Elik, Grrodon e la Disfida delle Retrospettive

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Quackmore ha scritto:Elik, io sono per la libertà di espressione, pienamente.
    Ma non posso continuare a leggere recensioni di qualcuno che mi sputa così su Scarpa. E' una cosa inconcepibile dannazione
    1. io non sputo, e non mi pare di essere stato troppo oltraggioso. non ho detto mica "chi è quello scemo che adora Scarpa?"... quello l'ho detto per Casty :P
    2. le mie non sono recensioni, anche perchè mi pare di esprimere pareri piuttosto estremi e coloriti, sia quando una cosa mi piace che non, quindi fossi in te non ci darei il minimo peso :P sono giusto spunti di discussione
    Pacuvio ha scritto: Ah, del periodo pereferito da Eliktrotupos non sopportai affatto le copertine. Molto spesso non erano altro che model sheet dei personaggi piu' popolari... tutto questo senza nulla togliere al bravo Ghiglione...
    lol, non vorrei sembrare polemico su tutto, ma a me piacevano anche quelle :P [e più di quelle di adesso]



    Rebo, ti facevo più giovane :P
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • :P:P:P:P maledette faccette...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • lol elik, sei un amministratore niubbo :asd:
  • Rebo ha scritto: Ma il binomio fumetto Disney/inquietudine iniziò a svanire con il passaggio di Topolino da Mondadori a Disney Italia. Ed ecco dunque quello che è il mio personale "periodo memorabile" (credo condiviso da molti): direi dal 1988 al 1994, da poco prima dei miei 6 anni sino ai 12. Dal n. 1702, che si apriva con la storia (che mi rimase molto impressa) Topolino e i templi di Babu Simbel, ai Racconti intorno al fuoco, alla Ricerca della pietra zodiacale, alle strip-story di Romano scarpa, a cominciare dall'Enigma di Brigaboom (uhm, ricordo che ci misi due puntate buone a capire in che modo dovesse essere letta...). Per non parlare del Centenario (+1) bullonario, del Mistero dei candelabri, delle Paperolimpiadi, delle Sette meraviglie dei paperi...
    "Topolino e i templi di Babu Simbel"! La mia prima storia Disney in assoluto mai letta! Fu infatti il # 1702 il primo Topo che mi comprò mio padre, a sprazzi riesco a ricordare il momento in cui andammo insieme in edicola per comprarlo! E se non sbaglio, venne fatto uno spot tv per pubblicizzare l'evento del passaggio da Mondadori a Walt Disney Italia.
    Ricordo che quella storia mi piacque talmente tanto che a furia di leggerla tante volte si staccarono le prime pagine che ora non mi ritrovo più.
    E "L'enigma di Brigaboom", lol! Forse io capii l'esatto senso di lettura nelle ultime puntate!
    E "Zio Paperone e il Centenario (+1) = Bullonario" e tutte le altre mitiche storie citate da Rebo (vogliamo dimenticare "Topolino e i Signori della Galassia"?)... sì, anche per me questo è il mio "periodo memorabile", nel quale nacquero 2 mitiche testate di ristampe "Topomistery" e "Paperinik e alri supereroi" che mi permisero di conoscere veri e propri capolavori antecedenti la mia scoperta del Topo.
    Ma in fondo sento come memorabile anche il primo periodo Cavaglione, nel quale forse sulla scia della direzione Capelli vennero pubblicate belle storie, o sviluppate grandi saghe come "C'era una volta in America".
    Rebo ha scritto: E poi, le rubriche: ovvero, un tempo in Topolino non si leggevano solo i fumetti. Non dico che ci fossero chissà quali pezzi di alto giornalismo, ma almeno gli articoli non erano scritti con caratteri per ipovedenti, con grandi benefici per non dico per la qualità, ma almeno per la quantità dei contenuti. Splendido il periodo "ecologista" dei primi anni '90, che andava dai materiali biodegradabili di cui erano fatti i gadget estivi, ai semi di pino allegati al giornale, ai servizi fotografici e agli approfondimenti interni.
    Anche per questo sono d'accordo con te. Da troppo tempo l'apparate redazionale di Topoino si è troppo sminuito; e anche gli argomenti sono diventati troppo futili e fuffosi (belli i tempi del periodo ecologista e dei semi di pino...).
    E non dimentichiamo la questione gadget estivo! Che sorpresa quando venne pubblicato il Toporologio (con la cinghietta biodegradabile, lol), il Topoclick, il Topobinocolo, il Topojolly per poi arrivare al gadget dei record, il Topowalkie. E (se e n'è parlato da poco in un altro topic) che belle le storie a puntate sui gadget che iniziavano sempre 2 settimane prima del primo pezzo (quindi in contemporanea con il terzo seme delle carte da gioco, chi lo ricorda?) per far aumentare l'attesa.

