Elik, Grrodon e la Disfida delle Retrospettive

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • TOPOLINO COM'ERA DIECI ANNI FA.
    Dal 2100 (circa) al 2200 (circa).


    Nota:
    Dal Topolino 2115 al 2138 sono pubblicati gli episodi della papernovela "Il papero del mistero", e dal 2171 al 2186 quelli del Topokolossal, entrambi di Silvia Ziche, di cui non parlerò in questa sede per manifesta superiorità rispetto al resto :) Se poi vogliamo trovare una motivazione formale a questa scelta, possiamo dire che c'è il volumetto con la ristampa della papernovela e del topokolossal, quindi secondo Il Regolamento, merita un thread a parte O:)

    Altra nota:
    Avrò cura di segnalare anche quelle RARE storie molto brutte, tipo quelle che appaiono sugli attuali Topolini...

    Altra nota:
    Le date sono prese dall'inducks, o qualcosa del genere. Non ne rispondo :P


    == Topolino 2116 - 18 giugno 1996

    - Gambadilegno e il momento-chiave (Panaro/Mottura)
    Gambadilegno abusa della macchina del tempo di Zapotec e Marlin per andare nel passato ed evitare che il piccolo Topolino scopra la sua passione per l'investigazione.
    Nel Topolino di adesso Panaro fa cose inutili e dannose. Questa invece, pur non essendo molto originale, è molto simpatica e la frustrazione del buon Pietro raggiunge un buon grado di umorismo.
    - Il ritratto di Zio Paperone (Mognato/Held) **BEST**
    L'avaro Zio Paperone commissiona a un pittore il proprio ritratto per appenderlo nella galleria degli avi. Il ritratto comincerà a deformarsi e a mostrare un Paperone sempre più demoniaco. La coscienza inizierà a mordergli...
    Capolavoro, impreziosito dalla colorazione particolare, e basato su un altrettanto capolavoro. Si sentono però gli echi di un altro capolavoro, il "Canto di Natale di Topolino". Comunque è ottima la caratterizzazione dei personaggi di contorno, come Battista, un'infuriata Nonna Papera, Paperino, Archimede, tutti quanti in rivolta sindacale contro il Padrone Paperone.


    == Topolino 2117 - 25 giungno 1996

    - Una fidanzata per Paperoga (Russo/Barbucci) **BEST**
    Ahh, Barbucci... mi mancava.
    Paperoga si innamora di una bionda alta e snella, ma non riesce a dichiararsi. Manderà in avanscoperta il suo cugino tombeur de papere Paperino, che ne uscirà visibilmente provato.
    Ahh, Barbucci...
    Paperino&Paperoga in stato di grazia, come si suol dire, è una splendida papera stangona by Barbucci (Ahh, Barbucci...). E' comunque una sequela di gags con protagonista Paperino travestito da Paperoga, e con i classici equivoci che provocano a Paperino i danni causati da Paperoga, e viceversa.
    - Topolino e il mistero di Sierra Negada (Palmas/Vian)
    Un'avventurina di quelle che Casty se le sogna.
    Il Topastro promette a Minnie una vacanza relax, e invece è costretto ad andare in Sierra Negada per aiutare un suo veccio amico messicaneggiante a risolvere un mistero dai contorni alieni. Minnie si aggrega alla spedizione.
    Casty se la sogna, ok (soprattutto per l'ottima Minnie). L'unica cosa che ha in comune questa storia con quelle di Casty è il buonismo, ma vabè, è un male necessario. La differenza, invece, è che nelle storie di 10 anni fa il buonismo emergeva solo alla fine, per spiegare ai bambini piccoli e indifesi che tutta la tensione durante la storia non era niente di preoccupante, mentre in Casty il buonismo c'è fin dall'inizio, non succede niente di pericoloso, e soprattutto... le storie non iniziano "in media res"(?). Perchè è più facile presentare tutta la storia dall'inizio, piuttosto che mantenere il mistero e spiegarlo man mano lungo la storia.


    == Topolino 2118 - 2 luglio 1996
    Sigh, questo l'ho perso. Peccato, c'era una storia di Cavazzano.


    == Topolino 2119 - 9 luglio 1996

    - Paperino e il Multivox 2222 (Michelini/De Vita)
    Archimede inventa una macchina capace di far avere fino a 2222 voci differenti. L'ideale per Paperino, frustrato dai suoi SBEREQUECK.
    Storia molto simpatica della serie delle invenzioni di Archimede, che stavolta però non hanno controindicazioni. Il guaio lo combina Paperina, meno oca del solito. (Solito nei Topolini attuali, ovviamente...)
    - Paperino e la scoperta a metà (Panaro/Intini)
    Paperino e Gastone si imbattono scoprono una pergamena che parla di un "gioiello" e partono alla ricerca. Intendono dividersi il tesoro a metà, ma la divisione la fa Paperino. Gastone sarà ovviamente il più fortunato.
    Storia breve ma intensa e divertente, il clichè con Gastone è il solito, l'equivoco pure, ma il "preludio" sulla barca è di gran classe comica. I disegni di Intini contribuiscono :)
    - Paperino lavoratore sfortunato (Concina/Faccini)
    Dai diari di Paperina. Paperino ce la mette tutta per lavorare, ma la sua cronica sfiga è imbattibile. Prima non riesce a trovare una strada apparentemente sconosciuta (Via del Lontano... che invece è via dell'Ontano), poi fa il venditore ambulante e quando sembra che stia finalmente per vendere qualcosa, un'acida vecchietta lo butta fuori a pedate. Paperina lo consolerà.
    Niente di significativo, considerando che non amo molto i diari di Paperina (a parte rari casi). Questo lo segnalo perchè è una storia che mi ricordavo (per via dell'equivoco Lontano-l'Ontano) e che pensavo fosse una gran storia, invece non era granchè. Ovviamente è mille volte meglio dei riempitivi degli attuali Topolini, così come gli altri riempitivi di questo numero.
    - L'invasione dei replicanti (Pezzin/Della Santa)
    In due puntate, sul 2119 e sul 2120. Della saga di "Topolino e i Signori della Galassia".
    Pippo e Topolino vengono richiamati dai loro amici alieni per scoprire lo strano sbalzo d'umore dell'ex-amabile principessa. Scopriranno che c'è una rivolta di replicanti in atto.
    Io non ho mai letto le puntate precedenti di questa saga. Citazioni generali a iosa (Star Wars e Blade Runner su tutte), e anche i personaggi sono molto cinematografici, come il panzuto compagno di viaggio trafficante di $cose (che mi ricorda l'altrettanto panzuto amico di Cip e Ciop nella serie tv), il robottino sferico, la principessa da salvare, il perfido robot ribelle, e chi più ne ha più ne metta.


    == Topolino 2120 - 16 luglio 1996

    - Paperino e le vacanze avventurose (Tulipano/Gottardo)
    Prendendo spunto dal solito triangolo Paperino-Paperina-Gastone, il Nostro decide di sorprendere la sua amata con un avventuroso viaggio nella giungla. Così parte da solo per "sondare" il territorio e poter fare bella figura poi. Gags a gogògs con serpenti, ragni e sabbie mobili.
    Storiella simpatica, sulle disavventure del Papero. Niente da dichiarare.
    - Pippo, Gancio e le fatiche domestiche (Boschi/Perina)
    L'eccentrico zio inventore di Pippo viene a fargli visita, e inventa un robottino che faccia le pulizie di casa. Il robottino si ribellerà.
    Pippo e Gancio mi sorprendono (e mi sorpresero) ancora. Pippo è meno tonto del solito, Gancio è un'ottima spalla, e lo zio "disturbatore" comunque non irrita.
    - Zio Paperone e la scuola di ladri (Russo/Del Conte)
    ZP deve entrare di nascosto in casa di Rockerduck per recuperare "cio che è suo", così va a lezione di truffaldinaggio dalla premiata banda Bassotti. Con finale commovente.
    Gh, bel finale. Non mi piacciono molto i disegni, ma le gags sono divertenti, e il mistero su COSA deve recuperare Paperone tiene incollati.


    == Topolino 2121 - 21 luglio 1996

    - Topolino e il pasticcio nel passato (Panaro/Mastantuono)
    Ahh, Mastantuono...
    Topolino e Pippo per conto di Zapotec&Marlin vanno nell'Italia del '400 e per sbaglio impediscono a Leonardo e a Botticelli di diventare gli artisti che sono stati. Tragedia! Dovranno rimediare.
    Una storia importante, con delle guest star del calibro di Leonardo Da Vinci e Sandro Botticelli (per gli amici Sandro&Leo). Divertente e leggera, a dispetto delle guest star :P

    - Donald Paperton e il giro del mondo in 70 giorni (Gentina/Gatto) **BEST**
    Donald Paperton (Paperino) è un irascibile gentiluomo londinese che scomette di fare il giro del mondo in soli 70 giorni. Illuso!
    Bella parodia del giro del mondo di Jules Verne, senza però le esotiche tappe del romanzo. Qui il viaggio di Paperino (con Archimede) è tutto in mare, senza sosta, ma non per questo meno avvincente.


    == Topolino 2122 - 30 luglio 1996

    - Zio Paperone e i sogni nel cassetto (Cimino/Cavazzano)
    Indaffarato nelle grandi pulizie preso il deposito dello zione, Paperino si disfa di un vecchio armadietto appartenuto a Paperone. Paperone lo randella per bene e lo obbliga a recuperarlo, perchè nel cassetto di quell'armadietto c'è nascosto il suo passato, nonchè l'eventuale futuro...
    Si tratta di ZP alle prese con le donne, quindi la storia è per forza di quelle importanti. Anche se, alla fine, non si scopre niente di particolare. Solo una bella storia raccontata ai QQQ-paperetti.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Trovo ammirevole la tua missione.

    Sei affezionato ai numeri di Topolino con i quali hai conosciuto l'universo Disney, semplicemente come i lettori che lo conoscono oggi saranno affezionati ai numeri odierni...

    Bisogna cercare di affrancarsi da inutili dispute generazionali, e riconoscere la vera verità: oggi, come ieri, come negli anni 60, come dieci anni fa... sul Topo si pubblicano, si pubblicavano, si pubblicheranno storie belle, storie bellissime, storie di routine e storie brutte.

    Se tu oggi disprezzi il Topo moderno, prova a parlare con qualcuno dello "zoccolo duro" di coloro che crebbero nei '60 o '70.
    Stai tranquillo che gli anni '90 sarebbero merda, niente di più, per loro.

    Quindi onore alla tua opera di memoria, ma attento a non compiere l'errore che fanno in tanti, confondendo i propri gusti soggettivi (dettati anche dall'affetto) per verità oggettive.
  • A parte "Il ritratto di Zio Paperone", finora non vedo niente di diverso dagli standard attuali.... :elio:
    A presto,
    Michele
  • Qui mi si dice che io conosco solo Barks e Scarpa.
    Qui mi si dice che amo troppo il vecchiume.
    Qui mi si dice che le storie recenti in cui vedo reminiscenze di vecchie glorie non sono altro che mie impressioni da nerdastro autoilluso.

    Questo mi si dice. E chi me lo dice? ELIKROTUPOS. E' sempre sua la colpa.
    Quindi da adesso in poi mi metterò a ripercorrere la storia recente del Topo per dimostrare quanto di buono sta accadendo nell'ultimo periodo, per dimostrare ad Elikrotupos che un miglioramento netto c'è.

    Cominciamo ricordando la situazione alquanto deludente dei primi anni 2000. Esauritasi la spinta al rinnovo del Disney di Nuova Generazione, le storie belle erano sempre più rare. Ogni numero oltre a presentare un'infinità di storie che finivano per mangiarsi spazio l'una con l'altra, sembrava puntare quasi unicamente sull'umorismo, sulla messa in discussione dell'autorevolezza di certi personaggi, proponendo strane coppie o smitizzazioni varie. Ciò che in quel periodo nasceva di buono finiva per svalutarsi (storie della baia) quando non lo si inflazionava bellamente (pp8). Poi c'era la mania di etichettare le storie a seconda del personaggio protagonista (paperinik, pp8, amelia, indiana pipps) finendo per creare una antipatica struttura a vasi non comunicanti che deve ancora essere smantellata del tutto. Ma vabbè già poco prima del 2500 autori come Savini e Casty (che finora aveva scritto solo Topolino e i Mostri Idrofili) stavano cominciando a cambiare le cose.
    Noi cominceremo l'analisi dal 2500 prendendolo come inizio convenzionale del rinnovo:

    2500

    Per comodità riporto il commento (poco lusighiero) che feci a suo tempo, quando ero piccolo e niubbo:

    hem...non vorrei deluderti... (rispondendo a Elik)
    un numero celebrativo, nient'altro.
    la copertina è di perina...ed è cartonata!

    la particolarità è che ogni storia contiene il numero 2500, anche le tavole, ma non è mai inteso alla stessa maniera, a volte si parla di 2500 metri, kilometri, pecore da contare e così via...
    il numero si apre con un ciak di Artibani, carino

    -si prosegue con "zio paperone e la festa dei 2500" (25 tavole) di gentina/camboni. paperone vuole festeggiare il 2500esimo fantastiliardo con una festa di tre persone ma paperino e paperoga gliela trasformano in un ricevimento di 2500 persone.
    tra gli invitati figurano topi e paperi. leggibile ma squallida.

    -"Topolino e l'anniversario da incubo"(8 tavole di cordara/gottardo) fa cagare. c'è topolino che continua a fare sogni scemi e non arriva puntuale alla festa dei 2500 nonsisabenecosa. orribile. nell'ultima tavola si scorgono enigm e atomino. nostalgia

    altro ciak di artibani, questa volta scarso.

