[Disney] Volumi One Shot

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Ma monografizzerebbe molto poco, dal momento che la storie di Bosco hanno uno stile diverso e non andrebbero assolutamente confuse.
  • Boh, a mio parere almeno così avrebbe uno stile più omogeneo, sarebbe comunque molto meglio di certi recuperi random di storie degli anni '60 che vedo sfogliando i Grandi Classici, Disney Big, o tutti i vari volumi Disney tematici western/fantascienza/tematici che escono in edicola regolarmente...
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  • Buf, una cronologichina zichiana non è che farebbe schifo, però. Vabé che il vattelapesca Papernovela/Topokolossal celo, ma avere almeno le prime quattro saghe assieme non mi dispiacerebbe. Anche perché compongono un discorso sui media unitario e interessante.

    Cmq Il Grande Splash all'epoca mi disturbò non poco, soprattutto dopo la metà, dice cose intelligenti ma nascondendole sotto la follia più pura e infantile. Molto più pura e infantile che nelle altre saghe, la gara a chi la spara più grossa è deliziosa. Chi non cela, deve averla.
    Spero che nel volume mettano almeno le altre saghe post Rivondosa, tanto sono più corte e dovrebbero starci.
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    Ottimo lavoro.
  • Ecco pubblicizzate sul Topo un po' di belle cose che troveremo alla stand Disney/Panini a Lucca:

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    E non solo, infatti troveremo anche il Disney D'Autore di Mastantuono, che pare contenga il Fiume del Tempo RICOLORATO, e lo "Scrigno dei Mille", un cofano con le ristampe di Topolino 1000, 2000 e 3000.
  • Allora facciamo i completisti, e mettiamo anche le copertine del disney d'Autore, che pare avrà tutte le storie ricolorate, e lo scrigno che, come ha notato giustamente pacuvio,
    conterrà delle anastatiche con le copie col logo di topolino dal colore diverso rispetto a quello originale.
    Masta d'Autore
    Masta d'Autore
    Scrigno e Calendario
    Scrigno e Calendario
    Il calendario non mi ispira moltissimo... spero abbia però illustrazioni di perina, magari inedite.
  • I sottotitoli dei Disney d'Autore li fa la Gelmini?
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    Ottimo lavoro.
  • Valerio ha scritto:Immagine

    I primi effetti della linea editoriale Panini dedicata agli one-shot iniziano a farsi sentire, e non si poteva iniziare meglio se non col proporre la terza delle mitiche "saghe mediatiche" di Silvia Ziche, che prima d'ora non aveva mai avuto la fortuna di essere raccolta in volume!

    Valorizzare il patrimonio fumettistico Disneyano con questo tipo di accorgimenti e finezze, per poter avere tanti bei volumi tematici è sicuramente una mossa vincente e da cui traspare tanto amore per il fumetto Disney. Brava Panini!
    Qui l'indice.
    -Il Grande Splash
    -Topolino e l'esploratore millenario (Artibani-Arena)
    -Paperino e il convegno degli assi (Michelini)
    -Paperino e la lotteria di San Valentino (Pezzin)
    -Topolino e il genio nell'ombra (Faraci)
    -Zio Paperone e il biglietto quasi vincente (Savini)
    -Ci-Cioh e la mossa del pollo saltellante (Gagnor)
    -Zio Paperone e il compromesso videomusicale (Cabello-Sisti)
    Insomma, hanno messo storie a caso.
    Almeno due sono belle, però (Artibani-Arena & Faraci, 'f course).

    Ma le ho già.

    Gli altri nomi sono comunque ottimi, ma le storie, a memoria, mi pare siano nulla di eccezionale.
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    Ottimo lavoro.
  • Io de Il Grande Splash ricordavo l'inizio e poco più, tant'è che avevo il dubbio che fosse stato pubblicato a cavallo della scadenza dell'abbonamento al Topo che, dopo svariati anni, non rinnovai più, iniziando da quel momento un periodo medio-lungo senza letture topolinesche (poco denaro in quelle tasche e la priorità ce l'aveva Pk, all'epoca).

    Dando uno sguardo al periodo di pubblicazione degli episodi ho visto che si era ancora nel periodo dell'abbonamento, quindi io Il Grande Splash l'ho letto ma non lo ricordo minimamente! Com'è può essere possibile? Chi è Grande Splash e perché ho rimosso il suo ricordo? Qualcuno ha volontariamente cancellato quella parte della mia memoria? E per quale motivo? Che fine ha fatto il denaro di Paperone? Paperina riuscirà a terminare il romanzo di Steven Ping?

