della nuova continuity e così abbiamo sia il primo episodio con la Paperopoli post invasione, sia un recupero più selettivo ed organico delle storyline da riesumare e portare avanti. Non più un "Pk è tornato!" ma un "E adesso andiamo a parlare di questo e quest'altro".

    L'altro lato della medaglia è che questa storia racconta *meno* di P&P. Non in termini di subplot od avvenimenti, qui ricchissimi, ma nell'affiancare la macrotrama a sviluppi o tematiche parallele. Potere e Potenza ci raccontava la storia dell'Impero evroniano e della sua caduta, ma spiegoni ed azione correvano insieme al personaggio di Paperino, al suo disorientamento per il ritorno alla vita da (super)supereroe e per le nuove scelte che è chiamato a compiere.
    Cosa ci racconta Il Raggio Nero? E' Moldrock la superstar, la sua storia e quella della Pentadimensione sono centrali ed ogni extra -per quanto apprezzatissimo- è spinto dall'ingombrante personaggio agli angoli della storia e non accompagna di pari passo le vicende.

    Il che, in realtà, andrebbe anche bene: sono componenti che ci sono e sono un bel vedere, per quanto statiche o meno centrali - ma la loro collocazione è una scelta dell'autore. Senza contare che la carne al fuoco è davvero tanta, tra action, nuove info e mitologia pikappica.

    L'inghippo sta nel fatto che, ad un certo punto, di certo personaggiume se ne sente la mancanza. E questo punto è stato nell'ultimo episodio: dove l'attenzione riservata ai gargoyle avrebbe avuto tutt'altro impatto se si fosse dedicato loro un po' di spazio in più in precedenza, visto che improvvisamente ci vengono mostrati come personaggi e non solo come espedienti narrativi.
    A maggior ragione questo si può dire del Custode: la storia inizia con lui e con lui finisce (epiloghetto escluso), ma in mezzo vediamo ben poco che possa giustificare una sua trasformazione non dico radicale, ma certamente importante. Ci sarà sicuramente spazio per ritornare sul personaggio e le sue scelte, ma visto il cambiamento di status quo non avrebbe fatto male approfondire un po' meglio, oltre le scarne battute a proposito, l'evoluzione che ha subito in 300 anni di battaglie. Insomma, è ovvio che il Custode è solo alla linea di partenza, ma sarebbe stato bello vedere come ci è arrivato perché che non era una cosa scontata.

    C'è però un'ulteriore considerazione da fare: è una storia che va inquadrata nel suo contesto, quello di un progetto unitario lasciato in mano alla stessa mente pensante, quella del diabolico Artibani. Vista così, ci accorgiamo che la storia è anche un tassello e, per una volta nel mondo del Fumetto Disney, un tassello pensato per andare ad incastrarsi in una continuità non solo di *fatti* ma anche registica e stilistica. E così abbiamo una migliore prospettiva dell'avventura, destinata a diventare porzione fondamentale ed omogenea di un disegno più grande. E già se iniziamo a pensarla così ci accorgiamo che Potere e Potenza ed Il Raggio Nero non stanno facendo a braccio di ferro ma si stanno stringendo la mano, due grandi storie complementari in attesa di quello che resta da raccontare in questa genesi della New Era.


    Tassadar89 ha scritto: Non ricordo nel numero 48 Uno aveva avuto problemi di tecnologia per costruirsi il corpo o non era per niente quello parte del problema?
    Lo stesso Uno si chiede se il problema non sia solo tecnico, ma poi viene aiutato da Everett (sempre lui!) nella costruzione del droide. Il problema *vero*, però, era "filosofico", visto che Uno non voleva semplicemente avere un corpo ma diventare una persona vera. Tant'è che nella stessa storia Due non si fa problemi ad appropiarsi del corpo del droide della Tempolizia (rimanendo, però, solo una sofisticatissima macchina).
    Senza contare che in PKNA #34, Niente di Personale, (di -toh!- Artibani) abbiamo visto una versione alternativa di Odin Eidolon che sicuramente non aveva in sè il germe del proprio contrario, dato che Due era a sua volta lì di fianco come Deugemo. Ancora, solo due macchine avanzate e non persone vere.

    Quindi che Solomon non stupisca troppo: per quanto ne sappiamo anche lui è (ancora?) solo una IA e non ha necessariamente "sorpassato" Uno.

    Goldensun ha scritto:Anch'io mi ricordo dei tre epiloghi!
    Io non me lo ricordo, ma mi fido. Magari intendeva epiloghi nel senso dei tre fronti che vediamo nella conclusione della storia e non come bonus a parte?
    Ritorno di Paperino e della Torre - Solomon - Moldrock. No?
  • I WANT MORE!
    Questa ultima puntata mi ha fatto venire voglia di più Pikappa!
    Insomma, una perfetta conclusione per questa storia, che è solo l'inizio di qualcosa di più grande da raccontare. Veramente, un grande complimenti agli autori per questa storia.

    Ma ora le fatidiche domande:
    Artibani: confesso che tra le storie da te annunciate, Pikappa e non, mi sono un po' perso. Puoi rimetterci un po' d'ordine? E Metopolis?
    Pastrovicchio: per realizzare la versione "umana" di Sergio su cosa ti sei basato?
    Da Socrate a Paperone:
    "Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta."
  • La domanda che mi è sorta spontanea al termine della lettura, per Francesco Artibani, è stata questa:

    [spoiler]Uno. Due. Hicks. 1. 2. X. Il Totocalcio. Un lettore anni fa aveva già pensato a X. Fu pubblicato nella PkMail. Non ho tempo ora di cercarlo, ma mi sembra che X avesse esattamente il colore di Sergio. Mi sto perdendo in una teoria del complotto senza fondamento... oppure ho veramente colto una vera e paradossale strizzata d'occhio, in onore dei tempi che furono e del loro spirito goliardico?[/spoiler]
  • Un finale con il botto. Un finale aperto con colpo di scena che apre a future storie. Come farò a aspettare fino alla primavera???La puntata finale è perfetta ci mostra una battaglia spettacolare(disegni di Pastro e colori di Max eccelsi)con battute epiche di PK e episodi di eroismo sia da parte del nostro che dai Gargoyle.Artibani ci costruisce quindi una perfetta chiusura di saga tra eroismo azione battute sferzanti e momenti commoventi(Paperino che corre a casa e guarda i nipotini con le lacrime agli occhi.
    Il raggio nero è una storia favolosa e con il suo finale aperto che rimanda alle prossime ricorda tantissimo la stretta continuity che si era vista nei primi numeri di PK2...non più numeri slegati ma una unica saga in cui ogni storia e parte di un qualcosa di più grande un grandissimo ritorno di PK con grandissimi professionisti che ci regalerà tantissime emozioni!Primavera arrivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
    Artibani: La fondazione Ducklair è stata inventata da Omega nel momento del ritorno a Paperopoli oppure era già presente?Come si incastra nel complesso sistema di società delle Ducklair industries?Chi è stato al timone della società in questi anni?
    Pastro: il tuo stile in questa ultima saga è una perfetta sintesi tra il vecchio stile di PKNA e quello che invece hai utilizzato nella seconda terza serie ci racconti brevemente l'evoluzione del tuo tratto?
  • PORTAMANTELLO ha scritto:Magari intendeva epiloghi nel senso dei tre fronti che vediamo nella conclusione della storia e non come bonus a parte?
    Ritorno di Paperino e della Torre - Solomon - Moldrock. No?
    Beh, a rigore tre fronti di conclusione ce li abbiamo, ma poiché si era parlato di epiloghi (non fatemi andare a ripescare dove se ne parlava, che tra forum, social e blog reindirizzati su forum, social e blog che parlano di forum, social e blog resto un po' confuso) e nell'accezione comune ormai con "epilogo" si intendono le scenette bonus vorrei togliermi il dubbio.

    Che non vorrei, per quanto improbabile, spuntasse a sorpresa qualcosa sul prossimo numero, che nel caso mi metto d'accordo con gli amici per dare una sbirciatina.
  • Bella storia, ma l'ho spreferita un po' a Potere e Potenza, sia un po' per la questione dimensione parallele (che non è un brutto concetto di per sé, ma... sinceramente la dimensione in questione era molto anonima :P Inoltre non sono un grande fan di Nella Nebbia, storia a cui questo nuovo capitolo si riallaccia) sia un po' per la carenza di alcune cose (tipo l'introduzione di Salomone... una cosa del genere io e anche altri l'avevano prevista, ma molto più in là... stessa cosa la reintroduzione della torre)

    domande:
    -Artibani, quindi se ho capito bene Raksaka è rimasto nell'altra dimensione? E cosa accadrà? Rimarrà lì per sempre all'insaputa di tutti, in un finale amaro?
    -Artibani, molti hanno paragonato Moldrock a Thanos, per via della sua stazza, dei suoi poteri apparentemente illimitati, ecc. Io, sarò rintronato, ma con la cosa delle voci nella testa, il fatto di rivolgersi sempre in terza persona, ecc., ho subito pensato al buon Venom, nemico dell'Uomo Ragno, come una delle fonti di ispirazioni. Conferma? Vabbé che i cattivi dei supereroi si assomigliano un po' tutti...
    -Pastrovicchio, qual è stata la vignetta o la sequenza di vignette più ardua da disegnare?
  • Il quarto capitolo de Il Raggio Nero offre esattamente quanto mi aspettavo: una bomba esplosiva di azione e combattimenti serrati.
    Non poteva che essere così, in fondo, dopo due episodi in cui molto spazio era stato riservato alle informazioni (su Corona e su Moldrock) che Francesco Artibani doveva darci tramite i dialoghi da lui imbastiti. Non rimaneva molto altro da dire, mentre era tempo per lo scontro finale tra l'eroe e il cattivo.
    Sotto questo profilo non c'è niente da obiettare: Artibani scrive delle pagine ottime, dove tiene incollato al lettore grazie a battute fulminee e soprattutto tramite i momenti di tensione, legati ai "caduti sul campo", alla potenza scatenata da Moldrock e al lavoro che parallelamente il Custode doveva compiere per preparare i protagonisti al rientro a Paperopoli. Un concentrato di situazioni che rende la narrazione ritmata e completamente differente da quanto si vede solitamente sul libretto.
    Proprio in funzione di ciò, Lorenzo Pastrovicchio è ancora di più grande protagonista del processo creativo della storia: se già aveva mostrato la sua abilità nel rendere esteticamente interessanti e per nulla statiche le vignette di dialogo negli scorsi episodi, ecco che qui si trova pienamente nel suo "ambiente naturale" e può dar pieno compimento al suo tratto dinamico e "muscolare", illustrando scene di forte impatto, con vignette ricche di dettagli e di effetti speciali dettati anche dal colore di Max Monteduro.
    Il Pastro si supera, qui, riuscendo a progredire ulteriormente rispetto al già splendido lavoro fatto l'anno scorso su Potere & Potenza, e mostrando un continuo studio e approfondimento del proprio stile, che diventa più ricercato addirittura nell'ambito dello stesso Raggio Nero, dato che l'ultimo episodio sembra godere di una cura addirittura maggiore di quella già presente nel resto della storia.

    Dopo la battaglia, tutti si aspettavano un sospirato e atteso ritorno... anzi, due. Uno e l'altro, dove l'altro è il buon Everett Ducklair :P . Ma Artibani non ha fretta e si prende il proprio tempo per riportare in scena i due personaggi, che probabilmente torneranno nella prossima avventura di questo ciclo. Così il finale, per l'impaziente pker, potrebbe sembrare ricco di quanto non sia invece. Il Custode in un corpo da droide, Paperino alle sue dipendenze, la Ducklair Tower tornata al suo posto ma celata allo sguardo di chiunque... i due autori hanno davvero posto le basi per un nuovo status quo, pronto per essere sviluppato nelle prossime storie.
    Resto solo un po' deluso dal ritorno di Moldrock che, pur prevedibile, mi sembra gestito in maniera un po' troppo frettolosa e piuttosto confusa. Bene che questo avversario torni a confrontarsi con Pikappa, visto che il mio parere sul personaggio è decisamente positivo, ma una reintroduzione di questo tipo mi ha lasciato un po' freddino.