    -"paperino paperotto e il 2500 a tema" (24 tavole di Enna/Soffritti) mi è piaciuta! ben fatta e ben sceneggiata, ripresenta l'ambientazione anni 20 dei primi episodi e parla della storia d'amore tra il poliziotto e la maestra. bella.

    poi c'è un quiz di cultura topolinesca tremendamente facile.

    -in "manetta e la banconota più che perfetta"(6 tavole di michelini/pastro) manetta indaga su una banconota falsa senza accorgersi che il taglio è di 2500 dollari. simpatica ma troppo scontata.

    -un'altra bella storia è "topolino e il misterioso 25:00"(30 tavole di savini/dalla santa), ci sono zapotec e marlin, la macchina del tempo e i soliti cronopasticci,ma a me è piaciuta!

    -"zio paperone e il TDF 2500" (26 tavole di gianatti/ziche) è invece di uno squallore unico: c'è zio paperone che fa uno scherzo ai bassotti, attirandoli nel deposito per festeggiare il 2500esimo tentativo di scasso. è una stronzata contrabbandata dal disegno umoristico della ziche, ma pur sempre una stronzata. storie così fanno pensare. a forza di andare avanti a stereotipi siamo arrivati al punto che i personaggi si prendono per il culo tra loro

    -"veloci come il vento al 2500" (16 tavole di macchetto/perina) chiude l'albo con l'ennesima storia celebrativa. tutti i personaggi fanno una gara di corsa e pico de paperis fa il cronista. tra il pubblico ci sono ezechiele, timmy, tommy, lupetto, gimmy e paperetta ye ye (ancora tu? ma non dovevamo vederci più?).

    terzo e ultimo ciak artibanico, bufissimo


    in conclusione: a parte un paio di storie, tutto il resto è deboluccio. cosa dovevo aspettarmi da un numero celebrativo, dopotutto? (bé, c'è celebrativo e celebrativo, la storia di cavazzano in apertura del numero 2000 era di tutt'altra pasta)
    casi come quelli della storia sui bassotti mettono tristezza, è brutto vedere i personaggi in questo stato, spompati, che fingono di essere se stessi.
    deprimente vedere macchia nera, un tempo il male allo stato puro, andare alla festa di paperone o correre alla corsa campestre.
    i personaggi sembrano recitare un ruolo scritto su un copione, e inevitabilmente la loro recitazione risulta manierista e fasulla. peccato...
    comunque queste constatazioni sono ormai vecchie e riguardano la situazione generale, in definitiva questo numero fa quello che può per rimanere comunque leggibile e superiore alla media di questi tempi.



    ah, dimenticavo: ANNUNCIO IL DECESSO DI ROCK SASSI.
    dopo aver vissuto un periodo d'oro, passando in mano ad autori diversi da faraci, che l'hanno promosso al rango di personaggio regolare, il poliziotto texano è improvvisamente mancato all'affetto dei suoi cari.
    ne danno il triste annuncio i lettori.

    no, dico potevano farlo ricomparire almeno in quest'occasione!
    maledetti buffoni.:aargh:


    Ok, come potete ben vedere il panorama era abbastanza deprimente.
    Poi si volta pagina:

    2501:
    Si inizia già da subito con un numero che tra le brevi ha Topolino e il Vortice di Luce (Panaro/Pastrovicchio), storia che segna il ritorno in grande stile (leggi, in stile gottfredsoniano) di Macchia Nera, che da adesso in poi smetterà di essere la macchietta che era diventato. Ottimo Pastrovicchio, e notevole Panaro che però avrebbe ben presto smesso di firmare storie rilevanti adagiandosi sugli allori delle storie brevi. Bum Bum e l'Artista Liberato (Mastantuono) è invece una gradevolissima chicca. Oltre a portare avanti il discorso di Mastantuono autore completo vede la partecipazione dei personaggi di Tin Tin! Da segnalare anche la posta che per un brevissimo periodo divenne filologica,con domande a tema Disney e risposte competenti. Cosa che si è andata persa adesso che la posta è identica a quella di Witch.

    2502
    Altro grande numero. Topolino e il Furto della Perla Rossa (Savini/Ferraris) porta avanti il rilancio di Macchia Nera (anche grazie alla sua macchina, in allegato come gadget) con una storia intrisa di spirito Gottfredfsoniano, con citazioni più o meno evidenti a Topolino e il Mistero di Macchia Nera e al ciclo di Eta Beta, che per la cronaca qui torna ad essere un uomo del futuro e non un alieno. Ma non c'è solo l'ottimo Savini, c'è anche Archimede e l'Applauso Facile (Faccini) di un Faccini autore completo, perfetto esempio di breve dal sapore barksiano. In conclusione la gradevolissima Paperinik e l'Intrigo Sotterraneo (Ambrosio/Ziche) in cui viene messa a repentaglio la sicurezza del rifugio di Paperinik. Un numero da avere.

    2503
    Topolino e le Bizzarrie di Neoville (Casty/De Vita) è la prima storia di Casty, post 2500. Ancora in coppia con De Vita, l'autore inizia già a distinguersi per la costruzione minuziosa delle sue storie, tendenti sempre al giallo e al fantastico.
    Macchia Nera e il Doppio Inganno invece fa parte del ciclo di storie legate al gadget automobilistico. Questa breve è importante perchè reinserisce nel cast dei personaggi regolari il Faraciano Rock Sassi. E si inizia già ad accettare i primi finali non del tutto lieti, con Macchia nera che fugge minacciando vendetta. Poco tempo dopo i finali aperti sarebbero stati ereditati proprio da Casty.

    2504
    Premiata Ditta Filo & Brigitta - P.P.S. Paperopoli Personal Shopper (Arrighini/Cavazzano): Il ciclo Filo & Brigitta ironizzerà sempre di più sulle mode odierne arrivando a fare vera e propria satira sociale. Questa storia ne è un esempio. Tra le brevi continuano le grandi fughe di Macchia con Macchia Nera e il Colpo al Buio (Cordara/Urbano)

    2505
    Inizia il ciclo introspettivo di brevi firmate da Enna. Strani Giorni - Vigile e Impeccabile (Enna/Freccero) focalizza su un Pippo più sveglio del solito.

    2506
    Continua il ciclo di Casty, quello De Vitiano. Topolino e la Macchina dell'Oblio (Casty/De Vita), è un giallo assai intrigante, che rimette in scena Macchia Nera, che nell'interpeetazione castyana si distinguerà sempre per i suoi macchinari fantascentifici. Strani Giorni - Serenata Allegria (Enna/Freccero) mette invece in scena Paperino.

    2507
    Con De Vita abbiamo il Casty giallo, mentre con Cavazzano quello avventuroso. Topolino e la Spedizione Perduta (Casty/Cavazzano) segna l'esordio di Eurasia Tost nell'universo continuativo Castyano. In Strani Giorni - Pessimo Umore (Enna/Freccero) tocca invece a Paperoga. Sir Topolino e il Regno delle Due Spade (Asteriti-Macchetto/Asteriti) è la celebrazione dell'arte di Asteriti che, per una volta al soggetto, decide di ambientare la storia nel medioevo, atmofera che ben si addice al suo stile fiabesco e un po' vintage.

    2508
    E riecco uno strillo in copertina che fa riferimento al contenuto interno. Si tratta di Topolino e il Mistero di Pupazzo di Neve (Mezzavilla/Perina) che segna il ritorno di Mezzavilla sulle pagine del Topo. Non sarà un capolavoro ai livelli della Voce Spezzata ma è una gran bella storia che si fa ancor più apprezzare per l'esplicità citazione all'Unghia di Kalì. E una lacrimuccia scende.
    Si chiude il ciclo di Enna con Strani Giorni - Senza Soluzioni (Enna/Freccero) su Topolino.

    2509
    Il numero di Natale! E presenta una storia in due tempi Premiata Ditta Filo & Brigitta - Il Natale...Chiacchierato (Arrighini/Freccero). Una buona storia di cui però sempra superflua la divisione in due parti.
    Ultima modifica di Valerio il mercoledì 12 luglio 2006, 00:25, modificato 1 volta in totale.
  • 2004

    2510
    Paperoga e il Ritorno della Renna (Savini/Gervasio) non è un capolavoro, ma si pone in continuity con un'altra storia di Savini, sempre con Paperoga. E' un esempio di filologia Saviniana, che andando avanti sarà sempre più frequente.

    2511
    Topolino e l'Enigmatico Enigmistico (Casty/Mazzarello): Una storia avventurosa quanto disimpegnata è il modo migliore per far risaltare lo spirito burlesco e mattacchione di Casty. Il fatto che non sia affidato né a Cavazzano (che porta avanti la linea avventurosa) né a De Vita (fautore di quella gialla) la rende una storia a sé. Molto buona.

    2512
    Un numero meno impegnato ma pieno di cosette notevoli. Tanto per cominciare Zio Paperone, Nonna papera e lo Scambio...alla Pari? (Arrighini/Ziche). scambi di ruoli, strne accoppiate etc. Sono sempre stato nemico di questo genere di storie, ma non si può negare che questa sia riuscitissima, assai divertente e molto molto ben gestita. E fa ridere, il che è importante. Molto interessanti sono anche Gambadilegno e la Donazione a Rischio (Brolli/Cabella) in cui compare anche Rock Sassi e Topolino e il Poeta Gastronomo (Panaro/Barbaro) del ciclo della macchina del tempo. Da segnalare anche Faccini in pianta stabile d'ora in poi nei ciak in cui sfoga tutta la sua vena umoristica.

    2513
    Topolino e il Mistero del Museo delle Cere (Macchetto/Cavazzano) è una grande storia piena di citazioni colte al mondo dello spettacolo e con una coppia di autori davvero in forma. Da segnalare in questo periodo anche la storia in quattro settimane Paperoga e la Sfida Imperdibile (Vitaliano/Gottardo-Ferraris), pallido tentativo di reintrodurre le storie a puntate.

    2514
    Ed è il numero del capolavoro. Macchia Nera e il Buon Vicinato (Savini/Cavazzano) è giustamente considerata una delle storie più belle degli ultimi anni, che ripropone Macchia Nera sotto una luce nuova. Qui Macchia è un eroe romantico, un artista del furto assai tormentato. Questo suo lato nobile, grande nel male, viene risaltato dall'accostamento ardito con la comune e concreta società provinciale di Zia Topolinda, qui ripescata dalla tradizione Scarpiana. E mai come in questa storia, in cui Macchia ha mille contrattempi umoristici, il personaggio ci era apparso così elegante, pur nella sua frustrazione. Una storia da incorniciare e da avere assolutamente.

    2515
    Pippo e il Compagno di Prima (Savini/De Vita) è un'altra gran bella storia, con un finale commovente, che mostra che il processo di innalzamento qualitativo del Topo aveva tra i suoi fautori anche Savini (che ora sembra essersi dato alla Macchia...).

    2516
    Questo numero non ha niente di rilevante a parte una storia di pp8 caruccia.

    2517
    Tou Po Lin e il Centesimo Guerriero (Cordara/Camboni) ricompaiono le storie in costume di un certo respiro, anche se in un tempo solo. Questa è un kolossal e come tale ne ha i ritmi. Non male e ottima prova per Cordara.

    2518
    E Ferraris tenta la strada dell'autore completo con Zio Paperone e il Tesoro Economico (Ferraris) confezionando una storia discreta ma non esaltante. Più interessante è l'arrivo della miniserie (che verrà pubblicata a sbalzi) Space Cabs (Salvagnini/Sciarrone), brevi fantascientifiche illustrate da un ottimo Sciarrone. In chiusura ecco ancora Mezzavilla che con Gambadilegno e la Rapina del Secolo (Mezzavilla/Palazzi) mostra la sua consueta sensibilità per i cattivi.

    2519
    Koda Fratello Orso in copertina. Niente consueta trasposizione fumettista del classico questa volta. Il che è un peccato e si spera che la tradizione prima o poi riprenda. E sulle pagine del Topo. All'interno due cose degne di nota, la breve Paperino e il Fiuto Tesoriero (Ambrosio/Lucci) che proseguirà poi nel numero successivo con un'altra storia pur staccata da questa, e ovviamente la grande avventura Topolino e l'Isola Nefausta (Casty/Cavazzano), che per la prima volta ci presenta un Casty in due tempi. Una storia coi controfiocchi e con tanti voltafaccia. E viene ripescato dalla tradizione scarpiana il caro vecchio Bruto, che era caduto nel dimenticatoio. Grande Casty.

    2520
    Lieve cambiamento grafico. E le storie vengono portate a sette. Il che è un gran passo indietro. Però il numero si fa perdonare dal momento che vi viene pubblicata una delle storia più divertenti della storia Disney: Zio paperone e la Vecchia Ciabatta (Gentina/Ziche). Da morir dal ridere. Poi c'è il seguito della storia piratesca dello scorso numero, Un Galeone per Cinque (Ambrosio/Dalla Santa) che mischia paperi e topi per introdurre il gadget del galeone. Uno dei più incasinati a montarsi.

    2521
    Numero scialbo senza niente di rilevante.

    2522
    Se da un lato Macchetto annoia con il mago Ciccio, dall'altro incanta con Topet il Commissario - Lo Strano Caso del Signor Hiver (Macchetto/Perina) in cui la serie di Topet viene riesumata proponendo una storia non più demenziale ma poetica e surreale. E non è finita qui perchè questo numero è sublime anche per la presenza di una chicca, Pippo nel Microcosmo (Bottaro), nuovissima storia del Maestro, che mette ovviamente in scena Pippo e Nocciola in un contesto surreale e pieno di deformazioni. Fantastico.

