[Disney] Paperinik Appgrade

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Bramo, muori :)
  • Valerio ha scritto:Bramo, muori :)
    E' un consiglio o una disposizione aziendale? :P
    Comunque, fosse l'ultima cosa che faccio :P , vedrai che finisce che ti accontento :P

    PS: non ho ben capito se l'esternazione deriva dal fatto che ho annunciato la dismissione dell'acquisto periodico come fosse chissà cosa quando non gliene frega giustamente nulla a nessuno, oppure se ti spiace aver fatto il thread apposito che ora prenderà polvere :P
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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  • Mi spiace aver perso l'unico lettore rimasto delle mie schede su Appgrade.
  • Valerio ha scritto:Mi spiace aver perso l'unico lettore rimasto delle mie schede su Appgrade.
    Dovevo immaginarlo che il motivo fosse quello :P
    Vedrò di leggerle a scrocco in edicola :P
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  • Pk torna su Appgrade con delle mini-avventure (non era esattamente ciò che mi aspettavo, ma ok)! Ne hanno parlato sul Papersera :D Ecco il link, è già tutto scritto lì:

    http://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/Y ... 145142/135

    Scusate, non sapevo se metterlo su Pkna o su PkApp, spero di aver azzeccato. ::S:
  • Va bene in entrambi i luoghi. Oh, finalmente adesso qualcuno tornerà a comprarmi, anche se per altri motivi :P
  • Paperinik AppGrade #15

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    Contravvenendo a quanto detto solo una settimana fa, eccomi a prendere e a leggere la mia brava copia dell'Appgrade, per non avere un buco in collezione, considerando che dal prossimo mese l'acquisto tornerà d'obbligo.
    Ma certamente le impressioni che avevo su questo numero, e che mi avevano portato alla decisione di lasciarlo in edicola e terminare l'acquisto regolare della testata, corrispondevano a realtà. L'inedita, dove invece di esserci Paperinik c'è Paperinika penso sia il punto più basso delle storie create per questo mensile. Con tutto il rispetto per il lavoro della Camerini e di Usai, autori della storia, vedere defenestrato dalla posizione de'apertura il titolare della testata non l'ho digerito. La storia, poi, non è nulla di che, concentrandosi sui cliché del personaggio senza guizzi. I disegni però sono gradevoli.
    La selezione delle storie ristampate è nella media: molto buona quella dell'inossidabile duo Leoni/Negrin, carina Il biglietto vincente dei guai, con un Lavoradori alle matite sempre interessante da vedere... per il resto si salva solo la storia natalizia di Enna/Vian, pur non brillando per originalità.
    Perfino la cult è un tonfo, stavolta: finita l'epopea di Martina/De Vita, gli autori che prendono in eredità il personaggio, almeno sulle prime, non sono molto a loro agio con le atmosfere "diaboliche" immaginate dal Professore, e devono un po' prendere le misure con Paperinik. Si era già visto nello scorso numero con la storia di Marconi e Scala, qui con Paperinik e la banda dei "bravi ragazzi" di Dalmasso e Chierchini se ne ha riconferma: la storia è piacevole, ma si avverte uno stacco netto con quello che viene prima, in questa bucolica avventura in cui il supereroe deve catturare una gang di taglieggiatori che vuole ricattare Nonna Papera. Peraltro la velocità e la semplicità disarmante con cui Paperinik sistema questi lestofanti mi ha fatto storcere il naso non poco, per l'inverosimilità e l'anticlimax che costituisce.
    La componente editoriale, tra l'articolo sulla festa natalizia di Paperinik e degli altri supereroi e la solita piattezza di posta e giochi, non offre più quel quid degli inizi, che spero possa essere ripescato in occasione di Universo PK (per dire, una bella intervista a Tito e al disegnatore me la aspetto ;), e magari anche un breve dietro le quinte del progetto).
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  • finita l'epopea di Martina/De Vita
    Non è finita.
  • Valerio ha scritto:
    finita l'epopea di Martina/De Vita
    Non è finita.
    Intendevo che è finito il tempo in cui solo quel duo artistico si occupava del personaggio. Un po' quello che hai scritto tu nella scheda introduttiva :P
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  • Non ho mai letto La banda dei "bravi ragazzi", ma immagino non sia troppo diverso dagli altri lavori di Dalmasso: pesanti (i dialoghi sono una cosa assurda), noiosi, tirati per le lunghe e con personaggi snaturati. Un Martina cattivo.
    Poi ok, bravissimo cordinatore/creatore di prologhi.
    Timido postatore e finto nerd.