    Insomma, non ho potuto esimermi dall'acquistare il volume. Che tra l'altro contiene altre belle storie disegnate dalla Ziche, di cui qualcuna del periodo del digiuno topolinesco. Olè.
  • Piccola rece del volume sul Grande Splash.

    Questo pregevole volume non è il solito vattelapesca sconclusionato, bensì un testo monografico con sole storie della ben nota Silvia Ziche. La scusa è la prima ristampa integrale de Il Grande Splash, terza saga dopo la Papernovela e il Topokolossal. Se le prime due grandi storie zichiane sono facilmente riconducibili alla parodia del genere soap-operistico e fantascientifico, il Grande Splash appare invece ben diverso. Pur volendo mettere in burla il genere giallo, sullo stile dell'Orient Express, mettendo in scena il clamoroso furto del patrimonio di Zio Paperone in un'atmosfera da mistero della camera chiusa, con tutti i colpevoli riuniti, il meccanismo narrativo racconta ben altro. L'idea di far raccontare a tutti i paperi, chiamati in un contesto metafumettistico a raccolta sul luogo del delitto, la loro versione dei fatti, innesca la possibilità di mettere in campo tutte le manie, i tic e le nevrosi dei paperi, mostrando come ognuno abbia una certa visione del mondo: da una Paperina persa nelle letture ad un Gastone megalomane, da un Paperoga isolato e incompreso dal mondo ad un Filo Sganga tutto desideroso di ottenere la ricchezza. Con un'abile trama la Ziche innesca una girandola di rivelazioni e di idee che reggono non solo le 185 tavole, ma anche un'ondata di battute, gag, colpi di scena e dubbi. Perché poi il giallo si rivela completamente reale e il mistero del furto attanagliò il lettore per 14 settimane. Il settimanale lanciò la sfida a capire chi fosse il ladro, coinvolgendo il lettore. Un giallo solido, che fa ridere e pensare, per una storia imprescindibile nel corpus zichiano.

    Le altre storie sono su testi altrui, e vale la pena ricordare l'esploratore millenario, scatenata storia con Topolino su testi della mitica coppia Arena-Artibani con uno spassoso rapporto tra Plottigat e Gambadilegno. Memorabile poi la storia di Savini del biglietto quasi vincente, così come le più antiche convegno degli assi e la lotteria di San Valentino. Queste ultime due presentano uno stile meno moderno, ma ugualmente efficace e pulito. Tutte comunque sceneggiature freschissime, così come la pluriristampata genio nell'ombra, di un Faraci in gran forma.

    Un volume insomma formidabile, che presenta un campionario umoristico freschissimo e di rara efficacia. Le ultime due storie, seppur più deboli, non inficiano l'altissima qualità del volume, di cui si consiglia l'acquisto ad occhi chiusi.
    Allegati
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  • Tornato da Lucca e letto pure io tutto il volumetto Zichiano. Mi sarebbe piaciuto di più se anziché una selezione di storie dell'autrice su testi altrui, avessero magari inserito le sue recenti saghette più brevi, tipo La Crociera Nera o La Saga Burocratica. Da avere, comunque, perché c'è dentro roba ottima.

    Il Grande Splash poi è una storia strana, tanto strana. Non nascondo che quando ero un pischellino all'epoca, non l'avevo gradita troppo, giudicandola inferiore a Papernovela/Topokolossal e pure al successivo Rivondosa. Successivamente mi resi conto che c'era dentro del genio. Prendere dei fatti random, mostrarli al lettore e poi invitare ogni personaggio a darne una sua interpretazione, salvo poi svelare la verità nell'ultimo maxi-episodione, dando una spiegazione truffa al 50% di essi E una spiegazione logica all'altro 50%, direi che è una cosa che nessuno aveva mai tentato nel fumetto Disney. Poi per forza di cose una struttura del genere paga di più all'inizio e alla fine che negli episodietti in mezzo, che per forza di cose sono filler e allungabrodo. Ma fa parte del gioco, e non inficiano la notevolezza dell'opera in generale.