    2523
    Da un lato Ciccio continua a imperversare (questa volta come Ciccionik) ma dall'altro continuano le delizie di Casty che con Topolino e il Segreto della Balena Nera (Casty/Cavazzano) fa esordire la sua seconda protagonista femminile dopo Eurasia Tost: Estrella Marina.

    2524
    Ed ecco il ciclo pezziniano. La Storia Vista da Topolino - Gli Uomini del Nord (Pezzin/Palazzi) sfoggia una colorazione di tutto rispetto, per un ciclo che cerca di riportare la cultura sulle pagine del Topo. D'altro canto Badino con Lusky e Battista Accoppiata Vincente (Badino/Gottardo) inizia il miniciclo di Lusky e Battista, storielle patetiche in cui viene proposto il cliché dei maggiordomi che si ribellano ai padroni finendo poi per scavalcarli.

    2525
    Bum Bum e l'Imbianchino Mascherato (Mastantuono/Intini) porta avanti il ciclo di Bum Bum incrociandolo con quello di Paperinik. Una storia gradevole che segna il passaggio di Mastantuono alla sceneggiatura, facendo disegnare la sua storia da Intini.

    2525
    Con Black-Out a Topolinia (Savini/Pastrovicchio) si ha finalmente una copertina inerente alla storia principale. La storia è veramente ottima, e si collega a un iniziativa didattica in collaborazione con l'Enel. Ma dalla storia tutto questo non è intuibile, e rimane solo una bella avventura "tecnica" e nel finale pure poetica. E ovviamente ritorna l'ottimo Macchia Nera di Savini.

    2527
    Continuano le storie di pp8 con un Cabella autore completo. Ma in questo numero c'è di meglio: Topet il Commissario e il Caso del Mistero più Vero del Vero (Macchetto/Mazzarello) recupera la vena folle e surreale della serie. E poi c'è anche Faccini con Paperoga Bigliettaio (Quasi) Automatico (Faccini), la solita eccellente comica che dovrebbe mostrare la strada alle brevi.

    2528
    Numero scialbotto, giusto una storiella gradevole con Paperinik. E iniziano gli strilli in copertina nei tondini.

    2529
    Anche Gervasio si scopre autore completo con Paperino e il Mostro del Lago (Gervasio), mentre Ciccio comincia a venir impegato un pelino meglio in Agente Speciale Ciccio - Il Mistero della Fetta di Torta (Secchi/Cavazzano) che apre una serie carina. Ma da prendere col contagocce.

    2530
    Niente di troppo interessante neanche qui, a parte forse una storia di pp8.

    2531
    Numero tematico dedicato all'evento Passaparola. Tra i concorrenti infatti figurarono Francesco Artibani e Roberto Gagnor che decisero di dedicare alla trasmissione ciascuno una storia per ricordare la loro recente esperienza. Paperino Campione Catodico (Artibani/Cavazzano) e Eta Beta Campione Intergalattico (Gagnor/Ziche) sono due ottime storie. La prima è intricata, e nel finale poetica. La seconda invece punta tutto sull'umorismo, e pur presentando il classico strafalcione dell'Eta Beta alieno, si fa perdonare dopo a suon di citazioni e soprattutto grazie all'atteggiamento flemmatico di Eta Beta che molto spesso si tende a non mostrare.

    2532
    C'è pp8, c'è il Mago Ciccio ma soprattutto prosegue la lunga storia a puntate in costume iniziata la settimana prima: La Straordinaria Leggenda della Roller Coaster (Vitaliano/Ferraris-Lucci-Dalla Santa) che per quattro puntate (con una pausa) accompagnerà i lettori per un bel pezzo.

    2533
    Numero celebrativo per il 70esimo compleanno di Paperino, con tanto di cartolina e copertina tematica. Tutto molto bello, peccato che il numero non contenga troppi must. Sono tutte storie con protagonista Paperino, su cui spicca la simpatica Paperino Paperotto e la Canottiera Imbarazzante (Radice/Urbano), scritta da Teresa che con la versione baby di Paperino si trova parecchio a suo agio.

    2534
    Premiata Ditta Filo e Brigitta - Telelotta Senza Quartiere (Arrighini/Freccero) è l'unica storia degna di nota. Come al solito parodizza i vizi mediatici della società attuale ed è cosa buona e giusta trovare ciò sul Topo.

    2535
    "Nuovo arrivo a Topolinia!" recita lo strillo in copertina. Con Topolino e il Magnifico Doppioscherzo (Casty/De Vita) Casty introduce il suo ultimo personaggio dopo Eurasia e Estrella. Si tratta di Vito Doppioscherzo, rivale di Topolino e malandrino burlonesco, degna incarnazione della vena surreale e immaginifica di Casty. Il personaggio in questione riesce a mettere veramente in crisi il personaggio di Topolino, e a farlo bollare da tutta Topolinia come rosicone. Le sue fattezze riprendono poi quelle di storici rivali Topolineschi come Mr. Slicker, Mortimer e Bubbo. Ma non c'è solo questo, è presente anche il passaggio del testimone da Mastantuono a Faccini, che ora porta avanti il ciclo di Bum Bum Ghigno con 90° Minuto...Quando il Pallone fa Bum (Faccini) deliziosa carrellata di antropomorfizzazioni degli animali più svariati che interpretano il ruolo dei calciatori delle più diverse nazionalità (mitico il tucano brasiliano, e anche il tizio equino).

    2536
    Sarà perchè era l'anno degli Europei, ma ecco un'altra deliziosa storia calcistica Paperino e il Rigore Decisivo (Secchi/D'Ippolito) è un bellissimo viaggio mentale di Paperino che sul punto di calciare un rigore si chiede che piega prenderebbe la sua vita a seconda dell'esito. E bello anche il finale aperto in stile chissenefrega, tiriamo e basta. Veramente ottima.

    2537
    Ed è capolavoro. Ed è il grande ritorno di due coppie storiche: Faraci & Cavazzano e Manetta & Rock Sassi. L'Ispettore Manetta in 2 Piedipiatti in Fuga (Faraci/Cavazzano) è una goduria lunga una quarantina di pagine in cui Faraci dà sfogo a tutto sé stesso riprendendo il caro vecchio stile che sul finire degli anni 90 aveva portato quella ventata d'aria fresca in casa Disney. Ci sono le vere origini di Rock Sassi, una trama poliziesca, un cameo di Topolino e Pippo e soprattutto le banconote da sette dollari. Una storia che potrebbe far scendere una lacrimuccia a tutti gli amanti di MM, Topolino Noir e PK. Dopo quello di Savini con Macchia ecco un altro numero assolutamente da avere. Inchini.

    2538
    Premiata Ditta Filo & Brigitta - Nella Nuova Fattoria (Arrighini/Freccero), questa volta parodizza le manie agrituristiche. Ma è anche il numero della storia più rivoltante mai scritta, e cioè quel Lusky & Battista Eroi Sempre in Pista (Badino/Limido) che tanto fece inorridire a quei tempi.

    2539
    Numero non eccezionale con ben poco di interessante. Rockerduck e i suoi Fratelli (Salvagnini De Lorenzi) è interessante più per il titolo che per il contenuto, mentre già migliore è Ciccio Mangiastorie (Macchetto/Barbaro) delirio assurdo di Macchetto.

    2540
    Paperino e lo Squassante Programma Dimagrante (Faccini) di un Faccini più autore completo che mai. Umorismo sempre ai massimi livelli.

    2541
    Inizia in questo numero e si protrarrà per cinque settimane quella che verrà considerata una saga Zichiana apocrifa. Paperi nella Torre (Bosco/Ziche) riprende per certi versi lo stile di Papernovela, Topokolossal, Grande Splash e Paperina di Rivondosa ma i testi sono di Bosco e non della Ziche e questo si sente. I cinque microepisodi si concentrano intorno a una commedia degli equivoci, il tutto è come un teatrino, un palazzo in cui per i motivi più disparati si incontra tutto il cast di Paperopoli. Non bella quanto quelle puramente zichiane ma molto divertente e gradevole.
    In chiusura Paperino, Bum Bum e il Montante Schivato (Mastantuono/Intini) porta avanti il ciclo di Paperino, Archimede e Bum Bum.

    2542
    Arrivano le olimpiadi e quindi ecco una storia tematica: Zio Paperone e l'Oro Olimpico (Ambrosio/Cavazzano) è una storiellina, ma esaltata dai disegni di Cavazzano e dalla presenza della banda Disney al gran completo.

    2543
    Ottima, veramente ottima. Una delle migliori storie di Casty, Topolino e il Mistero Pop (Casty/De Vita) oltre a rimettere in scena il Bruto di Scarpa (e pure Gancio) per la seconda volta dopo L'Isola Nefausta, fa una feroce satira contro il panorama musicale attuale. Casty non ha peli sulla lingua, e può permettersi di dire tutto ciò che vuole proprio grazie a quel tono giocoso per cui solitamente viene tanto criticato. Pugno di ferro in guanto di velluto insomma, e il risultato è Disney allo stato puro.

    2544
    Numero ordinario, con una storia di Ciccio Agente Speciale, bah. La cosa peggiore è che anzichè mettere una copertina con il classico in uscita nei cinema (Mucche alla Riscossa) qui la consuetudine viene bellamente ignorata. Ribah.

    2545
    Umperio Bogarto e il Caso Paperinik (Sarda/Panaro) è una buona commedia degli equivoci, mentre Paperino Paperotto e l'Ospite Ingombrante (Radice/Perissinotto) è storia buona e giusta perchè mette in scena Gastone da piccolo, tirando fuori pp8 da quel vicolo cieco da dimensione parallela in cui si sta cacciando.

    2546
    Topet il Commissario e il Caso della Fontana di Pippenstein (Macchetto/Perina) è la consueta storia Macchettiana con tutte le fantasiosità del caso.

    2547
    Una copertina originalissima e quasi fotorealistica per un numero alquanto fiappo, a parte una storia di Ciccio pirata, è contenuto di "notevole" solo Zio Paperone e l'Isola dei Granosi (Sarda/Molinari) storia celebrata in copertina ma alquanto fiappa. Bah.

    2548
    Paperino, Pico e il Favoloso Termoghiaccio (Panaro/Cavazzano) è la 500esima storia di Panaro, e non è neanche male invero. La cosa viene pure celebrata all'interno del giornale, bé auguri!

    2549
    Numero alquanto sciapo. Una storiellina di pp8, una di Indiana Pipps, e inizia il ciclo di Paperut che ultimamente sta venendo ripreso.

    2550
    Premiata Ditta Filo & Brigitta - Squadra Vincente...si Cambia! (Arrighini/Ziche): come ho sempre detto sono nemico di questo genere di storie sugli scambi e buffonate varie, ma questa storia è veramente ottima e soprattutto condotta in modo realistico. Bene bene. Eta Beta e la Cotta Stellare (Gervasio) è invece una mezza delusione. Si vede che ci si è impegnato ma la caratterizzazione di Eta Beta è stata cannata in pieno.

    2551
    Niente di rilevante.

    2552
    E se Savini sembrava essersi fatto da parte eccolo qui di nuovo con la simpatica Topolino & Pippo in Il Ritorno dei Mariachi (Savini/Ferraris) che fa da sequel a un'altra sua vecchia storia, confermando l'amore per la continuity di questo bravo autore.

    2553
    Topolino e i Furti Statuari (Mezzavilla/Dalla Santa) è la terza storia di questo nuovo Mezzavilla, non all'altezza del vecchio ma neanche male. C'è da dire però che forse questa è la peggiore finora.

    2554
    Le Notti Insonni di Manetta (Mastantuono/Cavazzano). Capolavoro dalla prima all'ultima pagina. Se col ciclo di Bum Bum Mastantuono si era limitato alle gag ecco che qui si rivela un degno erede sia di Faraci che di Mezzavilla. Veramente ottima, e ne voglio ancora. Da questo numero parte il gadget Deposito di Zio Paperone, forse uno dei migliori.

    2555
    Topolino e gli Scherzodollari (Casty/Camboni) segna il ritorno di Vito Doppioscherzo. E' il primo personaggio di Casty a tornare confermando così la volonta di Casty di crearsi una propria continuity. La storia è visionaria e burlesca, come sempre e Topolino viene nuovamente accusato di invidia.

    2556
    Con Topolino e il Segreto della Ballata Perduta (Horace/Gervasio) arriva un nuovo autore, tale Horace, che visto il nickname si pensa poter avere qualche affinità creativa con Casty. E invece Horace per il momento ancora non decolla. Peccato. In chiusura c'è Bum Bum e lo Scettro Tribale (Mastantuono) in cui Mastantuono si riappropria del suo personaggio.

    2557
    Numero sciapo, si segnala solo un pp8 dall'inizio un po' cinmatografico. ma niente di che.

    2558
    Copertina dedicata a Gli Incredibili, Topolino e la Dilagante Scherzelletta (Casty/Mazzarello): Terza apparizione di Doppioscherzo, ormai personaggio fisso. Storia più delirosa del solito ma veramente ottima e in cui appare anche il caro vecchio Kirby Nintendo, solo in versione verdolina e moltiplicata. La storia ha poi ispirato un concorso. In copertina inizia la serie di quattro cover che accostate comporranno la scritta "Auguri".

    2559
    La Storia Vista da Topolino - Giochi di Corte (Pezzin/Palazzi) è un'ottima storia, arricchita dalla colorazione efficace e dalla solita vena un po' didattica tipica di queste ultimissime storie di Pezzin per la Disney, rimaste nel cassetto da prima del suo abbandono. Speriamo ce ne siano ancora molte. In chiusura c'è una storiella gradevole: Paperinik e Ciclone (Sarda/Coppola).

