[Allegati RCS] Le Grandi Storie Disney (Scarpa)

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
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    VOLUME 50 - TOPOLINO E LE DOLCEZZE DEL NATALE E ALTRE STORIE

    Il volume 50 contiene le ultime storie realizzate dal Maestro fra cui "Topolino e le dolcezze del Natale", ispirata al film "La vita è meravigliosa" di Frank Capra.

    Topolino e le dolcezze del Natale (Scarpa)
    Una baita per Ciccio (Boschi)
    Paperino e le "pitto-pareti" boom (Michelini)
    Topolino in: Un ragazzo davvero "in Gamba"! (Gerstein)
    Paperino e il disastro telecomandato (Lustig)
    (Zio Paperone e) Le carote dell'allegria (Scarpa)
    Topolino e un tranquillo giorno in spiaggia (Hamill)
    Zio Paperone - Questione di sicurezza (LaBan)
    Zio Paperone e un affare di cuore (LaBan)
    Paperino - Il custode dei giardini di Babilonia (Jensen)
    Topolino - Barili, scioperi e salmoni (Carol e Pat McGreal)
    Topolino e i regali mutanti (Scarpa)
    Zio Paperone - La nemica della mia nemica (Rawson)
    Topolino e la fiamma eterna di Kalhoa (romanzo)
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
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    VOLUME 51 - CRONOLOGIE RAGIONATE

    L'ultimo volume del Tutto Scarpa contiene molto materiale interessante, come delle tavole a matita di "Paperino agente investigativo" e la cronologia completa delle storie del Maestro.

    Paperino agente investigativo (Scarpa; tavole a matita della versione preliminare di "Paperino e i gamberi in salmì")
    Paperino e la sindrome del seguito (Solstrand)
    Mickey et les douceurs de Noël (Scarpa; versione francese)
    Angelino [ladro di polli] (Garnier)
    Angelino [contro Egidio Lupetto] (Garnier)
    Angelino [e gli zingari] (Garnier)
    Angelino [alla fabbrica di caramelle] (Garnier)
    Yoghi e la "sequoia di lancio" (Scarpa extra-Disney)
    Biografia
    Cronologia delle storie e delle illustrazioni
    Filmografia
    Tutti i personaggi di Romano Scarpa
    ...e molto altro!
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Faccio un ultimo commento cumulativo su quest'opera. O meglio, sull'ultimo pezzo di quest'opera.

    Scarpa Puro

    Nell'ultima sua fase come autore completo Scarpa lancia le quattro famosissime e bellissime Strip Stories, che nell'insieme rappresentano qualcosa di veramente unico e prezioso, all'interno del suo percorso autoriale. Nella forma e nel contenuto abbiamo il prodotto che forse più si avvicina all'intenzione dell'autore di porsi come continuatore dell'opera di Gottfredson. Brigaboom è la migliore, la più lunga, complessa, effervescente e curiosa. Parecchie spanne sotto invece la Banda dello Sternuto, piuttosto ripetitiva, e Gli Uomini Vespa, un giallo simpatico ma estremamente prevedibile. Si tratta comunque di ottime storie, in grado di divertire sinceramente il lettore, restituendogli un sapore antico e moderno al tempo stesso. Chiude il quartetto Ciao Minnotchka, altra storia notevolissima, tanto per le implicazioni politiche, quanto per l'atmosfera che si respira. Non è certo una storia priva di ingenuità, dato che il climax di questo intrigo internazionale è costituito dal salvataggio di un cagnolino, e l'entusiasmo di Pippo di fronte a Zenobia che lo scarica mi è sempre parso un bel po' posticcio, ma sono cose su cui si sorvola volentieri. Nel mucchio di questo periodo è presente anche una storia straniera di Scarpa, Zio Paperone e il tesoro profumato, simpatica ma trascurabile, e soprattutto la bellissima I Paperi di Paperopoli alla Conquista del Mitico Ticket, altra saga in quattro parti in cui Scarpa ripropone l'intero cast dei Paperi, calandoli nell'atmosfera "festosa" dell'inaugurazione di Disneyland Paris, e offrendo ad ognuno di loro un ottimo ruolo. Una fase creativa indimenticabile, questa, per Scarpa, qualitativamente pari a quanto proposto agli inizi della sua carriera, quando ancora "ci credeva".

    Poi Scarpa abbandona la Disney Italia e approda alla sua ultima stagione creativa. Si comincia benissimo con Le Dolcezze del Natale, la storia francese, che è già un piccolo classico. Il cast è usato benissimo e le chicche e le finezze si sprecano (Tu Quoque Plute, Orazio che commette tanti sbagli sul lavoro e va in prigione) insieme alla bellezza del tratto che tocca qui il suo apice. Carine anche se un po' minori le successive Carote dell'Allegria e Regali Mutanti che chiudono definitivamente la carriera di Scarpa come autore completo.