    Pure su YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCBsX4Y ... LjrjN8JvEQ.
  • Previsioni del meteo.

    Per le giornate seguenti al 7 gennaio, si prevedono forti perturbazioni sul thread di Paperinik Appgrade e sul canale IRC, per via dell'anticliclone delle Incazzorre.


    Ora, seriamente, certe frasi sulle [spoiler]dimensioni parallele[/spoiler] mi hanno lasciato nel terrore di cosa potrà accadere in seguito. Non nella storia, su Internet.

    [spoiler]Praticamente questa storia, il cui titolo ho sperato tanto fosse ironico, ma NON LO È, riscrive le prime 50 pagine di Evroniani in 20 paginette di gag. L'unica differenza è che c'è Archimede al posto di Uno e il deposito al posto della Tower ( e mi sembra di capire che sia questo il nocciolo della questione ).[/spoiler] Una prima parte, che più prima parte non si può.


    Da leggere assolutamente la rubrica dopo, mi raccomando.

    Vabbé, questa miniserie è una storia di assaggio, sembra carina. Avanti così.




    Avanti così, ho detto.




    E AVANTI!



    (Ricominciare la scuola mi fà un bruttissimo effetto.)

    (Mi rendo conto solo ora che questo post contiene tutti e cinque gli stadi del trauma.)
    <Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia
  • Universo PK #1: Arrivano i mostri!

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    Pikappa è tornato! Anzi, no. Sono gli evroniani ad essere tornati, e ad affrontarli non trovano Pikappa ma Paperinik.
    "Ma Pikappa non è Paperinik?!"
    Ecco, appunto... andiamo con ordine.

    Come ormai arcinoto, con il #16 di Paperinik Appgrade ha preso il via la mini-serie ideata da Tito Faraci, un progetto che, come scopriamo dall'editoriale, nasce da una richiesta della direttrice della testata Valentina De Poli, e che si basa sulla seguente riflessione: cosa sarebbe successo se ad affrontare gli evroniani e tutti i principali eventi e situazioni narrati in PKNA ci fosse stato il "solito" Paperinik e non Pikappa? Dove con questo s'intende un Paperinik che non incontra Uno diventandone alleato, con tutto quello che ne consegue in armamentario, tecnologie e amenità varie. Trattasi di quello che viene chiamato what if: mostrare degli eventi già narrati, ma con degli elementi differenti che fanno evolvere la storia in maniera simile ma non uguale.

    "Insomma, come in PK Frittole?"
    Assolutamente no. Perché se lì venivano mandate all'aria le due serie precedenti, inclusa l'approccio next gen tanto nella scrittura delle storie quanto nel rapporto con i lettori, e, cosa ben più grave, il passato e le origini del personaggio Paperinik, Universo PK è tutta un'altra musica. Una musica la cui partitura pare essere stata studiata e ponderata all'inverosimile, tanto è ricca di elementi e dettagli che rimandano a PKNA, nel contempo presentando una storia nuova.