    2560
    Numero non esaltante con una storia gialla di Topolino by Panaro e una by Ferraris con Gamba.

    2561
    Numero di Natale che chiude la serie di cover augurali. All'interno una sequela di storie natalizie di cui si ricordano volentieri Topolino, Gamba e il Furto di Natale (Secchi/Ferraris) e Zio Paperone e l'Intruso della Vigilia (Marconi/Dalla Santa), entrambe con un grande cast che comprende anche Babbo Natale.
    Ultima modifica di Valerio il mercoledì 12 luglio 2006, 20:45, modificato 2 volte in totale.
  • Ma dove lo trovate il tempo?

    Poche ragazze da quelle parti, vero?
    "Something not in the Guidebook? IMPOSSIBLE!"
    "I never thought it would be happen in OUR lifetime!"
    "... I feel faint ..."
    HDL in D 2003-081

    "Sei un mito, altro che misero kylioniano!" (Elikrotupos)
  • Elikrotupos ha scritto:mi metterò a disquisire di vecchi topolini, precisamente dal n. 2116 in poi.
    Perdonami, ma sto male a leggere una frase del genere. "Vecchi topolini" possono essere quelli sotto il mille... il 2116 è uscito praticamente l'altro ieri ;) :asd: :cazz:
  • Quackmore ha scritto:A parte "Il ritratto di Zio Paperone", finora non vedo niente di diverso dagli standard attuali.... :elio:
    Io sì... era nettamente peggiore ^^; Penso sia andato a rivangare il punto più basso mai toccato dal topo... poteva andare indietro di almeno 20 anni, magari :P
  • 2005

    Dopo la svolta data nel 2003 e le piccole rivoluzioni del 2004 è la volta del 2005, un anno pieno di conferme.

    2562
    Numero di Capodanno, con tutte le conseguenze del caso. Una copertina zichiana che sarebbe stata riciclata per il primo numero di Pocket Love e un paio di buone storie celebrative: Paperino Paperotto e il Sospirato Capodanno Ritrovato (Macchetto/Tosolini) e Ciccio e il Cenone delle Beffe (Arrighini/Cavazzano). Savini porta avanti per l'occasione anche il bel ciclo di Moby Duck con Le Storie della Baia - Capodanno con Inganno (Savini/Palazzi), con una colorazione come al solito superiore alla media topoliniana.

    2563
    Argh, non lo trovo. So però che è un numero epifanizio, con tutte le conseguenze del caso, visto che i personaggi in America non dovrebbero festeggiare la Befana...

    2564
    Premiata Ditta Filo & Brigitta - Il Gioco delle Coppie (Arrighini/Freccero) costituisce una buona apertura di albo, mentre in chiusura si cerca di rilanciare le avventure di Indiana Pipps con Indiana Pipps e l'Altro Volto della Serenissima (Figus-Sarda/Held) in cui viene riutilizzata l'ormai abusata (ma sempre affascinante) idea delle gondole volanti. In questo numero inizia anche una delle miniserie più belle degli ultimi tempi, un vero esempio di come dovrebbero essere le brevi. Pillole di Pico (Bosco/Facciotto-Panniello-Mangiatordi-Mazzon-Colantuoni-Gorlero) durerà per sei settimane e col suo andamento didascalico/umoristico saprà ricordare non poco lo spirito degli How to di Pippo.

    2565
    E Casty inizia a fare sul serio. Questo è il primo numero di Topolino in cui una sua storia merita l'onore della copertina. Non era mai accaduto in tempi recenti che a una storia contenuta all'interno venisse data tutta queste rilevanza: c'era stata la volta dell'isola dei granosi in cui il disegno era equivocabile, e c'era stata Blackout a Topolinia una copertina nera, che però volendo avrebbe potuto essere utilizzata per altro. Qui Cavazzano confeziona una copertina, con tanto di strillo per promuovere Topolino e il Dono di Xamoc (Casty/Cavazzano), storia archeologica che rimette in scena Eurasia Tost, dopo il suo esordio l'anno prima.
    E così dopo Vito Doppioscherzo anche Eurasia si candida a diventare personaggio fisso, avendo l'onore di apparire anche in copertina!

    2566
    Numero assai sciapo, con giusto una storia dell'Agente Ciccio e una di pp8. Continua la serie di Pico.

    2567
    E ritorna Bottaro con la sua (per adesso) ultima storia, che idealmente potrebbe chiudere il lungo ciclo di Pippo e Nocciola. Al termine di Pippo e la Corona delle Strege un Pippo più serafico del solito ammette finalmente di credere alle streghe salvo poi borbottare tra sé e sé "in fondo basta poco per far felice qualcuno...come la simpatica Nocciola che crede di volare su una scopa!". In questa frase c'è tutto Pippo e di questo bisognerebbe ringraziare Bottaro, l'autore che più lo ha capito. Un numero storico insomma, che racchiude anche un'altra particolarità: Topolino e l'Occhio di Topoltec (Casty/Mangiatordi) rappresenta un caso più unico che raro di breve firmata da Casty (infatti poi ce ne sarà soltanto un'altra). Ricompare Macchia Nera che Mangiatordi tratteggia in modo divino.

    2668
    Continua il ciclo con Premiata Ditta Filo & Brigitta - Operazione Car Sharing (Arrighini/Perina) mentre Cordara torna ai testi di una storia con l'ottima Paperino Paperotto e il Corteggiamento Delegato (Cordara/Vetro).

    2569
    Ed ecco un altro numero storico, di quelli da incorniciare. E' infatti presente (in due tempi e con tanto di copertina dedicata) il delizioso omaggio di Savini ai grandi Martina e Carpi con Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi - Petronius Paperonius e la Calata dei Barbari - Episodio Extra (II Bis) (Savini/Freccero) che si inserisce megnificamente nella saga Martiniana subito dopo il secondo capitolo. Una storia fantastica da avere assolutamente, piena di battute, strizzatine d'occhio ai lettori attempati e come al solito quell'humor dissacrante proprio di Savini che lo porta a ironizzare sui Beoti, sui turisti teutonici e a far cantare a Paperonius "ma che m'importaaa se nel Faleernum ho messo l'acquaaaa". Ma non ci sono solo questi miscugli di latino e romanesco, c'è anche molta azione, gag slapstick e i disegni di Freccero che sono una gioia per gli occhi. E poi c'è la vignetta finale che si riallaccia al terzo capitolo e ci mostra un Carpi che guarda il tramonto. Grande Savini, ci hai fatto commuovere. E dentro è presente anche la seconda e ultima storia breve di Casty: Topolino e il Bacio Spaziale (Casty/Piras).

    2570
    Ed ecco la quarta storia del Mezzavilla rinnovato! Topolino e la DIssolvenza Alfabetica (Mezzavila/Palazzi) è una storia bella, surreale ma assai ben costruita, con un sacco di belle scene. E c'è Macchia Nera, che Palazzi sfortunatamente deturpa dotandolo di occhi e bocca sotto il cappuccio.

    2571
    E se la presenza di Paperica finora era sempre sembrata forzata figuriamoci quella di Paperello, corrispettivo di Fiorello in Paperino & Paperica in Giallo in Onda (Mollica-Faraci/Cavazzano). Questa storia segna il ritorno di Faraci dopo 2 Piedipiatti in Fuga e la sua ironia si sente in questa storia-evento forzatamente mediatica.

    2572
    Numero assolutamente sciapo in cui inizia uno dei gadget più scemi mai visti, la Moto GP di Pippo e continua la miniserie Un Mistero per Due (Sarda/Tosolini-Uggetti) che per tre settimane farà incontrare l'inedita coppia Indiana Pipps e Gilberto.

    2573
    L'incipit della breve Paperino Extra Collezionista (Badino/Gatto) è da incorniciare, perchè sfotte ottimamente la mania dei nerd per i contenuti speciali dei dvd, anche quelli meno interessanti e inseriti solo perché tanto non si butta via niente. Ma dopo le prime pagine diventa una storiella ordinaria. Molto buona è anche l'ultima, Paperinik e il Grande Pic Nic (Panaro/Gervasio) in cui si inizia a sentire un vago sapore di Paperinik martiniano. E Gervasio farà tesoro di questa storia quando deciderà di riproporsi come autore completo.

    2574
    Numero di Pasqua. E Faccini si limita ai testi nella delirosissima e assolutamente esilarante Paperino e il Trattamento Definitivo (Faccini/Cavazzano) che apre l'albo.

    2575
    Massimiliano Valentini porta avanti la saga di Savini, che era rimasta ferma a Capodanno con Le Storie della Baia - Il Lindorn (Valentini/Palazzi), come al solito molto buona. Inizia anche il miniciclo assolutamente delirante e esilarantemente insensato Topet il Commissario Presenta Pipotte (Piras) rarissimo esempio di spin off, miniserie tratta da un'altra serie.

    2576
    Numero sotto la media che però ripresenta il personaggio di Anacleto Mitraglia in una storiella disegnata dalla Ziche. C'è anche una storia con Pippo e Gancio alla faccia di chi dice che non ne fanno più. Niente di che però.

    2577
    Casty per la seconda volta in copertina, con uno splendido disegno by Cavazzano. E per celebrare la sua seconda storia in due tempi, la sua Topolino e l'Eremita degli Abissi (Casty/Cavazzano). E questa volta a venir ripescata è l'oceanologa Estrella Marina, comparsa nel Mistero della Balena Nera. Anche Estrella appare in copertina. La storia è piena di trovate ottime come un Gambadilegno contrabbandiere che pesca di frodo con le bombe di profondità (tanto per dare torto a chi gli dà del buonista) o Topolino che risfodera i mitici calzoncini rossi anni 30 in occasione del suo soggiorno balneare, come a volersi riallacciare alla tradizione classica.
    Se Casty da una parte delizia, in questo numero Badino continua a massacrare Battista con Battista Cabarettista per Svista (Badino/Colantuoni).

    2578
    Unica cosa notevole del numero è Qui, Quo, Qua e il Superzio (Secchi/Perina) in cui per salvare le apparenze Paperino si spaccia per sostituto di Paperinik portandosi dietro i nipotini. Molto carina.

    2579
    L'Agente Ciccio? Tzé, altro numero perdibilissimo. Si segnala però l'inizio della serie di storie a livelli, le eredi delle storie a bivi che vengono realizzate da questa settimana in collaborazione con l'Enel, la prima è Paperino e la Rincorsa Energetica (Ambrosio/Ferraris).

    2580
    Capolavoro! Con Topolino e le Regolissime del Guazzabù (Casty/De Vita) si ha quella che viene definita come una delle migliori storie di Andrea Castellan. Segna la quarta apparizione di Vito Doppioscherzo, personaggio più celebre fra quelli creati da Casty, e il manifesto programmatico del suo modo di fare fumetto. Questa storia è assolutamente delirosa, piena di gag che scandiscono i ritmi ogni quattro vignette, e soprattutto c'è quel fascino per l'insensatezza, per il nonsense che da sempre caratterizza l'opera di Casty. C'è un Topolino vulnerabile che finisce per farsi prendere dalla mania che imperversa per Topolinia, perdendo così il contatto con la realtà. Il guazzabù è un gioco di ruolo che distorce la realtà: che si tratti di una sottile critica a una certo tipo di divertimenti? Ad ogni modo è giustamente ritenuta una perla. Con Papeprino e l'Invito...al Risparmio (Ambrosio/Urbano) si ha la seconda storia a livelli in collaborazione con l'Enel.

    2581
    Numero scialbotto.

    2582
    Fa un ottimo lavoro Perina col gialletto Topolino e la Notte del Discobolo Stanco (Nigro/Perina) che rimete in scena Rock Sassi, che adesso è tornato al distretto in via del tutto definitiva. E in conclusione ci si può rifare gli occhi con Sciarrone, che sul Topo non passava da tempo: si tratta di Paperin Squattrin e la Chiave di Fuoco (Panaro/Sciarrone) che appunto si ricorda più per i virtuosismi grafici che per i contenuti.

    2583
    E con questo numero direttamente dalla copertina si annuncia l'inizio di Paperina di Rivondosa (Ziche) lunghissima saga Zichiana in tredici microepisodi, quarta della serie che include Papernovela, Topokolossal e Grande Splash. E' un grande evento che ha deluso però i più nostalgici, che hanno trovato l'umorismo un po' sottotono rispetto agli standard di un decennio prima. La cosa è da ricercarsi nell'andamento parodico della storia che preferisce non lasciarsi andare a deliri assurdi per parodizzare più sottilmente i cliché assurdi della fiction italiana. Assai fedele a Elisa di Rivombrosa questa quarta saga mediatica è un ennesimo gioiello che propone un cast veramente immenso, includendo per la prima volta in un racconto in costume Doretta Doremì e Reginella. Il numero non è imperdibile soltanto per questo, ma anche perchè è presente un omaggio a Romano Scarpa, morto da poco: cinque pagine dedicate e la ristampa di Gambadilegno e la Banda delle Pupe (Faraci/Scarpa), caso rarissimo in una testata di soli inediti.

    2584
    Altro capolavoro, La Storia Vista da Topolino - L'Impresa di Fra' Pippoldo (Pezzin/Mottura) è una delle ultime storie Disney del grande Pezzin ancora da pubblicare. E il tocco di Mottura nobilita tutto, il resto lo fa la colorazione. La storia è veramente ottima e istruttiva, come sempre all'interno di questa magnifica serie.