    E poi ho riletto Moby Dick, che è stato valorizzatissimo dal grande formato. Bello, bello. Ma avrei inserito da qualche parte nei contenuti speciali, anche solo per documentazione, le due cover che corredavano i due numeri di Topolino che avevano presentato l'avventura. Simpaticissimo il making of artibanico, solo che...Francesco, è tutto vero o c'è del romanzato?
  • Il Grande Splash... e altre storie da spanciarsi dal ridere

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    Vattelapesca sensato? Direi che possiamo sbilanciarci e dire che effettivamente è così, e considerando che appena un paio di mesi fa avevamo avuto il best of di X-Mickey, potrebbe essere un bel trend quello di alternare one-shot vari ad altri che raccolgono storie con una logica particolare.
    In questo caso, l'autorialità. Che noi appassionati amiamo tanto, visto che la classificazione per autore rimane, in diversi ambiti, una tra le migliori e meno ambigue.
    E noi appassionati amiamo tanto anche la Ziche, protagonista indiscussa di questo volumetto, presentato alla scorsa Lucca Comics: la parte del leone la fa indubbiamente Il Grande Splash, la terza storia lunga a micro-puntate, qui raccolta tutta insieme per la prima volta. La rilettura conferma quanto già conclusi nel 1999 e nelle riletture degli anni seguenti: Silvia non torna alle vette del Papero del Mistero e del Topokolossal, ma regala un lavoro decisamente sopra alla media, utilizzando l'intero cast dei Paperi ancora una volta ottimamente e costruendo una vicenda contorta, che riesce a sfociare nella fantascienza e che presenta teorie astruse...per poi virare verso una soluzione meno complessa ma non certo meno affascinante. Grande ironia, grande capacità del mezzo e ottimi disegni per una storia che valeva la pena rileggere ancora una volta.

    Il resto del volume gode di discontinuità, essendo tutte storie disegnate dalla Ziche ma scritte da altri: e così accanto a ottime avventure come Topolino e l'esploratore millenario (Artibani con Lello Arena, dico, hanno mai deluso costoro in coppia?), Topolino e il genio nell'ombra (Tito nei tardi anni '90, non aggiungo altro) e Zio Paperone e il biglietto quasi vincente (uno spassoso Savini che una volta tanto premia Paperino e punisce Paperone), ci sono storie meno memorabili, anche se sempre simpatiche, come Paperino e il convegno degli assi (Pezzin) e Paperino e la lotteria di San Valentino, dove mi sono dispiaciuto tantissimo per Paperino.
    In generale comunque il pregio di un volume del genere sta nel mostrare l'evoluzione della linea dell'autrice: contenendo storie dei primi anni '90, della fine degli anni '90 e del Nuovo Millennio, il lettore può godere di uno stile sempre diverso, per quanto riconoscibile, osservando con interesse l'affinamento dello stile della Ziche.


    Moby Dick

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    Lo Spazio Bianco ne ha parlato qui ;)

    E lo stand Disney a Lucca Comics ha confermato quanto era nell'aria già dalla scorsa estate, quando su Topolino era comparsa in due puntate la storia firmata da Francesco Artibani e Paolo Mottura, con i colori di Mirka Andolfo, che si poneva come versione disneyana del Moby Dick di Herman Melville. Quello che tutti i fan si aspettavano, dinnanzi a tavole così curate e cesellate e ad una storia con protagonisti così ben caratterizzati, era di vedere tale opere ristampata a sé stante, analogamente a quanto accaduto lo scorso anno per il Dracula di Enna/Celoni.
    E così è stato. Il volume, per aspetto e dimensioni, è gemello di quello che riproponeva la parodia del libro di Stoker, e si presenta curatissimo fin dalla copertina, dall'evocativo disegno motturiano e con scritte in rilievo e disegni in lucido. L'introduzione di Lello Arena, grande amico di Artibani, dà ulteriore lustro all'edizione, che ripresenta al lettore la storia in tutta la sua magnificenza, godendo del formato maggiore visto che la componente grafica ha così modo di essere ammirata ancora meglio.
    Ho poco da aggiungere sulla storia in sé: Quackab è un protagonista magistrale, i suoi monologhi e il suo comportamento sono perfetti tanto come personaggio di questo dramma interiore, tanto per la figura di Paperone e inevitabilmente questo personaggio giganteggia nell'avventura, divenendo il catalizzatore. Ma la sua missione, l'immensità del capodoglio, la perfetta caratterizzazione di Paperino e dei nipotini, l'avventura più pura e genuina, il mare e la caccia, e le motivazioni di tutti... tutto concorre alla riuscita di una storia che lascia il segno in chiunque la legga, e che conferma l'Artibani come uno dei migliori scrittori in forza al fumetto italiano. Mottura da par suo ha sentito molto il progetto, tanto da realizzare tavole in cui i dettagli non mancano, anzi abbondando, in una ricerca stilistica che spesso abbandona la realisticità delle proporzioni per comunicare il senso di immensa grandezza o di spaesamento.
    Una grande storia, che val la pena possedere in un libro che la raccolga tutta insieme e la nobiliti con un'edizione decisamente di lusso.
    Il divertentissimo making of a fondo volume, poi, offre una spigliata cronaca dell'impresa dei due autori nel realizzare quest'avventura, che in alcuni passaggi appare talmente assurda da... non sembrare nemmeno tutta vera! Ma sappiamo bene che Francesco e Paolo si porteranno il segreto sulla lavorazione di Moby Dick nella tomba, quindi ci dobbiamo accontentare di queste pagine, che presentano anche ghiotti bozzetti e studi grafici, senza poter azzardare la percentuale di veridicità :P Ma resta un resoconto spassosissimo :P
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  • Non se va bene scriverlo qui, ma ci provo.
    EDIT BRAMESCO: te l'ho spostato, meglio qui ;)
    Ieri ho preso il disco "Christmas Sing Book" di Mina in collaborazione con la disney, la confezione oltre ad avere il cd con 12 canzoni cover natalizie cantate da Mina, ha anche un bel libriccino con bellissime illustrazioni di Cavazzano con Mina versione papera e altri personaggi della banda Disney, poi ci sono curiosità su ogni canzone presente nel disco, il prezzo è sui 18 euro se non ricordo male, ma è il tutto è veramente carino e le canzoni cantate da Mina danno l'aria di Jazz d'altri tempi che non guasta mai.
  • Oh.

