[Spillati Disney] W.i.t.c.h. Serie 6: Ragorlang

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Oggi è arrivato solo il uicc con gli occhialini a 8euro :cazz: .
    Se domani non arriva ;_;
  • Oh my god. Ed ecco cos'hanno fatto al povero Witch. E la copertina ne esprime tutto il disagio. Strilli imbecilli circondano un disegno già di per sè scialbotto. Grandi concorsi, speciale test, beauty, Miss Welcome e poi la faccia della mascotte forzata in angolo: il risultato è un ibrido immondo che non lascia spazio al titolo del numero. Esattamente ciò che ci voleva per conferire ai singoli numeri di Witch quello zinzino di anonimità in più che titoli banali e storie soporifere già a tempo continuavano a dare. E poi c'è il logo della saga, l'unico elemento inerente al contenuto, posto tra le altre cose in sovraimpressione sopra il titolo della testata. Insomma, complimenti, bella porcheria.
    Poi si apre l'albo, e - c'era da aspettarselo - tutto trasuda di immonda superficialità tra scemenze assortite, rubriche sciocche e Welcome in forma di inserto al centro da strapp...staccare. Oltre a questo ci sono pubblicità di suonerie da cellulare, test, e scheda su We, che con tutti i personaggi più meritevoli rimasti in ombra non può che infastidire. L'intento è quello di banalizzare la confezione Witch per poterla uniformare allo standard delle riviste femminili alla moda. La pin-up con le Witch in posa e We, che viene indicato come loro mascotte ufficiale, la dice lunga. Come la dice lunga anche la pessima doppia pagina che sostituisce il riassuntone con una sfavillante e becera presentazione.
    Sì insomma, gente, Witch fa schifo. E' stato bello finchè è durato ma ora basta, ha fatto la sua scelta e noi la nostra. E' tempo di salutarlo. Leggiamoci giusto giusto la storia, visto che il numero l'abbiamo già comprat...orpolà. Mica male.
    L'Uomo Che Urla (Enna/Baldoni-Balletti-Bertolucci-Dalena-Gula) è un buon inizio, non verboso, non banale, sufficentemente intrigante. Al di là del pasticcio grafico, un odiosa alternanza di disegni di ogni tipo che finisce per svilire un po' tutti, il numero è assai leggibile, merito del diabolico Enna, che per non causare l'abbandono di massa delle lettrici più sveglie, orripilate da cotanta merdaggine, confeziona una sceneggiatura come da tempo non se ne vedevano. Una sceneggiatura che prende le mosse proprio dal celebre Urlo di Munch, particolare "culturaloide" che mai si immaginerebbe all'interno di una testata come questa. L'Urlo introduce al concetto di Ragorlang incrocio witchico tra Dissennatori ed Evroniani, che a quanto pare sarà il tema portante di questa saga. Saga che parrebbe anche finire qui, se non fosse per la ultime due pagine che con un cliffangher ci collegano a foschi elementi futuri. E finalmente si cominciano a intravedere parvenze di caratterizzazione nei personaggi: Eric non è un guscio vuoto come il resto della gioventù di Heaterfield, e la coppietta di amici di famiglia dimostrerà di avere un suo perchè. Una serie che si preannuncia sugosa, dunque, e per certi versi simile a quella di Nerissa. Ma a ben pensare finora di serie che non si preannunciassero sugose non ce ne sono proprio state, e anche di questa molto probabilmente verrà fatta carne da macello, ad opera dei geniacci del marketing.
    E poi c'è la breve, di otto pagine. Testmania (Arrighini/Turconi), sorta di comica finale che grazie alla perfezione dei disegni di Turconi (che è Iddio, ricordiamolo) intrattiene quanto basta. Poi la storiella finisce e iniziano i dubbi.
    1) Che cavolo ci fanno in spiaggia le Witch? Siamo nel passato? Siamo nel futuro? Si è infranto il famoso muro del tempo?
    2) Da quando in qua la witch si mettono a tubare coi primi boyz che incontrano, con tanti saluti alle vecchie conoscenze?
    3) Cosa ci fa in spiaggia quel Joel tarocco?
    4) E soprattutto: cosa cavolo è successo per cui la povera Arrighini non viene citata nei credits?
    In conclusione: ringraziate Enna, o voi del marketing, se dopo lo scempio operato qualche lettrice decente rimarràavvinghiata tra le grinfie dei Ragorlang.
    Ultima modifica di Valerio il mercoledì 12 luglio 2006, 17:23, modificato 1 volta in totale.
  • Grrodon ha scritto: 1) Che cavolo ci fanno in spiaggia le Witch? Siamo nel passato? Siamo nel futuro? Si è infranto il famoso muro del tempo?
    2) Da quando in qua la witch si mettono a tubare coi primi boyz che incontrano, con tanti saluti alle vecchie conoscenze?
    3) Cosa ci fa in spiaggia quel Joel tarocco?
    E' evidente. la storiella è ambientata in un universo alternativo, Terra TT (TeenTrendy) 617...
  • *YAWN*

    Commenti sparsi e frettoli:

    -Cover: Top Girl.
    -Interno: WE? Freghemeniente.