    2585
    Dopo la parentesi Ambrosiana Savini si riappropria di ciò che è suo e crea una seconda grande storia a livelli, intensa, piena di bivi e difficile da risolvere. Si tratta di Le Storie della Baia - Dov'è Trippa? (Savini/Intini), veramente straordinaria e con una citazione (voluta?) sul finale alla situazione familiare di Paperino, costretto a far da balia ai paperottoli per colpa di una sorella iperimpegnata.
    Tra le brevi è notevole Superpippo Eroe di Corsa (Gagnor/Pastrovicchio) che rappresenta il perfetto esempio di ciò che dovrebbe essere una storia di Superpippo, ovvero una parodia assolutamente demenziale di una storia supereroistica.

    2586
    Un Casty ufologo firma Topolino e il Mistero dei Tergicristalli (Casty/Mazzarello), un gialletto bonario e dal finale tenero. Non fra le sue migliori ma ancora una volta impeccabile.

    2587
    Una copertina dedicata a Star Wars. Ariecco il Faccini solo sceneggiatore in Paperino e l'Ingombrante Ospite Petulante (Faccini/Freccero).E c'è poco da fare, si ride a più non posso in quella che si può considerare un'autentica bomba comica.

    2588
    Topolino e lo Sguardo del Basilisco (Casty/De Vita), un magnifico e intrigante giallo con una punta di horror, e la classica presentazione dei personaggi nei tondini della prima tavola. E all'inizio appare anche Zia Topolinda.

    2589
    Non un numero strepitoso. Inziia il gadget dell'estate: la barca di Paperino. Uff.
    Dentro una gradevole Paperinik e gli Ospiti Impossibili (Bosco-Valentini/Freccero) e un'intrigante breve con Macchia Nera che sembra proseguire il discorso destabilizzante dell'inquietante storia del Vortice di Luce: Topolino e l'Irreale Realtà (Panaro/Pastrovicchio).

    2590
    Copertina enigmistica. D'estate Topolino viene letto di più e alla Disney cercano di puntare in questo periodo sulla qualità. Ecco quindi un'insolita concentrazione di storie di Casty, che è presenta anche in questo numero con una storia sceneggiata e disegnata da De Vita. Quanto ci sia di Casty nel soggetto di Topolino e gli Spaventogrammi (Casty-De Vita/De Vita) non è dato saperlo ma è nota l'abitudine di De Vita di ritoccare le storie che gli vengono date da disegnare. Che si tratti di un disconoscimento della storia da parte di Casty? Oltre che con Rivondosa la Ziche è presente anche con Paperi al Volante (Muzzolini/Ziche) sorta di storia-gioco articolata in due settimane in cui bisogna indovinare le infrazioni commesse dai Paperi in guida spericolata. Molto gradevole.

    2591
    Continua Rivondosa, continuano i Paperi al Volante, e ci sono una storia della Pia e una di Indiana Pipps. Niente di che.

    2592
    Una storia sequel del Corsaro Ciccio. Tzé. per fortuna però che in fondo c'è Paperoga e il Gelido Spot Fiammeggiante (Faccini) divertentissima storia di Faccini, tornato ad essere autore completo.

    2593
    Ed ecco un'altra storia di Casty a meritare la copertina. E' la terza. Ed è anche la terza sua storia in due tempi, e la terza apparizione di Eurasia Tost. Si tratta di Topolino e il Colosso di Rodi (Casty/Cavazzano) in cui Casty si dà all'avventura storico mitologica. Da notare il finale aperto con Eurasia che sogna di trovare Atlantide. E' un ulteriore segnale di continuity che va al di là della semplice riproposizione di personaggi. E' anche vero però che sia paperi che Topi hanno trovato Atlantide un milione di volte. Staremo a vedere...

    2594
    Numero debole, una storia di Horace con Indiana Pipps, una con pp8, ma nulla di rilevante.

    2595
    E con questo numero si conclude Rivondosa, nel tredicesimo numero tutti diventano nobili e lo sbeffeggiamento finisce. Ma c'è anche una delle migliori storie di Casty di sempre: Topolino e la Settimana Scomparsa (Casty/Mazzarello) una storia misteriosa con molta carne al fuoco e idee balzane e delirose. C'è l'amore di Casty per i nomi buffi (Birbenzumpf, Guazzabù etc) e una strizzatina d'occhio alle cose che solitamente non ti aspetteresti di trovare in un fumetto (la salsa rosa). E poi ci sono le ambientazioni mitteleuropee che sarebbero tornate in una sua recente storia. Insomma, un'altra tra le mie preferite. Tra le brevi ecco un geniale Faccini con Paperino e la Maschera Bric-à-Brac (Faccini), in cui torna Anacleto Mitraglia.

    2596
    Torna Topet con Il Commissario Topet e il Caso del Castello di Cloux (Macchetto/Perina) in cui Macchetto scatena tutta il suo poetico delirio in una storia con Leonardo da Vinci. La narrazione presente si mischia con quella passata, e sarà una cosa che tornerà nelle future storie macchettiane.

    2597
    Sorpesa delle sorprese: Casty sa disegnare! La copertina ispirata alla sua storia è infatti un suo bellissimo disegno. La storia all'interno Topolino e l'Uomo Ingannatempo (Casty/De Vita) è invece disegnata da De Vita. E dopo alcune sporadiche apparizioni nelle storie Castyane, Macchia vi si trasferisce in pianta stabile passando in affidamento quasi esclusivo a Casty. E Casty ci sa fare, oltre a fargli maneggiare congegni inquietanti e a dargli quell'aria elegante che lo contraddistingue, ce lo mostra sia a viso scoperto che col cappuccio. E cita pure esplicitamente Il Doppio Segreto di Macchia Nera di Martina/Scarpa. Questo nuovo ciclo poliziesco di Casty vedrà molto presto il ritorno di Macchia sempre nel ruolo dell'uomo ingannatempo. E in chiusura si ride a più non posso con Paperoga e la Metamorfosi Arborea (Faccini).

    2598
    Numero fiappo con solo una storia di Indiana Pipps di leggibile.

    2599
    Topolino e gli Effetti della Disastrometa (Casty/Vian): Grande coppia di autori. Vian dà a Casty quel pathos che spesso manca. Ritorna Macchia, ritorna Bruto (terza volta) e ritorna la vena surreale. Topolino salva il mondo grazie alla partecipazione di tutte le persone della Terra. Non dico altro, da tanto è immaginifica questa storia.

    2600
    Nuovo centinaio e si ritorna a festeggiare le ricorrenze. Però il numero non è niente di che e a parte Archimede e la Sfida all'Ultima Invenzione (Faccini/Ferraris) non c'è molto altro.

    2601
    Ecco un altra copertina disegnata da Casty. E' presente lo strillo "il ritorno dell'uomo ingannatempo". Pur trattandosi di Macchia Nera, la storia Topolino e i Colpi dell'Uomo Qualunque ovvero Il Ritorno dell'Uomo Ingannatempo (Casty/Cavazzano) è inteso come un sequel della penultima storia di Macchia by Casty. Ecco quindi la continuity, quella esplicita, giocata a suon di riferimenti e didascalie con scritto "vedi Topolino #taldeitali". E poi c'è il finale con Macchia Nera imprigionato, che però trama qualcosa costruendosi un nuovo macchinario che tornerà comodo per la storia successiva. Casty porta una dimensione continuativa sul Topo, tappando la falla logica dei cattivi che pluricondannati trovano sempre il modo di andarsene a zonzo. Per la prima volta una storia poliziesca ambientata a Topolinia la disegna Cavazzano e non De Vita. Una storia assolutamente geniale che va' a toccare un ambito che nei fumetti Disney era ancora vergine, quello dei salvataggi dei videogiochi, specie quelli da emulatore tanto comodi quanto letali se utilizzati male.

    2602
    Gastone e il Cugino Dimenticato (Faccini) e Paperinik Eroe delle Papere (Arrighini/Molinari). L'ultima ricorda moltissimo La Rivolta dei Mariti.

    2603
    E ritorna per la quinta volta Silvano Mezzavilla con una storia che non è che l'ombra delle precedenti Topolino e la Sfida a Gold Mine (Mezzavilla/Dalla Santa). Soggetto scarso ma sceneggiatura spettacolosa con tanto di vignette mute e scene tenere.

    2604
    Numero assolutamente ordinario che al massimo offre una storia di pp8 by Cabella.

    2605
    Niente da segnalare di troppo importante a parte forse una storia di Filo e Brigitta di panaro che non rientra nella serie della Arrighini.

    2606
    Inizia il gadget Casa di Paperino. Per il resto niente di che, c'è una storiella della Mognato, che non si vedeva da un po' ma niente di che.

    2607
    In Ciccio Guardiano dei Sapori (Muzzolini/Cavazzano) viene citato il Bevitore di Vino di Teomondo Scrofalo, tormentone di drive-in qui, qui trasformato nel Bevitore di Latte di Teomondo Scrofalduck.

    2608
    Topolino e il Duplicatrone (Casty/Vian) porta avanti il ciclo di Macchia Nera, questa volta alle prese con un macchinario duplicatore probabilmente il risultato degli esperimenti fatti al termine dell'ultima storia. Anche stavolta una storia molto ingegnosa, con un finale aperto. Infatti al termine della storia Macchia Nera riesce ad evadere, e come Topolino stesso afferma "la partita finisce in parità".

    2609
    Bum Bum e la minaccia dello Zodiaco Nero (Mastantuono/Intini) dopo tanto tempo riporta alla luce il personaggio di Bum Bum.

    2610
    Copertina dedicata a Chicken Little. Numero piatto e banalotto.

    2611
    Con Topolino e il Mistero al Formaggio (Bosco/Vian) anche Bosco si prende la briga di portare avanti un suo ciclo personale, in cui Topolino è quasi sempre giornalista. Non ancora esaltante, ma i risultati arriveranno poi.

    2612
    Incredibile! Neanche Sisti vuole perdersi questa rinascita e corre a mettterci del suo con una storia bellissima, Topolino e l'Enigma ad Alta Frequenza (Sisti/Vian). La sua bravura la si vede subito e anche la sua passione per la filologia, recentemente esternata con Disney Parade. Ecco infatti il colonnello Baffettoni, cugino di Basettoni creato dallo stesso Sisti più di un decennio prima. In chiusura c'è una storia di Filo e Brigitta di Margherita Carrer, anche questa non rientrante nella serie della Arrighini.

    2613
    Il numero di natale! E che numero! Prima c'è il bel Paperino Paperotto e il Bello del Natale con Tutti (Macchetto/Urbano) e poi Manetta e il Regalo Sospirato (Tulipano/Vian) una sorta di sequel alla faraciana Manetta e l'Indagine Natalizia, con evidenti riferimenti espliciti e pure gli stessi personaggi. E poì la rivelazione del numero, che tanto per cambiare è Casty. Che già da un po' ti tempo si sapeva essere un disegnatore. Bè adesso decide di firmare una sua storia come autore completo e quel che ne esce è Topolino e le Macchine Ribelli (Casty) in cui Casty getta la maschera e si lancia nel genere che meglio gli riesce: la fiaba. E la storia è appunto una fiaba, con dei toni molto teneri, surreali e bambineschi, come giustificato dal prologo in cui si mostra un Topolino che narra la storia ai nipotini come favola della buona notte. La storia è imbottita di citazioni grafiche o meno a tutte le macchine Disney, da Susie e Cars, passando per Herbie, che qui diventa Erbie. E c'è una città di Pippidi. E infine c'è lo stile vintage che avvicina l'opera a quelle di Scarpa, del primo Scarpa. Ottima.
    Ultima modifica di Valerio il mercoledì 12 luglio 2006, 20:56, modificato 4 volte in totale.
  • Bhè, devo dire che mi ritrovo in una strana situazione.
    Da un lato c’è Elikrotupos che trova le storie Disney di dieci anni fa molto più belle di quelle attuali, a differenza di Grrodon che reputa le storie di Topolino attuali (dall’anno 2004 circa) molto migliori di quelle della fine degli anni novanta.
    E così, Elikrotupos parla dei Topolino nn. 2100-2200 (circa) e Grrodon invece, dei Topolino nn. 2500-2600 (circa).
    E io invece vorrei colmare il vuoto, costituito dai Topolino nn. 2300-2400 (circa).

    Inizio con il mio primo Topolino, il numero 2328, uscito nella prima settimana del luglio 2000.
    Vorrei inserirne qualcuno al giorno, spero di farcela pian piano.



    Topolino Libretto #2328
    Già da alcune settimane si attendeva con ansia il ritorno di Paperinik sulle pagine del Topolino.
    E con un redazionale molto ben fatto scritto da Lidia Cannatella e la grande storia “Paperinik e la fortuna sotterranea” dai testi di Francesco Artibani e i disegni di Giorgio Gavazzano ritornano le storie del papero mascherato.
    La seconda storia del numero vede come protagonista Paperino Paperotto, disegnato dal suo papà Alessandro Barbucci, e ideata da Bruno Enna. Nella storia “Paperino Paperotto e il cugino del giorno dopo” , Paperino racconta le grandi gesta del suo Super Cugino, ma in realtà è tutta un’invenzione che non verrà scoperta grazie all’aiuto della maestra.
    In sommario, due storie non brutte di Ambrosio e la storia “Topolino e il genio spaziale” scritta da Gentina e disegnata da Soldati, nella storia Topolino conosce Genius, uno zio di Pippo…


    Topolino Libretto #2329
    Ecco veramente un buon numero. Con ottime storie dall’inizio alla fine. Ma andiamo con ordine.
    Le storie del numero sono: “Topolino e la caverna di Alì Babà” scritta da Giorgio Pezzin e disegnata dal grande De Vita, “Super Pippo e il sabotaggio di Gancio” (Boschi/Palazzi), storia in cui Gancio butta la pianta delle super arachidi di Pippo e il nostro eroe dovrà recuperarla. Ma non sono solo la prima e l’ultima storia quelle da segnalare, ma anche “Paperino servizio notifiche” (Salvagnini/Ferraris) in cui Paperino deve notificare a tutti i Paperopolesi (proprio tutti), “”Zio Paperone e la mitica Treppaperi (Sarda/Gottardo), “Paperino e i muscoli della gelosia” (Berti/Freccero),anche solo per gli ottimi disegni, e infine da questo numero ha inizio una serie di mini-storie create dalla coppia Artibani/Barbucci e dedicate al ritorno di Paperinik .