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    La prima cosa che viene in mente è: ma il 70% di queste non saranno incomprensibili in quanto legate a eventi particolari?

    La seconda cosa invece: e sticazzi. Forattini sì e Silvia no?
  • Valerio ha scritto: La seconda cosa invece: e sticazzi. Forattini sì e Silvia no?
    Ma anche: Makkox sì e Silvia no? ;)
    La figata sarebbe che, proprio come nelle due raccolte di vignette di Makkox, trovassero il modo di mettere la frasetta per contestualizzare la scenetta... ma non mi faccio grandi illusioni, và :P

    Cambiando argomento, due parole su
    Le più belle storie: western – Le più belle storie: horror – Le più belle storie: fantascienza

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    Questi volumi della Disney Libri non sono niente di diverso da un classico Vattelapesca tematico come tanti ne sono usciti in edicola nel corso degli anni. L’unica differenza è che vengono distribuiti in libreria invece che in edicola e che la confezione si presenta un po’ più elegante, con quella copertina cartonata bella solida, le scritte in rilievo, l’estetica che rende omogenea la collana e il disegno della cover sempre a cura del bravissimo Andrea Freccero.
    I volumi presentano addirittura un breve articoletto in apertura, a firma ignota, che comunque non è che dicano chissà che, anzi! :P
    Ma sono ammennicoli e niente più, orpelli per giustificare la distribuzione nelle librerie ma che non cambiano la sostanza delle cose: una selezione di storie di quel particolare genere narrativo, senza una motivazione narrativa o di periodo di pubblicazione, l’unica discriminante sta nel tema.

    Sono entrato in possesso dei tre sopra citati tramite regali fatti da mamma e Anna :P
    Quello maggiormente interessante si è rivelato l’horror, che infatti era quello per cui mostravo interesse mentre ero in giro per librerie (da qui l’idea-regalo di Anna :P ). Contiene ben 2 storie di Casty che non avevo mai avuto occasione di leggere, e che si sono rivelate al solito molto piacevoli: Topolino e gli Spaventogrammi (con aiuto alla sceneggiatura e disegni di Massimo De Vita in grande spolvero) e Topolino e il Tenebroso Canzonatore (con un Vitale Mangiatordi alle matite).
    Ma Casty a parte, c’è un buon Vitaliano con Gli Spettri della Città Fantasma, quella inquietante meraviglia che è Il Mistero del Ratmore College, che fin dalla sua comparsa nel '97 mi aveva preso tantissimo (onore tanto a Cordara quanto a Vian) e Topolino e il Taxi delle Nebbie, un'ottima prova di Panaro supportato da un De Vita ancora una volta in forma smagliante. Pure il resto comunque non è male (Venerus sforna una roba bellina, e lo Scarabeo Nero è un discreto giallettino valorizzato dai disegni dello Sciarrone di fine anni '90), attestando come a dispetto delle apparenze forse questo genere narrativo si presta bene per i personaggi disneyani.