    -Il FUMETTO: Quoto. Tutti. Bruno, l'orso salvatore (?). Ok, è Neriss Returns, gli incubi Urlanti sono improvvisatissimi (in un fumetto con continuity se ne parlerebbe da due-tre numeri, sottovoce), il finale è frettoloso e ODIO i combattimenti raccontati (L'ANTICLIMAX), però oh, l'episodio convince, altrochè. Fra le sequenze per cui Ennino è stato plaudito, mi permetto (sommessamenteesimpaticamente) di segnalare il rapimento in auto, in particolare le vignette in cui... ehm... il marito (com'è che si chiama?) si strugge mentre il mostro s'ingroppa Hay-Hay. Pseudo-spaventose, per W.i.t.c.h..
    Comunque, continuo a credere che le storie esulanti Kandrakar, Meridian, gli Elementi ecc. siano un po' fuori posto in W.i.t.c.h., ma intanto emerge l'involontario schema: due saghe sulla mitologia della serie, una autonoma, due mito, un'altra autonoma... sempre che Teclì e il bestio non c'entrino qualcosa con Kandrakar.
    Oh, disegni e colori inadeguatissimi, IMHO. WC mi wizia, però.
    Oh2, e poi Tara sembra aver scaricato definitivamente Nigeluccio... vabbè, ufficializziamolo, no? Non lasciamo le cose lì in sospeso...

    -Il FUMETTO 2: Vabbè, c'è caldo. Turconiddio, comunque.

    Now, s'aspetta che ciò che c'è di buono (e giusto) nell'episodio sia smembrato nei prossimi.
  • Se non fosse stata per quell'orrenda fusione tra Witch e Welcome, L'Uomo Che Urla sarebbe stato un numero validissimo...Ma questi son dettagli: basta saltare le rubriche e regalare la sorpresa a qualcuno e dopo ci si può godere la storia lunga (che ha me è piaciuta moltissimo) e quella breve. I disegni di Turconi sono la parte migliore.
    Scrittrice amatoriale di fanfiction per passione, purtroppo per i fandom che seguo...
    Fiera di essere una dilettante e fiera di voler imparare e conoscere!

    Dai "36 Consigli di Scrittura" di Umberto Eco:

    22. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe – o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento – affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
    35. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
    36. Una frase compiuta deve avere"
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    Caruccio. Pare proprio che per farsi perdonare dello scempio compiuto sul contenitore, stiano cercando di rendere meno monotono l'andazzo. Niente di nuovo per quanto riguarda quindi rubricame e copertina, che come al solito fa pietà. Scritte di ogni tipo intasano ogni centimetro di copertina, facendo sparire il titolo (che da questo numero torna ad essere banalmente immemorizzabile). Dentro l'editoriale è qualcosa di terrificante, non solo negli anni i riferimenti al fumetto si erano via via rarefatti fino a sfociare nell'aria fritta, ma adesso la De Poli sproloquia allegramente dei suoi tormentoni estivi preferiti. Poi ovviamente c'è Welcome, il gadget etc. Risultato: l'edicolante non lo trovava più in mezzo all'oceano di riviste femminili, e io stavo per tornarmene a casa a mani vuote. Ma così non è stato e dopo esser stato informato di un considerevole calo di vendite, me ne sono tornato a casa e mi son letto la storia. Storia che è anticipata da una pin-up diversa dal solito, un disegno riassuntivo della storia con tanto di citazione, riassunto e titolo a lato. Insomma non male. Venendo poi a Solo un Fiore (Mulazzi-Ferrari/Panniello-Cataleano) va segnalato che è il solito miscuglio autoriale in cui è impossibile riconoscere la mano di un singolo disegnatore e sceneggiatore, ma differentemente dalle altre volte il risultato finale è assai gradevole, i disegni della storia sono infatti assai più dinamici e espressivi del solito, e questo conferisce una certa forza alle solite scaramucce quotidiane che altrimenti non avrebbero certo impressionato.
    E adesso un paio di considerazioni: la prima è che questo numero è autoconclusivo. Pur appartenendo, a detta del logo, al nuovo ciclo Ragorlang la storia ne è totalmente slegata, e racconta di un'avventurina vissuta dalle Witch in un altra dimensione, che difficilmente avrà a che fare col resto della saga. Solo un'altra volta era successa una cosa simile, con Ombre d'Acqua, che però si collocava nella pausa temporale tra la seconda e la terza saga, uno dei soliti periodi d'intermezzo in cui si tende a buttar dentro di tutto dalle miniserie ai presagi di futuri accadimenti. Solo un Fiore è quindi una novità assoluta nel panorama witchico, per la prima volta la saga si interrompe per far spazio a un'avventurina slegata e paradossalmente la cosa mi fa proprio piacere. Non siamo certo ai livelli di Ombre d'Acqua, ma perlomeno in questo modo il numero acquisisce una sua identità e riesco a ricordarmelo, senza impaccarlo con gli altri nella memoria.
    La seconda considerazione è quella del limbo temporale. Odiosa regola instituita con la saga di Nerissa per cui le Witch devono vivere in un'eterna mezza stagione che le vieta di crescere e le costringe ad avere continuamente a che fare con la scuola. Niente più estati si sono viste da quel lontano 2002...fino ad oggi. Innanzitutto la copertina che mostra le squinzie spaparanzate in spiaggia, e vabbè non è che desti troppa meraviglia una copertina di Witch priva di senso. Però poi anche all'interno le Witch sembrano essere immerse definitivamente nell'atmosfera estiva, il mare non è più appannaggio di Peter che potenzialmente farebbe surf anche in inverno. Se a questo aggiungiamo le brevi, d'atmosfera vacanziera, si potrebbe pensare che finalmente il lungo anno scolastico che ha occupato le ultime tre sagha sia finito. E invece no, nel finale le ragazze si rimettono a parlare di scuola, mandando tutto a monte e facendo perdere al fumetto ancora punti realismo. Sigh, idiozia totale, che si decidano una volta per tutte.
    E poi c'è la breve, ancora una volta con i credits incompleti. Una storiella incentrata su Cornelia, in vacanza in montagna coi genitori. Vendetta Ghiacciata (Turconi) oltre ad esibire i disegni di un Iddio più ispirato e "libero" del solito, è una storiella molto simpatica che ironizza alla grande sull'invadenza degli animatori nei villaggi turistici. Insomma, approvata.
    In conclusione? Come al solito una conclusione vera e propria non c'è, perchè se da un lato vi è l'orrore, dall'altro pare esserci professionalità da parte degli autori che per quanto coi loro sforzi cerchino di dissimulare l'ondata di superficialità che il fumetto ha subito, dall'altra ne risentono, danneggiando non poco un fumetto che potrebbe dare molto di più. Ma sono cose dette e ridette, per adesso non si potrebbe far altro che mettersi ad aspettare il prossimo numero...se solo nella preview ci fosse qualcosa di minimamente inerente alla storia.
  • Allora dato che in questo numeri si parla di pessimismo io dico che il numero è PESSIMO. Prevengo: non che in questi tempi si raggiungano alte vette (ma nemmeno medie vette), diciamo che ci troviamo su un basso bassopiano.
    Comunque, si parte da una copertina bruttissima (un pò come al solito 'nsomma), si continua con una pin-up che a me sa di già visto, di già usato e poca immaginazione (mmm... ecco cosa c'entra con la storia :asd: ).
    Le storie autoconclusive potrebbero andare anche bene, anzi vanno bene quando sono di una buona qualità. "Solo un fiore" non mi piace, perchè ci ritroviamo la millesima volta a vedere la coppia Cornelia/Peter che mi hanno proprio ************** :cazz: :stronk: -_- , insomma... mi sono spiegato. Siamo partiti dal n.4 che Cornelia ci voleva provare e siamo arrivati al 65 che ancora non è successo niente. Solo Caleb ha dato un pò di svolta.
    Passi anche questo, però non mi si faccia vedere che uno specchio che definite (questo lo dite voi autori) magico venga paragonato ad una televisione, si spegne tipo televisione e cose appresso. No. Questo proprio non lo sopporto. E poi, hanno anche sminuito l'Oracolo che è partito bene: duro, inflessibile, costante all'inizio. Poi, via via, premetto che mi è piaciuto il cambiamento, però non che si arrivi a vederlo in bagno.
    Un fumetto tipo Witch secondo me ha bisogno di Cambiamenti e di una continuity abbastanza serrata con autoconclusive in mezzo.
    Invece Witch è rimasto tale e quale (certo, qualche cambiamento c'è stato ma giusto ogni tanto).
    Comunque, tornando al numero 65, l'idea del rapimento di Yan Lin era anche buona se sfruttata meglio, poi anche le faccie di quei mascherati che non voglio nemmeno ricordare il loro nome mi sembrano identiche a quelle del trasparente già visto in Monster Allergy, ma abbiate un pò di fantasia. Infine le Witch aggiustano tutto e Yan Lin torna a casa, ma non dovrebbe essere così, un fumetto ha bisogno di cambiamenti e i personaggi devono anche soffrire, piccole perdite etc.
    Poi la Villa è stata completamente abbandonata (senza spiegazioni) e con la comparsa dello specchio le Witch occupano la cantina.
    Tolto l'orrore della storia, si passa alla minore che, devo dire è sicuramente migliore della prima e i disegni Turconiani sono sempre ottimi.
    TUTTE le rubriche di Witch sono da buttare, tutte le storie, insomma buttiamo tutto il giornale e non se ne parla più.
    Povera Gnone. Se leggesse cosa hanno fatto al suo povero Witch...
  • mamma mia... :oh:
  • Su, su, c'è sempre un domani...
  • happyhippy ha scritto:mamma mia...
    Grrodon ha scritto:Su, su, c'è sempre un domani...
    Io non sono una persona che giudica le storie nè a primo acchitto, nè dopo tempo. Io infatti ho il "difetto" di proseguire anche serie che scarseggiano e le continuo anche per un pò di tempo. Per Witch invece no, dopo 65 mesi circa mi scoccio di vedere ancora Cornelia e Peter come al quarto numero (numero più, numero meno) e mi scoccio di rivedere personaggi, tempi e luoghi riusati nei fumetti per la centesima volta (anzi per qualcosina in più 100.000.000.000.000).
    Credo che prenderò ancora solo qualche numero e se si continuerà così lascierò, tanto anche se il livello delle storie dovesse aumentare di botto ( :asd: bello pensarci, diciamo "Illusioni") potrò in una qualsiasi fumetteria ordinare i numeri mancati e farmeli arrivare in pochi giorni.
  • Oh my Goddess, prima i Ragorlang e mo' i Dissennatori Derelitti... e il prossimo cattivo chi sarà, la Squadra Ginew?