    Svelo subito le carte: a me la storia è piaciuta, e molto. Al punto da esser arrivato a pensare che se PKNA fosse stato impostato così, cioè senza Uno, Everett e la Ducklair Tower, sarebbe stato bellissimo comunque. Perché Tito Faraci non è solo bravo a coccolare i vecchi pikers con richiami al mitico "Evroniani" e e alle atmosfere di PKNA, ma imbastisce una trama fondata e credibile, che non forza i personaggi ma anzi si basa sulle loro reazioni. Si veda ad esempio [spoiler]la strepitosa reazione di Paperone dinanzi alla minaccia aliena: indifferente finché si tratta solo di spenderci del denaro, pronto a investirci dei soldi e a battersi in prima fila quando si tratta di proteggere i suoi guadagni[/spoiler]. Oppure [spoiler]la scoperta astronomica da parte di Archimede, non solo coerente con il personaggio ma che non può che richiamare alla mente dei pikers la bellissima e commovente "Archie", storia facente parte dello Speciale Zero Barra Uno scritta dallo stesso Faraci e disegnata da Paolo Mottura, e che potrebbe costituire una sorta di parte non narrata degli avvenimenti paralleli di PKNA (possibile che Archimede possa aver fatto le medesime scoperte, ma senza poi rivelarle a Paperinik che ormai aveva Uno come alleato?)[/spoiler]. E che dire poi di [spoiler]quel "visore multidimensionale" (che fa tanto Fringe)[/spoiler] che parrebbe strizzare l'occhio anche all'esistenza di PK - Pikappa?

    Raffreddino i propri circuiti coloro che erano già in pre-allarme appena appreso che "Universo PK" avrebbe contenuto una buona dose di ironia: come generalmente avviene nelle storie di Faraci (e non mi pare nessuno se ne sia mai lamentato), la comicità è presente ed è dosata con tutto il resto in un buon equilibrio generale; per dire, in "Motore/Azione" c'era uno sbilanciamento verso la comicità e mi risulta sia una delle storie pikappiche di Faraci più apprezzate. Viva le gag dunque, mai banali e sempre in linea con quello che è il personaggio Paperinik; e ce ne sono alcune anche meta-fumettistiche, come quella presente nella prima tavola che ho particolarmente apprezzato perché proprio mentre riflettevo sul fatto che [spoiler]il Paperinik che vola appeso ad una corda mo' di Tarzan sia una cifra stilistica di Faraci[/spoiler], ecco che l'autore quasi "mi legge nel pensiero" con quella battuta fatta pronunciare ad uno dei bassotti!

    Venendo ai disegni, Vitale Mangiatordi fa un lavoro egregio, riuscendo a riprendere e riproporre scene e inquadrature del "Numero Zero" (e ricordiamoci che lì c'era un Alberto Lavoradori in vena di sperimentazione come non mai). Ma in generale, il suo stile ben si sposa ad una storia di Paperinik, con atmosfere di Pikappa. Piccola chicca grafica: i più attenti avranno certamente notato che le vignette in cui compaiono solo Paperino, Archimede e Paperone sono racchiuse nella gabbia tradizionale, mentre quando ci sono le scene d'azione, e in generale gli elementi pikappici del racconto, ecco che la gabbia diviene più dinamica ed elaborata. Una scelta stilistica che ben si presta alla particolarità del progetto. E che dimostra, casomai ce ne fosse ancora bisogno (vedasi "Double Duck", ma non solo), come l'impostazione delle tavole alla PKNA possa benissimo essere presentata nel formato Topolino libretto. E tutto questo non può che rasserenare, anche qui, gli animi più critici in vista di un ritorno delle avventure pikappiche ma sulle pagine del settimanale disneyano.

