[Disney] Paperinik Appgrade

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • max brody ha scritto:Quindi non capisco come e perché Sisti sia arrivato a dover intervenire e fare il riassunto della situazione, ma ammetto di aver letto solo questi spizzichi di discussione e non i topic del Papersera.
    Ora, non capendo quali dubbi arrovellino i lettori (l'unico sensato, da quel che ho capito, è il destino dell'universo "originale", se sia collassato pur'esso o no), non capisco del tutto nemmeno la risposta.
    Il dubbio che alcuni lettori hanno avuto è stato quello che con la faccenda del collasso degli universi si volesse "istituzionalizzare" come "originale" la realtà di Universo PK a discapito di quella di Topolino/PKNA/PK2. Il dubbio immagino sia sorto probabilmente per via delle contraddittorie affermazioni sull'autenticità (nel senso di considerarle nello stesso solco narrativo delle storie di Topolino, per intenderci) delle storie pknaiche da parte degli addetti ai lavori, alcuni dei quali, negli anni, hanno parlato di "Paperinik alternativo" e "Paperopoli del futuro" (e questo fin dal 1996).
    max brody ha scritto:Perché questa bella dimostrazione di passione nerd da parte di Sisti di fatto non risponde a nulla :P : non dice se l'universo Topolino/PKNA/PK2 sia collassato o meno, così non dice cosa leggeremo sul Topo fra tre settimane,
    No, non lo dice, ma le ultime vignette di I Conti con le Realtà lasciano intendere che si sia verificato proprio questo, poiché Archimede non riesce più a vedere quella realtà nel suo visore dimensionale (con il quale si era riusciti a veder il Razziatore che attiva l'altronave ne Il Giorno del Sole Freddo.
    Ovviamente non dice consa leggeremo sul Topo, anche perché lì il cerimoniere è Artibani e, come si dice, è un'altra storia (letteralmente). Però non è da escludere che ci sia stata coordinazione nella stesura delle storie, e in questo caso Sisti potrebbe aver anticipato qualcosa che vedremo nel "Ritorno di PK", facendo da ponte tra questo e Universo PK.
    max brody ha scritto:ma in compenso tira in ballo Frittole e in più aggiunge che intende sfruttare la distizione fra "realtà" e "dimensioni" (che "scientificamente" parlando è giusta) perché non tutti gli universi potrebbero essere collassati ma alcuni sì. Sì, ma quali?
    Apparentemente tre. La realtà di Universo PK, quella di Topolino/PKNA/PK2 e una terza della quale non sappiamo praticamente nulla, se non che (metto in spoiler visto che non hai letto ancora la storia) [spoiler]il Razziatore di quella realtà ha l'occhio bionico invertito ed è riuscito a costruire un altronave che funziona e che utilizza[/spoiler]. Perché proprio questi? Sisti ci dice che collassano su sè stessi gli universi più simili fra di loro, che sarebbero questi tre (e magari qualche altro?). Il fenomeno non riguarda però le realtà meno affini a queste tre (o se volgiamo, meno affini a una di queste tre), tra le quali c'è quella di Pk Pikappa; e qui si potrebbe aprire un pippone ulteriore, perché apparentemente nell'ultimo numero della serie il Paperinik Frittole parrebbe proprio avere una visione del Paperinik originale. Ma considerato che Frittole sta bene dove sta, non credo che si corra il rischio.
    Ritornando quindi alla questione iniziale, che conseguenze potrebbe avere il collasso di queste tre realtà? Ovviamente difficile a dirsi, ora, però... Su Topolino dopo quella con il Razziatore è comparsa una pubblicità del "PK Blaster Team" con protagonisti degli evronani. Ora, ammesso che il "PK Blaster Team" abbia a che fare con il ritorno di PK e non solamente con il gadget estivo, noi sappiamo che dopo la sconfitta gli evroniani hanno abbandonato definitivamente il nostro sistema solare; certo, hanno lasciato sulla terra Grrodon, il mutaforma, e quindi un loro nuovo tentativo di ritorno sarebbe plausibile. Ma se invece una nuova comparsa degli evroniani fosse invece la conseguenza del collasso fra le realtà, che arriverebbero dritti dritti da quella del Razziatore con l'occhio bionico invertito?
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    Esce in questi giorni in edicola e fumetteria il n. 36 di Paperinik Appgrade.
    Personalmente ho abbandonato l'acquisto mensile della testata dopo la storia di Sisti che faceva da chiosa a Universo PK, ultimi barlumi di potenziale interesse verso una rivista partita molto bene e con alcune idee non male per rilanciare in modo sensato un contenitore ormai alla sua terza incarnazione in vent'anni di vita (quasi) consecutiva.
    E, osservando a distanza l'andazzo del mensile, mi pare che le cose no siano molto migliorate considerando che sono state eliminate anche le rubriche, che che fornivano la principale innovazione in un prodotto del genere.
    Perché allora richiamo l'attenzione su questo numero in particolare? Be', si dà il caso che la storia inedita in apertura, Paperinik e l'estate scomparsa di Gabriele Panini, sia la prima storia Disney disegnata da Emmanuele Baccinelli, che altri non è se non il nostro Bacci!
    È sempre un piacere vedere un appassionato che riesce a trasformare questo suo amore per il fumetto, e per quello Disney in particolare, nella propria professione, mettendo in campo abilità e capacità che siamo sicuri porteranno tante soddisfazioni al giovane disegnatore.
    E con un grosso in bocca al lupo a Bacci, vi esortiamo a comprare l'albo per poter ammirare il suo esordio :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Non potevo esimermi dal comprare il numero 36 di Paperinik Appgrade, annunciato qui sopra, nonostante abbia stoppato l'acquisto del mensile già da un anno.
    Il motivo è chiaramente tributare una doverosa attenzione all'esordio di Bacci, e con mio sconforto rimane praticamente l'unica spinta all'acquisto.
    Vedere con i miei occhi che la principale nota distintiva della testata - le rubriche, la posta ecc. - sia ormai stata bellamente cassata, compreso l'editoriale della direttrice, mi ha intristito abbastanza. E anche le storie selezionate lasciano un po' il tempo che trovano: se c'è una trama buona (come quella di Bruno Enna per la seconda storia del numero) deve essere vanificata da un comparto grafico per niente all'altezza, in molti altri casi invece non c'è da stare allegri sotto nessuno dei due fronti, e questo nemmeno nell'angolo della cult, che si rivela una storiella raffazzonata e raccontata pure frettolosamente.*