    Anche il volume sulla fantascienza (bellissima la copertina tronizzata ;) )presenta in sommario un'avventura di Casty, che in questo caso conoscevo fin dal giorno del suo debutto: buona scelta quella di Topolino e l'Incubo Orbitale per questa raccolta, ho riletto con grande piacere questa storia :) Altre storie degne di nota sono la surreale e metanarrativa Universi Pa[pe]ralleli del nostro Fausto, con i disegni un po' troppo spigolosi di Camboni, che si rivela divertente e godibile nella sua assurdità, ma anche la più convenzionale Topolino e il Naufrago dell'Abisso, dove Alessandro Sisti sforna un plot ben riuscito, ci piazza Enigm e soprattutto una conclusione a sorpresa che spiazza il lettore; anche Cavazzano deve aver gradito perché offre una gran bella prova.
    Ma poi anche cose come Paperino e la Conquista Planetaria e Topolino e il mondo del Fante Depurante sono apprezzabili, buone letture intrattenevoli che ben figurano nel volume in oggetto.

    Anche per mie scarse affinità col genere, il volume che mi ha preso meno è proprio quello a tema western.
    Qui spiccano senz'altro l'ottima storia di Zironi, vale a dire l'avventurosa e coinvolgente Topolino e la Vacanza Muggente, insieme a Il Ranch di New West, alla simpatica caccia al tesoro in Il Tesoro di Sierra Leone e alla enniana La Sella D'argento, per il resto si tratta di storie piacevoli, leggibili ma nulla più, con alti e bassi nella media.
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  • Pensiero random delle 18.24: ma non hanno mai raccolto la Master Story delle Giovani Marmotte di Sisti in un volume?
    Si prestava, no?
    Non l'ho più riletta, ma quando uscii ricordo che una volta l'avevo letta tutta e non mi era dispiaciuta, non l'hanno più recuperata?
    È un ricordo falsato dalla giovinezza, o era effettivamente qualcosa di buono che si meriterebbe un volume?
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  • Ebbene sì, mai ristampata.
    Personalmente la leggerei volentieri, ho vari episodi su GM e devo dire che prende abbastanza da voler leggere l'episodio successivo. Un esperimento interessante, questo senza dubbio.

    Ora come ora il posto più probabile per una ipotetica ristampa è Disney big, ma ho la percezione che la testata ultimamente sia ancora più mal sfruttata di quanto lo era in precedenza, quindi non so...
    Timido postatore e finto nerd.

    Pure su YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCBsX4Y ... LjrjN8JvEQ.
  • Ma un volume che la raccoglie, in mezzo ai vari vattelappesca random tematici stagionali?
    Chessò, "Picnic primaverile con gli alieni" o qualcosa di simile... Uff.
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  • Che Aria Tira a... Paperopoli e Topolinia - Tutte le Vignette di Silvia Ziche

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    La Panini sembra riporre grande fiducia nel richiamo che può avere il nome di Silvia Ziche, e quindi anche nella qualità del suo lavoro in Disney. Così, dopo il Vattelapesca dedicato al Grande Splash e ad una selezione di storie tutte disegnate dall'autrice, presentato alla scorsa Lucca Comics, ecco che per il Cartoomics di settimana scorsa si è dato alle stampe questo bel volumotto, più atipico e anche maggiormente sensato. I Che Aria Tira della Ziche sono infatti un piacevolissimo appuntamento per i lettori di Topolino, riuscendo a sfruttare in modo azzeccato l'abilità della Ziche per il "vignettismo", il racchiudere cioè in un'unica illustrazione, con una gag/battuta fulminante, una frecciatina o un semplice riferimento all'attualità. Storie, saghe, iniziative, situazioni storico/sociali... sono tanti i temi che hanno stuzzicato la fantasia dell'autrice, e ristampare in un'unica soluzione tutto quanto prodotto in questo senso è stata un'idea veramente azzeccata. Ci voleva.
    L'accortezza di inserire una breve frase che contestualizzi ciascuna vignetta, sulla falsariga di quanto si fa con le raccolte di Forattini e di Makkox, dimostra la cura avuta verso il prodotto, così come la breve introduzione e la quarta di copertina. Belli anche i bozzetti "smatitati" presenti in seconda e terza di copertina.
    E le vignette... c'è da dirlo? Quasi tutte irresistibili, graffianti, divertenti... poche di queste si dimostrano insapori, rare "scivolate" in una sequela di ottime idee e bellissimi disegni, una costanza qualitativa non facile da mantenere di settimana in settimana.
    Abbiatelo, questo volume, perché merita molto.
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  • E' vero, è un volume notevole perché dà al fumetto Disneyano una dignità quasi satirica.

    E dentro ce ne sono veramente di buone. Anche se quelle dedicate al calcio o al ritorno a scuola dopo un po' sono pesanti.

    La cosa più lol è che ce ne siano ben otto che sottolineano le troppe identità segrete di Paperino. Che stia cercando di dirci qualcosa?
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