    Nel complesso Il Raggio Nero è una storia buonissima. Senza dubbio un passo avanti rispetto alla pur buona Gli Argini del Tempo, se la batte molto con P&P, e tutt'ora non saprei dire quale preferisco delle due: hanno due ruoli assai delicati ma diversi tra loro, ed entrambe sono riuscite a svolgerle in modo brillante.
    Insomma, molto soddisfatto :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Non mi dilungo molto con le opinioni sulla storia: a mio parere un gran bel capitolo introduttivo a quel che sarà, dato che di conclusivo non c'è molto, e va benissimo così. La carne che è stata messa al fuoco solo in questa quadrilogia credo basterà a sfamarci per molte storie a venire.
    Moldrock, devo dire, forse non è il tipo di cattivo che preferisco per questione di gusti personali, ma nel ruolo di possente monarca caduto e rancoroso (che Artibani e Pastro gli fanno magistralmente ricoprire) ci sta così bene che francamente non vedo l'ora di rivederlo. Nota di contorno: a parer mio, forse si è mostrato un po' troppo frettolosamente il suo ritorno nel finale, ma pace.
    Approvo totalmente, poi, l'aver rigettato Everett Ducklair e Corona (con noi tutti Pkers al loro seguito) nel baratro del più profondo mistero, ossia il posto che a loro meglio si addice.
    In sintesi, le fondamenta per un futuro davvero interessante per la saga ci sono tutte, e il fatto che non si riesca nemmeno ad immaginare il disegno finale che alberga, al momento, solo nella mente degli autori è davvero un'ottima cosa.

    Domande non ne ho di particolari, a livello di trama, dato che tutti gli interrogativi che mi saltano in mente sono inevitabilmente destinati ad essere sciolti nelle storie future.
    Qualche domanda sugli aspetti "tecnici", per così dire:

    Per Artibani: Una domanda che, al tempo de "Gli Argini del Tempo", qualcuno ha rivolto anche a Sisti: ma tutti questi punti esclamativi? Mi spiego. Quando lessi per la prima volta una storia di PKNA, una delle prime cose che mi saltarono all'occhio fu l'ampia presenza di punti fermi al posto dei più "Topoliniani" punti esclamativi disseminati a profusione: a mio parere era una gran cosa, dato che ciò donava al tutto un tono decisamente meno "allegrone", più ricercato, epico, riflessivo... BADASS.
    Ora, se in "Potere e Potenza" qualche punto era sopravvissuto, perché qui non se scorge neanche l'ombra? In certi passaggi della storia (ad esempio il racconto di Moldrock) avrebbero davvero giovato a rendere la giusta atmosfera "Pikappica" al tutto. È una scelta stilistica? Oppure è l'ambiente "Topolino" che impone scelte di questo tipo?

    Per Artibani: Moldrock, non essendo più un essere "singolo", bensì composto anche dalle diverse entità che ha assorbito, parla riferendosi a sé stesso in prima persona plurale... Ma non sempre. In certi passaggi della storia, scappa la prima persona singolare. Ad esempio:
    Ho visitato la torre e ho scoperto cose che non conoscevo... E sai una cosa? Mi piace il tuo pianeta, e credo proprio che ce lo riprenderemo, una volta liberi!
    Vi ho ascoltato e abbiamo deciso!
    È un'abile opera di scrittura per discernere il volere di Moldrock da quello dell'Orda, o un refuso dell'autore? :P

    Per Pastrovicchio: In generale, questa quadrilogia ha un registro grafico un po' più classico rispetto a "Potere e Potenza" (ho visto un uso più frequente della gabbia classica del Topo). So che in più occasioni hai detto che stai cercando di far evolvere lo stile che usi in queste nuove storie Pikappiche verso una sempre maggior leggibilità, quindi presumo che sia una scelta volta in quella direzione. Ti faccio quindi la domanda al contrario: rispetto alle suddette scelte che hai operato ne "Il Raggio Nero", cosa aveva "Potere e Potenza" che non andava e che questa volta hai, magari, voluto tenere a mente mentre disegnavi?

    Per Pastrovicchio: Questa storia, a livello grafico, ha fatto un salto di qualità non indifferente rispetto a "Potere e Potenza": il colore di Max Monteduro ora non si limita più semplicemente a riempire i tratti neri fatti a china, ma ricolora e altera anche questi ultimi (vedasi i colpi energetici, le esplosioni, la polvere che si alza durante gli scontri, gli sfondi, ecc).
    Dobbiamo dedurre che la collaborazione tra te e Max sia stata decisamente più stretta, questa volta? Cosa è cambiato rispetto a "Potere e Potenza"?

    Detto ciò, ringrazio gli autori per aver partecipato anche a questa sessione di botta e risposta, e per aver sopportato con gentilezza e spirito le peggio domande che solo un Pker sa tirare fuori. Alla prossima storia! :D
    Ultima modifica di RedLas il domenica 29 novembre 2015, 18:21, modificato 1 volta in totale.
  • E con quest'ultimo stupendo capitolo, anche l'ultimo botta e risposta! Saltando gli ovvi complimenti all'eccellenza:

    Con quest'ultimo capitolo tiriamo le somme sui misteri rimasti:
    Artibans:
    1. E quindi ora Sergio ha un nome, "X"! Hai già in mente le future evoluzioni di X/Hicks? Ho pensato che volessi collegare questa figura alla Robolab, che dovrebbe nascere in questo secolo (XXI) e che poi dovrebbe passare nel futuro nelle mani di Odin, ci sono andato vicino?
    2. Considerando il finale dell'ultimo capitolo, dobbiamo dedurre che la prossima storia partirà dallo stesso istante in cui finisce questa? O lasceremo da parte Moldrock per un po'? Anche perchè credo che Hicks non ci metterà molto a notare l'assenza del secondo gargoyle, no?
    3. Per chicca e curiosità: a differenza di Hicks, Uno (e quindi Due) erano a conoscenza del passato alieno di Ducklair e della faccenda di Moldrock?
    4. Necessito urgentemente di vedere i :pkna: Files di Moldrock, X e Hicks nella prossima deluxe!!
    5. Domanda riguardo uno degli argomenti caldi dei quattro episodi: Raksaka e Thala. Spesso viene citato il loro danneggiamento in "Nella nebbia" e di come sia possibile che funzionino lo stesso. E' possibile che - essendo delle creature artificiali, cyborg insomma - semplicemente quando sono stati distrutti Uno abbia recuperato la loro memoria ed il loro programma e li abbia installati in nuovi cyborg prodotti da lui?
    6. Spoiler/Non spoiler: periodo e titolo della prossima storia? Quella del "ventennale", dico. E la cadenza semestrale rimarrà?