    Forse è questione di gusti, forse è questione di "scoperta dinseyana" o di bei ricordi del passato. Ma a mio modestissimo parere non sarebbe male partire da certi elementi vincenti di questo periodo per un periodo d'oro del Topo.
  • Tyrrel ha scritto:"Topolino e i templi di Babu Simbel"! [...]
    Ricordo che quella storia mi piacque talmente tanto che a furia di leggerla tante volte si staccarono le prime pagine che ora non mi ritrovo più.
    Io invece... ho perso tutto il numero, chissà quando. Ma la storia la ricordo bene, e ricordo anche che la cosa che mi piacque di più fu quel misterioso raggio che da caldo si faceva freddo, e che usciva dall'occhio della statua del dio Horus (mi pare...). Peccato poi la degenerazione in storia d'alieni, che toglieva un poco di suggestività all'ambientazione.
    Le storie di Topolino con misteri archeologici disegnate da Massimo de Vita le adoravo letteralmente, un po' dopo Babu Simbel combinazione volle che fosse pubblicata su "I Grandi Classici" Topolino e la città di Psathura: che meraviglia! Sulla scia di quella suggestione, ehm, a sette anni mi misi a leggere Peter Kolosimo... E poi, più tardi, scoprii anche Topolino e l'enigma di Mu.

    Tra l'altro, ripensando a De Vita e alle sue storie ho scoperto che mi sbagliavo: non è Zio Paperone e il labirantifurto la prima storia Disney di cui ricordo il momento della lettura! Ora mi è tornata in mente Topolino e l'intruso spazio-temporale. E in quel numero c'era anche Il diario di Paperina: la macchina giocografica che ricordo benissimo. Deve essere stato allora il n. 1668 quello da cui iniziarono a comprarmi il giornale regolarmente, avevo sbagliato di poco. A meno di altre reminiscenze.

    Splendida anche la saga dei Signori della Galassia, e vorrei aggiungere Paperin Sigfrido e l'Oro del Reno, e gli Spot della settimana, e le storie a bivi, le storie-gioco... Veramente un periodo inarrivabile.
    Tyrrel ha scritto:E non dimentichiamo la questione gadget estivo!
    Dei miei, attualmente sopravvive solo il Topojolly, e poi tutti quelli dal Topokit in poi... Sino al malriuscito "clone" del Topowalkie, il Topotalkie del 1999. Poi arrivarono i gadget acquatici, ma quelli non li conto.