    Topolino Libretto #2330
    Dallo scorso numero, il livello delle storie scende tranne in pochi casi.
    Da segnalare “Topolino e l’albergo sottomarino” (Panaro/Celoni), forse la storia del numero.
    Altre storie, di minore importanza, sono: “Indiana Pipps e le sfere del Chirpò” (Macchetto/Perina) dove non mi son piaciuti né i testi né i disegni e “I Paperi della Valle Solitaria”, un classico wester scritto da Cordara e disegnato da Gervasio.


    Topolino Libretto #2331
    Con questo numero ha inizio una saga scritta da Giogo Pezzin “Topolino e le cronoche della Frontiera”, saga che terminerà poi nell’autunno 2002. Il disegnatore della prima puntata è Graziano Barbaro.
    Continuano poi da un fronte le mini-storie di Paperinik di Artibani e Barbucci e dall’altro le avventure estive con “Zio Paperone e le vacanze elettroniche” (Panaro/Gervasio) e “Paperino e la grande gara dei castelli di sabbia” (Salvagnini/Ferraris). Nella prima Archimede propone a Paperone e Paperino una vacanza elettronica e nella seconda invece i Paperopolesi sono impegnati nella grande gara dei castelli di sabbia, anche Paperino e Paperoga partecipano...
    Inoltre Pippo e Gancio nella storia “Pippo & Gancio e il ducato bucato” scritta da Panaro e disegnata da Deiana, lavorano ancora una volta insieme. I risultati? I soliti.
  • 2006

    La strada del cambiamento conosce nuove evoluzioni. Se prima tutto era affidato a Casty, ecco che adesso non è più lui il baricentro di tutto. Pur portando avanti la sua ottima serie di storie, adesso le iniziative sono molte altre e tutte degne di nota.

    2614
    Numero di capodanno, con qualche storiella a tema, ma nel complesso niente di eccellente.

    2615
    Altro numero non esaltante. Paperinik e l'Amicizia Contesa (Ecuba-Lauria/Barbaro) è una breve molto particolare. Oltre a lanciare questa coppia di misteriosi sceneggiatori mette in scena il barksiano Jones e non il solito Anacleto, ponendolo a confronto con Paperinik.

    2616
    Argh. Questo me lo sono fatto scappare. Non c'è un Zangief nei paraggi che possa procurarmelo? :P

    2617
    Numero discreto. Una storia di Paperinik e Topolino e il ladro nell'Ombra (Bosco/Gorlero), in cui lo stile di Bosco comincia a farsi notare.

    2618
    L'Ispettore Manetta e gli Alibi Perfetti (Gervasio) vede un Gervasio autore completo seguire la strada faraciana, con tanto di Rock Sassi. E ci riesce maledettamente bene visto l'ottimo umorismo.

    2619
    Un grandissimo numero con due chicche imperdibili. La prima è forse la più bella storia di Casty con Macchia Nera. Topolino e il Caso Sottilissimo (Casty/Pastrovicchio) vanta i disegni di un Pastrovicchio assai gottfredsoniano, e che quindi si adatta benissimo allo stile narrativo del caro vecchio Casty. Dopo l'ennesima evasione Macchia trova il modo di diventare bidimensionale e si crea un covo leggendario nella fessura tra due pareti. Assolutamente fantastica e con un bellissimo Pippo a far da spalla, la storia parte come un flashback di Topolino, che la racconta a Gancetto. Nella prima vignetta oltre a Gancetto è possibile intravedere pure un riferimento a Vito Doppioscherzo, nei ritagli di giornale che Topolino conserva. E nel finale si assiste a una nuova evasione di Macchia, che questa volta giura vendetta a Topolino trasformandosi in corrente elettrica. Una storia a dir poco geniale, e di cui si aspetta quanto prima un seguito. Ciccio e il Compleanno Sotto Sopra (Disney) è invece una storia realizzata a più mani in occasione di Luccacomics 2005, in cui è stata presentata come la striscia più lunga del mondo. Dopo Topolino-ino-ino di Sisti/Sciarrone un'altra storia entra nel guinness.

    2620
    Paperino Paperotto e l'Anniversario in Scatola (Enna/Tosolini) vede il ritorno di Enna sul Topo, mentre con Paperopoli alle Olimpiadi (Bosco-Figus-Sarda-Gagnor-Valentini/Palazzi) si celebrano le olimpiadi invernali di Torino con una storia celebrativa che riguarda tutto il cast dei paperi.

    2621
    Un Documentario per Indiana Pipps (Savini/De Vita) segna il ritorno di Savini sulle pagine del Topo con un'ottima storia, mentre Gastone e l'Amicizia Boomerang (Pesce/Deiana) è una storia di Paperinik che fa conoscere Riccardo Pesce.

    2622
    E riecco Casty, questa volta senza Macchia Nera, con Topolino e il Tenebroso Canzonatore (Casty/Mangiatordi), storia cupa e leggera allo stesso tempo il cui elemento risolutivo si rivelerà essere la tecnica cinematografica del Cromackey. Mangiatordi è sempre più bravo e tra le comparse della storia riesce a inserire Pipwolf, reduce da X-Mickey che fra non molto approderà sul Topo. Anche la copertina è fatta da Casty, ormai a suo agio nel disegno.

    2623
    E con questo numero inizia la saga in quattro parti Paperi Galattici (Ambrosio/Freccero-D'Ippolito-Gervasio-Dalla Santa) che accompagnerà il gadget della navicella spaziale. Una saga assai discussa perchè riciclò in maniera frittolesca i personaggi dei Ki-Kongi e dei Paperoidi, riscrivendone la storia e ignorando bellamente gli originali di Cimino e Scarpa.

    2624
    Continua la saga di Ambrosio, e Bosco firma un giallo interessante: Topolino e l'Enigma dei Riapparsi (Bosco/Dalla Santa).

    2625
    Una copertina...in cui non appare alcun personaggio Disney! Dentro la breve Le Lezioni di Pico - L'Attività Economica (Bosco/Colantuoni) riprende lo stile delle Pillole di Pico dell'anno prima, mentre Mezzavilla con Topolino e il Vendicatore Mascherato (Mezzavilla/Vian) firma una storia magnifica, con un'atmosfera unica e una strizzatina d'occhio al mondo nerd. Nel frattempo la saga di Ambrosio è agli sgoccioli, mentre viene annunciato l'arrivo di Pipwolf.

    2626
    Finisce la discussa saga di Ambrosio e arriva Pipwolf che con A Volte Ritorna (Macchetto/Mazzarello) salva il salvabile, trasferendo X-Mickey sul Topo. La storia è un preludio a ciò che verrà dopo, che purtroppo deluderà alquanto. ma la colorazione è simile a quella de La Storia Vista da Topolino e Le Storie della Baia quindi è superiore alla media. La divertente Paperoga Maestro di Chiassofono Meccanico (Vitaliano/Cavazzano) invece comincia a far notare la bravura di Vitaliano, anche se la sua consacrazione avverrà solo dopo, con il recupero Dinamite Bla. Inizia anche l'operazione "No al Razzismo".

    2627
    Si arriva all'inflazionamento: addirittura due storie di pp8. Ma il numero segna anche l'arrivo dell'iniziativa forse più interessante del periodo e cioè le elezioni politiche Disney. In concomitanza con quelle italiane, su Topolino si inizia a fare satira politica intelligente, dividendo il cast Disneyano in tre schieramenti e attribuendo a ciascuno una caratteristica. Tra i perosnaggi più celebri fa piacere vedere Rock Sassi e soprattutto Dinamite Bla, parodia del leghista, che di lì a poco sarebbe stato rilanciato alla grande.

    2627
    Alle Elezioni Disney si dedica la copertina e le tessere dei partiti all'interno. Ma il numero propone un altra storia in stile Vecchia Ciabatta, l'esilarante Zio paperone e il Telefonino Stregato (Gentina/Intini). Pipwolf e il Mistero di Villa Templeton segna una delusione non da poco, visto che il personaggio verrà usato d'ora in poi in modo scialbo e senza Topolino. Ma il capolavoro è l'ultima storia, Premiata Ditta Filo & Brigitta - Missione Spesa Specifica (Muzzolini/De Lorenzi) intelligente parodia del consumismo, e prima storia ufficiale del ciclo non della Arrighini.

    2629
    Numero pasquale. Niente di che, torna Paperut. L'unica cosa notevole è una tavola "didattica" in stile Art Attack inserita in Zio paperone e la Meraviglia del Giorno in Bottiglia (Macchetto/Palazzi).

    2630
    Si cerca di dare nuovo lustro a Indiana Pipps con Indiana Pipps e il Posto delle Decisioni (Figus-Sarda/De Vita), e Pipwolf continua a deludere con Pipwolf e le Sfide del Pagliaccio che Ride, in sé carina ma pessima rispetto al potenziale che il mondo di X-Mickey potrebbe avere sulle pagine di Topolino.

    2631
    Vitaliano ormai è a un passo dalla consacrazione con Topolino e la Scoperta del Nuovo Nuovo Mondo (Vitaliano/Mazzarello), storia in costume addirittura in due puntate che si becca l'onore della copertina. Molto ma molto bene.
    In coda sta Premiata Ditta Filo & Brigitta - Ah! Ah! Ah! Risate Cercasi (Muzzolini/Camboni)serie ormai in mano alla Muzzolini. Questa volta si cita un po' troppo Zelig perchè la cosa possa andarmi a genio e non apparire forzata, ma a conti fatti è sempre la solita buona zuppa.

    2632
    Si comincia a creare non più un'unica attrazione per numero. Di interessante questo numero ha in primo luogo la poetica e bellissima Indiana Pipps e la Piramide del Tempo (Macchetto/Mazzarello) che come nello stile di Macchetto è una storia sognante, poetica e divisa tra passato e presente. E ci sono pure delle citazioni grafiche ad Asterix e Cleopatra i cui comprimari sono qui raffigurati in forma di cani antropomorfi. Poi c'è Pipwolf che ormai sembra definitivamente relegato alle cazzatine come Pipwolf e il Cacciatore della Notte (Ambrosio/Palazzi). Ma in questo numero iniziano anche ben due saghe a puntate che si protrarranno rispettivamente per sei e per quattro settimane. Si tratta di Lord Paperon e il Giro del Mondo in 5 Ricette (Salati/Milano-Mazzon-Held-Gatto-Del Conte) sorta di parodia gastronomica del romanzo di Verne che pur non eccellendo saprà intrattenere a suon di particolari "colti", e Paperino al Giro d'Italia (Badino/Ziche-Meloni-Limido-Gottardo) che avrà alti e bassi piuttosto disomogenei.

    2633
    Grande, grandissimo numero che inizia con Paperinik e l'Insospettabile Fan (Secchi/Mottura) storia "adulta" di Paperinik che grazie anche al tratto di Mottura ricorda qua e là le atmosfere di PKNA e Dinamite Bla e l'Eclissi...di Sale (Vitaliano/Cavazzano). Mai ritorno fu meglio gestito. Diveramente da Paperoidi e Ki-Kongi snaturati e Pipwolf sottovalutato, qui Dinamite è caratterizzato ancor meglio che in passato, e Vitaliano, che con molta ironia una volta rispondeva alla Pk-Mail, ha qui la sua consacrazione come uno degli autori più intelligenti. Tutto è perfetto in questa storia, i tempi comici, le battute, l'umorismo, le caratterizzazioni e i disegni. E intanto le due saghe a puntate proseguono.

    2634
    Termina l'operazione Elezioni (con la vittoria della sinistra Disneyana). Ma non si tira il fiato, tocca al Codice Da Vinci essere ritratto in copertina e all'interno ecco la prova definitiva per Bosco: Topolino e il Segreto Da Vinci (Bosco/Ferraris) è una grande storia, penalizzata un po' graficamente, in cui cultura e fantasia si incontrano e vengono rispolverati Zapotec e Marlin, da tempo latitanti. Veramente bella.

    2635
    Numero di certo non memorabile. La storia del Giro d'Italia finisce qui, d'ora in poi Lord Paperon proseguirà da solo.

    2636
    Ecco un altro Bosco molto positivo, con Topolino e il Malloppo di Troppo (Bosco/De Vita) e in chiusura Paperinik e il Tesoro di Cornelius Coot (Sarda/A. Pastrovicchio) in cui il fratello minore del Pastro diventa l'erede di Celoni e illustra magnificamente una storia che ha un grande cast di protagonisti che spazia da Paperinik alle GM passando per i due magnate rivali.

    2637
    I mondiali si avvicinano e aumentano le copertine e le storie calcistiche. In questo numero torna l'Agente Ciccio, finisce Lord Paperon e torna il caro vecchio Faccini che nella breve Paperino e la Vecchia Sbuffante (Faccini) cavalca l'onda citazionistica riproponendo alcune vignette barksiane tratte dalla Scavatrice. Inizia anche la miniserie di Bosco Commissariato Ore 10 incentrata sul duo Manetta e Rock Sassi.