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    Nel suo nonsense l'episodio è pure piacevole, considerando che oramai la sospensione d'incredulità dei lettori di W.i.t.c.h. è sparita nel Cosmo di Obliminose con Tibor... solo a cervello spento si può soprassedere su Cornelia che idolatra Piter come un "cantante" dei Blue (ci mancano solo gli urletti e ci siamo), sui Singhiozzi che scorrazzano in tutta tranquillità per la fortezza ( (be', però pensandoci gli Araldi Bianchi sono impegnati a portar bambini e sullo Speciale 5 c'era la cartina di Kandrakar, quindi è plausibile...) e rapiscono chivaiunpo'apensareproprio Yan Lin, su Yan Lin che con le visite a Kandrakar prima e il televisore (voyeur...) poi è più viva che morta (tristissimo), sulle stagioni che cambiano casualmente, e si potrebbe proseguire per un bel po'... dicevo, solo con il cervello spento si può soprassedere su tutto ciò e "godersi" un episodio caruccio, scritto e disegnato benino, che ricorda un po' i recenti episodi di Wondercity, con un cattivo del giorno e le storie secondarie/principali che proseguono (certo, nel caso di Piter e Cornelia... Immagine, e il Ragorlang c'è solo in copertina)... se la scelta è fra saghe chilometriche senza spessore e/o contenuti ed episodi più o meno autoconclusivi + Grande Schema delle Cose, escludendo improbabili svolte, continuity serrate e auspicabili chiusure, la mia scelta ricade sulla seconda opzione, possibilmente impegnandosi un po' di più per evitare strafalcioni...
    Comunque, secondo me quest'episodio era l'occasione per sbarazzarsi sia di Yan Lin che di Hay Lin; la nonna, rimandendo con i Dementor a ricostruire il mondo, avrebbe (ri)dato un senso alla sua morte e avrebbe dimostrato che, ok, si può risolvere tutto, ma serve TEMPO, e la nipote poteva sostituirla con un incarico part-time a Kandrakar (fungendo da tramite tra le W.i.t.c.h. e l'Oracolo o cose così), in modo da svecchiare sia la fortezza, senza ricorrere a tocchi di demenzialità inopportuni, che il gruppo, sostituendola con un'altra Guardiana (magari mediorientale), ovviamente senza che questo sciocchi le lettrici, dal momento che comunque continuerebbe a frequentare il gruppo* (valorizzandosi anche un po' come personaggio). Ma vabbè, è W.i.t.c.h., in fondo. Ragazze Ok!

