[Disney] Mega

Gottfredson, Barks, Scarpa, Rosa, la scuola italiana, con un occhio di riguardo anche ai Disney spillati. Perché ricordiamo che il Sollazzo nasce qui, grazie a un certo papero mascherato...
  • Spiacente dover contraddire il dr. Grrodon (ma del resto, tante teste tante opinioni), ma il Topolino in braghette corte della Egmont è assolutamente fuori contesto dalle ambientazioni moderne delle storie in cui è protagonista, ed in certe situazioni risulta essere ridicolo ad essere buoni, mentre Pippo invisibile è una storia pessima, tanto è vero che, pubblicata nelle Grandi Parodie, ne costituì il penultimo numero (gli ultimi 6 o 7 di quella serie furono dedicati alle Pippoparodie, non se ne salvò una che era una, e la serie chiuse in maniera indegna rispetto a quanto pubblicato in precedenza).

    Io ho risparmiato i soldi di questo albo; vi consiglio caldamente di fare altrettanto.
    "Something not in the Guidebook? IMPOSSIBLE!"
    "I never thought it would be happen in OUR lifetime!"
    "... I feel faint ..."
    HDL in D 2003-081

    "Sei un mito, altro che misero kylioniano!" (Elikrotupos)
  • Alle ha scritto:Spiacente dover contraddire il dr. Grrodon (ma del resto, tante teste tante opinioni), ma il Topolino in braghette corte della Egmont è assolutamente fuori contesto dalle ambientazioni moderne delle storie in cui è protagonista, ed in certe situazioni risulta essere ridicolo ad essere buoni
    Non che sia meno ridicolo al giorno d'oggi un tizio che se ne va in giro vestito da marinaio e un altro con la cavezza al collo. Quella del Topo in pantaloncini corti è un vezzo simpatico fatto più che altro per seguire lo stile di cartoni come Topolino e il Cervello in Fuga, quindi non vedo di cosa scandalizzarsi. Oltretutto, ripeto, il torace nudo gli permette una gamma di movimenti più ampia, rendendolo più dinamico e sbarazzino. Che poi le storie facciano schifo è un altro discorso.
    mentre Pippo invisibile è una storia pessima, tanto è vero che, pubblicata nelle Grandi Parodie, ne costituì il penultimo numero (gli ultimi 6 o 7 di quella serie furono dedicati alle Pippoparodie, non se ne salvò una che era una, e la serie chiuse in maniera indegna rispetto a quanto pubblicato in precedenza).
    La differenza è che tu ci hai speso 12.000 lire, io 2.80 in un albo che comunque conteneva altre storie. Non mi sarebbe mai saltato in testa di comprarmi un albo one shot che contenesse soltanto Pippo Invisibile, sarebbe stato un suicidio e avrebbe fatto venire il sangue marcio anche a me.
  • Grrodon ha scritto:Non che sia meno ridicolo al giorno d'oggi un tizio che se ne va in giro vestito da marinaio e un altro con la cavezza al collo. Quella del Topo in pantaloncini corti è un vezzo simpatico fatto più che altro per seguire lo stile di cartoni come Topolino e il Cervello in Fuga, quindi non vedo di cosa scandalizzarsi. Oltretutto, ripeto, il torace nudo gli permette una gamma di movimenti più ampia, rendendolo più dinamico e sbarazzino. Che poi le storie facciano schifo è un altro discorso.
    Se la mettiamo in questi termini, il ridicolo sarebbe vedere un papero, un topo, un cavallo e via andando andare in giro per strada, parlare e ragionare... Mi porti l'esempio di Runaway Brain; bè, il contrasto tra Topolino in calzoni corti e l'ambientazione moderna in quel cartoon mi dà fastidio esattamente come mi dà fastidio lo stesso contrasto nelle storie Egmont. Io sono cresciuto con il Topolino in calzoni corti di Gottfredson che agiva in ambiti e situazioni ben diversi/e da quelle attuali; e questo discorso è slegato da quello sulle sceneggiature, perchè negli albi USA ne ho lette anche di decenti con protagonista il Topo in calzoncini, e ciò, se possibile, ha aumentato il mio fastidio.
    Grrodon ha scritto:La differenza è che tu ci hai speso 12.000 lire, io 2.80 in un albo che comunque conteneva altre storie. Non mi sarebbe mai saltato in testa di comprarmi un albo one shot che contenesse soltanto Pippo Invisibile, sarebbe stato un suicidio e avrebbe fatto venire il sangue marcio anche a me.