    2638
    Ormai l'era delle copertine gag sembra essere tramontata: qui abbiamo finalmente Rock Sassi, Manetta e Basettoni che anticipano la storia interna di matteo Venerus, nuovo sceneggiatore che con L'Ispettore Manetta e le Indagini in Diretta (Venerus/Perina) fornisce un'ottima prova di esordio, anche se l'impronta faraciana è ancora molto evidente (e non è detto sia un male). C'è anche Pipwolf e le Spiagge Impossibili (Macchetto/Palazzi) una storiella divertente che però altro non è che una breve.

    2639
    Ok, ormai si viaggia a suon di numeri polposissimi. Paperinik e l'Isola dei Mostri (Gervasio) ripropone il caro vecchio Paperinik vendicatore dei propri torti, mentre Topolino e la Quarta Caravella (Mainardi/Barbaro) rilancia la Macchina del Tempo, affiancando questa volta a Topolino il mite Orazio. Con Storie del Papersera - 2 in 1 (Russo/Guerrini) vengono rilanciate le storie del Papersera, appunto. C'è chi tenta la strada dell'autore completo (Amendola) e chi cavalca l'onda delle citazioni come Cavazzano che in Paperino Maestro di Tranquillità (Capelli/Cavazzano) ripropone una vignetta dei Gamberi in Salmì di Scarpa.
    Ma su tutti spicca Vitaliano, che con la sua seconda storia di Dinamite Bla, Dinamite Bla e la Cena dei Buzzurri (Vitaliano/Ferraris) si conferma autore rivelazione dell'anno portando la satira sociale a livelli mai visti sul Topo.

    2640
    E Casty ce lo dimenticavamo? Durante questo perodo era stato saggiamente imboscato per disegnare Topolino e la Città Taciturna (Casty), sua seconda storia da autore completo, che si becca la copertina (sempre castyana). E qui l'influenza scarpiana è ancora più evidente, mentre cominciano a diventare manifesti i ritmi delle storie di Walsh/Gottfredson, in una storiella minimalista quanto geniale.
    nello stesso numero parte anche Paperino Paperotto e il Pirata Smemorato (Enna/Tosolini-Soffritti) che per due settimane dovrebbe preludere al gadget dell'estate , la pp8 boat. La storia è eccellente e nella seconda puntata migliora pure.

    2641
    Non si fa a tempo a gustarsi Enna che ecco già un altro ritorno: I Mercoledì di Pippo - Ali in Fiamme (Salvagnini/Gorlero) è un capolavoro di umorismo in stile anni 90. Tra le storie calcistiche si può citare Paperino & Paperoga e lo Scoop Sportivo (Sarda/Mazzarello), piena di trivia e informazioni di carattere calcistico.
  • AGOSTO 2000

    Dei quattro numeri usciti in quel mese, il tema principale fu l’estate e le vacanze dei personaggi Disney.
    Parlando di vacanze c’è chi può permettersele, come Gastone che riceve vacanze gratis, e chi non può permettersele come Paperino. Sfruttando proprio Paperino e la sua voglia di portare i nipotini in vacanza, Rudy Salvagnini e Ottavio Panaro creano un ciclo di tre storie sulle “Vacanze Disastrate” del papero sfortunato.
    Agosto è quindi il mese di partenze e arrivi e c’è chi parte come Topolino e Pippo in cerca di nuove avventure al fresco, e chi come Paperoga, che torna per combinare nuovi pasticci.
    Sempre più divertimento e humor con la Banda Disney.



    Topolino Libretto #2332
    Con un Paperinik “tra le nuvole” in copertina (Artibani/Mastantuono), si apre il libretto, con la prima storia dedicata proprio al papero mascherato. Carlo Panaro e Alessio Coppola creano “Paperinik e il prestigio in gioco”, storia simpatica con gli ottimi disegni di Coppola, che personalmente, mi piace molto.
    Da segnalare inoltre, una storia del duo Mezzavilla/Piras, intitolata “La Banda di Manetta”, dove Mezzavilla non si cimenta più in un buon giallo ma in una storiella dove l’ispettore Manetta vuole creare una propria banda musicale.
    In questo numero e in altri due verranno proposte, inoltre, le “Vacanze Disastrate di Paperino” (Salvagnini/Panaro), in quest’episodio: Paperino e nipoti andranno in un villaggio vacanze dove l’animatore è Paperoga. Ma non è questa l’unica storia in cui compare il papero combinaguai,infatti in “Paperoga e il grande ritorno” di Concina e Della Santa, Paperoga ritorna dopo aver terminato vari corsi di specializzazione per aiutare i suoi parenti…


    Topolino Libretto #2333
    Continuamente alla ricerca di nuovi tesori, Zio Paperone grazie ad una nuova invenzione di Archimede, vuole riscoprire le ricchezze del passato. In “Zio Paperone e la Videopass”, Gentina e Mottura, l’avarastro e i suoi nipoti (Paperino e QQQ) seguiranno una vecchia storia grazie alla Videopass, che permette di vedere il passato del posto in cui ci si trova.
    Continuano poi le “Vacanze disastrate di Paperino” (Salvagnini/Panaro), e in “La partenza super programmata” questa volta Paperino… sbaglierà strada.
    Sulla scia dei tanti lavori di Pippo e Gancio, Marco Bosco e Salvatore Deiana proiettano i due in lavoro di Baby-sitter. I due hanno molto successo, tanto che anche Gambadilegno e Trudy chiederanno di stare con i loro nipoti: Pierino e Pieretto.
    Da segnalare anche il prosieguo del ciclo di Pezzin “le Cronache della frontiera” ancora una volta disegnato da Barbaro.


    Topolino Libretto #2334
    Topolino questa settimana è speciale e nella settimana di ferragosto regala una fantastica sorpresa: un numero del “Papersera”, il quotidiano di Paperopoli.
    Il forte caldo, poi, arriva anche a Topolinia, e Carlo Panaro e Massimo De Vita si cimentano in “Topolino (Pippo) e la campana di Red Rock”. Veramente una bella storiella, in cui Topolino e Pippo decidono di gestire un emporio, solo che, di tanto in tanto, si sente una campana suonare. Il mistero è fitto…
    E ancora vacanze con “Paperino e la vacanza in Burlandia” (Gentina/Vian) e “Zio Paperone e la disfida gelata” (Sarda/Guerrini).
    Inoltre una divertente storia di Paperino Paperotto. Catenacci e Turconi creano “Paperino Paperotto e il valore dello zero” storia in cui (cronologicamente parlando) appare per la prima volta Battista, il maggiordomo di Paperone.
    Infine una storia di Indiana Pipps, di Figus e Camboni, in un nuovo conflitto con Kranz, suo acerrimo nemico.


    Topolino Libretto #2335
    Ultimo numero estivo prima di tornare dalle vacanze.
    Belle storie aprono e chiudono l’albo.
    In “Zio Paperone e il tempo del sogno”, Sisti e Della Santa ci parlano della mitologia australiana.
    E in “Le Cronache della frontiera” Pezzin e Gula (nuovo disegnatore della saga) ci raccontano della “ragione e il cuore”.
    Infine, da segnalare altre tre storie tutte vacanziere.
    Terminano “Le vacanze disastrate di Paperino e nipoti” con vicini troppo rumorosi in campeggio.
    E solo Paperino vivrà un’avventura Facciniana estiva in “Paperino e la vacanza a prezzo stracciato”, questa volta il problema verrà dall’alto…
    Caldo afoso anche a Topolinia, e i membri più importanti della polizia decideranno di prendersi un po’ di ferie, e in “Basettoni e Manetta e la vacanza di tutto riposo” di Pandini e Asteriti, se ne vedranno delle belle.
  • SETTEMBRE 2000

    Tantissime novità e grandi storie nel mese di Settembre.
    Innanzitutto, casa Disney sforna “Fantasia 2000” (Per saperne di più: http://www.elikrotupos.com/sollazzo/viewtopic.php?t=76).
    E poi, proprio in quel mese, si inaugura la manifestazione più importante di quell’anno: La 27°edizione dei Giochi Olimpici.
    Francesco Artibani e Claudio Sciarrone creano una storia in tre parti dedicata proprio ai giochi Olimpici, un piccolo (ma veramente bel) giallo, dove compaiono tanti personaggi di Topolinia, tra cui ( e non potevano mancare) Zapotec e Marlin, che dopo quest’apparizione pian pian scompariranno fino a riapparire alla grande nel 2006.
    Proprio per Topolino quell’anno è un susseguirsi di novità, a partire proprio dalla venuta di Claretta Muci, arrivando ai Topo Manuali, piccole guide allegate a Topolino. Si parte con Topo School, il manuale di sopravvivenza tra i banchi e si continuerà a cadenza quindicinale per pochi numeri.
    Insomma, come non amare Topolino?



    Topolino Libretto #2336
    Il livello di storie di questo numero è sufficiente.
    Due possono considerarsi le storie del numero: la prima “Zio Paperone e le perle rosse di Capitan Coccus” di Cimino/Cavazzano, ottimi disegni e buona sceneggiatura; la seconda può considerarsi buona perché originale e forse anche un po’ storica, la storia in questione “Tanti saluti da Brigitta e Battista” è una delle ultime del grande Guido Scala sui testi Antonella Pandini e ci racconta di una piccola vacanza trascorsa da Brigitta e Battista.
    Infine la storia “Superpippo e l’infallibile previsione” (Ambrosio/Pavone) dimostra che è sempre meglio seguire l’oroscopo.
    Girando il libretto si trova il primo Topo manuale: Topo-Scholl, manuale di sopravvivenza tra i banchi (Vitaliano/Gula).


    Topolino Libretto #2337
    Con questo numero ha inizio la (bellissima) trilogia scritta da Francesco Artibani e disegnata da Claudio Sciarrone “Topolino e l’anello doro di Atlantide”, una grande storia che mette in scena: mistero, giallo, magia e tanti fattori che danno a questa storia un giudizio molto positivo (mancava solo il dedicargli la copertina).
    Inoltre da questo numero, Augusto Macchetto crea una serie di storie dedicate a Gilberto e Pippo, “Al college con lo Zio”. Si inizia con “Un Parente scomodo”, disegnato da Marco Palazzi in cui Gilberto deve nascondere Super Pippo.
    Termino con la prima storia del numero, ultima da segnalare. In “Brigitta e il saloon express” ritorniamo indietro nel tempo per seguire gli affari di Brigitta e Filo nel vecchio West.


    Topolino Libretto#2338
    Su Topolino continua il Sali-scendi di storie, e mentre un numero si prospetta buono, un altro è appena sufficiente.
    Su questo numero continua la trilogia di Artibani e Sciarrone, siamo infatti alla seconda puntata di “Topolino e l’anello doro di Atlantide”.
    Le altre storie sufficienti hanno entrambe come protagonista Zio Paperone.
    La prima “Zio Paperone e la gara d’appalto” (Valentini/Freccero).
    La seconda “Zio Paperone e il canto della vivandiera” (Cimino/Panaro). Cimino ci fa viaggiare sino al lontano Nord, per ascoltare il canto della vivandiera.
    Nell’ultima storia da segnalare “Gastone e la fortuna altruista”, conosciamo un nuovo Gastone, che con la sua fortuna aiuta involontariamente anche una buona famigliola.

    Topolino Libretto #2339
    Ed ecco veramente un buon numero.
    Dove abbiamo cinque storie buone su sei.
    La migliore è il finale di “Topolino e l’anello doro di Atlantide” (Artibani/Sciarrone). E tutti i nodi vengono al pettine…
    La seconda è “Rockerduck sindaco anti-Paperone” (Concina/Molinari). Rockerduck viene eletto sindaco e accetta una serie di nuove tasse per la città di Paperopoli, tutte per contrastare Paperone.
    Segue “Due Paperi in banca”, un nuovo appuntamento con la P.I.A. e i suoi agenti QU-QU 7 e ME-SE 12, di Bruno Sarda e Ottavio Panaro.
    Termino con un nuovo episodio di “Al college con lo Zio” (Macchetto/Palazzi) e “Paperina e il tocco femminile” (Panaro/Panarese), in cui Paperina, cercando di sistemare il laboratorio di Archimede, fa uso del suo “tocco femminile”.


    Topolino Libretto #2340
    Terminato il ciclo sui Giochi Olimpici, continuano le storie di Pezzin su “le Cronache della Frontiera”, questa volta il disegnatore è Nicola Tosolini, che si occuperà de “La grande delusione”.
    Ma la storia del numero è sicuramente “Zio Paperone e il terribile Best-Seller” (Concina/Panarese), dove il Best Seller in questione è un libro contenente tutti i sistemi di difesa del Deposito e… tutti i modi per aggirarli. Così tutti i ladri della città attaccano il deposito e Paperone, Battista e Miss. Paperett devono correre ai ripari.
    Ultima storia da segnalare è “Zio Paperone e la guerra all’ultimo spot” (Salvagnini/Della Santa), in cui il vecchio papero si aggiudica i diritti televisivi sul campionato di calcio. Poveri paperopolesi… Non sanno cosa accadrà.
    Terzo e ultimo Topo Manuale è dedicato al calcio. In “Topo Corner, Speciale Campionato”, si parlerà di calcio e di … pubblicità della Tim.
  • OTTOBRE 2000
    OPERAZIONE GRANDI STORIE

    Entriamo in autunno e la redazione di Topolino prepara un carico di storie che definirle fantastiche, è dire poco.
    Iniziamo parlando del progetto 8X8=49.
    Il primo 8 indica il numero degli autori completi (testi + disegni) che hanno partecipato all’iniziativa. Il secondo 8 indica invece, il numero di storie scritte e illustrate scelte tra i 49 racconti di Ernest Hemingway.
    La rubrica apparirà a cadenza mensile. L’iniziativa parte con il #2341.
    Ma non è questa la sola novità.
    Infatti, due settimane prima di Halloween, ci saranno due storie molto speciali.
    La prima tratterà il grande ritorno di Luciano Bottaro alle prese con il seguito de: “Il dottor Paperus”. La prima storia della Disney Parodia di Faust è attualmente ristampata nella collana “I classici della letteratura Disney”.
    La seconda storia, con i testi di Giorgio Pezzin e i disegni di Carlo Limido si svolgerà nell’antica Roma e avrà come protagonisti Paperino e Paperoga nelle loro versioni rivisitate.
    Oltre queste fantastiche storie che, personalmente adoro (soprattutto le ultime due, divise entrambe in due parti), continuano su Topolino tutti i generi: dal mistero, al giallo, alla magia, all’horror…
    Pieni di storie ci accingiamo ad arrivare alla fine dell’anno.