    EDIT: Un'ultima domanda:
    7. Durante l'assalto alla torre in Pot&Pot, compare anche un generale evroniano (p. 137 della deluxe), che quindi è stato trasportato nella pentadimensione. Gli evroniani d'alta casta sono famosi per essere abbastanza superbi, autoritari e poco "trattabili", e difatti non appaiono nell'armata di Moldrock. Dobbiamo dedurre che il tentativo di controllo da parte del colosso non ha avuto buoni risultati e ha dovuto optare per le maniere forti?
    Ultima modifica di rayleigh92 il lunedì 30 novembre 2015, 19:07, modificato 1 volta in totale.
  • PORTAMANTELLO ha scritto:
    [...] Gli evroniani quadrumani visti in Pot&Pot sono stati “tagliati” per non appesantire troppo il design?[...]

    Lorenzo: Non ricordo di aver fatto evroniani con quattro mani [...]
    Ho per l'amor del cielo... Tra occhi, becco e tutto o perso il conto, ed ero anche convinto.
    Topolino sbarazzino ha scritto:Bella storia, ma l'ho spreferita un po' a Potere e Potenza, sia un po' per la questione dimensione parallele (che non è un brutto concetto di per sé, ma... sinceramente la dimensione in questione era molto anonima :P Inoltre non sono un grande fan di Nella Nebbia, storia a cui questo nuovo capitolo si riallaccia) sia un po' per la carenza di alcune cose (tipo l'introduzione di Salomone... una cosa del genere io e anche altri l'avevano prevista, ma molto più in là... stessa cosa la reintroduzione della torre)
    Beh, più o meno. Immaginavo/temevo una riqualificazione di Sergio ma non credevo sarebbe accaduta così presto. In tal casso può averlo fatto per due motivi: o vuole ampliare la dinamica già esistente tra i due permettendo nuove scenari precedentemente impossibili oppure, più semplicemente, per il ritorno di Uno. Se fosse così mi dispiacerebbe, a differenza della vecchia coppia Salomone e Pk hanno ancora molto da dare. Non che mi dispiaccia rivedere Uno ovviamente.

    Passando alle poche domande rimaste:

    Per Artibani:
    - Il cambio di volto di Sergio è irreversibile"come quello di Uno o può tranquillamente andare avanti e indietro tra la realtà virtuale e il nuovo corpo?
    - Il sogno di Paperino ha ancora qualche significato da svelare?
    - Alla fine la camera omega era stata progettata per un eventuale fuga di Moldrock? Doveva solo fornire da armamentario (a tal proposito, avremo più delucidazioni delle armi presenti in futuro? ) e teletrasporto della torre o c'è ancora dell'altro da scoprire?
  • Astere ha scritto:
    PORTAMANTELLO ha scritto:
    [...] Gli evroniani quadrumani visti in Pot&Pot sono stati “tagliati” per non appesantire troppo il design?[...]

    Lorenzo: Non ricordo di aver fatto evroniani con quattro mani [...]
    Ho per l'amor del cielo... Tra occhi, becco e tutto o perso il conto, ed ero anche convinto.
    La cosa strana è che pure io ero convinto di averne visti!! ::S: ::S: ::S: Che cavolo...!?!?
  • IERI.

    Evroniani: piaciuto molto.
    Il vento del tempo: piaciuto moltissimo.
    Xadhoom!: piaciuto con riserve.

    OGGI.

    Potere e Potenza: piaciuto molto.
    Gli argini del tempo: piaciuto per niente.
    Il raggio nero: piaciuto con riserve.

    Età a parte, siamo lì, dai.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Speciale Il Raggio Nero
    Immagine

    Tutte le cose belle, si sa, prima o poi finiscono. E questo spiega perché il Sollazzo campa da ben 10 anni, senza accennare a smettere.
    Il Botta e Risposta ed Il Raggio Nero, invece, ci salutano così come sono arrivati: insieme. Ma le peripezie del pikappero non finiscono certo qui ed allora, prima di ritirarci nel dolce abbraccio del sonno criogenico, vediamo un po' cosa ha in serbo per noi (e per lui) il futuro...

    FRANCESCO ARTIBANI
    Topo_Nuovo: Ora che l'avventura è finita, torniamo agli inizi per toglierci qualche dubbietto. Sekthron prima non vuole combattere Pk, ma anzi gli chiede aiuto, poi dice che anche il Vecchio Mantello è "uno di loro". Ma di loro chi? Possiamo attribuire tutto il comportamento dell'evroniano ad un delirio causato dal Raggio Nero o è una reazione alla notizia della disfatta dell'Impero di Grrodon?

    Francesco: Sekthron vive certamente una condizione di confusione profonda dopo aver trascorso tre secoli in quel mondo, separato dal resto dei suoi compagni. Vede in Pikappa una speranza – inizialmente – poi cambia fronte quanto viene riportato nel mondo-prigione tornando a schierarsi (per paura) con il suo padrone Moldrock. Quello di Sekthron è dunque il pensiero di un personaggio terrorizzato che pensa solo a uscire tutto intero da una situazione da incubo. La scoperta della disfatta delle armate evroniane contribuisce a confonderlo e scuoterlo ulteriormente.


    Jurambalco: Anche per me c'è bisogno di alcune conferme, se non dalla vita almeno dalla storia. Ma quindi la missione che Pk era chiamato a compiere nella Pentadimensione era quella di recuperare le batterie tachioniche, in modo da riportare indietro la Torre ed evitare l'evasione di Moldrock? Mentre l'intervento del tiranno di Corona ha rimescolato le carte in tavola e ha portato ad uno scontro prematuro. Giusto?

    Francesco: La missione principale di Pikappa è quella di impedire a Moldrock di uscire dalla sua prigione. Il varco aperto e l'estrema vulnerabilità della torre hanno reso la situazione critica e il papero mascherato arriva per risolvere in qualche modo quell'emergenza all'interno di uno scenario in progressivo peggioramento.