    All'epoca inviai le mie rimostranze in redazione, e credo di non essere stato il solo se la serie chiuse con l'albo successivo a Pippo invisibile. Indubbiamente ci fu il fastidio della cifra spropositata pagata all'epoca, ma avendo acquistato fino a quel momento tutti gli albi non volevo assolutamente troncarne l'acquisto; ad ogni modo, indipendentemente dalla cifra spesa da me all'epoca e da quella spesa da te oggi, quella storia è oggettivamente brutta, brutta, brutta: gags tirate alle lunghe (la scena del ristorante è emblematica in questo senso), personaggi di contorno stupidi, Topolino che non si sa cosa ci stia a fare, Pippo addirittura troppo "Pippo" in certi momenti... Il layout è in effetti l'unica cosa per la quale la storia guadagna qualche punto positivo.
    La chiudo qui, visto che il topic riguarda una rivista che non leggo, e che probabilmente continuerò a non leggere (farò forse un'eccezione per il vicino numero 600).
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  • Alle ha scritto:Io sono cresciuto con il Topolino in calzoni corti di Gottfredson che agiva in ambiti e situazioni ben diversi/e da quelle attuali; e questo discorso è slegato da quello sulle sceneggiature, perchè negli albi USA ne ho lette anche di decenti con protagonista il Topo in calzoncini, e ciò, se possibile, ha aumentato il mio fastidio.
    Continuo a non vedere dove stia lo scandalo. Mi sembra che un tizio che se ne va in giro in calzoncini corti e a torace nudo pur non essendo in spiaggia venisse addirittura più deplorato negli anni 30 che oggi. L'ambientazione in cui si muoveva il Topo degli anni 30 è pure più complessa delle storie attuali (vedi la storia della legione o quella di Orango, IMHo adulte e complessissime). Quindi mi sa che è un semplice fatto di gusti personali.
    indipendentemente dalla cifra spesa da me all'epoca e da quella spesa da te oggi, quella storia è oggettivamente brutta, brutta, brutta: gags tirate alle lunghe (la scena del ristorante è emblematica in questo senso), personaggi di contorno stupidi, Topolino che non si sa cosa ci stia a fare, Pippo addirittura troppo "Pippo" in certi momenti... Il layout è in effetti l'unica cosa per la quale la storia guadagna qualche punto positivo.
    Continua a sembrarmi che tu la stia facendo troppo lunga per una storiella come Pippo Invisibile. E non dico che tu abbia fatto male a continuare la collezione delle parodie, ma ovviamente c'è una certa differenza tra il leggerla in un Mega e in un albo che la valorizza ingiustamente. Questo genere di storie è da pubblicarsi in Almanacchi di poco conto e allora diventa gradevole. Per quel che mi riguarda, poi, sono uno che le storie le stronca anche abbastanza pesantemente, e probabilmente nella tua situazione l'avrei fatto anch'io.
  • Perchè dedicare un thread al Mega e non relegarlo al solito topic cumulativo per le testate antologiche? Ma ovviamente per la rivoluzione operata in questo numero 596 in cui questa testata parrebbe volersi elevare dal basso rango a cui era progressivamente scesa verso quello ben più alto di testata filologica
    E sti cazzi?
    No, davvero, allora a sto punto apriamo un topic dedicato ai Classici, uno per I maestri disney, uno per Spiderman Collection perchè raccoglie storie belle...
    Bah.
  • Forse non mi sono spiegato. Il thread di Topolino è per gli inediti italiani. Questo è il suo gemello estero. Tutte le altre sono ristampe antologiche e vanno insieme.
  • Mega #600

    Oddio, che melma. Ma tanto, cioè doveva essere un numero speciale e invece fa schifo. Oddio non fa schifo al 100% ma cmq ha un incipit che è qualcosa di pauroso con la tripletta di storie francesi da rimanerci secchi.

    La Leggenda di Topoletto e Pippozzo (Corteggiani/Marin) 1995
    Dopo la retrospettiva sui titoli del Mega e un'ottima scheda su Topolino ecco sopraggiungere la vendetta del destino, condotta a suon di infantilaggini. Questa spazzatura di otto pagine apre l'albo. Ed è subito nausea.