    *E di Matty, qualcuno ne sente la mancanza? :asd:
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    In vacanza con la famiglia! Aiuto! Noia, niente pc, niente 'ggiovani, il paesello più vicino a un milione di chilometri. Siano benedette le edicole, perchè il fumettame, lui no, non mi ha abbandonato. Lupo Alberto, Strangers in Paradise, Grandi Classici, disneyume vario e ovviamente Witch. Che è giunto per ultimo, a un giorno dal ritorno a casa. Leggere in spiaggia ha sempre conferito ai fumetti un certo valore aggiunto, che può consistere in una manciata di sabbia incastrata tra le spillature o in un ricordo tutto particolare che si avrà della storia in futuro. E di ricordi l'albo in questione me ne lascerà eccome, anche solo pensando all'odissea vissuta per procurarmelo. Già i tempi erano abbastanza stretti perchè volevo godermi degnamente l'ultimo bagno prima della partenza del giorno dopo, non trovarlo all'edicola più vicina (vicina si fa per dire visto che con le bici catorcio del residence ci si metteva dieci minuti), dove una sola copia era arrivata ed era già stata venduta fu abbastanza fastidioso. Eppure non volevo rinunciarci, perchè testardamente non potevo perdermi la sensazione di cui parlavo sopra, anche se questo voleva dire attraversare mezza Toscana pedalando come un forsennato. E fosse stata l'unica edicola ad averlo esaurito, macchè, ogni sosta che facevo pareva andato a ruba. E ad ogni chilometro fatto sentivo una parte di me che moriva (di fatica). Finalmente, sul lungomare di Castiglion della Pescaia riuscii a metter le mani sull'agognato albo, e quando dopo un doloroso viaggio di ritorno (maledetta sella), riuscii a svaccarmi in spiaggia e iniziare a leggere ero abbastanza astioso e infastidito, tantochè se l'oggetto del mio vagare mi avesse deluso avrei potuto fargli fare una brutta fine. E così sotto un pallido sole che tramontava sul mio ultimo giorno di vacanza mi ritrovai a smadonnare per le solite rubriche, le solite incompentenze redazionali e per un disegno di copertina che la diceva lunga sulla piega presa da Witch. In un numero come questo Will è assolutamente fuori luogo, e proprio in quanto numero tematico questa copertina è un'offesa. Mi sono inoltre accorto che questo disegno segue un po' lo stile a cui Welcome aveva abituati con in copertina una witch singola in posa da modella e disegnata con uno stile sempre un po' diverso. E questo mi ha non poco maldisposto. E poi ecco Ricordi Riflessi (Radice/Gula-Legramandi). Che inizia con l'annuale Chek-Up medico. Annuale? di che anno? Esiste ancora il concetto di anno? E poi ecco le ragazzine comportarsi da ragazzine, sempre allo stesso modo, completamente impermeabili al tempo che passa, dimentiche delle loro stesse sottotrame e tutte impegnate a sognare di combinare pasticci alle prof, in un ideale giovanilistico che si autosmentisce di continuo proprio per l'immobilismo temporale che gli toglie sempre più credibilità. Witch non è più il fumetto di un gruppo di quattordicenni, ma una realtà statica, come quella di Qui, Quo, Qua. E con qualche accorgimento in più e una maggiore attenzione alla qualità lo si poteva evitare.
    E poi giunge la settima pagina, i malumori spariscono e mi ritrovo davanti al Witch più bello mai letto negli ultimi tempi. E sicuramente uno dei più belli anche in senso assoluto. Si è ormai capito che sperare di costruire una saga ad ampio respiro in Witch ora come ora è inutile, se non dannoso. Non c'è serietà, non c'è metodo, non c'è la voglia di elevarsi qualitativamente per non perdere pubblico. E allora ben vengano questi numeri autoconclusivi, non inseriti direttamente nella continuity ma che allo stesso tempo riescono a sdoganare la fantasia e la voglia di fare dei singoli sceneggiatori. Un punto oscuro qui viene chiarito, la storia della mamma di Irma che nei promo della testata veniva data come adottiva, particolare in seguito rimosso e ripristinato di recente. Una spruzzatina di retcon, un po' di buon senso e soprattutto la voglia di lasciar perdere personaggi ormai poco credibili e dedicarsi ad altro, alla semplice storia d'amore di due persone adulte, mature e sicuramente più interessanti di un gruppo di ragazze okkei. Per quel poco che la posso conoscere posso dire c'è molto di Teresa in questa storia, del suo carattere e del suo modo di fare. Il tema della famiglia allargata - che personalmente mi tocca da vicino - viene trattato con un certo garbo, e da due diversi punti di vista: quello principale di Irma e quello parallelo di Will. A Dean Collins, personaggio secondo me straordinario, vengono dedicate ben otto tavole. La sua caratterizzazione l'ho sempre adorata, anche perchè mi ricorda non poco una tipologia di persona che ho avuto il piacere di conoscere tempo addietro. E quando viene da far collegamenti con la propria realtà è un sintomo di credibilità, cosa inedita per un fumetto che credibile ultimamente non lo è affatto. Belli e d'atmosfera i flashback di Tom e Anna e assolutamente gradevole la presenza delle sorelle Greene (a proposito ci sono delle gemelle Green anche nell'ultimo Wondercity, coincidenza?), la loro caratterizzazione grafica, il patto matto. Insomma una storia umana, che ha saputo inumidirmi i bulbi oculari (anche se ovviamente ho incolpato gli schizzi delle onde che si infrangevano sul bagnasciuga), e in cui non mi sono affatto dispiaciuti i disegni di Gula e che, salvo un buchetto verso la fine (Irma ha trovato i numeri scritti sul pelo dell'acqua?), può vantare una delle migliori sceneggiature di sempre. Insomma, complimenti alla Tere che con un numero ha saputo restituire, sia pur provvisoriamente, un significato a Witch, riuscendo a parlar d'altro ma rapportando sempre e comunque quanto visto con la situazione delle sbarbatelle, che nell'ultima tavola promettono di non perdersi mai più di vista. In appendice c'è Scambio Culturale (???/Gula), affidato questa volta a un Gula che, sulla scia di Turconi, non rinuncia a sfoderare un tratto più Disney che mai. Peccato per la storia che in sè stavolta delude un sacco, non avendo una coda. E complimenti anche alla redazione che continua imperterrita a non segnalare i credits delle sceneggiature. Bè in definitiva, per quanto Witch stia remando per affondare nel baratro, fa piacere vedere che c'è ancora qualcuno che resiste. E se un simile impegno in Disney non paga, spero che possa bastare una stretta di mano da parte del fandom, che nella mia persona non si sta pentendo di quella maratona fatta in bicicletta...
  • Ieri sera inizio la lettura del nuovo Witch mentre mi trovavo a letto che mi sentivo poco bene.
    Devo dirlo: inizio con il presupposto che non mi sarebbe piaciuto più di tanto, dato il "periodo" che la testata sta attraversando. Invece mi devo ricredere, "Ricordi Riflessi" (Radice/Gula-Legramandi) è una buona storia.