    Astere: Il sogno di Paperino nasconde ancora qualche significato occulto? La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?

    Francesco: Niente Marzullo, basta Moldrock come minaccia. Il sogno di Pikappa è semplicemente il messaggio inviatogli dal Custode.


    Astere: Alla fine la Camera Omega era stata progettata per un'eventuale fuga di Moldrock? Doveva solo fornire da armamentario e teletrasporto della Torre o c'è ancora dell'altro da scoprire, superarmi incluse?

    Francesco: C'è altro da scoprire, posso dire solo questo (oltre al fatto che ci sono segreti legati al passato di Everett).


    Jurambalco: Da qualche parte nel mare magnum del web, era stato detto che questa storia avrebbe avuto ben tre epiloghi. Ci si riferiva ai tre fronti che vediamo in chiusura – il ritorno a Paperopoli, l'esordio di Solomon e Moldrock clandestino?

    Francesco: E sono esattamente quelli che hai indicati. Sottolinearli con "Epilogo 1", "Epilogo 2" ed "Epilogo 3" mi pareva un po' didascalico ma è abbastanza chiaro che assistiamo a tre momenti che aprono tre scenari diversi. Abbiamo la nuova situazione della Ducklair Tower, tornata al proprio posto profondamente danneggiata ma in ogni caso presente (seppure invisibile ai più). La torre risolve il problema del covo segreto per Pikappa, non più costretto a tenere il Custode in soffitta e apre un nuovo filone, quello della ricostruzione del palazzo che – ormai è stato annunciato – tornerà a occupare la Ducklair Plaza. In che modo? In che forma? E quando? L'altro epilogo riguarda la nuova incarnazione del Custode. C'è un bel cambiamento per lui perché prende una forma concreta, un nome e un'identità con cui interagirà con il mondo esterno (con tutte le implicazioni del caso, considerata l'atipicità del soggetto). E infine c'è Moldrock, libero sulla Terra e non più limitato e vincolato dalle restrizioni dell'universo pentadimensionale di Everett Ducklair. In quel luogo è rimasto il secondo gargoyle e presto o tardi sarà di nuovo operativo. In quelle paginette conclusive ci sono tre epiloghi ma ci sono ancora più spunti per altri sviluppi e intrecci…


    RedLas: Una domanda che è stata rivolta anche a Sisti: ma questi punti esclamativi? Il punto fermo e la possibilità di variare i toni della narrazione erano una delle piccole novità che le New Adventures portarono in ambito disneyano. Se già in Potere e Potenza il loro utilizzo era stato ridotto, in questa storia sono sopravvissuti solo pochi esemplari. Il punto fermo è da considerare specie protetta? Preferenza stilistica, semplice abitudine o scelta dettata dalla pubblicazione sul settimanale?

    Francesco: Si usano secondo necessità, mai più di uno alla volta (sono banditi i tre punti esclamativi per sottolineare enfasi o emozione!!! Se occorre c'è sempre il grassetto per evidenziare un tono più alto). Il punto fisso si impiega sempre ma con misura; le frasi secche o lapidarie o all'insegna del gelido sarcasmo non sono poi così tante.


    Paperlallo: Da un grande potere derivano grandi responsabilità… anche per lo sceneggiatore! In questa storia Moldrock ha l'ultima parola: è questo il segreto per scrivere villain del genere senza che le soluzioni per metterli fuori gioco sembrino troppo facili o forzate? Come si gestiscono personaggi così (onni)potenti?

    Francesco: Credo che la cosa più importante sia mettere in scena un personaggio insolito e, nei limiti del possibile, interessante e inedito per il mondo di Pikappa. Nei fumetti ogni supercattivo ha naturalmente un punto debole e la cosa interessante, per l'eroe, è riuscire a trovarlo dimostrando così il suo valore. Con Moldrock si è giocato d'anticipo mostrando subito un cattivo problematico ma allo stesso tempo terribilmente forte. Il gioco è anche nei confronti del lettore e non solo verso il protagonista. Il lettore sa qualcosa che Pikappa non conosce ancora, sa che Moldrock si è liberato e probabilmente presto o tardi tornerà a farsi vivo. Questo dovrebbe creare delle aspettative nei suoi confronti e nei confronti della serie e tutto questo rientra nella gestione generale delle cose (con un occhio all'antagonista e un altro occhio all'economia generale della serie).


    RedLas, Topolino sbarazzino: Moldrock, non essendo più un essere "singolo", bensì composto anche dalle diverse entità che ha assorbito, parla riferendosi a sé stesso in prima persona plurale... Ma non sempre. In certi passaggi della storia, scappa la prima persona singolare. Ad esempio:

    Ho visitato la torre e ho scoperto cose che non conoscevo... E sai una cosa? Mi piace il tuo pianeta, e credo proprio che ce lo riprenderemo, una volta liberi!
    Vi ho ascoltato e abbiamo deciso!


    E' un'abile opera di scrittura per discernere il volere di Moldrock da quello dell'Orda, o un refuso dell'autore? :P
    Qualche ispirazione particolare nel concepire un villain… "collettivo"?


    Francesco: Nessun refuso, Moldrock quando necessario fa delle distinzioni precise anche per ristabilire e sottolineare la sua autorità e il suo ruolo dominante. Moldrock e l'Orda si muovono in un costante delicatissimo equilibrio, una dipendenza reciproca che vede in vantaggio Moldrock. L'idea del cattivo collettivo non nasce da una particolare ispirazione ma solo dalla curiosità di portare in scena un cattivo diverso dal solito che potesse uscire dal clichè del megalomane che mira a essere il padrone del mondo. Qui abbiamo un megalomane che è stato padrone del suo mondo e di un bel pezzo di universo, uno che non vive di annunci grandiosi ma ha dimostrato tutta la sua pericolosità e oggi è ancora più pericoloso perché mosso da un desiderio di vendetta terrificante. Mi piaceva l'idea di un cattivo concreto così da renderlo più spaventoso per Pikappa e per i lettori (anche se ormai non si spaventano più per niente).


    Valerio, Astere: Stronchiamo sul nascere ogni accusa di eresia. Com'è stato possibile per il Custode diventare Solomon? Il suo "germe del proprio contrario" è stata l'interazione con Paperino, i trecento anni in battaglia o semplicemente non è diventato ancora un vero individuo? E' un'incarnazione "definitiva" alla Odin Eidolon oppure Solomon potrà fare avanti ed indietro tra il corpo e la realtà virtuale, mantenere duplicati, ecc.?