    La Notte del Pupazzo di Neve (Corteggiani/Marin) 1993
    Già meglio, ma sempre lì siamo. Quantomeno è surreale. Ma il Babbo Natale che interviene in missione segreta è qualcosa che mi perseguiterà a vita.

    Il Natale dei Bebè (Cousseau-Belhomme/Marin) 1996
    Scorie nucleari. Credo seriamente di non aver mai letto niente di peggio. A parte l'idea stessa dei Disney Babies che è aberrante e che DEVE essere decontestualizzata per non incorrere in falle logiche pazzesche (a momenti mi aspettavo di trovare insieme a Topolino Baby anche Qui Quo Qua Baby e Nonna Papera Baby), questa storia è schifosa in sè proprio. Insensata, orrenda, brutta e priva di filo logico. Cioè Gambadilegno (chiamato così anche da piccolo, lol) che conserva tra i giocattoli nel baule pistole e bombe a mano e poi le BUTTA VIA. Archimede che mentre costruisce un razzo spaziale dice "siccome non sappiamo camminare allora è meglio che guidiamo un mezzo". Ma poi anche il poco che succede non ha senso alcuno. Aiuto aiuto. Dio santo, mi ci è voluto un po' per riprendermi. E ci si sono messi pure in due per ottenere cotanto risultato. Altro che "voler avere tutte le storie", il completismo nel fumetto Disney non ha senso alcuno, e alcune cose andrebbero obliate nel disonore e nella vergogna.

    Pluto e il Passato che Ritorna (McGreal-McGreal/Ferioli) 2005
    Qui sono di parte perchè il Topolino egmont come atteggiamento, abbigliamento e comportamento mi piace molto. Questa che dovrebbe essere LA storia del numero, è leggera leggera, ma penso sia il massimo che ci si possa aspettare. Insomma, gradevole, una ventata di ossigeno dopo le feci francesi. Solo che vi si raccontano le origini di Pluto. E quando si fanno queste cose sarebbe buona creanza informarsi. Allora si scoprirebbe che l'incontro tra Topolino e Pluto è stato narrato di già, e perlopiù in tempo reale, e perlopiù da Gottfredson nelle strisce giornaliere degli anni 30, nella breve sequenza di strisce che precedeva Topolino e gli Zingari. Per cortesia, capisco gli intenti celebrativi ma già che in Disney di continuity non ve n'è, non peggioriamo le cose.

    Pluto - Il regalo di Natale (Fallberg/Murry) 1953
    Non avrei mai pensato che Murry mi sarebbe parso il bengodi dopo le recenti epserienze. Una storia anni 50 di quattro tavole. Piuttosto che le scialberie di prima, fate queste cose qui che vengono sicuramente meglio.

    Lillo Cane Altruista (Hubbard) 1959
    Autoconclusiva di Hubbard con Lillo. Idem come sopra, meglio queste piuttosto.

    Ezechiele, Lupo Feroce (Turner) 1949
    Ecco cosa ci voglio nel Mega! Sul serio, ho una mezza idolatria per Ezechiele e figliolanza, ed è un peccato che qui ci sia solo questa autoconclusiva. Faccio un giuramento: se fate un numero SOLO con storie di questo genere mi impegno a comprarlo. Sul serio.

    Paperina e il Cenone Natalizio (De Graaf/Heymans) 2002
    Olandese. E rotfl, come volevasi dimostrare ecco il solito "ispirarsi" a Barks. Con effetti assurdi perchè questa storia - pure lunga - è un frullatone con elementi di TUTTE le storie natalizia barksiane esistenti, dal Ventino Fatale alla Scavatrice, passando per i Doni Inattesi. Gradevole, ma un mero esercizio di stile.

    Paperino e il Natale in Montagna (Kruse/Heymans-Milton) 1993
    Un castello medioevale in america? Vabbè è una fiabetta da due soldi. Fortuna che è breve.

    Paperino - C'Era una Volta un Papero (Gilbert/Vicar) 2004
    Classica cosa che quando stava su Zio Paperone saltavo. Breve danese su Paperino che per incantesimo finisce nel mondo delle fiabe. W l'originalità. Ma sempre meglio della rumenta francese, beninteso.

    Fratel Coniglietto e il Piatto Prelibato (Straatman/Matena) 1985
    Olandese di due tavole. E qui vale lo stesso discorso fatto per Ezechiele, anche se cmq in tono mooolto minore. Io voglio il lupo di Turner e Murry.

    Fine, insomma ratatuia. Non comprate.
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