    Scapra

    Cominciamo con un appunto. Sono sempre stato molto critico con la scelta attuata da questa collana di mescolare le Storie sceneggiate dallo stesso Scarpa con quelle di altri autori, come se si trattasse di materiale omogeneo. Dopotutto, si sa, Scarpa è stato un grandissimo disegnatore, ma il motivo per cui lo si considera l'erede diretto di Barks e Gottfredson è per quello che produsse come autore completo, per cui diluire la sua cifra stilistica in mezzo a materiale prodotto con presupposti diversissimi mi è sempre parso sbagliato. Seguire l'ordine cronologico d'altra parte era una scelta, per quanto da me non condivisibile, sicuramente sensata, per cui mi è dispiaciuto veder cadere anche quest'ultimo criterio negli ultimi volumi. La collana è stata infatti protratta per altri tre numeri per far posto alle storie di Amendola e Del Conte, che Scarpa ha solamente supervisionato, correggendo qua e là qualche becco o espressione. Si tratta di materiale a tratti caruccio ma non sempre memorabile e "collezionabile", ed è sicuramente poco pertinente all'opera stessa. Oltretutto, per rendere maggiormente comprabili anche i volumi di questa fase, sono state anticipate le varie Strip Stories, piazzandone una a volume. A mio avviso, è stata una mossa azzardata e figlia dell'eccesso, che ha fatto perdere un po' il reale senso delle cose. Dopotutto è vero che in un omnia ci deve stare tutto, ma allora andrebbe ridefinito il criterio per cui si è scelto di dedicare un omnia ad un determinato autore.

    Oltre alle storie supervisionate, sono presenti storie di un sacco di autori contemporanei. Fra loro si distinguono alcuni autori che sembrano aver imparato molto bene la lezione di Scarpa. Il primo Panaro, per esempio, autore di alcune storie la cui mimesi stilistica con Scarpa è pressocché perfetta, e la Salvatori, autrice molto attenta ai caratteri dei personaggi, che firma pure un ideale sequel della Chirikawa. Degna di nota è stata pure la "decostruente" Topolino Capostazione di Concina e le Pitto-Pareti Boom di Michelini. Ma le due "sorprese" più grosse vengono dalla fase Egmont e sono la storia del filologo Gerstein Un Ragazzo Davvero in Gamba che riesamina il rapporto tra Topolino e Pietro con una certa sensibilità capace di far scendere qualche lacrimuccia, e la storia muta sperimentale Un Tranquillo Giorno in Spiaggia di Hamill, ottima sotto ogni aspetto. Viene da pensare che per quanto la Egmont possa aver portato avanti una politica passatista e un po' retrograda nel suo rifarsi agli archetipi del fumetto Disney, fosse il posto ideale per uno Scarpa a fine carriera.



    Altre considerazioni

    L'ultimo volume, quello delle Cronologie Ragionate mi ha lasciato un po' perplesso. Vedere una sezione dedicata ai personaggi di Scarpa mi aveva fatto inizialmente pensare ad una disamina delle principali figure scarpiane. Non pensavo certo potesse trattarsi di un blocco di ben 40 pagine occupate da una griglia in cui viene elencato qualsiasi disegno vagamente antropomorfo uscito dalla matita di Scarpa. E così si ha una lunghissima e infinita sfilza di "Bambino" "Bambina" "Bambina 2"" Bambina 3" "Cameriere" "Cameriere dell'hotel" "Cameriere dell'hotel 2" "Joe" "Postino" Portinaio", con tanto di numeri di Topolino in cui andarsi a cercare ognuno di loro (ma non i titoli delle storie). Seriamente, come può in qualche modo essere utile una lista simile? Quanto tempo è stato speso per stilare un elenco di figure prevalentemente anonime? Proseguendo c'è invece la lista di ogni storia scarpiana. Di ognuna è presente il codice, la lista delle ristampe, le note su colorazioni, lettering, eventuali censure. Ma non il nome dello sceneggiatore. What? Molto poco ragionate queste cronologie ragionate.

    Insomma, personalmente non posso fare a meno di salutare quest'omnia con una punta di amarezza. E' stata lunga, spossante, e non sempre ne è valsa la pena. In altre parole, è stata una collana all'insegna dell'eccesso, che ne ha permeato tutta l'impostazione. Non discuto la buona fede dei curatori, che probabilmente si sono trovati a dover far coincidere esigenze e visioni difformi, tuttavia sarei disonesto nell'affermare che questa elefantiaca sfilza di 51 volumi contenga materiale della stessa qualità dei precedenti TuttoBarks e TuttoGottfredson. Non è stata un'opera per tutti, ma solo per un determinato tipo di pubblico, quello dei filologi. E neanche tutti i filologi, ma quelli di un certo tipo e con determinate idee.

    Tempo fa sul Papersera era venuta fuori una discussione a questo proposito nella quale avevo detto la mia. I toni si erano fatti anche aspri ad un certo punto, ma ritengo che leggerla sia comunque importante per capire i differenti punti di vista.
  • Valerio ha scritto: Ma non il nome dello sceneggiatore.
    In realtà mi pare ci siano le iniziali o una sigla.


    Comunque concordo. Sprea invece no: http://www.romanoscarpa.net/2015/01/ope ... nclusioni/
    Assurancetourix
  • Sì lo so, e questo farà di Sprea il mio miglior nemico, dunque. :(
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