    Chi si ricorda il periodo del Topobinocolo forse ricorderà anche, sulle pagine di Topolino, la campagna pubblicitaria "Chi si droga si spegne": terrore puro!
  • Rebo ha scritto: Io invece... ho perso tutto il numero, chissà quando. Ma la storia la ricordo bene, e ricordo anche che la cosa che mi piacque di più fu quel misterioso raggio che da caldo si faceva freddo, e che usciva dall'occhio della statua del dio Horus (mi pare...). Peccato poi la degenerazione in storia d'alieni, che toglieva un poco di suggestività all'ambientazione.
    Anch'io rimasi affascinato dal raggio caldo/freddo che scaturiva dalla statau di Horus. E ricordo che mi piacque tanto anche il fatto che gli dei fossero degli alieni, anche se oggi riconosco indubbiamente che un'idea abusata. Però geniale i fatto che l'astronave non potesse ritrovare il punto esatto perchè il tempio fu spostato!
    Rebo ha scritto: Splendida anche la saga dei Signori della Galassia, e vorrei aggiungere Paperin Sigfrido e l'Oro del Reno, e gli Spot della settimana, e le storie a bivi, le storie-gioco... Veramente un periodo inarrivabile.
    "Paperin Sigrifido e l'Oro del Reno", che gran bella storia! Ricordo che all'epoca mi appassionò non poco, volevo anch'io il mio bell'elmo da vichingo! :P
    E i comicissimi sketch de "Lo Spot della Settimana", ancora oggi mi divertono ripensando alle pubblicità originali.
    E le storie a bivi, che in quel periodo conobbero indubbiamente il loro periodo d'oro (e anche lì la prima volta che ne lessi una non capii subito il "funzionamento" :P )
    Rebo ha scritto: Dei miei, attualmente sopravvive solo il Topojolly, e poi tutti quelli dal Topokit in poi... Sino al malriuscito "clone" del Topowalkie, il Topotalkie del 1999. Poi arrivarono i gadget acquatici, ma quelli non li conto.
    Io sparsi da varie parti dovrei averli tutti dal Toporologio al Topowind almeno. Il Topotalkie non ce l'ho perchè cessai l'abbonamento al Topo poco prima (il mio abbonamento, infatti, iniziava con il primo numero del gadget!).
    Rebo ha scritto: Chi si ricorda il periodo del Topobinocolo forse ricorderà anche, sulle pagine di Topolino, la campagna pubblicitaria "Chi si droga si spegne": terrore puro!
    Inquietante!
    Ricordo che all'epoca passavano anche uno spot in tv che mi faceva impressione. Ma ritrovarmi poi la stessa pubblicità sul Topo mi fece davvero sensibilizzare al problema. E' chiaro che non fu la Disney a commisionare la campagna ma il ministero, però anche il fatto che venissero ospitate pubblicità di questo livello è indice del grado di qualità del Topo, non solo nelle storie.
  • Tyrrel ha scritto: Ricordo che all'epoca passavano anche uno spot in tv che mi faceva impressione.
    OT...

    http://www.onderadiopiemonte.info/spot8 ... asp?id=277

    (Tasto destro e "salva come"... poi aprite il file con un lettore video)

    C'erano anche i cartelloni... "senza occhi" (come lo chiamavo io) mi perseguitava...

    Proprio vero, comunque, inserire quella pubblicità su Topolino fu coraggioso e lungimirante. Indice anche di un target diverso. Dopo lo shock, il messaggio passava, altroché.
  • Rebo ha scritto:C'erano anche i cartelloni... "senza occhi" (come lo chiamavo io) mi perseguitava...

    Proprio vero, comunque, inserire quella pubblicità su Topolino fu coraggioso e lungimirante. Indice anche di un target diverso. Dopo lo shock, il messaggio passava, altroché.
    Quoto. Non so voi, ma era un classico anche disegnargli le pupille (beatà ingenuità...) :P

    In quel periodo, in tv passava pure uno spot/canzoncina sul razzismo che faceva piu' o meno così: "il razzismo è una buccia di banana, buttala nel secchio, non lasciarla in giro..." (non so perchè mi è rimasta impressa nella memoria...:P) ... che ricordi...


    ehm... mi sa che stiamo andando un po OT...
  • A me Scarpa piace poco perchè forse lui a suo tempo fu innovativo e unico nel fumetto, ma probabilmente non è quello che si dice "evergreen".
    Perdonami, ma... nemmeno per sbaglioin una conversazione casuale.
    Scarpa, come Gottfredson e Barks, è *esattamente* un evergreen. Se non ti piace non c'è nulla di male, ma non devi andare a cercare giustificazioni esterne... semplicemente, evidentemente, non fa per te.
    il punto più basso mai toccato dal topo... non cederò a queste provocazioni che vogliono portare a uno scontro generazionale immotivato... stai praticamente insinuando che mi accontento con poco? (cosa che fralaltro io insinuo riferendomi a chi legge il topo attuale :P)
    No, "sto insinuando" (affermando, più che altro :P) che è proprio una questione di affezione a quelle storie perché eri piccolo. Anch'io sono affezionato a molte storie di certo non di qualità di quando ero piccolo (ovvio che non parlo di Scarpa qui).
    Per le storie belle del topo attuale (Casty) invece, naturalmente non piacciono perché ci siamo affezionati fin da piccoli, piacciono perchè sono belle :asd:
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