    Infine le rubriche: leggere un editoriale di Valentina De Poli su Pikappa dopo anni quasi commuove; anche perché si ha quasi la sensazione un qualcosa messo in stand by tanto tempo fa stia pian piano riavviandosi. Stessa sensazione che si avverte nelle rubriche post-storia, in particolare quando si propongono le schede sui personaggi che riportano alla mente quel primo "Making Of" del "Numero Zero" e i "PK Files". Cosa buone e giusta l'intervista a Faraci, e molto buone le "vignette comparative". Peccato per quel parlare ancora di dimensioni parallele, variazioni sul tema e Paperopoli del futuro che rischia di creare confusione nei lettori meno ferrati (anche se capisco possa essere un modo per sintetizzare le cose). La questione, in realtà, non è recente, ed è una visione riproposta in varie salse fin dal 1996; ricordo, infatti, di aver scovato sul web dichiarazioni d'annata di alcuni autori che parlavano di "versione alternativa di Paperinik" e "Paperopoli di una dimensione parallela. Peccato che tra Giovani Marmotte, Car-Can, ritorni in cantina e citazioni barksiane, PKNA/PK2 abbiano sempre dimostrato far parte dell'universo disneyano a tutti gli effetti. Anche perché non si capisce come le due serie non possano essere considerate come un ciclo narrativo sul personaggio Paperinik, alla stregua dei tanti che ci sono stati per gli altri personaggi disneyani (a mo' di esempio, si pensi ai "Signori della Galassia" di Pezzin/De Vita o al più recente "DarkenBlot per Topolino). Insomma, a questo punto per risolvere la questione una volta per tutte servirebbe un punto di vista di ufficiale, o della redazione o di qualcuno degli autori di punta dell'epoca o di oggi. Per pura coincidenza, proprio oggi il sito Fumettologica pubblica un'intervista a Tito Faraci, il quale ad un certo punto dichiara:
    Tito Faraci ha scritto:Che cosa rende PK, PK? Risposta: le sue relazioni. Anche perché PK è Paperinink, e questo va detto. Tutto dipende quanto si vuole mischiare le due linee di continuity. Ciò che ci tengo a dire è che l’universo di PK non nega l’esistenza di Paperinik. Sembra un paradosso ma è così. È un gioco metafumettistico, che viene rivelato fin dal primo episodio.
    E direi che questo dice tutto.

    In definitiva, buona, buonissima la prima, adesso attendiamo la seconda e successive per capire come evolverà la storia. Ma se rimarremo su queste frequenze, ci sarà da divertirsi. Certo, il mio è un giudizio soggettivo, parziale. Il giudizio di un piker della prima ora. Un giudizio su "Universo PK" è una faccenda più soggettiva del solito, in quanto la mini-serie si propone non solo ai pikers d'annata ma anche ad un'altra fascia di lettori, quelli che di PKNA conoscono solo la fama e forse neanche quella. Non uno semplice what if, dunque, ma anche una sorta di starting point per chi è a digiuno di Pikappa. Il che, ricollegandoci al discorso di quanto sia stata studiata nei minimi dettagli, la dice tutta sulla bontà del progetto e sulla maestria di Faraci. Inevitabilmente, diventa dunque necessario conoscere anche le opinioni di questi "nuovi pikers" per un quadro d'insieme.

    Personalmente non sono tra coloro che si lamentano degli episodi di sole 20 pagine, sarà anche per il fatto che la storia è sceneggiata talmente bene che tutto fila liscio talmente bene senza sembrare affrettato o appena accettato (ma 5/10 tavole in più le avrei comunque gradite). Piuttosto: come soli cinque episodi?! Personalmente speravo in una mini-serie un po' più lunga, magari che per un certo periodo proseguisse n parallelo con la "Fase 2" della quale si sta occupando Francesco Artibani e che costituisce il ritorno di PK. A questo punto, si potrebbero fare delle ipotesi sulle date da non addetti ai lavori, delle speculazioni più che altro. Ma si sa, agli italiani le speculazioni piacciono, e con in mano un pendolino degno del miglior Maurizio Mosca possiamo tentare qualche ragionamento.
    Vedo, prevedo, stravedo....