    Discorso a parte per gli Ultraheroes: l'idea in sé era fallace sotto diversi punti di vista, come la creazione di improbabili supereroi, ma la sceneggiatura di Salati per l'episodio ristampato questo mese funziona, è briosa, movimentata e con bei dialoghi, il tutto accompagnato da un Gula in stato di grazia e da una colorazione magnifica.

    Passando però al vero motivo dell'acquisto, c'è da dire che Paperinik e l'estate scomparsa dimostra la bravura e il talento di Bacci, che realizza delle tavole ricche e complesse.
    Il character design di Paperino/Paperinik e dei nipotini è pienamente rispettato e i personaggi appaiono plastici e convincenti, anche nelle espressioni sempre calzanti. Gli sfondi sono spesso particolareggiati, più nelle scene all'aperto che in quelle in interni, rivelando quindi una cura per l'ambientazione. Si rivela anche un'inventiva nel rappresentare le comparse, tipo i clienti del gelataio e i poliziotti, che non sono mai semplici ed anonimi paperi ma hanno sempre qualche particolarità nel becco o nel viso.
    I difetti chiaramente non mancano, ma per essere la terza storia professionale realizzata direi che sono sintomatici: qualche rigidezza eccessiva nel corpo di Paperino, un paio di proporzioni che non mi hanno convinto e uno stile che non è ancora personale e riconoscibile, risultando debitore di un'estetica un po' cavazzaniana e un po' frecceriana. Niente di male, chiaramente, il tempo per trovare uno stile proprio ce n'è, e già alcune vignette come la terza di pagina 20 o la quarta di pagina 24 mi pare abbiano un tocco più caratteristico. Ho apprezzato anche le vignette con i riquadri neri in rilievo e la prima di pagina 23, che esce dai margini. Piccoli tocchi di stile, insomma ;)
    La sceneggiatura di Panini purtroppo non è il massimo... ma devo pur dire che, con i presupposti che aveva, poteva risultare molto peggio. L'autore riesce invece a condurre l'avventura in modo piacevole, specie dovendo restare nel limite di pagine dedicato all'inedita, che continuo a sostenere sia troppo basso.

    * si salva solo perché ci offre, pur in modo del tutto involontario, il Dottore rigenerato con la faccia di Archimede :P (oh, a me quell'attrezzo ricorda troppo il cacciavite sonico :rotfl: :rotfl: )
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    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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