    Francesco: No, il Custode è un'entità decisamente più semplice, una sorta di prototipo per i droidi come Lyla. Non ha fatto altro che indossare un corpo artificiale ma siamo ben lontani dal livello di Uno e Due. Sul funzionamento di Solomon Hicks e i suoi limiti ci concentreremo con Lorenzo a partire dalla prossima storia.


    Rebo: Uno. Due. Hicks. 1. 2. X. Il Totocalcio. La Cabala. Sull'origine del nome della nuova identità del Custode si stanno sprecando le teorie del complotto e non ho potuto fare a meno di notare come una IA chiamata X fosse già stata ipotizzata nella Pk Mail di Pk2 #3, La Voce nel Buio, da tal Riccardo da Trezzano sul Naviglio. Eri tu in incognito? Fate parte della stessa loggia massonica?
    Più seriamente, ci racconti un po' come ti è venuto in mente "Solomon Hicks"? Sai che il danno è fatto e buona fetta dei pker continuerà imperterrita a chiamarlo Sergio?


    Francesco: Potrei fare il simpatico e dire che era una cosa voluta ma bisogna sempre dire la verità. Hicks doveva avere semplicemente un'assonanza con la X del più classico mister X, uno che spunta fuori dal nulla e sorprende tutti. In questo modo sicuramente abbiamo maggiore continuità con Uno e Due ma la X, restando nel settore del Totocalcio, rimanda anche a un concetto di stasi, di parità, di danni limitati tra due squadre (un punto per uno e tutti a casa). Solomon non sarà sicuramente un personaggio neutrale, farà delle scelte e prenderà delle decisioni autonome (la prima delle quali sarà far dimenticare a tutti l'infausto nome di Sergio).


    rayleigh92: Ser… Solomon, Moldrock e X. Voglio sapere di più su di loro, ma non mi accettano l'amicizia su Facebook! Ce lo troviamo un angolino per i loro PkFiles nella Deluxe? :D

    Francesco: Non ne ho idea, le pagine sono sempre abbastanza limitate e vanno usate al meglio per i contenuti speciali. Inoltro la richiesta a chi di dovere ma non garantisco niente.


    rayleigh92: Ma a differenza di Hicks, Uno (e quindi Due) erano a conoscenza del passato alieno di Ducklair e della faccenda di Moldrock?

    Francesco: Sicuramente Uno è quello che ne sa più di tutti.


    Tassadar89: La caratterizzazione di Raksaka e Thala è vagamente ispirata alla celebre serie animata Gargoyle o ci sto vedendo più del dovuto?

    Francesco: L'idea dei gargoyles viene dagli anni Novanta, nelle due creature non ci sono troppi rimandi alla serie animata e l'unico punto in comune è quello di essere dei protettori, dei personaggi positivi. Il vero aspetto di Raksaka e Thala non è del resto quello dei gargoyles.


    Tassadar89: Abbiamo scherzato con i crossover, ora giochiamo con i what if. Se la Torre non fosse stata "distrutta" in P&P, come saremmo arrivati alla storyline del Raggio Nero? Pianifichi di riutilizzare, in tutto o in parte, trame e scenari pensati per il piano B?

    Francesco: No, sicuramente avrei pensato a un'altra trama. Allo stesso tempo, altrettanto sicuramente, avevo pensato a un'apertura più fantascientifica per Pikappa, con degli scenari spaziali da esplorare per uscire dai confini terrestri e dal recinto di trame e filoni consolidati (viaggi nel tempo, spore aliene, l'esercito e tutto quello che abbiamo visto nelle prime due serie). Il primo numero di Pikappa è incentrato su un'invasione aliena e dunque mi sembra abbastanza naturale sviluppare nella serie questi elementi. Pikappa non diventerà un guardiano della galassia (su quel fronte mi pare che abbia già dato) ma certamente può ambire a diventare un eroe anche oltre i limiti del nostro pianeta.


    generalezargon: A proposito di storyline, la Fondazione Ducklair citata da Solomon riporta alla mente le sottotrame delle Ducklair Industries. Hai intenzione di recuperare anche queste nelle prossime avventure? Se no, puoi raccontarci qualcosa di più su chi ha gestito le Industrie nel frattempo, vista la situazione poco limpida alla fine di Pk2?

    Francesco: Qui c'è tanto da raccontare, da costruire e da ricostruire. Non sono un maniaco della continuity però, lavorando su un personaggio fondamentale come Everett Ducklair, mi piacerebbe scoprire un po' di più su tutto il suo mondo, su quello che ha creato nel nostro mondo in termini di imprese, industrie e fondazioni assortite. Everett è stato dato per disperso e allora andiamo a vedere che cosa ne è stato del suo impero.


    Tassadar89: Alla fine non scopriamo di cosa Lyla volesse parlare con Paperino, a meno che non fosse un banale pretesto per un invito a cena. Ha forse scoperto le ragioni del bizzarro comportamento del Razziatore, assai birichino negli Argini nel Tempo ma definito "un amico" in questa storia? Possiamo sperare che le abbia scoperte anche tu e che ce le racconterai in futuro, riprendendo il filone dei viaggi nel tempo?

    Francesco: Mi piacerebbe raccontare ancora una storia a base di viaggi nel tempo ma lavorando di più sul carattere del Razziatore per capire un po' meglio come si vive andando su e giù per i secoli. Il personaggio ha un lato umano che trovo molto interessante (e non dimentichiamoci che è un padre di famiglia).



    LORENZO PASTROVICCHIO
    Valerio, generalezargon: Pare che il tuo stile si sia evoluto ulteriormente nel corso della storia, con gli occhi dei paperi notevolmente allungati in feeling più cartoonesco. Se è davvero così, ce ne parli un po'? Se non è così, conosci un oculista bravo bravo?

    Lorenzo: Quando si disegna una storia così lunga credo sia normale avere delle piccole evoluzioni grafiche, ciò è dovuto al semplice motivo che si prende sempre più confidenza con personaggi e le nuove ambientazioni.
    E' vero che a monte c'è sempre uno studio preventivo, però i piccoli aggiustamenti che si fanno in corso d'opera possono, a volte, dare questa sensazione nel lettore più attento.