    Innanzitutto una cosa sull'editoriale: De Poli ha scritto che una notte pensando ai personaggi di PKNA le è venuta l'idea alla base di "Universo PK". Se non erro, la prima volta che Faraci accennò di essere al lavoro su un qualcosa riguardante Pikappa fu verso la fine del 2012; del dicembre dello stesso anno è la puntata di "Tizzoni d'Inferno" in cui Davide Catenacci disse che si stava lavorando ad un ritorno di Pikappa. Artibani annunciò di essere al lavoro su un progetto riguardante il ritorno di Pikappa solo qualche mese dopo. La sensazione è che l'idea iniziale sia stata quella sulla quale ha lavorato Faraci, mentre alla seconda si sia pensato in un secondo momento, magari quando è diventato più concreto il discorso relativo al passaggio di Topolino alla Panini, il che avrebbe un senso, eccome. Ma qui siamo nel mare aperto delle speculazioni.
    Ragionando su qualcosa di un po' più concreto: cinque episodi significa che "Universo PK" terminerà con il numero di maggio di Paperinik Appgrade. Giusto in tempo, quindi, per la stagione estiva. E da tradizione, estate significa mare, sole, montagna e il gadget estivo di Topolino. Come è noto, da diversi anni ormai Paperinik è diventato il personaggio gadget del settimanale. Considerato che il periodo estivo porta, oltre alla calura, un aumento delle vendite di Topolino, vuoi per l'effetto gadget o per quello ferie, e che la recente fine di "Universo PK" costituirebbe un'ottimo asssist, un esordio della nuova serie di Pikappa in quel periodo sembrerebbe essere molto plausibile.
    Ma ci sarebbe anche un seconda possibilità. Cinque episodi di "Universo PK" da venti pagine cadauno significa una mega-storia da 100 pagine. Aggiungeteci interviste, disegni preparatori, anticipazioni e una bella copertina cartonata e sapete cosa si ottiene? Un bel volume in stile "Buena Vista Lab". Magari da presentare in occasione di Lucca Comics 2014. Ecco allora che anche un esordio per Lucca Comics, concomitante con la pubblicazione di un volume di questo tipo, sembrerebbe essere una data plausibile (e così facendo autori e redazione avrebbero qualche mese di tempo in più per oliare il tutto).

    Sarà così? Ai poster (possibilmente di Pikappa) l'ardua sentenza. E con questo mi congedo e vado ad occuparmi di calciomercato. Sia mai che riesca a vincerla una scommessa, prima o poi.
  • E invece a me è piaciuta ben poco. Unico guizzo davvero carino è la motivazione per cui Paperone accetta la proposta. Per il resto, puro fanservice citazionesco con pochissimo valore aggiunto alla saga. Ben fatto, eh, a parte qualche caduta (perché cacchio i coolflame si confondono?), ma nulla di che. Spero decisamente in un miglioramento nell'arco delle prossime tre, la fiducia c'è ancora.

    Belli i disegni, comunque. Anche se è strano notare come quelli dell'originale sarebbero stati piú adatti al tono della storia, come questi sarebbero stati piú adatti allo zero :P

    La cosa degli universi paralleli mi disturba molto (quale è quello "giusto"?), ma convengo sul fatto che era l'unico modo per tirar fuori un ciclo di storie di questo tipo.
    Lorenzo Breda
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    Hobbes, Calvin&Hobbes