    Per quanto riguarda i testi, la storia è buona, si parla della vita privata delle Witch, tema molto ricorrente nei testi di Teresa Radice. E allora con l'ennesimo voto negativo di Irma (causa), avviene un litigio con la madre (conseguenza) che porta la ragazzina in soffitta e lì inizia la letterua delle lettere che Anna scriveva al padre di Irma. In questa situazione vengono (finalmente) delineate le problematiche di Will iniziate dall'arrivo del sig. Collins in casa Vandom. Così che si trovano, anche in una storia a fumetti, le problematiche della vita reale, da una parte molto eccessive, dall'altro molto "fumettistiche". Ed è anche giusto che sia così, perchè in qualsiasi famiglia ci sono problemi e se le Witch pensassero solo a chiudere portali e distruggere cattivoni, allora ecco che sorgerebbe naturale la domanda: "Ei, ma allora è tutto completamente finto?". Mentre invece un pò di realtà, anche se minima, non nuoce al fumetto. Terminando il tutto con il ritrovo di una vecchia amicizia e un "Patto Matto" che ne fortifica una nuova.
    Unica nota stonata: perchè la saga Ragorlang deve per forza farsi notare in ogni episodio? Ma si credono che i lettori sono stupidi che se non compare Tecla credono che sia finita la saga o altro? Per me questo mi sembra una forzatura, più che altro.
    Invece, altro buon voto che do alla Radice, grazie alla presenza di piccoli giochi di parole divertenti, che in questo numero vengono molto accentuati.
    I disegni. Trovo molto migliorato (secondo come piacciono a me i disegnatori) Zanon, che in questa copertina ha creato una Will più piccola dell'età nella storia. Ma la mia preferita resta sempre la grande Persinotto, che non sto più vedendo, tra l'altro. Giada dove sei? Quand'è che torni alla grande illustrando un intero numero come tu sai ben fare?
    Invece Gula e Legramandi, non mi piacciono molto. Non sto dicendo che i disegni siano brutti, c'è di peggio... Anche se i flashback portano personaggi che non sono giovani quanto dovrebbero essere. Prendiamo Tom e Anna, saranno passati almeno dieci anni da quando si scrivevano e non vedo tanta differenza fra quei Tom e Anna di dieci anni fa e i Tom e Anna di oggi, mentre invece avrei voluto più differenza sopratutto nella fisionomia dei volti.
    Non parlo sul resto del Witch, dato che non è rivolto a me. Io compro l'albo esclusivamente per la storia a fumetti che si è rivelata buona.
    Spero quindi che il prossimo numero sia di Enna e così 3/4 dall'inizio della nuova saga sono buoni. Forse è venuto il momento che mi debba ricredere di Witch?
  • Ordunque, l'episodio mi è piaciuto, pur con le sue castronerie, alcune inevitabili, altre meno,(l'inizio scolastico su tutte) e i suoi limiti... certo, un numero con questi temi ANTA numeri fa sarebbe stato meglio, ma non ci si può lamentare troppo. I buoni momenti non mancano, divertenti (le sorelle Wats---Verdi, Will e Dìn) e "drammatici" (uicc-stail, ovviamente) senza troppe smelensaggini (anzi, no, le smelensaggini sono sempre troppe), We ormai c'è ed è inutile lamentarsene finchè non lo faranno le bimbeminchia e che la dimensione magica di W.i.t.c.h. sia al livello di My Little Pony si sa da un bel po', quindi Tecla che si nasconde dietro un albero come Bugs Bunny la si mette in conto.(sob). La saga del Ragorland non prosegue, ma è indifferente: meglio due episodi di saga in cui succede qualcosa, che dodici in cui non succede niente.
    La breve: ecco un'altra cosa che fa esplodere le teste dei bimbini, la geografia. Lo si capisce già dal ripasso di Irma, ma qui è il colmo:
    "Da dove vieni?"
    "Dal mio paese"
    "E che paese è?"
    "Il mio paese!"
    "Sì, ma dove si trova?"
    "Tra tre paesi confinanti, lontano da questo paese... ehi, ma questo che paese è?"
    "E' il mio paese, no?"
    "E come si chiama?"
    KABOOOM!
    Teste vuote e stomaci pieni. Bof.
  • Grrodon ha scritto: In vacanza con la famiglia! Aiuto! Noia, niente pc, niente 'ggiovani, il paesello più vicino a un milione di chilometri. Siano benedette le edicole, perchè il fumettame, lui no, non mi ha abbandonato. Lupo Alberto, Strangers in Paradise, Grandi Classici, disneyume vario e ovviamente Witch. Che è giunto per ultimo, a un giorno dal ritorno a casa. Leggere in spiaggia ha sempre conferito ai fumetti un certo valore aggiunto, che può consistere in una manciata di sabbia incastrata tra le spillature o in un ricordo tutto particolare che si avrà della storia in futuro. E di ricordi l'albo in questione me ne lascerà eccome, anche solo pensando all'odissea vissuta per procurarmelo. Già i tempi erano abbastanza stretti perchè volevo godermi degnamente l'ultimo bagno prima della partenza del giorno dopo, non trovarlo all'edicola più vicina (vicina si fa per dire visto che con le bici catorcio del residence ci si metteva dieci minuti), dove una sola copia era arrivata ed era già stata venduta fu abbastanza fastidioso. Eppure non volevo rinunciarci, perchè testardamente non potevo perdermi la sensazione di cui parlavo sopra, anche se questo voleva dire attraversare mezza Toscana pedalando come un forsennato. E fosse stata l'unica edicola ad averlo esaurito, macchè, ogni sosta che facevo pareva andato a ruba. E ad ogni chilometro fatto sentivo una parte di me che moriva (di fatica). Finalmente, sul lungomare di Castiglion della Pescaia riuscii a metter le mani sull'agognato albo, e quando dopo un doloroso viaggio di ritorno (maledetta sella), riuscii a svaccarmi in spiaggia e iniziare a leggere ero abbastanza astioso e infastidito, tantochè se l'oggetto del mio vagare mi avesse deluso avrei potuto fargli fare una brutta fine.
    Ci si potrebbe ricavare un romanzo, "I dolori di un giovane nerd" o "I dolori del giovane Grrodon". :asd:
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    Dalla Tua Parte (Mulazzi/Scuderi-Melaranci-Balletti) è un numero sciatto. Intendiamoci, non brutto in sé, anzi per quanto questa saga dei Ragorlang non brilli (anzi, no, brilla per la sua assenza al massimo) non si può dire che non sia portato avanti coerentemente. Però ormai la sciattoneria si è impadronita del giornale e non sono più i grandi difetti a prevalere ma tutto l'insieme che ricolmo di peccati veniali non convince granchè. Ad esempio, la storia di questo numero che benchè porti avanti finalmente l'affare Ragorland/Tecla Ibsen introduce un nuovo personaggio di cui francamente non si sentiva certo il bisogno. C'erano già state le varie Orube/Sheila etc a introdursi nel gruppo in vario modo, portando litigi e malumori, per poi rivelarsi buone e brave. E non poche idee sembrano esser prese di peso dalla saga di Nerissa (il soffio dell'odio etc). Oltre a un soggetto opaco, abbiamo poi una sceneggiatura poco curata, molto sempliciona che alterna momenti buoni ad altri meno buoni. Il pastone stilistico orribile dei disegni poi non si può proprio vedere: è tutto un saliscendi qualitativo con picchi di carineria e altri di oscenità inespressiva. Nota di merito per la limitatissima presenza di We e una di demerito per la caratterizzazione delle protagoniste che oramai rasenta il piattume più totale, con picchi di superficialità (vedi l'apparizione di Kader) che rasentano il diseducativo. Sorvoliamo sulla copertina poi che è terribile, oltre che soffocata dalle scritte, pure banale nel suo concept, tanto che sembra quasi che stiano facendo un dispetto a invertirla con la pin-up, inerente invece alla storia. Per Sport e per Passione (Baldoni) non è malaccio, finisce alla cazzo, ma in sé è un simpatico bozzetto di quotidianità spontanea. Molto meglio della lunga, oserei dire. Poi ovviamente c'è il rubricume spazzaturoso di cui si salvano solo le preview dello Speciale Caleb & Elyion e di Speed Loop, che guarda un po', è l'unica cosa che rimane davvero impressa dell'albo.
  • Sotto con la recensione! ^^