    RedLas: Continuiamo con le lezioni di stile. Questi quattro episodi hanno un registro grafico un po' più classico rispetto a Potere e Potenza (ho visto un uso più frequente della gabbia classica, ad esempio). So che in più occasioni hai detto che stai cercando di far evolvere lo stile che usi in queste nuove storie pikappiche verso una sempre maggior leggibilità, quindi presumo che sia una scelta volta in quella direzione. Ti faccio quindi la domanda al contrario: rispetto alle scelte che hai operato ne Il Raggio Nero, cosa aveva Potere e Potenza che non andava e che questa volta hai, magari, voluto tenere a mente?

    Lorenzo: Potere e Potenza non aveva nulla che non andava, ma la scelta di rimanere più legato alla gabbia "vecchia" di PK era motivata dal fatto che volevo creare una sensazione di continuità col passato, una sorta di omaggio. Come ho dimostrato con Il Raggio Nero però, ciò non è sempre necessario per creare epicità o dinamicità nelle tavole. Diciamo che sicuramente Topolino ha bisogno di questo tipo di scansione della vignetta, ma non l'ho fatto solo per questo. E' un momento in cui sto cercando di elevare la regia a qualcosa di più cinematografico, senza tradire pero l'aspetto grafico e fumettoso. Non vuol dire però che si debbano eliminare certe soluzioni, solamente gestirle diversamente.
    Questo però non preclude altre sperimentazioni nel caso ci fosse un cambio di formato e un riposizionamento di target, in funzione dell'età dei lettori, cose di cui bisogna sempre tener conto.



    RedLas: Sempre rispetto a Potere e Potenza, questa storia ha fatto un salto di qualità non indifferente: il colore di Max Monteduro ora non si limita più semplicemente a riempire i tratti neri fatti a china, ma ricolora e altera anche questi ultimi (si vedano i colpi energetici, le esplosioni, la polvere che si alza durante gli scontri, gli sfondi, ecc).
    Dobbiamo dedurre che la collaborazione tra te e Max sia stata decisamente più stretta, questa volta? Cosa è cambiato rispetto a Potere e Potenza?


    Lorenzo: Il salto di qualità è dovuto ad una serie di più fattori.
    Il primo è che rispetto a Potere e Potenza ho avuto 2 mesi in più di tempo.
    Il secondo è che ho potuto dedicarmi esclusivamente alle matite avendo trovato in Simone Paoloni un abile braccio destro (che è riuscito oramai quasi del tutto a capire il mio tratto a china) e in mio fratello (Alessandro Pastrovicchio, ndr) un enorme salvagente a cui aggrapparmi nei momenti in cui eravamo con l'acqua alla gola. A me non è rimasto che supervisionare il tutto... che lusso eh?

    Che dire del colore?
    Stavolta con Max si è creata una sintonia veramente particolare, credo che non ho mai lavorato così bene con lui in tutti questi anni. La sua disponibilità nel rivedere con me tutti i dettagli, per arrivare al risultato migliore possibile, è stata eccezionale: non posso che ringraziarlo per questo. Si può tranquillamente dire che non abbiamo badato a spese (a livello di tempo) e questo, credetemi, lo si fa solo per passione.



    Tassadar89, Paperlallo: Solomon Hicks, guida al personaggio. Le differenze tra Uno ed il Custode erano già presenti a livello caratteriale, ora vediamo una differenza anche fisica tra i due e le relative "incarnazioni". Che ci dici al riguardo?

    Lorenzo: Dico che era necessario, bisognava non creare fraintendimenti. La storia di Hicks è ancora tutta da raccontare e ci riserverà molte sorprese.


    Topolino sbarazzino: Tempo di bilanci. Qual è stata la vignetta o la sequenza più ardua da disegnare?

    Lorenzo: La tavola che mi ha fatto perdere più tempo in assoluto, è stata la doppia con Ducklair Tower distesa nella giungla. C'erano un sacco di elementi da mettere in evidenza, senza tralasciare la spettacolarità che doveva evocare. Volevo che il lettore si sentisse anche lui presente e stupefatto davanti a tale visione, come Pk e i suoi compagni di viaggio.
    Comunque le sequenze più difficili da disegnare sono sempre quelle d'azione... e finisce che non ne sono mai soddisfatto.




    TITOLI DI CODA - ARTY&PASTRO
    Valerio: Concludiamo il Botta e Risposta tirando un po' le somme di questa esperienza. Raccontateci un po' come avete vissuto questa terza avventura, dalla realizzazione effettiva della storia a questi febbrili giorni in cui avete testato la "ricezione" del pubblico. Per noi è stato veramente bello vivere a stretto contatto con voi queste cinque settimane e ci è sembrato di tornare ai gloriosi anni in cui esplose il fenomeno PK, fatto anche di interazione semiseria con i lettori. Vi ringraziamo tantissimo!

    Francesco: Sappiamo bene che le reazioni lette in rete non sono rappresentative dell'umore e il gradimento del pubblico reale ma volendo far finta che internet sia una cosa seria allora non posso che dirmi felice dell'accoglienza che Il Raggio Nero ha ricevuto. Ho letto critiche positive ma al di là dei commenti amichevoli quello che mi ha fatto particolarmente piacere è stato questo desiderio diffuso di scoprire come sarebbe andata a finire. Questo, per chi scrive e disegna, è – senza retorica – il premio più grande perché è la riprova che si è riusciti a interessare il lettore, catturandone l'attenzione per cinque settimane. I Pkers poi sono dei lettori speciali, attenti, preparati, affezionati ed esigenti e misurarsi con loro è sempre una bella sfida. Quindi, come si dice, sono io che ringrazio voi per la grande attenzione. Spero che l'attesa sia stata ripagata e speriamo di tornare a intrattenervi presto con un nuovo episodio.