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  • LBreda ha scritto:Per il resto, puro fanservice citazionesco con pochissimo valore aggiunto alla saga.
    Non mi pare però che nelle intenzioni del progetto ci sia quello di essere un di più alla saga, e la cosa viene pure palesata più volte. Si tratta più di un esercizio di stile, con la cui "scusa" vengono riproposti personaggi e situazioni di PKNA. Riproposti, appunti, senza necessariamente dover dire nulla di nuovo.
    Quindi un fan di PKNA/PK2 potrebbe farne a meno di seguire questa mini? La risposta è sì, se interessa solo vedere all'opera Pikappa; ed è stato detto, questo è "solo" Paperinik che affronta alcuni nemici del mondo di Pikappa. Se invece l'esercizio di stile interessa, e con la scusa ci si vuole riaffacciare nelle atmosfere pknaiche, è da seguire. Certo, poi per un giudizio complessivo sull'intero progetto aspettiamo l'ultimo episodio: ma teniamo a mente che si tratterà di una maxi-storia da 100 tavole, molto più del numero del numero solito di una storia di PKNA/PK2.
    LBreda ha scritto:La cosa degli universi paralleli mi disturba molto (quale è quello "giusto"?), ma convengo sul fatto che era l'unico modo per tirar fuori un ciclo di storie di questo tipo.
    Ecco sì, la domanda è doverosa: qual'è quello giusto? Per me quello giusto è quello dove Paperinik ha incontrato Uno, Angus, Lyla, Everett, Korinna e Juniper etc., e mi pareva che anche "Universo PK" si basi su questa visione ("vi stiamo mostrando ORA una versione alternativa dei fatti"), che mi pare condivisa da Faraci, stando all'intervista.
  • Letta e riletta Universo PK ep. 1 - Arrivano i Mostri!, la sola conclusione che mi fa stare in pace con me stesso è che siamo davanti al primo episodio, introduttivo della miniserie, di sole 20 tavole. Un quinto del totale della storia, il primo quinto, con tutto quel che ne consegue.
    Perché, a conti fatti, dovendo basarsi solo su quanto pubblicato su Paperinik Appgrade #16, il lavoro di Tito Faraci personalmente non mi pienamente soddisfatto.
    Sono molto piacevoli le strizzatine d'occhio ai pkers d'annata, che si riscontrano nel riprendere con qualche variazione alcune vignette dal Numero Zero, e simpatiche le piccole variazioni presenti. E l'idea di base l'avevo già apprezzata, considerandola un viatico interessante per riportare in scena in modo imprevedibile vecchie conoscenza pikappiche.
    Ma con 20 tavole a disposizione... tutto finisce qui: intro della storia, che spiega cosa sta per succedere e come, e fanservice. Punto.
    In mezzo, l'umorismo dell'autore che, però, mi sembra meno brillante del solito. Non siamo più negli anni '90, verrebbe da dire, se non fosse che anche negli ultimi anni Faraci ha dato prova di saper utilizzare ancora bene quell'ironia che rendeva il suo stile così peculiare. Quel tono, qua, l'ho sentito un po' mancare, e a parte la battuta su dove sta appesa la corda di Paperinik (con relativa finezza nella seconda tavola, quando non si aggancia proprio a niente, a significare un cambiamento in atto) e quella del dialogo tra Zondag e l'Evroniano, il resto sono gag blande, simpatiche e nulla più.
    Ribadisco: c'è poco da commentare, ora, e una bocciatura del progetto non ha senso ora, almeno quanto non l'aveva prima che uscisse questo numero del mensile in edicola. I margini di miglioramento ci sono, le potenzialità anche.
    Certo però che se, come dice Tyrrel, tutto questo mira solo ad essere un (per quanto piacevole) esercizio di stile, mi va meno bene. Non mi aspetto epicità o chissà cosa dalla mini, ma nemmeno che sia solo un giochetto pseudo-meta-narrativo. Ma appunto, è inutile parlarne ora, aspetto con curiosità e ottimismo le prossime puntate!
    Una nota, doverosa, sui disegni: Vitale Mangiatordi lo apprezzo molto come artista, e il suo stile è adattissimo ad una storia pikappica. Ma qui mi è sembrato un po' sottotono rispetto al suo standard ottimale, alternando vignette affascinanti - con ottime pose di Paperinik ed espressioni riuscitissime sui becchi - a vignette in cui proprio il becco del protagonista, quando visto di tre quarti, si accorcia con risultati non certo all'altezza dell'abilità del disegnatore. La prima vignettona, anche, non convince molto nella figura dell'eroe... mi spiego questa discontinuità solo con tempi stretti di consegna, ma qualunque sia il vero motivo mi spiace riscontrare alti e bassi in una storia di punta per l'anno disneyano, almeno quanto alcune distrazioni redazionali come un colore sbagliato per la pettorina di Paperinik e i balloon invertiti nel dialogo tra Archimede e Paperinik verso la fine.

    Paperinik e la corsa contro il tempo, di Leoni/Negrin, una storia del 1999 qui ristampata, è invece la storia migliore del numero: un ottimo Paperinik, una trama sui paradossi temporali molto ben gestita, ottimi disegni dinamici.
    Anche il Savini di Paperinik e la minaccia al rifugio, pur leggera, non è male, con i bei disegni di Cavazzano, mentre le altre ristampe sono letture nella media di quanto offre il mensile.
    Paperinik e l'Intrepido Signore del Fuoco è la cult di turno, in cui tornano Martina e De Vita a lavorare sul personaggio: la storia segue il canovaccio che il Professore ha mostrato di prediligere nella saga del Vendicatore Mascherato (Paperone capitalista infame da punire), aggiungendoci una punta di "esoterismo", quasi, quando l'eroe sfrutta una nuova invenzione di Archimede per guadagnare la fiducia di una tribù indiana. Qualità solita delle martiniane di Paperinik.