    Iniziando dalla copertina come al solito: non so per quale recondito motivo, ma lo sfondo verde mi piace un sacco! *__*
    Ed inoltre mi sembra che le Witch abbiano un aspetto più curato rispetto alla scorsa copertina che le vedeva disegnate tutte e 5, anzi sono decisamente migliori, anche se tutte quelle dannate scritte nascondono non completamente, però in buona parte il lavoro di Zanon. <_<
    Gadget e rubriche vengono subito relegate in fondo alla lista delle cose più importanti della mia vita da leggere.
    Ed ora arriva la recensione del numero in se.
    "Dalla Tua Parte" (soggetto e sceneggiatura di Paola Mulazzi) è un numero che, in un certo senso, è una sottospecie di "ritorno al passato" perché per certi versi mi ha ricordato molto il # "Il Soffio Dell'Odio", peccato che Nerissa sia un personaggio ben più carismatico di Tecla: essa mi è sembrata un semplice "copri-spazio" in questo numero. Ma la vera sorpresa per me è stata Erin: a pelle mi sembra un buonissimo personaggio, spero che lo sfrutteranno bene in seguito perché i suoi poteri mi sembrano interessanti ed il suo carattere mi hanno ricordato un poco, ma proprio un pochettino-ino-ino Cornelia al principio.
    Ah! Quasi dimenticavo: l'appiattimento delle cinque, soprattutto di Taranee, è I-M-P-R-E-S-S-I-O-N-A-N-T-E! Ma penso che ormai sia noto a tutti.
    La seconda storia è carina.
    I disegni di questo numero mi sono piaciuti abbastanza, soprattutto per come hanno disegnato Erin, ma ormai un disegno lo fanno diecimila mani diverse! :blink:
    Non riesco più a riconoscere nessuno stile e dividono tutto... :wacko:
    La pin-up mi è piaciuta abbastanza, ma non eccessivamente.