    Lorenzo: Questa (per noi) seconda avventura sul ritorno di PK è stata vissuta con grande entusiasmo e preoccupazione, perché sapevamo che era difficile bissare il successo di Potere e Potenza. Con Potere e Potenza non eravamo sicuri che ci sarebbe stato un "dopo", quindi abbiamo dovuto lavorare in un certo modo; qui invece abbiamo puntato in alto, cercando di costruire un nuovo ciclo narrativo.
    Speriamo di aver reso felici sia lettori giovani che di vecchia data, perché noi ci siamo dall'inizio e sappiamo quanto certi meccanismi e personaggi siano importanti per tutti. Se le cose però andranno avanti così, credo ci divertiremo ancora un sacco. ;)
    Il riscontro del pubblico per me è fondamentale per capire se la strada percorsa è quella giusta... e per poi fare quello che voglio. Sennò che gusto c'è? ;)
    Scherzi a parte, potermi confrontare con voi in questo Botta e Risposta è stato un onore, che spero si ripeterà ancora perché mi fa capire non solo di essere più o meno apprezzato da voi, ma quanto a volte si riesca a trasmettere proprio le sensazioni che si voleva. E' una condivisione unica... legare tramite un filo invisibile così tante persone è una cosa che mi fa star bene.
    :)


    Valerio: Direi che non possiamo salutarci senza prima darci qualche coordinata per il futuro. Sul web c'è chi parla di quadrilogie, storie del team Pastrobani, storie senza il Pastro, storie del ventennale e c'è ancora molta confusione. Al netto degli spoiler, delle direttive aziendali e dei segreti dell'Area 51... cosa potete dirci sull'immediato futuro? Ci ribecchiamo in primavera, quindi?

    Francesco: Ho letto qua e là delle informazioni varie e a volte un po' imprecise. Al netto di tutto, la prossima storia di Pikappa uscirà in primavera per festeggiare il ventennale della serie, sarà una storia in due puntate di 90 pagine complessive e non sarà disegnata da Lorenzo. Per tutto il resto con Lorenzo abbiamo preparato le tracce per altri episodi di Pikappa, senza pensare a quadrilogie o altro. L'idea è di andare avanti così finché ce lo lasceranno fare. Con la redazione abbiamo condiviso le nostre idee pikappiche e dunque fin quando funziona andiamo avanti. L'obiettivo è fare bene una storia alla volta.


    Valerio: Invece per quanto riguarda il vostro futuro lavorativo extra PK? Tra Darkenblot, Metopolis e Segreti di Cuordipietra abbiamo perso un po' il conto di cosa annotare nel taccuino. Un breve ripasso?

    Francesco: Con Lorenzo c'è una storia di Topolino, Gancio e Bruto già disegnata e consegnata che prima o poi vedrà la luce, si tratta di un giallo dalle tinte particolarmente realistiche (Topolino e il Settimo Corvo) e insieme abbiamo degli altri progetti più classici per i topi e i paperi. Per quello che mi riguarda ci sono un po' di storie in uscita e altre in lavorazione e spero di poter procedere presto anche con il Metropolis insieme a Paolo Mottura. Il racconto è programmato, il soggetto è pronto ma ci sono sempre delle emergenze o delle priorità che prendono il primo posto in cima alla lista. Spero davvero di riuscire a fare tutto!

    Lorenzo: Riguardo il futuro di PK lascio la patata bollente volentieri a Francesco, per quanto mi riguarda sto lavorando su una storia enorme su Darkenblot, quindi quello che vi regalerò per il "ventennale" sarà sicuramente il librone de Il Raggio Nero più, sicuramente, qualcosa di commemorativo.
    Poi con tutta probabilità ci si rivedrà con Pk un po' più in la, ma una volta che ci avrò rimesso le mani sopra non lo mollerò più fino alla fine, promesso! ;)
    Altro storie ferme ai box ci sono, più umoristiche e anche intimistiche (sempre col buon Arty), ma ragazzi mi mancano le braccia per fare tutto...



    Valerio: Siamo arrivati alla fine fine. Prima di riavere indietro i vostri motorini, ce lo fate un augurio per i dieci anni del Sollazzo? Su, su...

    Francesco: Quello della Tana è un nome a me molto caro perché è nato sulle pagine di Monster Allergy e dunque ho sempre guardato a questo sito con una certa simpatia – senza esagerare, si intende. Auguro dunque alla Tana del Sollazzo, ai suoi amministratori, curatori e utenti ancora decine e decine di anni di letture, visioni e ludicità con i migliori fumetti, film, serie tv e giochi. Il settore editoriale vive momenti complessi e dunque c'è sempre bisogno di persone di buona volontà appassionate alla lettura. L'augurio più concreto che posso farvi è quello di non perdere mai la vostra curiosità verso tutto questo. A presto!

    Lorenzo: Tanti auguri al sollazzevole Sollazzo e a presto per altre travolgenti avventure!!!


    Finalmente tornati in possesso dei rispettivi catorci, gli autorissimi sfrecciano verso il tramonto.
    "Ed il più possibile lontano da voi!" ci assicurano, ma noi lo sappiamo che intendevano dire "E verso nuove travolgenti avventure!".
    Ma non importa quanto andranno lontano con quelle marmitte sbucherellate, le nostre parole di ringraziamento per la simpatia, la disponibilità, la pazienza e LA BARBA dimostrate li raggiungeranno in qualsiasi pentadimensione darà loro rifugio.

    Rifugio temporaneo eh, ché tempo la prossima storia e li riacciuffiamo.
  • Ringrazio nuovamente gli autori per aver risposto alle mie domande e li saluto per il prossimo Botta&Risposta. Ne aprofitto anche per ringraziare per i membri della Tana per aver reso possibile questo Botta&Risposta e per aver ripreso per questo ultimo Botta una mia vecchia domanda non passata in precedenza.
    PORTAMANTELLO ha scritto:E LA BARBA
    Wow, ho creato un tormentone!
    Da Socrate a Paperone:
    "Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta."
  • Alla fine della fiera, questa nuova storia mi è piaciuta tantissimo. Offre tantissimi spunti narrativi per le prossime, che non vedo l'ora di leggere.
    Ancora complimenti agli autori e grazie per questo bel regalo.
    Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
  • Uno dei protagonisti del ritorno in scena di PK, Lorenzo Pastrovicchio, è ospite nell'ultima puntata di Tizzoni d'Inferno, podcast radiofonico di Tito Faraci.
    Di seguito il link alla puntata: http://querty.it/podcast/danilo-deninot ... izzoni-37/
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Torna a “Fumetto Disney”