    Notare come le rubriche siano ridotte al lumicino, sopprimendo la posta, ma dando ampio spazio a PK sia nei giochi che, giustamente, nel redazionale relativo all'inedita, firmato da Jacopo Cirillo, in cui si approfondisce l'universo narrativo di PK ad uso e consumo dei novizi, purtroppo però mettendo in mezzo concetti (come la già citata da Tyrrel "Paperopoli del futuro") che non sono proprio corretti e che quindi disorientano un po' l'appassionato.
    Bene che in coda all'articolo ci sia una breve intervista a Tito, che spiega brevemente la genesi della sua serie e gli obiettivi che si è proposto col suo lavoro.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Abbastanza deluso da Arrivano i Mostri!, in cui la volontà di coniugare l'intento autoironico alla necessità di rinarrare in poche tavole gli esordi della saga PKNAica si traduce in una storiellina poco riuscita dal lato umoristico e poco avvincente da quello narrativo: la storia vorrebbe essere godibile da fan vecchi e nuovi, ma c'è da chiedersi se e quanto i lettori neofiti abbiano colto l'intento parodistico di certe scene, come lo sconcertate arrivo dell'evroniano logorroico, mentre i veterani reduci dagli anni '90 si vedono riproporre un paio di citazioni da quegli anni, cui però non si accompagna la stessa verve comica, che sapeva amalgamare referenzialità e metanarrazione ai propositi della storia senza sacrificare la sospensione d'incredulità.

    Ora, è pur vero che in così poco spazio era difficile ricreare le origini e contemporaneamente presentare contenuti e spirito nuovo, ma forse, se in questo episodio introduttivo non si coglie ancora il quid che dovrebbe distinguere questa riscrittura da altre storie normali del papero mascherato, è anche a causa della stessa natura ibrida del progetto che lascia poco spazio di manovra e rischia di creare un precedente confusionario se non fuorviante di quello che è stato PKNA e delle caratteristiche che lo hanno reso tanto caro al suo pubblico, complici anche alcuni passaggi poco ragionati degli articoli di contorno. Per fortuna parliamo pur sempre di un autore più che blasonato: un episodio di una ventina di pagine è corto ma il complesso di 100 tavole è più che sufficiente per sviluppare una storia memorabile, confido che ci si possa rialzare degnamente dopo le inevitabili procedure introduttive. :)
  • "Un paio di citazioni" soltanto, Portamantello? Non è che ti sei un po' distratto?
    Già che ci siamo, una puntualizzazione, per me importante. Non c'è nessun intento parodistico da cogliere. Come ho detto già, non è una parodia. Chi coglie le citazioni ha un livello di lettura in più. Per chi non le coglie, la storia basta a se stessa così com'è.
    Ma ci metto la faccina, ecco ;)
    Non si può sempre piacere a tutti. Pretenderlo sarebbe assurdo. E ringrazio, molto e sinceramente, per l'attenzione.

    TF
  • Ricordavo la precedente dichiarazione sulla parodia, mentre scrivevo mi sono proprio chiesto se non potessi utilizzare un'espressione più specifica... evidentemente potevo. :P
    Specifico: non intendevo un intento parodistico nei confronti di PKNA ma, utilizzando l'esempio della scena dell'evroniano che si ripiglia i coolflames, mi riferivo ad una parodia più vaga, sui generis, di certi cliché come i cattivi ridono sempre. Ovviamente anche chi non conosce PKNA può capirla, ed è vero che la scena funziona comunque... ma a mio modesto parere funziona *meglio* per chi riconosce la strizzata d'occhio.

    Grazie a te per l'intervento e buon lavoro: ne abbiamo bisogno. ;)
  • Arrivano i Mostri non mi è dispiaciuta, certo avrei preferito una storia più lunga, invece di 20 paginette... l'idea mi piace, ma bisogna ora vedere come prosegue! Sicuramente avrei preferito che questa saga venisse raccolta in un unico volumetto... averla a spicchi piccoli ogni mese ti toglie un po' il gusto!
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