    Topolino Libretto #2341
    Inizia il mese con un ottimo numero.
    Sei storie su sei meritano.
    Ma partiamo dalla grande iniziativa “8X8=49”. A cominciare è Marco Forcelloni con “Il Papero che volle farsi re” tratto da “La capitale del mondo”. Ricordo che i magnifici otto sono otto autori completi che scrivono e disegnano le storie che creano.
    L’iniziativa è curata da Giorgio Cavazzano, Ezio Sisto e Fausto Vitaliano.
    Oltre questa storia, anche un ottimo giallo, ma giallo giallo, creato dalla coppia Silvano Mezzavilla e Giorgio Gavazzano. La storia “Topolino e la villa dei misteri” è uno dei più bei giallo degli ultimi tempi.
    Seguono poi “Paperino Paperotto e i giochi pericolosi” (Mulazzi/Barbucci), “Paperinik e l’anatema punitivo” (ottimo Enna, ottimo Celoni), “Paperone e l’operazione salvadanaio” (Nichelini/Held) e infine l’ultimo episodio della serie “Al college con lo zio” (Macchetto, Palazzi). Questa volta il problema è: “Trovare un regalo per un “super Zio”.


    Topolino Libretto #2342
    E con un incipit scritto da Lidia Cannatella, viene presentata la storia di Luciano Bottaro “Paperino e il seguito della storia”, una fantomatica seconda parte della prima parodia “Il dottor Paperus”. I personaggi ci sono tutti, questa volta però sarà Nocciola quella che si occuperà di tutto in prima persona e non più Mefistofele. L’unica cosa che non ho molto apprezzato è stato il finale, molto uguale a quello de: “Il dottor Paperus”.
    Un’altra bella storia, scritta da Alberto Savini con i disegni di Andrea Ferraris è “Paperoga e il peso… del presente”, in cui Paperoga si cimenta in un nuovo lavoro.
    Termino parlando di un nuovo ciclo di storie scritto da Gaja Arrighini e illustrato da Luciano Milano: “Papere a ruota libera”. La prima storia ha come protagonista Miss. Paperett che dovrà vedersela con un sosia di Battista…


    Topolino Libretto #2343
    Con “Le cronache di Anatrius Paperinus” (Pezzin/Limido) si apre questo nuovo numero di Topolino.
    La storia è ambientata nell’Antica Roma e racconta delle avventure della coppia Paperinius/Paperogaste.
    La storia presenta un buon soggetto però l’unica pecca è stata unire le due parti, visto che potevano benissimamente essere un sol blocco dato che la storia non è molto lunga.
    Arrighini e Milano continuano il ciclo di storie sulle papere e sul loro saper usare i mezzi di locomozione, e dopo Miss. Paperett, questo è il turno di “Nonna Papera e l’elemento trainante”.
    Infine, altra bella storia, è “Eta Beta, ospite catastrofico” di Gentina e Camboni che vede Eta Beta, Paperoga della situazione.


    Topolino Libretto #2344
    Manca solo una settimana all’operazione Topospeed su Topolino.
    E intanto questo numero è particolarmente dedicato ad Halloween con ben due storie che non sono niente di male.
    Con “Zio Paperone e un Halloween speciale” (Sarda/Ferraris) la famiglia dei Paperi e i nemici di Paperone sono riuniti al Deposito per festeggiare l’ultimo giorno di Ottobre ma sorgono problemi quando un’invenzione di Archimede trasforma tutti in… Amelia.
    Inoltre, una nuova storia di Faccini da autore completo. In “Paperino e il rituale scaramantico” non si parla proprio di Halloween, ma di scaramanzie e rituali magici, consigliati a Paperino dal suo medico scalognario.
    Continuano poi, i rapporti Papere&Motori e con “Amelia e il fuoriscooter” (Arrighini/Milano), la strega deciderà di lasciare la sua fidata scopa…
    E ancora due storie meritano di essere segnalate: l’ultima storia “Le cronache della frontiera: Il nemico” (Pezzin/Urbano) e, un’altra bella storia che darei un alto voto, “Paperino Paperotto fuggitivo” di Paola Mulazzi e Alessandro Barbucci.
    Ultima modifica di Tej il lunedì 17 luglio 2006, 15:15, modificato 2 volte in totale.
  • Tralasciando il modo lol in cui Grrodon ha iniziato il post-risposta ad Elik :P , mi sembra che si stia sviluppando la discussione in maniera interessante, anche grazie al contributo di Tej che sta coprendo quel perido vacante.
  • Presto arriveranno anche i cinque numeri di NOVEMBRE 2000.
  • Risposte a chi mi domanda :P

    In generale:
    La storia della differenza generazionale non è comunque una giustificazione. Alla fine questa è comunque la mia generazione, quindi dagli anni '90 in poi sono competente, bambino o adulto che sia :P
    Per quanto riguarda invece le storie veramente passate, lì la spiegazione è un'altra. La gente ovviamente si divertiva con meno, pretendeva meno da un fumetto. Adesso i generi narrativi hanno contaminato il fumetto, che quindi deve ampliarsi, non può esistere il genere "topolino", ma come ho detto altrove, ci deve essere impegno da parte degli sceneggiatori nel creare racconti per bambini. Qui, invece di portare innovazione nelle storie, hanno pensato "cacchio, i ragazzi adesso non si accontentano più. Quindi abbassiamo il target a quelli che capiscono meno". Forse il periodo in cui è iniziata la mia generazione era un periodo di sperimentazione. Ma la sperimentazione non significa "qualcosa di temporaneo, dimenticatevelo, non pensiate che sarà sempre così". Deve essere una sperimentazione atta a diventare stabile, se ha portato i risultati sperati. Perchè c'è un regresso, allora?
    A me Scarpa piace poco perchè forse lui a suo tempo fu innovativo e unico nel fumetto, ma probabilmente non è quello che si dice "evergreen". Lo si può studiare, abituarsi al suo stile, e riconoscere che era geniale, e farselo piacere anche adesso. Ma se devo chiudermi mezzora in bagno a leggere topolino, preferirei che non fossero storie di Scarpa. E poi non mi fate fare i nomi... dico solo le sensazioni che provo da lettore. Se dobbiamo sollazzarci, diciamo quello che pensiamo. Se invece queste devono essere recensioni rigorosamente giornalistiche, allora evito di dire fesserie del tipo "scarpa non è un evergreen" :P Ma lo evito non perchè non credo in quello che dico, ma perchè so di averne una cultura limitata e che ci sono elementi oggettivi di cui non sono a conoscenza che potrebbero farmi cambiare idea. Non radicalmente, spero, altrimenti parlo proprio a vanvera :P

    E comunque, anche se non so spiegarlo, se una storia non mi piace, ci sarà un motivo, no? non è un capriccio o un preconcetto a cui mi aggrappo testardamente per orgoglio, sebbene possa sembrare :P

    E ancora... se mi piacevano le storie dei miei primi topolini, e mi piacciono anche adesso, non può essere che ci sono semplicemente affezionato.
    La mia teoria è che adesso si impegnano di meno, giustificati dall'abbassamento di target, o comunque rassegnati al fatto che "i ragazzini di oggi" se ne sbattono di topolino e bestemmiano allegramente


    Grrodon ha scritto:Ciò che in quel periodo nasceva di buono finiva per svalutarsi (storie della baia) quando non lo si inflazionava bellamente (pp8). Poi c'era la mania di etichettare le storie a seconda del personaggio protagonista (paperinik, pp8, amelia, indiana pipps) finendo per creare una antipatica struttura a vasi non comunicanti che deve ancora essere smantellata del tutto. Ma vabbè già poco prima del 2500 autori come Savini e Casty (che finora aveva scritto solo Topolino e i Mostri Idrofili) stavano cominciando a cambiare le cose.
    Sagge parole... cosa avrebbero potuto essere le storie della baia... sigh... e povero indiana pipps...
    Grrodon ha scritto:terzo e ultimo ciak artibanico, bufissimo
    il più bel ciak di tutti i tempi :DDDD
    Sprea ha scritto:Perdonami, ma sto male a leggere una frase del genere. "Vecchi topolini" possono essere quelli sotto il mille... il 2116 è uscito praticamente l'altro ieri blink asd dannazione
    via, via, un po' di elasticità... ovviamente intendevo vecchi topolini riferito a me, se poi devo sempre chiamarli "topolini fra il 2100 e il 2200" o "topolini della seconda metà degli anni '90", ditelo prima che mi alleno a un uso intelligente del copia-incolla :P
    Sprea ha scritto:Io sì... era nettamente peggiore ^^; Penso sia andato a rivangare il punto più basso mai toccato dal topo... poteva andare indietro di almeno 20 anni, magari :P
    il punto più basso mai toccato dal topo... non cederò a queste provocazioni che vogliono portare a uno scontro generazionale immotivato... stai praticamente insinuando che mi accontento con poco? (cosa che fralaltro io insinuo riferendomi a chi legge il topo attuale :P)
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Elik, io sono per la libertà di espressione, pienamente.
    Ma non posso continuare a leggere recensioni di qualcuno che mi sputa così su Scarpa. E' una cosa inconcepibile :cazz:
    A presto,
    Michele
  • Pur essendo anch'io all'incirca della generazione media del forum, o forse poco più... tuttavia devo dire che il mio periodo topolinesco preferito non corrisponde con quelli che stanno venendo attualmente rispolverati. Trovo anche io, naturalmente, che il periodo proposto da Elik abbia qualche vetta, e seguo con interesse le notizie che riporta Grrodon sull'attuale "rinascimento", che però non conosco di persona... ehm, non avendo ancora ricominciato a comprare il topo. Sorry.

    E' un altro però quello che ricordo come un periodo veramente entusiasmante. E qui entra in gioco ciò che diceva Warren: in genere si tende ad idealizzare quelle annate topolinesche successive alla propria personale "scoperta" disneyana. Per me il discorso non è proprio così, ma in un certo senso simile.

    Ovvero: le annate post-scoperta disneyana quasi non le ricordo, visto che iniziai a leggere circa a due anni e mezzo proprio grazie alle pagine di Topolino. La prima storia Disney di cui riesco a ricordarmi il momento della lettura e le impressioni relative è Zio Paperone e il labirantifurto, sul n. 1671 del 1987. Avevo cinque anni, e quello fu il numero da cui mi cominciarono a comprare Topolino regolarmente ogni settimana.

    La storia mi sembrò... inquietante. E cominciai a percepire un po' tutto il mondo Disney su carta stampata come inquietante, complice la lettura -iniziata nello stesso periodo- dei Grandi Classici, dei Classici e soprattutto di Paperino Mese: pubblicazioni che riproponevano molto spesso storie scritte da Guido Martina, in cui -com'è noto- minacce di morte, bizzarrie surreali e sadismi iperbolici non erano difficili da trovare. Ricordo quanto mi sembravano affascinanti e destabilizzanti storie come Paperino e le uova pasquali, o Paperino e la ghiacciaia ermetica, oppure -cambiando autori e periodo storico, ma rimanendo in tema di strane suggestività- la splendida Biancaneve e il Mago Basilisco.

    Ma il binomio fumetto Disney/inquietudine iniziò a svanire con il passaggio di Topolino da Mondadori a Disney Italia. Ed ecco dunque quello che è il mio personale "periodo memorabile" (credo condiviso da molti): direi dal 1988 al 1994, da poco prima dei miei 6 anni sino ai 12. Dal n. 1702, che si apriva con la storia (che mi rimase molto impressa) Topolino e i templi di Babu Simbel, ai Racconti intorno al fuoco, alla Ricerca della pietra zodiacale, alle strip-story di Romano scarpa, a cominciare dall'Enigma di Brigaboom (uhm, ricordo che ci misi due puntate buone a capire in che modo dovesse essere letta...). Per non parlare del Centenario (+1) bullonario, del Mistero dei candelabri, delle Paperolimpiadi, delle Sette meraviglie dei paperi...

    E poi, le rubriche: ovvero, un tempo in Topolino non si leggevano solo i fumetti. Non dico che ci fossero chissà quali pezzi di alto giornalismo, ma almeno gli articoli non erano scritti con caratteri per ipovedenti, con grandi benefici per non dico per la qualità, ma almeno per la quantità dei contenuti. Splendido il periodo "ecologista" dei primi anni '90, che andava dai materiali biodegradabili di cui erano fatti i gadget estivi, ai semi di pino allegati al giornale, ai servizi fotografici e agli approfondimenti interni.

    Ecco, questa è la mia utopia topolinesca. Discutibilissima, ovviamente.
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