    Spero di essere stata esauriente per quel che potevo, visto che di solito una seconda lettura mi schiarisce meglio le idee! ^^
    Forse dopo posterò qualche altra impressione o qualche altra correzione, nell'attesa...Da voi è arrivato nel frattempo?
    Scrittrice amatoriale di fanfiction per passione, purtroppo per i fandom che seguo...
    Fiera di essere una dilettante e fiera di voler imparare e conoscere!

    Dai "36 Consigli di Scrittura" di Umberto Eco:

    22. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe – o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento – affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
    35. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
    36. Una frase compiuta deve avere"
  • Squotazzo qua e là.
    EDIT: niente (di più) da dire sulle ragazze dissennate che giocano a salvare l'universo e sbavano dietro il primo strabello di turno (o sviluppano passioni improvvise per il tizio per cui prima erano un po' infatuate) e niente più da dire nemmeno sul tempo che è come l'ombra della rondine che vola e non si muove. Concentriamoci sull'episodio in questione. Benchè soggetto e sceneggiatura non siano impresentabilissimi, puzzano entrambi di stantio e sono evidentemente privi di supervisione, ne sono prova i personaggi che cambiano nome e l'assenza di diversi segni di punteggiatura. Biasimevole, per quanto mi riguarda, la scelta di svelare subito il segreto di Erin e il motivo del suo rancore, tantopiù che, aldilà dell'assurdità del fatto così si capisce immediatamente come la cosa andrà a finire. Come dissi tempo fa, continuo a ritenere che nemici che esulano da Meridian o da Kandrakar siano un po' fuori posto in W.i.t.c.h., specie se non si prova nemmeno ad utilizzarli come si conviene, seminando contraddizioni tra un episodio e l'altro (perchèTecla è tornata giovane?)... per quanto mi riguarda, poi, persino la nonna di Quattro Salti in Padella Findus è più carismatica di Tecla.
    Comunque, mi chiedo se con un po' più di premeditazione non si potessero fondere Sheila ed Erin, due personaggi più che inutili, in un unico personaggio utile, spostando poi l'attenzione di Taranee sul Prince of Persia (a proposito, perchè lei ha un nome occidentale ultra-cool e lui da misterioso principe d'oriente?) piuttosto che su Luke (che poi è sparito, tantopeccambia').
    Vabbè, note di merito l'in-joke su We e un inaspettato momento di lucidità di Will, che capisce che Erin è la causa di tutto prima che i litigi nel gruppo possano attentare agli attributi/al ciclo dei lettori/delle lettrici.

    E in più, mi chiedo pure se il personaggio rappresentato sullo speciale Caleb & Elyon sia Caleb L'Araldo, il concorrente di Beauty and the Geek, o Caleb il Barbaro...
  • Poi ovviamente c'è il rubricume spazzaturoso di cui si salvano solo le preview dello Speciale Caleb & Elyion e di Speed Loop, che guarda un po', è l'unica cosa che rimane davvero impressa dell'albo.
    non ho ancora letto il nuovo numero, ma mi sono bloccata sull'anteprima di questo nuovo fumetto... cioè speed loop... qualcuno ne sa parlare?
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